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Oltre la Moto i Motociclisti
Scritto da tribalfazer - Pubblicato 15/05/2012 16:26
E’ quasi inevitabile, tra motociclisti , fare insieme chilometri per diventare buoni amici...

C’è stato un periodo della mia vita in cui la Moto la vivevo marginalmente, c’è stato anche un periodo in cui non l’ho vissuta per niente, preso da altre passioni. Oggi credo di viverla al 100% ma non grazie al mezzo che guido, ma grazie agli amici che reputo un completamento essenziale per sentirmi Motociclista.

Non tutte le volte, ma spesso e nella maggior parte dei casi, coloro che poi sono diventati ottimi amici li ho riconosciuti subito. Per il loro sguardo, per come mi salutavano, per le prime frasi e gli argomenti discussi, per come reagivano alla mia stretta di mano, che non è quella convenzionale, ma quella con i pollici in alto. Di Motociclisti ne conosco a centinaia, con qualcuno di loro mi sento come un fratello, per altri ho stima profonda, per altri nutro un grande rispetto e ammetto per primo, anche se con rammarico che in fondo non posso essere veramente amico di tutti.

E’ quasi inevitabile, tra motociclisti, fare insieme chilometri per diventare buoni amici. Sicuramente ci sono delle eccezioni, ma nella norma la penso così. Se con qualcuno non faccio strada insieme è difficile che mi scatti quel qualcosa , il vivere insieme quei momenti e quelle sensazioni crea un legame che per me è più forte di ogni altra cosa.

Devo dire, però, che una volta che si viene a creare questo legame, anche se le persone si vedono di rado o si distanziano per vari moti, quel legame non si dissolve più e quelli che sono stati buoni compagni di strada lo rimangono per sempre.

Mi è capitato, per esempio, di conoscere dei ragazzi che di Bergamo, diversi anni fa ad un raduno. Eravamo vicini di tenda e tra una scherzo e una chiacchiera, decidemmo di staccarci dal programma del Raduno, che durava circa una settimana, per farci una zingarata insieme. Non nascondo che quando li rivedo, anche dopo mesi e mesi, sento ancora forte quell’amicizia che si creò in quei lontani giorni.

E’ capitato anche, a ragione o a torto di rompere quelle che sembravano ottime amicizie, ma anche di avere discussioni e scambi di opinioni e di tornare in strada insieme, come se nulla fosse stato. Certe volte anche più amici di prima. Purtroppo ho trovato anche persone che hanno tradito la mia amicizia senza che ne abbia capito il motivo, ma questo resta un fatto personale e comunque un danno collaterale calcolabile.

Avevo 14 anni, quando girai la mia prima manopola del gas, ne avevo 30 quando uscivo sempre con i soliti 3 o 4, ne avevo 35 quando per comprarmi una barca rinunciai alle due ruote, ne avevo 39 quando capii quale fosse la mia vera passione. Niente in tutto questo periodo mi ha fatto sentire libero, soddisfatto , contento e orgoglioso, di una bella scorrazzata in moto insieme a buoni compagni di strada.

A 46 sono fermamente convinto e allo stesso contento di avere avuto delle opportunità che mi hanno permesso di mettere alla prova, e allo stesso tempo far crescere, questa mia passione che va oltre al fatto fisico di possedere e guidare una Motocicletta.

Tutto questo grazie a coloro con cui ho condiviso Strada, sbattimenti, litigi, mangiate, viaggi, scherzi ,avventure, bevute, canzoni, balli, paginate di forum, e chissà quante altre cose che adesso non mi vengono in mente.
 

