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Cosa spinge i giovani al rischio? [inchiesta]
6963567
6963567 Inviato: 13 Feb 2009 12:46
Oggetto: Cosa spinge i giovani al rischio? [inchiesta]
 

Vorrei cercare di analizzare nelle mie possibilità e con l'aiuto dei Motociclisti che partecipano a questa sezione del Forum, cosa spinge i giovani al rischio, so bene che chi rischia sulla strada non sono solo i giovani, ma essendo loro i Motociclisti del domani, il nostro futuro il futuro dei nostri figli, in questo Topic cerchiamo di analizzare anche in base ad articoli che inserirò e ai vostri interventi di analizzare questo fenomeno.

Il “rischio” per i giovani è un divertimento

E’ quanto emerso da un sondaggio effettuato negli istituti scolastici teramani sui giovani alla guida di scooter. Per la maggior parte trasgredire il codice della strada è un modo per sentirsi più grandi, farsi notare ed essere accettati dal gruppo.

TERAMO - Il "rischio" inteso come divertimento, come elemento per farsi notare ed accettare all'interno del gruppo di coetanei. E' quanto emerso da un sondaggio che rientra nel progetto *"Ruote Sicure", che la Provincia di Teramo ha portato avanti in diversi Istituti scolastici al fine di promuovere la cultura della sicurezza e la prevenzione degli incidenti stradali.

Attraverso l'indagine, condotta da docenti di psicologia del lavoro dell'Università di Padova, sono stati distribuiti 1.126 questionari compilati da giovani utenti della viabilità (619 maschi e 492 femmine) di età compresa fra i 14 e i 17 anni e frequentanti le scuole medie superiori. Al campione coinvolto è stato sottoposto - durante le ore di lezione, da professionisti psicologi esperti di prevenzione e sicurezza stradale - un test finalizzato a rilevare la percezione del rischio stradale dei giovani utenti delle due ruote.

In base ai risultati è emerso che i giovani associano la parola "rischio" ai concetti di pericolo, incoscienza ed esibizionismo. Se tuttavia per le ragazze il rischio è soprattutto pericolo, paura ed incoscienza, per i ragazzi esso si associa in misura maggiore ai concetti di sfida, eccitazione e divertimento.

Le principali motivazioni che spingono i giovani a correre dei rischi rientrano nei più ampi processi della socializzazione e dei bisogni di accettazione e di appartenenza che caratterizzano l'età adolescenziale, per cui si "rischia" per farsi notare (81%), per essere accettati dal gruppo (76%), per sentirsi più grandi (81%) e per divertirsi (72%).

I giovani si sentono sicuri di sé quando sono alla guida. È diffusa inoltre una sottovalutazione di quanto incida la responsabilità umana negli incidenti stradali. Sono infine i ragazzi a commettere con più frequenza, rispetto alle ragazze, violazioni di tipo ordinario, aggressivo e trasgressivo.

Per quanto riguarda il comportamento di guida messo in atto dai familiari, i giovani dichiarano di osservare solo "qualche volta" nei loro genitori l'adozione di comportamenti di guida altruistici e di attenzione nei confronti degli altri utenti della strada e nel contempo di commettere violazioni al Codice della Strada di tipo ordinario e aggressivo. Rispetto a comportamenti quali guidare dopo aver bevuto alcolici, non dare passaggi agli amici, andare troppo velocemente, il 39% dei ragazzi ha dichiarato che i genitori non si intromettono mentre il 57% afferma che i genitori consigliano delle regole lasciando comunque loro liberi di decidere.

*Progetto nelle scuole "Ruote Sicure"
icon_arrow.gif Progetto nelle scuole "Ruote Sicure" [Teramo]

Fonte:
icon_arrow.gif Link a pagina di Sambenedettoggi.it
 
6963621
6963621 Inviato: 13 Feb 2009 12:57
 

tutto verissimo....
 
6973857
6973857 Inviato: 15 Feb 2009 10:49
Oggetto: Re: Cosa spinge i giovani al rischio? [inchiesta]
 

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Ultima modifica di fry56k7 il 15 Feb 2009 11:01, modificato 1 volta in totale
 
6973887
6973887 Inviato: 15 Feb 2009 11:00
Oggetto: Re: Cosa spinge i giovani al rischio? [inchiesta]
 

Cento40 ha scritto:
Vorrei cercare di analizzare nelle mie possibilità e con l'aiuto dei Motociclisti che partecipano a questa sezione del Forum, cosa spinge i giovani al rischio, so bene che chi rischia sulla strada non sono solo i giovani, ma essendo loro i Motociclisti del domani, il nostro futuro il futuro dei nostri figli, in questo Topic cerchiamo di analizzare anche in base ad articoli che inserirò e ai vostri interventi di analizzare questo fenomeno.

