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Addio Alessandro...Prima seconda terza e giù
Scritto da dede84 - Pubblicato 16/03/2009 22:36
Domenica 15, Claudio si sveglia dopo una nottata con gli amici, è ancora un po’ assonnato ma felice...

In garage c’è la sua Aprilia RR e fuori Gigi che alle 14.00 gli suonerà come al solito due volte il clacson e lui si affaccerà dal garage facendo sentire il rombo dei suoi nuovi scarichi.

E di fatti alle 14.10 sono già in sella… Prima, seconda, terza e giù…
Arrivano a Sarnico, Claudio si prende il caffè e Gigi il solito prosecco che tanto gli piace.
Intanto Omar e Giusy sono a Lovere sul lungolago, finalmente una giornata tutta per loro. Sono insieme da 5 anni e approfittano della bella giornata per staccare dal tram tram del lavoro.

Francesco, un ragazzo di 21 anni riceve una telefonata. Sono gli amici. Si accordano e decidono di fare qualche vasca sul lungolago di Sarnico. Inserisce la chiave nella Panda di mamma che come al solito dice “ me racomande né, fa mia ol bambos come al solet”… Francesco come al solito la manda a quel paese con il suo sorriso da giovane adulto. Prima, seconda, terza e giù, è sulla strada che da Lovere va verso i suoi amici.

Claudio da un’occhiata alle altre moto, c’è quella Ducati che tanto gli piace ma che il suo conto in banca proprio non gli permette di prenderla, ma lui la guarda ancora e ancora poi la sente partire e prima, seconda, terza e giù… Gigi lo vede e gli sorride, finisce il prosecco e si infila il casco. Claudio inserisce la marcia e prima seconda e giù!

La giornata è bella, le gomme tengono e il motore canta bene.
Claudio spinge tanto oggi, se la sente dentro quella Aprilia RR, anche se non è la Ducati.
Semaforo intelligente… Rosso… Verde, prima, seconda, terza e giù!

Omar chiama Giusy, accende il suo vecchio Golf e partono per giungere a Sarnico dove abbandoneranno il lago per tornare a Sorrisole, il loro paesello in Val Brembana.
Francesco gli è dietro. La radio è accesa su radio deejay, trasmettono quel pezzo che a lui piace tanto.

Dopo la galleria c’è un bel rettilineo e Omar lo sa, l’ha fatta tante volte quella strada.
Esce dal buio della galleria e spalanca… Quarta, quinta, sesta… Sa che lì non ci sono posti di blocco…
Giusy dice a Omar “guarda che bello, fermati li più avanti nella piazzola di sosta dall’altra parte della strada”.
Omar la guarda, le sorride, e svolta senza guardare.
….


Ore 15.40, a Tavernola vedo a 200 metri 3 moto ferme e 2 macchine in coda. Scalo e non voglio credere, o meglio pensare a quello che vedo.

A terra c’è Omar e in fianco a lui una ragazza e un ragazzo che gli fanno la respirazione artificiale.
La sua pancia si gonfia, ma lui è a terra. Non si muove. Gigi è seduto per terra con lo sguardo nel vuoto.
Mi avvicino, vedo se posso fare qualcosa ma Omar è pallido e cianotico. Ho già visto persone così in ospedale, durante il mio tirocinio, con il lenzuolo sul volto… Ma non a terra, quello no!

La ragazza e il ragazzo si fermano. Arriva una dottoressa che era in coda in macchina, e le urlo “dottoressa dobbiamo continuare fino a che arriva il 118!!!”.
Mi guarda e con poca voce mi dice che Claudio non è più tra noi, il suo cuore è fermo come la sua moto e la panda di Francesco sul lato della strada con il solco dell’Aprilia di Claudio nel cofano.

Più avanti la Golf di Omar con la fiancata destra divelta.
Venti minuti dopo arriva il 118… Provano con il defibrillatore, vedo le braccia di Claudio saltare per aria… Ma lui non c’è…
Dieci minuti di tentativi e poi gli mettono quel ***** di lenzuolo in testa…

Pallido e con le lacrime agli occhi accendo la mia moto e riparto verso casa a 50 all’ora. Così tutti gli altri bikers, non c’è voglia di correre, di rischiare e di avere quel brivido dentro.

Non lo conoscevo, Alessandro era il suo nome. Era uno di noi, uno che quando vede un altro bikers alzava le 2 dita, uno che prima, seconda, terza e giù. So per certo che non dimenticherò mai il tuo sguardo assente, Alessandro, il tuo corpo in mezzo alla strada, il tuo viso pallido, le tue mani sbucciate, la tua tuta rossa divelta, il tuo casco a 10 metri da te, la tua Aprilia senza più anteriore e Gigi seduto per terra senza più il suo amico… Come so per certo che il tuo pensiero mi rimarrà in testa ogni volta che girerò la chiave della moto e poi… Prima, seconda, terza e giù.