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Commento di: PurpleSheep il 15-05-2012 17:17
Leggo le tue parole..e mi ritrovo continuamente ad annuire..
Sulla moto certo ci sono solo io..nessuno che mi parli - tranne la mia bestiolina, con una lingua tutta sua..
Ma vedere davanti e dietro di me gli amici che mi accompagnano nei vari km..quelle persone che sono diventate la mia seconda famiglia..
Porta il piacere e l'emozione a livelli superiori..
Commento di: Maurizio60 il 15-05-2012 22:06
Mi sei piaciuto Stefano _V_
Commento di: steffo il 16-05-2012 00:49
Leggendo....leggo tanto...difficilmente, quasi mai, rispondo
ad articoli scritti da altri, queste argomentazioni, il senso di queste argomentazioni,
non lo si discute, non lo si giudica, credo semplicemente che lo si abbia oppure no.
Pero' mi hai fatto venire in mente un fatto, successo tempo fa.
Si gironzalava per le colline Reggio-Modenesi...eri alla testa di un piccolo gruppo...
si gironzolava attorno a un Monte, senza dubbio bello, ma per me cosi tragico e maledetto.
Dopo una curva ti fermasti, proprio li, dove mi sarei fermato io, se fossi stato solo,
ma non ero solo, ero con dei Motociclisti, pensavo in quel momento, tu non lo sapevi.
Ci si mise a guardare quel monte...un groppo di rabbia , mi sali dallo stomaco, guardando
quel monte e il groppo...venne fuori dalla bocca.
Allora capii che avevo condiviso qualcosa, non solo tra Motociclisti, ma con amici.
Una pacca sulla spalla, una paglia, ripartimmo con quel groppo che lo si era condiviso in tre o quattro.
Un aneddoto, tra tanti.
Commento di: Yety il 16-05-2012 09:45
Ero presente e mi ricordo che appena capimmo cosa stavamo guardando calò per un'attimo un gran silenzio rumoroso.
Commento di: tribalfazer il 16-05-2012 10:35
Ecco!!....il groppo....i groppi ....sono una di quelle cose che mentre scrivevo mi son dimenticato di elencare. Se si è veramente amici si condividono anche quelli.........
Commento di: -Lucafire- il 16-05-2012 14:21
Quel monte!!!!! era il 14-05-2011 ..... la mia prima zingarata.... Passo del Pradarena ---> Passo delle Radici ----> Passo del Carpinelli (e lì diventò un incubo per qualcuno)... (^_^) .... Lago di Gramolazzo ---> rientro a casa....


Il tutto avvenne tra il Pradarena e le Radici... una strada simil-mulattiera... (un fondo pieno di buche e brecciolino) .... ma già da prima s'era visto che non era una giornata come le altre... già subito dopo pranzo... appoggiati alla balconata del rifugio fumando una sigaretta... vennero fuori un pò di cose tra 3 loschi individui...
P.S. ho sempre le foto... (^_^)


