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Cosa state leggendo? [l'angolo del bibliofilo] - 3
13869482
13869482 Inviato: 23 Ott 2012 10:52
 

Prima di leggere la trilogia avevo visto il film Hunger games

Ho finito il primo libro e adesso sono a metà del secondo
il film è incentrato sul primo libro

Il film con il libro centra ben poco siccome non si capisce quello che pensa la protagonista
che per me è fondamentale
sono state tagliate anche molte scene secondarie ma che sono fondamentali per capire bene la storia e il suo sviluppo
 
13870120
13870120 Inviato: 23 Ott 2012 14:59
 

Perdido Street Station, di China Mieville.

Grande fantasia e immaginazione (tipo Iain M. Banks 0510_inchino.gif ), ma come vari autori di fs inglesi moderni tende ad essere un pò troppo logorroico e iperdescrittivo (saranno gli editori che pagano a numero di parole). Comunque ne leggerò altri 0509_up.gif
 
13870752
13870752 Inviato: 23 Ott 2012 18:09
 

tibbs ha scritto:

Ognuno deve decidere da solo i propri interessi ed i propri diletti però difficilmente troverai nell'attualità o nella tv quello che trovi nei libri, non fosse altro che ci sono spazi o tempi diversi. In un'ora di talk show piuttosto che in una colonna di giornale non puoi sviscerare quello che un libro intero fa. D'altronde ci sono ottimi film tratti dai libri ma, tanto per farti un esempio, nella pur bella trasposizione de Il nome della rosa è stata rimossa in toto la parte filosofica e ridotta ai minimi termini quella storica trasformando il tutto in un giallo medioevale. Poi parlare di libri è molto generico: gli argomenti ed il modo di trattarli spazia dalla comicità alla saggistica alle scienze alla storia e tutto quanto altro ti possa passare per la mente. Un libro ti da il tempo di sviluppare idee, di farti far proprie quelle dell'autore o di rigettarle, di dare uno sguardo al passato (certi libri scritti anche secoli fa sono attualissimi e contemporaneamente ti possono aprire la mente rispetto a modi di vivere di civiltà scomparsi o semplicemente del secolo scorso) o al futuro e in altri paesi, in altre città. Se poi un testo è ben scritto tieni allenato il tuo italiano e arricchisci il tuo vocabolario. Ovvio che leggere il libro delle barzellette di Totti non fa lo stesso effetto che leggersi l'Ulisse, ad esempio.

Io penso che se uno non legge libri qualcosa si perde, ma non è detto che questo valga per tutti. Allo stesso modo credo ci si perda qualcosa a non leggere i giornali, a non seguire l'attualità, a non guardare film o a non interessarsi di sport. Peccato però che il tempo e le risorse non bastino per tutto.


In un certo senso devo darti ragione; ho guardato, a suo tempo, il film "Il nome della rosa", tratto dall'omonimo libro, e posso dirti - con una certa nonchalance! icon_asd.gif - che l'aver visto il film mi ha spinto ad abbandonare la lettura del libro. So che il finale è diverso e la storia è scostata da quella narrata nel libro, però non avevo "voglia" di star lì a riflettere sulle "pare" (passatemi il termine) filosofiche dei personaggi quando il film era ben più godibile.
Non voglio dire che la lettura di un romanzo impegnativo sia qualcosa di inutile, assolutamente, però... ecco, diciamo che quando ci mettono dentro tutta quella filosofia a me cascano un po' le braccia. Sono un tipo molto "pratico", quando ci sono troppi ragionamenti astrusi da fare mi viene quasi l'ansia.
Ho un amico che studia filosofia all'università. Non voglio dire che non sia un corso di laurea valido, tutt'altro, ma quando mi fa certi ragionamenti mi viene da chiedermi l'utilità di tutta questa "apertura mentale" che dovrebbe essere appannaggio di chi legge e studia la filosofia.
Saranno pur cose belle e interessanti, non mi azzardo neanche a metterlo in discussione, però sono poco utili dal punto di vista pratico.
Ripeto: so di essere un ignorante, ma secondo me la praticità è il sapersi destreggiare nel proprio campo di studio/lavoro... ecco forse perché preferisco di gran lunga le scienze (e infatti ho scelto una facoltà scientifica, malgrado non disdegnassi le discipline umanistiche): ti fanno stare con i piedi per terra e ti fanno capire quali sono le reali necessità dell'uomo.
Per esempio, riprendendo l' "Ulisse", io potrei anche leggerlo, ma alla fine non so cosa ci guadagnerei di utile in termini concreti...
 
