Prova della Moto Guzzi Stelvio 8V NTX m.y. 2011 (test ride)
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Nel novantesimo anno di Moto Guzzi che culminera' con la grande festa a Mandello del Lario
presso la storica fabbrica nelle giornate 16,17,18 settembre, la factory lariana ha deciso di
rinnovare le sue due ammiraglie da turismo a lungo raggio, la Norge e la Stelvio, con
aggiornamenti molto importanti per il 2011.
E proprio la Stelvio 2011 sono andato a provare e per meglio capire i nuovi contenuti
di questa moto ho colto l'occasione per compararla alla gia' ottima versione 2010 che possiedo.
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Anche la m.y. 2011 viene presentata in due allestimenti entrambi con le medesime misure
di gomme 110/80-19 all'anteriore e 150/70-17 al posteriore. Sparisce definitivamente il
gommone da 180/55 al posteriore che dal 2008 veniva montato sul modello base e che
dava un bell'effetto scenografico al retrotreno con buona possibilita' di piega e stabilita'
alle alte velocita' ma che rendeva poco reattiva la moto nei cambi di direzione.
Le vendite della Stelvio hanno fatto la selezione naturale visto che la maggioranza dei
clienti preferiscono le NTX con la gomma da 150 al posteriore che da alla Stelvio una
agilita' sorprendente per una moto di oltre 250 Kg.
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Ad una prima osservazione della nuova Stelvio 2011 colpisce il nuovo frontale che oltre
a dare uno sguardo piu' cattivo alla moto, sembra quasi formare il profilo di un'aquila.
Poi in questo colore nero satinato potrebbe passare per la moto di Batman. Oltre al nuovo
frontale, si nota un inedito schermo frangi vento piu' ampio del precedente, inediti
deflettori laterali montati al fianco del nuovo serbatoio dalla capienza di ben 32 litri che
regala ora alla Stelvio una autonomia di oltre 500 Km. Monto in sella alla nuova Stelvio
e rimango stupito dall'ottimo lavoro svolto dai tecnici nel raccordare bene questa cisterna
tanto da far dubitare della sua reale capacita'. Infatti le gambe stringono bene i fianchi
del serbatoio e gli ingombri sono pressoche' identici a quelli della serie precedente che
pero' aveva anche l'utile vano porta oggetti che qui e' stato sacrificato per una maggiore
autonomia. Il cruscotto e' nuovo, con un grande contagiri a sfondo nero retroilluminato
di una piacevole luce azzurra. Il display digitale ha l'indicatore del carburante con 6 tacche
piu' la spia di inizio riserva. Compare tra le infinite informazioni disponibili dal computer di
bordo anche l' ATC, che sarebbe il traction control, di serie su tutte le stelvio 2011 assieme
all' ABS e disinseribile all'occorenza. Non e' regolabile e lavora sulla coppia del motore
tagliando l'alimentazione solo quando serve.
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Premo il pulsante di avvio motore e scopro che e' normale! Si, prima quando pigiavi il pulsante
il motorino girava fino al completo avviamento, ora invece bisogna pigiare da soli. L'avvio del
motore comunque e immediato e il suo potente respiro ci fa capire che e' un 1200 di cilindrata
e che e' una Guzzi. Il sound dello scarico appaga l'animo. Dalla posizione in sella noto che la
zona del cruscotto e' piu' larga per raccordarsi meglio al serbatoio e per offrire un miglior riparo,
e' stata aggiunta anche una presa di corrente vicino al cruscotto. Premo la leva della frizione
e sento subito che e' piu' leggera. Inserisco la marcia e anhe qui percepisco delle migliorie.
A livello di trasmissione siamo allo stato dell'arte. Frizione, cambio e cardano sono perfetti.
Voto 10. Porto la moto fuori dal centro abitato lungo una strada dove posso capire meglio le
doti del motore e della ciclistica.
La moto e' decisamente piu' corposa ai bassi giri tanto da permettermi in sesta marcia di scendere
al di sotto dei 2000 giri, sono arrivato a toccare i 1500 giri/minuto e alla riapertura del gas il
motore senza troppo brontolare ha ripreso senza incertezze. L' erogazione e' bella fluida e nella
maggior parte dei casi permette di accellerare senza dover scalare una marcia. Dai 3000 giri in
poi il motore tira fuori un bel carattere, con un tiro costante fino ai 7500 giri/min ma rispetto al
modello 2010 e' un pelo meno scorbutico, meno graffiante, forse meno Guzzi.
Questa moto non deve piacere solo ai guzzisti ma sopratutto ad un pubblico vasto.
Quindi l'erogazione della coppia e dei cavalli a disposizione e' diluita su tutto l'arco dei giri,
senza vistosi cali o picchi di prestazioni e sempre ben utilizzabili da tutti. Questo grazie
anche ad un albero motore piu' pesante e a una nuova centralina Marelli con doppia sonda
Lamda che controlla e alimenta meglio ogni singolo cilindro mentre prima l'iniezione era
calcolata sulla richiesta media dei due cilindri. Questo dovrebbe garantire anche un
miglioramento dei consumi. La potenza dichiarata dalla casa e' di 105 CV a 7250 giri/min
mentre la coppia e' di 113 Nm a soli 5800 giri/minuto.
