O “Della lunghezza del dito medio e del dito indice”...

Mi permetto di usare una pseudo-citazione di De Andrè nel titolo perché, secondo me, è molto adatta ad alcune circostanze.
La citazione è: “il dito più lungo della tua mano è il medio, quello della mia è l'indice, eppure anche tu hai giudicato” (“Sogno numero Due” dall’album “Storia di un impiegato”).
Suona forse strana in una comunità che parla di moto, ma in realtà anche noi siamo – in definitiva – dei Medio Men.

Le moto mi piacciono da quando ero una bambina, ed ora ho decisamente qualche anno in più di allora... ancora non ho un mezzo mio, ma ciò non toglie che lo avrò appena possibile. Sono una donna e sono “diversamente alta”, vale a dire che moltissime moto sono fuori dalla mia portata, a meno che non inventino uno stivale cui cresce improvvisamente la suola e ti fa appoggiare il piede in sicurezza, senza timore di spiaccicarti sotto al mezzo, o senza timore di acciaccarlo ad ogni benedetta manovra da ferma, o stop, o chissà che cosa.

Sono una donna, sono bassa, non sono forzuta ma sono fortunata: mi piacciono le moto custom. Oh, se mi piacciono! Ed è una fortuna che sia così, perché di certo io toccherò in piena sicurezza con entrambi i piedi, belli ancorati per terra, senza bisogno di ausilii non ancora inventati. Doppiamente fortunata, perché i miei compagni motorizzati hanno sempre appoggiato la mia passione per le motociclette, prestandomi le loro.

Questo per fare una panoramica di chi sta scrivendo, perché senza saperlo non si può comprendere appieno ciò che scriverà.

Le moto sono la mia passione, mi fanno battere il cuore. Ad averne una la userei sempre – se in sicurezza, ovviamente – e preferibilmente non da sola. Viaggerei, ma la userei anche per sgusciare nel traffico, certo non la userei in pista, o per sentieri sconnessi. Soprattutto viaggerei. Sembra tutto bello, vero?
Eppure...

Eppure ci si scontra con quelli che si permettono di giudicare e criticare.
Sembra che una persona – peggio ancora se donna – non possa vivere la sua passione come desidera, col mezzo che le pare, abbattendosi quando si trova in difficoltà o chiedendo aiuto in queste occasioni.
Sembra anche che sostenere la propria passione per le custom cruiser sia “assurdo” o che uno sia arrivato a una certa posizione perché vecchio o perché v’è cascato dal pero.

Se qualcuno vi chiede “che moto vi piace”, dovreste stare zitte, ed ora vi elenco i motivi.
Ogni moto sarà troppo lenta, o troppo alta, o troppo pesante, o troppo verde, o troppo rossa, o troppo anonima, o troppo tamarra, o con troppi cilindri o troppo pochi, con troppi cavalli ed al contempo ne avrà sempre meno di quelli che dovrebbe avere. O magari non è disegnata da un designer famosissimo ed è demodé come i jeans a zampa e il chiodo di pelle. O sembra Mazinger Zeta invece di – non so – uno di quei piattini scempi della nouvelle cuisine, tanto carucci e tanto bellini, ma che ti fanno venir fame ed ognuno – invece di sfamarti – ti apre un buco nero nello stomaco.

Ogni moto che citerete sarà sbagliata. E se siete donne, sarà doppiamente sbagliata.
Sempre e comunque.
Arriveranno sempre quelli che vi diranno una o più di queste cose, i migliori riescono a segnare la spunta a tutte.
In quindici anni di passione io le ho sentite tutte, in tutte le salse.

“Sei bassa per la moto” => “mi piacciono le custom, sono basse” => “ma le custom non sono moto” => “tu però sei di certo poco intelligente” (ovviamente mi sono censurata: la risposta dal vivo di norma è sempre stata più piccata, acida, sarcastica e volta a togliere per sempre la voglia di dirmi “a”).