13870835
13870835 Inviato: 23 Ott 2012 18:29
 

Lungi da me difendere la filosofia, dal basso della mia formazione tecnico/commerciale, tuttavia debbo dirti che ti sbagli e di grosso. Senza la filosofia in pratica non vi sarebbero le scienze o la matematica perché dalla medesima nasce la speculazione sui fenomeni del mondo e la determinazione di causa e effetto. Chiaramente elevando il grado di astrazione dei ragionamenti si finisce magari inevitabilmente col perdere di vista la fonte o l'oggetto o il comportamento che ha scatenato il ragionamento e la speculazione filosofica, ma questo non vuol dire che la filosofia non serve a nulla, un po' come dire che studiare non serve perché è il mondo a farci da maestri. Peccato che nello studio vi sia il concentrato delle esperienze altrui sviluppate nello spazio e nel tempo che ci permettono con poco sforzo di comprendere concetti ai quali intere civiltà non erano riuscite ad arrivare prima di scomparire.

Peraltro, tolta la questione filosofica nel nome della rosa (libro) c'era anche un'interessante (per me) digressione storica relativamente allo spostamento del potere e del sapere dai monasteri verso le città, quindi una lettura di certi fenomeni che ci aiutano a capire come cambia il mondo. Certo, ai fini meramente pratici questo ci serve relativamente a poco, un po' come l'erudizione fine a sé stessa, ma a pensarci bene ai fini pratici buona parte dei nostri svaghi sono perfettamente inutili. A cosa serve un giro in moto, una partita a calcetto (a quella sì, serve ad andare in mutua icon_mrgreen.gif ) o a scacchi, andare al cinema, andarsi a bere una birra con gli amici (a farsi ritirare la patente? icon_mrgreen.gif ) e tante altre cose? Un buon libro dovrebbe farti porre delle domande, darti anche un po' di esperienza su cose che non conosci (e mica possiamo conoscere tutto), nella peggiore delle ipotesi rinfrescarti l'italiano o semplicemente farti passare del tempo.

Se poi tu non ci trovi nulla di interessante penso che nessuno riesca a farteli diventare tali, i libri. Che poi il libro in sé significa poco, un involto di fogli di carta... Sono le idee, le storie, i fatti ad essere interessanti e che siano trasposti su carta o magari detti a voce o fatti vedere in un filmato poco importa. Però il racconto o il saggio scritto in genere ti permettono di metabolizzare meglio la cosa perché i tempi li decidi tu. Ma, e mi ripeto, non sta a me convincerti o dirti che fai bene o che fai male.
 
13870914
13870914 Inviato: 23 Ott 2012 18:58
 

tibbs ha scritto:
Certo, ai fini meramente pratici questo ci serve relativamente a poco, un po' come l'erudizione fine a sé stessa, ma a pensarci bene ai fini pratici buona parte dei nostri svaghi sono perfettamente inutili.


Hai colto nel segno: erudizione fine a se stessa. Per farti un esempio: se mi dovesse capitare di scegliere una tra due ragazze (entrambe bellissime, supponiamo), la prima erudita, colta e tutto quello che vuole, e l'altra alla mano e un po' "leggera", sicuramente sceglierei la seconda.
Questo perché io (forse mi faccio un'idea sbagliata di certe persone, ma tant'è) posso capire la persona APPASSIONATA, ma non riesco a capire quella a cui piace gonfiarsi di nozioni per mettersi in mostra.
Quando sento ragazze che studiano e prendono 110 e lode in lettere (beninteso: massimo rispetto per TUTTI i corsi di studio, questo sia chiarissimo) e che lo sbandierano come se fosse una sorta di "attestato" delle loro conoscenze, mi viene da domandarmi perché abbiano deciso di impegnarsi tanto per laurearsi. Perché sono realmente interessate a quello che fanno o perché vogliono farne un vanto? Io, personalmente, quello che studio lo studio perché è ciò che mi appassiona, perché al solo pensare di poter un giorno contribuire alle conoscenze nel settore fremo letteralmente, non sto fermo dall'agitazione.
Io preferisco davvero la carezza e il bacio di una ragazza con i piedi per terra a una conversazione "colta" con una ragazza che sa parlare solo di Dostoevskij... forse anche questa mia visione delle cose ha influenzato le mie predilezioni: preferisco un po' di bicicletta alla lettura dei classici, perché io amo le persone terra terra, quelle con cui posso discutere ed esprimere il mio parere senza che storcano il naso perché magari ho detto qualcosa che collide con i principi di chissà quale corrente filosofica...