Ho notato qualche vibrazione in meno sul manubrio rispetto alla 2010. La protezione dall'aria
e' migliorata tanto, sia le spalle che i fianchi sono ben protetti e solo i piu' alti potrebbero
avvertire un po' di turbolenza sopra il casco. Ottima l'accoglienza della sella sia per il pilota
che per il passaggero che ha a disposizione due grandi maniglie e pedane alla giusta altezza.
La sella del pilota e' regolabile all'altezza di 82 e 84 cm semplicemente ruotando dei gommini.
Ottima la risposta dei freni dotati di ABS Continental. Non vanno mai in crisi nemmeno se si
viaggia a pieno carico. Sono potenti e modulabili. Ottime le sospensioni, dalla taratura morbida
ma ben sostenuta che copia bene le asperita' della strada e infondono tanta sicurezza sia
all'ingresso di una curva sia in percorrenza della curva stessa. Davanti troviamo una Marzocchi
da 45 mentre al posteriore abbiamo un Sahcs con il pratico pomello regolabile del precarico.
In ogni situazione la moto risponde sempre bene e rende facile la vita al pilota che ha sempre
tutto sotto controllo. Infatti la moto e' cosi' ben bilanciata che il peso non lo si avverte mai
e anche col serbatoio maggiorato la moto risulta sempre stabile e agile.
Una volta prese le misure alla Stelvio con un po' di manico si puo' andar forte e aggredire
l'asfalto fino a consumare le scarpe, perche' la ciclistica e' sana e anche se la Stelvio e' una
moto da turismo come tutte le Guzzi ha un cuore sportivo.
Utili i faretti di profondita' che ti rendono piu' visibile anche di giorno e di notte illuminano a
giorno la strada. Poi la NTX ha anche i ferri paramotore che in caso di caduta mettono la
moto al riparo da eventuali danni.
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E' ora di rientrare e riprendo la strada per la concessionaria. Negli ultimi chilometri penso a
questa Stelvio 2011 e mi complimento per il lavoro svolto dai tecnici di Mandello. La Stelvio
e' facile da guidare, e' una moto per tutti, comoda, con una grande autonomia e un motore
dolce e bello pieno a tutti i giri. Accontenta sia il turista macianchilometri che lo smanettone
che cerca una alternativa meno esasperata alla moto da pista. Difficile in 50 Km dire, se i
consumi siano migliorati rispetto alla versione 2010 ma posso dire che questa moto e' un nuovo
step evolutivo di un progetto nato nel 2008 gia' buono e conferma anche per il 2011 una
Stelvio di assoluto pregio e da tenere in considerazione per un eventuale acquisto.
Con questa moto si possono fare piu' di 500 Km senza scalo e si scende neanche tanto
stanchi e in piu' se ci sono due curvette la ciclistica ti viene in contro e il V2 lariano tira
fuori un carattere che non fa rimpiangere moto piu' potenti e che, per un uso stradale,
basta e avanza per andare ovunque anche in due e con bagagli.
Ottime le coperture Pirelli Scorpion Trail di primo equipaggiamento, vanno subito in temperatura
e offrono un grip fenomenale anche su strada bagnata, permettono anche qualche piccola
escursione in fuoristrada a patto che il terreno sia compatto.
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Conclusioni
Vale la pena comprarla? Si, se non avete gia' una Stelvio con ABS o se proprio non potete
rinunciare al serbatoio da 32 litri. Perche' la Stelvio 2010 andava gia' bene e la 2011 e'
solo una sua evoluzione. La moto va bene e non costa neanche tanto per quel che offre.
Il progetto e' fresco e vale la pena farci un pensierino in vista della vacanze estive.
Questa Stelvio mette daccordo tutti.
La Stelvio e' una moto polivalente, da usare tutti i giorni sia per andare a lavoro sia per
fare il giro del mondo. Ottima l'affidabilita'.
Io consiglio la versione NTX che per “soli” 1000 euro in piu' la si porta a casa full optional
gia' con le valige da caricare per le ferie.
Voto complessivo: 9 pieno.
La Stelvio base con cerchi in lega ATC e ABS di serie costa 12900 euro chiavi in mano.
Colori disponibili: bianco, nero lucido, giallo terra di Siena.
La versione NTX non ha i cerchi in lega ma quelli a raggi con pneumatici toubless e ha i
seguenti accessori: Kit protezioni motore e cardano, faretti di profondita', kit porta valige
e valige laterali, paramani, ATC e ABS di serie. Costa 13900 euro chiavi in mano.
Colori disponibili: nero lava opaco.
Note:
Ringrazio la concessionaria Dagri Mauro per avermi messo a disposizione la Stelvio 2011.
Matteo Lenarduzzi
(bradipo ita)