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La mia prima volta in pista
Scritto da Slide - Pubblicato 18/06/2010 22:37
Diciamo, come inizierebbe un vero scrittore (ma io non mi avvicino neanche lontanamente a un vero scrittore). Correva l'anno 2001/02...

...e dopo due anni di confidenza con la mia R1 presi la solenne decisione: avrei varcato la soglia di Vallelunga.

Chiamai il call center come da prassi e, con mio enorme stupore trovai subito posto per una giornata evitando una lunga attesa. La signorina che rispose disse: “si… si c’è molta disponibilità per la giornata intera”. A quella risposta rimasi a bocca aperta anche perché speravo il contrario, visto che la paura era tanta. Mi feci coraggio, chiesi i dati per il bonifico e aspettai pazientemente il fatidico giorno, che venne in modo così veloce da sembrare un film.

Ero privo di materie prime, come cavalletti, carrelli, gomme speciali ecc. ecc.. Partii da casa e arrivai a Vallelunga verso le 08:45, la giornata iniziava alle 9:00 mi guardai intorno e vidi gli altri appassionati che stavano tirando giù i propri mezzi dai carrelli, mentre io sembravo un turista. Andai in reception a prendere adesivi e contratti vari, fatto tutto rimasi lì… a guardare la pista e chi correva.

Tocca a me, ho paura, un conto è vedere da fuori un conto è entrare. “Che sarà mai” pensai tra me e me, montai in sella e, senza pensarci entrai ai box dove mi accodai al resto della mandria inferocita. Il ragazzo che si occupa degli ingressi mi guardò e disse: “vai”; percorsi la strada dei box che immette direttamente in pista, a questo punto il cuore sembrava volesse uscire dalla gola, tanta era l'emozione. Che figata respirare quell’aria di libertà, vedere l’asfalto così pulito ti infonde subito sicurezza.

Diedi la prima aperta, perché lì non puoi far altrimenti e, mi trovai subito il curvone, piegai, ma sinceramente non sapevo neanche cosa volesse dire veramente piegare. Dopo questa prima curva, breve rettilineo fino ad arrivare alla Cimini, ancora più stretta, ancora più giù. Il cuore in gola, l'adrenalina a mille, non riuscivo neanche a deglutire. Dopo questo tratto, ora hanno aggiunto un pezzo che allora non c’era e che si chiama "Campagnano".

Arrivai direttamente alla “trincea” e lì prima seria sbachettata, che mi fece sobbalzare dalla sella per poi ricadervi sopra illeso per fortuna. La cosa mi scosse parecchio, ma non persi la calma e continuai dirigendomi alla “semaforo”, “tornantino”, per finire con la “esse”, per poi proseguire verso il curvone che mi è rimasto nel cuore: la “Roma”. Cosi veloce da non credere anche perché subito dopo arriva il rettilineo che ti permette di dare tirate assurde.

prima:


dopo:


Presa confidenza con la pista e capito che forse era meglio far scaldare un po' le gomme, rifeci il tracciato con un buon passo e senza rischi. Ma la mia resistenza allora ai minimi termini mi fece fermare al terzo giro; rientrai ai paddock dove presi una cosa da bere mentre vedevo le gambe tremolare, ma non dalla paura forse erano più scariche di adrenalina pura.

Quel giorno ho conosciuto molte persone che come me erano alle prime armi e, altre che avevano il tesserino da piloti, tra questi un ragazzo in particolare mi disse di seguirlo, cosi mi avrebbe aiutato a capire dove sbagliavo. Decisi di ascoltarlo e entrai con lui in pista, neanche vi racconto, dopo mezzo giro se ne era andato, me lo ritrovai dietro dopo un po'.

Passarono le ore e i miei giri erano sempre più lunghi e sempre meno scoordinati, io che pensavo di piegare mi resi conto che così non era; gli altri sembravano dei ragni, mi passavano da tutte le parti, in staccata in curva, io che pensavo di essere un gran pilota, che delusione, che lezione.

