Moto
Riflessioni sparse. Perché non vietare il casco?
Scritto da creedline - Pubblicato 27/07/2007 17:07
Di nuovo questa maledetta idea della sicurezza sulle strade che mi frulla in testa...

Martedì sera sono in pizzeria e, per motivi che non sto a raccontarvi, divido il tavolo con dieci ragazzi giovani che non conosco. Ne arriva uno con casco e giubbotto tecnico che si siede davanti a me. Per rompere il ghiaccio gli dico che anch'io vado in moto, bla bla bla, e gli chiedo che moto ha.

Viene fuori che ha un CBR 600 RR, che è la sua prima moto, che ce l'ha da 2 mesi, che è una moto che va fortissimo, che lui corre come una bestia, che va spesso a più di 200 all'ora sulle strade extraurbane, eccetera. Vabbè. Poi mi dice una cosa che mi fa riflettere: "Sai - mi fa - mentre venivo qui (a velocità supersonica suppongo) mi si è spappolato un insettaccio enorme sulla visiera. Il colpo è stato così forte che la testa mi è andata all'indietro e ho temuto che si rompesse la visiera: chissà cosa sarebbe successo se l'avessi avuta alzata..." E qui sono stato fulminato da un'idea e gli faccio "Beh, sarebbe stato difficile andare a 200 all'ora!".

E da lì ho cominciato a chiedermi quello che vuol dire rendere le strade più sicure: se l'intento è quello di risparmiare vite, credo che paradossalmente ci stiamo muovendo nella direzione opposta a quello che davvero sarebbe utile fare.
Mi rendo conto che potrebbe essere fortemente provocatorio quello che sto per dire ma pensateci bene: come si fa a far sì che la gente presti la massima attenzione a quello che sta facendo e che sia prudente?

Vi faccio un esempio motociclistico.
Ognuno di voi pensi di vestirsi con stivali tecnici, pantaloni ad hoc, giubbotto tecnico, casco e guanti e di andare a 160 all'ora in moto in autostrada.
Vi sentite protetti? Vi sentite sicuri?
E infatti andate a 160 all'ora.

Adesso immaginate la stessa scena di voi in moto a 160 all'ora però solo in costume da bagno e infradito.
Ammesso che riusciate ancora e vedere qualcosa (ah, ovviamente siete senza casco, se no che gusto c'è), quanto vi sentite sicuri adesso? Anche la velocità di codice sembra già troppa...

Spero che il mio pensiero risulti chiaro.

In una cittadina olandese di cui non ricordo il nome, il sindaco, visto il gran numero di incidenti stradali sul territorio comunale, ha preso una decisione senza precedenti: via i semafori, via i segnali stradali, via le strade con diritto di precedenza, tutte precedenze a destra.

Il risultato? Incredibile. Un anno con pochissimi incidenti, nessuno mortale, quasi nessun ferito. E perché? Perché girare in macchina in quelle condizioni è pericoloso, la gente presta molta più attenzione a quello che fa, rallenta agli incroci e va molto più lentamente.
Geniale.

Supponete che sia vietato installare cinture di sicurezza sulle automobili e che, al posto dell'airbag, ci sia un pugnale che esce dal volante in caso di urto.
Andreste più piano? Sì.
Aumentereste la distanza di sicurezza? Anche.
Sareste più attenti e più prudenti? Ci potete scommettere.

Anche la condizione delle strade ha la sua importanza in chiave sicurezza: pensate alle autobahn tedesche, dritte come fusi, lisce come biliardi e con l'asfalto perfettamente drenante.
Invitano a correre.

Adesso pensate alla Salerno-Reggio Calabria.
Appunto.

Credo che la pubblica amministrazione non stia affrontando questo problema con sufficiente incisività e, forse, non stia considerando tutti i punti di vista. Per esempio: io faccio circa 35.000 km l'anno tra auto e moto. Mi rendo conto che non sono numeri da commesso viaggiatore, ma sono comunque sopra la media. Viaggio in ogni occasione, orario, giorno della settimana, anche il sabato sera tardi. Bene: in dieci anni di patente non sono mai stato sottoposto ad un alcool test.

Ma questo meriterebbe un articolo a parte...

P.S. Uscito dalla pizzeria non ho resistito e ho buttato l'occhio sulla gomma posteriore del mio commensale supersonico: c’era più cera lì che sul parquet del mio salotto.
 

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Commento di: Davide il 27-07-2007 17:09
Credo che quello che scrivi possa essere considerato come base per approfondite riflessioni sul tema della sicurezza; la tua potrebbe essere letta come una provocazione ma in effetti non lo è ;)

Complimenti per l'articolo
Commento di: sabb il 07-08-2007 21:39
Una provocazione che ha molto senso.
Sembra una contraddizione, ma da una parte si spinge per usare tutte le protezioni possibili, dall'altra si incoraggiano elaborazioni di tutti i tipi anche per le moto che circolano su strada.
L'unico trait d'union è la spinta a consumare.
Dovremmo, noi del Tingavert in prima persona, dare segnali univoci.
Commento di: paologerva il 14-06-2012 15:23
pienamente d'accordo, sono anni che sostengo che bisognerebbe come prima cosa limitare la potenza di QUALSIASI mezzo circolante e rendere obbligatorie tutte le misure di protezione basilari oltre al casco.
risparmieremmo in benzina, materiali di consumo... e in Servizio Sanitario nazionale....
Commento di: Sorpasso-a-Dx il 27-07-2007 18:01
Beh, purtroppo mi capita spesso di vedere ragazzi a più di 100 Km/h con maglietta, jeans e scarpe da ginnastica.

Non credo sia una questione della sicurezza che le protezioni danno, ma dell'incoscenza di quello che potrebbe accadere, anche con le protezioni
Commento di: Valerio91 il 27-07-2007 19:25
quando metto la scodella, i pantaloncini corti e la magliettina non ho tutti i miei giusti ad andare troppo forte... infatti quello che cè scritto in questo articolo è vero!!
Commento di: simon79 il 28-07-2007 12:46
Quoto anche io.
Mi capita (raramente, eh?) in questa stagione, tipo se devo andare al fiume o in piscina, di andare in moto in pantaloncini e maglietta e con il casco jet a scodella (regolarmente omologato, tengo a precisare), e conscio dei rischi che corro, procedo ad andature praticamente da cinquantino (velocità max 80 km/h)
La maggior parte delle volte, invece, giacca con protezioni e casco modulare (mentoniera giù!).

