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Quel maledetto sabato pomeriggio...
Scritto da JO74 - Pubblicato 10/03/2009 16:47
Resoconto di un sabato pomeriggio in moto, con amici. Un brutto sabato pomeriggio...

E’ un sabato pomeriggio di Agosto, di qualche anno fa. Quattro amici, partono fare un giro in moto prima delle imminenti ferie estive che li porteranno a non vedersi per un po’. Destinazione lago di Garda. Fa veramente caldo, l’umidità è terribile.

Partono tranquilli e contenti. Contenti di stare assieme e di essere con le loro amate moto supersportive. Lungo la strada non c’è tanto traffico, dopo tutto, è pomeriggio presto, e molta gente sarà in casa al fresco, con il condizionatore al massimo. I quattro ragazzi continuano il loro viaggio, si divertono, qualche impennata, qualche sgasata, qualche battuta durante le terribili attese ai semafori rossi. La meta intanto si avvicina.

Circa a metà strada però, succede qualcosa. Il gruppetto dei quattro si divide a metà. Due centauri, cominciano a dare più gas e a staccarsi dagli altri due. Danno ancora più gas e distanziano sempre più gli altri colleghi. I rettilinei diventano sempre più corti, le curve diventano sempre più da piega, il tachimetro segna velocità sempre più alte, la lancetta del contagiri continua inesorabilmente a salire. Sale inevitabilmente anche l’adrenalina, quella scarica che non ti fa pensare alla velocità elevata, alle curve, alle macchine che si incontrano, alla possibilità che qualsiasi cosa possa succedere.

Ad un certo punto però, fuori da una curva, in lontananza si intravede qualcosa. Sarà a circa un chilometro di distanza. Ancora troppo lontano per rallentare, si pensa. Quel qualcosa intanto diventa sempre più vicino. Eccolo, è un trattore con rimorchio che procede nella stessa loro direzione. Il primo comincia a rallentare, l’amico che lo segue esita un attimo e poi anche lui si attacca ai freni. Il trattore si avvicina sempre di più. Un’occhiata veloce a destra, ma niente, c’è il fosso e non si può passare. Un’occhiata veloce a sinistra, sull’altra corsia, ma arrivano delle macchine e la strada e troppo stretta per passarci in tre. Il primo centauro rallenta, riesce ad accodarsi al trattore. Il tempo di guardare negli specchietti e vede il suo amico sopraggiungere forte, troppo forte. Non può farcela. Se lo vede così sfilare a destra e… crash…

Il tempo di fermarsi ed arrivano anche gli altri due del gruppo. A terra c’è una moto in condizioni pietose, pezzi di carena per la strada, una visiera e… un ragazzo. Un ragazzo disteso per terra, a pancia in su. Dall’apertura del casco, lasciata vuota dalla visera volata via, si vedono i suoi occhi. Sono chiusi. Non si muove. Intanto sono giunti anche gli altri due amici. E’ quasi panico. Cominciano a chiamarlo. Ad un certo punto quel corpo comincia a muoversi, gli occhi tendono ad aprirsi. Ecco, ha aperto gli occhi, muove le mani, muove anche le gambe e finalmente, dalla sua bocca esce qualche parola. Meno male, pensano gli amici.

Lo schianto, il volo per terra, tutto è durato pochi secondi, ma a quei tre ragazzi, che sono in piedi attorno al loro amico, sono sembrati momenti interminabili. Con il loro aiuto, il ragazzo a terra si rialza. E’ dolorante, confuso, ma sembra non abbia niente di rotto. La moto viene spostata, il traffico riprende come prima. Il protagonista dell’evento, tornerà a casa poco dopo in furgone, con qualche botta qua e là, con la moto a pezzi, ma tutto intero. Sano e salvo. Il protagonista dello schianto, racconterà poi, che quando ha capito che l’impatto era inevitabile, tutta la vita gli è passata davanti. Ha pensato davvero che fosse l’ultimo giro in moto. L’ultimo della sua vita.

La moto è stata poi venduta come rottame qualche mese dopo ed al suo posto ne è arrivata una nuova. Il casco ha trovato posto su una mensola in camera da letto, a fare da cimelio e a ricordare. E il ragazzo? Il ragazzo si è ripreso bene, è infatti ritornato a girare in moto, ha già cambiato altre moto e si diverte ancora. Quel giorno però non se lo scorderà mai per il resto della sua vita.