Il “rischio” per i giovani è un divertimento



Scusa Maurizio, ma chi spiega ai giovani Motociclisti, specialmente a quelli esuberanti e troppo sicuri di se, come valutare il RISCHIO, quando si gira la manopola del gas icon_question.gif
Stessa cosa con il pedale dell'auto. icon_exclaim.gif La "scuola guida" non insegna S&P ma come driblare a memoria i quiz trabbocchetto, e come superare gli esami di guida pratica.
Allo STATO i versamenti postali icon_exclaim.gif
Se io genitore, voglio far vedere come ci si comporta su strada per ridurre il RISCHIO a mio figlio, mi dice che sono ESAGERATO eusa_drool.gif eusa_think.gif

Anche stamattina sul TG ho appreso l'ennesima tragedia vicino Latina, dove le FF.OO hanno trovato il telefonino per filmare l'ennesima BRAVATA icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif
 
6974020
6974020 Inviato: 15 Feb 2009 11:31
 

Sono convinto che ci sono i mezzi per sensibilizzare i giovani, magari qualcuno non recepirerà il messaggio, ma per quelli predisposti a recepirlo i mezzi sono convinto che ci sono..

icon_arrow.gif Iniziare a fare sicurezza con un programma stabile nelle scuole, un programma che sia inserito nel contesto del programma di insegnamento, in questo programma dovrebbero essere inseriti ex piloti e testimonial del mondo Motociclistico.

icon_arrow.gif Noi Motociclisti con maggior km alle spalle e diciamo anche "vecchietti" non dobbiamo perdere le speranze che messaggi positivi lanciati da noi possono essere recepiti dai giovani, siamo coloro che stiamo più vicino a loro, solo più adulti, è un nostro dovere morale e civile fare da buon esempio e indirizzarli verso l'essere un buon Motociclista.

Per il resto anche io non capisco perchè tali iniziative sono portate avanti solo a livello provinciale e sostenute nella maggior parte dalla buona volontà di Associazioni. Speriamo che il programma "naso rosso" porti i suoi frutti e sia esteso a tutto il territorio Nazionale. Chi si agginge a salire in sella o a guidare l'automobile oggi è colui che muoverà la mobilità domani. Certi malcostumi vanno sradicati alla radice e non basta inasprire il C.d.S. chi trasgredisce sistematicamente, troverà sempre un buon valido motivo per continuare a farlo.

Tutto sommato voglio credere nei giovani di oggi 0509_up.gif
 
7083459
7083459 Inviato: 2 Mar 2009 17:19
 

Io credo che il problema dei giovani sia legato quasi solo ed unicamente alla loro età...bene o male eravamo più o meno tutti "senza testa" o quantomeno con un senso del rischio veramnte ridicolo.
A volte l'unico modo per capire le cose è sbatterci la testa...
 
7084693
7084693 Inviato: 2 Mar 2009 19:49
 

purtroppo oggi la maggior parte dei giovani pensa a far parlare di sè...ognuno agisce per far vedere che cè, e questo, purtroppo, viene fatto in modo negativo icon_wink.gif
un ragazzo per farsi notare deve trasgedire.....sulle regole, sul codice della strada....
ad esempio:si deve girare, la normalità è mettere la freccia e perciò loro non la mettono...
ognuno vuole farsi vedere, non capiscono che un ragazzo viene apprezzato anche per la sua responsabilità, maturità,.. icon_wink.gif
io sono un 14enne..mi capita tutti i giorni di vedere magari ragazzi che con il motorino "impennano" e gli altri a guardarlo e a dire: madonna che bravo, questo si che è un mostro....
a me capita addirittura di parlare con ragazzi che mi dicono: "io sono più bravo di te a guidare"......e vabbè, che ci posso fare...ma poi mi viene spontaneo dire: " su cosa ti basi per dire questo?".......e la risposta.." io sono capace ad impennare, io immezzo al traffico me ne vado..." ........azz e ringrazio Dio che non sono come te
preferisco fare 2 minuti di fila in più ma essere sicuro di arrivare icon_wink.gif
a me è capitato di esser preso in giro perchè quando giravo mettevo la freccia icon_eek.gif ..ma vi rendete conto? poi mi ritrovo in giro e vedo la maggior parte degli altri ragazzi con moto e motorini graffiati, rotti, e loro tutti infasciati....e li l unica cosa che faccio è ridere..
 