Quello forse fù il modo per condividere... un GROPPO... che forse averlo condiviso... lo ha ridimensionato... (non lo ha tolto o cancellato)... ma forse è stato lo sprono per fare un qualcosa... o decidere di fare un qualcosa... che deve essere fatto!!!!!!!!
Commento di: lucano76 il 16-05-2012 17:52
Presente anche io a rallentare il gruppo ;)
Prima zingarata anche per me!
Fino all'ultimo a quella zingarata ero indeciso se partecipare o meno, vado o non vado? e se poi ogni volta devono aspetytare me?sapevo che avrei rallentato l'andatura di tutti [lo Yeti può confermare che rallentavo anche lui con lo scooter :) ], ora però posso dire che se non avessi partecipato avrei fatto una grandissima cazzata.
In tutto questo, nonostante la mia poca esperienza in moto, la mia fama di cancellone, i pochi km percorsi in moto rispetto a molti di voi, ci ritrovo molto di quello che ha scritto Stefano!
Belle parole!
Commento di: -Lucafire- il 16-05-2012 21:35
fù la volta di cui io parlavo nel mio articolo... dove il Tribal mi disse "te stai bono... vai anche troppo!" era da un mese e 3 giorni che ce l'avevo... ma mi ricordo anche che il Tribal ti dette alcune dritte... tipo... prova a stare un pò più in punta di piedi sulle pedaline... e altre cosette... e se non ricordo male... a fine giornata avevi mangiato un centimetro e più di gomma!!!! (^_^)
Commento di: costadri il 20-05-2012 23:01
Ciao Tribal,
condivido le tue riflessioni. Al di là della circostanza ovvia che frequentando gruppi che possiedono la stessa passione, si ha l’opportunità di fare conoscenze e stringere rapporti che talvolta si trasformano in amicizie, credo proprio che la gratificazione nel condurre un mezzo che è simbolo di libertà, venga valorizzata ed esaltata dall’incontro con gli altri per percorrere insieme nuove e vecchie strade. Dalla partecipazione a questo comune sentire nasce e cresce la voglia di incontrarsi ancora, ma alla fine della “zingarata”, quando torni nella tua casa, più che delle ‘pieghe, dei km percorsi o dei paesaggi, ti rimane il piacere di una giornata passata con gli amici motociclisti.
Commento di: DucaSenior il 16-05-2012 09:04
Il bello dell'articolo sta nel fatto che ancora qualcuno ci crede, malgrado tutto ci crede nell'utopica solidariedà ed amicizia tra motociclisti.
A volte invidio chi, come Stefano, crede ancora in qualcosa.
Commento di: Yety il 16-05-2012 09:25
Duca è vero che è difficile credere, come dici malgrado tutto, ed oggi infatti a partire da chi ci governa è dimostrato che la fiducia e l'altruismo non è di questo pianeta, ma farei una piccola eccezione per l'ambiente del motociclismo o almeno per una parte, perchè quando viaggio o mi ritrovo con amici motociclisti non vedo mai cattiveria, invidia o egoismo, ma solo voglia di divertirsi, comunicare e dimenticarsi dei brutti momenti quotidiani che tutti affrontiamo.
Commento di: streghetta59 il 26-05-2012 09:58
Caro Claudio, non condivido molto il tuo pensiero e la vedo come Marco; mi sono ritrovata a 50 anni a vedere le cose in modo diverso, perchè tante volte sono stata derisa o criticata, proprio da chi mi stava vicino, e pochissime sono state le persone che, invece, mi han dato consigli e soluzioni sia sulla tecnica di guida che su certi aspetti della vita. Quando dici che non vedi mai cattiveria, invidia, egoismo tra i motociclisti mi chiedo: cosa stai guardando? Ovvio che parlo per me stessa, ma in ogni caso fa "male" sentirsi sempre presi in giro o messi alla "gogna" per alcuni tratti del modus vivendi, è anche per questo che preferisco viaggiare da sola, o con quelle poche.. pochissime... persone che mi fanno sentire a mio agio, anche se sono una lumaca, anche se sono imbranata, anche se non sono "simpatica".
Le persone che mi conoscono veramente mi apprezzano per come sono e non cercano di cambiarmi, e io faccio altrettanto. Quelle sono gli Amici.
