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Karmamoto, quando l'Alter-Ego chiama...
Scritto da MonsterStation - Pubblicato 20/03/2012 15:40
Tutto successe in un torrido Venerdì di Giugno... ore 14:54

Sbatto la porta alle mie spalle, oggi mi hanno fatto proprio incazzare... Scendo le scale e più conto i gradini più mi fanno incazzare anche loro... Sembra che mi sorridano dicendomi "tanto non finiamo mai tanto non finiamo mai" e allora sapete una cosa? Salto...

Bum, ancora in piedi monto in macchina... Sono in riserva. Strano.
Abbasso il finestrino, attendo il benzinaio, non c'è nessuno...

Scendo, 40 gradi, il cuore batte fortissimo e un nodo allo stomaco mi si stringe sempre di più... Vorrei urlare ma per fortuna mi rimane ancora qualche etto di cervello per non farlo. Stacco la pompa, schiaccio.... ***** non ho infilato i soldi... Nel frattempo mi arriva un SMS, lo apro: "stasera andiamo a mangiare il sushi con Fabio e Franca" il nervoso ora sta cominciando a diventare incontrollabile, odio il sushi e mi annoio a morte con i suoi amichetti del *****.

Ansimo sempre di più, comincio a perdere coordinazione nei movimenti che mi sembrano sempre più difficili... Mi gira la testa... Vedo una sedia di quelle in plastica bianche.. Mi adagio su di essa che sembra l'unica cosa amica di oggi.
Appoggio il palmo della mano sulla fronte sudata.. cerco di regolare il respiro e di sgomberare la mente... Sono troppo agitato...

La testa mi pulsa forte ma non mi interessa nulla... La manopola nella mia mando destra sembra rimpicciolirsi ad ogni sgasata, come se volesse dirmi "si... si... stringimi...", il motore urla, ringhia... Come se volesse farti paura. Ma io non ho paura. Io non ho paura.
Clack! dentro la prima... "respira" dico dentro di me "respira"..
Riesco a malapena distinguere i contorni del semaforo che guardo sempre più in cagnesco.

Verde.
Giù la frizione e dentro la prima, contemporaneamente, la mollo...
Gli addominali tirano, i denti si stringono e la manopola ora comincia a chiedermi pietà, ma io non ho pietà...
7500 giri; stacco seconda; 8000 giri; stacco terza... 140... sono pronto, dentro al casco un urlo muto squarcia i miei pensieri... Mi faccio fuori con l'anca, il ginocchio e pronto al contatto... scendo come l'areo di un kamikaze che sa già che non tornerà indietro... Ma allo stesso tempo sfioro il ginocchio accarezzando l'asfalto come il viso di una splendida ragazza... E' ruvido ma liscio allo stesso tempo... E' come se il tempo si fosse fermato quando sento l'asfalto lavarsi sulla mia saponetta... E ancora una volta dritto come un fuso mi abbasso...

8500 giri, il motore adesso ringhia davvero forte ma io continuo a non avere paura ma solo rispetto, rispetto come quello di due pugili che sanno che staranno per farsi davvero male ma non perché c'è odio.. Solo per passione...
150, curva stretta a metri 200... Scalo in terza, ispiro... la ruota tende a bloccarsi sotto alla sella, un brivido sulla schiena mi fa provare piacere nel sentire come può essere precario l'equilibrio, mentre tutta la forza della mente che cerca di sentire la perfezione scioglie i miei arti fono a farli sembrare acqua di fiume....

Un fiume.

Sollevo la mentoniera del casco modulabile... Mi godo quel profumo di fresco, il verde dell'erba e la luce che arriva a tratti dagli alberi fioriti... il vento fresco mi bagna di muschio... Il motore canticchia senza fatica mentre la lancetta della benzina sembra essere stanca anche lei... nooo non ho i guanti... e troppo bello sentire la gomma della manopola sotto la mano... sfiorare dolcemente le leve fredde del mattino e sentire come mano a mano si scaldano... proprio come la terra al sorgere del sole.. mi giro e uno splendido fiume mi guida verso la cima di quel monte.

Ecco un gruppo di miei fratelli scendere.. Alzano la mano. Sorrido e saluto. Io quella gente la conosco! No... Non ne conosco il nome... Ma ne conosco l'anima... Il cuore mi batte forte ma non respiro... Non respiro... trattengo tutta l'aria come se volessi fermare quel momento magico... Come se smettendo di respirare potessi portare per sempre una foto dentro me stesso di quell'immensa lingua di asfalto liscia come la seta... Dove le mie nuove gomme stanno lavorando in pace e tranquillità... Come un atleta che la domenica mattina si sveglia per una corsetta nel parco per poi fermarsi a fare colazione nella baracchina a fianco al laghetto...

Una baracchina.

Certo che tutto Sport è proprio un giornale da juventini... ahhh.. dove ***** è il motomondiale?
"scusa! mi allunghi un'acquatonica??" "ahhh e anche la gazzetta..."