7084847
7084847 Inviato: 2 Mar 2009 20:03
 

Per quello che ho potuto vedere, i ragazzi hanno una percezione del rischio inferiore rispetto agli adulti.
L'ho notato, a fine gennaio con dei ragazzi con il motard, che con il ghiaccio e l'asfalto sporco e pieno di sale continuavano a piegare come se fosse piena estate e facendo anche sorpassi azzardati.
Alla prima sosta li ho raggiunti e ho fatto loro un discorsetto e mi sembra che un po'sia servito.
A mio avviso sono due le soluzioni.
O come dice Cerico ci sbattono la testa da soli (ma non avremmo nessun progresso rispetto ad ora) o devono avere la fortuna di trovare un bravo motociclista che dica loro cosa rischiano raccontando anche delle proprie esperienze personali.
I corsi di sicurezza stradalle nelle scuole etc. i ragazzi non li prendono in considerazione perchè non accettano questo tipo di consigli da scuola, polizia e carabinieri.
Sicuramente servirebbe di più un campione di motociclismo come dice Cento40.
 
7085583
7085583 Inviato: 2 Mar 2009 21:25
 

Il vero problema, e' .................IL BULLISMO!!!!!!!!!!! 0509_mitra.gif
 
7086826
7086826 Inviato: 2 Mar 2009 23:06
 

Sono sicuramente tanti i fattori che portano ed hanno sempre portato a tali comportamenti....io metterei tra i primi
icon_arrow.gif l'educazione nell'ambito familiare...come è anche accennato nell'articolo!!!

Come si può pensare che un sedicenne rispetti gli altri, segua le regole, se ha come esempi quotidiani i comportamenti arroganti e prepotenti dei familiari.
 
7087262
7087262 Inviato: 2 Mar 2009 23:42
 

In molte culture, anche quelle che noi chiamiamo "primitive", la capacità di affrontare una prova pericolosa fa parte dei riti di "iniziazione", quelli cioè che segnano il passaggio all'età adulta.
L'origine di queste prove nasce dal fatto che spesso all'aduto è richiesto, per potere garantire la sopravvivenza della famiglia, di affrontare con successo (caccia - difesa- ... ) delle situazioni nelle quali pone a rischio la sua vita.
Gli studenti austro-ungaro-prussiani si sottoponevano alla Mensur - un duello quasi rituale all'arma bianca e guai se non si esibiva una bella cicatrice sulla guancia (tanta era la ferita, tanto era il rispetto).
Noi che viviamo in un mondo privo di grossi rischi (in un certo senso) manteniamo probabilmente la memoria atavica, fose genetica, di questi riti di iniziazione che abbiamo però adattato al nostro ambiente. La dimostrazione che siamo forti, impavidi, sprezzanti del pericolo, in assenza di leoni da uccidere o nemici da sopraffare fisicamente si trasferisce su altri obiettivi. Chi di voi fuma probabilmente si ricorda il perché della prima sigaretta e magari si riconosce in qualcosa del genere.
Fondamentalmente non c'è niente di male nella sostanza. In un certo senso è umano.
Il problema oggi è cercare di fare il salto razionale, soprattutto nel momento in cui uno deve capire che pur essendo libero di sottoporsi a tutti iriti di iniziazione che vuole deve per forza tenere conto degli altri. Per cui un buon duello motoristico tipo "Grease", in pista chiusa, può (forse) starmi bene, una sparata nel traffico no. Fondamentalmente a tanti giovani manca il concetto di rispetto degli altri. Non glielo insegna più nessuno -anzi gli si insegna il contrario.
 
7087812
7087812 Inviato: 3 Mar 2009 0:40
 

Per me, e' doveroso intervenire per aiutare i giovani, e si potrebbe farlo sensibilizzandoli innanzitutto nelle scuole.La propensione al rischio, la sua errata percezione, fanno parte della vita di ognuno di noi, ma dobbiamo avere i mezzi per sviluppare le nostre "capacita'" in questo senso, ovvero dominarci.Questa cosa secondo me puo' non essere recepita subito, ma se fatta in un certo modo e in un contesto formativo potra' dare buoni risultati.Bisognerebbe agire a piu' livelli, coinvolgendo la scuola, le famiglie, i campioni dello sport, le stesse forze dell'ordine.Basilarmente tutti dovremmo prendere posizione una volta tanto, e soprattutto capire che il concetto sul quale far perno e' sempre quello dell'educazione e del rispetto, niente di diverso:poi, applicare questi "concetti" al tema del quale discutiamo sara' un passaggio come gli altri, guidare una moto o un'auto per la strada significa aver cura degli altri e di noi stessi, prima che spostarci da un punto a ad un punto b, o a farci belli al bar.
Insistere su atteggiamenti di apertura e comprensione verso il mondo esterno, insegnare ai piu' giovani che ci si puo' divertire in sicurezza, indicare delle forme alternative di utilizzo delle due ruote(vedi mototurismo), si possono fare tante cose per migliorare la situazione, anche perche' oggi secondo me di giovani responsabili ce ne sono tanti e cominciare a sensibilizzare loro consentirebbe di arrivare anche a quelli piu' recalcitranti.So che e' utopico tutto quello che scrivo, ma noi possiamo ncominciare a fare la nostra parte.
 
