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Il Tinga fa bene al motociclista (e alla moto)
Scritto da pmpaolo - Pubblicato 23/03/2012 15:53
Come la prima esperienza in Tinga ha cambiato il mio essere motociclista (e la mia moto)...

Ciao a tutti,

in pochi mi conoscono (sono relativamente nuovo, nel forum), ma voglio condividere con voi l'esperienza vissuta al Tinga Winter Treffen lo scorso 17 e 18 Marzo al Mugello. Era la mia prima uscita in assoluto con il Tinga (ed il mio assoluto primo motoraduno).

Nonostante abbia avuto moto da oltre 24 anni, sono sempre stato un "motociclista da città", ossia ho sempre sfruttato il mezzo a due ruote semplicemente come un veicolo più comodo e veloce per raggiungere il posto di lavoro, e non come una compagna di viaggio e di avventure.

Il 17, dopo la conferma dell'appuntamento per la partenza del gruppo Lazio alla volta del TWT, arrivo puntuale al luogo stabilito, e noto subito che c'erano già due compagni di viaggio vestiti di tutto punto, con stivali, pantaloni tecnici, attrezzatura da moto, e, a quel punto, pensando a come ero vestito io (scarpe normali, un paio di jeans e nulla di veramente "motociclistico") mi sono detto "Ahia, qui faccio la figura del peracottaro."

Ho acquistato la mia ultima moto a fine dicembre, e già ci avevo percorso circa 8000 km, ed arrivo all'appuntamento con un piccolo senso di inadeguatezza, di paura di non essere all'altezza (visto che non avevo assolutamente termini di paragone, essendo la mia prima esperienza con altri motociclisti).

Ci hanno raggiunto gli altri, si è concordato il percorso da seguire, e già alla frase "Beh, arriviamo fino a Siena e poi decidiamo" il cuore mi sussulta: io cosi' lontano con la moto non ci ero mai arrivato!!! Partiamo, e, complice la strada meravigliosa (consiglio la Cassia tra Lazio e Toscana a chiunque passi da quelle parti), complice la compagnia molto cordiale e disponibile, arriviamo a Siena, e la moto procedeva regolare, senza particolari affaticamenti).

Ad una certa ora, forse il traffico era troppo, ma realizziamo che eravamo in leggero ritardo, e, siccome sia Slide sia io non ci saremmo persi il motogiro del sabato per nulla al mondo, decidiamo di dare appuntamento a tutti direttamente al camping, ed allunghiamo il passo. Tangenziale Siena-Firenze, autostrada A1 fino a Barberino a velocità decisamente sostenute, (ben ooooltre il CdS), ma la mia moto stava tranquillamente  dietro al "cammello" di Slide e ci siamo trovati a viaggiare come due "passisti", sempre in coppia, indipendentemente dalla velocità che uno avesse.

Caso ha voluto che sbagliassimo anche  strada, sulla via del campeggio, per cui ci siamo fatti un bel pezzo della strada del Passo della Futa, dove ho potuto "saggiare" le doti ciclistiche e telaistiche della "nuova" moto che mai e poi mai avrei "sfruttato" in città andando al lavoro (sono riuscito addirittura a grattare un paio di volte le pedane, cosa per me impensabile).

Poi siamo arrivati al campeggio, e da lì è partita l'emozionante ed indimenticabile avventura del TWT (che descriverò nella sezione dei Live Report).

Al ritorno, un po' per la pioggia della mattina, un po' per la stanchezza o per la voglia di tornare a casa, abbiamo optato per fare l'autostrada fino a Roma, e quindi il gruppetto Lazio (5 moto) è tornato a Roma con una media di 130 km/h. Al casello mi rendo conto (dopo quasi 1000 km percorsi in due giorni) che la mia moto al minimo ha un rumore diverso, "borbotta" un pochino di più, ma penso sia dovuto alla lunga percorrenza autostradale, per cui mi dico "Poverina, l'ho sfruttata un po' troppo"...

Faccio il pieno poco prima di arrivare, e giungo a casa senza problemi, e nei giorni successivi prendo la moto (come tutti i giorni) per andare al lavoro. Mi accorgo con sorpresa che ai bassi regimi ora è più pronta, singhiozza meno, e comunque rimane sempre un piacere guidarla. Non potete immaginare la mia sorpresa quando sono andato a fare nuovamente il pieno. Prima del TWT la media era circa 16,5 km/l (a qualsiasi andatura andassi), mentre con l'ultimo pieno avevo percorso 21 km/l!!!

Sarà che la moto prima era stata ferma per lungo tempo, saranno stati i carburatori sporchi che con la lunga "galoppata" del Tinga si sono puliti, ma ora la mia moto sembra rinata, va molto meglio e consuma molto meno.
Ed insieme ad essa è migliorata la mia consapevolezza di motociclista, non solo per il bollino del Tinga che ora porto orgogliosamente  sul casco e sulla targa, ma soprattutto per la magnifica esperienza umana e di vita che solo un evento del genere poteva donarmi, a dispetto di tutti gli anni passati sulla moto come un semplice utilizzatore cittadino di un mezzo.

Grazie Tinga (anche a nome della mia "Bandita") :-)
 

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Commento di: Ospite il 23-03-2012 17:07
Hai riassunto stupendamente uno dei punti di forza della grande famiglia Tinga, mi ci sono ritrovato anche io nelle tue parole dove ho rivissuto le emozioni dell'anno scorso, anche io al primo raduno in assoluto e del Tinga....però adesso mi raccomando, prenditi un pò di abbigliamento adatto :-)
Commento di: motociclope il 24-03-2012 13:04
Letto tutto d'un fiato. . . . bello, veramente bello quello che dici e che condivido appieno. Mi spiace ancora di più non averTi conosciuto al TWT, ma ci sarà modo di farlo, ne sono sicuro. :-) Se Hai grattato le pedane alla prima uscita, pieghi mica male. . . . :-)
Commento di: Slide il 26-03-2012 10:26
Grande Paolo, spero sia solo la prima di tante avventure da vivere insieme!!!
Commento di: Mav1975 il 27-03-2012 00:32
Sono contento che tu abbia potuto conoscere meglio il Tinga anche grazie al TWT.
Spero di poterti reincontrare ai prossimi raduni.
Ciao, Mav1975.