Con questo non voglio assolutamente generalizzare, anzi: ribadisco che tanto di cappello a coloro che vogliono leggere per passione e appassionarsi ai classici, l'importante (per me) è che non lo facciano solo per fare i superbi con gli altri (e ne conosco qualcuno)...
 
13872278
13872278 Inviato: 24 Ott 2012 9:28
 

Sono un po' off-topic (anzi parecchio) ma personalmente non ci vedo nulla di male nell'erudizione fine a sé stessa, anche perché poi va visto il campo di erudizione. Ci sono quelli che sanno tutto di calcio (bene) e quelli che sanno tutto di calcio e ti spiegano perché TU non ci capisci nulla. Ci sono quelli che guardano il Grande Fratello (fatti loro) e quelli che lo guardano e TI guardano come un marziano o uno sfigato perché TU non he hai mai vista una puntata. Ci sono quelli che sanno tutto di motori (ottimo) e quelli che ti danno del cretino e dell'incompetente perché TU non vuoi acquistare l'auto che dicono loro. Come vedi il problema non è la fonte o il tipo di sapere, ma poi come si pone la persona. Se uno ha la puzza sotto il naso ce l'ha sia che abbia studiato Kant sia che legga Novella 2000.

Senza offesa ma a me pare che tu faccia un'equazione errata del tipo studioso delle cose che a me non interessano=persona barbosa, pedante, che se la tira e mi guarda dall'alto in basso. Probabilmente hai delle esperienze personali a suffragare questa tua ipotesi, ma credo che siano esperienze alquanto limitative. Io credo che sia bello sapere quante più cose possibili in tutti i campi di applicazione e se serve elargirle agli altri senza boria o superiorità.

Che poi sia più divertente passare la serata con una ragazza allegra piuttosto che con una professoressa è un altro paio di maniche, ma perché mai tutte le persone che hanno qualcosa di un pelo più strutturato da dire dovrebbero essere noiose?
 
13874072
13874072 Inviato: 24 Ott 2012 19:48
 

tibbs ha scritto:
Sono un po' off-topic (anzi parecchio) ma personalmente non ci vedo nulla di male nell'erudizione fine a sé stessa, anche perché poi va visto il campo di erudizione. Ci sono quelli che sanno tutto di calcio (bene) e quelli che sanno tutto di calcio e ti spiegano perché TU non ci capisci nulla. Ci sono quelli che guardano il Grande Fratello (fatti loro) e quelli che lo guardano e TI guardano come un marziano o uno sfigato perché TU non he hai mai vista una puntata. Ci sono quelli che sanno tutto di motori (ottimo) e quelli che ti danno del cretino e dell'incompetente perché TU non vuoi acquistare l'auto che dicono loro. Come vedi il problema non è la fonte o il tipo di sapere, ma poi come si pone la persona. Se uno ha la puzza sotto il naso ce l'ha sia che abbia studiato Kant sia che legga Novella 2000.

Senza offesa ma a me pare che tu faccia un'equazione errata del tipo studioso delle cose che a me non interessano=persona barbosa, pedante, che se la tira e mi guarda dall'alto in basso. Probabilmente hai delle esperienze personali a suffragare questa tua ipotesi, ma credo che siano esperienze alquanto limitative. Io credo che sia bello sapere quante più cose possibili in tutti i campi di applicazione e se serve elargirle agli altri senza boria o superiorità.

