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Viaggiare per bisogno!!!
Scritto da Elvis_ - Pubblicato 14/03/2011 10:45
Vorrei esporre l'articolo di giornale che ho fatto come compito per scuola

Viaggiare è una felicità interiore che pochi sanno godersi a pieno.

Le persone che partono per andare in ferie a Roma, Vienna, Mosca non cercano lo stimolo del vero senso del viaggio, non ci mettono la passione perché il turista E UN VISITATORE FRETTOLOSO, non si può definire viaggiatore perché i suoi viaggi che siano all'estero o in patria sono limitati entro le ferie retribuite, sono viaggi che servono per non rimanere a casa nella monotonia di sempre.

Il vero viaggiatore inizia il viaggio da fuori la porta di casa, che sia o non sia pianificato.
Durante il viaggio si gode di ogni singolo chilometro, metro , odore, sapore, colore.
Il viaggiatore non ama il posto in cui va; MA IL MODO COME CI ARRIVERA' perché gli piace godersi i panorami e viaggiare a suo modo...

Si innamora del nome dei paesi le strade da percorrere, cosi che L'INFINITO DIVENTI FINITO.
Le ore sono piene di piccole cose che ti ricorderai per sempre.
Il viaggio va a pari passo con la vita, PERCHE' LA VITA E UN VIAGGIO CHE COMINCIA CON LA NASCITA E FINISCE CON LA MORTE e nel suo percorso ci sono viaggi interiori che ognuno esprime a suo modo.

CHI HA PROVATO LA LONTANANZA DIFFICILMENTE NE PERDE IL GUSTO ANCHE SE LA PRIMA SERA DI CAMMINO NASCE LA NOSTALGIA.

Ogni singolo viaggio LUNGO O CORTO CHE SIA, simboleggia un cambiamento interiore uno stato di benessere che ti fa stringere lo stomaco e il cuore per la sua bellezza ed unicità, COSI CHE L'INFINITO DEL MONDO DIVENTA FAMILIARE, e basterà chiudere gli occhi che già saremo in un altro viaggio pronto a darti nuove emozioni uniche e irripetibili... IO SONO UN MOTOCICLISTA...
 

Commenti degli Utenti (totali: 35)
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Commento di: darkman91 il 14-03-2011 11:40
E' in arrivo un bel 9 =)

La penso esattamente come te :P

Ciao ciao speriamo il prof sia motociclista :D
Commento di: talla il 14-03-2011 11:58
Ciao,più che un compito mi sembra un piacere,scrivere di una delle attività più piacevoli dell'esistenza.
Immaginiamo come doveva essere il viaggio nella preistoria,quando non si sapeva cosa c'era dietro l'angolo,l'unica sicurezza era il pericolo,Avventura vera anzi assoluta.
Il bello del viaggio di più giorni in moto è che si entra in una dimensione ben diversa da quella del giro giornaliero,sto aspettando Pasqua proprio per quello,tanti felici km,buona stagione.
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 15:54
talla....il vero viaggio per me e stato quello che fece colombo !!! alla scoperta vera e propria
Commento di: talla il 15-03-2011 14:18
Riciao,Colombo sicuramente ha dimostrato un coraggio non comune,ma era spinto dalla convinzione che ci fosse qualcosa.Convinzione suffragata sicuramente da qualche prova.
I Vichinghi hanno dimostrato più coraggio,arrivandoci diversi secoli prima purtroppo non in via ufficiale.Gli abitanti dell'isola di Pasqua e i colonizzatori del Pacifico ne hanno dimostrato altrettanto.Chatwin è l'archetipo del viaggiatore moderno.Beato chi trova il coraggio per partire e chi vive viaggiando.
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 15:53
grazie ....purtroppo la professoressa e un po scettica alle moto !!!!
Commento di: LOSTRANGOLATORE il 14-03-2011 17:09
conosco il signor Elvis...posso documentare che per scrivere articoli cosi si scola litri di birra(visto con i miei occhi)pero'e'nel suo stile...grande animo,sensibile e ottimo byker!!!
grande Elvis!!!
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 17:20
la ringrazio molto carissimo strangolatore !!!!!! riguardo alla birra la bevo solamente perché l'acqua fa la ruggine !!!!!spero di rivederti presto !!!
Commento di: StefRoma il 14-03-2011 17:28
"Il viaggiatore non ama il posto in cui va; MA IL MODO COME CI ARRIVERA' perché gli piace godersi i panorami e viaggiare a suo modo..."

