La Community Ting'Avert
Fine di una storia
Scritto da stefano27 - Pubblicato 03/10/2011 08:47
Poche semplici regole per uccide un motociclista... o la passione per la moto che si porta dentro.

Amavo la moto. La sensazione di vivere ogni centimetro di asfalto con emozioni uniche, sentire i profumi che cambiano, come il paesaggio, avere la convinzione di essere un tutt'uno con la natura che mi circonda. Guardare sbalordito dove si inerpica una strada di montagna, per poi scoprire che non ero un corpo estraneo ma ero parte di essa... che abbiamo vissuto insieme, respirato insieme.

Queste emozioni, chi fa del sano mototurismo, le conosce fin troppo bene... non è la meta, non lo è mai stata, nemmeno quando l'abbiamo fissata... è il viaggio che ci spinge a inforcare le nostre amate creature e partire.

Lavoro tutta la settimana, ma i sabato pomeriggio lo dedicavo solo alla mia Suzuki GSX 600 F, una moto che per il mercato non vale più nulla, ma che per me è significata tutto. La portavo in giro per le nostre splendide montagne, giravamo a lungo anche senza meta... non importa, non era la meta che ci interessava, era vivere la strada.

Oh lo dico prima e che sia ben chiaro: IO NON USO LE STRADE COME SE FOSSERO PISTE!!

Sabato 01.08.2011 fisso una meta: cima Grappa; Prendo la mia fidatissima cartina, compagna di numerose avventure, e segno il percorso più bello per raggiungere la mia meta... vengono fuori circa 370 Km di giro. Guardo la cartina e sento l'emozione crescermi dentro, non è il più lungo e neanche il più bello di quelli che ho fatto, ma ogni volta prima di un viaggio, quando vedo il percorso, mi emoziono tantissimo. Partenza alle 12.00 panino al volo benedizione di mia moglie (e della creatura che si porta dentro) e via.

Verso le 16 sono in direzione della cima Grappa, la strada che sale da Semonzo verso Campocroce (per chi conosce la zona) e appena esco dal 1 tornante della salita trovo la strada che fa una leggera curva. Al di là della curva una macchina nera comincia a stringere la curva e invadere la mia porzione di carreggiata. Succede a volte che qualche automobilista (e anche alcuni motociclisti) taglino un po' le curve, ma poi correggono subito la traiettoria appena vedono sopraggiungere un altro veicolo. Penso sia capitato a tutti di subirlo e anche di farlo. Noto con, terrore crescente, che questa macchina non ha alcuna intenzione di correggere la traiettoria, al che d'istinto freno e mi avvicino al guard rail il più possibile per evitare il peggio.

Non so come dirlo... è successo tutto in una frazione di secondo... non so come descrivere il terrore, l'angoscia, l'impotenza. Ancora devo ricacciare le lacrime indietro ogni volta che ci penso... e a volte non ci riesco, come adesso...

Comunque ho tenuto gli occhi aperti finché ho potuto ma quando ho visto il paraurti dell'auto sulla mia moto li ho chiusi e ho aspettato... il rumore... chi ha avuto un incidente lo sa, il rumore delle plastiche, il grattare della carena lo stridere delle lamiere, quel tonfo sordo che segna la fine... il buio... non riesco a togliermi dalle orecchie il rumore, ci ho provato ma lo sento sempre.

Apro gli occhi sono per terra, d'istinto mi metto in ginocchio, come l'asfalto bruciasse, come se alzandomi potessi cancellare quello che è successo e mi tengo la spalla sinistra che mi fa un male cane... devo respirare, devo respirare... tolgo il casco e in quell'attimo - e solo in quello - mi rendo conto di essere ancora vivo.
Il mio corpo risponde bene muovo dita e arti, tutti doloranti ma ci sono tutti... DIO GRAZIE.

Di fronte a me ho il centro strada, dietro il guard rail, alla mia sinistra la mia motoretta... quello che ne rimane.
Tutti i miei sforzi e sacrifici e rinunce, adesso sono lì accanto a me che versano olio nero sull'asfalto... pessimo segno. La moto ha la ruota anteriore sull'asfalto mentre la ruota posteriore è per aria in quanto la sella è appoggiata sopra il guard rail. Ci ero proprio vicino più di così non potevo... non è colpa mia... ho fatto il possibile.

L'adrenalina adesso è a pieno regime e non sento più nessun dolore, la mano destra è insanguinata ma non sento niente anche se la muovo. La macchina si è fermata, allungo lo sguardo sopra la moto e vedo che si apre la porta e in quel mentre una musica invade l'aria e non era l'opera ma qualche musica dell'est europa tipo pop... manco a dirlo guardo la targa... CZ. Come se non bastasse mi accorgo subito che la gomma posteriore sinistra dell'auto è a terra completamente.

Il primo pensiero "speriamo che abbia almeno l'assicurazione"

Sono ancora in ginocchio sull'asfalto; dall'auto esce una signora 30-35 anni che è inespressiva... fa due passi verso di me e poi torna verso l'auto che è ancora in moto... e in quell'istante un dubbio mi assale "non vorrà andarsene spero?". Mi salgono i fumi tra l'adrenalina e la rabbia mi alzo in piedi barcollando un po', nel frattempo lei raggiunge l'auto e la sposta di qualche metro. Al che gli urlo "Dove pensi di andare?!". Ma l'auto si ferma e lei mi fa capire che voleva spostarla per liberare la strada.

Non parla italiano, almeno così dice, ma sembra vero. Ritorno verso la moto per recuperare il cellulare e i documenti. Porca zoccola il celluare ha la batteria scarica ma ti pareva!! Fermo un macchina di passaggio con due ragazzi all'interno e gli chiedo se mi prestano il cellulare, gentilissimi accolgono la mia richiesta e si fermano a lato per darmi un po' di appoggio.

Telefono al 118 e comunico la mia posizione e chiedo un soccorso perché per quello che ne so io posso stare bene ma non sarei il primo che arriva a casa e muore per una emorragia interna.
Telefono a Renato (mio papà) per tranquillizzarlo e chiedere se può venirmi a prendere.

Arrivano i medici e i volontari, mi controllano e mi portano in ospedale per ulteriori accertamenti e le lastre per la spalla e il collo.

Adesso speriamo che la polizia stradale o i carabinieri abbiano fatto gli accertamenti del caso e che questa persona abbia l'assicurazione.

Tornato a casa scopro che mia moglie (a cui avevo detto semplicemente che si era rotta la moto) mi aveva preparato una festa a sorpresa per il mio compleanno... la abbraccio, la bacio, la stringo forte e la bacio ancora non voglio più lasciarla... lei capisce e piange.

