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I caschi costosi sono più sicuri?? [articolo inSella]
6649203
6649203 Inviato: 1 Gen 2009 16:01
 



Skathalise ha scritto:
il mio non c'è proprio eusa_shifty.gif


manco il mio.. e dire che ho un ARAI eusa_shifty.gif
 
6658878
6658878 Inviato: 3 Gen 2009 10:13
 

Io ho un AGV Stealth.... Non è propriamente l'S-4 riportato, ma comunque direi che ci si va vicino come tipologia: posso ritenermi soddisfatto però icon_mrgreen.gif

0509_doppio_ok.gif 0509_campione.gif 0509_doppio_ok.gif
 
6661511
6661511 Inviato: 3 Gen 2009 17:33
 

Mattia636 ha scritto:
Non bisogna poi solo considerare lo stato del casco dopo l'urto, ma bisogna vedere come viene distribuito e dissipato sulla nostra testa.Proprio test di questo tipo vengono fatti dalle ditte più famose, per una maggiore sicurezze e proprio per pubblicizzarsi.

I test Sharp non controllano lo stato del casco dopo l'urto, bensì misurano proprio la capacità del casco di dissipare l'urto sulla testa. E in questo sono ovviamente più attendibili, essendo parte di un programma governativo per la sicurezza, dei test dei costruttori. Infatti la Arai ha masticato amaro ...

Marushin costruiva caschi per Shoei ... nella propria linea di caschi bada alla sostanza, con qualche pecca nelle finiture ma con attenzione alla sicurezza e al prezzo. Arai fa degli interni perfetti con i migliori materiali, ma in Italia ha dei prezzi troppo pompati. E la sicurezza, come dimostra il programma Sharp, non ha niente a che vedere col prezzo.
 
6662263
6662263 Inviato: 3 Gen 2009 19:49
 

Citron1971 ha scritto:
Quoto Mattia ed ho le stesse perplessità eusa_think.gif ,infatti ho provato a dare un occhio al casco Sistem5 della BMW che ha il massimo delle stelle,forse non sanno che BMW si fornisce direttamente dalla Schubert,che,guarda caso ha il C2 (che è praticamente il sistem) con 4 stelle eusa_think.gif ,il dubbio a questo punto è forte visto che calotta e mentoniera sono identiche,cambia solo la copertura esterna della mentoniera ma gli interni,ventilazione ed imbottiture sono pressoché identiche quale prova è veritiera icon_question.gif ,il dubbio permane su quale sia il casco più "sincero",ciao!!! 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif


Solo una precisazione: i caschi BMW e Schuberth non utilizzano più gli stessi stampi già da diversi anni.
C2 e System5 sono caschi molto diversi.


Mattia636 ha scritto:

Uno casco che nel test sharp resiste ottimamente ad un singolo urto potrebbe essere molto fragile in caso del secondo (e non mi sembra tanto lontano dalla realtà battere 2 volte il casco in caso di sinistro icon_wink.gif ), andando così a sprecare il buon assorbimento iniziale.


E' MOLTO lontano dalla realtà, battere 2 volte nello stesso punto del casco.
Anche se fosse, nel secondo impatto il casco subirà una quantità di energia di molto inferiore al primo...
 
6680928
6680928 Inviato: 6 Gen 2009 17:01
 

Riporto quanto scritto da un amico motociclista con cui si è discusso dell'argomento.

Penso sia interessante per tutti..

Citazione:
Lo SHARP (Safety Helmet Assessment and Rating Programme) ha provocato molte reazioni, alcune parecchio vivaci. Invece di fornire al pubblico una indicazione sintetica sulla qualita' dei caschi in commercio, l'iniziativa ha generato confusione e sconcerto, per via di certi risultati sorprendenti. E non sono mancate le polemiche tra i responsabili dei test ed alcuni produttori, specie quelli che hanno ottenuto risultati inferiori alle attese.

Come stanno le cose ? quei 400 Euro spesi per un casco giapponese di marca sono un buon investimento, o una fregatura ? Per rispondere, servono alcune considerazioni su come vengono fatti i test e come vanno interpretati i relativi risultati.