Elvis è così che abbiamo affrontato il nostro viaggio in Norvegia e come affrontiamo tutti i viaggi.
Non potevi trovare parole migliori. Bravo.

Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 17:37
lo sai le parole scritte in stampatello sono le frasi che sono piaciute di più a chi ha letto il mio articolo ....però tu hai proprio colto nel segno una delle 2 frasi piu importanti di tutto l'articolo ..mi fa veramente piacere ....perché per me sarà sempre e solo quello il senso del viaggio !!! ti ringrazio stef !!!! a presto !!
Commento di: San_Brembo il 14-03-2011 18:29
Caro Elvis, potrei portarti mille e più esempi, ma sceglierò il week end dei Viterbikers per partecipare al TingaMolise 2010:
Tanti chilometri, bellissime strade e tanta,tanta acqua!!! Ricordo il nostro passaggio per Isernia che fù un vero guado.. (acqua fino alle pedaline!!) Il mega-Temporale, l'arrivo con anche i vestiti di ricambio bagnati..
Bhè, ti posso assicurare che non ho mai sentito nessuno dei partecipanti a quel viggio parlarne male, anzi.. ogni volta che lo ricordiamo ci facciamo un sacco di risate, perchè ciò che ci rende felici e soddisfatti di un viaggio non è il meteo o la tipologia delle strade, ma l'atmosfera e lo spirito che si viene a creare percorrendo tutti quei chilometri...
Lamps!
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 19:30
carissimo purtroppo non potevo superare 2 colonne e mezzo di meta foglio quindi ho dovuto stringere ...sennò avrei anche detto della compagnia sicuramente !!! l'atmosfera e magia !!!!
Commento di: neromorfeus il 14-03-2011 19:25
viaggiare è......
vivere un meraviglioso pezzo di vita........fatto di colori, profumi, sensazioni uniche per chi le prova, e che si rinnovano tutte le volte che il cuore comincia a galoppare verso una nuova destinazione.......
....anch'io mi arrogo il diritto di sentirmi un....MOTOCICLISTA......

Bravo Luca.....è lo spirito giusto......
A presto ......ON THE ROAD.....

