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L'arte degli equilibri
Scritto da dart76 - Pubblicato 10/09/2008 15:39
Quando un mese fa presi la mia prima moto, lo feci perché dovevo cambiare qualcosa nella mia vita, avevo bisogno di stimoli nuovi e di lasciarmi il passato alle spalle senza troppi rancori...

Quando un mese fa presi la mia prima moto, lo feci perché dovevo cambiare qualcosa nella mia vita, avevo bisogno di stimoli nuovi e di lasciarmi il passato alle spalle senza troppi rancori...

Ingenuamente pensai: "finalmente mi scarico i nervi, non vedo l'ora di fiondare quell'oggetto come l'enterprise nello spazio"... non avevo capito quasi nulla... non avevo capito che stavo per entrare in qualcosa di più grosso... non era una semplice macchina sportiva.
La prima cosa che mi stupì, era la sensazione di essere al cinema in prima fila... i rumori forti, i colori più vivi e il panorama che stupendamente per la prima volta si mostrava in 16:9 ad una strana velocità simil matrix, a schermo pieno… io ero li dentro, dentro il film e stavo recitando per me stesso finalmente.

I profumi che mi assalivano erano un po' come se li avessi sentiti per la prima volta, la paura di non riuscire a guidare per portare la mia "bimba senza ancora un nome” a casa, la paura di non capire come "funzionava"...

Dopo i primi giorni, entrato in quel mondo affascinante, ho iniziato a notare che qualcosa dentro di me cambiava, per la prima volta vidi salutare un motociclista, farmi i flash e alzare la sua mano... Immediatamente pensai: "e questo che c$%6! vuole? non ho gli abbaglianti e sono nella mia corsia...", poi la luce: "NON SONO AUTOMOBILISTI, mi ha salutato c$%&! Non mi odia!"… in realtà nessuno di loro mi odiava, non volevano niente da me, eravamo solo due anime che si incrociavano e contemplavano per una frazione di secondo lo stesso spazio liberamente.

Qualcosa dentro me veniva lentamente fuori, quando scendevo dalla mia “puzzola” (così detta perché tutta nera e a breve gli farò una striscia bianca al centro come sul casco) mi sentivo più sicuro, ero concentrato, dentro di me ero ancora in piega, attento a guardare cosa succedeva intorno e soprattutto in equilibrio spingendo contro la forza di gravità.

Guardavo la gente diversamente, ero più prudente, non mi esponevo come in macchina, cercavo di disegnare alternative continuamente, traiettorie differenti per evitare gli imprevisti prima ancora che si verificassero e quando scendevo dalla moto, queste traiettorie le disegnavo anche nella vita.
Ad ogni uscita ero consapevole dei pericoli, del fatto che magari sarei potuto cadere per sfiga, inesperienza o per colpa di qualcun altro… ma ero anche fiero di essere un “cavaliere” e di incontrarne altri sulla mia strada, ad ogni sosta e ad ogni incrocio.

Ad oggi, sento quell’energia crescere costantemente, ogni volta che giro con qualche amico e mi fermo per la sacrosanta pausa, mi sento parte di un qualcosa, sento di riscoprire cose di me che avevo soffocato, ho il coraggio di affrontare me stesso e gli altri come se sapessi dove sto andando (anche se in realtà il mio “fantastico” senso dell’orientamento non lo sa assolutamente) .

Il freddo la sera, gli insetti (benedetta la prima vespa nel giubbotto), le buche, solo piccoli particolari… imprevisti di percorso… invece i profumi, i paesaggi, gli amici e le grandi emozioni che crescono in me, mi aiutano ad affrontare la mia nuova vita, a testa alta e consapevole della bellezza intrinseca delle cose a cui prima non davo importanza.

Andare in moto è un arte, l’arte dello stare in equilibrio con se stessi e con il mondo circostante, l’arte del crudo asfalto, l’arte di godersi i piccoli grandi particolari di ogni uscita in questa strana ed affascinante dimensione.

