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I Fantasmi nella moto
Scritto da hanno - Pubblicato 14/02/2012 11:55
Pensieri sotto il casco - dedicato a una che non va in moto ma è più motociclista di tanti altri...

a Ory

"È solo una macchina."

Troppi sentono il bisogno di sottolinearlo, con il disprezzo, l’incredulità, a scavare aspre linee nelle loro espressioni. E in me nasce il desiderio di ricambiare, di fare a pezzi, di fare del male, di incidere disegnini tribali nelle loro anime, determinare le loro future esperienze.

Sospiro, ancora una volta.
Perché dovrei giustificare i miei sentimenti, la mia esperienza? Ho risposto solo quando avevo di fronte alcuni (molto pochi) in grado di capire. Condividersi anche con uno solo compensa il sopportare i tanti che rifiutano di comprendere.
"OK, è solo una macchina." e questo dà alle masse una grande soddisfazione.
Ma poi lascio cadere, con semplicità: "Certo,..una macchina che ha un’anima ..."
Da là in poi, è tutta discesa...

Può un uomo amare una macchina ?
Mi rendo conto che non lo faccio davvero: amo lo spirito, la condivisione, l'unione, e l'esperienza che la macchina rappresenta; mi piace l'acuirsi dei miei sensi, l'estensione del mio raggio d’azione... e sì, mi piacciono il potere e la libertà. Mi piace tanto che mi fa sognare; mi piace tanto che mi fa volare.

Ci sono state molte prima di lei, ci saranno altre dopo (spero...). È nella natura tangibile della sua esistenza il fatto che lei non sarà fisicamente con me per sempre. Entrambi lo sappiamo, e questo conta solo marginalmente: un giorno il suo corpo fisico può essere sostituito.

Ma il suo spirito è una questione completamente diversa. Lei (e quelle della sua specie) mi ha portato, accompagnato, protetto, e anche ammaestrato; mi ha anche condotto attraverso la tempesta, nel calore rovente e mi ha esposto al caos (ho imparato ... tanto ... dal caos...).
Il suo spirito cresce come si evolve il mio. Lei impara, come ho imparato io. A ogni sua nuova incarnazione, con ogni nuova macchina, la sua influenza su di me diventa più potente; le sue lezioni si fanno più chiare e il nostro rapporto diviene più familiare, meno tenue, tanto da non interrompersi mai, neanche quando siamo lontani.
Per ogni mio dolore, per ogni perdita, per ogni errore, brandelli di persone e di eventi passati rimangono con me e con la mia moto. Con ogni gioia, con ogni amico, altri frammenti di esperienza attecchiscono e si radicano nel mio intimo; e ogni volta che risalgo in sella, questi germi tornano in vita, permettono riflessioni, comunicazioni e intimità sempre rinnovate e approfondite.

Ogni viaggio integra chi sono, chi sono stato, chi posso diventare. Ogni viaggio ha esplorato i quattro elementi, terra, vento, fuoco e acqua, assieme alle altre incarnazioni e ai pericoli e mi ha mostrato in cosa si sono combinati.
La moto mi ha messo di fronte agli spiriti di questa terra, non sempre benigni o amichevoli, e mi ha fatto giocare con loro quando abbiamo, mi ha portato via quando questi incontri hanno minacciato la mia esistenza. La moto mi ha portato in luoghi dove non volevo andare, a fare cose che non volevo, con persone che non conoscevo. Ma erano cose che dovevano essere fatte, ed ero io quello che doveva farle.

Insieme abbiamo viaggiato, fino alla mia resistenza, e oltre. Spiriti inquieti hanno parlato con me in viaggio, e i fantasmi si sono moltiplicati. Ho imparato molto da essi, fantasmi del mio passato, dolori del mio presente, presagi del mio futuro, tutti concentrati nella complessa unione tra l'uomo e la sua cavalcatura - ed il tutto è molto maggiore della somma delle parti.

Volare, libero: “I’m alive, folks”.

Dove finisce l'uomo e comincia la macchina? Che cosa vede l’uomo nella macchina e lo identifica con l'anima? Con la vita? È uno spirito o forse un fantasma? La macchina è viva? Oppure vede semplicemente sé stesso, riflesso nel potere e nella libertà che offre la cavalcatura? È forza, debolezza, o qualcosa di altro, di completamente diverso?