A proposito di omologazioni
___________________________

Il compito di un casco e' quello di assorbire l'energia di un urto, in modo da ridurre la decelerazione della scatola cranica a livelli non pericolosi (per dare un'idea dei numeri, una forza da 200g applicata per 2 millisecondi e' al limite dell'accettabilita'). Per fare il suo lavoro, il casco si affida alla rigidita' della calotta e alle caratteristiche (densita') del materiale assorbente che la riveste. Nello scegliere i valori di rigidita' e densita', un produttore compie un compromesso. Caschi molto rigidi e con imbottitura densa sono in grado di assorbire urti massivi, ma trasmettono molta energia nel caso di urti piu' piccoli. Al contrario, caschi "morbidi" con imbottiture "soffici" sono ottimi per gli urti a bassa intensita', ma offrono una protezione solo parziale per urti molto energetici.

Un test di omologazione consiste nel sottoporre il casco ad alcuni urti dalle caratteristiche ben precise, e misurare l'energia assorbita dal casco (piu' precisamente, quella trasmessa ai sensori posti dentro il casco durante la prova). In genere, la prove consistono nel colpire il casco con un corpo contundente lasciato cadere da una certa altezza; oppure, nello zavorrare il casco con un peso e farlo cadere su una incudine di forma predeterminata. I dettagli di ciascuna prova, dal peso del corpo contundente all'angolo di impatto sull'incudine, sono specificati dal protocollo di omologazione.

Tenuto conto di tutto questo, cosa significa che in un particolare test un casco A ha preso due stelle mentre un casco B ne ha prese quattro ? La risposta piu' onesta che si puo' dare e' semplice: il casco B e' piu' adatto del casco A ad assorbire gli urti di quella prova particolare. Questo implica che il casco B sia piu' sicuro di quello A ? non e' detto.

La relazione tra risultato di un test e sicurezza offerta da un casco dipende da quanto rappresentativi della realta' sono gli urti misurati durante il test. Il concetto e' fondamentale, e vale la pena espanderlo.
E' impossibile prevedere in anticipo a quale urto dovra' far fronte un casco durante un incidente. Le combinazioni di livello di energia da assorbire, angolo di impatto e numero di urti complessivi sono tante quanti sono i modi di andare a sbattere in moto. Non si puo' quindi testare un casco per ogni possibile urto; quello che si puo' fare e' specificare una serie di urti-campione che siano rappresentativi di quelli che possono accadere in un vero incidente. Uno standard di omologazione e' una collezione di urti-campion.

Per ogni procedura di omologazione c'e' un casco ottimale, in grado cioe' di dare risultati ottimi per quella specifica serie di prove. Lo stesso casco pero' potrebbe dare risultati diversi se sottoposto ad un altra procedura di omologazione. Questa e' probabilmente la ragione per cui fino all'avvento dello SHARP il risultato dei test era un semplice promosso/bocciato, senza alcun valore numerico. Superare la soglia minima (che e' comunque molto alta) di diversi standard di omologazione e' fattibile: costruire un casco che dia i risultati massimi per ogni possibile prova e' ben piu' difficile.
L'impresa e' resa ancora piu' ardua dal fatto che parecchi produttori controllano la qualita' dei propri caschi usando procedure interne che possono essere ancora diverse rispetto agli standard legali; caschi ottimizzati per queste procedure possono dare risultati diversi quando sono sottoposti ai test di omologazione ufficiali, per le ragioni appena spiegate.

Da quanto sopra emerge una considerazione che puo' sorprendere: nessuno degli standard in vigore e' intrinsecamente migliore di un altro. Ogni standard e' un compromesso che privilegia alcuni tipi di urto a scapito di altri (anche se tutti garantiscono un livello minimo di sicurezza molto elevato).
Una ulteriore considerazione si puo' fare per quei produttori che sostengono di testare i propri caschi secondo procedure piu' severe di quelle ufficiali. Sulla severita' dei loro test non si discute, ma non e' automatico che da questi test emergano caschi piu' sicuri in ogni situazione. Come gia' detto, un test particolarmente arduo puo' richiedere la progettazione di un casco molto rigido, ottimo per assorbire un urto massiccio ma sub-ottimale nel caso di impatti meno gravosi.

Il casco perfetto, in grado di fornire una protezione ottimale per ogni tipo di urto possibile, non esiste.



Le critiche allo SHARP
______________________

Lo SHARP e' stato oggetto di alcune critiche. In particolare, alcuni produttori che hanno ottenuto risultati inferiori alle attese si sono concentrati su un paio di aspetti tecnici del test: la posizione dei punti di impatto ed il numero di impatti per ciascun punto.