Finalmente in un giro arrivò il momento solenne della saponetta, niente di serio la strusciai appena ma per me fu un traguardo unico. Arrivarono le 16:00, circa, e decisi di fare l’ultimo giro. Dopo una sosta rientrai ma a duecento metri entrò la riserva, cercai ugualmente di fare il giro ma con grande vergogna la moto si fermò proprio davanti ai Box, ragazzi che figura.

Ho spinto sotto il sole di Agosto con la tuta di pelle fino al benzinaio fuori del tracciato, decisi che forse sarebbe stato il caso di alzare i tacchi e andare a casa, la cosa strana che feci il rientro a 70 all'ora, ero scarico, rilassato, pago delle sensazioni di quella giornata.

La pista mi ha fatto capire che quello è il posto dove si può osare, dove si può toccare la saponetta, dove si può correre, non certo la strada. Felice della giornata trascorsa e delle lezioni di guida ricevute, io che pensavo di essere un gran pilota, mi sono reso conto che andavo solo in moto.
 

Commenti degli Utenti (totali: 31)
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Commento di: Mighee il 19-06-2010 00:25
uno che guida l'r1 e dice di non essere capace....allora io mi devo nascondere...:'(
Commento di: Slide il 19-06-2010 01:11
Avevo solo 2 anni di esperienza, ora un "pò" o migliorato.
Commento di: il_cisco il 19-06-2010 17:56
mi è venuta la pelle d'oca nel leggere la tua esperienza.ho anch'io voglia di provare a girare in pista ma non ho molta esperienza e poi per essere sincero ho paura,paura di essere troppo lento,di essere d'intralcio,di rimanere deluso dalle mie prestazioni.ora solo a pensarci mi sento gia agitato ma prima o poi lo faro e non vedo l'ora di sentire le sensazioni che sicuramente solo in pista si possono provare
Commento di: Slide il 20-06-2010 23:58
Fragatene vai e goditi la tua moto come più ti piace!!!
Commento di: ricren27 il 19-06-2010 19:37
BELLO DAVVERO!
COMPLIMENTI!
Commento di: Slide il 20-06-2010 00:28
Grazie
Commento di: StefRoma il 19-06-2010 19:42
E già, la pista è il luogo dove si può osare, peccato che non ho più una moto per provare queste sensazioni. Grazie per avermi fatto rivivere queste emozioni.
Commento di: Slide il 20-06-2010 00:29
Ti ho visto con il GS1200 e non voglio immaginare cosa puoi fare con una sportiva
Commento di: GasT76 il 20-06-2010 15:36
Ciao Slide grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Ho fatto più volte anch'io un pensiero alla pista, più come "navescuola" dove poter osare un pò senza troppi rischi per gli altri e per me, ma anche per capire i limiti miei e del mio mezzo.
A questo proposito avrei una domanda: hai visto girare anche moto con potenze non esagerate? Sai, io ho un monster 696 e non vorrei che i "soli" 80 CV fossero un problema per quelli che in pista vanno con potenze doppie se non di più.
Grazie!
Commento di: San_Brembo il 20-06-2010 20:49
Bella Cè!!
Pensa che quando avevo l'FZ6 volevo avevre il mio primo contatto con la pista,mi ero quasi convinto di andare al Saggittario..
Poi lasciai perdere...
Con questa nuova in pista non ci andrei nemmeno stipendiato!!
L'altra la conoscevo bene,ci ho macinato svariati chilometri;con la Zeta devo ancora prendere parecchia confidenza..
Rimane il fatto che è piacevole leggere il tuo primo "contatto" con la pista,penso siano cose che ti rimangono dentro,"momenti di vita incancellabile".
Un abbraccio,ciao!
Commento di: Slide il 20-06-2010 23:57
è da tanto che non riesco più a farmi una bella corsa, ti dico una volta che la provi ti manca!!!