Tutte buone domande, ma, diceva Popper: “Esistono questioni – spesso assai notevoli – alle quali qualcuno sarebbe in grado di rispondere; spesso, proprio quel qualcuno, semplicemente, non è interessato alla questione.”

Noi, sì.

Molti non riescono a capire, alcuni ci provano, cercano uno spirito, una connessione; alcuni la vedono, alcuni no, alcuni la vedranno.

E tu? Riesci a vedere? Vuoi vedere? O forse sei uno dei pochi che hanno già visto? Forse hai già incontrato i fantasmi che abitano la tua moto?

Lamps...
 

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Commento di: motociclope il 14-02-2012 12:48
Per me la moto è sempre stata una cosa "Viva" tanto da parlarci, tanto da farle i complimenti per il bel giro, per averla ringraziata per i suoi pregi, e anche difetti, a volte. . . . tanti si chiedono se le Persone hanno un'Anima. . . . io propendo per il sì. Ma è cosa mia, che condivido con chi riesce a capirmi, cosa non sempre facile, del resto. . . . chiedersi se una macchina ha un'Anima è cosa complessa, difficile e articolata. . . . ammetto che non ho capito tutto dell'Articolo, ma si sa, ignorante sono e lo resterò, credo, per tutta la mia esistenza. Però credo di poterTi dire che sì, ci credo, che riesco a vedere, che qualcosa più che aver visto ho sentito, e che sì, qualche fantasma che abita nella mia moto, l'ho visto. . . . ma forse erano solo fantasmi che abitavano nell'Anima. . . . mia. Che abbiano interagito con l'Anima della macchina? Possibile. . . . sempre un grandissimo piacere leggerTi, Giò. A dire il vero, il difficile, è risponderTi. . . . :-)
Commento di: Ospite il 14-02-2012 13:31
Io appena ho visto la mia moto uscire dalla cassa di imballaggio l'ho baciata.....
Commento di: clevar il 01-04-2012 07:40
per favore non dimenticare di dirci com'è stato il primo amplesso!!!!!!!!!!
Commento di: JO74 il 15-02-2012 23:25
Complimenti davvero, i tuoi articoli hanno sempre quel "non so che" che li rendono speciali...
Concordo con motociclope che dice "è sempre un piacere leggerti"... E' un piacere si.
Lui poi aggiunge che "il difficile è risponderti"... Che abbia ragione...?? Facile, molto facile...
Alla prossima Johan!!
Commento di: Doc_express il 17-02-2012 07:23
Parzialmente vero. Non tutti i mezzi sono uguali. Io ho avuto un elefant 125 (dei tre che ci sono stati a casa mia tra me e mio fratello ) che era "diverso" . Esteticamente uguale ma con qualcosa di speciale.
Ogni mezzo ha una personalità,e forse si carica della personalità di chi la/lo guida, altri mezzi hanno una personalità "loro".Hanno una rabbia e una vita.
A volte sono "acciaccati" e benchè sia tutto a posto vanno di meno. A volte sembrano dopati e vanno il doppio.
Del resto gli sfasciacarrozze sono pieni di mezzi che anche con gravi rotture e a scapito della loro stessa vita meccanica hanno portato a casa i loro proprietari,girando magari senza olio e con il radiatore rotto.
A 19 anni,tanto tempo fa avevo scoperto di essere cornuto...ero andato alla macchina con un oggetto atto a offendere (un tubo di ferro da 3/4") e volevo andare a farmi un giro sul cornificatore. LA MACCHINA (una 127 del 74) NON SI E' ACCESA!!!!!!
Quando mi sono calmato due ore dopo,mi aveva telefonato un amico per andare al bar ed è PARTITA AL PRIMO COLPO!
Se non sembra strano questo....
Commento di: Seeker il 23-02-2012 18:23
Quoto Doc_express, io ho iniziato a credere nell'anima della moto, quando all'età di 18 anni (quasi 19) con la mia RD 350, mai un problema, un bel giorno non é partita, ed essendo Domenica, non ho trovato il modo di risolvere, dovendo rinunciare all'uscita con i miei soliti 2 amici. Il risultato é che quando si usciva insieme, ero per il 90% del tempo in testa al gruppo, perché essendo tutti coetanei e giovani, per motivi che non spiego per non dilungarmi ero quello che conoscevo meglio strade ed itinerari, e quel giorno, non essendoci, al primo del gruppo (ridotto a 2) é capitato un incidente, per fortuna non mortale, ma molto grave, (esportazione della milza, varie trasfusioni per emorragie interne, varie fratture e altro che non sto qui ad elencare, tutto a causa di un'auto che ha perso il controllo in una curva invadendo la corsia opposta e centrando lo sfortunato amico mio. Ora qualcuno potrebbe obiettare, domandandosi dove si trovava l'anima della moto del mio amico; posso rispondere dicendo che lui dei tre era l'unico che usava la moto raramente per stare in nostra compagnia, preferiva la macchina e non amava la moto nel senso che tutti conosciamo, quindi potrebbe essere che la fantomatica anima del mezzo, sia direttamente collegata ai nostri sentimenti verso lui.
Commento di: JH il 17-02-2012 18:43
Ogni oggetto ha un'anima. E chi è abituato a rispettare gli oggetti lo sa.
Solo chi ha un grande rispetto per 'le Cose' ne percepisce l'essenza profonda.
Le macchine sono composte da tanti oggetti e perciò hanno un'anima molto più complessa, articolata di quella rudimentale del singolo oggetto.
Penso che ognuno di noi, per quando distratto o superficiale, si sia accorto di quel 'qualcosa' di inspiegabile che hanno 'le macchine'. Penso che ognuno di noi abbia una storia da raccontare sull'anima delle macchine.