Buona cavalcata miei nuovi fratelli e sorelle.
 

Commenti degli Utenti (totali: 24)
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Commento di: JH il 10-09-2008 18:28
Condivido pienamente la tua metafora di moto come 'istruzioni' di vita, di cambiamento della visione del mondo, di moto come mezzo non solo di trasporto ma anche di riflessione.

Lamps.
Commento di: CorriFiero il 10-09-2008 19:20
"eravamo solo due anime che si incrociavano e contemplavano per una frazione di secondo lo stesso spazio liberamente" mai senitta una frase piu dolce...complimenti....davvero..hai saputo far vedere il magnifico mondo delle due ruote soto un altro punto di vista...e questo lo può solo chi entra da poco, notando la differenza, dove lo stupore è tutto......nn smettere mai di sognare...
mattia
Commento di: Wolfgang6012 il 11-09-2008 12:10
..Così anche tu hai scoperto che....La Moto è un Mezzo di Trasporto dell' Anima!

Wolf
Commento di: Tokigno il 12-09-2008 16:41
Beh! Sai Dart?....Hai colto nel segno....!
Io da matricola delle due ruote ho provato più o meno le stesse cose!
E l'entusiasmo, anche nelle prime uscite incerte è spesso stimolato in modo esponenziale dal saluto dei motociclisti che incrociano la mia traiettoria! Quelle "anime" che non sanno nulla di te ma che con poco...incredibilmente poco, ti fanno sentire parte di un mondo solidale e senza pregiudizi! Ricordo la prima volta...ero proprio sulla strada principale vicino casa, una domenica.. mi ero appena impegnata in una rotonda che, tanto divertente ed eccitante in auto, mi sembrava terribilmente impervia e pericolosa con la mia bambina..in fondo io e lei ci conoscevamo così poco! Stavo tornando un po' avvilita dalla mancata scioltezza delle mie manovre, guardavo la strada e, nel puntare l'orizzonte pensavo a quanto fosse lontano il sogno della mia supersportiva...pensieri che in un altro momento della mia vita, forse, mi avrebbero fatto sorridere...ma a volte diventa tutto così complicato che anche le banalità di tutti i giorni sembrano gravi ostacoli alla serenità! Finché nella corsia opposta eccolo: un "cavaliere"...e, mentre mi stava quasi per passare accanto, alza due dita dal manubrio e le tende verso di me...devo proprio ammetterlo..non so chi fosse, non so che faccia avesse, né quale fosse la sua vita, ma un paio delle sue dita hanno cambiato completamente lo spirito di quel giorno....completamente.
Il buono e il cattivo è dappertutto Dart, certamente..ma credo che a volte, nel malessere che la vita impone anche per crescere, forse impariamo ad apprezzare di più le cose semplici e finalmente anche da grandi si torna ad assaporare il piacere della meraviglia, della sorpresa, anche per quell'incondizionato "affettuoso rispetto" che quelle "anime" propongono al galoppo sull'asfalto nel rientro a casa!
Se gli eventi rendono insicuri e scomodano gli equilibri...beh! Non resta che dare fiducia alle uniche certezze che fanno capo a noi stessi; la moto è anche un'amica che ci aiuta a scovarne altre, siano queste nei profumi, negli sconosciuti che donano inconsapevolmente valore al tuo tempo, nella consapevolezza di quello che sta intorno...tutto...ma in fondo son cose che porti lì dentro, nell'anima, quell'anima che sa apprezzare perché lo farebbe comunque...questo è l'importante!
Un abbraccio
Toki
Commento di: dart76 il 12-09-2008 16:45
hehehe grazie dell'abbraccio! E' fantastico vedere che fà più o meno lo stesso effetto a tutti...
Spero vivamente non si affievolisca col tempo, anche se, visti i centauri che da anni battono tutt'ora le strade credo non si affievolirà mai!