Che poi sia più divertente passare la serata con una ragazza allegra piuttosto che con una professoressa è un altro paio di maniche, ma perché mai tutte le persone che hanno qualcosa di un pelo più strutturato da dire dovrebbero essere noiose?


Secondo me non siamo off-topic... penso che sia un confronto costruttivo, anzi! E' interessante leggere le opinioni degli altri in merito.
Non è proprio la stessa cosa se X denigra Y perché non guarda il GF.
Immagino che uno non si indigni poi tanto se viene ritenuto un "ignorante" in materia di calcio o in materia di Grande Fratello: sono cose alla portata di tutti, voglio dire.
Con lo studio è diverso: una persona X che denigra Y perché non è laureato (per fare un esempio) dimostra ella stessa di essere di un'ignoranza abissale, perché denigrare una persona perché non ha avuto le capacità o le possibilità di studiare - o più semplicemente la voglia - è da perfetti idioti, oltre che di una bassezza indescrivibile.
Nell'erudizione fine a se stessa non c'è niente di male, hai ragione, ma un conto è bearsi con se stessi delle proprie conoscenze, diverso è bearsi delle non-conoscenze degli altri e farne un vanto, giusto per dimostrare di essere "di più".
Io non lo concepisco, e personalmente non ho avuto (fortunatamente per il mio interlocutore, direi!) esperienze in tal senso - intendo dire che mai nessuno mi ha denigrato perché non conosco tutte le opere di Joyce o perché non ho finito di leggere Il Nome della Rosa -, ma rimane una cosa che non sopporto, perché nessuno dovrebbe elevarsi al di sopra degli altri per il suo bagaglio culturale.

Sull'equazione mi permetto di correggerti: non è che io ritenga le persone che studiano cose che a me non interessano delle persone barbose. Per farti un esempio, a me dell'ingegneria non interessa nulla, anzi, direi che le materie che studiano gli studenti di ingegneria mi disgustano letteralmente, eppure trovo in molti ragazzi che studiano ingegneria delle persone allegre, divertenti, che fanno "casino", sono alla mano e per niente noiose. Mi piace più parlare di donne con una persona che non sa neanche chi abbia scritto l'Odissea piuttosto che parlare di come sono belle le poesie di Montale. E questo lo dico ribadendo che la passione per le discipline umanistiche l'ho sempre avuta, alle superiori ero il più bravo della classe in lettere e storia, quindi avrei tutto l'interesse a dire l'esatto contrario di quello che affermo in questi miei interventi!

Poi se dovesse capitarmi di trovare qualcuno che mi guarda dall'alto verso il basso perché non conosco a memoria i classici me ne farò una ragione: sicuramente non inizierò a leggerlo per fargli un piacere, e sicuramente non mi sentirò "in basso" perché lui conosce più cose di me... io la mia "ignoranza" in materia la vivo molto allegramente e tranquillamente, lo riconosco e non pretenderò mai di essere un "tuttologo" in materie che non mi competono.
 
13875384
13875384 Inviato: 25 Ott 2012 9:38
 

Notrebk ha scritto:


Secondo me non siamo off-topic... penso che sia un confronto costruttivo, anzi! E' interessante leggere le opinioni degli altri in merito.


E invece siamo proprio off-topic perché il thread è cosa state leggendo e non Cosa pensate dei libri, della lettura e di chi legge. Il fatto che il confronto sia interessante non significa che sia in-topic, quindi penso che da parte mia chiuderò qui. Se vuoi possiamo eventualmente aprire una discussione a parte per non inquinare ulteriormente il thread che è una sorta di consigli per l'acquisto

Citazione:
Non è proprio la stessa cosa se X denigra Y perché non guarda il GF.
Immagino che uno non si indigni poi tanto se viene ritenuto un "ignorante" in materia di calcio o in materia di Grande Fratello: sono cose alla portata di tutti, voglio dire.


Dipende dai modi che l'intenditore usa con il proprio interlocutore meno ferrato. E, trattandosi anche di argomenti spicci e opinabili, spesso volentieri è pure peggio. Il problema non è tanto o solo quando uno ti fa pesare la propria conoscenza (tipo il centravanti che giocava nel Verona nello scudetto vinto nel 198x) quanto le proprie opinioni. Questo ovviamente vale per tutto e a mio avviso è pure peggio di far pesare le proprie conoscenze.