Oppure, e qui si raggiungono i livelli davvero più eclatanti di dito indice fin troppo lungo, e decisamente da accorciare:
“Mi piacciono le moto!” => “ah che bello, una donna cui piacciono! E quali?” => “le custom” => “allora dato che sei donna  prenditi una Monster” => “...” => “bè, sono moto da donna!” => “Non mi pare siano esattamente dei custom...” => “eh, ma i custom sono lenti e pesanti, per una femmina è meglio la monster!” => “Eh, vieni qui, maschio, che la Monster la uso su di te e per scopi non propriamente pacifici.”
Potrei continuare, perché il bestiario è lungo.

Alle volte vorrei che mi piacessero le moto sportive, perché così mi risparmierei le faine di turno che mi propongono le moto più assurde dopo aver sentito “custom”, dalle motille da cross a quelle da farci il motoGP, passando per quelle con la sella alta quanto me in punta dei piedi. Ed ovviamente nessuno che proponga una moto custom, 883 a parte. Perché i maschi conoscono solo le 883, o solo esse stanno bene sotto le chiappe di una donna.

Poi penso che in realtà sono fortunata, perché mi piacciono moto che posso guidare in sicurezza, che mi fanno battere il cuore e che mi rendono felice.
Però poi leggo di gente che si lamenta che le donne si scelgono moto su cui non toccano, poi vengono da me a dirmi che non ho scelto bene il segmento moto che mi piace, anche se tocco, perché non è “divertente”.

Ragazzi miei: ma farvi una manciatina di affaracci vostri?
Dobbiamo scegliere il divertimento o la sicurezza? O entrambi insieme?
Non siete felici che una donna si goda la moto che le piace?
Deve per forza piacerle la moto che piace a voi?
E se io mi divertissi andando per la strada e godendomi il percorso, invece che rotolarmi nel fango come gli enduristi, o invece che sprintare in pista con una supposta fra le gambe?

Se il mio concetto di divertimento fosse “riempio le borse da sella, le monto, monto il parabrezza e parto per un viaggio, quando mi fermo, mi fermo. Magari con velocità media di 50km/h, così mi godo il paesaggio”
Sarebbe così sbagliato?
Ma soprattutto: se mi diverto io, a voi che importa, di grazia?
È nefando che a me non interessi se una moto fa più di 160km/h? (oh, raga', il limite è a 130, eh!)
O che non mi piaccia il genere di moto che piace a voi?
Ma soprattutto: ma perché se a uno piacciono le moto custom, voi cercate di convincerlo a prendersi tutto, fuorché una custom?
Perché non accade con gli altri tipi di moto?

E continuiamo.
La Passione.

Vi demoralizzate perché cascate o perché alla centesima non vi riesce un benedetto 8?
Allora non siete Appassionate.
Non vi piace uscire con la pioggia?
Allora non siete Appassionate.
Non vi piace uscire con la moto se siete stanche?
Allora non siete Appassionate.
Non vi piace uscire con gente che usa la moto da molto più tempo di voi, perché vi verrebbe l’ansia e fareste errori stupidi?
Allora non siete Appassionate.

Non vi interessa cambiare lo scarico, svuotarlo, cambiare la sella, il manubrio, le manopole, il parafango, le frecce, gli specchietti, mettere abbriccichi in carbonio, ergal, titanio, uranio, plutonio, tuzzioincarriola o inclinare la targa?
Allora non siete Appassionati.
Siete cadute come pere perché vi hanno lucidato il pavimento del garage?
Allora non siete Appassionate (perché con la Passione avreste avuto in dotazione delle comode molle che vi avrebbero rispinte su e raddrizzate subito dopo la caduta! POING POING!!! E che diamine, ma anche voi, ma perché non vi siete attrezzate, eh?!)

