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Due valvole di spurgo sulla stessa pinza
12413239
12413239 Inviato: 15 Set 2011 0:03
Oggetto: Due valvole di spurgo sulla stessa pinza
 

Oggi ho cambiato i tubi dei freni della mia gsx-r 600 k5, quindi mi sono trovato a dover riempire l'impianto completamente vuoto.
Mentre per la parte anteriore sembra sia andata abbastanza liscia (almeno spero) riempiendo il tutto dalle valvole di spurgo sulle pinze, per la parte posteriore...beh...diciamo che ho quasi finito il calendario...

Ho provato anche lì a riempire dalla valvola di spurgo sulla pinza, peccato che poi mi sia accorto che ci fosse un'altra valvola...dalla qualche però non entra nulla (mi sono quasi fatto la doccia con il liquido freni prima che me ne accorgessi)...

beh, morale, mi chiedevo se qualcuno sapesse spiegarmi il perché di questo fatto...e se ci fosse un metodo per riempire l'impianto posteriore e spurgarlo senza che sia già ora di sostituire il liquido perché troppo vecchio...

Grazie
Lamps
M.
 
12433768
12433768 Inviato: 19 Set 2011 19:37
 

come non detto...pensavo di avercela fatta con il davanti...invece, mentre quando sono fermo sembra tutto a posto, non appena faccio qualche metro in moto la leva si smolla...praticamente inizia a frenare a un dito dalla manopola...
Dove diavolo sbaglio???
Dalle valvole esce olio, non esce più aria. Come posso fare per lo spurgo?
 
12434041
12434041 Inviato: 19 Set 2011 20:22
 

premesso che essendo un'operazione di fondamentale importanza per la sicurezza sarebbe bene farla fare ad un professionista o almeno ad una persona esperta.

Di norma sugli impianti tradizionali è un'operazione tutto sommato semplice nella sua logica, però ripeto che non sarebbe male vederla fare ad un esperto la prima volta.

Detto questo procediamo:

in primis non ho capito bene: hai caricato l'impianto dalle valvole sulle pinze?

Mi pare un approccio anomalo, non impossibile come logica ma anomalo per quello che ne so io. Come fai a spingere in su l'olio? hai una pompa di quelle professionali?

Il metodo più usato è questo:
Cambiare il liquido dei freni ed effettuare lo spurgo

poi ci sono altri sistemi con l'ausilio di pompe o valvole di non ritorno...conosco persone che smontano la pinza e la portano in alto rispetto alla pompa...

Dimenticavo, ricorda che per il davanti con due pinze, prima lavori su una e poi sull'altra in modo separato.
 
12434072
12434072 Inviato: 19 Set 2011 20:26
 

dimenticavo, leggi bene tutto il topic che ti ho linkato, così capisci bene il sistema anche dalle osservazioni degli altri utenti. 0509_up.gif
 
12435071
12435071 Inviato: 20 Set 2011 2:08
 

federosso ha scritto:
premesso che essendo un'operazione di fondamentale importanza per la sicurezza sarebbe bene farla fare ad un professionista o almeno ad una persona esperta.

Di norma sugli impianti tradizionali è un'operazione tutto sommato semplice nella sua logica, però ripeto che non sarebbe male vederla fare ad un esperto la prima volta.

Detto questo procediamo:

in primis non ho capito bene: hai caricato l'impianto dalle valvole sulle pinze?

Mi pare un approccio anomalo, non impossibile come logica ma anomalo per quello che ne so io. Come fai a spingere in su l'olio? hai una pompa di quelle professionali?

Il metodo più usato è questo:
Cambiare il liquido dei freni ed effettuare lo spurgo

poi ci sono altri sistemi con l'ausilio di pompe o valvole di non ritorno...conosco persone che smontano la pinza e la portano in alto rispetto alla pompa...

Dimenticavo, ricorda che per il davanti con due pinze, prima lavori su una e poi sull'altra in modo separato.


Ciao,
innanzitutto ti ringrazio per la risposta.

Il sistema che ho usato per riempire l'impianto vuoto dopo aver sostituito i tubi l'ho letto in giro.
In pratica con una siringa e un tubetto ho riempito l'impianto dalle valvole di spurgo su pinze e pompa. In questo modo in teoria l'aria dovrebbe essere spinta su fino alla vaschetta.

Lo spurgo poi l'ho fatto proprio come descritto nell'articolo.
Qualche pompata sulla leva fino a che si è indurita e poi, a leva premuta, ho aperto la valvola a cui avevo collegato un tubicino. L'ho ripetuto due o tre volte (anche se di aria non ne è uscita) prima sulla pompa, poi sulle pinze e poi di nuovo sulla pompa. Ho poi lasciato la leva legata alla manopola per più di un giorno e oggi ho ripetuto lo spurgo.
Così a moto ferma sembrava tutto perfetto, ma come sono uscito dal cancello di casa si era già smollata. Ho fatto si e no 1 km e quando sono arrivato di nuovo davanti a casa la leva praticamente iniziava a far resistenza a un dito dalla manopola.
Come ho messo la moto sul cavalleto la leva era già ritornata a posto.

Boh...non riesco a spiegarmi sta cosa...
 
12437045
12437045 Inviato: 20 Set 2011 14:22
 

Sicuramente sono bolle d'aria, anch'io ci sono uscito pazzo e per di più col metodo del siringone mi sono imbrattato tutto come è capitato a te.
Riprova a ripetere tutta la procedura di spurgo, dai dei piccoli colpetti ai tubi per far salire l'aria e rilasciala un paio d'ore con la leva legata.
Buona fortuna

P.S. l'articolo spiega come cambiare l'olio senza svuotare completamente i tubi, non come riempire da zero un impianto frenante nuovo.
 
12439417
12439417 Inviato: 20 Set 2011 21:22
 

in realtà il processo che viene chiamato "spurgo" serve pure per riempire un circuito vuoto.

Immagina un circuito vuoto come un megaspurgo...come occupato da una mega bolla d'aria. Concedimi il termine...

Tenere la leva premuta per ore bloccandola non serve a niente...

L'unica cosa che non avevo considerato è la presenza dello spurgo pure per la pompa.

Dammi retta, rivolgiti ad un meccanico o un amico esperto e stai a guardare come fanno.

comunque dai un occhio pure qui ...
Link a pagina di Soloenduro.it

Qualcuno pure qui consiglia di riempire alla grossa dal basso...
Tanta pazienza...tanta...e ancora tanta...
Spurgo pompa freno anteriore
Qui si dice di spurgare prima la pompa e poi le pinze...

Insomma...se proprio ti ci vuoi cimentare le fasi sono quelle...e ancora...pazienza...tanta pazienza...e una buona scorta d'olio nuovo pulito e sigillato.... 0509_up.gif
 
12445203
12445203 Inviato: 21 Set 2011 23:12
 

eheh, che ci volesse tanta pazienza l'avevo intuito...speravo di essermela cavata facilmente...

Va beh, proverò ancora ad insistere con lo spurgo...se entro domenica non ce la faccio la porto dal meccanico che faccio prima...

Grazie a tutti!
 