Citazione:
Con lo studio è diverso: una persona X che denigra Y perché non è laureato (per fare un esempio) dimostra ella stessa di essere di un'ignoranza abissale, perché denigrare una persona perché non ha avuto le capacità o le possibilità di studiare - o più semplicemente la voglia - è da perfetti idioti, oltre che di una bassezza indescrivibile.
Nell'erudizione fine a se stessa non c'è niente di male, hai ragione, ma un conto è bearsi con se stessi delle proprie conoscenze, diverso è bearsi delle non-conoscenze degli altri e farne un vanto, giusto per dimostrare di essere "di più".


Questo dipende dall'intelligenza della persona. Certo che quando uno è esperto in un campo tende anche ad avere un po' di boria. Ma questo vale per tutto. Probabilmente è più grave se si parla di una persona che studia proprio perché dovrebbe aver imparato a capire e ad immedesimarsi negli altri. Ci sono poi persone che ti escludono a priori perché loro sono laureati e tu (io) no. Direi che in questo caso è MEGLIO essere esclusi da loro, si divertano da soli. Ma questo, ripeto, vale per tutti. Puoi essere un erudito del calcio, delle motociclette, dei motori in generale, della politica: sono tutte erudizioni e sono tutte fini a loro stesse e se l'erudito di turno si presenta con presunzione, bhe, è solo un imbecille. A me peraltro è capitato di trovare persone che si vantavano della loro non-conoscenza e che più o meno apertamente davano dello sfigato a chi ne sapeva più di loro. Il mondo è bello perché è vario, no?

Citazione:
Io non lo concepisco, e personalmente non ho avuto (fortunatamente per il mio interlocutore, direi!) esperienze in tal senso - intendo dire che mai nessuno mi ha denigrato perché non conosco tutte le opere di Joyce o perché non ho finito di leggere Il Nome della Rosa -, ma rimane una cosa che non sopporto, perché nessuno dovrebbe elevarsi al di sopra degli altri per il suo bagaglio culturale.


Vero. Ma ripeto: non è solo una questione di bagaglio culturale. O comunque il concetto di cultura può spaziare su molti campi. A volte basta anche inventarseli. Mai avuto a che fare con qualche consulente?

Citazione:
Sull'equazione mi permetto di correggerti: non è che io ritenga le persone che studiano cose che a me non interessano delle persone barbose. Per farti un esempio, a me dell'ingegneria non interessa nulla, anzi, direi che le materie che studiano gli studenti di ingegneria mi disgustano letteralmente, eppure trovo in molti ragazzi che studiano ingegneria delle persone allegre, divertenti, che fanno "casino", sono alla mano e per niente noiose. Mi piace più parlare di donne con una persona che non sa neanche chi abbia scritto l'Odissea piuttosto che parlare di come sono belle le poesie di Montale. E questo lo dico ribadendo che la passione per le discipline umanistiche l'ho sempre avuta, alle superiori ero il più bravo della classe in lettere e storia, quindi avrei tutto l'interesse a dire l'esatto contrario di quello che affermo in questi miei interventi!


Per carità, non volevo metterti in bocca parole che non hai detto o cucirti addosso una divisa che non hai: la mia era solo un'impressione. Quello varia a seconda dei gusti personali. Io ad esempio non ho mai amato parlare di donne, ad esempio, un po' perché non ho mai avuto tutte quelle grandi esperienze da narrare, un po' perché quelle poche le ho sempre preferite tenere per me. In ogni caso, a proposito di equazioni, non è scontato che chi è erudito in un campo si diletti a parlarne sempre. Sgarbi, personaggio antipatico e discutibile quanto vuoi, è senz'altro un erudito nel campo dell'arte, ma fuori dai riflettori (e te lo dico per testimonianza diretta) parla praticamente solo di donne. Non so se sia una mosca bianca, ma questo per dirti che non è detto che un sedicente esperto poi tratti sempre e comunque del proprio campo per sminuire gli altri.