E’ la prima volta che mi capita di vedere qualcosa del genere e il dubbio rimane:
NE VALE REALMENTE LA PENA?

Addio ALESSANDRO IMERI …

LAMPS
 

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Commento di: fpolle il 16-03-2009 22:51
tutti questi avvenimenti dovrebbero far pensare... andiamo piano ragazzi... andiamo piano! sia in macchina che in moto, e ricordiamo che a volte alcune nostre disattenzioni o la nostra fretta possono costare veramente caro... penso ad alessandro che non c'è più ma anche a quel ragazzo che probabilmente si porterà dietro questa cosa per tutta la vita...
penso a tutta quella gente che sia in macchina che in moto (e io a volte sono tra questi!) prende la strada per una pista senza pensare che la strada in verità è di tutti... che magari dietro quella curva c'è una persona che attraversa... una macchina che svolta o del semplice ghiaino.
penso alle forze dell'ordine, e più a chi li comanda, che a volte pensano più a punire che a PREVENIRE...

lamps e condoglianze alla famiglia
Commento di: winerider il 16-03-2009 23:00
Ciao Dede,
perdonami non ho capito molto dal tuo racconto, forse hai confuso un po' i nomi, ma non importa.
Mi dispiace molto per Alessandro-detto Bull- anche se non lo conoscevo.
Guardaci e proteggici da lassù.

Stiamo attenti, in strada ormai tutti sono distratti o incuranti.
Vroom
Commento di: frabiker il 16-03-2009 23:44
Concordo con voi, andiamo piano, rispettiamo noi stessi e gli altri.
Nessuno vincera` una medaglia.

Rispetto per gli altri, vuol dire non fare manovre al limite (dell`intelligenza) , rispettare le distanza di sicurezza (anche laterale) fra noi e gli altri motociclisti e le macchine. Il fatto di aver tanti cavalli non da il diritto di considerarsi il padrone della strada. Anzi chi ha tanti cavalli deve aver maggiore consapevolezza, e lasciar sfilare chi vuole fare qualcosa di stupido, perche` fondamentalmente principiante. (Il professionista viene pagato).

Ha carattere chi non ha paura di non essere considerato figo.

Inoltre la velocita` va sicuramente ridotta, perche` potete salvare una situazione potenzialmente catastrofica. E purtroppo ci si rende conto solo quando ormai e` tardi, e quella frenata che si pensava di riuscire a fare tranquillamente, in realta` non riesce.

Come insegna questa esperienza concentrazione e velocita` moderata non possono essere scordate.


Commento di: JO74 il 16-03-2009 23:48
Un racconto davvero toccante... che fa riflettere su tante cose...
La vita continua ragazzi, ma cerchiamo di farla durare il più possibile...
Lamps
Commento di: Oscar il 17-03-2009 08:49
Ma all'inizio a terra c'è Omar, che ha una Golf con 6 marce???
Poi mettono il lenzuolo su Claudio...

e nel titolo e alla fine dell'articolo è morto Alessandro??

Comunque l'articolo è toccante.

Lamps al centauro che non è più con noi.
Commento di: dede84 il 17-03-2009 11:33
Scusa mi sono spiegato male e ho fatto alcuni errori con i nomi, avete ragione, ma capite la mia difficoltà nel rivivere quei momenti di non totale lucidià.
Il ragazzo che non è più tra noi (che nell'articolo viene chiamato claudio, e erroneamente in una frase viene scambiato con omar) si chiama alessandro. L'ho scoperto solo dopo su internet nell'articolo di l'eco di bergamo...
Sorry
Commento di: Vetro il 17-03-2009 09:53
Al di là della confusione dei nomi, è un ottimo articolo e il messaggio è chiaro.

A me è successa una cosa simile nel 2007. Ho visto un lenzuolo bianco e un'ambulanza.
E' devastante...
Commento di: Virgo il 17-03-2009 10:02
Non capisco le persone ecc, se ale fosse stato claudio, credo non avesse mai voluto una ducati, lui amava ciecamente la sua fantastica aprilia.

toccante comunque.
Commento di: dede84 il 17-03-2009 11:34
Ne sono convinto!
Commento di: Sixtyone il 17-03-2009 10:09
Prima seconda terza e giù .....prima di fare questo e inserire la chiave si dovrebbe sempre accandere il cervello anche se non sempre questo accade ......perchè quel polso dx a volte ci prende la mano.....ma questi avvenimenti ci devono fare riflettere ci devono fare capire che dobbiamo rispettare la nostra vita e quella degli altri....perchè basta un attimo per spezzare quella felicità che ci circonda e circonda i nostri cari ed i nostri amici .....e quando poi non ci siamo più lasciamo un vuoto incolmabile per sempre.... e ne è valza la pena?.........condoglianze alla famiglia un lamps a tutti
Commento di: Vetro il 17-03-2009 11:38
Tutti dovrebbero accendere il cervello. Vale per tutti, in moto o in macchina.

