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L'unione fa la forza: racconto di un fantastico pomeriggio dietro ai motori
Scritto da -Yuzzo92- - Pubblicato 08/04/2009 12:17
E' proprio vero il detto che dice 'l'unione fa la forza'! Se mi fossi trovato da solo a fare tutte le manovre presenti in questo articolo, non avrei idea di dove sarei ora!

E' mattina, il giorno è Martedì 7 aprile 2009...

Che bello! Oggi finalmente facciamo il lavoro che abbiamo tanto atteso! O che meglio, il nostro amico adry (AdryXsm) attende da novembre circa! Finalmente oggi pomeriggio, elaboreremo la sua moto, portandola a 73,5cc e facendo alcune modifiche all'alimentazione.

Sto tremando dall'agitazione.... Ho una voglia tremenda di fare quel bel lavoretto, anche se lo faccio gratis, perché lo faccio prima di tutto per passione!

Ci eravamo organizzati già da tempo, avevamo deciso che avremmo fatto tutto quando avremmo trovato i pezzi che ci interessavano al minor prezzo possibile e dal migliore offerente su internet... Per le nostre mani sono passati diversi pacchi lamellari, carburatori e collettori... Ricordo ancora chiaramente quando portai il mio PHBG 19 conservato nell'armadio da Nico (TopNicoRRX), per farglielo controllare e per avere un parere.... quel carburatore alla fine non è montato sul Fantic Supersei di Adry! abbiamo trovato grazie a Nico un migliore offerente, che ci poteva vendere un PHBG 21 ad un buon prezzo...

E così, giunti in prossimità delle vacanze di pasqua, abbiamo deciso avremmo fatto tutto oggi, in questo Martedì di Primavera....

Leggo il messaggio di Nico sul mio cellulare, che mi chiede se "sono carico" (espressione usata da noi giovani per chiedere se si è pronti a fare qualcosa) e se mi sono allenato a montare i Seeger sul pistone... le mie risposte sono un chiaro si per la prima domanda, mentre un no per la seconda.... Ma non era il caso di farsi troppe preoccupazioni prima di avere la situazione di fronte! Altrimenti avremmo rischiato di avere tanto fumo e poco arrosto!

Ed eccoci, alle 2 del pomeriggio io ed adry che ci avviamo da Nico, mentre mi comincia a venire un po' di ansia.... Durante il viaggio ho pensato e ripensato a tutte le operazioni che dovevamo fare.... Scongiuravo che non venisse a piovere... Ma tutte le ansie, più mi avvicinavo alla casa di nico, più si affievolivano, perché sapevo che tutto sarebbe finito bene!

Subito, non appena arrivati, ci siamo messi a lavorare!

Abbiamo messo il Fantic Supersei di Adry sul cavalletto, abbiamo tolto la sella e con qualche difficoltà il serbatoio.... Ma nonostante ciò, fino a quel momento tutto andava tranquillamente e senza interruzioni.

Eccoci qui, mentre facevamo i "primi passaggi"





e qui la moto nel passaggio successivo:







Impazienti di fare il nostro lavoro, con molta attenzione abbiamo fatto raffreddare il radiatore del liquido di raffreddamento con un compressore. Questa manovra è da fare con particolare cautela, vista la delicatezza di un organo quale il radiatore.






Poi abbiamo pulito tutte le incrostazioni dal gruppo termico, dai carter e abbiamo scolato il liquido... E per colpa mia un pò ne è finito per terra! Dovevate vedervi nico come si era arrabbiato!
Il nostro smontaggio è proseguito senza interruzioni.... Svuotato tutto il liquido di raffreddamento, abbiamo svitato le viti che tengono i prigionieri del cilindro, sollevato la testata e rimosso il cilindro originale; in questi passaggi, ho cominciato a notare quanto il lavoro di gruppo fosse ben più agevole del lavoro di una singola persona.... Potevo chiedere agli altri di passarmi un attrezzo in qualsiasi momento, e io aiutare gli altri quando avevano bisogno... Ognuno aveva sempre e comunque una mansione da compiere: chi svitava, chi sollevava qualcosa, chi prendeva attrezzi e li spargeva di qua e di la, chi faceva foto... E ci stavamo divertendo!

