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lavorare alla Aprilia/Ducati.. come progettista motori
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13362131 Inviato: 17 Mag 2012 13:51
Oggetto: lavorare alla Aprilia/Ducati.. come progettista motori
 

ciao ragazzi! io sono innamorato dei motori e vorrei andare a progettare motori agonistici (sportive, sbk, motogp) a qualche casa di alto livello. lo so, è un'ambizione un po' grande. vorrei sapere se qualcuno sa che titolo di studi e specializzazioni successive servirebbero. io pensavo ad ingegneria meccanica, ma non ne sono sicuro. la mia intenzione sarebbe di progettare i motori, non l'elettronica del veicolo.. qualcuno che ci è passato o che sa cosa serve e come ci si muove in quell'ambito mi sa dare spiegazioni dettagliate? grazie a tutti in anticipo! icon_biggrin.gif
 
13362180
13362180 Inviato: 17 Mag 2012 14:01
 

La facoltà che hai scelto è quella giusta,ma poi per entrare in un'azienda come Aprilia o Ducati ti ci vuole qualche buona raccomandazione o tanto culo!
Poi se le cose vanno come di solito vanno in Italia,studi da motorista e ti mettono a progettare frigoriferi se tutto và bene... 0509_down.gif
 
13362205
13362205 Inviato: 17 Mag 2012 14:06
 

sopratutto perchè devi sapere troppe cose al momento.
io studiai ingnerina meccanica a firenze negli anni dove esistevano i carburatori, al massimo il doppio corpo era l'apice della tecnologia..

il fatto che non ti interessa l'elettronica mi sa che il frigorifero sarà l'unico elemento che progetterai...

senza elettronica una moto oggi non ha mercato...immagina tra 5/6 anni....

pensa che tutte le parti meccaniche ora vengono create al CAD ecc ecc

Ultima modifica di jake il 17 Mag 2012 14:12, modificato 1 volta in totale
 
13362227
13362227 Inviato: 17 Mag 2012 14:11
 

Eheheh, e a chi non piacerebbe! Il lavoro dei miei sogni sarebbe starmene seduto su una poltrona Ducati con un tablet a disegnare livree e carene, poi andare nella mia gigantesca stanza bianca e mettermi a fare le costruzioni col clay....un bambinone gigante insomma icon_mrgreen.gif

Ingegneria meccanica, TANTA esperienza (prima la strada, poi la pista! Le alte prestazioni si trovano passando per quelle basse icon_wink.gif ), culo e raccomandazione! Ricorda che, bene o male, siamo in crisi eh, e poi Ducati ha appena subito la vendita.... 0509_up.gif

Per quanto riguarda Aprilia secondo me è piu facile perchè costruiscono motori per piu utilizzi: basti pensare che Ducati non fa offroad, mentre Aprilia corre in Sm e Enduro 0509_up.gif
 
13362302
13362302 Inviato: 17 Mag 2012 14:24
 

La strada che hai scelto è sicuramente quella corretta (sono anche io al secondo anno di ingegneria meccanica, è dura come il marmo, ma si va avanti icon_biggrin.gif ).
Infatti sono state organizzate delle visite ad aziende specializzate nella fonderia e nella laminazione di componenti in acciaio (ci sarebbe stata anche la Brembo, ma quest'anno non è stato possibile).
comunque la gavetta è il minimo indispensabile, non credere di poter uscire dal politecnico (anche se in 5 anni e col massimo dei voti) e di essere subito assunto in un team corse! Appena finita l'università, forse puoi aspirare a spazzare i pavimenti nel box (cosa che a me non dispiacerebbe lo stesso a dirla tutta icon_asd.gif )
Fai conto che al politecnico c'è anche la specializzazione per la laurea breve in "ingegneria meccanica dell'autoveicolo" icon_wink.gif
Da considerare per il mondo dell'automobilismo, credo comunque sia un corso di laurea più volto all'automobile che alla motocicletta, è appunto il corso in ingegneria della'automobile al politecnico di Torino icon_wink.gif
 
13362303
13362303 Inviato: 17 Mag 2012 14:24
 

come tu stesso hai capito è una grossa ambizione.
senza ambizione, però, non si fa nulla...

allora, un mio amico si è laureato in "scienze dei materiali" a Genova per poi fare la specialistica in "ingeneria dei materiali", sempre a Genova.
Lui è specializzato in materiali ferrosi e adesso lavora per conto di una ditta leader nel settore, un suo compagno di corso si interessava di compositi ed è andato a fare il tirocinio in Ducati ai tempi della progettazione del primo telaio in carbonio per la moto di Stoner.
Per quanto ne so gli avevano offerto di stare, poi ho perso i contatti e non so più come sia andata.