Citazione:
Poi se dovesse capitarmi di trovare qualcuno che mi guarda dall'alto verso il basso perché non conosco a memoria i classici me ne farò una ragione: sicuramente non inizierò a leggerlo per fargli un piacere, e sicuramente non mi sentirò "in basso" perché lui conosce più cose di me... io la mia "ignoranza" in materia la vivo molto allegramente e tranquillamente, lo riconosco e non pretenderò mai di essere un "tuttologo" in materie che non mi competono.


I tuttologi... Buon Dio, la prima volta che ho visto il termine (e ne ho sentito parlare uno) mi sono rotolate le p...e. Mi son sempre chiesto se fossero autoreferenziali, se quel titolo se lo fossero attribuiti da soli e con che diritto. Siamo seri: tutti siamo ignoranti. Non so quale filosofo(?) greco(?) ebbe a dire che più studiava le cose, più s'accorgeva di non sapere. E' vero, ma questo non è un buon motivo per non cercare di migliorarsi. Su cosa però si voglia migliorare, questo ognuno lo dovrebbe sapere da sé: bella sarebbe l'areté (o come diavolo si scrive), la virtù greca per cui l'eroe sapeva comporre versi mentre correva con un toro legato sulle spalle per poi scuoiarlo, macellarlo, cucinarselo alla perfezione e mangiarselo tutto da solo. Purtroppo però il tempo e le risorse sono limitate, io sono perfino pigro, la conoscenza è ogni giorno più vasta e l'alternativa è specializzarsi o sbocconcellare a destra e a manca. Anch'io vivo tranquillamente la mia ignoranza anchese ogni tanto mi angoscio pensando a quello che ci sarebbe da sapere e non saprò mai. Basta però farsene una ragione, cercare d'imparare da chi ne sa di più (sempre che non te lo faccia cadere dall'alto) e magari condividere quello che si sa.

Bon, fine OT, sennò i moderatori mi cacciano.
 
13875902
13875902 Inviato: 25 Ott 2012 12:18
 

"Se questo è un uomo" di Primo Levi

lo consiglio ai ragazzini capricciosi...


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13875924
13875924 Inviato: 25 Ott 2012 12:29
 

"The incredible tide" di Alexander Key.
 
13875936
13875936 Inviato: 25 Ott 2012 12:33
 

Nimwid ha scritto:
"The incredible tide" di Alexander Key.


Quello da cui hanno tratto un cartone animato, giusto? Ma è un libro da ragazzi o qualcosa di più serio/profondo?
 
13875963
13875963 Inviato: 25 Ott 2012 12:44
 

Miyazaki vi ha liberamente tratto "Conan, ragazzo del futuro".
Il racconto, di fantascienza, è orientato verso un pubbico giovane, comunque si legge bene ed è divertente scoprire le differenze tra il cartone animanto ed il racconto.
 
13878022
13878022 Inviato: 25 Ott 2012 21:41
 

Ok, allora fine OT. Dico cosa sto leggendo io! icon_mrgreen.gif

Avevo iniziato un volume biografico, lo riprenderò non appena avrò un attimo di tempo; al momento sono impegnato a leggere alcuni articoli scientifici per l'università.
Fatti questi esami riprenderò in mano la biografia... ma... ci saranno altri esami da fare!
E' un po' complicato ritagliarsi un po' di tempo... ma sono felice così! 0509_campione.gif
 
13890102
13890102 Inviato: 30 Ott 2012 13:27
 

ho appena iniziato il cimitero di praga sul mio nuovissimo kindle 4 icon_mrgreen.gif
fa strano avere una percentuale al posto delle pagine..ma si divora come un libro normale e sembra di avere una piuma tra le mani icon_mrgreen.gif
 
13908900
13908900 Inviato: 7 Nov 2012 10:11
 

"Storia della filosofia greca" di Luciano De Crescenzo

0509_up.gif fantastico icon_asd.gif
 
13908923
13908923 Inviato: 7 Nov 2012 10:23
 

Corri fiero. Vivi libero. Selvagge storie di bikers - Ralph "Sonny" Barger
 
13909462
13909462 Inviato: 7 Nov 2012 14:16
 

"Storia della tortura" - Franco di Bella.
 