Adesso vi chiedo a voi, che condividete la mia passione, che cosa posso fare? Devo rinunciare alla mia passione? Devo mettermela via semplicemente? Soprattutto perché, perché il nostro destino è così incerto davanti alla superficialità di alcune persone? Perché devo scegliere o rinunciare a qualcosa?

Aiutatemi voi...

PS. Ringrazio tutti i sanitari e i volontari che mi hanno soccorso mi sono sentito davvero aiutato!!
PPS. ringrazio mio padre, mia madre e, sopratutto, mia moglie che hanno pianto e capito...
 

Commenti degli Utenti (totali: 54)
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Commento di: Mordicchio il 03-10-2011 09:24
porca miseria che brutta storia! In questi anni, girovagando per le nostre montagne ci sono andato vicino qualche volta. Tutti commettiamo errori ma spesso chi guida un'auto fa delle autentiche vaccate e, con la scusa che sta andando piano , si distrae e fa cose che non dovrebbe...
Non fo nessuna indicazione e nessung giudizio, è comprensibile che dopo un simile colpo ci siano dubbi, dai modo al tempo di rimarginare la ferita...
al disgelo potresti avere idee più chiare
Commento di: tilt il 03-10-2011 09:34
Devi decidere tu e solo tu, serenamente.

La prima volta è stato un dito rotto "prendendo a schiaffi" la A15 dopo il passaggio "imprevisto" di un altro motociclista.

Polizia, genitori preoccupati all'uscita dell'autostrada, morosa più tranquilla ma che non me l'ha perdonata del tipo "non ti ho detto io d'andare in moto", attesa per i raggi eccetera.

Pensavo di smettere, poi come mi hanno detto "chi pensa così d'impulso l'anno dopo (o prima) prende la moto nuova dopo aver venduto quella vecchia" un po' di tempo è passato, la moto è tornata a posto e via, ancora in sella.

L'anno scorso m'ha tagliato davanti un'auto, tibia rotta, 2 settimane d'ospedale (di cui una immobile a letto) che non auguro a nessuno, 3 mesi di riabilitazione e 3 settimane quest'anno per togliere il chiodo dall'osso.
Paura per i primi giorni, voglia di evitare che risuccedesse poi la passione aiutata da qualche buon amico conosciuto grazie alla moto ha prevalso ed eccomi qui ancora a scorrazzare su due ruote e sorridere sempre sotto il casco.

Insomma nessuno ti può consigliare, devi decidere da solo se tra la passione (che immagino intatta) e la paura (specie per chi ha persone accanto che possono soffrire può essere tanta) chi la spunta... Decidi e rifletti sinceramente poi... si vedrà, fai laa tua scelta e se tornerai in sella sarà un piacere incontrarti su e giù per l'Appennino appena si potrà.
Commento di: choke il 03-10-2011 10:00
Mi spiace per l'accaduto, molto.

Io penso che tu adesso non devi assolutamente preoccuparti di cosa ne farai della tua passione. Vedrai che lo capirai da solo, ci vuole solo un po' di tempo.
Commento di: Bradipo61 il 03-10-2011 10:43
Ci tornerai, senza dubbio tornerai in moto. A me è durata un paio di mesi dopo il mio incidentino poi è stato più forte di qualsiasi paura. Adesso, purtroppo, le mie capacità di guida già scarsette prima si sono dimezzate, per me non sarà mai la stessa cosa di prima. Ma a parte questo, tutto è tornato a posto. Non credo proprio che per come descrivi il tuo andare in moto, potresti mai smettere. Non lo fa quasi nessuno, almeno dopo un incidente non grave per l'incolumità fisica. Ciao

B.
Commento di: SumoVFR il 03-10-2011 11:02
Nessuno può dirti o consigliarti su cosa fare perchè solo tu conosci te stesso e i tuoi limiti.
Per quanto riguarda in modo generico il discorso passione per la moto e rischi... beh su questo io sono molto fatalista quello che deve succedere succede e basta indipendentemente dal fatto che si sia in sella, a piedi o in automobile o seduti sul divano di casa. Se volessimo cercare l' immortalità dovremmo via via escludere qualunque cosa ci metta a contatto col mondo esterno finendo così sotto una campana di vetro... ma anche li prima o poi ci mancherebbe l'aria!!!

Auguri di pronta guarigione V,,
Commento di: __Sephiroth__ il 03-10-2011 12:14
mi trovo anche io nella tua stessa situazione... un automobilista mi taglia la strada non mettendo la freccia per svoltare a sinistra (dalla corsia di destra) e giù per terra... concordo con te che i rumori di quel botto risuonano nella testa ed è difficile scordarli ma, se vuoi un consiglio, non permettere a qualcun altro di toglierti qualcosa (che sia una grande o una piccola parte) per cui vivi, qualcosa che ti rende te stesso e che ti accomuna con un altra relativamente piccola "razza", i motociclisti. So che la paura specialmente per te che dai quanto leggo stai per diventare papà, è tanta, si ha paura di far soffrire i propri cari per una passione personale... ma se fosse anche questa passione a renderti vivo? preferiresti rinunciarci e sentirti perennemente stressato dal lavoro e dagli altri problemi? per concludere nel mio piccolo (anche come età, 20 anni) posso dirti... segui te stesso, e come vuoi essere, senza rinunce (mi auguro quindi, di nuovo in sella :) )
Commento di: neromorfeus il 03-10-2011 12:25
Leggi......e ti risponderai da solo.....

http://www.motoclub-tingavert.it/a1531s.html

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LA NOSTRA ANIMA

Me lo ero chiesto già molto tempo fa… ormai sono passati 15 anni dalla prima moto…

Ieri, Beatrice mi guarda con i suoi occhioni profondi e mi dice: Papà perché vai in moto?... ed io penso…
Cosa ci spinge ad andare in moto?

Forse questa cosa, il motociclista ce l’ha nel DNA quando nasce, o forse è solo frutto di una attenta ricerca delle sensazioni, delle emozioni, di qualcosa che può darti gioia, goduria, libertà, spirito di appartenenza.
Se rifletto per un attimo scorrono nella mia mente immagini molto chiare , sensazioni irripetibili che può darti solo lo scorrere nel vento, paesaggi bellissimi che scorrono veloci e sfocati sulla tua visiera, l’incrociare lo sguardo timido di un bambino che ti guarda con invidia, e che ha già la tua stessa passione oppure il saluto di un compagno di strada che incroci durante una splendida uscita…

Sono cose che per chi è al di fuori, possono sembrare stupide, superficiali…….
La frase di un amico di “uscite” che mi dice….mi sento un ragazzino… sono tornato indietro di 15 anni e la felicità che leggo nei suoi occhi, mi fanno da specchio, e capisco che anche io sto provando quelle cose, che sento vive dentro di me, e che riesco ad interpretare soltanto come segnali ben chiari che vengono da un qualcosa che non riesco a definire… un qualcosa che ti spinge a fare carte false pur di strappare alla vita di tutti i giorni, uno spicchio di tempo da dedicare a te stesso.