Ciò non toglie che la tua visione della cosa può essere altrettanto valida della mia ^__*
In ogni caso, a parte gli orrori ortografici, direi sia un buon articolo. Con tutti gli ingredienti per far passare qualche minuto a riflettere.
Commento di: gavapanter il 16-05-2012 13:08
bellissime parole stefano..........una parola e' poca due son troppe.....
Commento di: gabro74 il 16-05-2012 21:42
E' un articolo toccante Stefano. Bellissimo!
Commento di: orus68 il 16-05-2012 22:10
Molto bello davvero,letto due volte,e da una parte come ha detto il Duca ti invidio un po'!Non e' facile comunque trovare un affiatamento,a volte un po' per il carattere e a volte per stili di guida totalmente differenti;Difficile unire tutti questi punti e trovarsi cosi' compagni e amici per vari scorazzamenti in moto.Spesso sono un motociclista solitario,ma proprio perche' amo la mia di andatura,ho un amico che va molto piu lento di me e quindi con lui mi adeguo,ed altri che a stargli dietro fatico.Per questo preferisco misurarmi con me stesso e la mia amata moto,e per giri un po' piu tranquilli viene con me la mia compagna dove magari si esce senza meta e si va poi a pranzo a muzzo.Penso che comunque ci unisce questa bellissima passione,per moto o andatura che sia.
Un saluto a tuttiiii!!!!
Commento di: mac71 il 17-05-2012 07:32
bellissimo articolo dove mi sono rispecchiato in pieno. Andare in moto insieme è un qualcosa che ci unisce, che ci fa sentire fratelli. In moto siamo soli ma basta girare lo sguardo o guardare avanti per trovare i nostri compagni di viaggio e questo basta per farci sentire parte di qualcosa. Due settimane fa di ritorno dal Tingalazio mi sono fatto un pezzo di strada insieme ad altri quattro amici. Quel giorno l'acqua veniva giù a secchiate. Ebbene anche in quel momento di leggera difficoltà e di potenziale pericolo mi sono sentito orgoglioso di poterlo affrontare insieme ai miei fratelli motociclisti convinto che se mi fossi trovato in difficoltà sicuramente non sarei stato solo. Sono momenti come quello che cementano le amicizie tra noi motociclisti. La moto ci permette di condividere mille sensazioni con i nostri compagni di viaggio e questo vale più di tante parole.
Commento di: ferro51 il 17-05-2012 15:59
Indubbiamente sei una cara persona. Ci siamo conosciuti e mi sembra di conoscerti da sempre. Nel tuo articolo manca una cosa importante ed è secondo me la tua zavorrina che con te partecipa alle uscite.........scusa....... alle tue zingarate.
Un saluto a tutti e due.
Commento di: dart76 il 17-05-2012 17:05
Che dire! Fantastico! Arrivare dopo tanti anni a provare ancora tutte queste emozioni vuol dire essere nato per questo...
Bellissimo articolo.
Commento di: pietrocobianchi il 17-05-2012 17:51
nonostante siano tanti anni che vado in moto, sono salito a 14 anni e ora ne ho 46 e non sono ancora sceso, per svariati motivi, le zingarate le ho sempre fatte da solo, questa mia passione, o non era condivisa dai miei amici, o forse sono troppo easy rider, o altro, ma!, ti do ragione, infatti quando mi trovo con altri motociclisti in giro, persone che è la prima volta che vedo, in un attimo si inizia a parlare a fare confronti tecnici, e tutti si è attenti ad ascoltare aneddoti e consigli, conversando come tra persone che si conoscono da sempre, verrò sicuramente ad Adria, visto che abito li vicino, anche se sono ancora in fase di sistemazione della mia moto(spero di ultimare in 2 settimane), sai ho avuto un incontro troppo ravvicinato con un guard rail, comunque a presto incontrarci per le strade
Commento di: tribalfazer il 17-05-2012 21:02
appena ristabilito sistemata ti aspettiamo...
che sia la toscana, o la lombardia oppure un'altra regione o provincia..non importa quale.