7113517
7113517 Inviato: 6 Mar 2009 14:51
 

...penso che anche i videogiochi facciano la loro buona parte...
 
7118822
7118822 Inviato: 6 Mar 2009 23:51
 

-Maximo- ha scritto:
...penso che anche i videogiochi facciano la loro buona parte...



Mmmmm....io sono fanatico di videogames...dai giochi di ruolo agli sparatutto ai simulatori ma non credo influscono sulla mia "incoscenza".

Ho sempre avuto il massimo rispetto per gli altri...per me e per la mia vita,...forse qualche anno fà amavo "rischiare di più "...

...forse ora, che "stò diventando grande", vedo la vita in un'altra prospettiva, ho una famiglia e 2 figli, cerco di prendere meno rischi ed avere più sicurezze, e non parlo solo dello stile di guida che ho, il discorso è esteso a tutto lo stile di vita che faccio.
 
7355041
7355041 Inviato: 10 Apr 2009 9:12
 

Secondo me i videogiochi non c'entrano niente. E' tutto l'insieme che non va. Perché oggi si fa successo se si è furbi, si viene considerati "fighi" se si infrangono le regole. Non solo sulla strada, ma a scuola, con gli amici, in famiglia, dappertutto. La differenza è che un ribelle in una scuola può ripetere un anno, mentre un ribelle in strada può rischiare di non ripetere mai più nemmeno un solo gesto della sua vita.
 
7387133
7387133 Inviato: 16 Apr 2009 0:13
 

Salve a tutti, in quanto giovane mi sento in dovere di rispondere su un tema tanto importante e spesso doloroso. Innanzitutto partirei col ringraziare Cento40 per la sua continua attenzione al tema della sicurezza. Tempo fa fui raggiunto da un tuo pm, che mi invitava a consultare i fari topic riguardanti la sicurezza, ma purtroppo per mancanza di tempo rimedio solo ora.

Scusate lo sproloquio, ora rispondo veramente. La ricerca qui riportata trova conferma (purtroppo) in quel che posso vedere tutti i giorni per le strade e a scuola.... vedo purtroppo moltissimi neo-motociclisti o scooteristi compiere manovre folli per la strada e andre in giro vestiti da "fighetti": il classico smanicato + occhiali da sole + scodella spostata indietro con ciuffo in bella mostra.
Temo che questi comportamenti siano dati più che altro dall'ignoranza dei rischi che si possono correre in strada e dal desiderio di sembrare più fighi (ma per cosa poi?). Personalmente ho un casco integrale da quando sono salito in sella al mio primo mezzo motorizzato a 2 ruote e da tempo immemore giro con giacca tecnica, anche se questa può provocare l'ilarità di qualche ignorante personaggio. Anche a me, come Maurotzr è capitato di ricevere qualche presa in giro per l'abbigliamento tecnico anche per brevi viaggi da parte di coetanei o il classico "ma io vado più forte di te", "ma guarda che la moto che compro adesso va più della tua" ecc ecc... di moto più veloci della mia ne esistono a bizzeffe e di piloti con più manico idem, ma spero non sfruttino in loro "talento" in strada!

Purtroppo queste campagne di sensibilizzazione temo non riescano a fare molto sulla "massa", pur per quanta buona volontà possa esserci da parte degli organizzatori... purtroppo ho constatato che i 14/16/18enni (ma probabilemente, anzi sicuramente, anche gente più grande) va in moto o scooter per fare il figone e spesso fregandosene degli altri.
Purtroppo il fregarsene degli altri temo sia troppo diffuso nella nostra società oggi e le cause non sono da imputare solamente alla scuola, alla famiglia, alla tv o altro... è l'insieme di tutto questo che sta producendo risultati deliranti.