Buona continuazione!!
Commento di: zappaman il 12-09-2008 19:01
Dopo 30 anni ho ripreso la moto.. Come è più facile e diversa da quella che ricordavo.. (guzzi falcone)ma la gioia che provo , la libertà che sento è rimasta. Ho scoperto questo Club ed è il primo che apro quando leggo la posta.. mi sembra di conoscervi da sempre.Grazie per quello che continuate ad insegnarmi.
Con affetto !!
Commento di: hannible il 12-09-2008 22:00
E' davvero bello quello che hai scritto, anche io son in sella da un paio di mesi, accenderla ti libera la mente, inizia a batterti forte il cuore, giu il piede e senti il rombo che cambia e poi via...se chi mi incontra per strada potesse vedere oltre il casco..vedrebbe un sorriso stampato...ed è un piacere salutarvi Amici!
Commento di: dart76 il 13-09-2008 13:40
Concordo pienamente! vedrebbe un gran sorriso!
Commento di: giustounattimo il 14-09-2008 05:00
beh che dire,ho letto le tue parole e sembravano le mie della prima piccolissima uscita(visto che nn ho ancora la patente)ricordo tutto .Era il 14 agosto... propongo di provare a fare un giretto di eserctazione con la moto, le parole mi sono uscite così veloci dallla bocca che giuro,non pensavo di averle pronunciate io. acendo la mia piccola e sento il cuore a 3000 ***** morirò o d'infarto o chissà(faccio schifo come centaura)e mentre pensavo ero già in viaggio evitando le strade che nn mi sono ancora permesse.ogni tre secondi guardavo se avevo tolto le frecce a quanto andavano i giri ,ai semaforirossi mi fermavo e metevo il folle(si mi sono fermata in prima giusto). vero.... stressante se vogliamo eppure chissa perchè il desiderio ha vinto su tutto e mi sentivo veramente libera forse per la prima volta.

concordo in pieno ..un grande articolo
Commento di: kart il 15-09-2008 21:37
ciao sono anch'io un neofita di questo mondo su due ruote e mi hai rinnovato i primi momenti che cerco sempre di arrotondare e rinnovare, le sensazioni per il batticuore di quando stai per cavalcare e tiri giù la visiera e incominci a sentire il motore che ti sembra di decollare eh si e poi ti accorgi che la pista non è solo dritta e allora trovi nella curva il vero senso della moto e il controllo del tuo labirinto interiore............. poi il sentirsi appartenere con quel saluto forse ad un mondo antico in cui il saluto non era pura estetica ma sostanzialmente ciò che si chiama amicizia ....
Commento di: luckytothebone il 16-09-2008 16:13
Dart e Tokigno, siete proprio degli scrittori, non c'è che dire. D'accordo che sono un sentimentale, ma mi avete fatto proprio commuovere.

Saluti
lucky

PS Ah, anche per me le due ruote sono arrivate in un periodo di transizione. Prima avevo una fidanzata italiana... ora ho una moto giapponese.
Commento di: dart76 il 16-09-2008 16:28
heheheh fantastico "Prima avevo una fidanzata italiana... ora ho una moto giapponese"

anche io!
Commento di: Vos il 02-11-2008 00:37
Posto, la Ex italiana.... Ora la moto giapponese, il mio "Calabrone"
Commento di: Paperinika il 16-09-2008 21:42
Come mi ci sono riconosciuta anch'io! Che emozioni. Solo, sapevo bene che chi mi incrociava mi salutava e, giuro, dopo un anno dai miei primi metri mi commuovo ancora! Forse anche xè sò che chi lo fà, non sà che sono una donna e non è paggeria... Quando mai, ormai, ci si saluta tra estranei per la gioia di farlo?... Io mi immagino tutti con un bel sorriso sotto al casco....
Adrenalina, colori e profumi. Un regalo della vita!
Commento di: ceskobassman il 16-09-2008 22:12
Da nemmeno 2 settimane ho una "moto", un piccolo 125: quello che hai scritto è esattamente quello che ho provato quando un vero centauro ha alzato quelle due dita :D

