La Community Ting'Avert
433 giorni senza moto
Scritto da rain - Pubblicato 03/11/2010 09:08
Lettera a cuore aperto di una (ex?) motociclista

La moto è sempre stato il mio sogno, poi finalmente a 22 anni sono riuscita a realizzarlo grazie anche al Tingavert che con i suoi articoli e i suoi forum, giorno dopo giorno di hanno dato la spinta necessaria per impormi in questo "mondo maschile": prima con una GS 500 e dopo con una Speed 955 è iniziata la mia avventura... cadevo e mi rialzavo sempre con il sorriso e la voglia di rimontare in sella; quando leggevo articoli di persone che dopo essere cadute non sapevano se riprendere la moto oppure no, mi dicevo che a me non sarebbe mai capitato. Ho visto tante persone cadere e non per tutte alla fine le cose si sono sempre risolte bene, ma io ho continuato ad andare in moto con ogni condizione climatica, a volte magari anche al limite dell'incoscienza!

Poi sono caduta io... non la classica caduta sul brecciolino per cui ero famosa ormai, ma una un po' più seria: il primo impatto con una macchina da cui sono uscita con una costola incrinata e problemi ad un ginocchio, ma non appena il medico mi ha detto che potevo riandare in moto l'ho fatto... con un po' più di paura, ma ci sono risalita!
E quando le persone mi chiedevano se il gioco valeva la posta rispondevo sempre di si!!

E ora? Sono 433 giorni che non salgo in moto, e già, perché adesso ho paura perfino a guardarle! Chi non mi conosce probabilmente si domanda che tipo di incidente ho fatto per arrivare a questo punto: la risposta è nessuno!

Il 25 agosto 2009 il mio ragazzo ha avuto un incidente con la mia moto riducendola davvero male... un incidente di quelli che si sentono quotidianamente: una macchina non vede la moto, gira per immettersi in una traversa e la centra in pieno.

Vedere la persona che ami in un letto d'ospedale giorno dopo giorno ti fa riflettere ancor più che vedere te stessa distesa su quello stesso letto! Inizi a mandare i pensieri a mille, fino ad arrivare a ciò che un motociclista non dovrebbe mai nemmeno pensare: "e se non dovesse recuperare al 100%? e se l'operazione andasse male? maledetta moto, se fosse stato in macchina tutto questo non sarebbe successo..."

Dopo un po' ho avuto la possibilità di ricomprare una moto, ma trovando scuse come "il mio ragazzo per parecchio non ci potrà andare..." o "si avvicina l'inverno" ho preferito prendere una macchina, allontanandomi pian piano da tutto ciò che mi ricordava la mia "vita precedente", forum e amici compresi, visto che quando cercavo di spiegare ciò che provavo mi sentivo dire "ma mica l'hai fatto tu l'incidente!!"

Sembra strano a dirsi, ma mi faceva (e mi fa ancora tutt'oggi) male vedere le moto perché non immaginate nemmeno quanto desideri risalire in sella e macinare chilometri solo io e lei... con il vento che mi annoda i capelli che escono dal casco, con i moscerini che si attaccano alla visiera... mi mancano le uscite con gli amici.... lo stare insieme la domenica e magari essere colti all'improvviso da uno scroscio d'acqua quando sei senza antipioggia e ti fermi sotto al primo cavalcavia sperando che smetta presto... quelle uscite con "pranzo a sacco" che poi in realtà si trasformano in veri e propri pranzi natalizi.

Ho vissuto un anno negando tutto questo anche a me stessa: non potevo ammettere che IO avessi paura a salire in moto, ma poi io e il mio ragazzo abbiamo avuto l'occasione di provare alcune moto e... panico, non riuscivo nemmeno ad avvicinarmi, e in più vedere lui che invece voleva provarle mi ha fatto entrare in uno stato di ansia: mille pensieri mi si accavallavano vertiginosamente e alla fine ho desistito!