12445320
12445320 Inviato: 22 Set 2011 0:03
 

quando ci sono due spurghi sulla stessa pinza si deve spurgare prima quello interno e poi quello esterno. la presenza è più che altro su pinze vecchie che avevano un percorso interno leggermente più tortuoso di quelle attuali, nonchè sulla maggioranza delle pinze posteriori 0509_up.gif
 
12448128
12448128 Inviato: 22 Set 2011 16:18
 

interno o esterno rispetto a cosa??

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12450266
12450266 Inviato: 22 Set 2011 22:59
 

Sulla pinza posteriore (una a due pistoni contrapposti) della moto in questione sono presenti due valvole di spurgo poste in corrispondenza di ciascun pistoncino (quindi una per lato), contrariamente a quanto avviene sulla maggior parte delle pinze sul mercato nelle quali la valvola di spurgo è unica. Questo sistema dovrebbe in teoria garantire maggiore facilità nello spurgo ma, mi sia consentito, per esperienza, nella pratica averne due anzichè una non serve poi a un granchè se non a costringere a farlo su entrambe (e a complicare la vita). Volendo, con un poco di pazienza, lo si può eseguire comunque usandone una sola (scegliendo quella interna/lato cerchio perchè è la più lontana dal punto di ingresso del flusso del liquido).

Ad ogni modo... riempiendo il circuito da valle (dalle pinze) con una siringa non si ha affatto la certezza che l'aria presente venga espulsa tutta; volendo proprio usare questo sistema (che non è del tutto efficace) la cosa migliore sarebbe di utilizzare un'altra pompa freno con serbatoio integrato (di rottamazione magari) da collegare con un corto tubo alla pinza al posto della valvola di spurgo utilizzando un dado di raccordo.
Io adotto questo sistema in rarissimi casi, utilizzando una pompa Nissin (smontata da una Honda Hornet se non ricordo male), perchè risulta efficace con quei mezzi che hanno ripartitori di frenata od impianti con ABS (BMW in particolar modo) posti in posizioni particolari/elevate che sono difficoltosi da riempire perchè facilmente hanno tubazioni rigide con curve poste in alto nelle quali l'aria si accumula e non si riesce a far fuoriuscire procedendo con metodi classici (a meno ovviamente di possedere l'apposita macchinetta per aspirare il liquido).
Ma anche questa procedura ha assai più svantaggi che vantaggi. Il vantaggio evidente è che il circuito viene riempito più efficacemente rispetto ad una siringa perchè la pressione esercitata da una pompa freno è notevolmente superiore e spinge facilmente l'aria verso il primo punto di sfogo possibile; tra gli svantaggi c'è il rischio, in caso di pompe prive di spurgo, di danneggiarne i gommini (sperimentato) per cui per prima cosa va fatto con estrema cautela e comunque con la leva della pompa in posizione di riposo, in questo modo il circuito è aperto ed il liquido può defluire verso il serbatoio (occhio a non provocare fuoriuscite), inoltre una volta riempito il circuito bisogna svitare il raccordo del tubo dalla pinza e, rimosso il tubo, sostituirlo con la valvola di spurgo, il tutto cercando di evitare che fuoriesca del liquido o peggio che entri dell'aria (che comunque si può spurgare) quindi bisogna avere una certa destrezza ed essere veloci; altro svantaggio è che si tratta (evidentemente) di un metodo poco pulito.

Il riempimento del circuito (così come lo spurgo) è un'operazione che concettualmente non ha particolari segreti e dovrebbe essere semplice: entra liquido (non è olio...) ed esce aria; farlo da sopra o da sotto non dovrebbe cambiare il risultato. Il fatto è che trattandosi di due procedimenti diversi richiedono approcci differenti, ed uno dei due può essere considerato "contro natura" (l'errore più comune nel quale si incorre è di finire per seguire una strada pensandola nei termini dell'altra).
Il metodo classico consiste nel riempire il serbatoio del liquido (che è il punto più alto del circuito), aprire la valvola di spurgo e lasciare che la forza di gravità faccia il suo lavoro; una volta riempito, il circuito va sempre spurgato.
Molto spesso in realtà ciò non è così semplice perchè si ha a che fare con tubazioni di sezione modesta e con condotti e passaggi ancor più piccoli (per questioni di pressione d'esercizio che influenza enormemente l'efficienza dell'impianto), che tendono ad impedire il corretto deflusso del liquido in presenza d'aria nonchè con il fatto non trascurabile che l'aria (che "riempie" le zone vuote del circuito) è elastica e si comporta come una molla consentendo l'afflusso del liquido comprimendosi ma rimanendo là dove si trova specie quando forma delle bolle di dimensioni ridotte.
Il sistema migliore per ovviare al problema consiste, come tutti sappiamo, nell'aiutarsi forzando il liquido a scorrere per mezzo della pompa e spingendo quindi via l'aria presente.
Il primo componente che va caricato e spurgato è la pompa; avere una pompa che, malgrado gli sforzi, mantiene al suo interno una bolla d'aria ne inficia la funzionalità ed aumenta considerevolmente il tempo per eseguire tutta l'operazione e una cosa è certa: è inutile pompare forsennatamente, è assai più efficace farlo lentamente a ritmo costante proprio per quanto sopra.
Se la pompa è dotata di valvola di spurgo l'operazione è cosa semplice, si pompa alcune volte e si apre la valvola tenendo la leva tirata facendo fuoriuscire l'aria, avendo avuto cura di attaccare un tubicino da far confluire in un piccolo contenitore o nel serbatoio stesso per evitare spargimenti di liquido (dannoso per alcune parti della moto). Si ripete due o tre volte per avere la certezza (anche se non proprio assoluta) che la pompa sia piena di liquido e quindi in grado di spingerlo efficacemente nel resto del circuito (si può spurgarla ulteriormente alla fine dell'intervento). Nel caso in cui sia priva dell'apposita valvola (come le vecchie assiali presenti ancora su moltissime moto) si deve spurgarla seguendo più o meno lo stesso procedimento ma allentando, al posto della valvola, il bullone di accoppiamento pompa/tubo consentendo la fuorisciuta dell'aria (sempre pompando con calma! pompa-tieni premuto-apri-chiudi-rilascia, pompa-tieni premuto-apri-chiudi-rilascia...); se questo risultasse poco efficace (capita con molte pompe che hanno difficoltà a precaricarsi) il sistema migliore consiste nel distaccare completamente il tubo di mandata dalla pompa (o i tubi in caso di impianto sdoppiato già dall'alto), riempire il serbatoio e tenere un dito sul foro di uscita: a questo punto si inizia a pompare lentamente per costringere l'aria a fuoriuscire o dal foro di carico (essendo totalmente ostruito il foro di uscita) oppure dal foro di mandata stesso allentando la pressione del dito; in virtù del ridottissimo spazio/percorso a disposizione del liquido (e dell'aria) ben presto si sentirà la pressione sul dito aumentare notevolmente, questo è indice che la pompa è piena; si toglie il dito e si riattaccano il tubo (o i tubi) con il suo (loro) bullone e si può procedere con il passo successivo (il tutto avendo l'accortezza di utilizzare stracci o carta assorbente intorno alla zona per evitare che il liquido schizzi dove non deve).
Lo spurgo della pinza, o delle pinze, si esegue in maniera analoga, pompando liquido ed aprendo ad intervalli la valvola di spurgo di ciascuna pinza per far defluire il liquido che porterà con se le bolle d'aria presenti. Inizialmente si può agevolare l'operazione aprendo la valvola di spurgo non completamente ma appena leggermente, e pompando lentamente e a ritmo costante, riempiendo il serbatoio quando necessario (occorre una certa coordinazione). In questo modo si ottiene una condizione duplice: avere sia un punto aperto di sfogo/deflusso che una certa resistenza del liquido (che mantiene una certa pressione) che favoriscono il riempimento del circuito e l'eliminazione dell'aria.
Per gli impianti bidisco l'operazione si esegue una pinza alla volta, cominciando, in caso di impianti con un solo tubo di mandata ed un tubo-ponte tra le due pinze, da quella più lontana (quindi generalmente la sinistra).