Vorrei riportarvi un incidente avvenuto di fianco a me appena uscito di scuola, poi termino.
3-400 metri di rettilineo dopo il semaforo, scooter che partono a razzo (eh, una volta lo facevo pure io, lo ammetto!), dopo arriva piccola rotonda. Io, abituato più di altri ad andare in strada, vedo che una signora stava per attraversare sulle strisce e ovviamente inizio a rallentare per fermarmi e farla passare. Appena fermo sento un'inchiodata terribile dietro di me e uno scooter si ferma al mio fianco a pochi centimetri dalle strisce. Da dietro arriva un altro scooter che va addosso al primo e il secondo conducente viene sbalzato a terra. Grazie al cielo aveva un giubbino con protezioni e casco integrale e non si è fatto nulla, ma sono andati veramente vicini a provocare danni gravissimi, sia a loro che alla signora!

Ragazzi, pensate quando guidate! Avete una responsabilità verso gli altri, oltre che verso voi stessi!
 
7665418
7665418 Inviato: 24 Mag 2009 11:27
 

secondo me il livello d'incoscienza non c'entra niente con l'età! se uno è idota è idiota tutta la vita!
giusto venerdì sera ho visto morire 3 persone mentre accompaganvo a casa un mio amico! volete sapere quanti anni avevano i 2 che hanno causato l'incidente perché andavano troppo veloce e in curva hanno invaso l'altra corsia?? 34 e 39 anni! in teoria l'età dell'incoscienza l'evrebbero dovuta passare da un pezzo! invece...
risultato? un frontale, un'audi a3 e una classe a disintegrate, 3 ragazzi morti (quello di 28 anni manco c'entrava niente) e una ragazza ricoverata in condizioni critiche all'UmbertoI!
bello finire il venerdì sera così, eh???
 
7850076
7850076 Inviato: 15 Giu 2009 20:28
 

Moooolto interessante questo argomento!
Come non quotare un po' tutti gli interventi (anche se mi è piaciuta molto Lupastra)?

La famiglia: fon-da-men-ta-le!!! Ho 42 anni e, dopo i primi due anni con il Ciao, a 16 anni i miei mi hanno detto: vuoi la Honda XL 125? Bene: ti metti sempre il casco (integrale). Ah, dimenticavo, all'epoca non era obbligatorio...

La patente: quoto chi ha detto che è (quasi) una formalità e purtroppo NON prepara ad affrontare la strada.

Il perchè: si rischia per sentirsi superiori ecc. ecc.: per me sfondate una porta aperta: da giovane col Ciao (14-16 anni) facevo le gare in discesa su una strada (poco trafficata) che era come una specie di pista con un compagno che aveva il bruttissimo (ma dannatamente veloce!) Motobecane. Sfide divertentissime e rischiosissime... che dire... ci è andata bene!

Ma voglio buttare un po' di benzina su fuoco: "piloti" troppo giovani con moto troppo potenti. Oggi basta andare con una busta paga da operaio o con i soldini di papà per uscire con un missile terra-terra e la testa...???
Forse, tra le battaglie da combattere ci potrebbe essere quella per una maggiore gradualità nell'affrontare le cilindrate e la "cavalleria" esagerata. So che politicamente è durissima e andare contro gli interessi della Case Costruttrici che invece spingono sempre di più in quel verso lo è ancora di più, ma almeno la denuncia della situazione ci potrebbe stare...
 
7890122
7890122 Inviato: 19 Giu 2009 22:00
 

Cosa spinge i giovani al rischio? Forse l'incoscienza.. forse la voglia di mettersi in mostra.. forse un senso di immortalità.. probabilmente non dare molta importanza alla vita. Molte cose scritte sono esatte e proprio per questo non ci si deve arrendere, è vero che abbiamo dimostrazioni quotidiane di certi sconsiderati comportamenti, me ne rendo conto tutti i giorni, ma qui non si vuole accusare i giovani, ma cercare di capire e trovare un punto di incontro, di confronto.

Tutti noi che siamo più sensibili al tema della sicurezza possiamo fare un piccolo gesto in questo senso, si deve cercare di divulgare il seme di sani principi nei confronti dei giovani anche nel nostro piccolo, a piccoli passi.. sono sempre dell'idea che se si riesce a salvare anche una sola vita molto è fatto.