Guanti in ogni caso, senza di essi guido peggio.
Commento di: Ospite il 27-07-2007 19:30
la tua idea sarebbe buona.... se non fossimo in Italia.
di gente che va in giro vestita da spiaggia ne vedo molto spesso. uno proprio questo pomeriggio: R6, canotta, pantaloncini, sandali tipo birkenstock (o come cavolo si scrive). a quel punto poteva anche togliersi il casco, per quel che cambia... credi che sarebbe andato più piano perché poco protetto? io ho i miei dubbi.

noi italiani abbiamo una mentalità strana... me ne accorgo molto spesso perché abito in trentino e mi capita frequentemente di incrociare (specialmente in questo periodo) gruppi di tedeschi come gruppi di italiani. ci credi che ormai li riesco a riconoscere senza neppure guardare la targa? i motivi te li lascio immaginare: variano dall'abbigliamento al comportamento in strada.

riguardo al tuo commensale supersonico, sarà stato il solito ragazzetto sbruffone. casualmente anch'io ho la moto da due mesi ed è una 600 sportiva e di fare i 200 ogni giorno in statale non me lo sogno neppure, anche se ammetto di averlo fatto in due occasioni, con la tangenziale semi deserta, per vedere l'effetto che fa (vengo anch'io, no tu no), ma la cosa è finita lì.
personalmente, preferisco imparare ad andare bene ed imparare l'impostazione corretta, prima di tutto e, una volta presa la manetta, quando mi sentirò pronto, metterò via qualche soldino e farò un salto in pista con qualche amico più esperto che c'è già stato. la cosa peggiore che potrei fare, sarebbe iniziare a credere di essere già un campione solo perché ho aperto un po' il gas. quando inizi a pensare di essere già bravo, è la volta che smetti di migliorare: te ne stai nella tua illusione di essere un campione fino a quando la realtà non ti sbatte in faccia.
meglio continuare a ritenersi dei pivelli per molto tempo, piuttosto.

purtroppo, penso che l'errore del commensale supersonico sia proprio a monte: appena ha saputo che tu vai in moto, ha dato per scontato che una conversazione su quanto vai veloce e quanto sei coraggioso a correre dove non dovresti fosse la cosa più naturale. è proprio la mentalità ad essere sbagliata.
Commento di: carro_armato22 il 27-07-2007 19:51
Purtroppo per molte persone la moto è uno strumento per vantarsi delle proprie capacità e abilità e si mette in secondo piano la sicurezza per fare lo sbruffine davanti a qualcuno, dimostrargli chi sei e quanto vali, molto spesso sopravvalutando ciò che ci circonda.
Commento di: iBerg_711 il 07-11-2009 18:09
bhe c'è da dire che molti svizzeri vengono in italia e guidano peggio di noi mentre nel loro paese sembrano degli orologi
Commento di: iBerg_711 il 07-11-2009 18:10
con noi intendo quegl'italiani che non usano il cervello
Commento di: 42 il 07-11-2009 21:42
Il motivo e' semplice... in Italia non rischiano quasi nulla... a casa loro gli fanno un "mazzo" cosi'... e' lo stesso motivo per cui noi italiani, in svizzera, guidiamo con molta piu' attenzione.
In pratica, non e' un problema di guidatori svizzeri/italiani, ma di severita' svizzera/italiana.
Commento di: K_Potter il 27-07-2007 19:57
... non so perchè ma la cera sulla gomma me l'aspettavo ... il ragazzo sdraierà prima o poi .... e venderà la moto ... come molti altri ... gli auguro solo di essere tra quelli che "possono raccontarlo"
Commento di: BobbyBrown il 28-07-2007 07:46
All' inizio degli anni '80 in Germania sono stati tolti i limiti di velocità in autostrada, tranne che per i tratti di montagna (Francoforte-Kassel) . Esiste un limite di 130 klmh consigliato d' inverno. L ' adozione dei limiti non aveva portato risultati in termini di sicurezza. Sinceramente il casco io lo userei anche ad 80 klmh, ma il tuo ragionamento ha un senso. La sicurezza dovrebbe passare da patenti date con molta più serietà. Soprattutto agli automobilisti. Uno dei comportamenti che si sta diffondendo a Roma è : donna con telefono tenuto con la mano all'orecchio ed inversione di marcia :eventualmente anche con doppia striscia continua.Non è antifemminismo, giuro. Si tratta di una constatazione.
Commento di: fiamma il 28-07-2007 15:17
ciao...ho letto con il sorriso cio' che hai scritto....pensa...io poki giorni fa un ape l ho presa...a visiera alzata......ahahhahahah....oggi rido ma che maleeeeeeeeeeeeeeeeeee nn vado mai oltre i 140..che donna !!a parte questo...komplimenti..sono in accordo kon il tuo modo d pensare...ciao-ciao---lamp!!
Commento di: SOPRAVVISSUTO il 29-07-2007 23:38
Le persone a malapena in Italia rispettano le regole,se volete per. ignoranza,sfida,esibizionismo,arroganza,rivalsa,idiozia,comodita',menefreghismo,emulazione,senso d'onnipotenza o furbizia....e chi piu' ne ha ne metta...
Figuriamoci se torniamo indietro di 50 o 100 anni...gia' vige il far-west ora....
La situazione sembra essere cambiata pero',ad esempio da qualche anno in Inghilterra,dove,dagli stadi degli ultras all'inquinamento del Tamigi e dell'aria ai morti in strada per guida sotto effetto alcoolico c'e' stata una radicale metamorfosi positiva,dovuta:alle leggi piu' severe ed applicate veramente,a delle martellanti campagne sensibilizzanti,ad un netto miglioramento dei servizi e delle infrastrutture pubbliche.
Da una situazione da collasso postatomico che sembrava irreversibile,halo stato britannico ha saputo reagire e ribaltare la situazione in modo esemplare!
Perche' non succede anche in Italia cio'?
Lascio aperta la discussione,non anteponendo mie considerazioni che potrebbero influenzare troppo,ma che mi riservo per dopo.Saluti a tutti-e.
Commento di: Motosega il 31-07-2007 22:22
Non vuol essere una provocazione, ma se esci da Trafalgar Square magari, ti rendi conto che schifo fa l'Inghilterra tutt'ora...

Non credo che l'Inghilterra sia da prendere ad esempio...
Commento di: Ospite il 31-07-2007 12:36
guarda nn posso ke dirti che come ragionamento è strano,cioè rendere le strade pericolose per aumentare la paura e la prudenza dei guidatori...però sembrerebbe efficace da un certo punto di vista..

PS:qnd hai fatto il paragone cn la salerno-reggio mi sn piegato in 2 da ridere..LOL
Commento di: tranca il 16-02-2008 18:02
io vivo in svizzera. Qui le autostrade (forse anche per questioni geografiche) sono piuttosto tortuose e vige il limite nazionale dei 120 kmh (che per dire la verità ritengo siano un po pochi)... in ogni caso di incidenti su queste strade ne capitano ben pochi proprio perché nessuno vuole prendersi il rischio di affrontare una curva a una velocità nettamente superiore a quella permessa...nn penso si tratti di rendere le strade meno sicure, ma semplicemente di renderle "meno ovvie"... in modo da distinguere le autostrade dalle piste aeroportuali!! :D
d'altra parte c'è il discorso della mentalità di chi guida... se uno pensa che l'autostrada sia il posto per testare la propria moto (o auto) allora ha già sbagliato tutto e tutti i discorsi di rendere le strade "meno ovvie" per aumentare l'autodisciplina cade!

ciaoooo! saluti dalla svizzera! hehe
Commento di: Anna il 31-07-2007 19:20
Accidenti che bell'articolo!!

Certo il tuo ragionamento fila. Forse le persone si convincerebbero con la paura.

Ma poi mi sa che diventerebbe abitudine, purtroppo. Pensavo a Firenze, in cui sui viali guidano come se facessero a gara, auto che si tagliano la strada e si suonano a vicenda con insulti e mani fuori dai finestrini. Io lì ho paura, specie in moto che mi sento più vulnerabile. Ma questa situazione va avanti da anni e nonostante anche i numerosi incidenti nessuno rallenta.
E' anche vero che quando vado a lavoro in moto, non vestita tecnicamente, ci penso 2 volte a provare a buttare giù la moto nelle rotonde perchè ho paura dell'effetto carta vetrata dell'asfalto sulla pelle.