- Punti di impatto

Lo standard ECE 22.05 specifica che gli impatti di prova devono avvenire in una zona piuttosto ristretta della calotta, determinata con regole precise (piu' o meno, nella zona delle tempie). Lo SHARP inglese SEMBRA* usare gli stessi punti dell'ECE 22.05. Secondo i critici, questa scelta consente a produttori poco scrupolosi di rinforzare le calotte proprio nei punti di impatto, migliorando le prestazioni dei propri caschi.
A titolo di confronto, nel caso dello SNELL statunitense l'impatto puo' avvenire in qualsiasi punto della zona superiore della calotta, al di sopra di una linea immaginaria che gira tutta intorno al casco. Anche in questo caso non mancano le critiche; alcuni sostengono che le specifiche del test costringono i produttori ad usare calotte troppo rigide, meno efficienti nel caso di urti a bassa energia.


- Numero di impatti.

La possibilita' di avere impatti multipli sullo stesso punto della calotta e' un'altra caratteristica importante nel processo di omologazione. Alcuni produttori utilizzano impatti multipli per le proprie procedure interne di controllo, ma lo SHARP prevede impatti singoli. Ottimizzare un casco per i due tipi di test richiede una costruzione diversa della calotta e degli strati assorbenti; in particolare un casco in grado di sostenere un impatto multiplo deve essere piu' rigido, e quindi puo' dare risultati non ottimali in un test ad impatto singolo. Ancora una volta, non e' facile determinare quale dei due test sia migliore. Occorerebbero dati precisi, presi da una grande mole di dati, per determinare quale tipo di urto (singolo o multiplo) e' piu' frequente, ma studi di questo tipo sono rari.




Riassumendo:
____________


- SHARP, ECE 2205, SNELL e compagnia testante servono soltanto a certificare la capacita' di un casco di superare una certa serie di prove meccaniche. Il tipo di prove determina alcune delle caratteristiche piu' importanti di un casco (rigidita' della calotta, densita' materiale assorbente).

- Il risultato di un test e' indicativo della sicurezza offerta da un casco soltanto se le prove meccaniche in questione riproducono urti simili a quelli che ci si aspetta accadano in un incidente. Chiaramente, non e' possibile testare tutti i tipi di impatto, per cui ogni test e' un compromesso.

- Nella progettazione di un casco occorre fare delle scelte. Privilegiando le prestazioni rispetto ad un certo tipo di impatto, si modifica il comportamento del casco per altri tipi di impatto. Questo puo' influenzare i risultati dei test di omologazione.

- Un casco progettato per sostenere un impatto estremo ma improbabile offrira' prestazioni non ottimali per urti piu' modesti ma piu' frequenti. Il viceversa vale per un casco ottimizzato per urti a bassa intensita'. Quale dei due sia piu' adatto dipende da quale tipo di impatto il motociclista vede come pericolo piu' probabile (**)




Quale casco comprare ?
______________________

I voti del programma SHARP sono certamente utili, ma vanno interpretati.

- I caschi provati dallo SHARP sono regolarmente in commercio e sono quindi gia' omologati secondo uno dei test previsti dalla legge. Questo vuol dire che TUTTI i caschi testati dallo SHARP offrono un OTTIMO livello minimo di protezione. Un casco con 4 stelle NON E' due volte piu' protettivo di uno con due stelle soltanto. Allo stesso modo, un casco omologato di gran marca da 600 Euro NON E' due volte meglio di un buon casco omologato da 300 Euro

- Non fatevi distrarre dal numero di stelle e concentratevi sulle cose che contano DAVVERO. Il fattore singolo piu' importante in un casco e' la calzata. Un casco che non calza bene non puo' lavorare al meglio, e quindi offre una prestazione inferiore alle sue possibilita'(***). Questo a prescindere da numero di stelle e certificati di omologazione. Quando acquistate un casco, PRIMA di tutto la calzata, POI tutto il resto.

- un corollario di quanto sopra. Un casco allacciato male, o addirittura non allacciato non serve a niente. E' scontato, e' banale, e' quasi un insulto scriverlo ma e' bene lo stesso ribadirlo. Allacciate bene quel casco, sempre e comunque.


sicuri si diventa, Ride Safe.