Uno spicchio di tempo che ti ricarica, ti rigenera quotidianamente, che rompe la monotonia della vita che seppur vissuta splendidamente ha comunque bisogno di piccoli intervalli per riflettere e che fanno si che la vita stessa sia assaporata più intensamente....

Ci sono momenti in cui si desidera fuggire da tutti e da tutto e allora si hanno due strade da seguire……isolarsi fisicamente…..oppure… isolarsi mentalmente……e solo una cosa può darti una scappatoia per raggiungere entrambe le situazioni……la tua compagna fedele….la tua moto!

Non importa chi sei, cosa fai, quanti anni hai……se la passione di questa vita da motociclista ti brucia dentro, non devi fare altro che assecondarla, pur non dimenticando gli affetti più sinceri, la carezza di una splendida compagna, lo sguardo meraviglioso della tua bambina…..

E allora và, continua a sentirti libero di correre nel vento, di prendere la vita per le ”corna” e di viverla tutta fino in fondo, consapevole che anche così troverai la risposta alla tua domanda…….

Cosa mi spinge ad andare in moto?
…..è la mia anima……l’anima di noi motociclisti!!!

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Sono passati 3 anni da quando ho scritto questo.......
....la penso ancora così.......

Buona strada....

Nero

Commento di: myke il 03-10-2011 12:40
Ciao Stefano,
anche io avuto una brutta esperienza causata da altri ma non sono mai riuscito a dire "basta, la moto no la uso più" .
Per me rimane una delle cosa più belle che riempiono la mia vita...è da malati forse ma io aspetto sempre con ansiz il weekend, mi immagino come sarà il giro e perdo serate intere a disegnare su internet gli itinerari.
Detto questo ti dico anche però che sono consapelvole dei rischi che sto correndo; rischi difronte ai quali molti dicono "non ne vale la pena..." e forse hanno ragione.
Ma io non riesco a smettere per il momento e anche dopo le disavventure sono tornato in sella, con più timore ma ci sono ritornato.

La vita va vissuta nel modo che credi giusto. Se hai una passione coltivala.

Buona strada
Commento di: stefano27 il 03-10-2011 12:59
Grazie a tutti per il conforto,oggi vado dalla polizia a fare la mia dichiarazione e a recuperare i verbali da portare alla mia assicurazione..speriamo bene.
Dovrei poter riportare a casa anche la mia piccola motoretta scassata.

Non lo so...per il resto proprio non lo so ripenso sempre a mia moglie che mi stringe fortissimo e piangendo mi chiede di non andare più in moto...anche io sono giovane ho solo 25 anni, ma ho anche delle responsabilità verso i miei cari.
Però la passione è forte..tanto forte: senza accorgemene ieri pomeriggio ero su moto.it per cercare una moto usata...vedi un po' te che strano.

Quello che è certo è che adesso so cosa vuol dire avere tanta paura di morire...e mica per me ma per le persone che amo!!

Ieri poi ascoltando il telegiornale nazionale senti di quella ragazza di 20'anni morta in un incidente stradale con un auto...sempre stesso copione: straniero, uburiaco, magari senza patente perchè ritirata di già, drogato...ma mi chiedo è possibile che la gente non si accorga di quasta piaga sociale??non sono solo io, non è morta solo 1 ragazza...eppure nulla niente da fare..per carità capita a tutti di sbagliare ma chi si mette in macchina in quelle condizioni non può essere giustificato...MAI

Poi un tizio si fa male in bici (e lo sappiamo come usano la strada i ciclisti) non gli dicono è colpa della bici non correrci più..però se ti capita in moto è colpa della moto ovviamente!!!

Grazie ancora a tutti vi sento vicino in questo triste momento...sicuramente rimarrò in contatto con questo splendido mondo fatto da splendide persone, ma ancora non so se tornerò a vivere la moto serenamente..

Ciao a tutti lamps
Commento di: metallarofolk il 03-10-2011 13:22
Prenditi del tempo per capire se la passione è talmente forte da rimetterti in sella.
Fino a quel momento rifletti sul fatto che, fortunatamente, nella disavventura ti è andata bene ( e meno male!) la moto si sistema, al più si cambia.

Purtroppo noi viviamo in un paese pieno sì di cose belle ma, al tempo stesso, di idioti, imbecilli, furbetti, delinquenti e criminali che fanno tutto quello che vogliono e restano impuniti ( pensa a quelli che girano ubriachi o drogati e fanno vere e proprie stragi) grazie ad un sistema normativo barbaramente GARANTISTA ( devo arrivare in cassazione per mettere in galera uno ubriaco al volante o che fa rapine???).

Rimettiti presto e goditi la tua bella famiglia, per il resto c'è tempo.
In bocca al lupo!
Lamps.
Mariano
Commento di: Ligera il 03-10-2011 16:04
Io credo che la paura sia stata tanta e che la più grossa di tutte sia proprio quella di ferire i propri cari, più che se stessi.
Eppure non penso che la colpa sia della moto. Lo stesso sciagurato incidente sarebbe potuto accadere anche con l'auto, con la bicicletta o, paradossalmente, anche a piedi.

In moto usiamo prudenza, ne serve il doppio perché bisogna pensare anche a ciò che faranno gli altri e non solo noi stessi. Ma prenditi un po' di tempo, respira e poi scegli col cuore.
Da quel che scrivi, la risposta ce l'hai già dentro di te.

Commento di: Ospite il 03-10-2011 16:59
E come si fa a dirti che fare?
Da una parte c'è la strizza provata, dall'altra la passione per la moto ma bisogna considerare anche la gravidanza di tua moglie...

Ti auguro che l'assicurazione ti rimborsi tutto quello che deve e che tu ti riprenda al 100% e poi, sono sicuro che la passione tornerà più forte di prima e tornerà anche la moto.