Certo è che gli autovelox mi sembrano tanto pericolosi... appena qualcuno ne vede uno all'ultimo minuto frena di colpo e c'è il pericolo del tamponamento (perchè è raro che sia mantenuta la distanza di sicurezza e la velocità moderata)
Chissà, se fosse attuato il trucco proposto in quest'articolo sarebbe interessante vedere il risultato in Italia!
Commento di: elleenne63 il 02-08-2007 11:29
Hai ragione anch'io in moto a Firenze , paradossalmente , guido più piano che quando avevo lo scooter.
Comunque bisogna stare sempre attenti anche per gli altri.

Commento di: Milsanto il 01-08-2007 14:10
Bell'idea e bel ragionamento, bisogna rompere gli schemi ogni tanto........

Io ho fatto gli anni del 50cc e del 125cc (dai 14 ai 18) senza l'obbligo del casco.......(nel senso che non c'era ancora la legge) ah....che bei tempi. Occhiali da sole e vento fra i capelli (città di mare per completare il quadro).

Ma il mio 50 faceva i 50km/h - (chi mette il casco integrale per andare in bici oggi?)

Ma ogni volta che uscivo "fuori porta" con il 125 (che faceva i 120km/h in discesa a collo tirato) avevo sempre l'integrale in testa.

Ma ogni volta che un amico prendeva un marciapiede o un guard rail (specie in città) con la testa, moriva.........(anche se oggi con un 50 che fa i 90km/h e una padellina appesa per il laccetto al collo non credo che uno ci si diverta molto a prendere un marciapiede)

Insomma per tutto c'è l'altra faccia della medaglia......andare al mare con un cinquantino solo con costume, maglietta, occhiali da sole e scarpe da ginnastica non ha prezzo. Molte volte ho nostalgia di un giretto in moto "al naturale"

Fosse per me darei la libertà (specie ai maggiorenni) di scegliere (pertanto casco non obbligatorio ma solo consigliato); ma le leggi le fa il parlamento e io, come tutti, mi adeguo.
Commento di: cavvy58 il 02-08-2007 09:32
Proposta alquanto provocatoria, ma hai reso perfettamente l'idea: più responsabilità !!!!! da parte di tutti, farebbe molto di più di qualsiasi legge che imponesse questo o quel provvedimento.
Il problema è: come si fà a rendere tutti più responsabili ?
A mia volta vorrei essere provocatorio (non credo molto al fatto che si possa responsabilizzare di più la nostra società attuale) e proporre intanto, di introdurre il divieto di vendere mezzi (anche moto naturalmente) che superano il limite di velocità dei 130; inoltre imporrei ai costruttori di introdurre un dispositivo che limita 'forzatamente' la velocità a 60 dove è a 60, a 90 dove è a 90, ecc. ecc.
Cosa ne pensi ?
Commento di: andrepolle il 02-08-2007 09:33
mi sembra una vera idiozia quello che hai detto... pensi veramente che senza il casco ci saranno meno incidenti???sbagli..e anke di grosso... credi che i giovani ragazzi ( dai 14 ai 18 piu o meno) andando senza casco vadano meno forte???no anzi.. si sentirebbero ancora piu gasati ... guarda a NAPOLI .. una citta che nn sa nemmeno cosa e una visiera ...EPPURE I RISULTATI PARLANO CHIARO... NAPOLI LA CITTA CON PIU INCIDENTI...
PROPRIO UNA GRANDE CAVOLTATA
Commento di: SymonDark il 02-08-2007 09:37
Complimenti per il pensiero, il contenuto come l'esposizione! Ovviamente la tua è una sfida, un invito a rifletttere: domenica ero sul passo del bracco con amici intutati ecc.... (piemontesi e lombardi), quando abbiamo fatto una sosta, ho contato almeno una dozzina di motociclisti (local) in braghe corte e maglietta che procedevano non meno piano di noi ........... Un lampeggio
Commento di: Biase il 02-08-2007 09:47
io direi che ha una sua logica...ma perchè vietare il casco, o le cinture di sicurezza, o gli airbag....quando si potrebbe semplicemente evitare di fare mezzi supersonici???
Commento di: senatore il 02-08-2007 10:36
Sono d'accordo sulla provocazione e sull'estremizzazione dei concetti, che aiutano a pensare.
Penso anch'io che la limitazione della potenza e della velocita' dei veicoli in vendita sia l'unica strada e non mi si venga a dire che ci si ammazza anche a 50 all'ora, perche' e' vero, ma ci si ammazza meglio a 150.
Io ho cinque moto, tre delle quali sono d'epoca e provo un gusto incredibile a fare viaggi, anche lunghi, a 80 - 90 all'ora di velocita' massima, perche' guido mezzi che piu' di 120 non fanno ed a quella velocita' sembra di andare forte e sto sfruttando il mezzo per quello che puo' dare.
E' tutto relativo: se ci abituiamo ad andare piu' piano, i viaggi saranno ancora piu' piacevoli. Ovviamente devono andare tutti piu' piano, perche' se io vado a 90 in mezzo a veicoli che vanno a 150, creo pericolo per me e per gli altri.
Le alte potenze e velocita' riserviamole ai veicoli da pista, dove chi vorra' sfogarsi potra' farlo in liberta'.
Commento di: ciopa il 02-08-2008 12:21
è la legge di mercato oggi la gente vuole sempre di più in ogni campo (fa un confronto , ad esempio ,con il telefonino, guarda quelli di cinque anni fa e guarda quelli di oggi) guarda la mobilita ci sono mezzi che a parita di cilindrata hanno una valanga di cavalli in più.
io nel 1995 avevo una suzuky gsx1100r che dichiarava 155cv. oggi la suzuky gsx1000r ne dichiara185(e parliamo di moto ma se se guarda in tutti i campi è cosi)
se ce questa corsa al di più probabilmente è perchè ce la richiesta e con la tecnologia che va avanti al galoppo credo ci vorra parecchio prima di raggiungere il punto di saturazione
la cosa può essere buona o cattiva dipende da come la si utilizza o la si vive
Commento di: Janka il 02-08-2007 11:37
Se le patenti fossero date con più criterio e la gente fosse più conscia delle proprie capacità alla guida venderebbero molte meno auto e moto e questo non conviene a nessuno. Ci si tiene a galla fra un'illusione di sicurezza e la necessità di mantenere sempre gonfie le casse del settore auto/moto.