Un corso come ingeneria meccanica è un buon inizio, se poi è supportato da una specialistica che sia effettivamente specialistica, ovvero molto focalizzata su un aspetto particolare, in modo da renderti ricercato sul mercato.

Ti faccio però presente che difficilmente ti metterai a un tavolo (a un pc, oramai... ) a dare vita al tuo progetto. Ogni aspetto ingegneristico è oramai frutto di un enorme lavoro di squadra, quindi non esiste più "quello che disegna i motori". Ognuno si occupa di un determinato aspetto della progettazione.
Non siamo più ai tempi di Mauro Forghieri icon_rolleyes.gif

Molto importante, infine, non è solo cosa si studia, ma come si studia. Conosco molti ingegneri che adesso fanno il cameriere, il barista o l'allenatore di pallacanestro.
Conta tanto uscire bene e uscire in fretta. Come credo tu sappia c'è pieno il mondo di gente che fa ingeneria o scienze dei materiali, ma non tutti andranno poi a lavorare in Ducati o in Ferrari. Molti, appunto, vanno a disegnare frigoriferi.

P.S. non se la prendano i disegnatori di frigoriferi, che senza di loro andremmo avanti a scatolette e pesce sotto sale 0509_up.gif
quello che si vuole dire è che lo studente che eccelle alla fine viene ripagato, mentre il mediocre sarà costretto a prendere quello capita, quindi magari un posto alla IGNIS anzichè in BMW icon_rolleyes.gif
 
13362906
13362906 Inviato: 17 Mag 2012 16:46
 

jake ha scritto:
sopratutto perchè devi sapere troppe cose al momento.
io studiai ingnerina meccanica a firenze negli anni dove esistevano i carburatori, al massimo il doppio corpo era l'apice della tecnologia..

il fatto che non ti interessa l'elettronica mi sa che il frigorifero sarà l'unico elemento che progetterai...

senza elettronica una moto oggi non ha mercato...immagina tra 5/6 anni....

pensa che tutte le parti meccaniche ora vengono create al CAD ecc ecc

Quoto... Oggi l'elettronica è estremamente funzionale al motore, e senza quella non si inizia nemmeno a pensare lontanamente di poter progettare un motore ad alte prestazioni... Ingegneria meccanica è sicuramente una delle scelte migliori per "aspirare" a questo lavoro, ma sicuramente ne dovrai fare tante altre per poter proseguire il tuo sogno...
Tanto studio, tanto tempo, tanta gavetta, tante conoscenze e, forse, un giorno ci arriverai...

Eventualmente, per l'Aprilia puoi contattare l'ingegner Dall'Igna, il quale mi sembra decisamente più "abbordabile" rispetto a Preziosi icon_asd.gif (ovviamente è una battuta icon_xd_2.gif )

Comunque, restando in argomento, a me piacerebbe 1000 volte di più lavorare nell'ambito dell'elettronica: progettare centraline, studiare e migliorare "aiuti" quali controllo di trazione, launch control, mappature, anti-wheeling, ride-by-wire ecc! eusa_drool.gif
Decisamente, mi piacerebbe molto di più collegare il mio PC ad una centralina (di moto o di auto che sia) e poter decidere dove e quando far intervenire la turbina (ovviamente non nelle moto icon_xd_2.gif ), quale marcia deve "tirare" di più e quale di meno, ecc... Proprio come in griglia nella Moto GP! 0509_up.gif
 
13363001
13363001 Inviato: 17 Mag 2012 17:13
 

Infatti come ti hanno già detto,anche se riuscirai ad entrare in una delle due aziende per fare quello che sogni sarai comunque obbligato a lavorare in team sotto un capo squadra e sarai vincolato a questo o quel componente.Lavorando in questo modo"moderno"probabilmente si arriva ad ottimi risultati,ma si và anche a penalizzare l'individualità che a volte rappresenta l'eccellenza...
Purtroppo prima di iniziare un progetto la parola d'ordine è BUDGET e non sempre è consistente,quindi bisogna perseguire il massimo risultato possibile al minor costo possibile.
Penso che solo in rarissime eccezioni si parta dal così detto"foglio bianco",ma da qualcosa di già esistente.
Poi c'è da dire che la meccanica è sempre quella alla fine ed i motori negli ultimi venti anni tutto sommato sono cambiati davvero poco.Alcuni materiali son stati cambiati o perfezionati,son migliorate fusioni e lavorazioni,ma la sostanza è sempre quella.La parte del leone oggi la sta facendo l'elettronica!
L'ultima moto di cui ho sentito dire che siano partiti dal "foglio bianco"è la R1 '98,che comunque derivava dalla FZR.
Alla fine credo che l'unica moto moderna progettata praticamente da zero sia la NR750...
Oltre al budget di progettazione che è sempre tirato all'osso poi c'è da considerare quello che sarà il prezzo finale della moto e specialmente in un brutto periodo come questo le soluzioni esoteriche e troppo costose sono le prime ad essere scartate.
Probabilmente ci potrebbero essere più sviluppi riguardo alla ciclistica,ma alla fine in tanti ci hanno provato però per ora le soluzioni più tradizionali son sempre quelle che danno i migliori risultati...
 