Purtroppo il problema è il senso civico, il sentimento di impunità dilagante e la mancanza di una seria educazione stradale...
Commento di: Cncc86 il 17-03-2009 13:11
Ciao, tra quelle moto ferme nella piazzola c'ero anch'io...Hai descritto perfettamente l'accaduto, quando la dottoressa ha scosso la testa dopo l'ennesimo tentativo di rianimarlo mi si è letteralmente gelato il sangue non c'era più niente da fare. Un altro che ci lascia per l'incuranza alla guida degli altri.

Addio Alessandro
Commento di: Roby101 il 17-03-2009 14:13
Mi spiace tantissimo per lui perchè uno di noi!...mi spiace tantissimo per il tizio dell' auto che sicuramente avrà un rimorso irremovibile...Tutta la vicenda è triste; solo noi che andiamo in moto e non siamo protetti come chi ha intorno a sè un veicolo può capire quanta paura proviamo nel sentire vicende come queste, perchè per la non curanza di alcuni e l' imprudenza di molto, noi compresi, succedono dei drammi!....probabilmente anche Alessandro detto "bull" ha le sue colpe perchè, chi lo sà?, non rispettava i limiti, andava avanti troppo sicuro di sè, ma noi lo capiamo bene, sapiamo cosa vuol dire e che gusto si prova...La realtà è che siamo vulnerabili tanto e tanto, e sia per una banale caduta che per un incidente come questo si rischia grosso!...e se quella panda non ci fosse stata?

Dovremmo sempre essere prudentissimi e fortunati, perchè molte volte non dipende solo da noi....però se ci pensi, a queste cose, in moto non ci vai più!

Un abbraccio a chi lo conosceva e che ci protegga da lassù!
Roby
Commento di: airgear il 17-03-2009 14:58
Condoglianze alla famiglia. Mi spiace che un altro motociclista non sia più tra noi.
Sicuramente ci vedrà dall'alto e ci proteggerà o almeno è quello he mi piace pensare.

vale la pena....
Commento di: fzx53 il 17-03-2009 15:13
Carissimo, dopo tanto tempo in moto(oltre 43 anni ormai) ti posso dire, oltre che mi dispiace veramente per il giovane amico, che andare in moto è parte della nostra vita di motociclisti.
Io ho due figli grandi e sono entrambi motociclisti con un difetto, vanno molto piano, usano il cervello per due(chi guida e chi cerca di stenderti) MA SO BENISSIMO CHE MOLTO DIPENDE DAL FATO!
Sono andato in moto con tutti i tempi e maniere, esagerando e facendo il temerario, ma non ho mai il matto....anche se di matti ne ho trovati tanti troppi (mio figlio è stato vittima di un pirata della strada che dopo aver urtato con l'auto la sua moto lo ha lasciato steso sull'asfalto ma fortunatamente solo ferite adesso sta meglio) Lo so che mi ha detto C..O , sono caduto e mi sono fatto parecchio male ma La moto mi ha dato tanto... Tanto da dovere a Lei una grossa parte della mia guarigione da un cancro cosiddetto"inguaribile"....
dicevi se ne vale la pena? Se il giovanotto è morto facendo quello che gli piaceva forse si! ma per dire "forse si"ci vuole sono un matto motociclista come Me che ho avuto per molto tempo della mia vita come amata compagna la Morte...fare ciò che ci piace, amarlo tanto da mettere in discussione addirittura la nostra vita non sono parole retoriche è una "maniera privata" DI CONCEPIRE LA NOSTRA VITA! Tu sei addolorato? a me mancherà il suo saluto nelle strade! sono certo che Dio metterà una nuvola piena di tempesta sotto quell'Angelo perchè Noi motociclisti siamo furie che sappiamo cavalcare la folgore e gioire negli uragani...ma anche amare la Vita come solo noi sappiamo fare!
Si ne vale la pena!
Stefano Leonardi
Re: vale la pena....
Commento di: Roby101 il 17-03-2009 15:31
QUOTO tutto alla grande!...solo chi vive la MOTO come una parte di se stesso può capire cosa pensiamo noi e qual è il nostro triste pensiero in questi casi, chi non vive la moto come noi non ci provi neppure a capire...è tutto tempo perso!
W al MOTO!...purtroppo la vità è una sola, sarebbe bello avere un' altra possibilità quando succedono cose di questo tipo!
Re: vale la pena....
Commento di: neromorfeus il 17-03-2009 19:33
QUOTO.................Stefano...........QUOTO..........è così che noi viviamo........
Commento di: randa il 17-03-2009 15:54
Nessun commento,nessuna raccomandazione a nessuno,dico solo le mie PREGHIERE sono rivolte a te Alessandro.Veglia su di noi ANGELO VOLATO LONTANO... Lamps
Commento di: swetta il 17-03-2009 15:56
mi spiace..davvero...dacci uno sguardo da lassù...
lamps
Commento di: doppiaccensione il 17-03-2009 18:31
dispiace , al di là dei nomi , dispiace
sono sempre di più gli alessandro che ci lasciano che si infrangono contro un ostacolo mentre inseguono un sogno di libertà
ne vale la pena?
no senza dubbio no, quando saliamo in sella dobbiamo fare i conti con noi stessi e combattere con l'istinto del polso destro
angeli e demoni si agitano dentro di noi , personalmente sono riuscito a domare il demone e dopo 30 anni di moto ( ora in scooter ) sento che però è sempre lì , in agguato , pronto
no non ne vale la pena, la vita è bella proprio perchè và vissuta , sopratutto in sella ai nostri mezzi