Attualmente non penso di riprendere una moto perché la paura di salirci è pari alla voglia di andarci, e fino a quando una delle due sensazioni non diventerà predominante continuerò a stare in questo limbo, guardando di nascosto le moto desiderando di possederne una ma avendo paura perfino a salirci da ferma.

Un lampeggio a tutti i centauri e una suonata di clacson a chi come me prima o poi ritroverà la "curvosa" via

Stefania
 

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Commento di: Davide il 03-11-2010 09:12
Stefania, che piacere rileggerti! Io credo che nella vita - quando ci è permesso - non bisogna fare una cosa se non lo si vuole. Sono anche convinto che se risalissi in moto forzando un po' la mano ti ritroveresti subito, ma come ho appena scritto se la cosa deve turbarti è meglio non farlo.

Quindi vivi serenamente questo "limbo", se ti è possibile, vedrai che come dici tu prima o poi una delle due cose diventerà predominante... e quando succederà ti augurerò ancora "buone curve", perché ho il sospetto che quello sarà il tuo destino
Commento di: burga il 03-11-2010 09:48
Dopo l'incidente fatto mia moglie mi ha detto basta alle moto, ma poi pian piano ha visto che senza moto sono morto.
Ora ho un scooterone 400 ma appena mi capita l'occasione mi riprendo la moto.
Stefania io non ti voglio forzare la mano ma prova almeno da ferma salirci,poi provala da ferma con il motore acceso e casomai provala pian piano in un pezzo di strada o in un cortile.
Ti auguro di potere ancora cavalcare la tua moto e tanti auguri.
PENSACI
Commento di: SunFun il 03-11-2010 11:12
Leggendo quest' articolo mi è venuta una paura tremenda e anche un dispiacere molto forte per il tuo ragazzo. Mi auguro che possa guarire presto!
Comunque vorrei farti una domanda stefania: tu e il tuo ragazzo, quando avete fatto quegli incidenti, indossavate le protezioni?
Commento di: narciso il 03-11-2010 12:41
no, non è così che va, o almeno non è così che può andare..
è vero, mi mancate in moto, te ed abiel, ma ho come l'impressione che tu avessi smesso già da un pò di andare in moto..
e sai bene anche tu, che non puoi scappare, che prima o poi tornerai in sella e questi tormenti ne sono la prova..
salutami l'esule..
Commento di: talla il 03-11-2010 19:48
Ti capisco,ma non riuscirei mai a macerarmi nell'incertezza,se troverai la forza per guardarti allo specchio sono sicuro riscoprirai l'essenza che ti ha fatto scegliere la Via.La paura mangia l'anima.
Commento di: max071 il 03-11-2010 23:31
Ciao Stefania.
E' la prima volta che scrivo su questo forum. Mi sono appena iscritto e l' ho fatto dopo aver letto quello che hai scritto. Hai la mia massima solidarietà, anche io ho un rapporto travagliato con la moto.
Giro in moto da parecchi anni , molti km e qualche incidente (sempre con automobile distratte in città), qualche ammaccatura qua e la ma mai nulla di grave. Non ho mai messo in discussione la moto che è uno stile di vita. Poi otto anni fa ho avuto la fortuna di diventare padre e da li è iniziata la crisi, paura,senso di responsabilità,tante cose e alla fine nel 2009 prendo una decisione; decido di vendere la moto!!!!!! Ti giuro che anni prima avrei messo la mano sul fuoco sul fatto che non l' avrei mai venduta.
Iniziano i mesi più lunghi della mia vita : marzo,aprile,maggio,giugno,luglio, agosto e settembre (un incubo) senza moto non sono più io. Grazie a Dio ho una moglie straordinaria e quando gli esprimo l' intenzione di tornare in sella mi asseconda e mi da coraggio. A settembre 2009 torno in moto; è una rinascita!