Riporto un fatto che mi è successo proprio ieri. Giornata calda e afosa, sto uscendo dall'ufficio con il giubbotto estivo addosso, quando incrocio una mia collega con il figlio 16enne che scandalizzata mi chiede: "ma come fai con questo caldo a portare il giubbotto? Mi fai venire ancora più caldo!", gli rispondo che è un giubbotto estivo per motociclisti con tutte le dovute protezioni e che usando la moto, basterebbe una banale scivolata anche a bassa velocità per portarmi i segni di una cicatrice per tutta la vita, e questo se mi va bene. Ci riflette un pò sopra e mi risponde: "hai ragione.." poi rivolgendosi al figlio gli chiede: "ma perchè tu sullo scooter vai solo in maglietta?" icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif

Capite il controsenso? Prima mi chiede come faccio a portare il giubbotto in estate e poi una volta che ci pensa su incolpa il figlio di non portarlo. Chi in questo caso doveva fare un minimo di prevenzione prima di mettere sotto al sedere del figlio uno scooter?

Rifletteteci su icon_wink.gif
 
7907793
7907793 Inviato: 22 Giu 2009 15:06
 

Cento40 ha scritto:


Riporto un fatto che mi è successo proprio ieri. Giornata calda e afosa, sto uscendo dall'ufficio con il giubbotto estivo addosso, quando incrocio una mia collega con il figlio 16enne che scandalizzata mi chiede: "ma come fai con questo caldo a portare il giubbotto? Mi fai venire ancora più caldo!", gli rispondo che è un giubbotto estivo per motociclisti con tutte le dovute protezioni e che usando la moto, basterebbe una banale scivolata anche a bassa velocità per portarmi i segni di una cicatrice per tutta la vita, e questo se mi va bene. Ci riflette un pò sopra e mi risponde: "hai ragione.." poi rivolgendosi al figlio gli chiede: "ma perchè tu sullo scooter vai solo in maglietta?" icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif

Capite il controsenso? Prima mi chiede come faccio a portare il giubbotto in estate e poi una volta che ci pensa su incolpa il figlio di non portarlo. Chi in questo caso doveva fare un minimo di prevenzione prima di mettere sotto al sedere del figlio uno scooter?

Rifletteteci su icon_wink.gif


Non è un controsenso icon_exclaim.gif
Tu l'hai semplicemente INFORMATA di un qualcosa che sembra OVVIO ma non è icon_exclaim.gif
L' INFORMAZIONE è la prima cosa che manca icon_exclaim.gif
Scusami se insisto, ma sono convinto che SERVE un ISTRUTTORE MOTOCICLISTA abilitato nella scuola guida per preparare i giovani al conseguimento della patente A che faccia anche S&P
E come per la B un minimo di 5 guide OBBLIGATORIE su strada.
Sicuramente, chi andra' senza casco con le ciabatte ed i calzoni e maglietta a maniche corte ci sara' sempre.....ma come diceva mia nonna, uomo avvisato MEZZO SALVATO.
0510_saluto.gif
 
8543882
8543882 Inviato: 23 Set 2009 20:21
 

Tinkerina ha scritto:
secondo me il livello d'incoscienza non c'entra niente con l'età! se uno è idota è idiota tutta la vita!
giusto venerdì sera ho visto morire 3 persone mentre accompaganvo a casa un mio amico! volete sapere quanti anni avevano i 2 che hanno causato l'incidente perché andavano troppo veloce e in curva hanno invaso l'altra corsia?? 34 e 39 anni! in teoria l'età dell'incoscienza l'evrebbero dovuta passare da un pezzo! invece...
risultato? un frontale, un'audi a3 e una classe a disintegrate, 3 ragazzi morti (quello di 28 anni manco c'entrava niente) e una ragazza ricoverata in condizioni critiche all'UmbertoI!
bello finire il venerdì sera così, eh???



Ho riletto con curiosità questo Topic ed ho quotato Tinkerina perchè (questa sera) concordo.....la stupidità probabilmente non ha età......

....però, crescendo, inevitabilmente cambiano tante cose: le responsabilità, le prospettive, gli affetti cambiano, noi cambiamo... quindi:

una speranza vogliamo darcela? icon_wink.gif
 
8638049
8638049 Inviato: 8 Ott 2009 12:25
 

secondo me il problema è la normativa...
180 cv in mano a un 21 enne sono come mettere un arma carica in mano ad un suicida...
è ovvio che prima o poi si prova a fare la sparata... e magari nemmeno si conosce l'uso corretto dei freni...
io andrei per step in base agl'anni di apprendimento ed un sistema valido lo si troverebbe certamente dando anche uno stimolo non indifferente alle case motociclistiche che avrebbero modo di incrementare le vendite di moto con cilindrate che ad oggi sono considerate di nicchia:

16 anni.... max 20 cv.. ed ogni anno a salire
18 (dopo 2 di 20 cv)... si può salire a 60
20... 100
22...130
25... illimitati..
 