P.S.: io quando cambio una 'macchina' lo davo fare sempre in gran segreto, pena una sequela di ritorsioni di ogni genere dalla parte 'offesa'...
Commento di: fvcr56 il 18-02-2012 19:41
ciao
bellissima discussione questa ,parole che generalmente sono l'impronta secca e decisa del vero motociclista appartenente a una ristretta cerchia di pochi eletti.
non tutti infatti sanno cogliere quel minuscolo attimo sfuggente ,come ad esempio può esserlo quel bagliore scintillante del sole che tramonta e riversa una colata di magnificenza sulla terra . tutti vedono il tramonto ; ma solo pochi si soffermano ad interpretarlo.
così è per la nostra moto:.tantissimi la possiedono , solo pochissimi la custodiscono gelosamente nell'anima.
già. propio così ! solo in pochi è ben chiaro fin dove può portarti la moto :non conta la velocità e neanche la strada che stiamo percorrendo ,ma la lezione che stiamo apprendendo e il suo significato !
una volta si uava un detto : l'auto è per tutti .la moto è solo per pochi :"solo per i piu bravi ".
cioè per i migliori.
auguri di vero cuore
mario
Commento di: giri9000 il 20-02-2012 10:43
Bellissimo articolo che esplicita appieno chi della moto ne fa una passione.

Comunque sia la moto (auto) è una macchina che non ha anima...siamo noi che gli conferiamo il potere necessario ad eventi apparentemente inspiegabili.

Complimenti ancora per l'articolo ;-)
Commento di: YeahSuS748 il 23-02-2012 09:27
Ma in realtà è vero, l'Orsa è solo una macchina, in realtà io sono solo un uomo, anche piccolo se si vuole, ma è l'abbinata dei due che crea qualche cosa che perde il SOLO lasciando l'essere una unione di due cose che non hanno un nome. Quando la vedi è una moto, quando sei fuori sei un motociclista ma quando ci sali sopra lei smette di essere una moto e tu non sei più solo un motociclista.
Io con l'Orsa ci parlo, siamo in due ci sente mica nessuno, e l'Orsa sbuffa quando tento di addomesticarla e con noi non monta mai nessuno, è un biposto quindi siamo già in due qui di non c'è più posto.
Sembriamo pazzi è vero ma nessuno di noi ama la moto fine a se stessa amiamo le emozioni che ci dà quindi si, è Amore vero, con non cambia con l'invecchiamento, per fortuna!!
Commento di: Doc74 il 23-02-2012 09:55
Ti stavo scrivendo che io sono uno di quelli che vedono la moto con un pezzo di ferro... che regala emozioni, vero, ma sempre un pezzo di ferro è!
Poi ,leggendo le altre risposte, m'è venuta in mente un episodio strano...a cui io ancora adesso non riesco a dare una spiegazione sensata:

Avevo un virago 750 che mi aveva dato tutte le emozioni della prima moto. Poi ho deciso di cambiarla con quella che ho ora.
Comprata quella nuova, dovevo vendere quella vecchia.
L'ho portata a fare la revisione (dannazione, stava scadendo) prima di passare l'assicurazione ulla nuova moto. E funzionava benissimo, revisione passata, fumi di scarico perfetti (come sempre).
Poi l'ho messa nel box affiancata a quella nuova, in attesa che qualcuno venisse a vederla e la comprasse.
Mia moglie mi diceva: "non metterle vicine, perchè quella vecchia si offende!".
:) :D Che stronzata! :D

Dopo un paio di giorni è venuto uno a vederla, già convinto di portarsela a casa, e la moto non ha voluto saperne di partire.
Ho fatto di tutto, ho pulito le candele, ecc, ma la moto non partiva: improvvisamente la carburazione era diventata grassissima!
Il compratore ha pensato che volessi tirargli una fregatura!!!! Invece andava benissimo fino a 2 giorni prima! Mai un problema!
Anche la benzina era sempre la stessa.

Smontati e puliti in qualche modo i carburatori, sono riuscito almeno a metterla in moto, ma la carburazione rimaneva grassissima (da entrambi i carburatori), faceva un gran fumo nero e tentava di spegnersi.
Giuro che fino a pochi giorni prima era...non "buona", bensi' PERFETTA! La usavo sempre ed era un orologio: non immaginatevi un catorcio fermo da mesi!
Alla fine un tizio l'ha comprata anche cosi' ed è rimasto a piedi a un paio di km da casa mia (sono dovuto correre ad aiutarlo).
Mentre io pulivo le candele bagnate di benzina, mia moglie parlava alla moto rassicurandola circa il suo nuovo proprietario.......
Dopo qualche insitenza è arrivato a casa, l'ha portata dal suo meccanico che l'ha messa un pò a punto (non mi ha parlato di particolari interventi sui carburatori) ed è andata bene.

Ancora adesso sono convinto che siano solo dei pezzi di ferro che seguono semplicemente delle regole della fisica/chimica, ma è incredibile che la carburazione sia cambiata COMPLETAMENTE da un giorno con l'altro proprio quando dovevo venderla (e MAI in 37 anni l'ho visto altre volte). Ripeto: anche la benzina era sempre la stessa.
E mia moglie ripete: "bisognava convincerla con le buone, farle capire che era giusto cosi' e non voleva andarsene senza essere salutata come si deve".

Mahhh....
Commento di: laverdasf il 23-02-2012 12:28
tutto vero, le macchine pensano, vedono, hanno un'anima, e possono anche ricambiare l'amore per il loro proprietario,( brutta parola proprietario, forse meglio amico) .sono rapporti che si creano spesso in anni di collaborazione, viaggi, avventure piccole e grandi.
Commento di: marcello81 il 14-03-2012 00:58
cavolo questo potrebbe essere un racconto da WaltDisney." La moto che non voleva andarsene di casa"non sarebbe male come titolo.A parte gli scherzi, anch'io a volte ci parlo con la moto e le riservo attenzioni che a me immagino neanche le farei. Ogni modo sempre un pezzo di ferro è,che poi , si abbia trovato la moto perfetta per le proprie esigenze che ti gratifica in tutto e ti regala momenti magigi sono pienamente daccordo.Devo dire bellissimo il tuo commento . Anche il tuo articolo" hanno " molto profondo e diretto.
Commento di: hanno il 04-04-2012 11:43
Per la serie "La moto che non voleva andarsene di casa", posso aggiungerti la mia moto che, si è letteralmente suicidata mentre la stavo portando al concessionario per ritirare la nuova; hanno dovuto venirmi a prendere col furgone e con uno stuolo di sorrisetti...

Il lato economico della transazione era già a posto, avevo in tasca l'assicurazione della nuova, ma il concessionario non ha preso molto bene la faccenda...

Posso giurarti che, lasciata sul piazzale, la "vecchia" SOGGHIGNAVA...