13909589
13909589 Inviato: 7 Nov 2012 15:00
 

Il signore delle mosche, di William Golding.

Già letto, ma ieri sera mi son trovato senza nulla di nuovo da leggere.
 
13911944
13911944 Inviato: 8 Nov 2012 12:30
 

La tregua di Primo Levi

Storia di un viaggio verso la vita...


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13912310
13912310 Inviato: 8 Nov 2012 15:20
 

Appena finito Sulla Rotta Degli Squali di Wilbur Smith, letto anche La Casa Dei Sette Ponti di Mauro Corona, lo consiglio, ora ho attaccato Bar Sport Di Benni.
 
13912652
13912652 Inviato: 8 Nov 2012 17:03
 

finito il cimitero di praga mi sono letto Novecento di Alessandro Baricco..in ordine avevo letto la trasposizione su Topolino e avevo visto il film..mi mancava il libro ma la versione con topolino e pippo nel ruolo di Novecento rimane la mia preferita icon_smile.gif

qualcuno mi sa consigliare qualche altro libro di Baricco?
 
13918332
13918332 Inviato: 10 Nov 2012 23:36
 

Io mi sono letto, oltre Novecento, City, Seta e Catelli di Rabbia. Forse anche Oceano Mare, ma non me lo ricordo.

Più o meno te li posso consigliare tutti, il mio preferito era Castelli di Rabbia, molto immaginifico.
 
13918510
13918510 Inviato: 11 Nov 2012 1:06
 

La banalità del male di Hanna Arendt!
 
13918641
13918641 Inviato: 11 Nov 2012 9:52
 

Continua il mio "periodo storico" con
I racconti di Kolyma di Varlam Salamov

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13918733
13918733 Inviato: 11 Nov 2012 11:29
 

"Tutti i racconti 1954" di Phil Dick
 
13921169
13921169 Inviato: 12 Nov 2012 12:43
 

Dopo aver finito Soffocare, Chuck Palahniuk, 2001 sto cominciando or ora a leggere il mio saggio universitario: Storia moderna, Renata Ago, Vittorio Vidotto, 2004. icon_asd.gif

Sono curioso, c'è qualche altro appassionato di Palahniuk nel forum? icon_biggrin.gif
 
13927262
13927262 Inviato: 14 Nov 2012 16:10
 

tibbs ha scritto:
Io mi sono letto, oltre Novecento, City, Seta e Catelli di Rabbia. Forse anche Oceano Mare, ma non me lo ricordo.

Più o meno te li posso consigliare tutti, il mio preferito era Castelli di Rabbia, molto immaginifico.

ho pronto da leggere seta..
intanto sono a metà di blade runner..purtroppo sono una sega a esprimere un giudizio sui libri che leggo icon_redface.gif ..però mi sta piacendo icon_smile.gif
StreetBiker ha scritto:
Dopo aver finito Soffocare, Chuck Palahniuk, 2001 sto cominciando or ora a leggere il mio saggio universitario: Storia moderna, Renata Ago, Vittorio Vidotto, 2004. icon_asd.gif

Sono curioso, c'è qualche altro appassionato di Palahniuk nel forum? icon_biggrin.gif

ho letto fight club dopo aver visto il film..bello appena ho voglia rimedio qualche altro libro
 
13927759
13927759 Inviato: 14 Nov 2012 19:08
 

Adesso sono quasi a metà, di Senza rimorso di Tom Clancy e della saga di Jack Ryan di cui fa parte anche caccia a ottobre rosso
 
13938579
13938579 Inviato: 19 Nov 2012 17:00
 

ho visto il cartellone di on the road al cinema e mi sono riletto il libro che anni fa non mi aveva particolarmente colpito..forse perchè era un regalo e l'avevo letto con poca voglia..questa volta invece mi ha colpito e anche se attualizzandolo è un racconto di fantascienza mi ha messo una gran voglia di prendere e partire..per andare dove? non lo so ma dobbiamo andare
 
13939174
13939174 Inviato: 19 Nov 2012 20:16
 

Ho concluso trenta secondi fa 1984. Sono agghiacciato e demoralizzato, per non dire terrorizzato.
 
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