Lasciare la leva in tiro (dopo aver riempito il circuito e tentato lo spurgo) dovrebbe costringere l'aria a "camminare" sotto l'effetto della pressione; non sempre però si riesce a farla risalire nel punto più alto, andrebbe quindi aiutata picchiettando sui tubi; però non si può stare tutto il tempo (generalmente si lascia tutta notte perchè un paio d'ore non bastano) accanto alla moto... per questo ci si affida alla buona sorte.
Il problema sta nel fatto che lasciare il circuito in pressione non consente la fuoriuscita autonoma dell'aria che rimane comunque intrappolata al suo interno. Passato un lasso di tempo ragionevole e affidandosi, come dicevo, alla buona sorte e sperando quindi che l'aria sia risalita in alto e di conseguenza abbia raggiunto la pompa, la leva va rilasciata gradatamente e premuta lentamente la prima volta per consentire lo scambio aria/liquido "finale" che avviene attraverso il foro di carico (o di precarico) della pompa e, una volta rilasciata, va testata nell'efficienza perchè al di là della "durezza" del comando che si riscontra quasi sempre nell'immediato il problema potrebbe ripresentarsi in breve tempo. In effetti con questo sistema un primo buon indicatore è costituito dalla posizione della leva "the day after", al momento in cui la si va a liberare, rispetto a quella che aveva appena messa in tiro; se si è utilizzato un elastico e la leva è arrivata a toccare la manopola (o comunque ha perso distanza rispetto alla posizione iniziale) è facile che ci sia presenza d'aria o che la tenuta di qualche elemento nel circuito abbia provocato un (più o meno lento) calo di pressione. A questo punto è necessario comprendere dove sia questo calo; si inizia con una ispezione quanto meno visiva alle pinze per capire se la perdita è lì; la difficoltà consiste nel fatto che spesso una perdita degli o-ring non è così evidente/eclatante e si riduce spesso ad un velo sottilissimo di liquido sull'esterno dei pistoncini che non sgocciola. Un'eventuale perdita di pressione nella pompa è invisibile perchè, a meno che non abbia ceduto di schianto il gommino posteriore e quindi il liquido fuoriesca (copiosamente) dal punto di appoggio della leva, è tutta interna, legata al fatto che il gommino principale non accoppia più correttamente con il corpo della pompa perchè consumato (o perchè la pompa è ovalizzata) e quindi comprime il liquido solo parzialmente verso le pinze mentre il resto tende a rifluire nella parte posteriore della pompa.
Dunque il fatto che la leva vada a vuoto può dipendere da uno spurgo eseguito non correttamente/completamente ma può dipendere, come accennato, anche da altre cause.
A questo proposito sarebbe interessante sapere se, una volta effettuata una frenata "a vuoto" ovvero con la leva che va a fondo, se questa torna dura o se ogni volta richiede due o più pompate per esprimere di nuovo una potenza frenante ottimale; questo è un altro indice di qualche problema (che può comprendere, in casi limite, anche l'eventualità che i dischi siano deformati).
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12450555
12450555 Inviato: 23 Set 2011 6:59
 

Una bella spiegazione esaustiva 0509_up.gif

anche con consigli per me nuovi e interessanti.

però alcune domande:
- quando dici di spurgare la sola pompa togliendo il raccordo e utilizzando un dito per tappare il foro di uscita, non capisco come si dovrebbe fare a togliere il dito, rimettere il raccordo con bullone, serrarlo ed il tutto senza che esca tutto il liquido (olio)

- mi pari molto esperto, avresti voglia di spiegarmi pure nel dettaglio come utilizzare le pompe manuali con serbatoio fatte apposta per questa operazione. Tempo fa me ne procurai una, provai ad usarla senza che nessuno mi avesse spiegato, e lascia perdere....alal fine feci lo spurgo col sistema classico.

- che ne pensi dell'uso delle valvoline di non ritorno che vendono in rete per pochi euro?
 
12458978
12458978 Inviato: 25 Set 2011 1:04
 

federosso ha scritto:
Una bella spiegazione esaustiva 0509_up.gif

anche con consigli per me nuovi e interessanti.

però alcune domande:
- quando dici di spurgare la sola pompa togliendo il raccordo e utilizzando un dito per tappare il foro di uscita, non capisco come si dovrebbe fare a togliere il dito, rimettere il raccordo con bullone, serrarlo ed il tutto senza che esca tutto il liquido (olio)

- mi pari molto esperto, avresti voglia di spiegarmi pure nel dettaglio come utilizzare le pompe manuali con serbatoio fatte apposta per questa operazione. Tempo fa me ne procurai una, provai ad usarla senza che nessuno mi avesse spiegato, e lascia perdere....alal fine feci lo spurgo col sistema classico.

- che ne pensi dell'uso delle valvoline di non ritorno che vendono in rete per pochi euro?

Prima risposta: ci vuole un po' di destrezza, ma se non si tocca la leva la fuoriuscita di liquido è minima; lo scopo è di (pre)caricare la pompa per avere maggiore efficienza nel resto dell'intervento; fare questa operazione con la pompa staccata dal manubrio è possibile (e facile) e permette di mantenerla con una inclinazione favorevole che evita proprio questo problema.