8638133
8638133 Inviato: 8 Ott 2009 12:40
 

tritagomme ha scritto:
secondo me il problema è la normativa...
180 cv in mano a un 21 enne sono come mettere un arma carica in mano ad un suicida...
è ovvio che prima o poi si prova a fare la sparata... e magari nemmeno si conosce l'uso corretto dei freni...
io andrei per step in base agl'anni di apprendimento ed un sistema valido lo si troverebbe certamente dando anche uno stimolo non indifferente alle case motociclistiche che avrebbero modo di incrementare le vendite di moto con cilindrate che ad oggi sono considerate di nicchia:

16 anni.... max 20 cv.. ed ogni anno a salire
18 (dopo 2 di 20 cv)... si può salire a 60
20... 100
22...130
25... illimitati..
Ti garantisco che non servirebbe a molto.
Conosco una persona che ha 27 anni(quindi secondo il tuo ragionamento potrebbe portare anche una moto da 180 CV).
Non ha la patente A ma con il suo SH 125 và come una sassata.
Stessa cosa in macchina.
Sta pensando di prendere la patente A per comprarsi la moto e devo dire che sono in apprensione.
Come vedi non è un problema di età e poi anche a 100 km orari ti puoi sbriciolare sull'asfalto.
 
8638228
8638228 Inviato: 8 Ott 2009 12:54
 

in effetti come dite voi.. da giovani non ci si rende veramente conto del pericolo...
esempio... si inizia presto a sciare per non avere paura... io che l'ho fatto a 13 anni ho paura della discesa se sono troppo in velocità...
così come ad andare in moto.... fatto la patente a 35 anni... dopo 2 anni ho ancora paura ad andare con certa gente perchè mi spinge a velocità troppo elevate... e questo mi dispiace che alcune persone non lo capiscono...

0510_sad.gif
 
8638608
8638608 Inviato: 8 Ott 2009 13:59
 

Premesso:
1- ragazzino lo sono stato anche io e con il mio tuareg rally 125 da 30 cv ne ho fatte parecchie
2- il cervello va usato anche spingere il carrello della spesa... figuriamoci per guidare una moto;

quello che volevo far capire... è questo...

a 25 anni o 23... (insomma ad un età in cui si pensa che un po di giudizio ci sia) si possono guidare moto con oltre 100 cv... ma solo se per gli anni precedenti si è fatto pratica con mezzi meno potenti... tipo motomondiale... 125 - 250 - gp o come i gradi nell'esercito... non passi ad un grado superiore se non hai prima acquisito l'esperienza...

io incontro e conosco ragazzini di 21 anni che come prima moto hanno acquistato un 1000 icon_eek.gif

poi li incontri nei forum con domande tipo...

- ma perchè i dischi davanti sono più grossi?... un amico sostiene che bisogna frenare con quello icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif
- ho già fatto 1000 km e ancora non riesco a finire la gomma icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif

questa è realtà... hai voglia a parlare di sicurezza stradale quando poi ad un cretinetto qualsiasi metti in mano un attrezzo che non è in grado di guidare... arriva lungo in curva e salta la corsia...

in alternativa... corsi in pista veri e propri non cagate da celebrolesi (con tutto rispetto) come gli esami di oggi dove più che constatare l'abilità di guida sono una prova per vedere se riesci almeno a stare in equilibrio
 
8638736
8638736 Inviato: 8 Ott 2009 14:16
 

tritagomme ha scritto:
Premesso:
1- ragazzino lo sono stato anche io e con il mio tuareg rally 125 da 30 cv ne ho fatte parecchie
2- il cervello va usato anche spingere il carrello della spesa... figuriamoci per guidare una moto;

quello che volevo far capire... è questo...

a 25 anni o 23... (insomma ad un età in cui si pensa che un po di giudizio ci sia) si possono guidare moto con oltre 100 cv... ma solo se per gli anni precedenti si è fatto pratica con mezzi meno potenti... tipo motomondiale... 125 - 250 - gp o come i gradi nell'esercito... non passi ad un grado superiore se non hai prima acquisito l'esperienza...

io incontro e conosco ragazzini di 21 anni che come prima moto hanno acquistato un 1000 icon_eek.gif

poi li incontri nei forum con domande tipo...