Note
____

*
La documentazione dello SHARP dice semplicmente "Data suggests that the impact sites currently used in UN ECE Regulation 22.05 are appropriate and these sites will be tested as specified. The side of the helmet is the most frequently impacted area - 53%. Therefore an additional side impact test will be completed meaning that both sides of the helmet will be tested. Helmet impact sites will be marked using the methods and criteria described in UN ECE Regulation 22.05 (paragraph 7.3.4.2 and annex 4 (fig 3))" vedi
Link a pagina di Sharp.direct.gov.uk

**
uno studio condotto in US e Thailandia (Hurt, vedi articolo citato sotto) ha determinato che:
- non e' detto che una velocita' piu' alta al momento dell'incidente implichi un impatto piu' gravoso per il casco

- in un incidente l'urto piu' gravoso e' di norma il primo, quando il motociclista viene sbalzato dalla moto ed impatta l'asfalto. L'energia e' proporzionale all'altezza dalla quale il centauro cade, altezza che anche nel caso delle highsides piu' spettacolari raramente supera i due metri e mezzo

- per la maggior parte degli incidenti esaminati l'energia assorbita dal casco e' equivalente a quella di una caduta a corpo rigido dalla posizione eretta (come un birillo).


***
Per calzare bene un casco deve essere appena stretto. Una volta allacciato, dovrebbe essere impossibile sfilarlo alzandolo da dietro; allo stesso modo, tenendo ferma la mentoniera non dovrebbe essere possibile riuscire a girare la testa. Dovrebbe essere ovvio quindi che un casco indossato sopra uno spesso berretto di lana, o il cappuccio di una felpa, non ha una calzata ottimale e non e' in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro.


****
Sulle procedure di prova dei caschi e sull'interazione dei vari fattori c'e' un articolo stupendo, in inglese, sulla rivista Motorcyclst. L'articolo e' disponibile online qui:
Link a pagina di Motorcyclistonline.com .


*****
Dichiarazione conflitto di interesse.
L'autore di questo post usa un casco Arai nei mesi estivi (perche' ha la calzata migliore di tutti quelli provati) ed un casco UVEX per quelli invernali (perche' ha la visiera a doppio strato, che non si appanna mai).


...grazie IPB... 0509_up.gif
 
6682105
6682105 Inviato: 6 Gen 2009 19:24
 

volevo fare una domanda: quando vado in un negozio per comprare un casco da cosa capisco se il casco che ho intenzione di comprare è sicuro o meno???
 
6682197
6682197 Inviato: 6 Gen 2009 19:35
 

eh...

simulare una caduta non credo ti convenga... piantarlo per terra nemmeno... l'omologazione è quella...

l'unica è secondo me capire QUALE casco esteticamente ti piaccia di più e poi informarsi da chi già lo possiede...

doppio_lamp_naked.gif
 
6682284
6682284 Inviato: 6 Gen 2009 19:44
 

quindi bisognerebbe prima informarsi quale marca o marche siano più sicure... vuoi che ne pennsate dalla suomy??? o della x-lite???
 
6682311
6682311 Inviato: 6 Gen 2009 19:46
 

entrambe ottime... però devi vedere come ti calzano
 
6682326
6682326 Inviato: 6 Gen 2009 19:47
 

makele_le ha scritto:
volevo fare una domanda: quando vado in un negozio per comprare un casco da cosa capisco se il casco che ho intenzione di comprare è sicuro o meno???


bhe credo che già il fatto che il casco si trovi in negozio vuol dire che è sicuro quel tanto che serve per venire omologato, poi sul fatto di uno più sicuro di un'altro si potrebbe stare a discuterne fino all'eternità. prova quello che ti piace di più e vedi se ti va bene, poi valuta la qualità delle finiture e la COMODITA' e informati su rumorosità o meno (ma questo dipende anche da quello che tu stai cercando)
 
