Giro domenicale di inizio autunno, amici, morosa, e...

Salve a tutti, eccomi con il mio secondo articolo. Voglio raccontarvi di come ho passato quest'ultima domenica.

Visto il sole, il cielo terso, e la temperatura non ancora troppo rigida, decido di comune accordo con il mio amico Davide ducatista come me, e rispettive morose, di fare un'uscita domenicale tutti insieme, io con la mia adorata Monster 796 e lui sulla sua Hypermotard che metterà in vendita questa settimana per passaggio alla Multistrada.

La meta non è di fondamentale importanza, visto che le ragazze non hanno mai fatto problemi per le distanze da percorrere in sella, e soprattutto perché il bello della moto è il viaggio, non l'arrivo, almeno per il sottoscritto; lascio quindi a Davide la scelta dell'itinerario che mi propone come meta Arona e il suo lungolago. Accetto volentieri anche perché non ci sono mai stato.

Ci si trova alle 14:00 al benzinaio di Marnate (VA), un saluto veloce senza neanche scendere dalla moto e ci mettiamo in viaggio.

Tengo la visiera aperta, e mi godo l'aria frizzante e l'odore di benzina che mi arriva in faccia dagli scarichi senza catalizzatore della Hyper del socio, mi godo lo scene di una domenica tranquilla che offrono i vari paesini che attraversiamo, ed i mercatini allestiti, ma la morosa non da segni di manie spenderecce e si prosegue... tutto scorre tranquillo, come si conviene ad una assolata domenica di inizio autunno.

Ingresso in autostrada per un breve tratto, e già qui l'atmosfera placida che ci ha accompagnato fino a questo momento inizia ad incrinarsi grazie ai soliti automobilisti della domenica, che nei pressi della pista da motocross che costeggia l'autostrada che porta a Malpensa, piantano frenate senza senso per scorgere le moto che saltellano sulla pista sterrata, si sorpassano a pochi centimetri dai rispettivi paraurti ed altre genialate varie; allerto perciò tutti i sensi, e calibro l'attenzione sul livello massimo.

Finalmente si esce dall'autostrada, che non amo particolarmente percorrere in moto, e ci accingiamo ad arrivare ad Arona. Rimango piacevolmente colpito dal ponte in ferro sul Ticino, ma visto il traffico intenso, cerco di distrarmi il meno possibile, un occhio casca comunque sul piacevole panorama fluvio-lacustre....

Si arriva in fine al primo posteggio, dove la protezione civile ha allestito una castagnata, un sacco di bellissime due ruote, di tutti i tipi e per tutti i gusti affollano il piazzale, insieme a numerose auto, trovare un posticino anche per le nostre cavalcature però non dovrebbe essere difficile. invece lo è, giriamo una ventina di minuti, ma niente.

A questo punto veniamo indirizzati da un ragazzo della protezione civile su un largo marciapiede alberato, dove altre moto hanno parcheggiato, gli chiediamo riassicurazioni sulla possibilità di posteggiare lì e ci dice di non preoccuparci, ci uniamo allora anche noi alla fila cercando di creare il minor disagio possibile per i pedoni, che comunque vista la larghezza del marciapiede riescono a passare tranquillamente anche con passeggini e sedie a rotelle.

Lasciate le moto ci incamminiamo nell'animato piazzale, e da bravi centauri ci fermiamo ogni mezzo secondo a guardare le moto degli altri con ammirazione e a volte un pizzico di invidia. Harley Davidson tirate a lucido, supersportive da paura ed un sacco di Ducati! Decido di distrarmi un attimo ed abbuffarmi di castagne e con il mio bel cartoccio, la morosa carica come un mulo tra zainetto caschi ecc, mi accomodo sul lungolago a mangiare le caldarroste.

Arona mi fa una bella impressione, carina piccolina e vivace, è vero ho visto solo il lungolago e poco più però chiacchierando con gli altri, si pensa che si potrebbe tornarci ancora e visitarla meglio, dopotutto non è molto lontana e ha colpito piacevolmente tutti, nonostante il lago lo vediamo tutti i giorni abitando a Como.