Ancora oggi ricorda tutto come se fosse successo ieri. Ricorda il viaggio, la forte velocità, il trattore, lo schianto, il rumore di plastiche schiacciate. Ma soprattutto, ricorda la storia della sua vita che in quei momenti gli è passata davanti agli occhi. Mai e poi mai, si scorderà quell’esperienza, la porterà con sé per tutti i giorni della sua vita. Ne sono certo. Ne ho la certezza perché QUEL ragazzo ero io…
 

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Commento di: Sc8rpIoN_Tf il 10-03-2009 17:00
veramente complimenti per questo racconto..ero quasi con le unghie attaccate sul tavolo leggendo l'accaduto..fortunatamente non è successo l'irreparabile!

Felice di averlo letto direttamente da te :) lampss
Commento di: JO74 il 10-03-2009 21:46
Sono io che sono contento che sia piaciuto...
Hai ragione... meno male che...
Commento di: gae_theboss il 10-03-2009 17:25
bel racconto....

toccante...

meno male che è danta cosi ;-)
Commento di: fzx53 il 10-03-2009 17:47
ti cito poche parole da mio ultimo libro....." la morte è un angelo, indossa un abito costellato da mille occhi, quando è arrivato il tuo momento viene da te e vede se Lachesi ha reciso il tuo filo della vita, se è tagliato porta via l'anima altrimenti porta via solo gli occhi e te ne lascia altri due con i quali vedrai la vita in altra maniera....".... se fossi ateo ti direi "che culo" se fossi cristiano ti direi di portare un cero tipo torre di pisa..ma sono solo un vecchio prof. e ti chiedo: che cosa hai imparato? e come è cambiata la tua vita da quel giorno?
Commento di: JO74 il 10-03-2009 21:54
Direi che quel giorno Lachesi mi ha donato degli occhi nuovi... nuovi occhi con i quali quando vado in moto, riesco a vedere molto più lontano (e non intendo in senso di distanza...)...
Da quel giorno, la "luce" con cui vedo le cose, il mondo, la vita... direi che è cambiato...
Commento di: iam il 11-03-2009 13:02
@JO74

Racconto coinvolgente, contento che tu lo possa raccontare...
e sono sollevato che tu ora veda le cose in modo diverso!
Commento di: iam il 11-03-2009 12:58
Bellissima la citazione!!!
Commento di: Yorkx il 11-03-2009 15:46
E' più facile far alzare gli indicatori sul cruscotto che tenerli a freno.
Purtroppo lo si capisce spesso solo dopo un'esperienza del genere... e dopo questa, non tutti hanno l' opportunità di avere degli occhi nuovi.

un bravo motociclista non è quello che sa aprire il gas e piegare .... ma quello che sa quando è inutile aprire il gas e piegare.
Chi ha avuto la fortuna di cambiare i propri occhi, ha capito che spesso è solamente inutile!

Spero che la tua esperienza venga letta da molti motociclisti perché molti, oggi, non hanno ancora capito su cosa si siedono.

Grazie per averla scritta!
Commento di: rossofisso il 10-03-2009 18:17
Ma che sei scemo?
M'hai fatto sta col cuore in gola per tutto il tempo che ho letto
La prossima volta che te becco su un forum te faccio nero..

P.S. Sei un grande!!!!!!
Commento di: JO74 il 10-03-2009 21:49
Dai, non esagerare...
Forse è uscito un pò toccante perchè il racconto lo ha scritto quel p**la del protagonista...!!!
Alla prossima....
Commento di: nise_8 il 10-03-2009 21:55
Quando vi vedo sverniciare la mia mukka come se fossi fermo penso dentri di me: spero che davanti la strada sia libera.

Dobbiamo ricordare sempre che la fortuna a volte può essere girata dall'altra parte e quindi invito te come testimone a parlare spesso della tua esperienza con i tuoi amici dal polso veloce.