Commento di: motodome62 il 17-05-2012 18:11
Leggendo il tuo articolo mi ritrovo a condividere alcuni tuoi momenti come se fossero i miei...
Storie che accomunano noi biker
Un abbraccio

motodome
Commento di: costadri il 20-05-2012 23:05
Ciao Tribal,
condivido le tue riflessioni. Al di là della circostanza ovvia che frequentando gruppi che possiedono la stessa passione, si ha l’opportunità di fare conoscenze e stringere rapporti che talvolta si trasformano in amicizie, credo proprio che la gratificazione nel condurre un mezzo che è simbolo di libertà, venga valorizzata ed esaltata dall’incontro con gli altri per percorrere insieme nuove e vecchie strade. Dalla partecipazione a questo comune sentire nasce e cresce la voglia di incontrarsi ancora, ma alla fine della “zingarata”, quando torni nella tua casa, più che delle ‘pieghe, dei km percorsi o dei paesaggi, ti rimane il piacere di una giornata passata con gli amici motociclisti.
Commento di: Ocsecnarf il 22-05-2012 14:24
Ottimo articolo Tribal! Per forza di cosa i compagni e le moto cambiano negli anni (anche se per me vale meno, le moto ho tentato di tenermele tutte...) ma quella voglia di un nuova avventura da passare insieme in moto, qualunque essa sia, quella non cambia!
Se poi ci siono dei buoni compagni di viaggio con cui condividere quello che accadrà, allora sì che si tocca il cielo!
Commento di: JO74 il 22-05-2012 19:21
Bei sentimenti scritti in un bell'articolo.
Complimenti Tribal, belle parole ed azzeccate.
_V_
Commento di: surfz il 25-05-2012 07:54
Che dire un articolo stupendo in effetti per quanto si possa amare la propria moto gli amici motociclisti la superano come importanza .........è incredibile.........sono senza parole grazie per avermi fatto emozionare solo leggendo l'articolo!
Commento di: redangel il 26-05-2012 16:10
ho letto tutto commenti compresi, e capisco bene cosa sta esprimendo stefano,:-)
perchè per anni l'ho condivisa con lui e pochi altri......ad oggi dico a te surfz , che cavolo dici?? se non avessi la moto non avresti nemmeno gli amici motociclisti!!!! la mia moto non mi ha mai tradito senza motivo, non mi ha mai usata, ma io uso lei, e non mi fa sentire un elastico tirata da una parte e dall'altra, come un oggetto all'asta. Claudio dici che non c'è cattiveria o egoismo?? una volta e non in tutti per fortuna,ma sono anche d'acccordo che a volte per non sciupare quel sentimento che abbiamo per questa passione,teniamo gli occhi chiusi per non vedere e le oreccchie meglio tapparle!!
io la penso come stefano, da molti anni vado in moto a 16 il primo 125 e poi ancora e ancora, un pò di pausa per fare la mamma, e riprendere subito la mia unica vera passione, ho fatto tanti km da sola ed altrettanti in bellissima compagnia, e le più belle forse proprio con tribal e pochi altri....bei ricordi!!!che non puoi dimenticare... e un giorno rifaremo, perchè nessuna discussione può cancellare certe emozioni provate insieme, e porto ad esempio il monte citato, io ho il ricordo di molte emozioni, forse la più bella è stato alle bonnette 2010 in mezzo alla nebbia e sulla ghiaia fermi a guardare un panorama che poche volte vedi nella vita. lo fotografi, ma non importa perchè ti resterà dentro sempre.
Ma sono d'accordo con il Duca, e, ad oggi, riprendo a vivere serenamente la mia passione abbandonata a novembre.....perchè ho visto e sentito cose tra motociclisti che mai avrei pensato, non solo personali, e che purtroppo continuo a vedere e sentire. parliamo di amicizia tra motocicliasti? quando ho fatto il frontale facendo la staffetta, se non mi segavo il gesso, me ne stavo chiusa a casa da maggio a dicembre perchè nessuno mi ha mai chiamato per offrirsi di venirmi a prendere, e potrei andare oltre, ma non mi importa più, perchè
in tutto questo mi sono presa tempo.
Oggi vivo la mia moto unica vera passione, da sola, e con un "egoismo sano" per me stessa e far star bene gli altri, ignorando quelle cose che purtroppo vedo ancora, solo che ora me ne frego. perchè i problemi ce li hanno quelli che se li creano, il rancore e cattiveria logora chi ce l'ha. provo una gran pena per coloro che invece di godersi la manopola del gas ,il rombo della sua bimba, e vedere la strada scorrere sotto le sue ruote, passa il tempo con le gambe sotto un tavolo a sparlare di chi non c'è! e la moto poverina lì. ..ferma in un piazzale :-(


e come Rossi...la Reddy c'è!!
Commento di: -Lucafire- il 28-05-2012 12:57
stò seguendo questo articolo e penso.... lo rileggo.... commenti... e penso.... lo rileggo di nuovo.... e continuo a pensare...

e mi stupisco delle mentalità a senso unico che alle volte si creano...

sembra che alle volte esistano solo "MOTOCICLISTI BUONI" e "MOTOCICLISTI CATTIVI" .... quelli che sono sempre disponidili, quelli che se ne fragano .... quelli che sembrano angeli e quelli che sparlano...

secondo me esistono anche le vie di mezzo......

porto un esempio... quando marito e moglie si separano.... si crea il fazzionismo... ragione all'uno o all'altro se uno dei due aveva l'amante, ragione all'uno o all'altro se uno dei due non considerava l'altra persona....

ma pensare che se molto probabilmente LA VERITà SI TROVI NEL MEZZO ....... MAIIIIIII??????

se uno cerca altro.... forse è perchè l'altro non gli dava quello che l'altro avrebbe voluto???


leggere di mancate comunicazioni o attenzioni... mi fà sorridere.... forse sarebbe il caso di farsi un'esame di coscienza e vedere se anche noi ci siamo chiusi in noi stessi e non abbiamo permesso agli altri d'entrare....

LA COLPA NON è MAI A SENSO UNICO!!!!!!!!!!!!!!!