Un caro saluto
Commento di: motodome62 il 03-10-2011 17:46
Capisco che a caldo risulterà banale, dopo un incidente è normale che assale un pò di paura e domande come ti sei fatto del tipo: ho la responsabilità anche verso altre persone.
Ho rilevato per lavoro anni fà, molti incidenti, e tutti, dopo hanno provato per periodi più o meno lunghi la paura verso il mezzo utilizzato. Poi, il tempo è la migliore medicina e riprendere magari con la consapevolezza della fragilità che rappresentiamo e la responsabilità che abbiamo, può risultare anche migliore.
Se così non fosse, chiunque dopo un brutto incidente non riprenderebbe a fare nulla, ma questo vale nella vita per tantissimi sport e attività - ma dopo periodi diversi la ripresa se c'è passione arriva.
Sei un tipo prudente, la responsabilità non è tua, immagina nelle probabilità un incidente così quante volte capita.
Rimane comunque una tua decisione, vedrai che con il tempo saprai trovare la risposta giusta.
Auguri
motodome
Commento di: NitroCento il 03-10-2011 17:59
Io ho un paio d'anni in più di te e vado in moto da altrettanto tempo e prima utilizzavo molto lo scooter. Non ho una moto particolarmente potente ma tra le curve la leggerezza e ciclistica permettono di stare al passo di moto più dotate. Ebbene in questi due anni di motociclismo ho capito che se voglio godermi la passione ed avere meno paranoie possibili, l'unica è abbassare il ritmo. Attenzione io non corro, ho un cm e passa di cera sui bordi delle gomme e vado alle velocità permesse dal codice ma è cmq troppo per percorrere le strade in serenità. Perchè se in una serie di curve vai a 80 è una cosa, se vai a 60 è un'altra. Magari state pensando "vabbè ma allora tanto vale andare a piedi" e invece non è così: vedere i visi rilassati e capire la filosofia con cui affrontano le strade customisti e motociclisti d'epoca mi ha aperto gli occhi. E ci vuole la moto "adatta" perchè pure con le buone intenzioni, se si ha una moto pepata, la si utilizza per quello che è, più o meno...
Commento di: TolaSuDolsa il 04-10-2011 17:19
Da customista, non posso che quotarti al 100%!
Commento di: niko79fg il 04-10-2011 23:55
condivido pure i punti e le virgole!
è la passione per il viaggio sulle 2 ruote che mi fa viaggiare su una moto 125, non mi interessa andare oltre gli 80 km/h ma godermi momento dopo momento la strada che scorre sotto le ruote!
Commento di: SparklePlenty il 03-10-2011 18:38
Gran brutto incidente...mi ha colpito molto la parte sul rumore, mi sono riconosciuto in quelle parole: la cosa che proprio non riesci a scordare è il rumore, orrendo, che ti ossessiona anche a distanza di tempo. Capisco anche i tuoi dubbi. Certe cose possono davvero far morire la passione...aggiungi a questo che hai una famiglia che non vuoi far soffrire e una creatura in arrivo. Ma secondo me il gioco, questo gioco, varrà sempre la candela. Ricomincia, cautamente, ma ricomincia, piano piano ti ricorderai i motivi per i quali hai iniziato la prima volta. Almeno per me è stato così - ogni volta.
Commento di: kiravolante il 03-10-2011 20:17
E' brutto è proprio brutto quello che ti è successo.
A volte accadono cose che ci obbligano a pensare, a riflettere, a fare uno stop.
Aspetta, attendi, dai tempo al tempo e vedrai che prenderai la decisione giusta. Tu, Lei e quel Vostro Miracolo che si porta dentro. Vedrai Loro ti aiuteranno a prender la decisione giusta.
Ricorda: il tempo è Galantuomo e non sbaglia mai. Ti ridà sempre quello che hai seminato.
Io credo che tu tornerai in moto; sarà tra un anno, un mese, una settimana....chissà...
Dai tempo al tempo.....non avere fretta.
Ti faccio tantissimi Auguri per tutta la tua vita futura!!!
Ciao Max

Commento di: black_sabbath il 03-10-2011 20:21
Lo immagino come ci si può sentire in quei momenti perchè anche io ieri mi sono steso in moto. Fortunatamente ero solo in quel momento, e nel vedere la scena dal vivo della moto che finiva su per un mucchio di terra dopo che ha scivolato per 10 mt con me sotto è stato terrificante e desolante nel vedere i propri sacrifici sfumare in pochi attimi. Da questo ho imparato che bisogna avere mille occhi, di non esagerare per non superare i propri limiti per dimostrare qualcosa a qualcuno e che le protezioni servono anche se ci sono 30 gradi perchè l'unico punto che mi sono fatto male è stato il ginocchio perchè ero in jeans.
Commento di: Fedez94 il 03-10-2011 21:02
Caspita mi dispiace per l'accaduto! E' sempre terribile vivere una situazione drammatica senza poter cambiare nulla con le proprie mani... Secondo me non dovresti rinunciare alla tua passione, le passioni si sa, vanno coltivate, quindi il mio primo consigilo è quello di rimontare in sella appena puoi e goderti altri kilometri in moto. E' anche vero però che ti sta parlando una ragazzo di 17 anni e ben sappiamo che quando si è giovani si vorrebbe ribaltare il mondo con un dito... Fra poco assisterai a quello che probabilmente sarà il momento più felice della tua vita, sapere che sei riuscito a creare un'altra persona del tuo stesso sangue e della tua stessa carne alla quale dovrai porre mille attenzioni e che dovrai crescere utilizzando tutti i tuoi sforzi è, per me, una cosa davvero incredibile:) Ragionaci bene su, sappi comunque che se dovessi accantonare anche per un momento la passione per la moto, questa non se ne andrà mai dal tuo cuore, un sacco di padri-motociclisti hanno ricominciato ad andare in moto una voltache i propri figli sono cresciuti...