;-))
Commento di: JO74 il 12-03-2009 01:41
Come si suol dire... la fortuna è cieca, ma la s**ga ci vede benissimo... se poi ce le andiamo anche a cercare...
Dice il saggio "imparare dai propri errori e trarne insegnamento"...
Commento di: mary69 il 10-03-2009 22:29
Non posso che complimentarmi sia per il racconto, sia per la forza che hai mostrato ritornando in moto. E soprattutto per l'insegnamento che hai sicuramente saputo trarre da quella brutta avventura.
Complimenti ancora.
Commento di: JO74 il 11-03-2009 00:16
Hei... piano con i complimenti... altrimenti divento rosso...
Ti ringrazio...
Commento di: InoT il 10-03-2009 23:50
Cavolo mi hai fatto venire i brividi..ahimè me la sono vista brutta pure io ma in auto....una curiosità...che moto avevi? e che moto hai adesso?
Commento di: JO74 il 11-03-2009 00:12
Anche a me sono venuti i brividi... è un miracolo che non mi siano venuti i capelli bianchi tutti d'un colpo...!!!
Quel giorno ho distrutto la mia R1 mod. 2000...!!! Buttato via quella, ho preso l'R1 mod. 2002 e adesso... ho un'R1 mod. 2007... Mi sa tanto che sono malato di R1...!!!
Commento di: InoT il 11-03-2009 11:30
Beh la R1 è una gran bella moto..e li le alte velocità si prendono facilmente...Bella sportiva
Commento di: sguelfaro il 11-03-2009 09:02
Potevi morire Tu solo,oppure assieme ad uno dei tuoi amici,o tutti assieme,o solo il conducente del trattore,o qualcuno che passava di li. Io per un po' la patente te la toglierei,assieme ai tuoi amici "piloti". Spero che la lezione ti sia servita e il tuo comportamento in strada possa essere più..... lascio a Te l'aggettivo. Ciao e coraggio.
Commento di: fra91_ il 04-04-2009 14:54
???? è un commento intelligente? perche togliere la patente? ma sei fuori?
Commento di: PePPe22 il 22-07-2009 19:46
squelfaro tu chi sei per sentirti cosi' sopra le parti? non hai mai esagerato in moto in vita tua? mai?? lo sappiamo tutti quali sono i pericoli..
fortuna
Commento di: doppiaccensione il 11-03-2009 09:21
già fortuna, perchè di questo si parla , l'importante per te è che adesso lo hai capito, mi fate una paura quando sul mio maxi scooter vengo sverniciato da super sportive, alcuni non contenti mi passano talmente vicino che basterebbe un niente per farci cadere entrambi ............ vera incoscienza

però mi hai fatto rammentare un incidente sul lavoro, circa 30 anni fà, poteva costarmi molto caro
è vero, è impressionante , ma ti passa la vita davanti agli occhi in pochi secondi, è una sensazione che non dimenticherai mai

buona strada
beppe
Commento di: poiurto2004 il 11-03-2009 10:41
Piu' che MALEDETTO.. lo definirei..BENEDETTO..O NO???
Ciao
Commento di: JO74 il 12-03-2009 01:45
Bè, effettivamente... non hai tutti i torti...!!!
Commento di: Virgo il 11-03-2009 14:17
Bravo, mi è molto piaciuto.

complimenti.
Commento di: whooring il 11-03-2009 16:32
bell'articolo (di dove sei? io prov. di verona)

il problema non sono le maxi sportive o sportive e basta (io ho una r6) ma chi ci metti sopra.
Sempre per restare sul bel lago di garda l'anno scorso durante una delle prime uscite abbiamo fatto la sponda veronese ed in giorno ho rischiato lo schianto 4 volte e tutte le volte per colpa di scooteristi incoscenti!!!
Per ben tre volte me li sono trovati interno curva: io allargavo in entrata per poi chiudere e loro mi passavano all'interno, al terzo ho corso dietro e quando si è fermato lo abbiamo assalito (verbalmente) e il def****** si è scusato dicendo che era colpa mia che gli avevo lasciato lo spazio all'interno manco fossimo in pista (non è che le strade del lago di garda siano poi così larghe).
Con il quarto per poco faccio un frontale perchè ha sorpassato in curva.

Sarà un mio parere ma da quando fanno questi scooter con prestazioni elevate le strade sono ancora più innondate da dementi che pensano di essere con Rossi; almeno in moto bisogna saperci andare, impostare, lavorare bene con frizione e cambio.

Poi come in tutto dipende da chi ci sale sopra
Commento di: JO74 il 12-03-2009 01:48
Io sono della provincia di Mantova e concordo con te. Non conta tanto quanti cavalli hai sotto il c**o, conta solo se i cavalli li ha in mano un p**la o meno... ed io quel giorno ero un p**la...!!!
Commento di: thelion86 il 11-03-2009 18:22
Complimenti bel racconto...

