La mia storia e la mia passione per la moto.

Non so se questa sia la sezione giusta, ma siccome non so fare una di quelle guide in cui si racconta la propria storia, magari la racconto quì.

A 14 anni, circa 4 mesi fa, conobbi il fantastico mondo della moto... finora le avevo solo viste, magari ne avevo parlato, ma mai, e ripeto mai, mi venivano le crisi quando vedevo un'altra moto. Quindi, anche grazie al Tinga e ai racconti di tanti motociclisti tutti esperti e sempre pronti ad aiutarti (una community come questa non esiste, lo voglio sottolineare) decisi di acquistare una moto 50, giusto così per iniziare la mia carriera sulle due ruote, ma con stile.

Presi lei, lei che ancora, dopo un percorso tortuoso, è con me. Una vecchia Derbi Senda R, fu amore a prima vista, un amore che ormai mi ha fatto diventare un endurista a tutti gli effetti, anche se sono legatissimo alle stradali e alle naked, e vorrei proprio la raptor a 16 anni.

Purtroppo però, essendo la mia prima moto, badai poco ai danni che potevo arrecarle. Prima se ne andò la centralina, e dopo la centralina iniziai a modificarla con la sicurezza che non accadesse niente, infatti non furono le modifiche a metterla K.O. di nuovo. 70 Polini, 19 Dell'Orto e il mitico, e ripeto MITICO, scarico Giannelli... che la fece e tutt'ora la fa sembrare l'Husky, no, non scherzo, il rumore è quello. Me lo dice anche un mio amico che ha la Sm 125.

Un giorno andai a fare Offroad, purtroppo però non vidi, mentre ero a 50 all'ora, uno scalino, che non so da dove diamine uscì, e presi una brutta botta, rischiando di cadere. La vibrazione ruppe diversi organi del cambio, la moto andava solo di prima, e me la feci di prima fino al meccanico. Fortuna che non ero solo. Il giorno dopo mia madre mi venne a prendere a scuola, col catalogo della Malaguti in mano, tutta contenta, e mi disse "Sà, ti ho preso il motorino". Ero contento, contento, e non so perché, mi ero dimenticato della moto, di com'era bello portarla... la mia era una passione che doveva ancora maturare.

Lo comprai, e non badai neanche al fatto che prendendo l'F12 R ad aria, ci fosse il blocco Keeway (praticamente immodificabile, o quasi). Beh, che dire, mi ero pentito appena salitoci su... ma... procurare a mamma un tale dispiacere sarebbe stato troppo alto. Due settimane dopo, non ce la facevo più, volevo di nuovo la moto, mi mancavano le marce, le ruote grandi e la stabilità unica, la moto che se ne partiva di culo, le frenate con tanto di scia nera del pneumatico dietro, il rombo... lei! E decisi di fare dei tragitti su strade tipicamente collinari, le classiche strade fatte per la moto, asfaltate, forse non pulite del tutto. Avevo troppa voglia di andarci come ci andavo con la moto, e volli dimenticare che avevo un motorino.

Fatto sta che ad un incrocio, distraendomi per guardare i cartelli, mi trovai una curva praticamente imprendibile in quel momento, a 40 all'ora. Con la moto mi sarei piegato, anche se c'era molto molto pietrisco (pietrisco + pneumatici da strada del motorino + piega = caduta (salvo grande botta di... fortuna) ma col motorino, ci provai. Le alternative erano due: cadere a terra, o volare sotto quel ponte, perché era una curva ma anche un ponte, con tanto di muretto alto si e no 40 cm. Scivolai in un nanosecondo, il motorino praticamente si mise da in piedi com'era a terra direttamente.

Carene a sinistra da cambiare, cavalletto centrale da cambiare, cruscotto e sterzo da raddrizzare. Lo stesso giorno, portai quel motorino, che ormai da giorni odiavo e ripudiavo e, si... io ripresi lei, lo dissi chiaramente che rivolevo la moto anche se il motorino era nuovo, non me ne fregava niente, io ero per lei e per nessun altro. Quando ritornai in sella, fu ancora più bello della prima volta. Ci salii non da inesperto... ma da una persona che nutriva un profondo affetto per le moto. Mi sentivo motociclista, non sapete quanto. Realizzato, felice.

Mamma si arrabbiò ma mi capì, capì perché anche lei ne sapeva qualcosa (Cagiva 125 a 16 anni, il Roadster, mamma se la spassò da giovane!). L'ho riavuta ieri, solo ieri ragazzi. Ovviamente già 10€ di benzina se ne sono andati, ma è anche vero che ho praticamente scalato una montagna oggi, per chi sa la mia zona, ho praticamente fatto tutta la montagna che separa Cosenza dal Mar Tirreno, in Calabria! Un divertimento unico, se fosse stato più caldo il clima, ma a quelle altezze...

La gioia quando vidi l'R6 oggi pomeriggio, e feci il saluto da motociclista, che aspettavo da tempo di fare! E farò sempre, ad ogni moto che vedrò. Per me ogni motociclista è come un fratello, la passione è troppo alta, non posso far passare inosservato chi condivide la mia stessa passione. Chissà se avrò il 125 a 16 anni... io lo vorrei tanto, ma per il momento, c'è lei, questa mia compagna delle prime esperienze, un trampolino di lancio che mi ha fatto capire cosa sono le moto...

Quando mi dicevano che "non dovevo stare male perché non avevo un oggetto con me"... nessuno può capire, vero ragazzi? Nessuno può capire cosa significa portare una moto, solo fino a quando, se questa persona è fatta per la moto, la guida... e ha di nuovo una voglia immensa di risalirci. Per me è stato così. Dopo la caduta in motorino, avevo praticamente BISOGNO di salire sulla mia Senda. Non so cos'avrei fatto se non l'avessi avuta, so solo che è sotto che mi aspetta, e dorme... dorme... e si riposerà bene, perché sa che questo sarà un week-end duro e impegnativo, sia per me che per lei... alla ricerca di posti dove scatenarci, senza nessuno dietro, irraggiungibili, ad ogni curva.

Non cancellatela se ho sbagliato sezione, vorrei tanto che lo si leggesse... secondo me ciò che ho detto è vera passione per la moto... forse esagerata ma lo è. Chi è motociclista può capire... chi non può capire, semplicemente ama le moto. Tingavert, siete grandi, dal primo all'ultimo. Non vedo l'ora di far parte di voi sul serio, quando un giorno, magari su di una bella 600, saremo tutti insieme, a divertirci sui colli, a correre, a passeggiare, noi e loro, loro e noi, carne e ossa, plastica e metallo, insieme per muovere l'anima.