Lamps
Commento di: almiro il 23-02-2012 10:19
Bellissimo
Esprime le emozioni e le sensazioni che solo una moto sa darti.
Saluti
Commento di: eolo il 23-02-2012 14:17
Condivido tutto, meno un pensiero.
Io al contrario di te porterò le mie moto fino alla mia morte fisica, visto che la prima è del 54 e la seconda e del 48 e questo mi porta a pensare che la moto potrebbe fare con me lo stesso discorso.... tanti uomini mi hanno accompagnato e tanti mi accompagneranno ma tutti rappresentano il mio compagno di viaggio.
Nel mio caso sono io di passaggio, lei a questo punto è eterna.
L'ho restaurata con cura ed ho conosciuto ogni sua intimità al punto che durante il viaggio quando lei mi parla, so benissimo da dove viene la sua voce e non parlo solo della marmitta.
Sta di fatto che mi manca come una persona, dopo pochi giorni che non ci vediamo sento un richiamo, un bisogno, una fame che so potrò placare solo montandola e andare anche da solo da qualche parte, dove? da qualche parte, dovunque vada con lei io sto bene e il resto è di contorno.

ok ragazzi ora avete capito perchè mia moglie e mia figlia non conoscono il sito del tinga, mi direbbero subito di smettere di drogarmi :)
ma io non potrò mai smettere.
Noi siamo in tutto e per tutto dei moderni cavalieri, il mezzo è cambiato ma le sensazioni sono le stesse
Commento di: Ospite il 28-02-2012 23:58
Johann, come al solito... lasciamo perdere... bellissimo...

Io non so se le moto hanno un'anima ma forse, penso, che ad ogni motociclista, quando decide di esser parte di questo mondo, venga accoppiata un'entita che ci segue. Un'entità gelosa. La mia entità ama la piccola Hela, la CB400N ma temo che non digerisca molto Loki, lo FZ1 Fazer. Sono due mezzi splendidi entrambi ma forse non ho fatto le cose come si deve. Ora, sto ricostruendo Loki, vittima del solito imbecille distratto e dovrò parlare con questa entità che mi piace pensare, si chiami Spirito della Velocità. È un'entità pure dispettosa ma quando è di buon umore, fantastica. Per lei salgo in moto e lei fa le fusa. Meravigliosa.
Commento di: Wolfgang6012 il 29-02-2012 16:49
Letto il tuo articolo tutto d'un fiato..

Sono uno di quelli che "vuole bene" alla sua moto...non perchè io resti a lustrarla dopo ogni viaggio...no....non perchè io la curi in modo maniacale...anche se cerco di farlo.

Ma perchè io "le parlo", la ringrazio dopo avermi portato a casa, le do qualche colpetto sulla carena come si fa col proprio cavallo dopo una corsa che ti dà emozione... ormai la mia Belva ha passato i 100 mila, ma non se ne parla di cambiarla, troppe emozioni insieme, troppe avventure insieme!
Freddo, caldo, vento infernale...e poi la sua "voce" che borbotta al minimo, pronta poi ad urlare con me mentre ci fondiamo in una sola cosa (nè Uomo, nè Macchina..) nel Vento!

Ha un' Anima? Credo di sì..

Wolfgang
Commento di: Maurizio60 il 02-03-2012 00:15
Johann leggerti gratifica l'anima e lo spirito ;-)

Faccio parte di quelli che sostengono e credono che la moto abbia un'anima.. forse sono solo mie fissazioni, fantasie.. o forse è solo quello che voglio credere io, a me sta bene così :-) e se non credessi questo sinceramente mi riuscirebbe difficile guidarla.. mi capita spesso di trovarmi in situazioni più o meno volute e in quel momento seppur la mia concentrazione è completamente assorbita nella guida, un pensiero lo rivolgo alla mia moto... "dai su superiamo anche questa.. non mi mollare.. guarda che bella strada, che belle curve.. divertiamoci.. diamoci dentro.." lo faccio spesso, quasi in automatico e ogni volta la ringrazio sfiorando il serbatoio in un cenno di carezza.. questo è quello che voglio credere io, lo so che per molti starò dicendo un mucchio di fesserie, non mi interessa.. il rapporto con la mia moto è solo mio, il nostro feeling è qualcosa che va aldilà di un uomo e un'ammasso di ferro.. io ci credo! ;-)
Commento di: ManuKawa il 06-03-2012 16:45
pure io mi comporto al tuo stesso modo caricando la mia "bimba"... :D