Proposte per i terremotati dell'Abruzzo: come possiamo offrire la nostra solidarietà

Credo che ognuno di noi sia a conoscenza della calamità che ha colpito stamattina il territorio dell'Abruzzo. Purtroppo, come ogni evento della natura, anche questo non ha guardato in faccia, non ha fatto discriminazioni di età, sesso o altro.

50mila sfollati, più di 100 morti, bambini,anziani,donne. Scene di paesi distrutti, scuole inagibili, paesi interi evacuati. Code di persone con una valigia in mano, che non sanno dove andare. Ogni ora, gli sfollati aumentano, la conta delle vittime sale, e con esse anche il grido di aiuto e disperazione che la popolazione alza.

Sarà compito delle istituzioni dare l'aiuto più grosso e organizzato possibile; sarà compito della popolazione Abruzzese rialzare la testa, alzarsi le maniche e ricominciare, come noi italiani siamo sempre stati capaci di fare anche nelle peggiori situazioni. Ma adesso è il momento di unirci in uno sforzo comune e aiutare i connazionali in difficoltà.

Purtroppo alle madri rimaste senza figli, alle famiglie senza padri, ai bambini senza genitori, il loro dramma morale, non possiamo risolverlo; ma a chi rimane, a chi è sopravvissuto, a chi è vivo e vuole vivere, e vuole ricostruire la propria vita in rispetto anche dei defunti, per lui possiamo fare molto!

Per questo invito ciascuno di noi, a tendere la propria mano e aiutare con mezzi propri chi è in difficoltà.

Numerose sono le iniziative di raccolta fondi per i primi soccorsi e per la ricostruzione; gli appelli al reclutamento di personale volontario da impiegare nel soccorso si susseguono e ci si può rivolgere ai centri di protezione civile in tutta Italia. So che per molti di noi motociclisti che hanno famiglia, l'allontanarsi dalla propria casa per soccorrere la popolazione vorrebbe dire allontanarsi dai figli, ma credo altresì che sarebbe uno dei più grandi insegnamenti di vita, di civiltà e di solidarietà che si possa dare a un figlio, il poter dire "Io come ho potuto li ho aiutati, un domani segui le mie orme e fallo anche tu, mi renderai orgoglioso".

E chi non può allontanarsi da casa, potrà aiutare spedendo generi alimentari, o materiale che possa rendersi necessario adesso, nell'immediato! E chi ha un camion con cui possa portare le materie e gli aiuti potrà farlo, arrecando un beneficio e un sostegno enorme. Ognuno scruti nel suo animo e nel suo "portafogli", scusate la volgarità ma è così, e con una mano sul cuore e l'occhio alla bandiera italiana per cui molti di nostri predecessori hanno perso la vita, aiutino i nostri connazionali in difficoltà!

Il gesto più semplice credo sarà proprio questo qui, e voglio farvi una proposta concreta: prossimo week end, ponte pasquale, rinunciamo alla moto! La nostra passione sia anche insegnamento! Rinunciamo alla moto e i soldi che avremmo dovuto spendere per la benzina, per la birra, per il panino per il pranzo, doniamoli in aiuto.

Siamo migliaia di motociclisti in Italia, e se ognuno donasse anche solo 30-40 euro, pensate a quale aiuto potremmo dare!!!! Vi prego di accettare e promuovere questa proposta, spargete la voce nei bar, negli altri club di motociclisti!

Il singolo può poco, ma insieme possiamo aiutare questa popolazione e dire ancora una volta, Italia ce la puoi fare...