Lamps

Fedez94
Commento di: Ospite il 03-10-2011 22:07
E meno male che hai solo 17 anni. È raro trovare un teenager con una tale consapevolezza e maturità... È molto consolante. Bravissimo... ;o)
Commento di: Fedez94 il 03-10-2011 22:49
Grazie:) mi fai arrossire:)
Commento di: Ospite il 03-10-2011 23:26
Credimi... grazie a te...
Commento di: TolaSuDolsa il 04-10-2011 17:17
Quoto.
Commento di: beach111 il 03-10-2011 21:10
nessuno di noi può darti un consiglio su cosa devi fare! trova una moto simile alla tua o a quella che vorresti possedere e facci un giro! sarai lei stessa a dirti cosa fare!
Commento di: kli il 03-10-2011 22:07
difficile dare un consiglio...però se la mia lei aspetta un bambino non nego che ci penserei due volte come tutti... probabilmente smetterei di correre per strada e andrei solo in pista (finanze permettendo)
Commento di: stefano27 il 03-10-2011 23:49
non mi è mai interessato correre in pista..se ti prendi un attimo e guardi la moto che avevo ti accorgi che per correre non è adatta ma dal sellone enorme, dalle carene protettive e ingombranti e dalla cavalleria assolutamente onesta arriverai alla mia stessa conclusione: è una sport turer molto turer e davvero poco sport...non amo la moto per la velocità (ad essere sincero mi sono trovato ad andare molto più forte in macchina) ma per come vivi la strada..per come la vedo io la pista non ha senso per me..
Grazie comunque per il tuo commento davvero sincero e onesto
Commento di: stefano27 il 04-10-2011 00:13
Sono tornato a casa stasera dopo aver passato il pomeriggio tra l'ufficio della polizia stradale di castelfranco veneto e il deposito dove è stata trasportata la mia moto.
Mi ha molto rassicurato il fatto che:
1. l'altra macchina aveva un'assicurazione valida;
2 i rilievi della polizia hanno constatato il fatto che l'automobile ha invaso completamente la mia porzione di careggiata e i segni delle frenate lasciate dagli pneumatici della mia moto erano vicinissimi al guard rail, segno evidente che ho fatto tutto il possibile per eveitare l'impatto. Inoltre la polizia stradale ha già multato l'altra parte per invasione di carreggiata.

Ho anche riportato a casa la mia piccola..e da un primo esame (abbastanza approfondito) posso dire che:
1.forcelle anteriori piegate;
2.cerchio anteriore grattato;
3.carter motore destro bucato (consumato strisciando sul guard rail);
4.carena anteriore destra grattata evidentemente (non riparabile);
5.carena inferiore distrutta;
6.carena posteriore destra grattata (riaparabile);
7.maniglione posteriore grattato;
8.carena anteriore sinistra rotta in alcuni punti (supporti carena inferiore e supporti cupolino)
9.cupolino rotto;
10.faro anteriore (rotti supporti);
11.semimanubrio destro piegato;
12.freccia destra rotta;
13.fanale posteriore bucato (incredibile non ho idea del come possa essere accaduto..magari caricandola sul carroattrezzi)

Gli unici dubbi rimangono sul piantone sterzo, che potrebbe essersi leggermente piegato e sui dischi freno anteriori (sopratutto quello sinistro) che ha colliso con il cerchio dell'altra automobile.

Adesso sono più sereno e, dopo la paura iniziale, ho già ricominciato a parlare di moto con tutti..e quindi sta tornando il sereno..ci vorrà qualche mese ma credo che il prossimo anno tornerò sulla cima Grappa..con una splendida moto (non so ancora quale)..e tutto questo lo devo anche a voi che mi avete dimostrato tantissimo affetto e vicinanza. Mi farebbe piacere, se qualcuno di voi è vicino alla parti di Portogruaro, di trovarci a chiaccherare di questa passione incredibile.
GRAZIE ANCORA LAMPS
Commento di: stefano27 il 04-10-2011 00:13
PS ho sbagliato la data l'incidente è avvenuto il 1.10.2011 cioè sabato appena trascorso..per questo ero ancora scosso...
Commento di: tribalfazer il 04-10-2011 07:38
Ciao Stefano
Mi chiamo come te...sai?...e come te più di una volta ho avuto la sfotruna di trovare automobilisti assassini come hai trovato tu e anche di finire in ospedale.
Ma la passione per la motociclietta ha sempre vinto, e sono sempre rimontato in sella
più forte di prima.....e forse anche più sprezzante del pericolo che oggi metto in conto
tutte le volte che indosso il casco............anche solo per fare 4 km per andare a lavoro.

Non lasciare che la sorte decida per te.......le belle emozioni che hai descritto ti spettano di diritto......ancora.
buona strada sempre
Tribal

Commento di: biondob il 04-10-2011 08:18
Bè, per quel che ti riguarda, la decisone è abbastanza facile, se ogni volta che risali in moto non riuscirai a toglierti dalla mente e dagli occhi quello che è successo è meglio lasciar perdere, sarebbe più la fatica del gusto.
Da quello che hai scritto, però credo che il problema maggiore in questo caso sia la tua signora, nel senso che se ti ha chiesto di smettere di andare in moto, può darsi che per lei in futuro sia difficile accettare questa tua passione e che per lei ogni tua uscita in moto diventi uno strazio.
Ogni motociclista è o almeno dovrebbe essere consapevole che allacciarsi il casco potrebbe essere l'ultima cosa che fa, più difficile è convivere serenamente/decentemente con questa consapevolezza per chi rimane a casa.
Il fatto che tu abbia delle responsabilità verso altre persone (bene o male tutti noi le abbiamo) non è un motivo valido per rinunciare ad una passione, anche perchè se è vera passione prima o poi si riprenseterà o ti presenterà il conto nel caso qualcuno ti "obblighi" a rinunciarci.
Ci sono motociclisti che quando vanno in moto lasciano a casa ad aspettarli moglie e figli, c'è chi lo fa da una vita e c'è anche purtroppo chi non è più riuscito a tornare.
Se chi rimane a casa riesce ad accettare e a convivere con questa possibilità, la tua carriera motociclistica sarà lunghissima, se al contrario chi rimane a casa ad aspettare non riesce ad accettare questa cosa, questa tua passione, la tua carriera motociclistica o in alternativa il tuo matrimonio non avranno vita lunga.
Spero tu riesca a ritrovare il tuo equilibrio.
Lamps.
Commento di: brusca il 04-10-2011 09:41
se devi andare in giro con la paura, puoi anche lasciar perdere la moto e cercare un'altra passione.