Eccoci, quasi alla fine dello smontaggio:



Una volta tolto il cilindro, è bastato togliere un seeger e sfilare lo spinotto del pistone e sollevare quest'ultimo... Ed ecco la bielletta dell'albero!

Il gruppo termico era conservato in una maniera impressionante: nonostante Francesco (Adry) girasse spesso ad altissimi regimi, non vi era nemmeno un segno di usura lungo il pistone, solamente qualche ustione lungo il lato opposto allo scarico, ma tutte cose normalissime, visto che da quel lato vi sono i travasi, che di certo non rinfrescano il motore tanto quanto può fare lo scarico.

Non abbiamo perso altro tempo: subito abbiamo testato le guarnizioni nuove: quali mettere alla base del gruppo termico, quali tra cilindro e testata... e soprattutto, non avevamo mezzi per verificare lo squish ed il rapporto di compressione! Questo era grave, perché se per caso il gruppo termico fosse stato difettato, avrebbe potuto causare non pochi problemi, quali l'autoaccensione della miscela e la rottura del cielo del pistone!

Fortunatamente le cose sono andate meglio di quanto pensassimo, benché non eccellentemente: i travasi e lo scarico rimanevano leggermente coperti dal pistone! Questa proprio non ci voleva... Questa cosa ci ha quasi mandato nel panico, perché avrebbe potuto succedere di tutto.... Abbiamo valutato se sfilare il nuovo gt da 73cc e mettere guarnizioni più spesse alla base di questo.... Ma abbiamo constatato che il gioco non valeva la candela... Perciò abbiamo sistemato le guarnizioni della testata, che ci hanno fatto perdere non poco tempo: una guarnizione circolare, posta intorno alla camera di scoppio, non voleva saperne di stare nella sua sede, ma abbiamo risolto usando il phon da carrozziere, facendo dilatare la gomma di cui era fatta la guarnizione.

Finalmente le guarnizioni erano in sede, e ci siamo affrettati a chiudere tutto il nuovo gruppo termico...



Si tratta di un un Top Performances Trophy, meglio conosciuto dai giovani come Top Nero (o anche come DR); in origine in fatti il colore era proprio nero, poi occultato con vernice ad alta temperatura professionale (reperibile in qualsiasi negozio di ferramenta o in un colorificio).


Concluso il lavoro di montaggio del gt, credevamo di avere fatto la parte più difficile del lavoro, ci siamo presi una pausetta e ci siamo congratulati a vicenda; sicuramente, tra tutti i lavori compiuti, è stato quello meglio riuscito, forse pure quello in cui è contato maggiormente il "lavoro di squadra", vista la difficoltà nell'accoppiare le fasce col pistone e col cilindro.

La parte più dolorosa (e si potrebbe dire anche la meno divertente) di tutto il pomeriggio ha riguardato la sostituzione dell'impianto di alimentazione....

Le modifiche erano tre: sostituire il PHBN 16 originale, con il PHBG 21, il collettore in gomma originale del blocco Minarelli AM6 con lo stesso collettore, ma raccordato e allargato, ed infine il pacco lamellare originale con un più prestante Malossi VL6.

Senza dubbio il passaggio che più ci ha fatto innervosire era l'accoppiamento delle viti che univano il pacco lamellare ed il collettore con la sede posta sui carter, perché queste non avevano la minima intenzione di infilarsi; dapprima pensavamo fosse colpa della guarnizione sul pacco lamellare mal rifinita (evento strano, visto che Malossi è una marca conosciuta ovunque per la sua ottima qualità; evidentemente le guarnizioni dovevano appartenere ad un lotto difettoso (sperando che sia così).

Dopo vari tentativi siamo riusciti a fare pure quello, ma il nervosismo nell'aria era aumentato.... ma non avremmo mai gettato la spugna!

Un altro momento di "alta tensione" è stato quando dovevamo richiudere il carburatore... La molla che spinge la ghigliottina era davvero dura e lunga; abbiamo dovuto usare due fascette per tenerla ferma, per poi infilare il cavo dell'acceleratore nella sede apposita sulla cima della ghigliottina. Tutto però si è risolto, ed abbiamo serrato tutte le viti.

Ecco qui il carburatore:



Il suo montaggio spesso ci ha mandato in crisi; non solo la molla ha dato problemi, ma, dovevamo utilizzare uno starter posto direttamente su di esso! Ed ovviamente il precedente starter, posto sul PHBN 16m non poteva essere utilizzato, perchè era troppo piccolo....