Ti ringrazio della fiducia, il risultare esperto deriva forse dal fatto che sono un meccanico ma per essere anche esperto questo non basta, ci vogliono passione, umiltà, incessante voglia di imparare ed esperienza (ed anche una certa dose di inventiva).
Detto questo, digressioni "filosofiche" a parte, la seconda risposta: Se intendi la pompa per caricare il circuito a cui facevo riferimento io (e non a quella a vuoto per aspirare il liquido) il suo funzionamento è piuttosto semplice (la preparazione un po' meno, ma niente di trascendentale).
Premesso che devi averne una a disposizione, preferibilmente con serbatoio integrato (una per maxi scooter va benissimo) per avere meno elementi "volanti". Perchè è preferibile questo tipo: semplicemente perchè così non è necessario realizzare un supporto apposito su cui alloggiare la pompa (ed il relativo serbatoio se separato) e si può operarla tenendola in mano.
Per il resto non devi far altro che seguire questi passi:
procurati
- due bulloni di raccordo supplementare (attenzione che uno deve avere lo stesso passo di filettatura della pompa e l'altro della vite di spurgo, non tutte le pompe e le pinze hanno lo stesso passo);
- un tubo di collegamento supplementare, uno qualsiasi proveniente da un impianto posteriore (quindi corto) va bene (se hai sostituito i tubi con quelli in treccia ti sarà avanzato l'originale...);
- un flacone di liquido freni (l'ottimo Bosch Super DOT4 lo paghi anche solo 5 € al litro...);
- un contenitore con una discreta quantità d'acqua (serve se il liquido fuoriesce per lavare immediatamente la parte colpita);
- stracci o carta assorbente ed eventualmente della segatura (molto utile per assorbire i liquidi dal pavimento...);
- chiavi inglesi n. 8 - 10 - 11 - 14 (le prime tre sono le misure convenzionali dei bulloni di spurgo, la quarta quella dei bulloni di raccordo).
Esecuzione
- poni degli stracci (o la carta assorbente) sotto e/o intorno le zone critiche che sono la pinza e il serbatoio della pompa principale;
- rimuovi la valvola di spurgo della pinza;
- collega il tubo alla pompa ausiliaria tramite il bullone apposito;
- collega il tubo della pompa ausiliaria alla pinza con il bullone ad essa dedicato;
- riempi il serbatoio della pompa ausiliaria;
- apri (se non lo hai già fatto) il tappo del serbatoio della pompa principale;
- comincia a pompare lentamente ma con decisione, sentirai (se sei in un ambiente sufficientemente silenzioso) il rumore del liquido che risale e spinge fuori l'aria (è particolarmente evidente quando raggiunge la pompa ed inizia a riempire il serbatoio);
- una volta riempito un poco il serbatoio ti fermi e ti prepari (più psicologicamente che altro) alla fase successiva;
- ora devi rimuovere (rapidamente) il bullone di raccordo dalla pinza e sostituirlo nuovamente con la valvola di spurgo (un pochino di liquido può fuoriuscire ma la quantità è minima);
- procedi con lo spurgo convenzionale.

Mi permetto di ribadire che questo non è IL metodo per eseguire il riempimento dei circuiti dei freni ma è soltanto un sistema alternativo che si rivela efficace in quei particolari casi in cui il riempimento dall'alto del circuito, ed il suo successivo spurgo, risultano particolarmente difficoltosi; il vantaggio sta nel fatto che il circuito viene riempito completamente e la presenza d'aria si può ridurre alla sola pinza se esce un po' troppo liquido nella sostituzione bullone di raccordo/bullone di spurgo ma facilita comunque lo spurgo.
Disponendo dell'apposita pompa/contenitore, che funziona aspirando il liquido dal circuito (e con esso l'aria), si fa prima e lo si fa in maniera più pulita perchè questa si collega direttamente alla valvola di spurgo (l'unico contro in confronto ai pro è che si spreca parecchio liquido che diventa inutilizzabile se l'apparecchio è già stato usato ed il suo serbatoio contiene già del liquido usato/vecchio).

Da ultimo, le valvoline a cui ti riferisci le conosco ma in tutta sincerità non le ho mai utilizzate; penso comunque che possano risultare utili per facilitarsi un po' la vita ma non sono nulla di più di quanto si possa già fare in condizioni normali con un minimo di coordinamento.
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12459068
12459068 Inviato: 25 Set 2011 6:59
 

mi spiego meglio:

qualche anno fa acquistai questo kit per spurgo freni

immagini visibili ai soli utenti registrati


della Mityvac.

In realtà non l'ho mai usato perchè non ne ho capito mai il funzionamento...o meglio non ho mai avuto la certezza di come vada usata (ad esempio, i raccordi neri a cosa servono?).

Mi chiedevo se tu, mi sapessi dire la procedura corretta d'utilizzo, visto che ormai ce l'ho mi pare assurdo tenerlo chiuso su uno scaffale... icon_asd.gif
 
12459263
12459263 Inviato: 25 Set 2011 9:05
 

sicuramente ti sconsiglio quei valvolini da pochi euro con la sfera e molla: per esperienza personale, non servono a moltissimo 0509_up.gif

e come sempre 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif a frozenfrog 0510_abbraccio.gif
 
12460174
12460174 Inviato: 25 Set 2011 13:23
 

grazie, ma qualcuno mi potrebbe spiegare come usare invece correttamente la pompetta manuale di cui ho allegato foto nel mio precedente post?

perbacco, nessuna pretesa ovvio, ma se qualcuno me lo spiegasse forse riuscire ad usare un attrezzo che ho comprato e mai usato.... eusa_whistle.gif
 
12460314
12460314 Inviato: 25 Set 2011 13:47
 

federosso ha scritto:
mi spiego meglio:

qualche anno fa acquistai questo kit per spurgo freni

immagini visibili ai soli utenti registrati


della Mityvac.

In realtà non l'ho mai usato perchè non ne ho capito mai il funzionamento...o meglio non ho mai avuto la certezza di come vada usata (ad esempio, i raccordi neri a cosa servono?).

Mi chiedevo se tu, mi sapessi dire la procedura corretta d'utilizzo, visto che ormai ce l'ho mi pare assurdo tenerlo chiuso su uno scaffale... icon_asd.gif

Ah, ecco... icon_rolleyes.gif ti riferivi a tutt'altro... 0510_amici.gif tutto tempo sprecato... 0510_sad.gif

Scherzo! 0509_si_picchiano.gif la spiegazione precedente può comunque servire lo stesso e risultare utile a qualcuno.

Dunque... questa è una classica pompa a vuoto, simile a quelle che si usano nelle officine (io non le uso più perchè me ne hanno rotte/fregate alcune e mi sono stufato di spendere soldi...); le poche cose che la fanno differire da altri prodotti sta nel fatto non è tutta integrata in un blocco unico e che il suo azionamento è manuale anzichè ad aria compressa ma il principio è lo stesso, il suo funzionamento è concettualmente abbastanza semplice: crea un vuoto (relativo...) nel circuito aspirando liquido ed aria per favorire la rimozione di quest'ultima.

Per prima cosa devi assemblarla per predisporla all'operazione di spurgo (però dovresti avere un manuale d'uso, no?) quindi devi collegare la pompa vera e propria al serbatoio, presumibilmente tra le due parti che ho "collegato", utilizzando il tubetto che ho evidenziato con il pallino rosso, poi utilizzare il raccordo adatto per la valvola di spurgo presente sulla pinza scegliendolo tra uno dei tre a forma di pipa (a gomito) evidenziati con il pallino verde e sostituendolo a quello a cono già presente sul tubetto trasparente.

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Adesso sei pronto per l'operazione di spurgo. Collega la pompa alla valvola di spurgo della pinza innestandovi sopra il raccordino in gomma indicato poco fa.

Una nota: usiamo come convenzione quando parliamo di pompa, leva ecc. che facciamo riferimento a quella della macchinetta perchè la pompa (e quindi la leva) della moto non va toccata durante lo spurgo.