buona strada alessandro

lamps beppe
mi spiace tanto
Commento di: setepiglio il 17-03-2009 20:03
mi spiace tanto e anche io ne ho visti e vissuti incidenti piccoli e gravi in 37 anni che la cavalco, ma e' la moto,la moto e' una passione che se ce l'hai dentro non bastano queste disgrazie a sradicarla ,forse ti fanno un po' riflettere ma non dura tanto che gia hai dimenticato di essere prudente e ne ho visti a terra e mi sono visto a terra ,ma niente ! anzi ! per esempio ti dico che la mia fz1 non era abbastanza potente ,sai i cavalli non bastano mai e gli ho fatto qualche ritocco ,questa e'solo una mia opinione e anni fa' pensavo che con gli anni a venire sarei diventato piu' prudente invece e' l'esatto contrario ,mi viene in mente quando negli anni settanta avevo il kawa 500 mack3 ,sai quanti andavano dritti dritti a sbattere con quei mostri kawa 900 1000z yamaha 350 rd ecc.. ecc.. eppure le vendite andavano sempre piu' forte e poi in fin dei conti perche' fare mostri da 200 cv ,e' la richiesta che lo chiede ,da parte mia posso dire che non vorrei fare male a nessuno per colpa mia ,non penso a me piu' di tanto,in pista ci vado ,anzi ci andavo ma il costo della pista e delle gomme e' un po' alto ,la mia in neanche due anni ha 48200 km e quattro treni di gomme piu'questo che dovro'fare tra qualche km sono cinque,non si puo' certo dire che in moto non vado ,ciao
Commento di: mize79 il 17-03-2009 20:18
Raga...usiamo sempre la testa...sapppiamo tutti quanti che piace mettere giù la manetta, ma sappiamo anche che mettendo giù come dice Lamps...succedono cose che poi molte delle volte non possiamo più raccontarle...quindi raga usiamo sempre la testa...ma nn solo x indossare il Kasco..


Un caloroso abbraccio alla famiglia di Alessandro...
Commento di: Misterjan1987 il 17-03-2009 21:37
Condoglianze alla famiglia di Alessandro, un altro motociclista come noi che ci lascia.... Proteggici tutti da lassù... LAMPS.....
Commento di: Matt-Er6n il 17-03-2009 22:55
Ciao Alessandro,
un motociclista come tutti noi,
un motociclista che non riesce a trattenere l'adrenalina quando sale in sella,
un motociclista che si emoziona quando sente il rombo di una moto e gli viene la pelle d'oca,
un motociclista.


capisco tutto, ma se non si è in pista bisogna , e sottolineo BISOGNA, andare piano!!

Condoglianze alla famiglia!

E tu, Alessandro, diventa il nostro angelo custode e veglia su di noi da lassù!
Commento di: damicr66 il 18-03-2009 03:46
Ciao Alessandro...ero in quelle zone domenica, la mia prima uscita della stagione, la moto comprata il giorno prima...già qualcuno parlava senza notizie certe ma, ne io ne altri che sono partiti con me da Sarnico per rientrare a casa aveva voglia di correre...solo un presentimento...purtoppo ho avuto la conferma dopo qualche ora...
Commento di: Shaq_32 il 18-03-2009 08:27
Mi dispiace moltissimo per questo ragazzo per la sua famiglia per gli amici...
Due occhi che non brilleranno più alla luce del sole, che non vedranno più le curve se non quelle del cielo.
Vale la pena vivere correttamente e serenamente con le nostra passioni e i nostri problemi, con le gioie e le tristezze... Vale la pena provarci!
Lampeggio.
Commento di: Ospite il 18-03-2009 09:47

Ciao Alessandro.............. e se incontri Mauro abbraccialo da parte nostra e digli che nie nostri cuori vivrete per sempre!!!

Lamps
Commento di: Lele749 il 18-03-2009 17:38
Addio Alessandro...