Francesco
Commento di: ale67 il 17-09-2008 15:15
nulla da aggiungere a quanto già scritto.... perchè anche per quanto mi riguarda è la prima moto. Scostare la mano dal manubrio per salutare a due dita è sempre emozionante, proprio perchè di chi hai di fronte nulla sai se non il fatto che divide le tue stesse emozioni.
Mi vergogno un po' a dirlo, ma purtroppo a volte mi scappa di alzarne anche uno solo, di dito, quando qualche altro utente della strada - spesso a più di due ruote ed anche lui magari attirato dal panorama - si dimentica di mettere la freccia o di guardare nello specchietto quando si muove...... ma tant'è.....

Ciao Ale
Commento di: valentina7 il 21-09-2008 23:02
ok...mi hai quasi commosso.
La mia ultima uscita in moto mi è costata tibia e perone (rotti), ma le sensazioni di quel giorno che non riesco a dimenticare non sono quelle spiacevoli del momento in cui un tizio distratto mi ha investito, ma quelle in cui mi sono sentita LIBERA e IN PACE CON ME STESSA. Ho provato cose simili con lo snowboard e il parapendio, ma fino ad ora solo la mia moto ha saputo riempire il mio vuoto...non vedo l'ora di guarire per tornare in sella...leggere le tue righe è come come leggere un pezzo della mia vita...grazie dart.
Commento di: dart76 il 22-09-2008 10:30
heheheh de nada! se non ci fossero questi momenti probabilmente tante persone mollerebbero!
Grazie a te per non mollare!
Commento di: Ospite il 23-09-2008 13:32
... hai saputo cogliere e scrivere le mille emozioni che ci accomunano........ i miei complimenti!!!!

Commento di: dart76 il 23-09-2008 14:18
i miei complimenti a tutti i motociclisti :) mai visto un "clan" di queste proporzioni, tra fratelli e sorelle :)
Commento di: Viola89 il 24-09-2008 20:57
Hai saputo esprimere le tue emozioni e ti sono grata di avermele un po' regalate, a me che sono costretta (per ora) a stare dietro e non ha vivere in prima persona tutto ciò. Comunque dalla prima volta che sono salita su una moto ho capito cosa voleva dire viaggiare o solo spostarsi per il gusto di vivere la strada e non di giungere una metà precisa. Il saluto, è ciò che ti fa capire che la moto non è un mezzo ma è vita e rispetto. Ora quando giro in macchina presto doppiamente attenzione ai "cavalieri" della strada e cedo volentieri il passo e a volte sopra pensiero mi trovo ad alzare le due dita "V"...
Il mio desiderio più grande ora è proprio quello di una mia piccola, ma censurato dai miei che non capiscono che cosa mi passi per la testa...loro non sono mai saliti su una moto...e questo rende l'idea del loro veto.

Ciao e un bacione....
Commento di: gio25 il 25-09-2008 15:36
Ciao Dart76, grazie per aver scritto quello che mi piacerebbe saper dire a chi non capisce casa vuol dire andare in moto.
Stampo e conservo se non ti dispiace.
Commento di: dart76 il 25-09-2008 17:52
figurati, al limite divento rosso dalla vergogna :)
Commento di: randa il 14-10-2008 23:26
Salute nuovo fratello,io vado in moto da quando avevo 16 anni adesso ne ho 34,tante cose sono cambiate,ma l'unica certezza è che fino a quando Dio mi permetterà di cavalcare la mia moto,niente e nessuno mi priverà della libertà spirituale che solo lei sa darmi,e sarò onorato di incontrare sulla mia strada nuovi cavalieri come te.Buona vita ;-)