Articoli simili e Topic del Forum correlati
Affrontare un viaggio a temperature sotto zero. Preparazione e soluzioni - Nordkapp, il mito: guida di viaggio
)! Dopo 3 ore e mezzo di sonno, io e mio padre ci alziamo e ci prepariamo x andare al ritrovo. Veloce colazione con un litro e mezzo 
di caffè perchè se no chi si sveglia, veloce controllo alle borse per esser sicuri di aver preso tutto (e si, perchè io alla mia suzuki GSXR 750 ho montato le borse morbide....), ci vestiamo e via nel buio della notte! Dopo 2 minuti di orologio 
, arriviamo al ritrovo ed ad accoglierci c'è già un bel gruppo...Presentazioni di rito con quelli che arrivano da fuori Correggio (2 di Modena, 1 ragazzo dalle parti di Alba e 1 di Lodi), aspettiamo i soliti ritardatari e poi via, 14 moto che sfrecciano nella notte!!!! 
Ore 04.00, andiamo ad imboccare l'autostrada a Carpi direzione Verona nord, cambiamo per Venezia fino ad arrivare all'area di servizio di Arino Est dove ci aspetta un'altro motocicista delle parti di Lodi. Prima sosta benza e 2° caffè + brioche, ci vuole proprio vista la fredda e grigia giornata che ci attende 
Infatti, ora che sono già le 06.30, capiamo che il cielo grigio sopra di noi non porterà a nulla di buono....Finita la sosta, ripartiamo ed è uno spettacolo vedere una fila di 15 moto in giro per l'autostrada, anche perchè siamo tutti con moto diverse: 5 supersportive, 4/5 da enduro, 4/5 da turismo....BELLA ROBA!!!
E ne prendiamo veramente tanta e forte per il resto della giornata..in Croazia, poi, è una vera e propria tempesta, con un bel vento che ti fa dondolare la moto come un fuscello 
Non ci fermiamo neppure x il pranzo, il freddo (temperatura di circa 7° gradi) e la pioggia ci spingono a fare tutta la Slovenia e la Croazia in autostrada per cercare di arrivare ai laghi di Plivice, la ns meta di lunedì, ma non ci arriviamo....Ci fermiamo a circa 70km prima, in una cittadina di nome Otocac, dove ci infiliamo nel primo albergo che troviamo....
devo dirlo al mio parroco 
La cena passa bene, fra risate, le prime vere presentazioni e conoscenze, una qualche bottiglia di vino (pessimo 
) e aneddoti dei vari viaggi in moto...Si va a dormire presto, le 11, visto che siamo tutti sfiniti e in piedi da circa 20 ore filate!
), pronto a raccontare il secondo giorno....
un cielo grigio che ci prospetta una giornata come lunedi...Rassegnati a prendere ancora acqua, andiamo a far colazione, prepariamo le borse e paghiamo l'albergo (35 euro x cena, notte e prima colazione..)..ma quando usciamo per metterci in sella, ecco fianlmente i primi sprazzi di azzurro e sole che fanno capolineo fra le nuvole Noi però, un po' x scaramanzia e un po' x esorcizzare, ci mettiamo lo stesso la tuta anti acqua e partiamo! Ci fermiamo qualche chilometro più avanti ad un monumento ai caduti della guerra in cui si divise la Jugoslavia: un blindato adibito al trasporto truppe. Con l'occasione ci togliamo la tuta (ormai il cielo è bello azzurro e sgombro da nuvole), scattiamo qualche foto sia al blindato, sia ai cartelli di pericolo mine che lo circondano E si, perchè anche se la guerra è finita da tempo, non tutti i terreni sono sicuri e ci sono ancora i segni della guerra per le strade. Ne abbiamo confermato dal fatto che, mentre girovaghiamo persi per l'entroterra croato, troviamo ai bordi delle strade le case ancora distrutte dalla guerra, con evidenti segni di cannonate e pallottole sui muri....sembra di entrare in un'altra dimensione in certi momenti...La giornata comunque prosegue bene, entriamo in Bosnia e abbiamo anche l'occasione di poter fare finalmente una qualche curva da ginocchio a terra
E già, perchè dopo lo stupore delle prime macchine senza targa, e vecchie come il cucco, capiamo che le targhe non sono obbligatorie quando vediamo passare la polizia anche lei senza targa....Ma co'tanto divertimento poteva durare? Certo che no! 
La moto, x fortuna, non si tira dietro il pilota e finisce la sua corsa in un prato a fianco della strada, dopo esser rimbalzata contro un cassonetto dell'immondizia. Il pilota viene sbalzato nel prato ma, chiamatela fortuna o provvidenza divina come la chiamo io, senza neanche un graffio, vi giuro ! Sempre la provvidenza vuole che, dopo mezz'ora l'incidente, passi di li un camper di nostri amici di Correggio anche loro diretti verso Medjugorie e diano un passaggio al nostro biker finito a terra. La moto, dopo aver tolto targhe e documenti, la lasciamo li nel prato con l'idea di rottamarla per esportazione, dato il basso valore del mezzo. Oltre a questo, quando arriviamo a Mostar per una visita veloce, inizia nuovamente a piovere (strano ! ). Sotto la pioggia, visitiamo velocemente la cittadina, a parte il ponte l'unica cosa da vedere è il contrasto tra i vecchi palazzi, bombardati e trasformati in groviera dalle pallottole, e i palazzi nuovi costruiti di fianco, come se non si curassero delle macerie al loro fianco....
Nonostante ciò, la fame ci fa mangiare tutto e chiadiamo pure il bis per la carne!