6682830
6682830 Inviato: 6 Gen 2009 20:42
 

Controlla gli interni del casco...se sono completamente removibili,morbidi e di qualità.Controlla che il casco nn sia troppo pesante,CHE LO INDOSSI PERFETTAMENTE,fatti prendere da chi te lo vende la circonferenza della testa e prendi la misura giusta in base a quello,se il casco di quella misura nn è in negozio,ORDINALO!
Shoei,Arai,X-lite,Agv,Premier,Suomy,Nolan,Shark sono tutte ottime marche...la differenza è che con alcune aziende puoi avere pezzi di ricambio eventuali o assistenza eventuale in minor tempo...informati dal rivenditore...segui i suoi consigli chiedendo in caso di assistenza qual'è l'azienda piu veloce,quella che nn ti lascia senza casco per 2 mesi per cambiare una vite!!!! icon_smile.gif se il casco nn aderisce perfettamente alla tua testa nn esercita al 100% la sua capacità protettiva verso di te...quella è la cosa piu importante,RICORDALO!
Poi dipende tutto da quanto vuoi spendere...per un casco con le caratteristiche da me citate(interni removibili,morbidi e di qualità) giapponese (Shoei X-Spirit,da me a brevissimo posseduto,o Arai Rx-7 Corsair nn spendi meno di 800 euro e spendendo di meno nn hai queste caratteristiche,fidati)italiano(X-lite,Agv,Nolan,qualunque modello acquisti è ottimo,comodo e nn ti viene a costare una cifra...con 400 euro prendi un casco ottimo al livello dei giapponesi top di gamma)a questo punto diventa solo un fatto economico...lascia perdere quello che senti dire...anche perchè se cadi seriamente(IL MIO NON E' UN AUGURIO)nn sono le 3 o le 5 stellette spiaccicate su una classifica britannica che ti salvano...ma è l'esperienza e sopratutto...IL CULO!!! icon_smile.gif
Spero di essere stato preciso icon_smile.gif
 
6684859
6684859 Inviato: 7 Gen 2009 0:00
 

Molto interessante l'articolo riportato da Shore. 0509_up.gif In sostanza nel 99% dei casi qualsiasi casco si compri conta la calzata, che il casco sia allacciato bene e la sicurezza passiva che il casco offre. Ovviamente si parla di caschi omologati.
 
6685209
6685209 Inviato: 7 Gen 2009 0:44
 

darkrider87 ha scritto:
...lascia perdere quello che senti dire...anche perchè se cadi seriamente(IL MIO NON E' UN AUGURIO)nn sono le 3 o le 5 stellette spiaccicate su una classifica britannica che ti salvano...ma è l'esperienza e sopratutto...IL CULO!!! icon_smile.gif
Spero di essere stato preciso icon_smile.gif



come non quotare....

doppio_lamp_naked.gif
 
6687367
6687367 Inviato: 7 Gen 2009 15:09
 

darkrider87 ha scritto:
Controlla gli interni del casco...se sono completamente removibili,morbidi e di qualità.Controlla che il casco nn sia troppo pesante,CHE LO INDOSSI PERFETTAMENTE,fatti prendere da chi te lo vende la circonferenza della testa e prendi la misura giusta in base a quello,se il casco di quella misura nn è in negozio,ORDINALO!
Shoei,Arai,X-lite,Agv,Premier,Suomy,Nolan,Shark sono tutte ottime marche...la differenza è che con alcune aziende puoi avere pezzi di ricambio eventuali o assistenza eventuale in minor tempo...informati dal rivenditore...segui i suoi consigli chiedendo in caso di assistenza qual'è l'azienda piu veloce,quella che nn ti lascia senza casco per 2 mesi per cambiare una vite!!!! icon_smile.gif se il casco nn aderisce perfettamente alla tua testa nn esercita al 100% la sua capacità protettiva verso di te...quella è la cosa piu importante,RICORDALO!
Poi dipende tutto da quanto vuoi spendere...per un casco con le caratteristiche da me citate(interni removibili,morbidi e di qualità) giapponese (Shoei X-Spirit,da me a brevissimo posseduto,o Arai Rx-7 Corsair nn spendi meno di 800 euro e spendendo di meno nn hai queste caratteristiche,fidati)italiano(X-lite,Agv,Nolan,qualunque modello acquisti è ottimo,comodo e nn ti viene a costare una cifra...con 400 euro prendi un casco ottimo al livello dei giapponesi top di gamma)a questo punto diventa solo un fatto economico...lascia perdere quello che senti dire...anche perchè se cadi seriamente(IL MIO NON E' UN AUGURIO)nn sono le 3 o le 5 stellette spiaccicate su una classifica britannica che ti salvano...ma è l'esperienza e sopratutto...IL CULO!!! icon_smile.gif
Spero di essere stato preciso icon_smile.gif



quoto veramente tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Finalemente qualcuno che da un consiglio sensato!!!! Sono stanco di sentire frasi del tipo: " Sulla sicurezza non si risparmia, io metto la mia testa solo dentro un Arai o uno Shoei perchè sono i migliori, le altre marchè costano meno perchè non sono al loro livello. Poi sono gli stessi caschi che usano i piloti della moto gp!!!"
Come se veramente i politi della moto gp usassero i caschi identici a quelli che vengono messi in commercio... 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif
 