se ti ha segnato così tanto, pur non facendoti nulla di che (mi pare), credo sia opportuno metabolizzarlo meglio prima di pensare ad uno sviluppo futuro.
intanto ci sono da prendere i soldi dell'assicurazione per rimettere a posto il mezzo e per te... poi vedrai.
intanto gotiti la dolce attesa :)
Commento di: TolaSuDolsa il 04-10-2011 17:15
Ciao Stefano, leggendo il tuo scritto, mi sono sentito male, perchè mi è tornato alla mente il mio botto di quasi 30 anni fa!!!
Scendevo dalla montagna con la mia Vespa PX125E che è ancora con me.....e trasportavo una mia amica, andavamo pianissimo in compagnia di altri amici, ma comunque in discesa non è che puoi fermarti soprattutto con la Vespa....
Comunque sento all'improvviso il manubrio che impazzisce e sterza a destra e a sinistra come indemoniato.
Avevo semplicemente bucato la gomma davanti e avendo la camera d'aria si è afflosciata di colpo.
Non so come, ma non ho mollato la presa sul manubrio, e ti giuro che sembrava un cavallo imbizzarrito, fino a quando la forza di gravità o non so che altro, mi hanno trascinato per terra alla mia sinistra.
Ho subito picchiato il gomito e poi mi si è inversato il braccio che ho trascinato sull'asfalto per qualche metro, con il risultato che puoi immaginare visto che ero in maglietta. Mi sono fermato a 5 cm. dal burrone e la mia amica non si è fatta nulla per fortuna.
I miei amici mi hanno detto che se non avessi tenuto il manubrio forse mi sarei ucciso.
Tornando a noi, ho preso paura, tanta paura, ma non ho mai dato nemmeno per un secondo la colpa alla Vespa, e dopo due mesi sono ritornato in sella, ovviamente tremavo la prima volta, ma poi è passato tutto.
Non dobbiamo mai fermarci a dare colpe o a trovare responsabili (anche se ovviamente ci sono). E' successo punto.
E' andata bene.
Vuol dire che il tuo bimbo in arrivo ti ha protetto.
Un piccolo consiglio che posso darti è quello di provare a dire le cose che hai detto a noi, a tua moglie, perchè se non ha la passione dentro non potrà capire fino in fondo, ma leggendo le tue parole e guardando nel tuo cuore troverà anche un paio di cilindri..... oltre a lei e al vostro bimbo.
Non siamo padroni del nostro destino, anche se ovviamente è meglio non sfidarlo.
Vicino a me abitano i genitori di due fidanzati morti nella strage di Bologna del 1980.
Avevano preso il treno perchè i genitori di entrambi non volevano che andassero in vacanza in moto in quanto pericoloso......
Comunque leggendo i tuoi post successivi vedo già aprirsi una visiera......
In bocca al lupo.
Commento di: stefano27 il 04-10-2011 20:54
Grazie per le parole che mi hanno colpito davvero tanto (sopratutto la parte del bimbo)...
Mi ha dato particolarmente da pensare la storia dei due fidanzati...è profondamente triste ma credo si sposi perfettamente con un commento precedente: "anche se fossimo dentro una campana di vetro, prima o poi ci mancherebbe l'aria..."
Comunque per adesso ho deciso di aspettare il bimbo: lui mi dirà cosa fare (a suo modo). Comunque dovrei aspettare l'assicurazione per via che non i soldi non li fabbrico anche se mi sto attrezzando ; ).
Commento di: AlbertoSSP il 04-10-2011 19:09
Cazzuola... sabato 24 (quindi una settimana prima di te) ho fatto la stessa strada...

Ma alla fine questa tipa era assicurata??
Commento di: stefano27 il 04-10-2011 20:47
si fortunatamente anche se l'assicurazione mi ha detto che essendo una compagnia assicurativa estera ci vorranno dei tempi biblici per riavere i miei soldi..
Commento di: Saso253 il 04-10-2011 19:40
Non ho letto gli altri commenti e non so se scrivendo questo ripeterò qualcuno. Sai, il mondo non è dominato dal caos. A volte se qualcosa ti arriva e non ti uccide, vuole darti un ben chiaro messaggio. Hai una moglie e sarai padre, qualcuno ha voluto dirti di smettere con questo... Perchè se altri possono permettersi di essere padri e motociclisti assieme, nel tuo caso non ti è concesso. E' la vita e va così... Spero che prenderai la scelta migliore per te stesso, fratello.

Lamps!
Commento di: AlbertoSSP il 07-10-2011 11:34
Cosa vuol dire?? Che chiunque abbia un incidente facendo una determinata cosa deve smettere di farla perchè "è un avvertimento"?!?
Scusami ma mi vien da dirti di non sparar strunzate.