Come si opera.
Apri un poco la valvola di spurgo e comincia a premere sulla leva della pompa, questa inizierà ad aspirare il liquido dal circuito convogliandolo nel serbatoio trasparente. Mentre fai questo tieni un occhio al serbatoio della pompa della moto e rabboccane il livello quando necessario, eviterai di azzerarne il contenuto aspirando aria (e vanificando l'operazione), contemporaneamente tieni d'occhio anche il tubicino trasparente che collega il serbatoio della pompa alla pinza, vedrai che inizialmente assieme al liquido passerà delle bolicine d'aria, quando non ne vedrai più saprai che il circuito è spurgato; dai qualche altra ultima pompata e, tenendo premuta la leva (mantiene una certa depressione), chiudi la valvola di spurgo della pinza; sei a posto, in pochi minuti avrai completato tutto.
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12460516
12460516 Inviato: 25 Set 2011 14:40
 

frozenfrog ha scritto:
Sulla pinza posteriore (una a due pistoni contrapposti) della moto in questione sono presenti due valvole di spurgo poste in corrispondenza di ciascun pistoncino (quindi una per lato), contrariamente a quanto avviene sulla maggior parte delle pinze sul mercato nelle quali la valvola di spurgo è unica. Questo sistema dovrebbe in teoria garantire maggiore facilità nello spurgo ma, mi sia consentito, per esperienza, nella pratica averne due anzichè una non serve poi a un granchè se non a costringere a farlo su entrambe (e a complicare la vita). Volendo, con un poco di pazienza, lo si può eseguire comunque usandone una sola (scegliendo quella interna/lato cerchio perchè è la più lontana dal punto di ingresso del flusso del liquido).

Ad ogni modo... riempiendo il circuito da valle (dalle pinze) con una siringa non si ha affatto la certezza che l'aria presente venga espulsa tutta; volendo proprio usare questo sistema (che non è del tutto efficace) la cosa migliore sarebbe di utilizzare un'altra pompa freno con serbatoio integrato (di rottamazione magari) da collegare con un corto tubo alla pinza al posto della valvola di spurgo utilizzando un dado di raccordo.
Io adotto questo sistema in rarissimi casi, utilizzando una pompa Nissin (smontata da una Honda Hornet se non ricordo male), perchè risulta efficace con quei mezzi che hanno ripartitori di frenata od impianti con ABS (BMW in particolar modo) posti in posizioni particolari/elevate che sono difficoltosi da riempire perchè facilmente hanno tubazioni rigide con curve poste in alto nelle quali l'aria si accumula e non si riesce a far fuoriuscire procedendo con metodi classici (a meno ovviamente di possedere l'apposita macchinetta per aspirare il liquido).
Ma anche questa procedura ha assai più svantaggi che vantaggi. Il vantaggio evidente è che il circuito viene riempito più efficacemente rispetto ad una siringa perchè la pressione esercitata da una pompa freno è notevolmente superiore e spinge facilmente l'aria verso il primo punto di sfogo possibile; tra gli svantaggi c'è il rischio, in caso di pompe prive di spurgo, di danneggiarne i gommini (sperimentato) per cui per prima cosa va fatto con estrema cautela e comunque con la leva della pompa in posizione di riposo, in questo modo il circuito è aperto ed il liquido può defluire verso il serbatoio (occhio a non provocare fuoriuscite), inoltre una volta riempito il circuito bisogna svitare il raccordo del tubo dalla pinza e, rimosso il tubo, sostituirlo con la valvola di spurgo, il tutto cercando di evitare che fuoriesca del liquido o peggio che entri dell'aria (che comunque si può spurgare) quindi bisogna avere una certa destrezza ed essere veloci; altro svantaggio è che si tratta (evidentemente) di un metodo poco pulito.

Il riempimento del circuito (così come lo spurgo) è un'operazione che concettualmente non ha particolari segreti e dovrebbe essere semplice: entra liquido (non è olio...) ed esce aria; farlo da sopra o da sotto non dovrebbe cambiare il risultato. Il fatto è che trattandosi di due procedimenti diversi richiedono approcci differenti, ed uno dei due può essere considerato "contro natura" (l'errore più comune nel quale si incorre è di finire per seguire una strada pensandola nei termini dell'altra).
Il metodo classico consiste nel riempire il serbatoio del liquido (che è il punto più alto del circuito), aprire la valvola di spurgo e lasciare che la forza di gravità faccia il suo lavoro; una volta riempito, il circuito va sempre spurgato.
Molto spesso in realtà ciò non è così semplice perchè si ha a che fare con tubazioni di sezione modesta e con condotti e passaggi ancor più piccoli (per questioni di pressione d'esercizio che influenza enormemente l'efficienza dell'impianto), che tendono ad impedire il corretto deflusso del liquido in presenza d'aria nonchè con il fatto non trascurabile che l'aria (che "riempie" le zone vuote del circuito) è elastica e si comporta come una molla consentendo l'afflusso del liquido comprimendosi ma rimanendo là dove si trova specie quando forma delle bolle di dimensioni ridotte.
Il sistema migliore per ovviare al problema consiste, come tutti sappiamo, nell'aiutarsi forzando il liquido a scorrere per mezzo della pompa e spingendo quindi via l'aria presente.
Il primo componente che va caricato e spurgato è la pompa; avere una pompa che, malgrado gli sforzi, mantiene al suo interno una bolla d'aria ne inficia la funzionalità ed aumenta considerevolmente il tempo per eseguire tutta l'operazione e una cosa è certa: è inutile pompare forsennatamente, è assai più efficace farlo lentamente a ritmo costante proprio per quanto sopra.
Se la pompa è dotata di valvola di spurgo l'operazione è cosa semplice, si pompa alcune volte e si apre la valvola tenendo la leva tirata facendo fuoriuscire l'aria, avendo avuto cura di attaccare un tubicino da far confluire in un piccolo contenitore o nel serbatoio stesso per evitare spargimenti di liquido (dannoso per alcune parti della moto). Si ripete due o tre volte per avere la certezza (anche se non proprio assoluta) che la pompa sia piena di liquido e quindi in grado di spingerlo efficacemente nel resto del circuito (si può spurgarla ulteriormente alla fine dell'intervento). Nel caso in cui sia priva dell'apposita valvola (come le vecchie assiali presenti ancora su moltissime moto) si deve spurgarla seguendo più o meno lo stesso procedimento ma allentando, al posto della valvola, il bullone di accoppiamento pompa/tubo consentendo la fuorisciuta dell'aria (sempre pompando con calma! pompa-tieni premuto-apri-chiudi-rilascia, pompa-tieni premuto-apri-chiudi-rilascia...); se questo risultasse poco efficace (capita con molte pompe che hanno difficoltà a precaricarsi) il sistema migliore consiste nel distaccare completamente il tubo di mandata dalla pompa (o i tubi in caso di impianto sdoppiato già dall'alto), riempire il serbatoio e tenere un dito sul foro di uscita: a questo punto si inizia a pompare lentamente per costringere l'aria a fuoriuscire o dal foro di carico (essendo totalmente ostruito il foro di uscita) oppure dal foro di mandata stesso allentando la pressione del dito; in virtù del ridottissimo spazio/percorso a disposizione del liquido (e dell'aria) ben presto si sentirà la pressione sul dito aumentare notevolmente, questo è indice che la pompa è piena; si toglie il dito e si riattaccano il tubo (o i tubi) con il suo (loro) bullone e si può procedere con il passo successivo (il tutto avendo l'accortezza di utilizzare stracci o carta assorbente intorno alla zona per evitare che il liquido schizzi dove non deve).
Lo spurgo della pinza, o delle pinze, si esegue in maniera analoga, pompando liquido ed aprendo ad intervalli la valvola di spurgo di ciascuna pinza per far defluire il liquido che porterà con se le bolle d'aria presenti. Inizialmente si può agevolare l'operazione aprendo la valvola di spurgo non completamente ma appena leggermente, e pompando lentamente e a ritmo costante, riempiendo il serbatoio quando necessario (occorre una certa coordinazione). In questo modo si ottiene una condizione duplice: avere sia un punto aperto di sfogo/deflusso che una certa resistenza del liquido (che mantiene una certa pressione) che favoriscono il riempimento del circuito e l'eliminazione dell'aria.
Per gli impianti bidisco l'operazione si esegue una pinza alla volta, cominciando, in caso di impianti con un solo tubo di mandata ed un tubo-ponte tra le due pinze, da quella più lontana (quindi generalmente la sinistra).