In sostanza la giornata passa tranquilla, si fa ora di tornare a casa, e Davide mi dice di fare attenzione al ritorno perché ci sarà parecchio traffico dovuto agli automobilisti che tornano a casa, raccolgo il consiglio, divido il carico di caschi giacche paraschiena ecc con la morosa e ci avviamo tutti insieme a riprendere le moto.

Una volta arrivati, ecco la bella sorpresa, qualcuno mi ha fregato uno dei 2 contrappesi in ergal del manubrio... uno solo, ovvero quello che era avvitato meno bene presumibilmente, visto che l'altro non si muove quasi dalla sua sede... non sto qui a ripetere la sequela di insulti e maledizioni che ho tirato al ladruncolo perché tanto sarebbe inutile, ma le sorprese non son finite qui.

Già perché infatti infilato nel piccolo cruscotto della mia ducatona, trovo un bel foglietto giallo, con annesso bollettino... e già! Una bella multa da 38 euro, e come me, anche il mio amico e tutta una sfilza di altri centauri che avevano posteggiato sul famoso marciapiede alberato su indicazione del tipo della protezione civile.

Anche qui è inutile ripetere la sequela di invettive contro la municipale, gli ausiliari e soprattutto il tizio vestito da evidenziatore di cui inutile dirlo, si son perse le tracce, come se si fosse smaterializzato...

Non sto qui a disquisire sulla correttezza o meno della multa perché è vero, eravamo in torto avendo parcheggiato sul marciapiede, quindi in divieto di sosta, ma porca di una miseria, l'abbiamo fatto su indicazione di uno di quelli della protezione civile che stavano occupando buona parte del piazzale per la castagnata, e che di solito almeno dalle mie parti, gestiscono i parcheggi di auto e moto, per aiutare la gente a trovare un buco dove lasciare i propri veicoli senza incappare in sanzioni o che altro!!! E meno male che ci aveva rassicurato dicendoci state tranquilli!

Bilancio momentaneo: cartoccio di castagne = 60,50 euro (38 di multa, 20 di contrappesi, 2.50 di castagne)

Va bhe, mi faccio passare il nervoso dopo aver lanciato maledizioni a destra e manca per le prossime 4 generazioni, salto in moto e si riparte verso casa.

Come mi aveva avvertito Davide il traffico è talmente intenso da formare una colonna di auto praticamente immobile a causa dei vari semafori, rotonde e centri commerciali che riversano sulla strada centinaia di veicoli, con alla guida padri di famiglia ormai esauriti da mogli e figli, e frustrati dalla colonna e dalle moto che invece possono evitarsi la coda.

Ci mettiamo quindi a sorpassare il lungo serpentone di auto, pian pianino, visto anche il prezioso carico che trasportiamo sul sellino posteriore, stando sempre ben attenti alle auto che vengono nella direzione opposta, e ad eventuali inversioni criminali da parte degli altri, e cercando di invadere la corsia opposta solo lo stretto necessario.

Tutto bene, al primo semaforo si forma la solita ressa stile partenza del moto gp, per il gran numero di moto che hanno seguito le nostre orme; qui alle ruote di Davide si attacca un tipo in sella ad una R1 preparata di tutto punto, che fa un casino assordante, mentre al mio posteriore si appiccica un altro soggetto, in sella ad una HONDA replica repsol.

La cosa simpatica del tipo in R1 è che lui ha stivali tuta guanti di tutto e di più, mentre la sua zavorrina mi mostra un impertinente e quasi impercettibile tanga, che fa maliziosamente capolino da un paio di leggins,che lasciano ben poco all'immaginazione, e per non farsi mancare niente, casco a scodella, maglioncino e tacco 10... VA BHE!!!

Nel frattempo il semaforo diventa verde, e la colorata e rumorosa orda barbarica su 2 ruote, si muove disciplinatamente e con educazione, si procede abbastanza tranquilli, non fosse altro che per il tipo in R1 Che mi sembra stia un po' troppo attaccato alla ruota di Davide, idem per il tipo alle mie spalle sulla Honda, ma non ci faccio troppo caso perché sono concentrato a guardare avanti, dato che ci troviamo nuovamente "imprigionati"tra due file di auto serratissime l'una all'atra sia in una direzione che nell'altra.