Pensare che su quelle strade percorse così tante volte, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Lovere, si sia spenta un'altra vita mi mette una grandissima tristezza...
Commento di: -Yuzzo92- il 18-03-2009 19:53
è davvero un terribile avvenimento, mi dispiace tanto, il modo in cui hai descritto questa vicenda è impressionante...

sarebbe bastata solo un pò di prudenza.... e alessandro sarebbe stato ancora in vita...

LAMPS
Commento di: Virgo il 18-03-2009 20:11
non si sa a quanto andasse, sta di fatto che quello con l'auto ha sbagliato, e deve pagare.
Commento di: dede84 il 18-03-2009 23:26
Ricordo perfettamente la freddezza del guidatore della golf...Non so bene come abbia reagito ma so per certo che la deve pagare!!!
Commento di: Cncc86 il 18-03-2009 23:59
Lo ricordo bene io...tentava di negare ogni responsbilità...ad un certo punto ha anche chiesto se poteva andarsene!! Non aggiungo aggettivi che possano definire quel brutto elemento, spero che la paghi cara
Commento di: Virgo il 19-03-2009 17:58
mi avete fatto rimanere basito.

Da uccidere, sul serio...
Commento di: dede84 il 19-03-2009 23:13
Cxxxo allora non mi sbagliavo, è proprio un pezzo di merda! Non si è accorto che rischiava il linciaggio con tutti i bikers che c'erano lì!
Commento di: leov60 il 20-03-2009 09:21
io sto ancora aspettando giustizia da 2 anni per un amico. ma intanto quel vecchio continua a guidare. a volte penso che il linciaggio possa essere una soluzione economica e giusta al problema, specie se una persona non manifesta alcuna emozione dopo averne uccisa un altra. non è una persona, non è nemmeno un animale. è un essere spregevole.

addio, Alessandro. un giorno ci conosceremo, forse.
Commento di: EasyRider_02 il 19-03-2009 12:17
Ne vale realmente la pena? Questa è la domanda topica che forse inconsciamente ci poniamo ogni giorno che alziamo la gamba per inforcare la moto. Ne vale realmente la pena? Me lo sono chiesto per mesi quando immobile e sofferente in un letto, con la moto distrutta in garage, passavo le mie giornate cercando di ricostruire gli attimi precedenti al rivoltamento del mondo, quando il cielo prese il posto della terra. Ne vale realmente la pena? Me lo chiedo ogni mattina uscendo di casa baciando mia moglie e mio figlio. Poi l'indole fatalista prevale su ogni altra lucida considerazione e torno a cavalcare il vento felice come un bambino.
Commento di: gassse il 19-03-2009 12:44
ho subito troppe perdite anch'io...ho visto i miei amici salutarmi per l'ultima volta...ragazzi giovani più di me che ormai mi avvio a diventare uomo...confesso...quando si sale in sella torniamo tutti un po' indietro con gli anni e ci sentiamo ancora bambini con un giocattolo tra le gambe e col brum brum che da piccoli facevamo con la bocca...ora lo facciamo col motore la cui potenza è enorme ed inebriante, ma che possiede energia e rischio letale...confesso, non riesco a smettere di girare la chiave dell' accensione ed alzare la gamba per salire in sella...il sol pensiero di non poterlo fare più mi fa rabbrividire...ma confesso pure che ogni volta che sto per farlo, saluto il mio cane e la mia compagna come se fosse l'ultima volta che lo faccio...dentro di me so bene quel che rischio, ma questo mi fa aver paura, e come qualcuno dice, la paura è colei che ci aiuta a vivere e a non fare c***ate, ma poi lo sappiamo tutti in fondo, saliamo lì sopra e tutto il resto non conta, o meglio, tutto il resto è relativo, per noi quel momento, quell' ora, quella giornata o mezza giornata in sella conta più di qualsiasi altra cosa, ci serve, ci aiuta a vivere, a staccare la spina ed a goderci il momento tanto meritato ed agognato in molti casi...è la nostra personale temporanea gratificazione degli sforzi ed impegni che spendiamo tutti i giorni....allora dico sempre io a mamma ed a tutti gli altri che mi danno contro: "non vi preoccupate, starò attento e cercherò di non fare bischerate, ma meglio morire vivendo che restare in vita come dei morti, se mi capiterà qualche cosa non piangete, sono morto felice, mi stavo divertendo, stavo facendo quello che sogno di poter fare tutti i giorni".
Leggendo questo articolo mi sono scese lacrime sulle guance....ovviamente la perdita di un compagno o collega non fa piacere, per me poi che ho assistito varie volte a questi eventi che mi riguardavano da vicino....sappiate che mi sarei impegnato a cercare di indirizzare le persone ad un uso turistico della moto in strada, aprendo topic e cercando di fare pubblicità di questi...i risultati sono stati scarsi...ma nessuno può giudicare, il problema grosso sta come sempre nelle istituzioni....già, si dovrebbero fare 2 cose per ridurre le morti sulle strade: 1) strade nettamente più sicure, sia in termini di fondo, segnaletica, guard rail, ecc. sia in termini di tracciati, misure di sicurezza, buona visibilità dietro le curve...non come a volte si trovano strade con curve ai cui margini nasce una savana... 2) Imporre il dovere a tutte le strutture sportive di poter aprire 4 giorni almeno al mese, di cui 2 obbligatoriamente nello week and al pubblico motociclistico a costo NULLO!!!!!!!!!! E un dovere!!! DOVERE!!!! Tutti hanno dritto a sfogarsi ed ad esprimersi...c'è chi va in piscina...chi va in palestra...chi va a pescare...chi corre a piedi...C' E' CHI CORRE IN MOTO!!!! Le strutture DEVONO permettere QUESTO!!! Sapete quanto si spende per unturno al Mugello? Intorno alle 200,00 euro per 20 o 40 minuti, e neppure tutti i giorni!!! ci sono giorni appositi che più spesso che mai cadono durante i giorni lavorativi!!! Ci vogliamo mettere la Benzina??? Le gomme? In più mettiamoci 100 euro a turno per eventuali imprevisti....quanto costa??? Ve lo dico io!!!! minimo costa 350 - 400 euro ogni volta che ci entri....quant'è lo stipendio medio di una persona? intorno ai 1200 euro....1 turno al mugello costa 1/4 dello stipendio medio di una persona!!!! FOLLIA!!!! FOLLIA!!!! DELINQUENZA!!!! Inutile fare posti di blocco, inutile punire, inutile massacrare le scatole ai motociclisti.....BASTA CON QUESTA COERCIZIONE!!!! Apriamo le porte degli autodromi ai motociclisti, i problemi si risolvono da se.....SALUTI.
Commento di: Desmo94 il 19-03-2009 13:50
QUoto alla grande...
Commento di: Fabiustdm il 19-03-2009 23:35
Due sere fa ho ascoltato il racconto di un amico di Lovere che seguiva da 300 m circa la moto di questo ragazzo.
Non reputo interessante aggiungere altro.