Io allora non dovrei usare più nè la bici nè l' auto nè il quad nè la vespa...
Caz... che fortuna... MI RESTA COME UNICA ALTERNATIVA LA MOTO!!! :-)
Per fortuna è una stupenda alternativa! ;-)
Commento di: Duepercento il 04-10-2011 22:20
Il mondo non è certo morbido. La strada non è certo quel cuscino di piume su cui dormire sonni tranquilli. Ma non è forse quella la nostra passione? La voglia che ci anima, che ci porta a scoprire il mondo, anche quello vicino a casa, in una maniera del tutto nuova? Chi può prevedere quello che succede? E' vero; i motociclisti, soprattutto quelli di lunga data, ne hanno viste tante, di belle, di brutte e di bruttissime, però si sono sempre rimessi in sella. Non significa che abbiano fatto bene, o male, semplicemente hanno fatto quello che sentivano, quello che il tempo gli ha detto di fare. Quando avevo sette anni amavo tantissimo la bici. Tutt'ora è una mia grande passione, ma mi ricordo di una volta che feci un volo allucinante, gareggiando con un mio amico. Caddi davvero forte, eravamo su una discesa lunghissima, senza scherzare avrò fatto i 40, mi sembrava una velocità incredibile. Quel giorno finii fuori strada, caddi, mi ruppi un dentino, niente di rotto, solo un pò di abrasioni e sangue, con vestiti rotti. In seconda media, sempre in bici, altro volo paura, non per colpa mia sta volta. Un cretino che giocava col cellulare in bici mi venne addosso. Cercai di evitarlo, gli urlai dietro per avvisarlo, ma quando mi spostai, pensando di essermela cavata senza neanche frenare, quasi lo avesse fatto apposta, si mise anche lui nella parte di strada dove ero io. Non andavo piano, e neanche lui. Un frontale al parco in piena regola.Che male. La moltiplica della bicicletta (bel pezzo di alluminio pieno per intenderci), la ruota anteriore e il manubrio erano scentrati di brutto. Sarebbe bastato quello a far pensare ad un ragazzino di 12 anni di non salire mai su una moto. Se il male che mi ero fatto me lo ero fatto a 40 all'ora ficuriamoci cadere a 80/90 o più. Invece non ho saputo dire di no. Secondo me sbagli a mettere da parte la tua passione. Guarisci, compra un'altra moto, fai le cose con calma, magari per la prossima estate sei ancora su strada. Ce ne sono tanti che non sono tornati a casa per molto meno. Aggressioni, tentate rapine, incidenti da pedoni, e anche lì non riabbriacciamo più i nostri cari.
Dovremmo vivere in un letto. Ma non è per un motociclista.
Dum loquimor fugerit invida aetas, carpe diem quam minimum credulo postero. [Hor]
Commento di: stefano27 il 04-10-2011 23:47
Così per curiosità ho fatto fare un preventivo di riparazione ad un concessionario suzuki...beh vi dico solo che il costo complessivo delle riparazioni è 5.714,98 euro...praticamente quasi 4 moto dello stesso modello.
Non sono stati inclusi i piccoli lavori di carrozzeria come riverniciatura di alcune parti...io sono un po' allibito.
Commento di: Navarre51 il 05-10-2011 01:25
Bè, non è poi così strano. I pezzi di ricambio sono concepiti per sostiture parti guaste o rovinate, non per ricostruire un mezzo e la mano d'opera ha i suoi costi. Un conto è produrre in catena di montaggio "jap" e un conto sono i costi di officina. Se è possibile fatti liquidare il mezzo incidentato dall'assicurazione e prenditi un buon usato o un Km.0 ... se non hai in mente un modello specifico con un po' di pazienza dovresti trovare un buon compromesso! Auguri e buonastrada!
P.S) E' vero che ti è successo in moto, ma concordo che sarebbe potuto comunque succedere quando la causa è "esterna". Forse il fatto di averla scampata può essere considerato un segnale positivo!
Commento di: gabry64 il 05-10-2011 11:53
Ciao, io sono scivolato il 19 agosto, in città, a non più di 25-30 all' ora, stavo cercando parcheggio! Dovevo entrare in una traversa a sinistra, nella mia strada c'era un furgone fermo che ostruiva la visuale, poco male, imposto la curva, ma ...oltre il furgone c'era una altra macchina ferma davanti al giornalaio. Ero già piegato, ho toccato il freno davanti e sono riuscito a dire solo CA, perchè ZZO l'ho detto quando ero in terra! La moto mi è rimasta sopra la caviglia, niente di rotto, ne ossa, ne legamenti, ma dolore tantissimo, sono rimasto 10 giorni a letto e altri 15 con le stampelle. Complice il caldo afoso di quei giorni e il fatto di dover fare solo un paio di km, non avevo nessuna protezione, avessi avuto gli scarponcini tecnici, ne sarei uscito indenne. Danni alla moto praticamente irrilevanti, ho piegato in avanti la pallina della leva frizione ( così è diventata più "racing", heeh) e piccoli graffi sul fianchetto. Vado su due ruote da 33 anni, erano esattamente trent' anni che non assaggiavo la durezza dell'asfalto e "qualcuno" ha fatto in modo di ricordarmelo, in questo modo: guarda bello, che tu stai facendo troppo il gagliardo, ti senti troppo sicuro di te stesso e della moto che guidi! Vorrei farti ricordare di quanto male ci si possa fare anche cadendo a 20 all'ora, non ti distruggo la moto che hai appena comprato da 4 mesi e non ti devasto le ossa e le articolazioni, ma ti faccio solo capire di quanto sia doloroso il contatto col grigio, anche a bassa velocità!! Dopo 3 settimane di convalescenza, sono risalito in sella con un po' di apprensione, non paura, potrei dire ...rispetto, protetto come mai prima, nella mia vita su due ruote! E il piacere della libertà , della comodità, dei profumi e dei paesaggi che solo in moto si possono gustare, sono tornati alla grande, da subito!! Sono convinto che sarà così anche per te, la passione non si può accantonare! Purtroppo vorrei dirti un'altra cosa che ti darà fastidio: Il danno economico da te subito, pari a circa 6000 euro, non verrà integralmente risarcito dall'assicurazione, che provvederà a rimborsare il danno fino al valore attuale della tua moto, che come sottolineavi è vicina allo zero, in altre parole se la tua moto vale 1000 euro, quello sarà il valore che otterrai!! Non mollare, non mollare MAI, in sella prima possibile, ciao...Gabry
Commento di: stefano27 il 05-10-2011 21:58
Certo non aspettavo di ricevere i 6000 euro di riparazione...sapevo benissimo qual'è il risarcimento massimo ottenibile di una moto che ha 11 anni...è solo che pensavo veramente meno...sono rimasto male anche se sapevo benissimo che il danno superava il valora commerciale della moto, ma non credevo così tanto.
Per fare un esempio banale le forcelle anteriori circa 1200 euro.. con una cifra simile ti compri un paio di forcelle aftermarket di tutto rispetto credo??
Commento di: ilMaurino74 il 06-10-2011 11:42
Ciao Stefano, quel che ti è accaduto, ahimè, è successo a molti di noi.. anche a me.. solo che l'incidente, io l'ho fatto da solo, senza coinvolgere nessuno e niente, se non me ed il mio primo splendido dorato Amore una Hornet 2008.. un malededettissimo ed inspiegabile malore mi ha fatto cadere in curva a non più di 60 all'ora a Cogollo del Cengio (visto che conosci le zone), all'nizio di una scampagnata con un amico. In una frazione di secondo ho visto il buio e la luce, sentito la voce della mia piccola che via via gridava di dolore ed il botto prima suo contro un inutile cartello stradale (attraversamento bovini in curva!!!) poi mio contro lo stesso cartello e poi contro una pietra miliare.. poi il silenzio rotto solo dal clacson della mia piccola. In quel momento ho deciso di aiutarla a non soffrire e ho tentato di alzarmi per chiuderle gli occhi spegnendole il quadro ma la gamba sinistra non teneva; da buon ex fuciliere mi sono trascinato sino a lei e, piangendo come da una vita non facevo, l'ho salutata per l'ultima volta e l'ho spenta. In breve mi sono ritrovato circondato di persone che mi dicevano che non c'erano problemi e che la moto si riparava. Lo sapevo ma mi suonava un po' come le prediche ai funerali: tanto vere quanto fuori luogo. In ospedale mi hanno curato donandomi un'infezione ossea sfociata in osteomielite e, a distanza di due anni, i dolori sono ormai parte di me e le perizie si avvicendano ritmicamente. Tuttavia cammino bene per avere 20.8 mm di perone in meno e non mi lamento. Ma l'anno scorso, a luglio, non ce l'ho più fatta: stavo impazzendo, mi hanno incasinato la gamba e mentalmente sono affaticato. L'ho ripresa, una nera inglese stavolta, e insolitamente con 4 cilindri. La mia Vita è tornata MIA e ad ogni cambio marcia la caviglia mi ricorda che me lo merito: respiro, guardo il mondo scorrermi accanto più o meno velocemente e, ogni volta che incontro un "Collega di Passione" lo saluto col mio Cuore prima che con le dita a V e, dentro, sorrido. La mia fidanzata è stata fantastica accudendomi nel dolore e appoggiandomi nelle scelte: ringrazio Dio perché quel sabato 5 settembre 2009 lei lavorava; lo ringrazio perché sono qui a risponderti; lo ringrazio per mia mamma, mio papà e mio figlio che non sanno della mia "Riaccensione di Fiamma"; e lo ringrazio perché il mio Cuore è tornato a sorridere a 360°... troverai dentro di Te le risposte che vai cercando.. e, soprattutto, tornerà il Sorriso nel tuo Cuore, a 360°..
Commento di: stefano27 il 06-10-2011 20:38
Che dire..un gran cuore davvero un gran cuore, complimenti...mi sento un po' una femminuccia sentendo le storie di come te ha sofferto e soffre molto più di me ma ha preso la vita per le corna e in qualche maniera la domata..buona fortuna!

