Una brava zavorrina deve....
Avere…
1) il senso dell’equilibrio..
2) una grande passione per la moto e per la velocità
3) un buon senso pratico (scordiamoci trucchi, limette, impicci vari.. )
4) un inossidabile spirito di adattamento. (caldo, freddo, buche.. bisogna essere pronte a tutto)
5) una grande pazienza.. (vietato frignare, incazzarsi, criticare e soprattutto consigliare)
6) un ottimo feeling con il proprio centauro (serve per tutto.. specialmente nei momenti critici)
Essere...
1) autosufficiente.. (tranne rari casi, scordiamoci galanterie varie)
2) pronta e attenta
3) perspicace… (se non si ha la fortuna di usare un interfono.. bisogna dialogare con i gesti)
4) metodica.. (avvertirLo sempre prima di salire o scendere dalla moto)
5) stabile (Detestano ogni piccolo movimento.. figuriamoci se ci si scompone)
6) morbida (ricordatevi che le curve le impostano loro, noi dobbiamo solo essere brave ad accompagnare i movimenti)
Evitare..
1) di toccare i gomiti del pilota con le proprie ginocchia (anche toccare il resto, è rischioso!)
2) di essere rigida con la testa.. (l’effetto cincin con i caschi.. infastidisce durante la guida)
3) di distrarsi con panorami o vetrine.. (rischiate di venir catapultare fuori sella perché puntualmente schizzano via quando meno ce l’aspettiamo!)
4) di rifarsi il trucco ad ogni rifornimento..(l'ho visto fare anche in corsa)
5) di lasciare i capelli al vento sotto al casco… (l’esperienza dice che per scioglierli ci vorranno 6 kg di balsamo)
6) arrivarti sulla schiena come l'eurostar Roma/Milano in caso di frenata
7) continuare a cambiare posizione spostando il baricentro della moto anche quando la stai per inserire in curva.
I centauri, (in quanto uomini).... apprezzano...
Se per centauri intendiamo motociclisti di sesso maschile.. appare scontato dire prima di tutto che apprezzano molto le curve… di qualsiasi tipo..
In relazione a ciò.. appare evidente quanto, nel loro immaginario, sia importante che la propria zavorrina..
1) si fonda con lui mentre piega a destra e sinistra.. senza essere di minimo intralcio alle loro performance spericolate..
2) Affermare in maniera assoluta se apprezzano di più: essere arpionati come un albero con un koala.. oppure se amano sentirsi liberi da ogni peso.. è del tutto relativo alla preferenza di ognuno, quindi è anche inutile discuterne.. la cosa migliore è chiederglielo, o al massimo attivare quel pizzico di sensibilità e intuito femminile che può aiutare a rendersene conto..
Da ricerche sulla rete ho rilevato che molti preferiscono che la zavorrina si tenga sul serbatoio..
3) Apprezzano che gli facciate un po’ da “schiava”.. buon navigatore se occorre, buona segretaria.. insomma.. un’estensione del loro pensiero
Disdegnano ....
1) Se ti lamenti
2) Se dai fondo alle tue debolezze varie (prova a dire “ho paura” e resti a piedi a vita)
3) Se ogni mezz’ora chiedi di fermarti all’autogrill per fare pipì
4) Se provi a criticare
5) Se non sia mai!!!, tratti male il loro gioiellino (quello a motore)
6) Se ti distrai
7) Se ti devono spiegare più di una volta una qualsiasi cosa
8) Se accidentalmente qualcuno ti fa gli occhietti dolci
9) Se non capisci quello che “tanto chiaramente!!” ti comunicano con un cenno della testa
10) Se disgraziatamente... fai apprezzamenti su altre moto
11) Se gli chiedi di prendere la macchina
Ma anche… badate bene… se nel fare tutto ciò.. perdete troppo in femminilità! A quel punto non sareste più potenziali zavorrine.. ma antagoniste Motocicliste!!
Per chiudere... questo non è stato il tentativo di scrivere “Il Manuale della perfetta Zavorrina”.. piuttosto il desiderio di esprimere cosa significa forse “esserlo”. Forse, perchè non lo sono e quindi mi confronto e lo chiedo a voi centauri e zavorrine. Perchè no, anche ragazze ex zavorrine ed ora conducenti! Lo Zen, dice che vivere significa semplicemente "essere presenti".. vivere non significa rientrare nelle regole di uno schema.. ma “sentire di essere”, vivere veramente … con passione e con consapevolezza ogni esperienza.... e una Moto, di sensazioni e di esperienze.. ne regala con grande intensità in ogni istante.. Godersi il senso di libertà.. e anche il rischio di sperimentarne gli effetti.. Godersi il piacere di essere paradossalmente di supporto.. è soprattutto la fortuna di poter condividere esperienze con il proprio compagno di viaggio.. Il gusto di assaporare ogni tratto di strada.. di scoprirsi in grado di ascoltare.. i "movimenti" di chi è a contatto con noi, il piacere di lasciarsi andare con fiducia, alla vita.. divertirsi. Scoprire di inebriarsi del suono di un motore.. .
Deliziarsi delle sensazioni che si provano.. il senso di fusione con tutto quello che ci circonda, con Lui.. con Lei.. e non ultimo... con Noi stessi.
Ora a voi il dibattito ...











è che il DEVE che mi fa perdere le staffe...