In un frangente in cui neanche le moto riescono a passare, cerco di richiamare l'attenzione del mio amico con un paio di colpetti di clacson, si gira e gli faccio segno di far passare il tipo dietro che non molla la sua ruota e di stare attento, senza un motivo la tipa perizomata si gira e mi mostra il medio... la scena si è svolta in una manciata di secondi, dubito che lei abbia capito cosa stavo segnalando a Davide visto che mi stava dando le spalle, ma non do peso alla cosa immaginando che potesse aver pensato che stessi suonando a lei in segno di apprezzamento alle sue forme... lascio correre....

Verde, si riparte e BAM!
Il tipo con la Honda mi sbatte contro la routa posteriore! Non una gran botta, ha appoggiato la sua contro la mia, ma tanto basta per cogliermi alla sprovvista e farmi perdere momentaneamente l'equlibrio e far prendere un infarto alla mia ragazza, per fortuna ero praticamente fermo e son riusucito a tenere in piedi moto e morosa, aiutato anche dagli stivali che hanno evitato movimenti strani alle caviglie.

Mi giro e mando a cagare il tipo chiedendogli o di fare attenzione o di levarsi gentilmente dalle scatole, sorpassarmi e andarsene a quel paese, ma lui per tutta risposta si fa una risata sotto al casco... capisco che non è il caso di perdere tempo con un coglione e riparto cercando di lasciarmelo più indietro possibile, ma il questo non molla la presa dalla mia ruota...

Nel frattempo riprendo l'R1 e Davide, ed indovinate un po'? Stessa scena di prima, però stavolta subita dal mio socio da quello in R1!!!

Praticamente sempre durante il lento sorpasso della colonna, quello con la R1 sta attaccato alla ruota della hyper del socio, che nel momento in cui frena perché impossibilitato a proseguire, viene tamponato dal suo inseguitore!!! E pure io per la seconda volta dal tipo in Honda!!!

Stavolta però me ne sbatto se sono in mezzo alla strada, faccio scendere la donna, incazzato nero scendo dalla moto e vedo che Davide fa lo stesso, mi avvicino al tipo in Honda tolgo il casco e gli chiedo se da piccolo è caduto dal seggiolone, per essere così pirla, ovviamente secondo lui sono io a non essere in grado di guidare, e mi invita a starmene a casa se la moto non so portarla;

Gli spiego allora che a causa del lavoro di sua madre non potrà mai avere la certezza di sapere chi sia il suo vero padre, e per tutta risposta questo prende e mi da un ruzzo che mi fa urtare la fiancata della macchia ferma nella corsia opposta, ingrana la prima si butta praticamente contromano tra la macchina che ho urtato con la schiena e quella davanti alla stessa, e sempre contromano se ne va...

Ancora allibito da tanta DEMENZA STUPIDITA' ED ARROGANZA mi giro e vedo il mio amico che discute con l'altro, ma quando mi avvicino sento che almeno questo si stava scusando...

Finito il momento di follia stradale ripartiamo e ce ne torniamo finalmente a casa...

In conclusione tutto questo mi ha fatto riflettere se ne vale la pena di andare in giro alla domenica verso le località turistiche o se è meglio andarsene in montagna su per le stradine desolate e deserte attraversi i pascoli, in compagnia delle capre e delle mucche, e visitare certi posti in settimana quando ci sono meno coglioni che tirano fuori i loro bolidi per fare gli sboroni....

Conclusione? La domenica continuerò a girare alla larga da certi posti, privilegiando le mete meno battute, per potermi godere in santa pace la compagnia degli amici, della morosa, e farmi il mio sacrosanto giro in moto in tutta sicurezza.

Senza dover avere a che fare con certi elementi che forse non si rendono conto che a fare certe cazzate ci si può fare veramente male, anche se sta andando a 20 all'ora... senza omini vestiti di giallo che ti fanno posteggiare a pen di segugio assicurandoti di prendere una bella multa e senza stronzi che non hanno di meglio da fare che danneggiarti la moto...

...in ogni caso, per quest'anno ho chiuso con le castagne...

Ciao a tutti