Certo che un giro in costume da bagno e senza casco potrebbe far capire molte cose a tante persone.
Commento di: losh91 il 02-08-2007 11:58
wow sarebbe da provare! magari funziona...ma penso che alla lunga nascerebbe un anarchia!
Commento di: giove il 02-08-2007 11:59
Complimenti per l'articolo! Sono d'accordo, una buona parte degli incidenti è causata da un falso senso di sicurezza e dalla distrazione. Bisognerebbe che la gente quando guida si rendesse conto che affronta un pericolo. Però non dimentichiamoci che siamo in Italia: vedo tantissimi in pantaloncini e maglietta correre come dei forsennati, oppure parlare al cellulare mentre guidano la moto.
Commento di: paologerva il 14-06-2012 15:28
ma c'e davvero bisogno di girare senza casco e protezioni per intuire il pericolo di una moto????
Commento di: canguro217 il 02-08-2007 12:01
Mi trovo perfettamente daccordo con la tua teoria soprattutto con il paragone dei 160kmh

sono del parere che la gente quando ha più cose da pensare (sulla guida) rischia meno ed è per questo che normalmente (ma non sempre) chi va in moto è più attento di uno in automobile perchè appunto rischia di più. l'abbigliamento tecnico per me è solo un adagiarsi, ma sono comunque del parere che bastano 70kmh e un colpo ben assestato per andare dal simpatico creatore.

Di quale città parli nell'articolo?
Secondo me in una città è ancora attuabile una roba del genere ma se provi ad attivarlo in certi coapoluoghi + affollati (io sono di trento ma mi viene in mente per esempio milano) mi vengono subito i brividi, xk c'è sempre qualcuno che non da la precedenza. Ahimè non tutti sono responsabili e dunque bisgona essere preparati a tutto

Il parere di un 16enne
Commento di: manufangio il 02-08-2007 12:51
non so dirti se e vero quello che dici ma io ti posso dire una cosa io e tanti anni che vado in moto e ci vado pure in pista e sia su strada che su pista mi e sempre capitato di cadere quando andavo pianissimo perche poco concentrato invece piu vado piu sento il senso del pericolo e i riflessi mi diventano piu rapidi di un felino. almeno a me! per me i punti su cui discutere sono diversi: intanto cacchio fanno moto che fanno i 300 su strada che con le moto di adesso ci si mette un attimo e poi ci vorrebbe qualcuno che insegnasse a tutti i motociclisti a stare nella propria corsia e non tagliare mai neanche quando ci si vede e ti assicuro che tanti incidenti diminuerebbero. e vi assicuro che quando ci si abitua si ha una guida veloce e sicura. e poi io non sono d accordo perche pensa quante vita sono state salvate per l uso del casco. se non ci fosse forse come dici tu magari ci sarebbero meno incidenti ma piu morti. la testa aparte proteggerla bisogna usarla. dico l ultima cosa i cari concessionari con quello che fanno pagare le moto dovrebbero almeno hai principianti fargli un bel corso teorico e pratico e secondo me non sarebbe male come idea. vi saluto ciao ciao
Commento di: PLISSKEN il 02-08-2007 12:42
si,ragazzi,ma il discorso del casco è una cosa un po a parte.. ok il casco ti fa andare piu forte, ma.... ma e dico ancora ma, se si cade a 50 allora,in paese,o una macchina ci urta, a 50 allora si cade e se si sbatte giu la testa a malo modo..bè... adios.... no no sul casco sono daccordo che sia obbligatorio..basta semplicemente una piccola caduta..pensate,magari si cade anche a 30 allora,ma si sbatte la testa contro uno dei tantissimi ostacoli di cemento e non che ci sono sparsi in giro,senza casco sarebbero *****.....
Commento di: Dave_s il 03-08-2013 12:47
Hai perfettamente ragione , un conoscente è caduto da FERMO perdendo l'equilibrio , si era già tolto il casco. Ha battuto sul marciapiede ed è morto. Il casco va portato sempre ... L'altro giorno stavo andando in posta a 1 km da casa , col 50 sarò andato a meno di 60 quindi ero rilassato non concentrato , avevo tolto la mano sx Dal manubrio per non so cosa ,vedo una buca all'ultimo e non riesco a schivarla. Mi ci piantò e pur andando piano mi ribalto con lo scooter , mi gratto ginocchia gomiti piede e braccio e mi rompo una gamba. Il casco ha dei graffi profondi sulla visiera e sulla mentoniera , se non lo avevo probabilmente ora avrei avuto la faccia aperta. In conclusione va portato sempre , gli imprevisti sono dietro l'angolo e succedono quando meno te l'aspetti.
Commento di: evan il 02-08-2007 12:45
scusa non ho avuto il tempo di leggere tutto, ma una cosa non sono d'accordo, quando dici che se andessimo in autostrada in costume e infradito andremo più piano..........
io in autostrada ho visto dei deficenti in infradito, pantaloncini, e maglietta andare più forte di mè e superare in prima corsia o zizzagare, quindi non è questione di abbigliamento è questione di testa
evan
Commento di: ricna il 02-08-2007 13:51
E' una chiara provocazione che concettualmente non fa una piega. Invece (pur essendo classe 56, nato senza casco, senza cinture, air bag, ABS,Etp, esb, ctp, ttc ecc e quindi refrattario a tutti questi fastidi e tecnologie) credo che la cultura della sicurezza si insinua piano piano in tutti. Senza cinture mio sento in pericolo, senza casco nudo, oltre i limiti di velocità sul filo della morte.
Non tornerei quindi indietro, proseguirei sulla strada della sicurezza e farei leggi speciali (non per chi commette infrazioni che non mettono in percolo gli altri, ad es cinture).Toglierei la patente per 20 anni ad ubriachi, a chi supera i limiti, a chi circola contromano, senza assicurazione, con veicolo non revisionato). Dopo 10 casi come questi pubblicati dai giornali la musica cambierebbe.
Ricordate: i fessi corrono.
Commento di: SimoA1 il 02-08-2007 14:49
Giusto, vietiamo il casco, così i deficienti che fanno gli incidenti a 300 km/h andrebbero più piano e io che faccio incidenti a 30 all'ora per colpa di qualcun'altro mi devo far male alla testa perchè c'è gente che non la usa.

Il ragionamento sarebbe giusto, dato che in questo modo ci sarebbero meno incidenti, se solo non fosse che così ci rimetterebbe solo chi è prudente.
Facciamo un esempio: nessuno ha l'air bag sulla macchina e tutti abbiamo il suddetto pugnale (è un'easperazione ma serve per rendere l'idea). Una persona che solitamente guida in modo spericolato sicuramente starebbe molto più attenta. Abbiamo appena salvato la vita di una persona incoscente. Sarebbe cosa buona se solo quell'altro poveretto (persona prudente che non mette a rischio se e gli altri) che ha fatto un incidente con un ubriaco non fosse morto perchè la sua auto è dotata di un pugnale al posto dell'air bag.

Con questo non dico che secondo me hai ragionato male, ma solo che hai pensato solo coi numeri alla mano, senza interessarti del volto che prenderebbero questi numeri.