Non riesco a farne a meno ma la uso con più consapevolezza e non ad ogni costo. E sopratutto la uso quando mi sento tranquillo,infondo non devo dimostrare nulla.
La vita è una sola e non possiamo vivere da frustrati rinunciando a ciò che amiamo fare.
Infondo la vita è un rischio altrimenti non sarebbe vita. Segui il tuo cuore.
Un lampeggio!!!
Commento di: RoyalKobra il 04-11-2010 09:38
Ciao Stefania leggendo il tuo articolo mi ritrovo parecchio in molte delle tue righe...
Per ben 2 anni sono stato senza moto, l'ho dovuta vendere per motivi economici e da li è iniziato un incubo...ogni giorno a guardare le foto su internet, ogni volta che mi passava una davanti mi mettevo a fissarla che quasi quasi se la prendevano con me i proprietari :asd: e andando avanti col tempo la tristezza è diventata quasi depressione, sentire decine di moto passare sotto la mia finestra ...l'emozione forte quando incontravo un gruppo di moto e quando qualcuno rispondeva al saluto nonostante io fossi in macchina...
E i sacrifici continui per potermi permettere una moto ma senza successi minimi....finche un giorno quando meno me lo aspettavo ho trovato lei, che adesso (con altri sacrifici) è la mia compagnia fedele di avventure...
Ti confesso che la mia vita è cambiata com'è successo anche ad altri! Fai come qualcuno ti ha già consigliato...prova una moto...sali su...accarezzale il serbatoio e le manopole...afferala forte tra le mani e tira una sgasata...passerai subito in un altro mondo come ti è già successo ;)
Magari prendi una moto insieme al tuo ragazzo...andate in giro insieme...fate un sacrificio e copritevi di protezioni...ma non far morire così una parte di te! Una parte stupenda capace di offrire tanta gioia!
Ti faccio i miei migliori auguri e spero un giorno di vederti sui tornanti ;)
Commento di: Mav1975 il 04-11-2010 11:37
Ciao Stefania, ben tornata.
Il fatto che tu abbia fatto accesso nuovamente al forum è stato un passo di avvicinamento e questo articolo, mi auguro sia un ulteriore passo verso il ricongiungimento con una passione.
Purtropop convivo anche io con questa paura perchè la mia compagna è diventata motociclista anche perchè l'ho spronata a prendere la patente per la moto ma quando vedo la sua gioia dopo un giro in moto capisco che la moto è la sua vita, come lo è per me e che senza avremmo vissuto una vita a metà.
Commento di: CoryMandy il 04-11-2010 11:39
Come ti capisco...una caduta "a bischera" come si dice dalle mie parti, la mandy GSR600 ferita come me... poi sono passati 4 mesi...c'è stata l'Australia di mezzo, in moto, ma guidava il marito!che disdetta...ancora nn riesco a guidare con il piede sinistro quello del cambio, appunto...capisco la paura, cascata e rialzata tremavo tutta...pensavo e ricordavo le parole di Leo quella volta che scivolò...ma quando penso che io posso guidare la moto, sentire il vento, annusare l'aria anche per mio fratello che la moto l'ha portato via...io e mio marito...stay up road anche se non mi abbandona quella paura che tu descrivi bene bene.
Slampssss a te Stefania
Commento di: LIZ259 il 04-11-2010 13:34
reduce da diversi infortuni seri,comprendo bene quello che pensi,
avessi avuto un mio caro al mio posto,non sò se sarei tornato in sella,
credo proprio di nò.
certo è che il tempo aiuta a sfumare i ricordi.....e chissà.
ciao