Chissà che possa guardare giù e guidare la mano di tutti coloro che vogliono correre sulle strade incuranti di creare pericolo anche per tutti gli altri.
Ogni domenica non può essere una carneficina: la moto è una passione non è il mezzo con il quale sfidare i propri limiti.

Alessandro "butta" giù un occhio.
Ciao!
Commento di: drFella il 20-03-2009 09:54
ne vale la pena - è la domanda che spesso campeggia in fondo a questi tristi articoli.
ma vale la pena di cosa? andare in moto? certo che vale la pena! la vita è bella perchè è fatta (anche) di cose belle, e la moto è una di esse. meglio rischiare di perderla per una passione, mentre facevi una cosa che ami, con chi ami, piuttosto che in altri 1000 modi. meglio vivere meno tempo facendo le cose che ti piaccono, che un'eternità in gabbia o nella frustrazione.
non c'è dubbio.
secondo più inquietante quesito:
vale la pena vivere la moto come "sport" o come adrenalina in strada?
la risposta è NO, 1000 volte no.
non si può guidare sportivamente in strada, inutile starcela a menare. le gioie che si vivono per strada devono essere quelle della guida turistica, dei viaggi con gli amici, delle prestazioni estreme...solo a tavola,
dietro un piattone di fettuccine al sugo di lepre e un buon rosso!
io dico che se vuoi fare guida sportiva ti compri la tua bella moto da 200cv ammortizzatore di sterzo, centralina e terminali da competizione, tuta da 2000 euri e giù circuiti, competizioni, ma CON UNA SICUREZZA PER SE E PER GLI ALTRI ACCETTABILE. poi quando vai in strada, hai l'altra moto, con 50 cv, che sono più che sufficienti, per goderti pieghe e paesaggi, ma mai al limite, tutt'altro.
il mio credo è che se mi farò male in moto devono essere gli altri a farmelo, dopo che io ho usato tutte le accortezze per evitarlo.
i problemi economici che comporta avere 2 moto, girare in pista, etc etc sono un capitolo a parte. ovvio che se girare in pista fosse più facile ed economico ci sarebbero meno ragazzi a rischiare la vita sulle strade.
tutto quello che ho detto non era riferito in alcun modo al ragazzo che ci ha lasciato, e che magari era la persona più prudente del mondo: sono solo considerazioni di carattere generale.mi rode il cxxlo però, che per questioni di mero buisness e marketing(colpevoli anche le riviste specializzate), moto da pochi soldi e centinaia di cv vengano date in mano a tutti, dall'aspirante camikaze al pilota provetto, sfruttando la nostra passione che non capiamo veramente fino in fondo. e non ditemi che ci sono anche auto da 200cv in mano ai ragazzini: costano molto di più e frenano mooolto di più e più facilmente di un'ottima moto
Commento di: Gommachiusa il 20-03-2009 10:56
Troppi rischi...troppi....
e' impossibile calcolare gli eventuali errori nostri ma sopratutto quelli degli altri...proprio quelli che troppo spesso spezzano vite troppo facilmente....ragazzi serve la testa...bisogna e bisogna stare attenti...
e' stupido morire in questo modo...
e' ingiusto.