Nico ci ha veramente salvato, questa volta! Aveva un comando dello starter di riserva nel suo magazzino!

Un passaggio che invece mi ha messo in imbarazzo, è stato quando abbiamo dovuto chiudere il depressore.... Quel tubicino rosso con la cima sciupata, è stato cremato in un estremità.... Roba da non crederci, ma ha funzionato! L'aria non passava al suo interno!

Quindi abbiamo rimesso tutti i tubi dei fluidi al loro posto, riempito il circuito di raffreddamento col nuovo liquido, ed abbiamo aperto il rubinetto della benzina.... Per ben 3 volte abbiamo dovuto fare quest'ultima operazione! Nel primo tentativo la vaschetta non era stata stretta per cui continuava a buttare fuori carburante; nel secondo invece, il tubo del carburante stesso, si sollevava con la pressione della benzina all'interno e si scollegava dal carburatore (abbiamo risolto in modo precario: abbiamo stretto con una fascetta il tubo al suo attacco), ma finalmente al terzo tentativo tutto era ok!

Ecco che ci avviamo per far partire la moto....

Ed ecco quel bellissimo rumore, da motore due tempi, stranamente carburato quasi alla perfezione! La moto si era accesa in modo straordinario ed al primo colpo, scatenando lo stupore generale!

Siamo stati subito orgogliosissimi del nostro lavoro, e dopo i primi lavoretti di sistemazione ed alcuni minuti per fare assestare il motore, siamo andati a cominciare il rodaggino alla moto "rinata" nella via di fronte alla casa. Il motore ha dato subito manifesto di grande coppia e di ottimo assestamento generale: le marce erano molto brevi rispetto a prima ed il motore riprendeva giri senza alcun problema! Abbiamo anche pensato di cambiare il pignone della rapportatura finale, ma non abbiamo avuto tempo.... Ma la modifica è messa in piano e la porteremo a termine tra poco tempo!

Ecco qui alcune foto della moto pronta e di noi, stremati ma felici!







Ed alla fine è arrivato pure il momento di salutarci.... Purtroppo è stato quasi spiacevole... Mi è sembrato quasi di dovere dire addio alla mia terra nativa.... Di non potere più vedere Nico... Benché quel capolavoro di moto fosse dietro di me, lungo la strada verso casa; ma finalmente ero sereno, perché tutto era concluso, ed ero contento perché oltre ad avere passato un altro pomeriggio in compagnia di grandissimi amici, avevo fatto un altro lavoro dietro ad una moto, e sapevo che gli altri due la stavano pensando come me.


Ringrazio vivamente AdryXsm, TopNicoRRX (e sua sorella Lavinia, che ci ha aiutato!) per avermi letteralmente regalato un pomeriggio fantastico come questo! Siamo grandi, ma soprattutto siete Grandissimi!

E voi, cari lettori, ricordate che L'unione fa la Forza!

-Yuzzo92-
 

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Re: L'unione fa la forza: il racconto di un fantastico pomeriggio dietro ai motori
Commento di: tabiotto il 08-04-2009 13:59
bravi e finalmente anche il povero adry ha il suo tophy che aspettava da novembre
Re: L'unione fa la forza: il racconto di un fantastico pomeriggio dietro ai motori
Commento di: AdryXsm il 09-04-2009 15:55
La mia motoooooo!

GRANDI RAGAZZI! Quanto mi sono divertito...
Commento di: cbr99f il 11-04-2009 09:55
Bravi ragazzi...
E' così che nasce la grande passione per le moto...

Continuate sempre così !
Commento di: randa il 26-04-2009 20:54
Beh! ragazzi che dire siete stati davverio in gamba,alla vostra età ai miei tempi io elaboravo il CIAO il SI e la VESPA SPECIAL,quindi grazie mi avete fatto tornare in mente momenti unici e meravigliosi.Complimenti a tutti e buona strada.Lamps
Commento di: AKLeon il 27-04-2009 21:29
E' davvero bello poter condividere questa passione con qualcuno,così da lavorare in compagnia...
Per il resto(non mi intendo tantissimo)mi sembra un ottimo lavoro ;)