Commento di: Slide il 20-06-2010 23:55
Potrei consigliarti di fare la giornata intera, perchè di solito nei turni trovi sempre gente più pratica. Io quel giorno girai anche con un signore, di una certa età con un ducati, e ti dico andava più piano di me. Poi fregatene perchè se ci vai hai pagato come gli altri!!!
Commento di: za1979 il 21-06-2010 03:39
mamma mia che esperienza deve essere,hai fatto venire la tremarella anche a me solo a leggere la tua esperienza....tra poco sarà anche il mio turno,perché ho deciso di provare assieme ad un amico,la prima volta per tutti e due....la mia paura più grande è quella di essere di intralcio ai più esperti,e magari causare qualche problema per l'inesperienza
Commento di: MrLies il 22-06-2010 10:58
Pessimo consiglio!
Se vai in pisa per la prima volta fatti accompagnare da chi c'è già stato..... o almeno informati bene su ciò che si può fare e ciò che non si può.....
avrai pagato come gli altri ma la pista è un posto dove si corre, se passaggi sei fonte di pericolo.... (il tuo correre può anche essere "piano" l'importante è che la mentalità sia di correre!!)
lamps
Commento di: Slide il 22-06-2010 11:03
Non tutti hanno la possibilità di andare con qualcuno esperto, guarda me, io non avevo nessuno e se dovevo dar ascolto a quello che dici non sarei mai andato.
Ci sono giornate divise tra Piloti e Amatori, ora se tu sei un pilota e vai a fare la giornata Amatori sei tu che devi stare attento a chi sta in pista e non quel poveraccio che prova per la prima volta.
La pista non è un mondo ristretto per pochi eletti è un posto publico ben gestito, poi sta a noi prenderla nel verso giusto.
Commento di: MrLies il 22-06-2010 12:46
Verissimo, la pista è per tutti, tonto che han fatto entrare anche me!!!
Prima di tutto parlo di soli amatori, come da poco, lo sono anch'io.
Il "poveraccio " che prova per la prima volta potrebbe fare una uscita all'ISAM o al Sagittario prima... andando per gradi... o se proprio non può fare a meno di prendere una pista veloce come Valle si documenti bene su ciò che sta per fare....

Insomma, concordo con te sull'andare in pista, concordo con te che può essere qualunque pista, concordo con te sul fatto che indifferentemente da quanto corro conta quanto MI diverto, ma non concordo sul pagare e via..... la pista, come tutti i posti in cui si corre, è pericolosa se non si sta attenti....
Chiunque può andare in pista, ma non fatelo con "leggerezza" ....
Io la penso così ....
Marco
Commento di: Slide il 22-06-2010 13:52
Certo è sottinteso che si parla di chi ha un minimo di esperienza, non consiglierei mai a chi ha appena comprato la moto di andare in pista. Sul fatto di dover scegliera la pista invece non sono d'accordo,se pensi che con la mia in una pista come il saggittario metterei solo la prima e la seconda mentre in una come Vallelunga o altre potrei capire in pieno il mio mezzo. Poi appoggio che, proprio, la moto non va presa con leggerezza
Commento di: rossouno il 02-07-2010 13:38
Ciao
anche io sto pensando di provare la pista, per fare quello che su strada è troppo rischioso (per se e per gli altri). Anche io ho una moto con pochi CV (meno del 696).
La soluzione dovrebbe essere andare a girare nei circuiti "lenti" in cui non sia necessario superare i 200Km/h, altrimenti si è d'intralcio, ma sia possibile cimentarsi ugualmente nella guida sportiva in condizioni di relativa sicurezza.
Ti sembra un'indicazione utile?

Ciao
R.
Commento di: rossouno il 02-07-2010 13:45
...nel mio precedente messaggio rispondevo a GasT76, si capisce? :-)

Cesarinho, con la tua moto non credo si possa fare granché su piste tipo Sagittario, quindi la tua è stata quasi una scelta obbligata. Bell'articolo e complimenti!
Saludos,
R.
Commento di: neromorfeus il 22-06-2010 06:47
Bell'articolo Cesare......l'importante è che tutti prendano coscienza delle ultime 2 righe che hai scritto.......

C'è un motivo per cui accadono determinati eventi.....forse questo è il momento di prendere coscienza.....