Commento di: dede84 il 20-03-2009 11:04
Quoto con entrambi, la stada non è una pista...
Commento di: rudyamaha il 20-03-2009 13:26
Purtroppo io ho perso uno dei miei migliori amici in moto.Eravamo in tre,praticamente tre fratelli,arrivati i ventun anni finalmente compriamo tutti la moto,un sogno che si avvera.Io una ninja e i miei amici due gsx-r.Eravamo sempre in giro con le moto,sono la nostra passione.Un giorno eravamo in due al bar e aspettavamo il terzo per il nostro giretto dopo il lavoro.Ma è arrivato un altro nostro amico e ci ha dato la notizia.In un rettilineo un signore sugli 80 anni gli ha tagliato la strada e l'ha preso in pieno.siamo andati a vedere sul posto ed è arrivato un signore che aveva visto tutto.Ci ha spiegato un pò la dinamica..un volo tremendo.E stato un periodo orrendo,ancora oggi mi viene da piangere a pensarci,mille volte sono stato sul punto di vendere la moto.Ma non l'ho fatto,ma tutte le volte che l'accendo penso a lui e al sorriso che avevamo quando tutti e tre ci fermavamo al bar sul passo,e penso che lui da lassù ci veda e ancora sorrida.Certo bisogna stare attenti,l'ho imparato a caro prezzo,ma non si può rinunciare alle proprie passioni per questo,allora dovremmo tutti vivere una vita vuota.SE NE VALE LA PENA?io non sono un kamikaze,ma se penso a tutte le emozioni che ho vissuto in moto o con la moto,a tutti i posti che ho visto,a gli amici che mi sono fatto,e sopratutto alla sensazione che ho dentro quando in una bella giornata di sole ti fermi al bar sul passo,dopo un bel giro,con i tuoi amici,secondo me, NE VALE LA PENA.
Commento di: allok92 il 20-03-2009 20:49
mi avete fatto venire le lacrime al viso...purtroppo la moto e una grande passione ma una passione riskiosa....davvero toccante...
Commento di: sid80 il 20-03-2009 21:20
mi sono venuti i brividi..... ogni volta che si esce di casa in auto o moto non sappiamo mai se torneremo a casa ma non ci pensiamo mai tranne quando accadono disgrazie come queste. Ci resta solo andare avanti e avere occhi anche per gli altri.
Commento di: CurtiS il 21-03-2009 13:47
***** non mi sento più le braccia e le gambe..ogni volta che leggo delle cose del genere ripenso al mio incidente e ripenso che ho avuto una fortuna enorme a uscirne con una microfrattura e delle escoriazioni...
ma purtroppo non possiamo farci nulla, la passione per la moto non è una passione..E' UNA MALATTIA!!
siamo disposti a correre dei rischi impensabili pur di "curarci" senza pensare alle persone che ci vogliono bene e che stanno male quando ci succede qualcosa...

quindi se proprio dobbiamo andare in moto cerchiamo di fare al nostra parte e di essere sempre prudenti e usare sempre le protezioni...al resto ci pensa qualcuno da lassù...