Posso solo aggiungere che la velocità, le curve e la potenza della moto aumentano le percentualità dell'impatto ma ragazzi credetemi anche quando cadi con un 125cc....dopo un bel po ti rialzi.....guardi la moto che non riesci a capire che modello è...bhe allora capisci che quel giorno non era il mio giorno
ora ho una z750 e vero molto più potente ma moto più tranquilla perche a guidare quel mostro c'è qualcuno che è caduto e può raccontarlo ho un bel tatuaggio permanente sulla pancia ma sto bene......
sulla strada nessuno deve dimostrare niente a nessuno
P.S. Mi si è rotto il mozzo che collega manubrio a forcellone anteriore a 135Kmh....(Non era colpa mia)
Commento di: JO74 il 12-03-2009 01:51
A me fortunatamente, tatuaggi non ne sono rimasti, per i danni... meglio lasciar perdere... forcelle piegate, cannotto di sterzo staccato dal telaio, telaio scoppiato in due punti, cupolino, serbatoio, radiatore distrutti, ecc. ecc.....
E' una gran fortuna poterlo raccontare...
Commento di: dri56 il 11-03-2009 20:49
e meno male che lo racconti tu ... ma purtroppo a tanti altri non e' andata bene e la cronaca si legge sul giornale
a me tanti tanti anni fa : ero in staccata e mi fini l'asfalto e comincio la ghiaia, immaginate come e' finita ... e meno male che ve la racconto io!
Lo dico sempre non e' la moto che conta .. ricordate che la manopola del gas l'abbiamo in mano NOI e non un 'altro

Un saluto a tutti
Commento di: eusebio il 11-03-2009 21:54
ciao,sono contento per TE, che puoi raccontarlo ,molto toccante il racconto ,il prossimo inizierò dalla fine.ciao e auguri.
Commento di: fabio1961 il 11-03-2009 22:47
Re: Quel maledetto sabato pomeriggio...
di fabio1961 il 11-03-2009 22:43:55

...ho 48 anni...
la moto è stata fedele e amata compagna per buona parte di questa cifra...regalandomi cose pazzesche...adrenalina e divertimento, pace e tranquillità nelle gite domenicali con la mia attuale moglie...Mi regala ancora, mentre sorrido sotto i baffi nascosti dal casco, la soddisfazione di portare in giro mio figlio di 12 anni che si diverte come mi divertivo io...
non privatevi di questo...
Ascoltate quella vocina che vi parla mentre quella manopola scatena l'inferno...fatelo a volte...ma non sempre...non sfidate la sorte pensando che non è questa l'ora...tante volte mi ha salvato...l'ho ascoltata...non ho provato a sfidarla...le porto assoluto rispetto...da solo...dentro quel casco non posso pensare che non vedrò poi il sorriso di mio figlio...non mi divertirò più sentendo le sue mani che si stringono sul mio giubbotto...o il suo urletto dopo una curva piegata di più....fatelo...ma fatelo se sentite il silenzio nel casco...
Commento di: mamussi48 il 12-03-2009 08:23
complimenti per il tono usato.

Spero solo che questo scritto torni utile a coloro che

"vantano" centinaia di cavalli ma che non sono capaci di dirigere un somaro
Commento di: bingo51 il 12-03-2009 08:32
concordo
Commento di: bingo51 il 12-03-2009 08:31
bravi ,a tutti è successo un incidente,per cause più disparate,ma sono quì fieri di raccontare quello che hanno provato..............ma gli altri che sono morti, che ***** dicono?
fareste meglio a non vantarvi tanto , l'emulazione è pericolosa.
Commento di: lmv il 12-03-2009 09:24
grazie. sono ancora un novellino (maturo novellino a 45 anni), ma già mi capita di osare troppo.

grazie per questo racconto, che mi ricorda quanto è bello guidare una moto e non farsi portare.

sono contento di averlo sentito da te ... e non dai tuoi amici.

luca
Commento di: MAK1 il 12-03-2009 10:13
sicuramente c'è qualcuno che commenterà : -colpa della troppa velocità !

certo la velocità non aiuta a fermarti, certo magari andare piano a parità di botta ti salva la vita!

ma l'unica volta che sono salito su di una macchina, con tutta la moto , andavo a 60 km/h e quella frenata di 5 metri mi è sembrata lunghissima... ho anche avuto tempo di pensare e dire alla mia zavorrina reggiti che questa volta ci facciamo male !
lei solo contusione dell'anca , io polso destro e pollice sinistro!

concludo: divertirsi e anche correre, ma con attenzione, poi quando succede succede.
Commento di: leon il 12-03-2009 10:45
ti capisco...anche io ho avuto un esperienza del genere...un volo a 120-130 km/h... esperienze del genere non cambiano la tua vita, ma cambiano il modo in cui vedi e vivi la strada...
Commento di: Ospite il 12-03-2009 16:50

QUANTO VORREI che anche il nostro amico Mauro potesse vedere con occhi nuovi la vita...........................................e invece ora alla domanda di sua madre "sicuramente Mauro non andava piano ma perchè quel furgone ha girato e non l'ha visto? perchè proprio a lui??" l'unica risposta che ho saputo dare è stata "perchè Dio al suo fianco vuole sempre le persone migliori!"....