P.S.: conosco "grandi piegatori" che non si sono mai vantati della propria gomma e conosco gente che rovina le gomme ai lati con la carta vetrata e poi prende in giro chi ha gomme dalle quali è evidente che non è avvezzo alla piega.
Commento di: ricna il 02-08-2007 15:59
Forse vietarlo,no: direi un optional;chi vuole rompersi la testa è libero di farlo purchè non nuoce al prossimo.
Del resto costituirebbe un costo per la sanità alla pari dei fumatori, degli obesi, degli alcolizzati, dei drogati, degli ipertesi, dei diabetici e di tutti quelli che hanno uno stile di vita a rischio, con l'unica differenza che almeno i fumatori pagano le tasse.
Commento di: sempreforzamila il 02-08-2007 16:34
Credo che con dei bei giri di parole si possa far diventare credibile qualsiasi cosa. Tuttavia credo di poter dire che anche una caduta a bassissima velocità può sfociare in una botta alla testa dagli esiti inaspettati e molto gravi.
Commento di: valebaxi il 02-08-2007 17:09
Domenica stò andando a prendere la mia ragazza alle 14 per un giro in moto (abito in provincia di Pavia), sono allo stop dietro ad una macchina, quello che guida (che conosco perchè è del mio paese...) è al cellulare.
Io sono fermo a 2 metri da lui, ho su protezioni , stivali, giubbotto e arai.
Parte, fa mezzo metro, poi schiaccia la frizione (per che motivo? forse perchè è disattento al cellulare???), c'è una salita impercettibile ma la macchina viene indietro!
Faccio giusto in tempo a spostare la gamba destra per non farmela schiacciare, mi colpisce e mi stende a sinistra, io ero ancora fermo con la mano sul freno e moto in folle.
Scende dalla macchina (non aveva neanche la cintura allacciata) ancora con il telefono in mano e la prima cosa che dice è: "potevi starmi ancora più vicino", la voglia di dargli un pugno (le protezioni del dorso del guanto sono abbastanza dure), ma resisto perchè sono preoccupato per la Versys, ha solo 2 mesi di vita!!!
Non vuole fare la constatazione amichevole perchè è già il 2° incidente in un anno e gli aumenterebbe troppo (sai a me cosa me ne frega, hai sbagliato e adesso paghi...), me la faccio fare lo stesso e gli dico di presentarsi dal meccanico al lunedì sera.
Ci vediamo dal meccanico, il preventivo è di 730 euro (tutti i pezzi con anche solo un graffio li voglio nuovi in quanto la moto è nuova), lui per non fare l'assicurazione paga il danno, pur lamentandosi.
Fortunatamente non mi sono fatto niente e la moto è già a posto, ma immaginate se al mio posto ci fosse stato un bambino in bicicletta o una mamma con un bambino sul seggiolino.
Alla fine mi è andata bene (e sono stato bravo, altrimenti lo mettevo nelle grane), ma questa gente è da togliere dalla circolazione, bruciare la patente e non farla più circolare, sono un pericolo, e la cosa più brutta è che loro non si fanno mai niente, ma fanno del male o ammazzano altre persone...
Commento di: repanco il 02-08-2007 17:30
Grande riflessione, sono perfettamente daccordo purche si vietino anche gli occhiali da sole.
e, come direbbe un noto giornalista, luci accese anche di giorno casco...........

Saluti Franco
Commento di: cd125 il 02-08-2007 18:06
personalmente,abitando a palermo,mi capita spesso di vedere gente in infradito,senza casco,su t-max,che a mio giudizio sono molto più pericolosi delle moto da corsa.spesso si ha la convinzione che la strada sia una pista,e per giunta,che noi siamo dei grandi piloti in grado di schivare le auto a grandi velocità...
può funzionare qualche volta,finchè non ti ritrovi spappolato su un parabrezza,perchè alla fine,la tentazione di girare la manetta più del dovuto è irresistibile,soprattutto per chi già lo fa in condizioni del tutto precarie.
penso proprio che al sud la situazione non farebbe altro che peggiorare(anche se come in quel paesino,da noi non esistono precedenza,incroci,divieti di sosta e via dicendo...)
Commento di: PaoloM49 il 02-08-2007 19:39
Sono daccordo con la tua analisi della situazione rigurdante la sicurezza sulle strade; è ovviamente provocatoria, ma l'argomento merita attenzione. Bella quella del pugnale che esce dal volante!
Credo che la soluzione sia all'interno di ognuno di noi, ma una seria campagna di educazione non guasterebbe.
Questo vale non solo riguardo la sicurezza, ma anche riguardo la correttezza di comportamento in tutti i campi.
Ben vengano articoli provocatori come questo, ma che fanno riflettere.

Paolo
Commento di: diogene il 02-08-2007 21:58
sono d'accordo, io abolirei tuti i divieti salvo installare sui mezzi ( auto, moto, camion, ecc)una centralina elettronica tipo scatola nera degli aerei che registri tutto e se fai un incidente o commetti un'infrazione......possa dimostrare se e quanto hai colpa.
ogniuno deve essere libero e nello stesso tempo responsabile di ciò che fà
Commento di: fustoinclimona il 03-04-2009 02:17
Nelle mercedes e bmw(e forse anche in altre),queste specie di scatole nere ci sono già..
Commento di: pecoranera il 03-08-2007 03:08
che provocazione!!!!!
non nascondo che mi danno fastidio questi limiti dei 50 o 30 messi solo per poterci scattare un foto.
L'ultima volta ho percorso 157 km e contato 12 velox (funzionanti)....certo....sono rimasta nel limite dei 50,non mi hanno fatto neanche una fotina.
Risultato??
Invece di pensare a guidare bene la mia motazza....non ho fatto altro che guardarmi in giro per vedere quelle scatolette e memorizzare la loro collocazione.....
Non so cosa sia peggio,se una guida distratta o una guida ad alta velocità!!

Tante cose si potrebbero fare per migliorare la sicurezza stradale.
Concordo sul ritiro della patente per 10 anni se trovati in stato di ubriachezza.Stesso discorso,per chi guida con il telefonino attacato all'orecchio.
Scula guida molto più rigida e seria (l'educazione stradale è fondamentale per chi vuole guidare bene).
Rinnovi delle patenti seri,soprattutto a chi ha compiuto i 60 anni di età.
E tante tante altre cose ancora.......ma invece di guardare quello che si potrebbe fare,io inizio da me stessa,con la certezza che se cado,mi faccio moooolto male.Ma soprattutto,la consapevolezza di sapere che a casa mi sta aspettando mio marito,che mi ama più della sua stessa vita.....
quindi se non vado piano per me tessa.....lo devo almeno a lui!!