Lasciare la leva in tiro (dopo aver riempito il circuito e tentato lo spurgo) dovrebbe costringere l'aria a "camminare" sotto l'effetto della pressione; non sempre però si riesce a farla risalire nel punto più alto, andrebbe quindi aiutata picchiettando sui tubi; però non si può stare tutto il tempo (generalmente si lascia tutta notte perchè un paio d'ore non bastano) accanto alla moto... per questo ci si affida alla buona sorte.
Il problema sta nel fatto che lasciare il circuito in pressione non consente la fuoriuscita autonoma dell'aria che rimane comunque intrappolata al suo interno. Passato un lasso di tempo ragionevole e affidandosi, come dicevo, alla buona sorte e sperando quindi che l'aria sia risalita in alto e di conseguenza abbia raggiunto la pompa, la leva va rilasciata gradatamente e premuta lentamente la prima volta per consentire lo scambio aria/liquido "finale" che avviene attraverso il foro di carico (o di precarico) della pompa e, una volta rilasciata, va testata nell'efficienza perchè al di là della "durezza" del comando che si riscontra quasi sempre nell'immediato il problema potrebbe ripresentarsi in breve tempo. In effetti con questo sistema un primo buon indicatore è costituito dalla posizione della leva "the day after", al momento in cui la si va a liberare, rispetto a quella che aveva appena messa in tiro; se si è utilizzato un elastico e la leva è arrivata a toccare la manopola (o comunque ha perso distanza rispetto alla posizione iniziale) è facile che ci sia presenza d'aria o che la tenuta di qualche elemento nel circuito abbia provocato un (più o meno lento) calo di pressione. A questo punto è necessario comprendere dove sia questo calo; si inizia con una ispezione quanto meno visiva alle pinze per capire se la perdita è lì; la difficoltà consiste nel fatto che spesso una perdita degli o-ring non è così evidente/eclatante e si riduce spesso ad un velo sottilissimo di liquido sull'esterno dei pistoncini che non sgocciola. Un'eventuale perdita di pressione nella pompa è invisibile perchè, a meno che non abbia ceduto di schianto il gommino posteriore e quindi il liquido fuoriesca (copiosamente) dal punto di appoggio della leva, è tutta interna, legata al fatto che il gommino principale non accoppia più correttamente con il corpo della pompa perchè consumato (o perchè la pompa è ovalizzata) e quindi comprime il liquido solo parzialmente verso le pinze mentre il resto tende a rifluire nella parte posteriore della pompa.
Dunque il fatto che la leva vada a vuoto può dipendere da uno spurgo eseguito non correttamente/completamente ma può dipendere, come accennato, anche da altre cause.
A questo proposito sarebbe interessante sapere se, una volta effettuata una frenata "a vuoto" ovvero con la leva che va a fondo, se questa torna dura o se ogni volta richiede due o più pompate per esprimere di nuovo una potenza frenante ottimale; questo è un altro indice di qualche problema (che può comprendere, in casi limite, anche l'eventualità che i dischi siano deformati).
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Wow! Che risposta!
Innanzitutto ti ringrazio!

Per rispondere alla domanda che poni alla fine, la leva si indurisce solamente quando fermo la moto facendo un paio di pompate. A moto in movimento la leva rimane molle; inizia a "mordere" praticamente quando la leva è a un dito (col guanto) dalla manopola.

Oggi finalmente ho un po' di tempo libero...quindi appena finisce la sbk riprovo a fare lo spurgo.
Solo una cosa non mi è chiara: facendo come dici nella parte in grassetto, non c'è rischio che rientri dell'aria nel circuito nel momento in cui vado a mollare la leva?

Grazie mille di nuovo per la risposta!
 
12460596
12460596 Inviato: 25 Set 2011 15:17
 

si, avevo le istruzioni...credo, ma è passato tanto tempo che non so dove sono...
però a suo tempo (4/5 anni fa) la comprai. Mi provai ad usarla ma le bollicine non smettevano di passare, quindi immaginai che fossi io a non aver capito qualcosa...

Probabilmente, invece, è come hai spiegato precedentemente...con questo genre di strumento serve molto più olio ...

Una domanda: questi apparecchi come si lavano dopo l'uso? con che prodotti?
 
12460693
12460693 Inviato: 25 Set 2011 15:54
 

federosso ha scritto:
si, avevo le istruzioni...credo, ma è passato tanto tempo che non so dove sono...
però a suo tempo (4/5 anni fa) la comprai. Mi provai ad usarla ma le bollicine non smettevano di passare, quindi immaginai che fossi io a non aver capito qualcosa...

Probabilmente, invece, è come hai spiegato precedentemente...con questo genre di strumento serve molto più olio ...

Una domanda: questi apparecchi come si lavano dopo l'uso? con che prodotti?

Avevo immaginato... infatti il tuo è un modello che sembrerebbe fuori produzione, quelli in catalogo adesso hanno una pompa differente (immagino migliorata).

Il fatto che vedessi passare bollicine d'aria poteva essere legato al fatto di aver utilizzato un raccordo (quello a gomito) non adatto o che questo non accoppiasse correttamente. Sulle pompe che avevo io era fatto in maniera da innestarsi fermamente sulla valvola di spurgo agganciandosi alla parte a cono, in questo modo era scongiurata l'eventualità che la pompa aspirasse aria dalla non perfetta connessione; suppongo che sulla tua sia del tutto simile (anche le foto sul sito non sono sufficientemente chiare). Comunque avendone diversi puoi provare vari abbinamenti.

Per il lavaggio: considera che le poche parti da lavare sono il serbatoio, il tubetto trasparente ed il raccordino utilizzato; la pompa in se non necessita di lavaggio perchè non viene interessata dal passaggio di liquido, infatti il funzionamento dell'apparecchio consiste nel creare il vuoto (o meglio una depressione) all'interno del serbatoio per mezzo della pompa che aspira aria; questo vuoto aspirerà a sua volta, attraverso il tubicino, il liquido dal circuito e per questo è molto importante la tenuta del raccordino di cui parlavamo poc'anzi.

Dunque è sufficiente dell'acqua (e se vuoi un poco di detersivo liquido), la cosa importante è l'asciugatura più che altro se sei intenzionato a riutilizzare il liquido in caso sia nuovo perchè essendo questo igroscopico (assorbe umidità) bisogna evitare che venga a contatto con l'acqua per non deteriorarlo.
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12460827
12460827 Inviato: 25 Set 2011 16:48
 

Ok, credo di aver risolto l'arcano!

Dunque, come vi dicevo, non appena la ruota inizia a girare, la leva si smolla, per poi indurirsi di nuovo con un paio di pompate a moto ferma.
Quindi ho alzato la ruota anteriore e facendola girare la ruota rimane frenata. Ho controllato ed entrambi i dischi sono storti.
Ma Porca P****a ma io mi chiedo come diavolo ha fatto il meccanico a non accorgersene, dato che oltretutto ha anche provato la moto dopo che me l'ha rimessa a posto dopo la caduta di un mese fa!

