Dal garage mi diceva prendi me amico mio, non ti ho mai tradito e mai lo farò...

Intanto ragazzi e ragazze vi saluto tutti, è tanto tempo che manco e vi assicuro che mi siete mancati tutti da morire, leggere le vostre storie non ha prezzo per chi come me e come voi ha la strada nel sangue.

Il 15 maggio scorso come in una normalissima giornata di maggio, una qualsiasi della vostra vita, dovevo prendere all'università la mia ragazza... arrivato davanti al box mi si pone una scelta, auto o moto... dico: con l'auto lei non romperà le scatole starà comoda però cavoli, guarda che giornata che c'è... povera la mia motina, chiusa nel box.

Ok prendo la moto. Adesso ragazzi non so perché, ho uno spider avrei potuto prendere l'auto tranquillamente però sentivo la moto dirmi insistentemente "scegli me". Indosso casco e inizio a farmi la sauna con il giubbotto protettissimo però, mi sentivo a disagio sulla moto, un disagio talmente forte da farmi fermare 200 metri dopo casa mia, penso "starò diventando scemo..." e continuo, arrivando all'università e prendendo la mia ragazza.

Torniamo verso casa quando ragazzi, dopo una curva vedo la buca in strada (causata da lavori in corso e non segnalata) più grande della mia vita. Prego, raddrizzo la moto e mi ci catapulto dentro battendo i testicoli sul serbatoio in maniera come dire... selvaggia! Due giorni dopo vado in ospedale e scopro con un ecografia di avere il cancro al testicolo sinistro.

Cosa dirvi...
Dal cancro al testicolo si guarisce, fortunatamente. Ho fatto 2 cicli di chemioterapia ed oggi sono qua a guardare dalla finestra il box senza avere un pelo addosso. Sono terrorizzato a pensare se quel giorno avessi deciso di prender l'auto anziché la moto perché è una malattia silente.

Scusate questo piccolo sfogo ragazzi ma ricordo un topic dove si chiedeva se secondo noi le moto avevano un'anima... posso rispondere di sì, almeno la mia :D

Un grande abbraccio, Andre.