Lamps fratelli di strada
Commento di: sakamoto620 il 03-08-2007 10:00
Idea provocatoria ma non del tutto priva di logica...ci fidiamo troppo della tecnologia. Non credo però che sia un problema legato solo alle dotazioni di sicurezza. In generale abbiamo mezzi meccanici che ci permettono prestazioni record con la massima tranquillità e così perdiamo il senso della misura.
Commento di: reggiolo il 03-08-2007 10:27
Giusta riflessione ma folle premessa ^_^!
Sono un ex tester che ora lavora come farmacista, di moto e motociclisti sia per passione che per motivi professionali ne so qualcosa:
1 una naked ti fa pensare meglio a quanto vai per via dell'aria che ti spara il collo all'indietro...ma ho provato a tenere velocità folli per mezz'ore su una v-raptor 1000: tutta questione di allenamento.
2 Ieri signore di mezza età che acquistava bende, collagenasi, fitostimoline, betadine crema ecc...comoscete tutti le abrasioni da asfalto, a 50 km riesci a pelarti come la testa di bisio prima di mettere il dito sul claxon....per salvarsi in corner dal quadrupede che ti taglia la strada: i capi tecnici servono eccome^_^!
Commento di: Silfuin il 04-08-2007 14:40
Beh, il topic è sicuramente interessante, ma secondo me manca il punto fondamentale.
Il problema non è di quali rischi si corrano, ma della consapevolezza di correrli e, soprattutto, di farli correre a qualcun'altro che non ha nessuna scelta in materia.
Siamo realisti, e ammettiamo che a molti di noi piace correre: mentre siamo in sella, con l'adrenalina a mille, ci spingiamo fino a dove ci sentiamo sicuri, ma siccome non siamo infallibili sbagliamo, e sicuri non lo siamo.
In realtà sbagliamo tantissime volte, ma fortunatamente la maggior parte non succede niente; la volta però in cui, oltre alle nostre imprudenze, la sorte fa scattare l'imprevisto (che ne so, il brecciolino sull'asfalto, ... un animale che ti attraversa la strada, ... un'auto un pò al di fuori della sua corsia, ... ce ne sono mille di possibilità) BANG!
Il problema è che ci rendiamo conto dei rischi che si corrono solo nel momento sbagliato, e per questo motivo, non serve a niente eliminare le protezioni; certo, si ridurrebbero le velocità, ma anche la soglia di sicurezza, e quindi i rischi ci sarebbero lo stesso.
Pochi riflettono, una volta a casa, a quello che si è fatto, e se provate a farlo tante cose sembrano proprio da incosciente; ho toccato col ginocchio in quella curva, wow, ma all'esterno cosa c'era? alberi ... e se scivolavo? Ho sorpassato quel coglione in macchina finalmente!!! ... e se improvvisamente si spostava e lo prendevo?
Il problema è quindi un problema di cultura: insegnamo ai nostri figli cosa vuol dire andare in moto, quali sono i rischi, e come farlo senza esporsi troppo; insegnamo anche loro che non siamo i soli in strada e che per una nostra cazzata ci rimetterebbe un innocente; insegnamo loro che se vogliono correre, scelgano luogo e momento appropriati; e soprattutto insegnamo loro quello che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, cioé che prima o poi si va giù, non importa quanto bravo uno sia.
Chi come me ha già una certa età, queste lezioni le ha imparate sulla propria pelle, correndo i propri rischi, e avendo abbastanza fortuna da poterlo raccontare, se vogliamo aumentare la sicurezza, mettiamo questo patrimonio di conoscenza e di esperienza a disposizione di chi è nuovo.
Educhiamo i nostri ragazzi a essere rispettosi verso gli altri, e a godere della moto solo quando si può.
Come diceva il motociclista trentino, i tedeschi si riconoscono: vediamo di diventare un pò più come loro.
Poi siccome i giovani vogliono correre comunque, aiutiamoli, e portiamoli a girare in pista: si divertiranno sicuramente di più rischiando di meno.
Lo so che è costoso, ma per un genitore, non è meglio spendere qualche soldo che rischiare la vota dei propri figli?
Se cambia la cultura, ben vengano le protezioni: motlo meglio averle che non.
E come ultima cosa, un pò OT ma neanche troppo, salutiamoci quando ci incrociamo per strada: ultimamente i numero di coloro che il saluto non sanno neanche cosa sia è spaventosamente alto, segno che la cultura motociclistica è veramente bassa.
Ciao tutti,
Lamps.
Commento di: motomatto il 04-08-2007 22:24
Bell'articolo complimenti.

L'idea e' provocatoria forse meriterebbe veramente una sperimentazione di fatto pero' l'abbigliamento tecnico e' l'unica cosa che separa le nostre pellaccie dall'asfalto.
Ora che da qualche anno giro sempre ben bardato
non so se riuscirei ad andare in moto senza un minimo di protezione.

Probabilmente tornerei a guidare solo su 4 ruote.

Ciao!
Commento di: bujanen il 05-08-2007 12:44
Mi sono divertito a leggere il tuo "pensiero" e, paradossalmente, concordo con questa provocazione. Mi viene da ridere (un riso amaro) quando gli imbecilli che, immeritatamente, scrivono sui giornali "Ennesimo incidente mortale per colpa della nebbia assassina". La nebbia assassina? E' come dire che se uno si butta da un ponte e muore, la colpa è del ponte che è troppo alto! Prova ad immaginare se si potesse far sparire le striscie bianche quando c'è nebbia. A che velocità andresti? Tante macchine rovinate, è vero. Ma quanti morti in meno.
Ciao
Commento di: simonokj il 05-08-2007 13:22
ciao sono una ragazza che fa regolarmente 50 km al giorno in scooter, seguo i cartelli stradali e faccio la brava bambina alla guida, porto sempre il casco perche' mi protegge d'estate dai moscerini e d' inverno dal freddo e perche' e' obbligatorio. A maggio 2007 in un percheggio di un centro commerciale uno mi taglia la strada, (convinto di avere precedenza non aveva neanche guardato)picchiandomi sulla parte sinistra del motore; andavo piano, era affollato,ho visto che non aveva guardato, ho suonato e frenato ma non ha sentito, sono saltata dal motorino picchiando sull'asfalto tutta la schiena e la parte sinistra del corpo. E' difficile per me parlarne.....di sicuro un santo protettore ha fatto si' che non mi sono rotta nulla,ma ho picchiato anche la testa ; se non avessi avuto il casco, non sarei sicura di poter scrivervi. Usate il casco sempre perche' sulla strada bisogna stare piu' attenti agli altri. ma anche la ragazza dell' articolo ha ragione perche' il tipo nel parcheggio pensando di aver precedenza era sicuro di aver ragione che non si e' neanche preoccupato di guardare all' altezza dell' incrocio; quindi secondo me anche se esistono moto e auto protette non ci dobbiamo sentire sicuri e invincibili perche' siamo fatti di carne e ossa che si spezzano e fa male e il nostro cervello deve essere sempre in allerta , non deve dare per scontato nessuna situazione, perche' uno che sbaglia e fa del male a qualcun altro prima o poi si trova sempre.ciao ciao grazie per lo spazio avuto.;-))
Commento di: fonta91 il 05-08-2007 19:29
si ma senza casco cadi a 20 all'ora e basta che picchi la testa sull'asfalto e muori...
sarebbe meglio il casco senza visiera
Commento di: frankie-zzr1400 il 10-08-2007 23:09
Sono sufficientemente vecchio per aver fatto tanti km senza casco ed avere amici morti sia col casco, sia senza. ho due figli: 24 anni (ER6N+minimotard Pollini) e 22 anni (ER6F).