Nero
Commento di: Slide il 22-06-2010 11:06
é importantissimo capire che in pista si puo correre e per strada no, ma sono diventati luoghi comuni e non tutti prendono la cosa seriamente. Divertiamoci con la nostra passione, ma ricordiamo che c'è chi ci aspetta a casa, facciamolo almeno per loro!!!
Commento di: Skysurfer il 22-06-2010 19:58
ti faccio i miei complimenti, sia per l'uscita in moto, che come scrittore!!! mi sono sentito in moto lì con te!!!
anch'io vorrei provare un'uscita in pista... appena cambio la moto e ne prendo una più adatta, vivrò le tue stesse emozioni!!!
Commento di: Slide il 22-06-2010 23:21
è una bellissima sensazione, ma come scritto sopra, occhio bisogna prenderla sul serio.
Commento di: spacekid il 23-06-2010 07:33
Concordo pienamente! Mi sto "organizzando" per l'anno venturo (quest'anno troppe spese per poter affrontare anche quelle relative all'abbigliamento da pista), ma penso anche che la mia prima uscita in pista sarà con un istruttore. L'idea è quella di fare un corso in pista a Rijeka visto che, fortunatamente, abito relativamente vicino (udine). Onestamente non penso che avrei il coraggio di fare un'esperienza del genere da solo, la pista mi attira per le sensazioni che immagino possa dare (e che tu hai descritto così bene) e anche per capire meglio le dinamiche mie e della mia moto in certe condizioni e a certe velocità, però la paura è tanta! Per ora mi limito a sognare... Grazie per come hai deciso di condividere la tua esperienza con noi!
Commento di: Skysurfer il 23-06-2010 13:56
hai ragione... sempre attenti!!!
Commento di: maxgal il 01-07-2010 12:03
sottoscrivo fino all'ultima riga stesse identiche sensazioni al mugello,solo che a me è successo che mentre pensavo di cominciare a capirci qualcosa ho battuto una bella mina (l'ho scritto in un topic e non sto qui a ripeterlo) e me ne sono tornato a casa con la moto bella alleggerita e una mano rotta sacramentando...
Commento di: Johnny-Storm il 03-07-2010 13:52
bella sintesi delle emozioni provate la prima volta in pista, quoto tutto eccetto il serbatoio a secco (fortunatamente a me nn è capitato:) e il concetto che in pista si possa andare anche passeggiando, ovvio che chi inizia deve prendere confidenza e farsi 'le ossa' ma l'obiettivo deve essere tassativamente di allinearsi allo standard degli altri in quanto a velocità e impostazione delle traiettorie, sennò si corre il serio rischio di essere di ingombro o, peggio, causa di possibili incidenti
LAMPS
Commento di: lory88 il 06-07-2010 02:35
La mia prima volta in pista, è stata l'anno scorso. Sebbene sono motociclista da pochissimo tempo, non avevo molto timore della pista. Probabilmente, perché a Varano, ci andavo a vedere le corse sin da bambino. Ma anche perché, questa pista non possiede curve veloci, e ha diversi punti di staccata, dove i più veloci possono superare con facilità gli inesperti. E' una pista che va bene anche ai mille. Chi possiede a portata di mano, piste con queste caratteristiche, gliele consiglio vivamente. Perché senza l'ansia, s'impara più in fretta. Io la prima saponetta l'ho toccata al terzo giro, visto che non dovevo preoccuparmi, ne di chi mi superava, ne di affrontare curve da 200 all'ora. Comunque ogni motociclista, almeno una volta nella vita, dovrebbe provare l'esperienza della pista. Potrà capire molte cose del proprio mezzo, e di se stesso. E sarà molto più sicuro anche per strada.
Commento di: damianus il 22-07-2010 11:08
bellissimo articolo, è descritto da far venire i brividi ! sembrava di stare on board con te :)
per quanto mi riguarda, non ancora, ma un giorno, con le dovute precauzioni, spero di poterci andare anche io
Commento di: boccino il 29-07-2010 10:55
Quoto in pieno Damianus, personalmente avrei voglia di provare se non fosse per gli accorgimenti e le spese da sostenere prima ed eventualmente dopo.... ( speriamo mai ).
Credo che in definitiva sia meglio tentare di osare in pista più che stronz.....re su strada, con i pazzi che circolano !!
Commento di: boccino il 18-05-2012 00:49
Ovviamente provato e riprovato, devo dire che è stupendo per un motociclista provare l'emozione della pista, peccato per i prezzi che limitano un po' gli eventi !!