Nero ;-)
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 19:33
grazie amico di scorribande !!!! non vedo l'ora ( devo essere sincero di avere qualche soldo per girare con la moto ) di fare un giro come si deve !!! mi piace troppo viaggiare e stare in compagnia !!! e uno sogno che ho sempre avuto anche da bambino !!!! però viaggiare tutt'uno con la strada, le curve, salite ......insomma non seduto sopra 4 ruote !!!!
Commento di: RunAgainstDTime il 14-03-2011 19:31
D' accordissimo con quello che scrivi.. e sottolineo che ognuno di noi che viaggia su due ruote, lo può fare anche per viaggiare dentro se stesso, per esplorare o per arricchire il suo mondo psichico oltre che materiale ....Il valore di un viaggio in moto per me come per te non risiede tanto nel desiderio effettivo di visitare 1 luogo ...... ma sta proprio nell'architettare od IMPROVVISARE il percorso per arrivarci . E' il viaggio che ogni volta ci costruiamo noi o che costruiamo attorno a noi .... corredato sempre da un profondo contatto con noi stessi , durante ogni attimo del suo svolgimento....
In tal modo, ma credo sia così per tutti quelli che amano i viaggi in moto, io aggiungo tante piccole nuove particolari fibre alla tela della mia esistenza ed in più alla fine ho anche la soddisfazione di avere visto magari qualcosa di nuovo ........ 1 pò ermetica sta cosa lo so ^___^!!!
Caro Luchino viaggia in moto per crescere bene, viaggia in moto per capire meglio te stesso, viaggia in moto per capire 1 pò meglio il mondo , di quanto non lo si possa fare dalla carlinga di un aereo , o dall'abitacolo di una macchina o dal finestrino di un treno !!!! 1 baciottone
Commento di: Elvis_ il 14-03-2011 19:36
grazie mille sari !!!! quello che scrivi e vero !!!! IL VIAGGIO E UN CONTATTO CON NOI STESSI ....giusto giusto !!!! infatti per me la vita un viaggio che comincia con la nascita e finisce con la morte e nel suo natural durante ci sono viaggi interiori che ognuno esprime a suo modo !!! io sono FIERO DI ESSERE UN MOTOCICLISTA !!! baciottolo !!
Commento di: Ospite il 16-03-2011 21:16
Essenzialmente: il viaggiatore vive per il viaggio, quella è la sua ragion d'essere e in essa si esprime... andare per andare e quando si arriva ripartire. La moto è uno strumento per viaggiare.
La sua controparte è il turista, quello che prende l'aereo che annulla il viaggio in una bolla sterilizzata, dall'aeroporto all'aereo... e tutto quello che conta è la destinazione... o anche l'automobilista che percorre le autostrade... la negazione del viaggio in un ambiente avulso dal territorio circostante...
Commento di: Elvis_ il 17-03-2011 15:02
VERO VERO .......LAMPS
Commento di: Castel90 il 19-03-2011 23:19
I concetti che vuoi esprimere non sono niente male, ma temo che ti bastonerà sulla forma espositiva...
Commento di: Elvis_ il 20-03-2011 14:47
non sono un gran bel manico in italiano !!!!!! purtroppo nessuno e perfetto !!! XDXD
Commento di: Elvis_ il 21-03-2011 15:17
l'articolo e andato più che bene !! 7 e mezzo !!! meglio di nnt !!!
Commento di: fadip2000 il 23-03-2011 15:43
Conoscete la differenza tra il turista ed il viaggiatore? Il viaggiatore viaggi per se il turista viaggia per gli altri. I motociclisti non saranno mai turisti.....
Commento di: Elvis_ il 23-03-2011 16:34
bhe il turista non viaggia per gli altri ma per se stesso fa il turista per svagarsi nei giorni di ferie !!! il viaggiatore è quella persona che anche se solo il sabato e la domenica li sfrutta per farsi un bel viaggio senza una meta nell'andata !!! ma solo una nel ritorno, la casa
Commento di: Foggy67 il 23-03-2011 21:14
Bravo Elvis ,e non ti preoccupare del fatto che non hai i soldi per girare,non si è motociclisti in base a quanti chilometri si fanno o per quanto si piega,si è motociclisti per la passione che si ha dentro di noi...
Ancora bravo!!!
Commento di: Elvis_ il 24-03-2011 15:04
grazie mitico....mi fa piacere quello che scrivi !! grazie ancora
Commento di: FalcoStellare il 25-03-2011 12:39
Ciao, innanzitutto complimenti per i pensieri che hai cercato di mettere su carta. Il tuo tema è tuttavia dotato di una forma complessivamente inelegante, non semplificata ma impoverita. Non so che scuola stai frequentando (medie? liceo?), tuttavia mi piacerebbe mettere in evidenza come la mente di un giovane possa essere come un seme d'albero, potenzialmente capace di diventare una bella quercia, o di restare un semplice seme, a seconda della "coltivazione" che riceve.

Ti do qualche suggerimento, con affetto e con spirito propositivo: il testo è scritto in un italiano semplicistico e poco strutturato. La costruzione sintattica dei periodi è elementare (ripeto: non so a che livello scolastico ti trovi), con prevalenza della coordinazione e assenza della subordinazione. L'artificio di evidenziare con il maiuscolo integrale alcuni passaggi è stilisticamente da considerare sempre indesiderabile: se il testo esprime concetti forti, o comunque sa trasmettere con chiarezza il sentire di chi scrive, il maiuscolo integrale è del tutto inutile; se viceversa il testo è debole, per forma e/o per contenuti, non ci sarà artificio grafico capace di restituirgli il vigore desiderato. Le parole hanno un peso assoluto, ed un peso relativo; sta al bravo scrittore bilanciare i due aspetti per creare un costrutto complessivo che sia linguisticamente valido, espressivamente funzionante e (perché no) artisticamente accettabile.

In alcuni casi è stentata la lingua stessa; ad esempio in questo paragrafo:

>> Il vero viaggiatore inizia il viaggio da fuori la porta di casa, che sia o non sia pianificato.
>> Durante il viaggio si gode di ogni singolo chilometro, metro , odore, sapore, colore. [/i]

L'espressione "da fuori la porta di casa", se può essere accettabile nel parlato colloquiale, diventa veramente raccapricciante in forma scritta. L'italiano urla vendetta e richiede una versione più gradevole: "Il vero viaggiatore inizia il viaggio già dalla porta di casa"... Ci sarebbero anche considerazioni da fare circa l'uso della locuzione "si gode di ogni singolo chilometro", ma non voglio essere noioso.