- ma perchè i dischi davanti sono più grossi?... un amico sostiene che bisogna frenare con quello icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif
- ho già fatto 1000 km e ancora non riesco a finire la gomma icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif

questa è realtà... hai voglia a parlare di sicurezza stradale quando poi ad un cretinetto qualsiasi metti in mano un attrezzo che non è in grado di guidare... arriva lungo in curva e salta la corsia...

in alternativa... corsi in pista veri e propri non cagate da celebrolesi (con tutto rispetto) come gli esami di oggi dove più che constatare l'abilità di guida sono una prova per vedere se riesci almeno a stare in equilibrio
Come già detto in passato, secondo mè ci varrebbe la cultura dell'informazione per rendere consapevoli i giovani e per far si che usino qualsiasi mezzo in maniera giudiziosa e consapevole.
 
8638765
8638765 Inviato: 8 Ott 2009 14:20
 

icon_arrow.gif tritagomme...

scusa la domanda.. ma se uno non ha fatto la gavetta come me??? vuol dire che sono senza cervello?? che sono un pericolo?? mentre quelli che hanno fatto la gavetta hanno più sale in zucca? io non credo proprio!!
 
8638964
8638964 Inviato: 8 Ott 2009 14:46
 

non si può analizzare il caso singolo... ma sappi che per 1 solo come te ce ne sono 100 che predicano bene ma razzolano MALISSIMO!!!!

naturalmente ci dovrebbe essere un peirodo di transizione ed una certa gradualità... ma secondo me potrebbe essere un buon sistema...

dalle mie parti ho visto troppi ragazzi piangere... non perchè erano caduti... ma perchè un loro amico non si sarebbe più rialzato
 
10154655
10154655 Inviato: 2 Lug 2010 23:31
 

Riprendo e rilancio l'argomento con una proposta provocatoria.. visto che si pensa che gli spot pro-sicurezza servono a poco.. se si introduce un servizio di Motociclisti volontari che affiancano i soccorritori del 118 sulla scena di un incidente occorso a un Motociclista e se questo diventasse obbligatorio per chi ha raggiunto un certo numero di infrazioni al C.d.S.?
 
10155033
10155033 Inviato: 3 Lug 2010 0:21
 

Allora, su consiglio del boss Cento40, visto che son giovane, vorrei intervenire.

Però premetto che non ho letto tutto perchè a quest'ora proprio non ce la posso fare, diciamo che ho spulciato il topic, quindi spero di non ripetere concetti espressi da altri.

Allora, prima di tutto parlare serve a poco oggi, si doveva parlare 20 anni fa, ma considerando che l'obbligo del casco è entrato in vigore circa dieci anni fa... cosa aspettarsi?

Il primo fattore che spinge al rischio, giovani e non, e l'idea di un'equazione ideale in cui moto = velocità

Certo, gli esempi che noi giovani abbiamo davanti agli occhi, non sono poi del tutto educativi, visto che bazzicando per i bar motociclistici non è raro trovare arzilli 50enni scendere da moto 1.000 supersportive e vantarsi di quel tornante fatto a saponetta.

Qualcuno sostiene che la pista è utile. Premesso che non ne sono convinto, rimane il fatto che per andare in pista servono soldi, che soprattutto in questo momento spazio-temporale, per molta gente, scarseggiano.

Più in generale secondo me andrebbe fatta un'analisi sociale, oltre la moto. Il problema non è il rischio come fattore di accettazione (può esserlo, ma molte volte non lo è), ma il fatto che di ragazzi cerebrodati il mondo sente la mancanza da qualche anno.
Io francamente rimango sconcertato e basito da comportamenti ed atteggiamenti che caratterizzano la nuova generazione. Che per la cronaca dovrebbe essere la mia. Eppure io mi sento vecchio rispetto a un dodicenne, che fa esperienze di qualunque tipo più velocemente di me e dei miei coetanei, che cresce troppo in fretta. Ma la crescita, definiamola, empirica, non è purtroppo supportata da una crescita intellettiva.

Morale della favola, senza farla troppo lunga, da ragazzi superficiali non ci si può che aspettare reazioni e comportamenti superficiali.
Aggiungo che spesso non solo non hanno la percezione del rischio, ma nemmeno la percezione dei loro comportamenti, e qua sul Tinga direi che se ne hanno svariati esempi.

Io non credo che si possa veramente fare qualcosa, è palese che invece di spendere 200 euro per un giubbotto con protezioni basilari li spendono in elaborazioni. O non li spendono proprio.
Poi io sono il primo a criticare le esagerazioni, perchè francamente di andare in giro come Lancillotto non ne ho voglia, soprattutto d'estate.

Però ci vorrebbe quello che al mondo manca, più del petrolio: il buon senso.
 
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