Qualcuno sa consigliarmi una buona officina in provincia di Como? Possibilmente sulla zona del lago...
 
12461049
12461049 Inviato: 25 Set 2011 17:54
 

Purtroppo la deformazione dei dischi a seguito di una caduta non è un evento tanto remoto, anche se questi non sono coinvolti direttamente (ovvero se non ricevono urti diretti, tipo picchiare sull'angolo di un marciapiede ad esempio).
Il fatto è che uno dei peggiori nemici dei dischi è lo stress termico; non è infrequente che in caso di incidenti in cui sia coinvolto l'avantreno questo sia sollecitato in maniera "innaturale"; e non è infrequente che lo sia nel momento in cui si sta eseguendo magari la classica frenata d'emergenza nel tentativo di evitare l'impatto. Ciò comporta che i dischi sono sottoposti ad un aumento repentino di temperatura ed al contempo, a causa per esempio di uno svirgolamento (anche temporaneo) della forcella, siano sottoposti anche a delle forze laterali che normalmente non ricevono (attraverso le pinze e le pasticche). E' dunque molto facile che in queste condizioni si verifichi una deformazione plastica che risulta permanente (distorsione) al contrario di quella elastica che invece è temporanea (il lieve aumento di diametro e spessore a causa della dilatazione termica derivante dal calore dovuto all'attrito dischi-pasticche). Non è un caso se i dischi attuali sono tutti flottanti/semiflottanti: è proprio per limitare tali eventualità (che si verificano anche in frenate particolarmente violente su superfici particolarmente sconnesse, pensa ad una buca presa in staccata...).
La deformazione laterale dei dischi è esattamente la causa del difetto che lamenti; ogni qualvolta la parte storta del disco attraversa le pasticche le discosta, facendo rientrare anche i pistoncini (anche se in misura impercettibile); alla successiva frenata la pressione esercitata sulla leva deve premere il liquido per muovere per prima cosa i pistoncini e riaccostarli alla pista frenante del disco e poi per esplicare l'azione frenante. E' del tutto normale quindi (purtroppo) che l'azione sulla leva perda la sua efficacia iniziale finendo per allungarne la corsa, così una prima pompata tende a mandare a vuoto la frenata perchè è costretta a recuperare il gioco eccessivo che si viene a creare mentre una seconda, una volta recuperato tale gioco, è quella che risulta efficace nell'azione frenante.

Concordo che possa sembrare strano che il problema non sia stato rilevato immediatamente ma devo dire, a parziale discolpa di chi non se n'è accorto, che anche una deformazione contenuta ha lo stesso effetto. Di contro però una deformazione dei dischi (o di uno solo di essi) normalmente si traduce in una serie di sintomi che dovrebbero essere individuabili abbastanza facilmente: oltre alla leva che va a vuoto, si dovrebbe poter percepire anche un feedback (una risposta) sotto le dita perchè la deformazione crea un andamento discontinuo nella frenata ed una sorta di pulsazione della leva (le pasticche respinte dalla deformazione del disco spingono indietro i pistoncini i quali a loro volta spingono indietro il liquido nel circuito fin su alla pompa e la rotazione del disco crea una ciclicità che aumenta all'aumentare della velocità).La ciclicità della frenanta produce anche delle vibrazioni (dovute all'attrito discontinuo delle pasticche che letteralmente attaccano e staccano) che si trasmettono al manubrio e che aumentano anch'esse in frequenza ed intensità all'aumentare della velocità.
Purtroppo non ci sono molte alternative, la soluzione ideale è la sostituzione dei dischi; capisco però che risulta anche quella economicamente più onerosa; si può tentare eventualmente un ripristino/rettifica dei dischi presso qualche officina specializzata ma molto dipende dal rale stato dei dischi.
A Milano c'è Scardino Moto che fa questi interventi da anni, potresti contattarli per sentire cosa ti consigliano.
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12461220
12461220 Inviato: 25 Set 2011 18:31
 

frozenfrog ha scritto:
Purtroppo la deformazione dei dischi a seguito di una caduta non è un evento tanto remoto, anche se questi non sono coinvolti direttamente (ovvero se non ricevono urti diretti, tipo picchiare sull'angolo di un marciapiede ad esempio).
Il fatto è che uno dei peggiori nemici dei dischi è lo stress termico; non è infrequente che in caso di incidenti in cui sia coinvolto l'avantreno questo sia sollecitato in maniera "innaturale"; e non è infrequente che lo sia nel momento in cui si sta eseguendo magari la classica frenata d'emergenza nel tentativo di evitare l'impatto. Ciò comporta che i dischi sono sottoposti ad un aumento repentino di temperatura ed al contempo, a causa per esempio di uno svirgolamento (anche temporaneo) della forcella, siano sottoposti anche a delle forze laterali che normalmente non ricevono (attraverso le pinze e le pasticche). E' dunque molto facile che in queste condizioni si verifichi una deformazione plastica che risulta permanente (distorsione) al contrario di quella elastica che invece è temporanea (il lieve aumento di diametro e spessore a causa della dilatazione termica derivante dal calore dovuto all'attrito dischi-pasticche). Non è un caso se i dischi attuali sono tutti flottanti/semiflottanti: è proprio per limitare tali eventualità (che si verificano anche in frenate particolarmente violente su superfici particolarmente sconnesse, pensa ad una buca presa in staccata...).
La deformazione laterale dei dischi è esattamente la causa del difetto che lamenti; ogni qualvolta la parte storta del disco attraversa le pasticche le discosta, facendo rientrare anche i pistoncini (anche se in misura impercettibile); alla successiva frenata la pressione esercitata sulla leva deve premere il liquido per muovere per prima cosa i pistoncini e riaccostarli alla pista frenante del disco e poi per esplicare l'azione frenante. E' del tutto normale quindi (purtroppo) che l'azione sulla leva perda la sua efficacia iniziale finendo per allungarne la corsa, così una prima pompata tende a mandare a vuoto la frenata perchè è costretta a recuperare il gioco eccessivo che si viene a creare mentre una seconda, una volta recuperato tale gioco, è quella che risulta efficace nell'azione frenante.

Concordo che possa sembrare strano che il problema non sia stato rilevato immediatamente ma devo dire, a parziale discolpa di chi non se n'è accorto, che anche una deformazione contenuta ha lo stesso effetto. Di contro però una deformazione dei dischi (o di uno solo di essi) normalmente si traduce in una serie di sintomi che dovrebbero essere individuabili abbastanza facilmente: oltre alla leva che va a vuoto, si dovrebbe poter percepire anche un feedback (una risposta) sotto le dita perchè la deformazione crea un andamento discontinuo nella frenata ed una sorta di pulsazione della leva (le pasticche respinte dalla deformazione del disco spingono indietro i pistoncini i quali a loro volta spingono indietro il liquido nel circuito fin su alla pompa e la rotazione del disco crea una ciclicità che aumenta all'aumentare della velocità).La ciclicità della frenanta produce anche delle vibrazioni (dovute all'attrito discontinuo delle pasticche che letteralmente attaccano e staccano) che si trasmettono al manubrio e che aumentano anch'esse in frequenza ed intensità all'aumentare della velocità.
Purtroppo non ci sono molte alternative, la soluzione ideale è la sostituzione dei dischi; capisco però che risulta anche quella economicamente più onerosa; si può tentare eventualmente un ripristino/rettifica dei dischi presso qualche officina specializzata ma molto dipende dal rale stato dei dischi.
A Milano c'è Scardino Moto che fa questi interventi da anni, potresti contattarli per sentire cosa ti consigliano.
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Io cadendo avevo stortato il cerchio posteriore, mentre quello anteriore sembra non aver subito danni. Non mi aspettavo certamente di aver stortato i dischi anteriori! Non ho fatto frenate di emergenza, ho semplicemente esagerato con la piega e mi sono sdraiato. La moto poi è andata a sbattere contro il muro e il risultato è stato che il cerchio posteriore era da cambiare.