13363958
13363958 Inviato: 17 Mag 2012 20:34
 

Il figlio di una mia amica si è laureato brillantemente alla laurea magistrale in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano ed ha avuto accesso ad uno stage alla Ferrari.
Questo senza raccomandazioni o spinte di nessun tipo.
Lui ha messo molto accento negli ultimi due anni all'elettronica applicata alla motoristica, come hanno detto in molti in questo topic.
Certo che da uno stage passare all'assunzione non è una cosa automatica, ma è un buon inizio.

Per quanto riguarda i progetti partiti da un foglio bianco, sembra che in Aprilia la Shiver sia uno di questi casi, sia come motore che come concetto di RBW applicato ad una moto di serie, che come ciclistica. Poi da qui è derivata la Dorsoduro, e a quanto sembra, la futura Capo Nord.

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13364525
13364525 Inviato: 17 Mag 2012 22:47
 

Se si è mediamente preparati e capaci, ma dotati di una passione molto forte e straripante, lavorare nell'ambito di motori non è detto che sia per forza precluso a priori, perchè "prendono solo i migliori" o "serve essere raccmandati", eccetera...
Tutte queste sono aziende che devono fa profitto, non uffici statali icon_asd.gif Per cui è convenienza loro prendere gente motivata ed appassionata.

La progettazione è sicuramente l'aspetto che da "ignoranti" (nels enso che si ignora come realmente sono le cose) più di tutti affascina. Un po' come l'aerodinamica per gli aeroplani...
Ma come già stato detto, il lavoro del progettista non è per forza detto che sia dinamico e divertente perchè prima di tutto prima di arrivare ad avere la posizione per mettersi lì con un foglio bianco e pensare a come disporre i cilindri o dove mettere la distribuzione per avere più maneggevolezza nel cambio di direzione, non è che ce ne deve passare di acqua sotto i ponti, ma si deve anche aspettare che cambi l'orografia del territorio e magari inseguire il corso dell'acqua che nel frattempo ha cambiato direzione...
Questo per dire che "il garzone" mediamente viene messo lì a far dei gran modelli 3D col CAD (con relative messe in tavola, quotature, "assiemazioni", ecc...) se si prende la strada del disegnatore, oppure si viene piazzati lì a fare dei gran modelli FEM dei modelli 3D di cui sopra, analizzando modifiche, configurazioni, condizioni, ecc, fino a che i numeri "tornino" e si possa scegliere quella definitiva. Nel caso dei motori, col fatto che c'è anche la parte "calda", vi è lo sviluppo del ciclo termodinamico e quindi di tutte quelle caratteristiche del motore che permettano di seguirlo, attività forse più concettuale e meno meccanica, ma che anche qui non danno proprio al primo che arriva.

Secondo me, parlando per esperienza, il modo di lavorare più divertente in ambito motoristico, è quello di fare il calibratore, ovvero "l'omino che mette i numeri in centralina", attività che può essere svolta sia in sala prova motori oppure direttamente sul veicolo, così come entrambe le cose. Va da sè che è un lavoro molto sperimentale, sempre a contatto coi motori ed i veicoli e ci sono anche grosse possibilità di sbattere (a volte pesantemente) la testa sui problemi reali di funzionamento del motore. Cose che spesso i progettisti leggono solo nei report che gli sperimentatori redigono e diffondono...
C'è però un problema. Se per fare un FEM l'universtà da una traccia, un'infarinatura, della calibrazione da quanto ne so non viene raccontato granchè; forse un cenno alle basi, ma con cui ci si fa nulla. E' quindi un mestiere che si impara sul campo, con l'esperienza e la cosa ha però anche un lato positivo: non si deve per forza aver seguito un determinato ciclo di studi, ma basta una buona base tecnica (industriale: un ing ambientale ce lo vedrei male... icon_asd.gif ) e tanta passione.
In qusto senso, invece che puntare subito all'obiettivo grosso, che può essere la Ducati o che, conviene puntare su quelle realtà che possano assorbire neolaureati "ignoranti" e "nulla-sapenti", permettendosi di formarli e renderli operativi. Attualmente (anche se ultimamente non so...) in Italia un posto del genere è sicuramente tutta l'orbita Fiat, quindi FPT ed in parte anche Magneti Marelli. Passare per il mondo auto, fa anche sì che ci si formi su sistemi decisamente più complessi di quelli delle moto, rendosi poi appetibili per un eventuale futuro passaggio verso una casa motociclistica. Perchè occorre dire che nel mondo moto, invece, la possibilità di essere inseriti come neolaureati ad imparare il mestiere è veramente ridotta al lumicino, perchè già le risorse sono ridotte all'osso, per cui chi c'è deve essere pedina già ben formata su cui poter caricare lavoro e responsabilità.

