Scaviamo un po': il sito è stato registrato a nome di un tedesco, tale Dirk Trommler di Bitterfeld, in Germania. Fino a qualche tempo fa il sito ospitava la "vetrina" di una web designer brianzola, dopodiché il dominio è scaduto ed è stato ri-registrato dal nostro amico sassone a luglio 2017.

E di questo che mi dite? Trasportigramaglia.it
Anche qui ci sono prezzacci veramente bassi ma la cosa mi puzza assai

Perdona la mia ignoranza ma dove reperisci le informazioni sulle registrazioni dei siti?

Il ridicolo è che per fare questo hanno probabilmente hackerato il sito di una innocente PROLOCO che mi riprometto di avvisare quanto prima, accompagnato da una segnalazione alla Polizia Postale!

Vi linko il sito se volete farvi due risate!!

Prolococarapelle.it

Lamps

Banalmente: basta guardare in fondo alla pagina e verificare che nessuno riporta la partita IVA, già quello è segno della puzza di truffa.

Infatti. Quando è stata introdotta tale norma, tutti si sono lamentati chiedendosene lo scopo. Di fronte a questi siti di phishing il motivo pare chiaro. L'altro giorno si parlava di questo sito Maisogarage.com: tutto molto bello ma anche qui neanche uno straccio di chi siamo/dove siamo.

Non c'è niente da fare: è meglio perdere un'occasione che rischiare di prendere una fregatura. Siamo noi utenti a doverci difendere anche se m'aspetterei che in qualche modo si possa agire contro chi aggira le leggi.

Ma il fatto è che il "dove siamo" è abbastanza relativo; un negozio online per mantenere bassi i prezzi potrebbe anche non avere un negozio fisico; paradossalmente io potrei usare la mia cantina come magazzino dove stivare la merce in arrivo e fare le spedizioni ma non fare vendita diretta al pubblico, resta che però ci deve essere una partita IVA, quella è l'identificazione univoca che da una prima base di fiducia verso il venditore online.

Veramente è l'esatto contrario: un negozio on-line deve avere un magazzino fisico. Amazon o e-bay possono averne N, nel senso che demandano agli associati la consegna, ma un negozio on-line se non ha uno stock sarebbe impossibilitato a venderti alcunché perché la consegna ed i suoi tempi risulterebbero aleatori. Come fai a vendere al 50% di sconto un oggetto che non hai a magazzino e del quale ignori se il fornitore ti effettuerà la consegna?

Concordo che la partita iva sia univoca, ma se dai quella di un altro (scegliendola accuratamente con uno che ha magari un nome simile al tuo) ti accolli il rischio di un'ulteriore denuncia ma butti abbondante sabbia negli occhi. Imho servono entrambe le cose, per essere credibili. Una sede, anche un ufficio in un garage di un paese sperduto deve esistere.

Il magazzino è una cosa, il negozio è un'altra. Come detto io posso usare una cantina abbastanza grande come magazzino logistico senza fare vendita diretta al pubblico ma solo online tramite spedizioni.