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La mia passeggiata in moto l'8 Dicembre a 1600m s.l.m. e 15 gradi.
Scritto da profeta - Pubblicato 12/12/2010 08:14
Giorno dell'Immacolata, la temperatura in Sicilia è particolarmente invitante per una bella passeggiata solitaria con la moto in montagna...

...montagna dove solitamente l'8 Dicembre i bambini si accalcano ai bordi della pista da sci, l'unica della zona, per giocare con gli slittini o con i più classici sacchetti dell'immondizia (che di questi tempi in molte zone d'Italia si trovano spesso ai bordi delle strade pieni di immondizia).

Ho deciso di salire a 1600 m s.l.m. quindi nonostante tutto l'ottimismo di cui sono capace penso che ci sarà almeno un pò di freddo e quindi decido anche di vestirmi di conseguenza, con la giacca pesante, gli stivali con i calzettoni invernali e una bella calzamaglia che tiene al caldo le mie gambe, esposte all'aria che la mia Naked non può deviare.

Parto molto tardi rispetto a quanto mi sono prefissato la sera prima, ed i chilometri che mi aspettano non sono certo pochissimi, alla fine il contachilometri mi dirà che ho percorso 230 km, ma il mio vantaggio è che sono da solo e questo significa che ho facoltà piena di scegliere i posti, i momenti e la durata delle (poche) soste che farò.

Esco dal garage con il serbatoio mezzo vuoto e quindi la priorità è fare benzina, almeno 5 Euro che con la mia Er valgono circa 70 km e qualche cosa che sommati a quanto ho già dentro dovrebbero consentirmi di completare il giro, poi mi immetto nell'autostrada in direzione dell'uscita per Capofelice di Roccella alle pendici delle Madonie, un complesso montuoso che geologicamente parlando conosco molto bene, tanto che durante la salita la mente andava indietro, alle escursioni universitarie, quando ora quì ora lì il prof ci diceva che terreno ci fosse e le sue caratteristiche per poi riportarlo sulla carta geologica.

La prima sosta la faccio a Campofelice (montana) per un piccolo break e una telefonata alla mia lei, per avvertire che non sarei stato raggiungibile. Avevo ferma intenzione di non essere disturbato. Mi fermo un attimo davanti il cartello che annuncia l'inizio della salita e prendo una grande boccata d'aria buona, ancora non fa per niente freddo e il giubbotto pesante mi fa sudare nella schiena, ma preferisco non toglierlo, ancora sperando in un pò di freddo durante la salita.

Si parte davvero!

L'asfalto purtroppo non è bellissimo, pieno di avvallamenti e in molti punti spaccato dai forti sbalzi termici della zona, e mal rattoppato in chiaro segnale di risparmio, ma il paesaggio è celestiale con campagne e pareti rocciose che si manifestano dopo ogni curva.

L'andatura è lenta, massimo 60km/h anche dove potrei spingere di più, ma a che servirebbe? Non avrei il tempo per godermi il rumore del motore che trotta tranquillo fra le mie gambe, non avrei la testa per godermi il paesaggio che ad inizio Dicembre non è mai stato così bello e limpido all'orizzonte, non avrei il tempo di respirare tutto quel buon ossigeno che salendo inizia a darmi la sensazione di ebbrezza e mi apre i polmoni.

La seconda sosta si risolve all'abbeveratoio del Faggio, una sorgente naturale perenne da cui sgorga ottima acqua molto fredda provenendo direttamente dalle viscere delle Madonie, e dove come un rito ormai consolidato mi disseto anche senza una necessità reale.. un pò come un gesto scaramantico, un'abitudine presa sin dalle prime gite in quelle zone.

La terza sosta si risolve poco più avanti ormai a quota 1400m a Piano Zucchi, per svuotare la vescica dall'acqua assunta poco prima. Una volta risalito in moto decido di commettere una infrazione che tanto contesto agli altri, ma che stavolta mi sento di dover/voler fare io... mi sfilo in casco e proseguo con i capelli al vento per i successivi km che mi separano dal punto di arrivo della mia giornata, il Piano della Battaglia a quota 1600m circa e superato il quale inizierà il mio rientro sia fisico che morale alla routine di tutti i giorni. Non sono per nulla abituato a guidare la moto senza casco e la temperatura ormai freddina (se 15 gradi possono chiamarsi freddo) paragonata alla temperatura che trovo a casa (27 gradi percepiti e circa 25 reali) si fa sentire tutta sulla cute coperta dai capelli che trovano spazio dopo aver percorso tutta quella strada schiacciati dal casco.

Ancora pochi km e decido di tornare a fare il motociclista coscienzioso, accosto la moto al ciglio della strada e rimetto la mia fedele assicurazione sulla vita ben allacciata in testa.
Arrivo finalmente alla Piana della Battaglia, mai vista così bella come oggi, continuo a meravigliarmi della giornata che questo pazzo Dicembre siculo mi sta regalando.

Non fumo più, ma se fumassi non penserei nemmeno di accendermi una sigaretta per non sporcare l'aria che mi circonda. Dalla strada vedo e sento un bambino che chiama il padre attardatosi sul camper, gli grida di scendere sul piano che adesso dovrebbe essere coperto di neve e pieno di turisti in scarponi di sci e tuta da neve, ed invece oggi si presenta verde e con un totale di 8 persone me compreso quasi in maniche corte.

