Ecco un messaggio che è stato inviato questa mattina al nostro sito che racconta l'esperienza di un genitore che ha visto arrivare a casa gli agenti della Polstrada con l'ordine di sequestro della moto

Dal messaggio sono stati cancellati i riferimenti personali per ragioni di tutela della privacy

Mercoledì 13 settembre,ora di pranzo, mio marito ed io siamo a tavola quando due agenti della Polizia stradale bussano alla porta. "Buongiorno- ci dicono- stiamo cercando ****** ******,dobbiamo confiscargli la moto".

Mio figlio non è in casa ed io cado dalle nuvole."Come confiscare? E quando gliela restituite?".
"Ci dispiace, ma la moto non verrà mai più restituita".

Mio figlio ******, 21 anni apprendista pasticcere,aveva comperato la moto da novemila euro lo scorso anno, gli rimangono ancora quattro anni di rate da pagare,ed è il suo mezzo di trasporto per andare a lavorare di notte quando non ci sono mezzi pubblici.
Il 2 settembre era stato sorpreso da una pattuglia della Polstrada mentre impennava in sella alla propria moto. La bravata ,che non scuso assolutamente, si era conclusa con una multa da 174 euro, e 6 punti della patente decurtati. Credo più che sufficiente come sanzione.

La cosa sembrava finita lì,ma poi dopo due settimane è scattata la confisca,o un furto di una proprietà privata da parte dello stato. Assolutamente anticostituzionale dato che per la moto si paga una tassa di proprietà, a tutti gli effetti è una proprietà privata., oggi mi sequestrano la moto , domani? Chissà forse la casa ?

Gli agenti si sono ripresentati a casa mia il giorno successivo , ma mio figlio era fuori con la moto, torneranno nei prossimi giorni, e si porteranno via la moto costata tanti sacrifici; in mano avevano un blocco di sequestri da notificare casa per casa.
I motociclisti triestini e non solo,sono sul piede di guerra e annunciano proteste e ricorsi a livello nazionale.

Mi auguro sinceramente che questa non rimanga lettera morta, non si può rimanere passivi dinanzi a tali gravi ingiustizie ed abusi.

Non si può subire e sempre subire. C'è bisogno che i mezzi di comunicazione quali voi siete , intervengano in maniera sentita e forte.

Ringraziando

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