PS quale inglese ha 4 cilindri??

Lamps V
Commento di: NitroCento il 06-10-2011 21:46
Prima dell'attuale 3cilindri 675, il motore più piccolo di triumph era un 600 4 cilindri: lo montavano TT, Daytona e Baby speed/speed four.
Commento di: stefano27 il 06-10-2011 21:54
la mia ignoranza in campo motocilcistico viene via via colmata!!!grazie
Commento di: DENNYWILDE il 06-10-2011 11:44
Ciao come ti avranno gia' detto tutti la cosa piu' importante che l' hai potuto raccontare e non e' poco,anche all' inizio di giugno sono caduto con la moto e mi sono spezzato una vertebra cervicale,fortunatamente sono riuscito a tornare in piedi(che culo!!!!) ma il primo pensiero è stato quando potro' tornare in sella.
Penso di aver consumato tutti i siti di moto e le giornate che ci sono non fanno che aumentare il rimpianto ......ma ribadisco siamo qui a raccontarla magari sara' una storia a lieto fine da dirla a i nipoti......
Buona Giornata
Andrea
Commento di: ellobo il 06-10-2011 18:00
Ho letto il tuo racconto, che dire......simile a molti dei nosti voli.
Io non voglio darti nessun consiglio, la passione, l'anima, la libertà é dentro ogn'uno di noi.
Io sono arrivato a quota 10, si 10 voli.
9 procurati da altri, nel 2005 ci stavo lasciando le penne, l'ultimo assolutamente per colpa mia la troppa confidenza mi ha castigato.
Ho provato la stessa sensazione gli stessi dubbi, ma 10 minuti fa sono sceso dalla moto, tornando dal lavoro e mentro la mettevo in box mi sentivo.........felice.
Ciao
Commento di: beast977 il 06-10-2011 21:13
Ciao, mi dispiace molto per l'incidente...e meno male che si è fermata almeno.

Sono da poco motociclista ma di esperienza sulle due ruote minori ne ho accumulata tantissima...come pure di incidenti con colpa e come vittima.

Fa parte del gioco purtroppo. ;)
Commento di: piergo11 il 07-10-2011 00:20
ciao, io ho 47 anni una moglie e un figlio adolescente. ho la moto solo da quest'anno ed è sempre stato il mio sogno. nella mia vita, in macchina, con lo scooter, ma anche a piedi o una volta da bambino al mare con una vecchia camera d'aria, sono tantissime le volte che potevano andare diversamente.... ora (da come ho capito stai aspettando un figlio?) forse il momento è fresco ma non dovresti smettere di andare in moto, magari potresti evitare le traiettorie più strette, ma come sai non conta se chi ti viene incontro allarga troppo.
e poi potevi essere anche a piedi e sarebbe successo tutto lo stesso o anche peggio visto che ti sarebbe venuta sulle gambe.
Quindi, con venti occhi aperti, ma una passione è una passione
Saluti
Commento di: reds53 il 07-10-2011 01:14
si puo' dire che che la sorte è stata benevola con te!..(forse un regalo al tuo compleanno!) ma il vero problema non siamo noi motociclisti, quando accadono incidenti, i familiari sono quelli che, impotenti, subiscono piu' di tutti, e per loro, per l'amore (mi ha commosso l'abbraccio con tua moglie..) che ci dimostrano, si puo', mollare.... (per un po'!) a me è accaduto nel 1982, al rientro da Nordkapp, "asfaltati" da un camionista tedesco, con il tasso alcolico leggermente alto, 9 giorni di coma ed un mese d'incoscenza, poi il risveglio, tutto questo nella clinica universitaria di Haidelberg.....zzzzzzzz! 29 anni dopo, ... due mesi fa', la vecchietta che abita davanti casa mia, mi chiama, mi accompagna in cantina, dove sotto un telo polveroso...spunta un'hondina 500 vf!..che mi regala, essendo il figlio in america da anni. L'onda emotiva è forte, e scopro subito come avevo, congelato, liofilizzato, imboscato, la mia natura di.. vagabondo vento in faccia...( il casco in italia non serviva..), i raid a caccia di ristorantini imboscati, con il nostro "mucchio selvaggio" only Guzzi! come avevo represso, per senso del dovere, verso i miei antichi genitori che, in una domenica d'agosto di troppi anni fa', un grezzo tutore dell'ordine, aveva strappato da casa, per correre al capezzale di un figlio morto in germania.. risultato?.. in due mesi 6000 km! con le vecchie Metzler! di oltre 20 anni! ti confesso che dopo una settimana, mi sembrava di non essere mai sceso di moto! e subito.. il pensiero è corso al trentennale di Nordkapp! io e mia figlia Jo', lassu' con una moto adeguata...
e poi per una moglie troppo formale, ed il lavoro, gli impegni economici ecc..ecc..
Commento di: DiegoVid95 il 09-10-2011 14:44
Dico una cosa.... So come ti sei sentito l'impotenza, io ho 16 anni, per me è stato orrendo fare il primo incidente: avevo paura di aver deluso mio padre (ex motociclista diciamo) e che mi avrebbero tolto il motorino.... Ti capisco, quel senso di impotenza ti alzi e dici: ma sono ancora vivo? e vedi il tuo mezzo per terra e ti vengono le lacrime, ma non devi rinunciare a questa passione! mai ! io non vedevo l'ora ogni giorno di tornare in sella e così è stato:) lamps Buona fortuna!
Commento di: antony99 il 09-10-2011 20:47
Caro Stefano, nelle tue condizioni anche io mi porrei le stesse domande ed avrei gli stessi timori. Ma io credo che nella vita dobbiamo essere fatalisti. Un brutto incidente può capitare in mille occasioni con o senza moto, basta leggere le cronache quotidiane. Quindi ringrazia il cielo e, superato lo chock, va dove ti porta il cuore. E se questo ti porta ancora in moto seguilo!