Commento di: Spillomatt il 04-11-2010 14:12
Ciao Stefania, io è dal 1° Agosto che purtroppo, a seguito di una caduta facendo motocross, non salgo sulla mia bimba...ho una vertebra rotta.
Credimi, ne ho passate diverse in questi 3 mesi ma la voglia di risalire in sella è davvero tanta e non vedo l'ora che passino queste ultime settimane per poterlo rifare.
Oggi ho pianto davanti al telegiornale quando ho sentito la storia di quel motociclista-ragazzo a Roma travolto e lasciato morire sull'asfalto senza nemmeno essere soccorso.
Noi siamo Angeli con una passione, come disse qualcuno "Strana meravigliosa gente", quando insegui una passione devi essere consapevole e coscente dei pro e sopratutto dei contro.
Stare in 4 lamiere è più sicuro ma stare su 2 ruote ti fà vivere.
La vita è una ma non ci sarebbe gusto a non viverla, l'importante è metterci sempre la testa.
Affronta la tua paura e vincila.
Un abbraccio, lamps lamps.
Commento di: strike il 04-11-2010 17:27
devo dire che ho letto l'articolo e mi sono emozionato. scrivo il commento senza leggere gli altri perchè non voglio rischiare influenze.....

mi sento solo di dirti di vivere con la massima serenità la tua situazione. mi sono per un momento immedesimato nella tua figura, cercando di visualizzare come mi sentirei nel provare le tue sensazioni e mi è preso un mammadrone nel petto, una situazione di angoscia. forse il motivo sta nel fatto che ho avuto diversi incidenti in vita mia e l'ultimo in moto mi è costato quasi la sedia a rotelle. per fortuna me la sono cavata con "solo" due vertebre crepate e 3 mesi a letto a comprare i pezzi della moto su ebay.....eheh
Ovviamente "sognando" il giorno in cui rimettermi in sella (come in tutte le altre occasioni di incidenti in moto o auto che mi sono accaduti) che, per fortuna e per volere mio ovviamente, è avvenuto già dopo 4-5 mesi dall'incidente.
Ovviamente rispetto la scelta di "abbandonare" il mezzo da parte di chi non sente piu' di essere pronto/idoneo a guidarlo anche perchè un comportamento forzato sarebbe solo controproducente e oltretutto pericoloso per se stessi e gli altri.
La moto è una delle cose piu' belle ed emozionanti al mondo. Soprattutto per chi come me la vive in tutta la sua essenza e non come mezzo per "saltare" il traffico. So bene che ad andarci non si scherza perchè accanto ai tanti momenti di gioia capita sempre l'inconveniente dietro l'angolo.
Vivi serenamente la tua vita e le tue scelte e se non riesci a decidere non azzardare una scelta a tutti i costi anche perchè come si dice scherzosamente "la sisposta è dentro di te ed è sbagliata...."
Nel momento in cui sentirai che è giunta l'ora di rimetterti in sella significa che avrai superato lo shock. Fino a quel momento stai tranquilla e goditi la tua bella macchinina nuova!
un salutone
Commento di: strike il 04-11-2010 17:55
Ps. come prevedevo leggendo gli altri commenti avrei messo oppure omesso alcune cose.
rileggendo l'esperienza di chi è diventato padre e ha venduto la moto per poi ricomprarsela mi sono ricordato di un particolare tutt'altro che trascurabile.
In realtà quando ho avuto l'incidente ero fidanzato con una ragazza da qualche mese. Lei non era mai andata in moto perchè aveva paura ma con me ha fatto anche qualche viaggio medio/lungo. Poi quella sera, dopo la cena da lei decisi di tornare a casa per ....gareggiare al pc con le automobili .....
invece incontro 2 persone ferme al semaforo, mi affianco e iniziamo a chiaccherare. "che fai?" mi dicono...."vieni con noi in giro per roma?"
"Perchè no rispondo io...."
Al termine di quel giro (fatto a 30km orari con passeggiata godibilissima e un buon caffè al bar) ho fatto una cazzatina io (che ancora non ho capito nemmeno bene cosa sia successo) e mi sono ritrovato a terra con la schiena rotta e la moto ben bastonata.....
Quella sera alla mia ragazza arrivo' una telefonata da un lettino di ospedale. Era l'unica persona importante (anche perchè non sono romano) e che avrei potuto chiamare. A parte il forte shock che (lei) subì dalla telefonata e dal trovarmi in quelle condizioni abbandonato come un cane su un lettino di ospedale e mi è stata vicina e mi ha accudito per tutta la degenza. In ospedale e a casa.
Poi io sono tornato in moto, lei ci è risalita poche volte anche perchè dopo 4 mesi scoprimmo di aspettare un bambino.
Oggi quella ragazza è mia moglie e il mio bambino ha quasi due anni.
Cerco di far tesoro tutti i giorni delle esperienze e tengo sempre presente che ho una famiglia e un bimbo e una moglie che mi aspettano. Mi sforzo di guidare con la testa e con prudenza.
In pratica lavoro molto sulla necessità di trovare il giusto compromesso tra:
1)l'esigenza di tornare a casa tutti i giorni (possibilmente integro).
2) evitare di fare cazzate prendendo rischi inutili.
3) Guidare una moto dalle prestazioni esasperate che di certo non puoi guidare come faresti con una lambretta in una passeggiata estiva (altrimenti che c.... ti compri a fare una moto così se poi devi passeggiare...
4)vivere ogni giorno (perchè ogni giorno guido la moto, quest'anno anche con la neve a terra) la moto preservando la passione e le emozioni che sempre mi ha dato.
5)lottare in certi momenti con i pensieri che suggerirebbero un cambiamento del mezzo in relazione alla rapporto benefici/scomodità nel circolare nel traffico con una moto rigida e poco adatte alle buche.
6)convincere mia moglie che avrei bisogno di qualche uscita in piu' come "ai bei tempi" perchè lei nel frattempo è diventata paranoica e timorosa e ogni volta che devo prendere la moto per extra-lavoro è una guerra da intavolare 15 giorni prima e per i 15 giorni successivi....

