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Quando senti di essere al limite
Scritto da avandelli - Pubblicato 15/05/2008 16:23
Durante i vostri giri in moto sicuramente avrete avuto modo di trovarvi in una condizione di stabilità precaria a causa del fondo stradale o delle condizioni del vostro mezzo...

E' qui che è importante sentire il limite in base alle variabili d'ambiente e del mezzo.

Sono centauro da appena sei mesi, ma ho capito immediatamente che una moto necessita di essere interpretata al meglio, cosa possibile solo macinando strada anni su anni.

Premetto che ho una BMW F650 GS del 2000 gommata con Metzeler Sahara 3, gomme con tasselli medi studiate anche per l'enduro fuoristrada.
Andando in giro con altri motociclisti con moto naked e stradali ho iniziato progressivamente a prendere sempre più confidenza con il mezzo. Ora, in alcune situazioni mi sono trovato in frenata in curva dove dosavo al 70% il freno ant. ed un 30% il freno post. ed ho sentito la moto "sbacchettare". Mi sono accorto che quel tipo di gomme non possono assolutamente tenere il passo di quelle più stradali, come è ovvio che sia, però questa sensazione di "sbacchettamento" mi ha fatto capire qual'è il limite della mia moto in quella configurazione.

Un caso analogo mi è capitato l'unica volta che l'ho utilizzata sul bagnato per assoluta necessità: mi sono trovato in partenza ad un semaforo dove non avendo considerato il fondo stradale bagnato, ho eseguito una partenza standard. Nulla di più sbagliato, la ruota posteriore ha pattinato per 10 cm andando in acquaplaning ma fortunatamente ha ripreso aderenza. Anche in questo caso è andata benissimo perché non ho assaggiato l'asfalto, ma è stata un'altra avvisaglia.

Tutta esperienza che oggi è fondamentale, come l'osservare il fondo stradale o il non esagerare quando si guida in strade sconosciute, credo che uno dei pericoli più comuni sia quello di sbagliare una curva nell'impostazione o perché il raggio di curva stringe nella fase finale della curva e rischiamo di ritrovarci a pericolosamente a metà dell'altra corsia.

Credo che la cosa più importante, oltre al rispetto del codice della strada, sia anche riuscire a capire il limite della propria moto in base ai fattori sopracitati, soprattutto binomio gomme-asfalto per evitare di trovarsi nel gruppo di motociclisti che hanno un passo più veloce e voler tenere il loro passo con un mezzo inferiore.

C'è chi dice che il vero motociclista ha assaggiato l'asfalto almeno una volta... nel mio caso ovviamente spero di non assaggiarlo mai ma di riuscire sempre a capire quando il limite è stato raggiunto e non è opportuno superarlo.

Lamps
 

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Commento di: Davide il 15-05-2008 16:27
Come dici tu, credo che la cosa più importante sia l'esperienza.

Di limiti non ce n'è uno ma ce ne sono tanti, a seconda delle mille condizioni di asfalto, moto, pressione, gomme, carico ecc. Anche lo stile di guida fa la differenza sulla velocità di percorrenza in curva o il controllo dell'errore di impostazione.

Con i chilometri in genere si imparano appunto a conoscere meglio quasi tutte le situazione nelle quali ci possiamo imbattere... quasi tutte!
Commento di: Alibi il 15-05-2008 18:26
Giuste considerazioni, è vero che l'esperienza è importante ma, una volta raggiunta la giusta esperienza, è comunque fondamentale usarla, che vuol dire usare costantemente il cervello, porre la massima attenzione e non pensare mai di essere "ormai grandi piloti";

Capire il limite della propria moto, come hai scritto, è molto importante, vero, ma occorre capire e tenere ben presente anche i propri, di limiti.

Io, ad esempio, sono caduto due volte in passato (innocue scivolate, per fortuna) su strade che percorrevo per la seconda volta, cioè la prima all'andata e la seconda al ritorno. All'andata andavo tranquillo, al ritorno, credendo di conoscere la strada, ho tirato troppo, con le conseguenze descritte, infatti la stessa strada nel senso opposto, ha impostazioni di curva completamente differenti.
Questo per dire che il pilota che non conosce la strada, esperto che sia, va sempre incontro ad un potenziale rischio, aggiuntivo rispetto allle strade conosciute. Anche questo è un aspetto che spesso passa in secondo piano ma molto importante.
Commento di: dktia84 il 15-05-2008 18:57
Sono centauro da + di 1 anno e cn la mia moto vecchia (ducati monster 620) mi sono capitate diverse volte in cui la moto sbacchettava o cmq ho rischiato di sentire quanto è duro l'asfalto!! Cmq devo dire che, secondo la mia modesta opinione, finchè ci succede qualcosa per una limitazione tecnica della moto allora è più difficile cadere; il vero problema è che purtroppo e troppo spesso la limitazione tecnica è del pilota, ed è qui che si hanno maggiori probabilità di schiantarsi.
Basta non esagerare e sopratutto PORSI SEMPRE IL DUBBIO DI COSA CI SIA AL DI Là DELLA CURVA.
ciao ciao
Commento di: avandelli il 16-05-2008 11:19
Ovviamente dimenticavo anche la variabile pilota, probabilmente è quella che crea i problemi più grossi...Per me è assolutamente chiaro che in fin dei conti la moto la piloto io quindi io sono il principale attore di tutte le altre variabili.
Considerato questo ho voluto focalizzare la mia attenzione su tutte le altre variabili che dovrebbero portare il pilora a regolarsi di conseguenza, cosa che il più delle volte accade, ma non sempre..
laciamo perdere tutto
Commento di: CorriFiero il 16-05-2008 13:37
caro Avandelli,
sono contento che sei un motociclista prudente e con la testa sulle spalle.