Lamps
Commento di: maverik83 il 21-03-2009 17:02
sono nuovo delle 2 ruote e dopo tanta venerazione ho preso la mia prima moto una r6.. e bella e bello il brivido dentro ma nulla vale di più della vita... un abbraccio a tutti... prudenza per non versare altre lacrime...
Commento di: evi2 il 21-03-2009 23:48
vi sto nel cuore... ragazzi. Purtroppo di "Alessandro "ce ne sono troppi soprattutto quando arriva la primavera..... pensate quanti de sti****de lenzuoli bianchi posso aver messo nei miei 20 anni di soccorritoredel 118.Giusto sabato 14cm quando vi pensavo al maremma traffen io, con i miei colleghi , dopo 40 minuti di rianimazione, coprivo il corpo di un centauro che non era un "alessandro" era un "sergio" ma con la stessa tragica fine.Soltanto chi le vive può capire quello che si prova in quei drammatici momenti: ti allertano parti in sirena arrivi sul posto dell incidente( lo scenario ve lo potete immaginare)e con tanto sangue freddo inizi a cercare di fare il possibile x salvare una vita.spesso devi essere anche duro con i spettatori che ,x guardare ,non ti lasciano nemmeno fare il tuo lavoro e passi anche da maleducato.ma nessuno si chiede cosa resta dentro di te . un grande nodo in gola ,1000 pensieri di ogni genere e poi senza nessuna vergogna............ piangi dentro di te.ed è per questo che sono del parere di correre in pista e godere la moto in strada. ciao e un buon augurio a tutti noi per i prossimi incontri
Commento di: kawascratch il 22-03-2009 16:07
sono momenti che restano per sempre nella nostra testa anche io ho vissuto un momento del genere ed è difficile dimenticare,forse non bisogna proprio dimenticare forse vale la pena ricordare,quando salgo in sella almeno un momento la mia mente ricorda quel trgico fatto ma vedi l'amore verso la moto è incredibile,nessuno se non un altro motociclista capisce questo sono convinto o lo dico col cuore che Alessandro se ci potesse parlare per un momento direbbe amici miei in sella per continuare a goderci la vita naturalmente con prudenza Addio Alessandro
Commento di: --SiMo-- il 23-03-2009 17:28
Mi dispiace tantissimo per Alessandro. Non posso fare a meno di ammonire chi dice che non c'è niente di meglio che morire facendo quello che si vuole. Comportamento egoistico nei confronti di chi ti vuole bene e altrettanto idiota perchè la morte in questa vita terrena non è mai una bella cosa.
Un abbaglio ad Alessandro , con la convinzione che, sicuramente, starà meglio che su questa terra indegna.
Commento di: GILAS il 30-03-2009 14:06
E' assolutamente inutile stilare commenti su episodi di questo tipo , ma mi avvilisce non tanto la morte , che fa parte comunque in un modo o nell'altro della nostra vita di tutti i giorni e che riconosciamo "solo" nell'esempio altrui , ma il pensiero che molti si sentano "Vivi" esclusivamente avvicinandosi ad essa "incoscientemente".

Alcuni miei amici sono morti così..., "stupidamente" , per proprio od altrui errore e questo non mi aiuta a giustificare il fatto.

Ho sempre adorato ed amato il rischio in molti campi sportivi e non, ma ho sempre considerato questo rischio calcolandolo coscientemente.

Guidare un'auto sbadatamente o correre a 210 su di un tratto a doppio senso e dove il limite è 70 km/h non aiuta nessuno a trovare un colpevole, ma semplicemente tinge di scuro quanto di più bello nello sport motociclistico è pregno di vitalità ed adrenalina, che non è a parer mio il solo GAS GAS, ma la possibilità continua di raccontare le proprie emozioni attraverso i gesti e le memorie di belle escursioni fatte di passione, panorami, vento sul viso, sorriso ed "amore per la vita".

Ho conosciuto i miei limiti e le poche volte che non li ho rispettati ho pagato salato...., se i nostri amici sono "andati" chi iparlerà dei loro ricordi tra 10 anni ???

Non mi permetto di elargire consigli a caso, ma questa sarà almeno per me una nuova occasione per riflettere e ritenere un forte dolore, un dolore che non è il mio, ma che provo ancora.
Claude
Commento di: DohkoZX6R il 02-04-2009 19:46
Eravamo al Bar insieme,ci siamo bevuti il nostro Estatè al Limone poi è arrivata quella maledetta telefonata...
La sua fidanzata che lo cercava e gli diceva di andare a casa,alla svelta peraltro,perchè doveva portarla a fare Shopping,non gli dava pace neanche quando era a spasso con gli amici in moto...
Lui,innamorato perso com'era,le annuì,mi salutò,mi disse: "ci si vede dopo per l'aperitivo!" e partì per andare a casa...
Dopo 40 minuti circa riparto anche io...
A 10 km dal bar vedo una fila di automobili e il 118...
In mezzo alla strada un telo bianco steso...
Da una parte la sua R6...
Avvicinandomi riconosco con orrore i suoi stivali...
Mi misi a piangere dentro il casco come un bambino,non mi fermai,non ce l'avrei fatta a vederlo oltre per più tempo...
Seppi che a causa della velocità con cui aveva preso una curva l'avantreno lo aveva tradito facendolo cadere rovinosamente a terra e nella caduta si era frantumato l'osso del collo...
La sua fidanzata non si mostrò mai pentita di quella telefonata,tant'è che io e alcuni amici al funerale glielo facemmo notare con disprezzo...
Ma ormai era inutile...
Tutto inutile...

1985-2007

Sei sempre con me,
ciao Jerry!
Commento di: CarMILLina il 02-12-2009 15:33
Condoglianze alla famiglia di alessandro.

Bull proteggici sempre dall' alto e bloccaci
il nostro maledetto polso quando non è più
la testa che ragiona ma il nostro cuore che solo
noi motociclisti abbiamo.addio bull