La Community Ting'Avert
Per la sicurezza stradale
Scritto da savanino - Pubblicato 23/06/2008 19:57
Alcune idee per diffondere le leggi da rispettare quando si guida.

Parlare di sicurezza in un club di motociclisti è fondamentale. In generale tutti dovremmo rispettare determinate regole che ci possono salvare la vita, ma anche quando siamo prudenti può capitare che la distrazione di qualcun altro ci porti a vivere qualche brutto momento.

L'idea che voglio far passare l'ho già vista in un film, in cui un bambino come compito da svolgere a scuola, ha creato una catena di San Antonio delle buone azioni. In breve tempo, in modo esponenziale questo sistema può farsi conoscere da migliaia di persone, sopratutto grazie alle mail e grazie a questo sito.

Allo stesso modo, vorrei proporre di stilare un elenco intuitivo e possibilmente breve, di "leggi" da rispettare per far sapere a chi guida anche e sopratutto gli altri veicoli a quattro ruote, che ci sono migliaia di persone, che su due ruote decidono di spostarsi per tutte le strade d' Italia e non solo.

In alternativa alle "leggi" scritte, si potrebbe fare dei semplici disegni che indichino di marciare ben in coda e non sfalsati rispetto a chi ci precede; sarebbe utile ricordare a chi guida mezzi a quattro ruote di guardare prima di cambiare corsia; ricordare che la corsia in cui è obbligatorio stare è la corsia di marcia, anziché quella di sorpasso.
Se si diffondesse un foglio con queste regole o con delle immagini, si potrebbero far conoscere sia in forum, pubblicando articoli, tramite mail, che nella realtà, anche stampando poche copie di queste "regole" e lasciarle che ne so, magari alle scuole guida di tutte le città, per chi ancora impara a guidare. Il massimo di certo sarebbe porre queste regole sotto forma di disegni nelle strade più importanti e più pericolose.

Non so come vanno le cose nelle altri parti d' Italia, ma qui (Palermo) spesso gli automobilisti viaggiano sulla corsia di accelerazione, mentre pochi sono quelli in corsia di marcia. Tanto che alla fine, se realmente si ha fretta e si vuole sorpassare, bisogna fare manovre assurde e non rispettando il CDS.

Spero questo articolo possa servire a far cambiare un po' le cose.

La strada è una per tutti, indipendentemente del numero delle ruote su cui si viaggia.

Lamps a tutti, Nino.
 

Commenti degli Utenti (totali: 6)
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Commento di: Davide il 23-06-2008 19:59
Mah sulla sicurezza ognuno ha le proprie idee, tutte ovviamente rispettabili. Io credo che le catene di S. Antonio non siano il sistema migliore per diffondere questa cultura, che deve maturare in ognuno di noi in base all'esperienza, anche raccontata dagli altri :)
Commento di: Maurizio60 il 23-06-2008 22:46
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire Nino. In Sicurezza & Prevenzione si affronta spesso questo tema e le opinioni sono molte.. Sulle strade d'Europa ma anche in Italia si vedono cartelli stradali molto forti per cercare di sensibilizzare Motociclisti e non, non mi sembra abbiano avuto un gran successo. Il primo passo potrebbe essere quello di cercare di portare sempre un buon esempio sopratutto per i neo-motociclisti.. ma il discorso è davvero lungo, magari bastasse una catena di S. Antonio..
Commento di: savanino il 23-06-2008 23:20
Per certi versi è vero che ciò che deve capitare accade comunque. Nonostante protezioni, prudenza e quant' altro. Sono convinto pure del fatto che se si diffondessero meglio certe regole, le cose potrebbero migliorare. é vero che con le catene di San Antonio è difficile fare qualcosa. Però devo dire che aver visto i video del Tinga mi è servito molto. Sono convinto che se pure si riuscisse a fare un po', sommando tutti questi "po'" si farebbe tanto alla fine. Io ho lanciato un sasso. Ci spero ancora che possiamo fare qualcosa di concreto tutti insieme. Lamps!
Commento di: Scooterino92 il 23-06-2008 23:28
Sono pure io di Palermo e penso che solo un bel pellegrinaggio da Santa Rosalia può davvero cambiare qualcosa...
Apparte gli scherzi il problemi di cui parli tu è un problema molto serio e molto complicato nella sua soluzione...
Secondo me bisognerebbe prima di tutto senzibilizzare le autoscuole, poi gli automoblisti e anche i motociclisti, ma non attraverso le catene di S.Antonio (anche se è un'idea) ma con publicità e spot che facciano capire alla gente quale può essere la consoguenza di una semplice svolta senza la freccia o un cambiamento improvviso di corsia, conseguenze che spesso sono più gravi su chi viaggia sulle due ruote che rispetto a chi viaggia in auto.
Poi la maggior parte di queste "leggerezze" viene commessa aimè al sud, Palermo in particolare, dove la gente davvero dovrebbe lasciare la macchina e andare in autobus....
Sono stato per un po in veneto e li era tutto un altro mondo, sembrava di essere in un mondo utopico dove tutti rispettano il CdS, avevano addirittua i caschi integrali sui 50ini, (li mi è colata una lacrima)
Dopo aver visto questo penso che il problema sia a livello di mentalità non di ineducazione al rispetto del CdS, per esempio: un motore ha la precedenza, ma la macchina gli taglia la strada perchè pensa:"Io sono più grosso è passo per prima" in tutto ciò è consapevole che sta sbagliando, ma lo fa per dimostrare che è più forte....
Poi invece c'è da valuare anche la condizione delle nostre strade, per esempio in favorita per uno scooter come il mio è impossibile rimanere in corsia di marcia, perchè dopo tutti questi lavori l'asfalto è così irregolare che si rischia di cadare dal motore, e le macchine non vogliono avere il fastidio di camminare sopra a quest'ultimo quindi tutti camminano in corsia di sorpasso, e per sorpassare sei costretto o a suonare come un dannato o a prendere da destra.
Detto questo spero di aver contribuito anch'io a cambiare qualcosa, anche se ne dubito fortemente...
Commento di: savanino il 24-06-2008 19:01
Un mio amico in questo momento è a letto, con un buco nella gamba sx, con le ossa fratturate, perchè stava percorrendo appunto la strada della Favorita, al ritorno da Mondello.
Fare delle pubblicità progresso è un' idea senz' altro. Ma io vedo come molto più immediata una cosa del tipo, facciamo un documento word, e ognuno di noi lo porta in giro per le città italiane, nelle autoscuole. Se la cosa dovesse crescere, sarebbe proponibile farlo su più ampia scala, ma se già noi siamo così sfiduciati...Forse non è il momento che le cose cambino davvero.
Commento di: Maurizio60 il 24-06-2008 12:01
La speranza che qualcosa possa cambiare in positivo non va mai persa.. altrimenti tutto questo parlare e proporre non avrebbe senso.. Trovo molto importante che noi Motociclisti iniziamo a prenderci le nostre responsabilità.. sono convinto che per una parte di pseudo Motociclisti manca di "Cultura Motociclistica" tempo fa scrissi anche un'articolo al proposito..

http://www.motoclub-tingavert.it/a908s.html

Poi tutto è utile alla causa, dall'educazione del C.d.S. nelle scuole, corsi specializzati, ma una lezioncina andrebbe fatta anche a molti genitori che accontentano un figlio con uno scooter e poi non si preoccupano dell'uso che ne fanno..