insomma tutto questo per dire che sono padre di un bambino e io dalla moto proprio non riesco a scendere. Saro' un cattivo padre? Non credo. Passo 10 ore al giorno accanto al mio bambino e faccio tutto e dippiù di una madre per lui.

Credo sia solo un vero appassionato del mezzo a due ruote e un inguaribile romantico e sognatore....
Commento di: tabiotto il 04-11-2010 17:46
Tutte le persone sone una dall' altra: esempio un mio amico è caduto in moto e è stato circa 1 mese in coma e adesso ha 1 cicatrice che gli copre tutta la faccia, problemi a una spalla, ginocchio e altro ma tutte le volte che si sente solo prende la moto e si fa un giro in solitaria e quando torna è felicissimo
Commento di: Red27 il 05-11-2010 09:11
Ciao Stefania.........

E' molto bello vedere la franchezza con cui mostri la tua paura, cosa rara, specialmente tra motocilisti, razza che perlomeno al bar la paura sembra sempre irriderla.

Io ti dico.......che cos'è la moto, per te, per noi? La moto è una passione, uno svago, un divertimento. Qualcosa che fai nel tempo libero, per star bene......

Ordunque, quella passione non ti fa piu' l'effetto di cui sopra? hai paura di farti male, o peggio e quando solo pensi di salire su una moto ti prendono i brividi?

E perchè farlo allora? Hai fatto benissimo a smetterla! Non si firma con le passioni un contratto per la vita, e il sale della vita è anche il cambiamento. Non è delitto smettere di andare in moto, non è delitto smettere di coltivare una passione se quella non da piu' il piacere che dava prima........quale che sia.

Purtroppo le passioni spesso le idealizziamo e quelli che con noi le condividono non riescono a capire i problemi di chi da quelle cose si vuole o si deve staccare. E noi facciamo fatica a scegliere secondo i nostri desideri.