Quello che voglio dire è che scrivere è una delle attività più belle, appassionanti e appaganti che l'universo ci ha donato. Quando lo scritto è brutto, la sofferenza del lettore può rasentare livelli dove solo la morfina può avere qualche speranza di successo.

Tu hai emozioni forti, sicuramente interessanti da trasmettere e da confrontare così con il mondo degli "altri". Però al momento sei come una bella pietra preziosa ancora sepolta sotto terra, grezza e senza forma. Io spero tanto che tu abbia la voglia, e la forza, di proseguire a scrivere per non perdere il ricordo delle tue emozioni, per condividerle e farle conoscere, perché è proprio vero che alcuni panorami sono troppo vasti per due soli occhi :-)

Consiglio: leggi, leggi tantissimo. Accumulerai la "terra buona" dove far crescere il tuo seme, non per diventare uno scrittore, ma anche soltanto per essere una persona in grado di comunicare con proprietà di linguaggio. La parola chiara è la via più diretta per la buona comunicazione, e dove c'è buona comunicazione difficilmente ci sono cose come paura, odio, violenza.

Al volo: Tiziano Terzani, "Un indovino mi disse", un'edizione qualsiasi, giusto come punto di partenza per andare poi nella direzione che più senti come tua.

Buon viaggio! :-)
Commento di: Elvis_ il 25-03-2011 15:05
grazie falco stellare!
purtroppo so di avere carenza nello scrivere, però provo sempre a migliorare.
Mi piace scrivere ma leggere poco, provvederò di sicuro, come tu hai detto scrivo in modo molto facile perché non sono capace.
Frequento l'ultimo anno dell'istituto professionale alberghiero, quindi fidati cucino molto meglio di come scrivo !!!( il mio problema sarà fare il tema di italiano......).....e poi sono un felice possessore di un Honda VF750C supermagna del 1988 !!!! grazie mille ne servirebbe molta di più di gente come te che da consigli !!!
Commento di: FalcoStellare il 01-04-2011 17:52
Ciao Elvis! Sono molto onorato dello spirito con cui hai accolto le mie note, scritte in assoluto intento collaborativo :-)

Anch'io sto inseguendo la mia VF750C, il sogno della mia vita. E' in vista, non vedo l'ora di portarla nel mio garage!!! 8-) Per poterla avere sto vendendo una moto modernissima, ma al cuor non si comanda, e il sogno di andare in giro su una moto "vera" non riesco più a tenerlo sotto controllo :-)

Non sapevo fossi uno chef!!! Ti invidio moltissimo, è una professione che avrei tanto desiderato intraprendere, purtroppo quando avrei dovuto farlo, non sono stato in grado di imporre la mia volontà...

Vista la tua attività, ti consiglio immediatamente un autore che non potrà non intrigarti, se ti piace la fantascienza e la cucina, e anche solo per leggere una buona penna: Massimo Mongai, con i due titoli "Memorie di un cuoco d'astronave" e "Memorie di un cuoco di un bordello spaziale", pubblicati per i tipi dell'Editore Robin se non ricordo male.