Non mi giro nemmeno per guardare chi mi servirà, non mi interessa in questo preciso istante...
L'adrenalina in corpo non mi fa pensare ad altro che a quello che voglio in quell'istante.. voglio la gazzetta, voglio leggere che valentino è primo in pole e che la ducati ce la farà... voglio voglio voglio... ma devo ancora togliermi la tuta... Abbasso la cerniera, la mia maglietta è un bagno di sudore, le catene al collo sono viscide ma contente di essere all'aria aperta... slaccio gli stivali ed è come essere in paradiso.. mio padre me lo diceva sempre:
"Quando sarai talmente triste da non potercela più fare, comprati un paio di scarpe con 2 numeri in meno... la sera quando te le toglierai ti sentirai rinascere..." bella prospettiva del *****...

Però forse aveva ragione.. sollevare un attimo il piede dallo stivale era come volare...
Alzo per un secondo lo sguardo, un grande parcheggio vuoto fa da rampa di lancio per il cielo, solo una staccionata divide l'asfalto dal burrone... Il vento mi solletica le orecchie mentre un bambino in silenzio giorovaga con la sua fiammante bicicletta con le rotelline...

Sento la musica del bicchiere che accarezzando la bottiglia di Acquatonica mi sta per venire incontro. Appena prima di voltarmi sento un profumo.. Arance, o forse rose.. Marsiglia brezza di mare... Dei capelli neri lunghi, lucidi, un po' mossi fanno capolino di fronte al mio viso.. slanciata ma non tanto alta, il seno tocca il collo di quella bottiglia pieni di goccioline fresche che da li a poco si sarebbe appoggiata su quel tavolino giallo della sanmontana... Non riuscivo a vederle il viso... i capelli erano l'unica cosa che divideva i nostri sguardi... "Bianca!! Bianca Muoviti!!" una voce secolare arrivava dalla cugina e Bianca non mi chiese nemmeno i soldi, si girò di scatto e corse verso la baracchina... Io mi girai e vidi che lei sì fermò di colpo... Si avvicinò alla moto... comincio' ad accarezzarle il serbatoio... A guardare il sellino... con le dita disegnava il perimetro del telaio a traliccio... Stando sempre a un passo come se provasse timore per quella belva ancora calda e nervosa.. Che però tutto poteva fare tranne che mordere tanta dolcezza.. La sua pelle bruna era perfetta vicino a tutto quel bianco... si girò verso di me.. ***** quanto è bella pensai... "e tua la moto...?"

"Ehi!! tutto bene?? Ohhh!! svegliati stai male??.. Ma guarda un po' tè.. ora chiamo l'ambulanza non si sveglia!!"

Ma chi ***** è... mi formicola tutta la mano e il braccio... ho gli occhi pesanti e sono tutto sudato... " ma chi sei?? cosa vuoi!!!???"

"Sono uno che vuole fare benzina!!! ma se non sposti la tua fottutissima macchina non riesco ad arrivare alla pompa; Ma cosa sei morto??!!"

"Si e adesso sono risorto".

Mi sollevo di scatto da quella maledetta sedia chiudo il serbatoio e monto in macchina sgommando via da quel distributore... pensando a quella sedia, che tanto maledetta non fu...
Anzi...
Fu l'unica cosa a farmi capire di cosa avevo veramente bisogno quel giorno......
 

Commenti degli Utenti (totali: 6)
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Commento di: raptorino18 il 20-03-2012 16:24
Davvero un bel racconto, complimenti ! L'unica domanda che mi sono fatto durante la lettura è stata : Che stramaledettissima moto ha ? La voglio ! =)
Commento di: mikro il 20-03-2012 16:40
Bel racconto...io invece, leggendo che salta i gradini e si ritrova in auto ancora in piedi....che poi cambia marcia accellerando con la manopola...ho pensato che guidasse un'apecar!!!
Commento di: Jack24 il 20-03-2012 18:55
Lo ammetto, l'ho pensato anch'io! ;)
Bellissimo racconto comunque, complimenti!
A volte un bel giro per riordinare le idee è proprio quello che ci vuole :)
Commento di: metallarofolk il 22-03-2012 11:55
Mi sembra superfluo chiedere che moto ha se è stato scritto " telaio a traliccio"...e la sensazione in sella è stata perfettamente descritta! La twin di Borgo Panigale, nella guida, sembra una belva vivente, un toro scatenato da domare!
Commento di: neoluigi il 21-03-2012 16:10
Io pensando ai formicolii e le allucinazioni ho temuto per la tua salute, pensavo fosse il racconto di un infarto, quando sono arrivato alla fine mi sono, non poco, sollevato :D
Commento di: AlbertoSSP il 22-03-2012 10:39
Secondo me il viaggio non lo ha fatto nè in moto, nè in auto, nè in ape...
Ha preso qualcosa che lo ha fatto viaggiare!!! :-D
Ecco perchè il racconto strampalato, i ricordi confusi, il formicolio... stava finendo l'effetto quando ha scritto tutto!!! :-D