Una piccola avventura motociclistica sulle strade di Roma, ovvero quando una strada, a sorpresa, DIVENTA una pista...

Ore 18:30, sono ancora in ufficio e mi manca una buona mezz'ora prima di infilare il casco e prendere il largo. Squilla il telefono, è mia moglie: "ciao, sono qui sulla Cassia bis (o Cassia Veientana, superstrada a nord di Roma, ndr) completamente ferma. Non so cosa sia successo ma non farò mai in tempo ad andare a prendere i bambini entro le sette! Vedi se riesci a fare in tempo tu con la moto, ciao."
Oddio, siamo alle solite su quella cavolo di strada... L'ultima volta, per un po' di neve ci ho messo tre ore per tornare a casa...

In un lampo indosso l'attrezzatura (giacca, paraschiena, guanti e... mi cambio anche le scarpe in ufficio!), chiudo tutto, casco in testa e parto.
Imbocco la Tiburtina, dove per dirla alla Guzzanti "ce vò er pieno de benzina pe' ffà un metro sulla Tiburtina", al collasso come sempre ma oggi, guarda caso, più del solito; anche i motorini rimangono incastrati tra camion e automobili.
Con un po' di pazienza e le gambe disseccate dall'aria bollente della ventola sempre accesa, riesco a divincolarmi e a raggiungere il Raccordo Anulare. Percorro un buon quarto di G.R.A. in direzione nord e mi infilo nella Cassia bis.

Dopo i primi metri dove sembra ci si muova un pò, lo spettacolo si fa desolante: centinaia di auto ferme, conducenti a passeggio sulla strada; uno mi ferma e mi dice :" è inutile che vai avanti, siamo fermi e non passano neppure le moto!"."Ok, grazie - rispondo io - ci provo e vedo cosa è successo".
Pochi metri dopo, infatti, una volante della Stradale blocca tutta la carreggiata; più avanti un camion fermo che forse contiene materiale pericoloso.
Mi fermo, spengo il motore ed estraggo il cavalletto; mi guardo intorno e mi accorgo che a ridosso della pattuglia si è formato un estemporaneo motoraduno, decine e decine di moto e scooter di ogni genere ed ancora se ne aggiungono.

Alcuni motociclisti discutono con un Polstradista e dopo un pò devono averlo convinto a far passare almeno le moto perché d'improvviso l'Agente inizia a spalettare verso di noi. In un istante, con una partenza in perfetto stile Le Mans, tutti corrono ai propri mezzi e partono all'impazzata: qualche decina, forse un centinaio di moto che improvvisamente partono su di una strada completamente sgombra e chiusa al traffico e... Un momento: strada sgombra? Chiusa al traffico? In due secondi realizzo che ho davanti due corsie ed almeno sei o sette km di Nurburgring nostrano! Senza esitazioni e con la velocità del pensiero, il gas si spalanca!

Lo spettacolo è incredibile: tutta una strada a due corsie completamente a disposizione, motociclisti avanti e dietro e nessuna auto fra le scatole. Percorro questi chilometri con il fiato sospeso, sorpassando scooteristi completamente disorientati senza le auto da passare zigzagando, rincorrendo il gruppone di GS che procedeva impettito senza scomporsi.
D'un tratto una SS mi passa a 200 all'ora o forse più.

Dopo troppo pochi minuti arriva la mia uscita, rallento e la imbocco, ancora incredulo di quello che è successo ma ancora con il 'classico' sorriso stampato sulla faccia.
In quel momento mi viene anche da pensare a tutti voi e a quanto mi sarebbe piaciuto condividere questa strana piccola avventura.

Almeno per una volta , la retorica frase che spesso leggiamo sul Forum o ci sentiamo dire, "la strada non è una pista", è diventata uno strano controsenso!