La moto è una cosa meravigliosa, pero' se qualcosa va storto ti puoi fare niente, malino,male, malissimo.......e spesso la differenza tra i punti sopra esposti è nella nostra capacita' di reagire in modo giusto all'imprevisto.......talvolta devi frenare, ma talvolta devi dare gas per toglierti dai guai, oppure mettere la moto rasoterra dove non vorresti, per cavartela.......la paura non è concessa, specialmente in strada, ci vuole rispetto, ma paura no.........quindi, secondo me, se non te la senti, se hai paura, fai benissimo a non andare in moto......ti metteresti solo in pericolo.

Ora, io mi auguro che tu riesca a trovare dentro di te la forza di vincere queste paure, perchè intimamente sono convinto che la moto sia pericolosa in egual misura delle bici, dell'andare a piedi o delle auto.......

Ma se tu non ce la dovessi fare, non crucciarti.....le vere sfide della vita sono altre, le vere paure da abbattere sono altre.

Adesso, lascia perdere, non ci pensare, stacca la spina, a quel paese le moto.

Quando le acque ti si saranno calmate, vedrai le cose in modo diverso........e forse troverai la forza di ritornare in sella!
Commento di: kiriacoss il 05-11-2010 13:46
Hai scritto :
Sembra strano a dirsi, ma mi faceva (e mi fa ancora tutt'oggi) male vedere le moto perché non immaginate nemmeno quanto desideri risalire in sella e macinare chilometri solo io e lei... con il vento che mi annoda i capelli che escono dal casco, con i moscerini che si attaccano alla visiera... mi mancano le uscite con gli amici.... lo stare insieme la domenica e magari essere colti all'improvviso da uno scroscio d'acqua quando sei senza antipioggia e ti fermi sotto al primo cavalcavia sperando che smetta presto... quelle uscite con "pranzo a sacco" che poi in realtà si trasformano in veri e propri pranzi natalizi.

Le stesse emozioni ma (secondo me) rischiando mooolto meno, le puoi provare facendo del sano enduro non per forza hard, ma anche semplicemente tipo motorally. Prova, vedrai che goduria. Sicuramente troverai sempre meno imbecilli a tagliarti la strada con una macchina.Ciao e in bocca a lupo a te e al tuo ragazzo.
Commento di: elekktra il 06-11-2010 00:18
Ciao Stefania, ti diro' , io ogni volta che sento che un motociclista e' caduto, sia per un suo errore che per quello di qualcun altro, ci sto malissimo e mi fa' passare la voglia di andare in moto!!!! Ma quando sento un motociclista in sella che mi passa sotto casa mi fa ritornare il sorriso!!!!
Se tu non te la senti di salire sulla moto e' comprensibile ma cerca di ascoltare anche il cuore....se vedendo una moto ti senti triste allora non e' il momento... mi e' sembrato di capire che pero' hai anche voglia di ricominciare, devi solo rompere il ghiaccio e pensare che qualunque cosa puo' succedere pure se si va a piedi!!!

ti lascio con una frase di Confucio

Confucio
-La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.




