Dopo decenni di scooter 50 e 125, prima moto: Suzuki GSR750
Mai fatta una guida, me la porta a casa un amico di sabato mattina, foglio rosa che arriva il lunedì successivo in scuola guida ma, mi assicurano, rilasciato dalla motorizzazione venerdì...
Due di notte di domenica sera, mi bardo come un palombaro e mi sento in missione per conto di Dio
Prime due curve, 10 km/h, piego di 1/4 di grado, poi arriva un rettilineo: metto tutte le marce a 1500 giri e mi trovo in sesta a 50 km/h, a quel punto apro un pochino... la moto non fa una grinza e in un baleno mi trovo a 100 km/h, col motore che sembra sorridere della mia estrema cautela, come a dire: "Razza di impedito, hai capito cos'hai sotto il culo? Ma ci sei o ci fai?"
Arriva il momento di scalare, e la marcia sembra non entrare... ma perchè? Presto detto: eppure l'avevo letto da qualche parte che il cambio di una moto funziona secondo posizioni prefissate, come quello di una macchina...
Non avevo capito la sequenzialità, credevo che ad ogni minimale pressione sulla leva corrispondesse un "gradino" ben determinato nello spazio
Ok, ora ci sono: arriva un'altra curva, proviamo a piegare in modo meno ridicolo... stringo le gambe sul serbatoio, sposto un attimo il peso verso l'interno... oh Dio, va giù da sola, non ricorda per nulla lo scooter, la traiettoria la decido io al millimetro e la tiene come un binario... ficoooooooooo!
Ma... cosa vedo in lontananza? Polizia alle due di notte? Ok, giriamoci e torniamo a casa, per stasera è andata anche troppo bene.
Dieci minuti e venti manovre dopo, ero finalmente riuscito ad invertire il senso di marcia senza cappottare la moto nel fosso