120 giorni di gesso + 45 di trazione; 35 giorni di ospedali e due coma (leggeri: uno post traumatico ed uno post intervento).

mi è andata bene!

la maggior parte dei miei gessi è dipesa da due incidenti: uno ai 30 all'ora (scivolato sul fango), l'altro ad una velocità di poco superiore (per evitare una donna in bicicletta passata col rosso)!

anche se hai in parte ragione, non serve a niente limitare per legge le velocità, aumentare la "sicurezza" o l'"educazione stradale".

siamo (tutti quanti) sempre "più furbi" degli altri: quello che può succedere agli altri a noi non succederà mai! e questo vale per ogni apsetto della vita.

se non impariamo un po' di rispetto, tutto il resto è assolutamente inutile.

quanto alla nostra sicurezza in moto, con o senza casco, basterebbe eliminare...gli automobilisti!!!
Commento di: frankie-zzr1400 il 10-08-2007 23:18
Leggendo i vari commenti, mi è venuto in mente anche un'altra cosa da vietare: tutto ciò che hanno le moto (e le macchine ed ultimamente anche le biciclette) di moderno, che migliora la guida e la gestione.

centraline elettroniche, ABS, cruise control, EBD e quant'altro sono diavolerie moderne! avete mai provato a fare 5000 km su una vespa PE200 degli anni '80 in pochi mesi?...
Commento di: sabb il 18-08-2007 16:44
Quoto.
Ai tempi con una P200E Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera e poi Milano.
Una delle vacanze più belle della mia vita.
Non è la moto che fa il motociclista, sono i chilometri. Anche se la maggior parte della gente è convinta del contrario.
Commento di: BK66 il 07-09-2007 00:40
Spesso mi trovo in strada e mi sento come una persona che gira armata, l'unica differenza è che come me ci sono molte altre persone amate e quindi giro con molta diffidenza e cerco di proteggermi al meglio in caso di attacchi improvvisi da parte di chiunque. La riflessione su usare o non usare il casco per me andrebbe fatta ben oltre.
Hai citato una cittadina del Olanda, non un quartiere del Cairo.
La differenza sta nel senso civico delle persone, non nelle protezioni che usano.
Per fare un esempio stupido: il Canada e la nazione che ha il numero di armi procapite più elevato al mondo ma quasi mai sente parlare di stragi compiute in Canada, l'estate scorsa ero in ferie là, ed in 15 giorni ho sentito due clacson. Ero straniero (quindi non conoscendo le strade ero costretto a consultare la cartina, e a distrami cercando le indicazioni) ma mi sentivo molto sicuro perchè la gente usava l'auto in maniera razionale. Usavo il casco molto prima del 18/07/1984 perchè la ritenevo una cosa utile per la MIA sicurezza,(a quei tempi avevo un ET3) e in qualche occasione mi ha anche aiutato. Secondo il mio parere non bisogna togliere le protezioni, ma bensì spiegare a tutti gli utenti della strada che non si ha tra le mani un oggetto qualsiasi, bensì un arma che può essere letale se non utilizzata nella giusta maniera. Questa mancanza di senso civico viene ribadita anche dal mancato saluto di molti motociclisti (sopracitato). A mio parere questa cosa sarebbe molto utile, per fare in modo che diminuiscano gli imbecilli per strada perché si spera che nel frattempo vadano verso l'estinzione spontanea loro causa, senza coinvolgere troppi innocenti. Ma si sà, Non esiste guerra senza Morti....
Commento di: lukedrummer il 07-03-2008 23:57
Bravo, bellissimo articolo e dalle idee originali
Commento di: orcablu il 30-03-2008 15:20
non conosco la tua età...la mia è tale di avermi permesso, per poco di girare legalmente senza casco e vedere i più grandi di me guidare i missili di allora, kawasaki gpz 1100 per intenderci, a velocità oltre codice senza casco...
senza protezioni, con i jeans ed un giubbotto di pelle...
eppure già sulle strade si moriva lo stesso...infatti c'è poi stato l'obbligo del casco.

se la tua è una provocazione ok; se lo dici seriamente , tranquillo che se ti ascoltano avrai tanti sensi di colpa vedrai...

non è la velocità che ti ammazza, è la stupidità
Commento di: DanieleCossu il 27-01-2009 14:53
Straordinaria serie di sciocchezze cucinate in modo saporito, inclusa quella sull'amministrazione olandese che rimuove i segnali stradali. Il link a una delle news che ne parla, fra l'altro, è questo: http://www.dw-world.de/dw/article/0,2144,2143663,00.html

E' ovvio che una singola intersezione priva di cartelli (nonché ampiamente pubblicizzata dai giornali locali) permetta di far sì che le persone siano più attente. Ma l'esperimento non riguardava la deregolamentazione stradale, bensì il ritorno al codice della strada puro e semplice (basato anzitutto sul diritto di precedenza per chi proviene da destra) anziché su una messe di cartelli che, quando sovrabbondante come spesso capita, rischia di confondere gli utenti della strada.
Inoltre, gli esperimenti funzionano in piccoli centri, perché hanno come effetto collaterale quello di congestionare il traffico.

Per tornare all'articolo, ciò che manca è una formazione scientifica di base nella maggioranza delle persone. Basterebbero due conti per capire che il casco e l'abbigliamento protettivo, andando oltre le velocità "da codice", serve ben poco per salvare la vita del fesso di turno, e che perciò non può indurre in nessun caso a correre. In pista invece funzionano egregiamente, perché le vie di fuga presenti permettono di limitare il loro campo di applicazione sostanzialmente a due soli eventi: 1) il primo impatto con il suolo; 2) l'attrito dovuto alla scivolata conseguente, fino a fermarsi. Su strada al secondo evento si sovrappone quasi immediatamente lo schianto contro qualche elemento fisso o mobile presente a pochi metri di distanza, e il fesso "over 50-90-130" muore o si paralizza sul posto.

Il casco e l'abbigliamento protettivo servono per minimizzare il rischio di gravi infortuni nell'uso della motocicletta nei normali limiti di velocità e di buon senso. Tutto qui.
Commento di: fustoinclimona il 03-04-2009 02:01
Ottime idee..Sono queste le idee che servono ad uno stato come l'Italia..ma si è veramente in poki x farsi sentire..
Commento di: Duldris il 27-05-2009 08:42
Arrivo tardi a commentare ma mi volevo unire agli altri per i complimeti...ottimo articolo che invita a riflettere, secondo me hai toccato un punto molto delicato della questione ma c'è da mettere in considerazione che siamo in italia e qui contano molto di più i soldi...
mi spiego se un politico domani facesse la proposta di legge per eliminare caschi e attrezzatura tecnica entro un paio d giorni quel politico diventerebbe ricco con tutti i soldi che le società produttrici gli danno per chiudere immediatamente il progetto.

mi sa che quasi quasi mi butto in politica e ci provo!!!!
Commento di: anomico il 09-08-2009 14:19
L'idea non è affatto malsana! Contiene un fondo di verità profonda: l'abbigliamento tecnico può portare a sentirsi più sicuri e ad azzardare di più su strada. Anche parlando con diversi motociclisti che usano tute, etc. si ha questa sensazion condivisa. Ovvio che non si possa conseguire nella soluzione: andiamo in moto senza casco, con sandali e pantaloncini.
Il problema non è in quello che ti metti addosso (che è bene, anzi, sia adeguato), ma nella mente del pilota. Tutto parte da lì. Se pensi di essere intoccabile e sottovaluti i rischi della strada cresce esponenziamente la probabilità di avere problemi.
Purtroppo in Italia (parlo di questo paese perchè qui vivo) manca ferocemente una profonda educazione civica. Le persone non di rado non sanno come si dovrebbe far parte di una società: non solo come utenti della strada. Basta andare in giro per vederlo. Basta sedersi in una pizzeria per trovare l'eroe di turno che, come in una tavola rotonda, racconta le sue gesta di abilità e sprezzo del pericolo.
Solo che un tempo i cavalieri andavano su un cavallo, oggi ne cavalcno molti in più . . .
Commento di: Gladiat0r89 il 27-04-2010 11:45
concordo in pieno. ma non hai spiegato la cosa findamentale...e cioè: perchè eri a mangiare la pizza con 10 sconosciuti?? :D
Commento di: frabiker il 21-08-2010 00:03
Io non sono d`accordo col tuo articolo (anche se apprezzo il fatto che tu pensi a questo tema),

Prima ci deve essere la testa del pilota + la garanzia che teste bacate non circolino
`MAI PIU` sulle nostre strade. Garanzia che oggi non ci viene offerta.
Visto che si erogano patenti a drogati, ubriachi, tossici, delinquenti, e persone dalla dubbia capacita` psico-fisica (certi anziani, o certi ragazzi immaturi).
Le Autoscuole sfornano il peggio del peggio, la selezione e` ridicola.

