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[Report] Per passi e colli in Val d'Aveto - 21/05
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15818234 Inviato: 22 Mag 2017 22:35
Oggetto: [Report] Per passi e colli in Val d'Aveto - 21/05
 

Gitarella "rilassante" in quel della val d'Aveto. Parto da casa dopo aver dato un'ultima occhiata al topic, siamo in tre e nessuno parte da Arona. Mi concedo dieci minuti di ritardo, coi tempi ero stato "largo" e in perfetto orario giungo al ritrovo 2, San Zenone (ormai noto a tutti come San Cenone - copyright by budspencer icon_mrgreen.gif ).
Saluto Marcello che ad un giro che già nel titolo prevede passi e colli non può assolutamente mancare icon_asd.gif e vedo la faccia conosciuta di Flavio, paracarro, che ci comunica di essersi iscritto last second: bene, saremo in 4. 0509_up.gif
Bando alle ciance, ci facciamo la restante mezzora di autostrada (che in realtà sarà un po' di più... qui ero stato stretto con i tempi, involontariamente) ed usciamo a Fiorenzuola. Tradito dal navigatore, mi dirigo erroneamente nel senso opposto. Poco male, c'è subito un incrocio con una stradina che ci permette di invertire la marcia. Nel frattempo sopraggiunge di fronte a noi Paolo, brevi saluti senza scendere dalle moto e decidiamo di fare direttamente tappa a Castell'Arquato. Giunti al borgo l'amara sorpresa: nei festivi non è possibile salire in moto! Breve consulto e decidiamo, visto che il giro è lungo, di evitare la salita a piedi e di concederci un caffé al bar della stazione. Parcheggiate le moto, Paolo apre il bauletto e un pesce rosso fa capolino dal fondo... si è aperta una bottiglia d'acqua e il contenuto si è riversato tutto all'interno, allagando il bagaglio e, soprattutto, il libretto di circolazione eusa_doh.gif : approfittando del caldo sole il nostro ha steso il bucato sulla sella della moto... icon_eek.gif dopo il caffé il libretto era... ancora bagnato! icon_asd.gif
Alla fine di Castell'Arquato abbiamo apprezzato i balconi... della barista! eusa_naughty.gif
Ripartiamo e il mio navigatore impazzisce, la posizione GPS rilevata è completamente sballata e sembra che si stia percorrendo il nulla più assoluto. Per fortuna ricordo le indicazioni di quel tratto e, giunti a Lugagnano, imbocchiamo la piacevole salita verso Vernasca. Alla prima curva a destra, un po' in contropendenza per un cedimento dell'asfalto, tocco terra con stivale e pedana sinistra. Non ci sono abituato, rialzo immediatamente e rischio di andare fuori strada a destra! Cominciamo bene. 0509_mitra.gif
Proseguo con più calma fino al passo di Luneto, il tracciato della strada è piacevole, sulle condizioni del manto stendiamo un velo pietoso. eusa_doh.gif
Al passo approfitto per spegnere e riaccendere il navigatore, applicando la prima regola dell'informatica magicamente ritorna a funzionare. 0509_up.gif
Proseguiamo sempre su strada dal tracciato piacevole e dal manto pessimo (ero passato nel senso opposto due settimane fa, sotto la pioggia, ma non mi ero reso conto che fosse così disastrata) attraverso la Bocchetta di Settesorelle per giungere al passo del Pelizzone. Siamo oltre i 1000 metri di quota ma si sta decisamente bene, fa quasi caldo.
Scendiamo alla volta di Bardi, bellissima cittadina dominata dal castello di epoca medioevale, e imbocchiamo la strada verso il passo Linguadà, non senza un piccolo errore ad un bivio che ci costringe su una ripidissima rampa per ricongiungerci alla retta via.
Oltrepassato il passo rientriamo in provincia di Piacenza per scendere verso la val Nure attraverso una delle sue valli laterali. Anche qui la strada è stretta, diventa anche in pessimo stato quando deviamo verso Pratogiardino. Fortunatamente una volta giunti sulle rive del torrente Nure troviamo un pezzo di strada dove scatenare i cavalli e fare qualche curva "in grazia". 0509_doppio_ok.gif Pochi chilometri e di nuovo deviamo su una strada secondaria verso il passo Crociglia oltrepassato il quale, attraversando Torrio entriamo in Liguria e per il passo di Monte di Mezzo giungiamo a Santo Stefano d'Aveto dove, di fronte ai ruderi del castello Malaspina-Doria ci concediamo la sosta pranzo. eusa_drool.gif