Tutti noi nasciamo con un Destino ben preciso, la data dell'ultimo giorno è già scritta, però cerchiamo di usare la testa per non anticiparla!!!!!!

V
Commento di: JO74 il 13-03-2009 01:01
Non posso che rammaricarmi per quanto successo a Mauro...........
Mi spiace tantissimo.............
Commento di: DEDOTRIPLE il 12-03-2009 21:52
gran bel racconto jo
come tanti altri di noi potrei (o forse dovrei)dire di andare piano,di guidare con la testa,essere prudenti e chi più ne ha più ne metta.....
il problema è che le strade non sono assolutamente pensate per le due ruote(non è un discorso di correre o meno),gli automobilisti non ti vedono e non ti sentono,la gente sembra che attraversi senza guardare,poi magari ci si mette anche del nostro e si salvi chi può
io la moto la uso tutti i giorni per andare al lavoro,per fare le mie uscite con gli amici ed anche per fare qualche viaggetto,e fortunatamente sono una persona calma,perche ne vedo tante per la strada che ci sarebbe da fare a pugni ogni 100 metri...
pertanto invito tutti i colleghi motociclisti a vivere la nostra passione nel migliore dei modi,usando cuore e seza mai esagerare perche il pericolo purtroppo ci attende ad ogni angolo
v
Commento di: Fisis il 12-03-2009 22:48
DEDOTRIPLE ti quoto appieno, anche io con la tua stessa situazione: in moto ogni giorno, e in città certe volte ti viene proprio da chiederti perchè metti la tua vita in mano all'attenzione degli altri: gente che gira di colpo, senza freccia, dove non potrebbe... io lo so bene, ci ho già rimesso una moto e una spalla, per la disattenzione e il mancato rispetto del codice della strada da parte di un automobilista...

Così spesso ci si chiede se ha senso vivere in modo che quasi non sembra più questione "Se" si avrà un altro incidente, ma solo "quando" questo avverrà... Lo so è brutto ma la sensazione è questa, visto che guidando nel traffico puntualmente - con una media di 1 volta a viaggio - ci si trova a dover intervenire in fretta per evitare un danno alla propria persona da parte di un imbecille... sembra un campo minato, che un giorno potrebbe coglierti con un livello di allerta non sufficiente...

beh, per ora mi sono risposto che comprarmi una scatola su quattro ruote e stare in coda come tutti gli altri per me non è ancora accettabile, perchè lo sentirei come un sopruso derivante dall'inettitudine altrui... ma certo chi mi vuole bene starebbe ogni giorno moooolto più tranquillo...
Commento di: ice_man il 13-03-2009 15:04
psyhs,

in parte hai ragione ma in parte no, a mio avviso. Perché?
Beh, io sono un motociclista prudente, meno prudente (a volte e quando le condizioni lo permettono), cosciente e felice di avere qualcuno che lo aspetta a casa, che lo ama...che lo desidera in vita...

Purtroppo, gli automobilisti di oggi sono gli stessi di ieri: hanno la testa altrove quando guidano, parlano a telefono e...molti usano gli specchietti come delfettori per l'aria, anzichè aprirli.
Ma è anche vero, tremendamente vero, che siamo noi motociclisti i primi a "non rispettare" il codice della strada, per il 90% del tempo che passiamo in sella: sorpassiamo a destra, sorpassiamo a sinistra su strade ad unica corsia, sorpassiamo con strisce continue e...quante volte rispettiamo i limiti di velocità??
Da automobilista mi da fastidio che un motociclista mi sorpassi a destra, quando magari io devo girare...Da motociclista mi da fastidio avere due ruote e stare in coda...

Morale, nessuno ha più colpa dell'altro, tra motociclista ed automobilista.
Sta a noi salire in sella, allacciare il casco e con esso il buon senso e la consapevolezza che se vogliamo tenere aperto DOBBIAMO farlo in pista...altrimenti accettiamo rischi e conseguenze.