E' tempo di rientrare, ma come ogni motociclista che si rispetti non voglio rifare la strada dell'andata, e allora proseguo per le Petralie, una sottana ed una soprana, praticamente identiche fra loro, tanto che regolarmente quando decido di andar a pranzo in un ristorantino di una delle due Petralie, devo stare un pò a cercare il paese giusto!

Ho ancora un'oretta piena a disposizione prima dell'orario di rientro che mi sono prefissato alla partenza (che verrà posticipato ancora di almeno 40 minuti), ma la strada è lunga, almeno 40 km di curve prima dell'imbocco dell'autostrada più altri 40 circa di autostrada (il 40 mi perseguita), ma continuo ad andare alla mia andatura da "fermone in groppa ad un cancello"... è troppo piacevole la mattinata per aver fretta di farla finire.

Arrivando su un tratto di strada decisamente più curato decido di aprire un pò di più il gas, sempre senza esagerare anche complici le gomme che francamente fanno schifo pur avendo solo 6000 km (delle Pirelli Angel che l'unico pregio che hanno è di essere davvero ottime e parecchio drenanti anche sul bagnato "allagato").

Ormai il tempo è agli sgoccioli e decido di uscire allo svincolo precedente quello prefissatomi, preparandomi a sorbirmi almeno 60 km di pallostrada che conosco a memoria.
Naturamente, appena passato lo svincolo dell'ultima stazione di servizio disponibile per il rifornimento in autostrada, la spia della riserva si accende come una splendida Luna nel cielo senza stelle che è lo sfondo del mio quadrante del contachilometri.

Mancano ancora 25 km a Palermo e altri 10 prima di casa mia dovrei farcela, ma non amando viaggiare con il rosso acceso, penso bene di uscire a Termini Imerese e proseguire sulla litoranea che mi porta a Palermo e dove sicuramente troverò una pompa almeno con il self, e infatti la trovo a Casteldaccia a circa 15 km da casa.
Adesso è davvero finita, manca solo ancora un pò di statale non troppo divertente passando in mezzo ai paesini ed alla periferia di Palermo piena di palazzetti e concessionarie su entrambi i lati della strada e finalmente o purtroppo arrivo a casa in tempo per il pranzo con i miei.

Tutto sommato anche pieno di difetti, ho trovato un pregio al problema del riscaldamento globale che mi ha regalato una giornata primaverile a 1600 metri di altezza in pieno Dicembre!

Un saluto a tutti, ed alla prossima!

Ranieri
 

Commenti degli Utenti (totali: 10)
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Commento di: KIWI99 il 12-12-2010 19:44
Bel report !
Ma perchè qui? cioè lo vedrei bene nel sub-forum ( REPORT USCITE SOLITARIA O EXTRATINGA) ...........magari con un paio di fotine....
Commento di: Profeta il 12-12-2010 21:04
Hai ragionissima.. ho sbagliato sezione alla grande..
Ora contatto un moderatore per farlo spostare..

Grazie!!!!
Commento di: Maurolive il 12-12-2010 22:25
per questa volta potrai dire di aver scritto un articolo sul Tingavert :)
la prossima volta sarà nella sezione report, dai!
Commento di: Profeta il 12-12-2010 21:05
P.S,
Foto non ne ho fatte, sembra assurdo, ma me ne sono completamente dimenticato! XD
Commento di: zetatauro il 13-12-2010 11:00
si può dire che ti invidio???
Commento di: Cuccoillegal il 15-12-2010 15:43
la fontana del faggio è un posto che mi incanta..

ci sono stato due volte in moto e ogni volta è una sensazione bellissima. .. e poi ci voglio tornare ancora!!!!
Commento di: Profeta il 17-12-2010 18:15
A disposizione!! XD
Commento di: oski67 il 16-12-2010 17:31
che differenza!!!!! io, l'ultimo giretto, l'ho fatto il 12 dicembre,sul lago di santa croce (BL) a -4 gradi!!! nn sono stato l'unico a quelle temperature,perche' ho visto altri motociclisti.quindi nn voglio fare il fenomeno,anzi,avrei fatto volentieri a cambio cn le tue temperature e le tue montagne. ho chiesto al mio titolare,motociclista anche lui,di trasferire l'azienda in sicilia per il periodo invernale.....ti lascio immaginare la risposta...saluti Oscar
Commento di: Profeta il 17-12-2010 18:17
E se ti dicessi che io adoro andare in moto a temperature bassissime?? Cioè non fraintendiamo .. le temperature miti sono la cosa migliore per uscire in moto, ma se dovessi scegliere preferirei un bel 0 gradi contro i 40 di certi periodi!!
Commento di: BRZLPL il 18-12-2010 20:16
Abito a Como 10 km dalla Sccccvizzzera. Quando leggo i giretti, mi piace vedere il percorso fatto, e cosi ben descritto, su Google Earth. Ma per ben seguire il tragitto servirebbe che vengano almeno segnati i paesi chiave ; quelli che delineano tutto il percorso. Viaggio pure io in inverno con un mezzo un poco più riparato del tuo: Pan European St 1300 MY 2009. Ma giro con delle temperature un buon 10/15 gradi in meno rispetto alle tue. Per questo ti invidio, ma con i paesaggi innevati di questi giorni, vale la pena di patire un po di freddo. Spero di rileggere qualche tuo bel giro in Sicilia. Ciao Luigi

P.S. Decisamente la mia consuma di più !!!!