Sicuramente, da studente, andare a "prostituirsi" (quindi totalmente aggratis) presso team minori o cose del genere, in modo da cominciare ad "annusare" l'ambiente, sicuramente fa comodo. Il problema, semmai, è che ultimamente i team di cui sopra fanno fatica a coprire le spese (spese, non stipendio) di una risorsa in più non strettamente necessaria, per cui anche lì un po' di fortuna ci vuole...



PS: io, così per caso, ho lavorato nell'ex-Alfa ed in Magneti Marelli (presso Fiat).
 
13365051
13365051 Inviato: 18 Mag 2012 8:34
 

Buona fortuna.
 
13365130
13365130 Inviato: 18 Mag 2012 9:02
 

Gli studenti hanno un'ottima carta da giocarsi che è la tesi. La tesi sono sei mesi o anche di più di lavoro specialistico non pagato. Può essere svolta in università ma in parecchi casi anche sul campo. Chiunque è sempre molto contento di avere attorno qualche tesista a cui assegnare compiti più o meno noiosi. Svolgendo questi compiti con entusiasmo è facile mettersi in mostra e aprirsi una strada per il post laurea icon_wink.gif
 
13366146
13366146 Inviato: 18 Mag 2012 14:23
 

urano88 ha scritto:
Gli studenti hanno un'ottima carta da giocarsi che è la tesi. La tesi sono sei mesi o anche di più di lavoro specialistico non pagato. Può essere svolta in università ma in parecchi casi anche sul campo. Chiunque è sempre molto contento di avere attorno qualche tesista a cui assegnare compiti più o meno noiosi. Svolgendo questi compiti con entusiasmo è facile mettersi in mostra e aprirsi una strada per il post laurea icon_wink.gif

Ricordo che la forcella della ora Bimota Tesi 3D, all'epoca "2D", è nata dal progetto di una tesina di laurea di uno studente! 0509_up.gif
 
13366975
13366975 Inviato: 18 Mag 2012 18:08
 

Sportcity4road ha scritto:

Ricordo che la forcella della ora Bimota Tesi 3D, all'epoca "2D", è nata dal progetto di una tesina di laurea di uno studente! 0509_up.gif

faccio però notare che non escono idee cosi ''geniali'' tutti i giorni icon_rolleyes.gif ce ne vuole di fortuna, ingenio e canoscenze comunque elevate per avere idee del genere funzionali
 
13367297
13367297 Inviato: 18 Mag 2012 19:22
 

Ma quello della Tesi non era figlio di uno dei titolari o qualcosa del genere?BIanchi,MOrri,TAmburini...
 
13367577
13367577 Inviato: 18 Mag 2012 20:08
 

Broglia ha scritto:
Ma quello della Tesi non era figlio di uno dei titolari o qualcosa del genere?BIanchi,MOrri,TAmburini...

Su Wikipedia si legge questo:
"I primi studi su quello che diventerà la Tesi vengono fatti dallo studente d'ingegneria Pierluigi Marconi per la sua tesi di laurea all'Università di Bologna, ispirandosi al lavoro dell'ingegner Difazio per la realizzazione di una motocicletta con sterzo e sospensione anteriore svincolati tra loro: questa è l'origine del nome Tesi."

Link a pagina di It.wikipedia.org alla voce "Sviluppo" 0509_up.gif
 
13367754
13367754 Inviato: 18 Mag 2012 20:38
 

Ah,ecco,non ricordavo bene,comunque sapevo che la moto si chiama Tesi perchè quella ciclistica è saltata fuori da una tesi di uno studente nel 1990.
Soluzione molto interessante,ma non ha avuto nessuna applicazione di rilievo nelle corse perchè di fatto non fà guadagnare nulla in termini di tempo sul giro eusa_think.gif ...
 
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