Un abbraccio! :-)
Commento di: Elvis_ il 01-04-2011 18:25
Preso nota !!!Vedrò se li trovo in giro, semmai li ordino via internet.
Fidati con il VF750C fai un bellissimo acquisto è il motore ti soddisferà a dovere !!!
Gli unici difetti di queste moto sono i freni che essendo degli anni 80" vogliono un pò di distanza, ma se ti ci abitui non sarà un problema perché riescono a placare l'animo del VF è l'altro ed ultimo " difetto " è che bevono un pò più rispetto alle moto moderne ( ma lo spreco di benzina appaga quando ruoti la manopola a 360 gradi è vedi molte moto e tutte è ripeto tutte le custom rimanere dietro di te) non ti scordare che è stata soprannominata bruciasemafori !!!! ciao a presto !!fammi sapere se poi l'hai presa !!
Commento di: sagittario il 25-03-2011 19:59
Viaggiare, molto bene! Perchè? Dove si và? In moto? E quando scendiamo dalla moto che succede?
Il telefonino è carico? Le gomme sono nuove? On the road again? Nostalgia del viaggio lontano da casa? La casa è lontana? Quanto? Che dice Spinoza?
...Qualcuno mi aiuti a trovare qualche risposta! Grazie
Commento di: Elvis_ il 25-03-2011 21:02
spinoza diceva "Io metto la libertà non nella libera decisione, ma nella libera necessità."
Commento di: sagittario il 26-03-2011 22:13
...Allora Spinoza era sicuramente un motociclista, e per lui la libera necessità stava nel saltare sulla moto e partire, perchè quello, era l'unico mezzo che gli consentiva di fare il suo viaggio vero?
Ma erano altri tempi, oggi com'è il nostro viaggio? E ancora, siamo sicuri di viaggiare o ci stiamo soltanto spostando?
Commento di: Elvis_ il 27-03-2011 19:16
una cosa sicura la sò !!! io sono un viaggiatore !!!
Commento di: sagittario il 27-03-2011 23:25
Sarebbe interessante sentire quanti viaggiatori se la sentono di dire qualcosa su come intendono il viaggio, partendo dai dubbi che ho espresso...
Elvis é un viaggiatore, va bene! A me piacerebbe scambiare qualche idea al di là delle affermazioni, a qualcuno viene in mente qualcosa?
Saluti.
Commento di: FalcoStellare il 01-04-2011 18:16
Per me il viaggio è... partire :-)

In una direzione qualsiasi, perché è proprio vero che la vera meta è il viaggio in sé, il fluire da un passato ad un futuro attraverso l'esperienza, la percezione, la riflessione, l'osservazione. In questo modo, nessun viaggio ti restituisce uguale a quando sei partito.

C'è una frase di Marcel Proust che mi ha sempre ispirato: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi".

I miei viaggi più fantastici li ho fatti stando immobile, nel gelo della notte, sotto un telescopio; per anni sono scappato in montagna alla ricerca del cielo più buio per ammirare le meraviglie che la notte regala a chi osserva; allora si poteva partire per viaggi fantastici che pochi scrittori potrebbero concepire.

Tanti anni fa, in una lettera appassionata ad un amico, cercavo di spiegare il piacere di osservare in silenzio. In senso lato, c'è anche molto del senso dello spirito motociclistico che cerchiamo di cogliere quando siamo in groppa ai nostri cavalli di ferro :-) Ecco quello che scrivevo:

"Oltre la tecnica e la tecnologia esiste sempre un occhio che guarda ed una mente che scopre, con lo spirito spesso del bambino che osserva incuriosito il gioco nuovo. La bellezza dell'osservazione astronomica nasce nei mille aspetti che conquistano la fantasia, nella rivelazione delle proporzioni dell'Uomo e dell'Universo, negli eventi abissali di galassie remote o nei colori fugaci di stelle morenti; nel poter fuggire lontano, nascosti nella moltitudine di luci antiche e di catastrofi silenziose, nei continui cicli di nascita e morte che guidano l'architettura dei mondi. Delle innumerevoli manifestazioni della Natura, l'oscurità della notte che scivola su tutto forse è il dono più grande per l'Uomo, la possibilità di abbracciare lentamente con uno sguardo le profondità del tempo e dei luoghi per sempre lontani. L'essenza dello spettacolo è anche la perdita della supremazia sulle cose, e la sottile malinconia che nasce dalla constatazione della nostra impermanenza; prepotente e fanciullesco, dolce ed amaro, è in fondo il sentimento della ricerca e dell'armonia anche per un solo istante, come in una buona amicizia. La capacità di stupirsi delle forme fantastiche del cielo è la spinta dell'astrofilo che cerca nel sodalizio con la montagna di ogni novilunio l'unica possibilità di rinnovare una vecchia promessa di tranquillità e contemplazione, e il lento ruotare delle stelle è il ripetersi di un ritmo lento e forte che, come le onde del mare, regala alla mente l'idea di infinito".
Commento di: Elvis_ il 01-04-2011 18:30
vero vero !!!! anche a me piace guardare le stelle la notte ma senza il cannocchiale, e in quel giorno che mi venne in testa la frase " cosi che l'infinito diventi finito"