Fatto questo, si deve incrementare la sicurezza al massimo (il casco integrale ti salva nell`incidente dei 50 km/h e devi ritenerti fortunato, ai 200 sei morto di default: polverizzato).

A quel punto, troviamo persone con casco integrale che rispettano (con le buone o le cattive)
il codice della strada (e viene infranto solo per cose veniali, non come oggi che la regola e` sfrecciare col T-Max agli 80 km/h in pieno centro urbano).

Chi usa protezioni per proteggersi responsabilmente,
e chi usa protezioni perche` pensa che cosi` non si ammazza facendo il pazzo (illudendosi).

Tuteliamo i primi.
Ma precisiamo che sono due direzioni BEN distinte.
Commento di: Johnny-Storm il 23-08-2010 16:17
Riflessioni sparse: libera velocità sulle corsie di sorpasso delle autostrade e obbligo di spostarsi sulla corsia di dx libera appena terminato il sorpasso pena il ritriro della patente a vita. Cosi' si eviterebbe l'assurdo 'effetto tappo' del tipo che viaggia per 20 km sulla corsia di sorpasso esattamente ai 130, creando frustrazione nella colonna degli automobilisti creata dalla sua insensata interpretazione del codice della strada. Non sono affatto convinto che velocità = incidenti anzi; secondo la tua assurda tesi, gli incidenti mortali in Germania dovrebbero essere decine di volte più che in Italia, e invece no. Io sono fautore della responsabilizzazione dell'individuo non dell'odioso proibizionismo; della punizione strasevera di chi sbaglia non della repressione a priori.
Poi: velocità consentita fuori dai centri abitati su strade statali a due corsie, 110 km non i ridicoli 70/90 attuali. Velocità massima sulle statali a una corsia: unificata ai 70 evitando le trappole pro-multe dei cartelli che un km puoi andare ai 70 poi a 50 poi 60 .. ma cos'è una lotteria o una strada?

Infine, ritiro permanente della patente a chi su strade di montagna frequentate da motocliciti, abbia superato i 60 anni indossi il cappello e conduca una panda verde, la famosa panda verde killer che sbuca da viottoli senza freccia, viaggia ai 30 all'ora e in curva invade la corsia opposta.
Carissimo Frabiker attento, ragionare per paradossi porta molto poco lontano, guidare con cognizione di causa riflessi pronti e veicolo efficiente invece si' e, ti assicuro, anche alle alte velocità.
PS dimenticavo! multe salatissime alle amm. comunali che non fanno manutenzione strade, e i soldi raccolti divisi equamente tra gli utenti della strada.
LAMPS a tutti
Commento di: docelektro il 22-01-2011 08:49
In USA in alcuni stati il casco NON è obbligatorio (anche se hai altri obblighi) e non ci sono più morti? Motivo ? la velocità...se fai più di 160 vai in galera...e magari ti suonano come un tamburo. Oltretutto TUTTI vanno a 90 (camion macchine e moto). Il primo pericolo è la velocità se non sai controllarla.
Commento di: androide74 il 31-08-2013 22:43
Non è la presenza o meno del casco a fare più o meno sicurezza ma è la materia grigia al suo interno che fa la differenza
Commento di: Klaudione il 05-09-2013 16:33
Io credo ke il caso della cittadina olandese sia analogo all'introduzione della patente a punti in Italia... il cambio di regole impone di prestare più attenzione, ed è quella ke fa la differenza.
Secondo me il rilascio della patente ("licenza di guidare" ) dovrebbe essere sottoposto a regole più severe e i corsi delle scuole guida e i relativi esami dovrebbero essere più approfonditi e selettivi. Iinvece, (apro una piccola polemica) tante scuoleguida si limitano a spillarti un capitale e svolgere un lavoro puramente burocrratico, dandoti il minimo indispensabile per superare un esame ke tante volte è una farsa un neopatentato tante volte, non sa guidare per niente, figuriamoci gestire una situazione di emergenza... Guidare può essere difficile e sicuramente contiene una certa dose di pericolosità, non è detto che sia un'attività adatta a tutti, ma meno patenti vuol dire meno veicoli venduti, meno benzina consumata...
Commento di: ale67do il 07-09-2013 16:30
Bella la provocazione sollevata in parte concordo in quanto la cittadina che hai citato ha preso conoscenza di una cosa che io sono pienamente convinto, la consapevolezza che guidare per strada è pericoloso e bisogna stare sempre molto attenti e a volte non basta, la differenza poi la fa le ore di guida che si ha, (bisognerebbe fare come per il brevetto piloti abilitati a pilotare aerei solo dopo un certo numero di ore di pratica ?) io per motivi di lavoro guido, e mi sono reso conto che da quando ho iniziato questo lavoro ho migliorato molto la giuda e soprattutto capire quando sta succedendo qualche cosa di anomalo nelle mosse degli altri, nonostante ciò a Ottobre 2012 sono stato investito da un auto che non a dato la precedenza
in una strada secondaria (6 mesi di infortunio) andavo tra i 40/50 Km/h e se non avessi avuto l'abbigliamento adeguato e un ottimo casco INTEGRALE forse non sarei qui oggi. L'automobilista si è giustificato con me dicendo che si era distratto con il gps perché aveva sbagliato strada, conclusione se si guida senza restare concentrati sulla guida non ci sara nessun codice stradale che possa proteggerci.
Commento di: AlexMastellone il 15-09-2014 17:08
Semplicemente una grandissima riflessione! Sarà anche provocatoria, ma di certo è d'impatto! L'uniuco neo è che credo che moltissimi (sopratutto scooteristi, che qui da me giuidano esattamente come hai proposto tu: costume ed infradito) continuerebbero a guidare esattamente come ora.
Commento di: burlone76 il 10-09-2015 10:21
Il pugnale al posto dell'airbag mi ha fatto scompisciare Picchia

Bella provocazione, ma mentre descrivevi il motociclista scellerato mi è venuto un flashback di questa estate: mentre tornavo (in macchina) da una giornata al mare con gli amici (che per portarli tutti mi hanno sottratto un giorno di moto Evil or Very Mad ) mi sorpassa a tutta un hornet guidato da un ragazzo vestito appunto con casco JET, occhiali da sole rayban, canotta, costume da bagno ed INFRADITO... GIURO INFRADITO. Eravamo in una valle boscosa con strada misto stretto. Saranno state infradito della AXO presumo ma...

Questo per dire che la percezione del pericolo è del tutto soggettiva e quello che è pericoloso per me, che di baci all'asfalto ne ho dati a sufficienza, non lo è per altri e quindi avresti sempre l'eccezione.
Commento di: burlone76 il 10-09-2015 10:29
Magari potremmo usare tutti questo per tenere alta la concentrazione