Ciao! ;-)
Commento di: Refosco il 13-03-2009 00:29
Gran bel racconto, e sono felice che tu sia qui a scriverlo. Ed anche perchè ti sei esposto a tanti commenti sul tuo comportamento. Non è facile capire ed ammettere i propri errori passati, sei un grande.
Buona strada, più in sicurezza possibile.
Lamps.
Commento di: JO74 il 13-03-2009 01:11
L'errore che ho fatto quel giorno, l'ho ammesso fin dal primo momento, ed ora anche pubblicamente qui sul Tinga... e sono pronto ad accettare tutti i commenti che verranno...
Mi fa piacere il fatto che a tanti il mio racconto sia piaciuto. Mi fa altresì piacere che sia stato visto come un'ammenda pubblica ed una testimonianza vera delle ca***te che non si devono fare, perchè quella volta è andata mooolto bene, ma poteva andare mooolto peggio...
Io ho sbagliato, lo ammetto... non fate l'errore che ho fatto io...
Commento di: Ospite il 13-03-2009 08:45

"Io ho sbagliato, lo ammetto... non fate l'errore che ho fatto io..." ............... !!!!!!!

Mi auguro questa frase possa essere recepita e messa in atto da tutti coloro che la leggeranno........ non salverà la vita a tutti, perchè le disgrazie hanno mille facce, ma aiuterà certamente!!!!!!!!!!!!!!!!!!

I miei complimenti a JO74 per aver saputo aiutarci pubblicamente ad essere più consapevoli!!!!!!!!!!!

Grazie JO74 !

Commento di: Niky696 il 14-03-2009 01:34
Commento di: Niky696 il 14-03-2009 01:48
Ciao il tuo racconto mi ha molto colpito mi ha ricordato il mio,solo che io sono stata più sfortunata
Commento di: patrick70 il 14-03-2009 12:53
Ciao come tutti coloro che hanno postato un commento, anch'io ho apprezzato molto il tuo racconto.
Quando ero piu' giovane ho fatto uno scontro frontale con l'auto ed ho visto anch'io in una frazione di secondo tutta la mia vita passarmi davanti, impressionante! incredibile! ma vero! da allora è con occhi nuovi che guardo il mondo anch'io... con la moto ho fatto due scivolate, niente di grave.
Pero' gli incidenti avuti mi hanno reso consapevole del pericolo che ci sta in agguatto sempre e dove uno meno se lo aspetta.
Il mio motto è diventato questo: accendere sempre prima il cervello poi il motore della mia amata moto...
Un caro saluto a tutti, Patrick
Commento di: JO74 il 14-03-2009 19:33
Sinceramente... devo dire che mi hai spiazzato... non so se chiderti il perchè dici di essere stata più sfortunata, oppure no... non mi va di impicciarmi troppo degli affari degli altri... se vuoi, se ti va, se te la senti... fammi un fischio...
Commento di: JO74 il 14-03-2009 19:35
Patrick70... io quel giorno il cervello non credo di averlo acceso prima di partire, anzi... mi sa che l'avevo lasciato proprio a casa...!!!
Commento di: Loky il 14-03-2009 14:09
Ciao,
L'articolo che hai scritto e' eccezionale, mi ha letteralmente incollato al pc..... la tua dialettica e l'enfasi con cui irretisci chi legge nella tua ragnatela di emozioni e' semplicemente straordinaria

Per il resto l'unica cosa che mi sento di dirti e' che sei stato un benemerito stupido, uno che non avrebb dovuto comprare una moto che superi il cinquantino.
Supersportiva da millemila cavalli e un asino che la guida...
Sei stato fortunatissimo, tanti come te non avrebbero probabilmente portato a casa la pelle.
Ora sono felicissimo che tu abbia capito e che tu abbia voluto condividere la tua esperienza con noi tutti per farci "crescere".
Spero di non sembrarti uno stron..o, voglio solo non essere ipocrita e dirti cio' che penso realmente.
Per andare forte ci sono le piste. Pensa se per sbaglio al posto del trattore ci fosse stato un bambino, magari tuo figlio....
Andare veramente forte comporta una responsabilita' verso se stessi ma soprattutto verso tutti quelli che ti sono accanto, amici e non.Io ragiono cosi': se mi ammazzo io sono io che ho sbagliato ed e' solo colpa mia; Se e' qualcun altro ad uccidermi non ne ha il diritto e non e' giusto che io paghi x gli errori altrui.
Se qualcuno mi considera freddo, egoista o altri epiteti che non mi va di menzionare, faccia pure, accetto un qualsiasi commento...purche' suffragato da una spiegazione logica; saro' ben felice di confrontarmi con lui. Magari mi aiuta a migliorare.
Lamps