Il bar nel quale ci fermiamo è un esempio lampante della tipica accoglienza ligure (quella ottimamente raccontata da questo sketch di Colorado: Link a pagina di Youtu.be i panini erano finiti, solo toast o piadine... il crudo non c'era, cotto e formaggio o coppa e formaggio e meno male che ci ha portato una birra in più (non so se alla fine compresa nel conto eusa_doh.gif ) e il caffé era buono... Anche la moglie del barista si lamentava dei continui mugugni di lui (amici liguri, non me ne vogliate, so che non tutti sono così!). 0509_vergognati.gif
Santo Stefano è meta d'elezione per i motociclisti, nel tempo della nostra pausa ne sono arrivati parecchi e alcuni erano già lì, io non ci ero mai stato né in moto né in auto, finalmente ci sono riuscito. Ripartiamo, dopo aver fatto il necessario rifornimento al prezzo carissimo tipico delle località di montagna, verso il passo del Tomarlo che non è previsto nel giro in quanto, prima di raggiungerlo, dovremmo portarci verso il passo del Romezzano ma Paolo se ne dimentica ed essendo momentaneamente capofila arriva in cima prima di rendersi conto di aver sbagliato strada. 0510_regolamento.gif La deviazione, in realtà, non è più lunga di qualche centinaio di metri.
Passiamo per il passo del Romezzano, intuendone soltanto la locazione e ci dirigiamo verso il passo del Chiodo, ben segnalato dal cartello. Qualcuno si lamenta scherzosamente del fatto che non gli abbiamo dato tempo di mangiare il dolce: rimedieremo. icon_asd.gif
Scendiamo lungo un'altra stradina alla bastiancontrario, inizialmente coperta di brecciolino, migliora man mano che si scende, passiamo davanti al Rifugio Monte Penna dove stanno ballando il liscio e per il passo della Tabella scendiamo in Val di Taro nei pressi di Pontestrambo.
Risaliamo il corso del fiume Taro sulla piacevole strada che conduce al Passo del Bocco dove decidiamo di fare la sosta dolce! 0509_campione.gif
Seduti nei tavolini all'esterno, Marcello ed io evitiamo di un soffio una lavata epocale: di punto in bianco da uno dei tendoni parasole si scarica una immensa cascata d'acqua che si riversa a terra a pochi centimetri da noi. 0509_lucarelli.gif Ci facciamo grasse risate. rotfl.gif Il giorno prima era grandinato e la grandine accumulata sul tendone, col caldo si è sciolta fino a precipitare tutta insieme di botto!
Abbiamo ancora un po' di strada da fare e quindi ci inerpichiamo verso il passo del Ghiffi, poco lontano dal Bocco, dal quale si dominano le due valli opposte del Penna e del Taro... con un ambiente selvaggio, cavalli bianchi allo stato brado cavalcati da bionde amazzoni nude come la pubblicità del Vidal (copyright by paracarro) rotfl.gif
Scendiamo a Borzonasca per risalire lungo la piacevole strada del passo della Forcella e da qui al passo della Scoglina per scendere in val Fontanabuona e risalirla verso Gattorna diretti al passo del Portello. Il fido navigatore satellitare (gli venisse... 0509_mitra.gif ) in centro a Gattorna tenta di farmi svoltare in un'isola pedonale suscitando l'ilarità dei miei compagni di gita! icon_asd.gif
La salita al passo del Portello non è propriamente il Mugello (cit.) ma, giunti in cima, la vista sulle montagne con il mare sullo sfondo è da cartolina.

Scendiamo verso Torriglia, ogni volta che passo da queste parti ripenso alla multa per eccesso di velocità che mi fu comminata qualche anno fa e rallento a velocità lumaca 0510_regolamento.gif , imbocchiamo la strada piacevole che da Laccio conduce a Montoggio, Casella e Busalla (anche qui però percorsa con attenzione ai limiti di velocità e ai frequenti autovelox), ci fermiamo a rifornire e incontriamo closurer in sella ad una supersportiva italiana che ci riconosce e si ferma a fare quattro piacevoli chiacchiere. 0510_abbraccio.gif
Ci salutiamo e ci dirigiamo verso l'autostrada per raggiungere le nostre case. Arrivo giusto in tempo per la replica della MotoGP. 0509_up.gif
Una doverosa citazione va agli animali che durante la giornata hanno attraversato la strada davanti alla mia ruota anteriore, non so per quale motivo oggi erano così tanti: cinque gatti, un cane, un cerbiatto e una mini lepre! 0509_lucarelli.gif A lato strada anche un tasso che purtroppo non aveva avuto fortuna durante un precedente attraversamento. icon_cry.gif
Un ringraziamento ai compagni di avventura, è sempre piacevole condividere un giro in moto con persone che hanno la tua stessa passione e che assecondano anche le tue idee più balzane! 0510_saluto.gif doppio_lamp.gif
 
15818336
15818336 Inviato: 23 Mag 2017 8:08
 

Grande Bastian, come sempre i tuoi racconti mi fanno sbellicare.
Mi spiace non essere venuto a salutarvi. Ma l'altro giro era troppo allettante in posti che on ci ero mai stato.
Mentre Santo Stefano lo conosco molto bene. Anche se devo dire avete fatto strade che a me son sconosciute e credo lo rimarranno anche in futuro icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
sconosciute in moto naturalmente perchè in macchina fatte alcune per andare a funghi 0509_doppio_ok.gif

Avevo sentito Closurer che veniva da quella parte e quasi quasi ma poi mi sono alzato e ho girato dall'altra parte icon_asd.gif .....

ci vediamo presto anche perchè avremmo in mente di fare un Melogno prima o poi icon_asd.gif
 
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