Io in passato mi sono comportato da vero pazzo, rischiando la vita e facendola rischiare a molta altra gente.
Ho assaggiato l'asfalto, fortuna a 5 km orari..., ma credo che un buon MOTOCICLISTA debba per prima cosa imparare a riconoscere le condizioni del manto stradale dalle vibrazioni e dal rumore che la gomma d'avanti emette....
Io giuido la moto da 6 anni e ho guidato parecchi mezzi macinando un buon numero di chilometri e ho acquisito la percezione di quello che c'è sotto la ruota basandomi solo su questi due fattori: ruore e vibrazioni....se trema e il rumore è elevato il terreno sarà sporco e ghiaioso....fino a quando non trema e non fa rumore...in mezzo c'è una scala quasi infinita di condizioni dell'asfalto....

IL Limite.....non sai quante volte mi sono trovato in situazioni pericolose, tra cui quella di sbagliare l'entrata in un tornante e andare dritto per poi ritrovarmi a 30cm da un burrone (passo dello stelvio)...o di ritrovarmi a scollinare con la ruota anteriore sollevata e buttare giù la moto cn il posteriore che derapava...(passo del penice), per poi ritrovarsi a casa con una spalla della gomma spellata....ne ho fatte tante e non voglio piu rifarle..

Non crecare il limite del tuo mezzo e va piano...è un consiglio disinteressato, davvero, Di gente che si è fatta male io ne ho vista molta per le mie strade....e per colpa di gente come me che adesso ci ritroviamo pattuglie pronte a fermarci e autovelox pronti a toglierci punti per 10km orari di eccesso.....

Vivi la moto come passione, ma non farti travolgere dalle tue passioni....rimani coi piedi per terra
a chi lo dici!!
Commento di: scratt il 17-05-2008 13:40
caro Avandelli a chi lo dici!!
anche io mi sono trovato in situazioni non molto simpatiche con l'Africa Twin, che ha anch'essa gomme tassellate (michelin Hanakee).. mi è capitato anche di dovere sfruttare le sue caratteristiche da fuoristrada, uscendo lateralmente in un tornante "mal calcolato", per fortuna che c'era una carraia e che sò guidare sullo sterrato.. la prudenza in moto è una cosa fondamentale e basilare, ma a maggior ragione con moto come queste, che in caso di frenata in curva non ti perdonano niente, a differenza delle supersportive che comunque hanno limiti di piega alti.. me ne sono accorto particolarmente uscendo con amici dotati di supersportive che quando loro non sono nemmeno vicini all essere "al limite", io sono già in fondo.. quindi mi sono felicemente rassegnato ad andare con il mio ritmo, e a godermi il più possibile la mia passione.. ciao ciao
Commento di: CurtiS il 17-05-2008 15:10
fortunatamente non sono ancora caduto con la moto...xò in queste situazioni mi sono trovato un paio di volte e pian pian sto imparando a controllare sempre meglio la motina
Commento di: machica il 17-05-2008 18:33
bell'articolo...mi piace chi teme un mezzo tanto bello ed appassionante come la moto,o meglio chi ne ha rispetto...un pò come andarea camminare in montagna...mai fidarsi del tutto e non dare mai niente per scontato.
io sono una novellina come pilota,sto davanti da solo un anno.... dopo anni di zavorraggio e sono felice della mia conquista ma ad essere sincera non mi riesce molto di rilassarmi...forse sono i chilometri di esperienza che mi mancano!!!!!
Commento di: avandelli il 18-05-2008 17:48
Infatti lo scopo di questo articolo è quello di lanciare un messaggio, quello di rimanere sempre con i piedi per terra (e non con tutto il corpo) perchè se sbagli in auto forse riesci a cavartela megli, in moto è molto più facile sbagliare ed è più difficile cercare di non esagerare....se uno ha il polso e la manetta facile, la moto può essere un gioco molto pericoloso, io che qualche anno fa guidavo uno zip50 me ne sono accorto subito.. 200kg di moto non sono pochi e gestirla ancora meno.
Lamps
Commento di: sabb il 02-06-2008 15:22
C'è chi dice che il vero motociclista ha assaggiato l'asfalto almeno una volta... nel mio caso ovviamente spero di non assaggiarlo mai ma di riuscire sempre a capire quando il limite è stato raggiunto e non è opportuno superarlo.

Ti faccio i mii migliori auguri per le parole di cui sopra.
;O)
Ma per la legge delle probabilità più chilometri fai, più l'incidente è in agguato.
Si cade anche camminando, non c'è niente di strano.
Cade anche valentino Rossi che in moto ci sa andare meglio di tutti noi.
Anzi fino a che non si assaggia l'asfalto ci si ritiene un gradino più in alto e si tende a sopravvalutare le proprie capacità.