Commento di: JO74 il 14-03-2009 19:41
Non c'è niente di male ad essere sinceri, anzi...
Mentre scrivevo, speravo piacesse almeno un po', ma sapevo anche che mi sarei tirato addosso le ire di tanti... ho cercato di scriverlo al meglio che potevo, cercando di far trapelare il più possibile le mie emozioni... porca paletta, io quel giorno ho visto la morte in faccia...
Sono io che sono pronto ad accettare qualsiasi epiteto contro di me, la ca**ata l'ho fatta io...
Sinceramente però, credo di aver imparato la lezione...
Lamps
Commento di: CurtiS il 14-03-2009 16:48
leggendo questo articolo mi sono venuti i brividi..è passato quasi un mese dal mio botto e ho provato le tue stesse sensazioni in quel momento
Commento di: setepiglio il 14-03-2009 18:25
ciao ho letto quanto ti e' successo e sono felice che non ti sei fatto male ,ho 51 anni di cui 37 passati sulla moto e per farti capire quanto amo la moto sappi che ultimamente posseggo da quasi due anni una cattiva fz1 e con lei ho gia' fatto 47500,solo una cosa ti dico, sono caduto parecchie volte ,gli ospedali li conosco eccome, ultimo per evitare un frontale per il solito pirla non avendo via d'uscita ho mollato la moto ma ho continuato la scivolata finendo letteralmente sotto un auto in sosta,mi e' andata bene,ti premetto che il gas lo apro e vado. Ora arrivo al punto...te dici che hai il casco in bella vista per ricordare lo scampato pericolo forse per ricordarti di essere piu' prudente e fai bene ma non la penso come te perche' quando vado in moto mi dimentico di quando sono caduto o quando mi sono fatto male altrimenti andrei con la paura e allora tanto vale non andare piu' in moto,mi fido del mio istinto e sembrera' strano quando vado gia' so' cosa deve fare chi mi precede,abbiamo tutti le nostre storie noi motociclisti ,belle e brutte esperienze ma l'importante come dici te e poterle raccontare ,ciao e bastano due dita per salutarsi mentre ci incrociamo segno distinto della nostra pssione per la moto
Commento di: JO74 il 14-03-2009 19:52
Sinceramente, quell'episodio me lo ricorderei anche senza il casco in bella vista. Quando sono tornato in moto, era passato qualche mese da quel giorno e... mi sembrava di essere un brocco!!! Non ero più capace di guidare come prima... se fosse continuata così, avrei sicuramente smesso di andare in moto. Fortunatamente, ho ripreso a guidare "normalmente" ed anch'io, come te il gas lo apro anche adesso e vado... oggi però, mi sento più sicuro, più attento, più giudizioso... per questo però, forse si dovrebbe chiedere conferma a chi esce in moto con me, per sentire da loro se sono ancora il co***one di quel giorno o no......
Nel mio profilo, in firma, ho scritto la frase "sempre e comunque, dare gasss...!!!", bè io gas lo dò ancora, ma ho imparato che.... zio birbante bisogna anche mollare e frenare.....!!!!
Lamps
Commento di: DEDOTRIPLE il 15-03-2009 20:36
comunque sia penso che dare gas faccia anche parte dell'essere motociclista.....specialmente se sei uno da r1 :)

lamps
Commento di: Loky il 16-03-2009 11:31
Secondo me se sei veramente uno da r1 sai che il gas lo devi dare in pista, altrimenti 180 cavalli non li usi.
Poi, per carita' sai quanta gente ha l'r1 perche' e' bella e ha tanti cavalli e poi viene sverniciato dal primo dominator/gs che passa???!!!!
Non giudico le scelte che uno fa, esprimo solo mie opinioni. Ho un r1 e la uso principalmente su strada, ma non penso nemmeno minimamente ad andare forte.
In pista do tutto quello che posso : asfalto buono, vie di fuga, nessun automobilista rinco e soprattutto nessun pericolo di far del male ad altri ti danno la possibilita' di vivere tutti i cavalli della moto. Se lo fai su strada secondo me forse non consideri che un tuo errore puo' costare la vita di un altro.
Io non me lo perdonerei MAI. Ragiona su quello che scrivo pensando ad un esempio: alcuni anni fa un ragazzo di cui per ovvi otivi non posso fare il nome, lo chiamero' C, e' andato con amici al pub di salice terme.ha bevuto e anche parecchio.dopo il pub, discoteca e altro giro di alcolici.fine serata al Mac donald di Montebello. Stava portando a casa i suoi amici e quella che forse sarebbe diventata la sua ragazza, la velocita' era alta...gli e' sempre piaciuto andare forte.
Ad un tratto la strada e' impazzita e lui ha fatto un incidente.erano in 5, erano giovani 4 di loro sono morti. Lei aveva appena 16 anni. Nell'incidente hanno coinvolto un'altra vettura dove c'era una famiglia composta da 3 persone: padre di 35 anni, madre di 29 anni e un figlio che di anni ne aveva 1 e mezzo.

tutti morti

valuta tu
Commento di: Hoinnet il 16-03-2009 10:00
mi dispiace essere un po' crudo...