Commento di: furibondo il 06-11-2010 11:20
Ciao Stefy, ti capisco benissimo perche' tu parli di paura e la paura fa parte della natura umana. Alla fine di Aprile, mentre attraversavo un incrocio, un'auto che non ha rispettato lo stop mi ha preso in pieno (il mio primo incidente in quasi vent'anni che guido la moto); e' stato un miracolo non aver perso la gamba che comunque si e' spezzata in due come uno stuzzicadenti. Durante il ricovero in ospedale e' passato il dottore a visitarmi e la prima cosa che gli ho chiesto e' stata: "quando potro' tornare in moto ?" (in quel momento ho rischiato che mia moglie mi spaccasse anche la gamba sana); in quel momento mi resi conto che la passione era piu' forte della paura. Adesso dopo piu' di sei mesi, ho ancora la gamba imbullonata ad un fissatore esterno ma la frattura e' quasi sanata e dopo la riabilitazione, a inizio primavera, conto di tornare sul mio cavallo d'acciaio. Carissima Stefy, la moto e' passione e divertimento, quindi non forzare la mano e non stressarti ma lascia che sia la passione con il tempo a farsi largo tra le tue paure, vedrai sara' tutto naturale e verra' da se, e se cio' puo' consolarti, ti diro' che negli ospedali ci sono piu' persone investite sulle strisce pedonali che motociclisti. ;-)
Ti saluto e ti abbraccio calorosamente.
Commento di: elekktra il 07-11-2010 20:10
Grande furibondo .....ti ammiro tantissimo!!!
scusa per questo commento
Commento di: ROUT64 il 06-11-2010 15:17
davvero molto profondo il tuo pensiero complimenti....
Commento di: Mauromoto il 06-11-2010 22:48
Allora Stefy, quando ero bambino mi insegnavano a pregare per quelli che erano nel limbo. Il prete che ci faceva dottrina ,aveva spiegato molto vagamente cosa voleva dire quella parola.

Ora a distanza di tanti anni, forse non in termini religiosi compredo benissimo cosa sia questa cosa. Nel Tuo caso: una vaga speranza di ricominciare, un desiderio solo accantonato per un tempo indeterminato, una gioia di riassaporare con il tuo compagno non appena possibile, e poi ancora, tante e tante altre definizioni racchiuse nella tua mente, che forse Tì continuano a tormentare nei momenti liberi .
Ora per questo e solo per questo, dirò per tanto tempo prima di ogni partenza in moto una breve preghiera, perchè da questo Limbo ( MOTOCICLISTA ) Tù nè esca gloriosamente.

Ti farò risalire nel paradiso delle Moto. Un abbraccio:
Commento di: ghost il 07-11-2010 10:34
"se non provi paura, non puoi dimostrare a te stesso di avere coraggio".
fai sempre ciò che ti rende serena Ste.
un abbraccio.
ghost
Commento di: Paperinika il 08-11-2010 10:16
Capisco bene Stefania, fino a quando non ci capita, tutto il mondo ha un colore diverso..e solo dopo si vedono le sfumature. Posso solo dirti: un abbraccio forte!
Commento di: Rain il 10-11-2010 08:55
@kiriacoss ho già parecchi amici che sono passati già da tempo all'enduro proprio per gli stessi motivi, dicono che così al massimo si sporcano di fango :)

@ SunFun riguardo le protezioni io le ho sempre avuto, il mio ragazzo invece non le aveva in quel momento perchè gli si era rotto lo scooter e si era venuto a prendere la mia moto di tutta fretta per andare a lavoro. . considera che il tragitto casa-lavoro è inferiore ai 4km !


Grazie a tutti. . di vero cuore, ho letto i vostri commenti con le lacrime! è bello vedere che si è sempre una grande famiglia anche senza le due ruote, e questo purtroppo lo avevo dimenticato ! ! Aspetterò paziente che il desiderio superi la paura, e che andare in moto ritorni ad essere una gioia come lo è sempre stato con la consapevolezza che anche se questo non accadrà a breve quì sul forum avrò sempre tanta gente a sostenermi ! ! :)
Commento di: strike il 16-11-2010 14:01
brava!!
Commento di: axels il 12-01-2012 08:47
PRENDI LA MOTO!
magari tienila ferma sottocasa o in garage e scendi da lei ogni tanto,cè una sorta di entropia tra la materia che costituisce la moto e la materia che costituisce noi umani(ehm motociclisti)
vedrai che un bel momento,ci salirai sopra,due carezze al serbatoio e volerai a prendere le chiavi,la accenderai e....già lo sai,si torna tra le curve ad annusare l aria e vedere i riflessi di ciò che ti circonda.
è come una forzata astinenza sessualeaffettiva...appena ci si sblocca...!
PRENDI LA MOTO
ps:stai anche attenta però eh!
un caro saluto