Comunque, per via del cerchio posteriore storto, ho comprato una coppia di cerchi usati completi di dischi; quindi ho già in casa dei dischi identici da sostituire.
Lo farei io stesso, ma non avendo il cavalletto sottocanotto non posso smontare la ruota...
Comunque se non sbaglio questa moto monta dei dischi semiflottanti; quindi sono un po' stupito di questa cosa...
 
12469149
12469149 Inviato: 27 Set 2011 8:54
 

mmmhh mi sembra un pò rischioso..i crick da auto hanno una base d'appoggio risicata
 
12469150
12469150 Inviato: 27 Set 2011 8:54
 

ho spezzato la discussione in attesa di accodarla ad una esistente, di cui inoltrerò per mp all'autore del topic il nuovo link. chiedo scusa per il disagio.

questo topic resta aperto per esaurire, se non già fatto, l'argomento pinze freno 0509_up.gif
 
12469323
12469323 Inviato: 27 Set 2011 9:22
 

_mr_ ha scritto:
come non detto...pensavo di avercela fatta con il davanti...invece, mentre quando sono fermo sembra tutto a posto, non appena faccio qualche metro in moto la leva si smolla...praticamente inizia a frenare a un dito dalla manopola...
Dove diavolo sbaglio???
Dalle valvole esce olio, non esce più aria. Come posso fare per lo spurgo?


sbagli perche l'impianto non va caricato dalle valvole di spurgo. se si chiamano "di spurgo" sarà perchè da li il liquido deve uscire. la leva del freno ti va a pacco perche nel circuito è entrata aria.
per cui per fare la sostituzione devi procede cosi per l'impianto anteriore:
1 - aprire la valvola di spurgo della pinza principale ( che generalmente è sempre quella di destra perchè quando hai tubi normali il passaggio del liquido avviene a cascata dalla prima pinza alla seconda).
2 - aprire la cassetta dell'olio sullo sterzo.
3 - inizia a pompare sulla leva e vedrai il liquido vekkio che esce dalla valvola aperta sulla pinza.
4 - mentre pompi sulla leva del freno anteriore devi controllare che la vaschetta non resti mai vuota altrimenti entra aria e poi non freni più.
5 - una volta che vedi il liquido nuovo che esce dalla valvola di spurgo (generalmente dopo 5 o 6 pompate dovrebbe essere già in circolo), chiudi la valvola della prima pinza e apri quella della seconda e ripeti la stessa operazione fatta con la prima.
7 - per l'impianto posteriore devi fare lo stesso identico discorso.

ripeto fai molta attenzione a che non entri aria altrimenti ti vanno a pacco i freni
 
12469415
12469415 Inviato: 27 Set 2011 9:41
 

DiaNouS ha scritto:
ho spezzato la discussione in attesa di accodarla ad una esistente, di cui inoltrerò per mp all'autore del topic il nuovo link. chiedo scusa per il disagio.

questo topic resta aperto per esaurire, se non già fatto, l'argomento pinze freno 0509_up.gif


per il sollevamento della motot si continua qui

Messaggio #12465881

doppio_lamp.gif
 
12471037
12471037 Inviato: 27 Set 2011 14:42
 

DiaNouS ha scritto:
DiaNouS ha scritto:
ho spezzato la discussione in attesa di accodarla ad una esistente, di cui inoltrerò per mp all'autore del topic il nuovo link. chiedo scusa per il disagio.

questo topic resta aperto per esaurire, se non già fatto, l'argomento pinze freno 0509_up.gif


per il sollevamento della motot si continua qui

Messaggio #12465881

doppio_lamp.gif


Grazie!


dileovalentino ha scritto:


sbagli perche l'impianto non va caricato dalle valvole di spurgo. se si chiamano "di spurgo" sarà perchè da li il liquido deve uscire. la leva del freno ti va a pacco perche nel circuito è entrata aria.
per cui per fare la sostituzione devi procede cosi per l'impianto anteriore:
1 - aprire la valvola di spurgo della pinza principale ( che generalmente è sempre quella di destra perchè quando hai tubi normali il passaggio del liquido avviene a cascata dalla prima pinza alla seconda).
2 - aprire la cassetta dell'olio sullo sterzo.
3 - inizia a pompare sulla leva e vedrai il liquido vekkio che esce dalla valvola aperta sulla pinza.
4 - mentre pompi sulla leva del freno anteriore devi controllare che la vaschetta non resti mai vuota altrimenti entra aria e poi non freni più.
5 - una volta che vedi il liquido nuovo che esce dalla valvola di spurgo (generalmente dopo 5 o 6 pompate dovrebbe essere già in circolo), chiudi la valvola della prima pinza e apri quella della seconda e ripeti la stessa operazione fatta con la prima.
7 - per l'impianto posteriore devi fare lo stesso identico discorso.

ripeto fai molta attenzione a che non entri aria altrimenti ti vanno a pacco i freni


Io avevo l'impianto vuoto, non dovevo sostituire l'olio.
Comunque caricando l'impianto dalle valvole di spurgo, in teoria l'aria dovrebbe rimanere sopra il liquido ed uscire dalla vaschetta.
Infatti io poi a far lo spurgo ci ho messo una decina di minuti. Se leggi il resto dei messaggi capisci qual era il problema...
 
12472150
12472150 Inviato: 27 Set 2011 18:17
 

oltretutto mi è venuto lo scrupolo di controllare...e, indovinate un po'!
I dadi di fissaggio del perno ruota anteriore sui piedini della forcella erano molli...i dadi che tengono le forcelle nella piastra di sterzo erano molli pure quelli...il perno ruota non ho potuto controllarlo perché non ho la chiave, però ho qualche sospetto anche su quello...
Basta, io coi meccanici ho chiuso! Se devo rischiare la vita perché non hanno voglia di perdere tempo preferisco farmi i lavori da solo...
Piano piano mi attrezzerò per fare tutto da solo...tanto ormai sta stagione è andata a putt***!
 
12473495
12473495 Inviato: 27 Set 2011 21:06
 

cosa intendi per molli?

su quelle parti sarebbe bene serrare con chiave dinamometrica, ovvio un meccanico dovrebbe avere una certa sensibilità in "automatico".

Sicuro che tu non gli hai serrati troppo solo perchè "sentivi" che ancora giravano?
Occhio perchè rischi di fare danni e poi ti tocca sostituire i bulloni. o peggio ...
 
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