...ma perchè dovete sempre rischiare di ammazzarvi (quando vi va bene) prima di capire come si va in moto in strada?


lamps.
Commento di: finse il 16-03-2009 11:08
"racconto bellissimo"

anche io ho vissuto qualcosa del genere, una lezione!!


grazie
Commento di: airgear il 17-03-2009 15:00
mi unisco hai complimenti per l'articolo e meno male che tutto si è cuncluso bene.
Contento che continui ad andare in moto!

Sono cose che ti segnano ed è sempe difficile superarle e tornare in sella!!
Commento di: Cipollino18 il 17-03-2009 18:28
bello il racconto...meno bello cio' che racconti...non riesco ad immaginare cio' che potrebbe succedere se...!!.ma ci penso spesso, prima di un'uscita, o all'inizio di un passo, di un rettilineo, di una serie di curve...poi abbassi la visiera, ed è come se la mente pensasse solo alla strada, solo alla staccata, solo alla curva, e quel pensiero non esiste piu'........esiste solo la moto e la strada!!
Commento di: speedr6 il 18-03-2009 17:01
Sono felice che quel ragazzo si sia rialzato ed appia riaperto gli occhi e visto il clielo e la sua vita . Lo dico con le lacrime agli occhi perche ' quando succedono queste cose la cosa bella e' che DIO ha deciso che tu devi continuare a vivere. Lo dico perche ' anch' io ho vissuto un esperienza dove c' era il nostro angelo custode che ha evitato la tragedia . Era mezzanotte di una calda sera di agosto quando io e mio marito decidemmo di andare a Sperlonga con la nostra R6 a prendere un gelato . Dalla mia citta ' ( Formia ) Sperlonga dista un 20 KM , da percorrere sulla statale flacca , strada piu bella di giorno in quanto molto panoramica e ricca di curve , che non di notte in quanto assolutamente buia .Comunque e' un strada che conosciamo benissimo , quindi siamo partiti . Prima di girare per entrare nella citta ' , c' e' un bel curvone da fare tutto in piega . Peccato che in pieno curvone dal lato cieco ci stesse una allegra famiglia che propio li ha pensato di fare una bella inversione di marcia . Ho sentito solamente un contuinuo scalare di marce , quinta , quarta , terza , seconda ed il nostro angelo che ci ha quardati ( e san brembo ) che ci hanno protetti . Alla fine della curva ci siamo fermati e solamente perche ' purtoppo non ho il patentino altrimemnti avrei preso la moto e lo avrei inseguito , chiamato la polizia e denunciato . Ma io e mio marito eravamo troppo agitati per tutto . Abbiamo guardato il cielo e ringraziato Dio ed il nostro angelo e siamo andati a consolarci con un bel gelato . Sulla via del ritorno la nostra velocita ' di crociera era piu' o meno quanto quella dell 'andata . Be' lasciatemi fare un considerazione ulteriore , non ci sono mica tutti pirati sulla strada ! E ci siamo goduti di piu 'quelle curve e la luce della luna che entrava ed illuminava tutta la galleria aperta sul mare. Concludo con il dire che e' sempre Dio che decide per noi quando sara ' il nostro momento . Per per cui ' godiamoci la la moto e tutte le nostre passioni perche ' la nostra vita e' breve ma non sapremo mai quanto piu ' o meno lo sia. CIAO A TUTTI !!!
Commento di: Paguro il 16-04-2009 22:29
bello, anch' io durante la lettura mi stavo mangiando le unghie dall' ansia!!
Commento di: kiaborgo il 17-05-2011 13:19
davvero complimenti per come sei riuscito a tenermi col fiato in gola lungo tutto il racconto...
ma soprattutto complimenti perchè da quell'esperienza sei riuscito ad alzare gli occhi e guardare avanti... non ti sei bloccato, non hai fermato la tua vita, ma hai deciso di viverla ancora come è giusto che sia.
dici bene che la fortuna è cieca e la sfiga no... ed è per questo che a volte è forse meglio arrivare dieci minuti dopo...
ti abbraccio :) e continua a raccontar la tua vita!
:)