Salve a tutti, apro questo post perché vorrei capire qualcosa e mi serve il vostro aiuto, il vostro parere, di tutti, di giovanissimi e di vecchi motociclisti.
Ho 42 anni e da pochissimo mi sono finalmente fatto la moto.
Il mio approccio è stato particolarmente prudente, questa moto, pur non essendo un mostro di potenza ma solo una bellissima vecchia ragazza del 1982, una Honda CB400N da 40 CV, col suo rombo mi ha trasmesso subito un suggerimento del tipo "divertiti ma sii prudente perché se sgarri ti ammazzo".
Io ho obbedito e devo dire che le sto prendendo le misure con calma e divertendomi un mondo.
L'altro giorno in un tratto di statale singolarmente perfetto ero tallonato da una 600 seconda serie e mi sono divertito moltissimo a staccarla dando un po' di gas: ero a 100 Km all'ora e mi sembrava di volare; mi inebriavo di quella sensazione, volavo a cento all'ora in mezzo all'aria ma ero anche terribilmente conscio che già solo a quella velocità sarebbe bastato un sasso, un buco, un qualunque s*****o che sorpassa per poi stringere di colpo, persino un passerotto che ti finisce sulla visiera... insomma, ero allo stesso tempo felice ma anche molto, molto teso.
Giro sul forum di Tingavert, bellissimo però c'è qualcosa che mi lascia perplesso... leggo da un sacco di parti di gente che si lamenta della propria moto perché tira solo a 220 Km/ora, che chiede consigli per aumentare rapporti di coppia già mostruosamente esuberanti, di ragazzini di 16 anni che dichiarano tranquillamente di volersi prendere moto che richiedono capacità di controllo superiori, di altri ragazzi che raccontano di come dei propri amici si sono schiantati in curva per dimostrare chissà che cosa...
A parte il discorso del rispettare i limiti di velocità imposti dalla legge, alcuni veramente stupidi, altri creati dai comuni ad arte per fare cassa, altri verosimili e riconoscibili per le croci, mi chiedo, cosa spinge a correre per il gusto di correre sapendo che basta la manovra improvvida dell'imbranato di turno e - bang - sei morto, o peggio, paralizzato.
Ricordo, avevo un Malaguti 50, marmitta rigorosamente svuotata, superava gli 80 Km/ora ma non mi faceva la minima impressione; sulla Honda, sarà per il peso, sarà per la potenza, nonostante i freni e la stabilità incredibilmente migliori, 80 all'ora mi sembrano un'altra cosa e, vi giuro di credermi, non è una questione legata all'età (a vent'anni si sa, ci si crede immortali, a 40 la vita, di norma, ti ha già spiegato come stanno le cose) o ad affetti familiari.
In soldoni la mia domanda è questa: c'è uno spirito, un po' pazzo, della velocità che si impossessa via via del motociclista oppure sono semplicemente un tipo un po' troppo razionale e un po' troppo pavido che porterà la moto sempre con distacco?
Vi ringrazio per il vostro contributo e... un lampeggio a tutti.



,non puoi immaginare che piacere ho avuto nel leggere il tuo post
,un concentrato di passione e nello stesso tempo un chiaro monito alla prudenza,per farla breve ti dico come la vivo io,a prescindere che amo godermi il paesaggio ogni tanto il polso destro comunque ci mette il suo,però è nello stesso tempo ben collegato al cervello e di staccarlo da esso non ci penso minimamente
.


per quello ci sono le piste
e spero da grand edi riuscire a comperarmi una motard racing ( husqy o tm 450) e di andare in pista ed andare quanto voglio in sicurezza 