Avete fatto solo poche centinaia di chilometri, e per giunta in città?
AHAHAHAH, figuriamoci se siete Appassionate!
Aprite un topic per chiedere consiglio?
Apriti cielo: qualcuno criticherà qualcosa di quello che fai, fornendo consigli utili ed esaustivi come questo: “se sterzi a 35° con la manetta inclinata per di qui, mettendo il piede per di là, il ginocchio dietro l’orecchio, con la congiunzione astrale adatta, impennando e sgommando, allora la manovra è giocoforza che ti riesca. Però dovresti cambiare tipo di moto, io ti consiglio di prenderti il modello che ho scelto io”.
Se non seguirete il geniale consiglio, non sarete Appassionate.

E, comunque, voi avevate semplicemente chiesto “come faccio a svoltare in una curva stretta in discesa”.
Perché solo Lui sa cos’è la passione, solo Lui sa chi è un vero Biker! Lui riconosce chi ha la Passione e – chiaramente – voi non l'avete. E se non la avete, ragazze mie, non è abbastanza.

Perché quello che nessuno di noi capisce è che la Passione non è oggettiva, ma soggettiva.
La gente spesso non si rende conto che ciò che fa battere il cuore ad uno, magari non dice niente ad un altro.
Non si rende conto di essere offensiva con le sue uscite, ed anche poco intelligente.
Non ci si rende conto che a star sempre lì con il dito puntato, si rischia di vederselo tranciato da una persona che per quindici anni si è sentita ripetere le stesse... "cose poco intelligenti” (per utilizzare un eufemismo).

Sono una donna.
Ho scelto un tipo di moto e ne sono contenta.
Sono bassa e non mi interessa se per raccattar la moto da terra – se e quando mi cadrà – dovrò chiedere aiuto ai passanti.
Sono una donna e nel processo mi interessa anche capire come levarmi il casco ed avere dei capelli, non un cespo spiaggiato di Posidonia Oceanica.

Sono una donna cui piacciono le custom cruiser pesanti come due moto da corsa normali. E ne sono fiera.
Sono caduta ben più di una volta (ancora non da ferma), tendo ad investire i coni stradali (poveri innocenti...), non corro e le buche preferisco scansarle, piuttosto che lanciarmici dentro.

Sono una con la passione per le moto; una che alla domanda “mi piacciono le moto *inserire segmento differente dal custom*, quale mi consigliate?” non ha mai risposto “hai mai provato una moto custom?”.

Quanti di voi possono dire di aver fatto altrettanto?
Quanti di voi possono dire di non aver mai giudicato una ragazza in moto?
Quanti di voi possono dire di non aver giudicato la scelta della moto?
Quanti di voi possono dire con sincerità di non aver detto che la moto scelta da un altro (o un'altra) è troppo alta o troppo bassa, troppo verde o troppo rossa, troppo cromata o troppo opaca, troppo leggera o troppo pesante, troppo lenta o troppo veloce?
Quanti di voi possono dire di non aver cercato di rifilare ad un altro lo stesso tipo di moto che si son comprati, anche se evidentemente sarebbe la scelta sbagliata?
Quanti?

Spero che chi si riconosce nel profilo tracciato si vergogni di sé stesso e la prossima volta, prima di puntare il dito, ci pensi due volte. E se lo punta, lo faccia con la consapevolezza che c’è gente che, quel dito, è pronta ad amputarlo!!!

Se non volete essere giudicati, non giudicate voi per primi.
Se temete il giudizio altrui o se sapete che vi offendete se qualcuno vi giudica, non siate i primi a salire sullo scranno.

Lamps!

PS: se mai vi coglierà vaghezza di criticare noi donne perché nella sezione “motocicliste” ci sono topic stile “come restare femminili nonostante l’abbigliamento tecnico”, fate la cortesia di andare a vedere quanti maschietti pongono domande come “ma questo casco secondo voi si abbina bene ai miei stivali? E questo giacchetto qui?”. In proporzione sono più di noi donzelle :D