6687978
6687978 Inviato: 7 Gen 2009 16:04
 

la cosa più brutta del motociclista italiano è la completa mancanza di informazioni sui capi tecnici: vedono il tizio caio velocissimo che vince i mondiali eccetera e vanno a ricercare il casco o la tuta che replica i suoi colori e la comprano sebbene le specifiche del capo non sono adatte alla persona. Persone di questo tipo non usano la testa ( scusate se vado giù pesante).

PS io ho un suomy vandal replica bayliss, l ho preso non per i colori ma perchè il mio agv oramai con tutte le botte preso ha fatto harakiri, e comunque il mio acquisto è il risultato di lunga analisi dei vari caschi presenti in negozio
 
6695433
6695433 Inviato: 8 Gen 2009 13:57
 

makele_le ha scritto:
quindi bisognerebbe prima informarsi quale marca o marche siano più sicure... vuoi che ne pennsate dalla suomy??? o della x-lite???


Citazione:
Non fatevi distrarre dal numero di stelle e concentratevi sulle cose che contano DAVVERO. Il fattore singolo piu' importante in un casco e' la calzata. Un casco che non calza bene non puo' lavorare al meglio, e quindi offre una prestazione inferiore alle sue possibilita'(***). Questo a prescindere da numero di stelle e certificati di omologazione. Quando acquistate un casco, PRIMA di tutto la calzata, POI tutto il resto.


Le omologazioni hanno alla base la perfetta indossabilità del casco...se questo non calza bene...beh..tutte le prove sono inficiate..

Meglio preferire l'indossabilità che il numero di stelle.

Poi ovviamente bisogna tener conto dell'utilizzo che si fa della moto....

0509_up.gif
 
6696115
6696115 Inviato: 8 Gen 2009 15:28
 

in primavera voglio cambiare il casco e naturalmente ogniuno ha le esigenze in ordine di priorità ed evitando di citare la sicurezza che mi sembra ovvio e assodato che quest'ultima non è direttamente proporzionale ne al prezzo ne alle stelle di un test (perchè le stelle vengono date su un modello di impatto che non è detto che sia quello che ti salva la capoccia) queste son le mie:
1) la calzata
2) la possibilità di estrarre e lavare gli interni e che gli stessi non cedano dopo i primi giri
3) la rumorosità (son stufo del casino che fa il mio airtech)
4) la ventilazione (giro con integrale rigorosamente con visiera abbassata)
5) l'estetica (è l'ultimo dei miei pensieri , opterei anche per un monocolore tranquillamente se avessi in cambio di tutto il resto).
un'altro punto che nei test non vedo molto preso in considerazione è la visiera .
un colpo può essere preso anche in quel punto e ho visto in giro la premier, ad esempio, con una visiera molto più spessa che in caso di impatto dovrebbe garantire una sicurezza molto maggiore rispetto al mio airtech icon_rolleyes.gif
ovviamente la stessa visiera dovrebbe avere un buon sistema antiappannamento e non solo anche una minima protezione dai raggi solari perchè prima di tutto devi vederci per evitare di cadere icon_rolleyes.gif
 
6697047
6697047 Inviato: 8 Gen 2009 16:49
 

forse perchè viene considerata come accessoria, ma mi sembra una scemata se così fosse. Io vorrei fare una domanda appunto sulle visiere: ho visto che il mio suomy è dotato di visiera antiappannamento, ma alcuni no. Perchè? non dovrebbe essere un qualcosa di scontato,nell era dei casci super leggeri e super resistenti?
 
6697489
6697489 Inviato: 8 Gen 2009 17:35
 

Giola ha scritto:
forse perchè viene considerata come accessoria, ma mi sembra una scemata se così fosse. Io vorrei fare una domanda appunto sulle visiere: ho visto che il mio suomy è dotato di visiera antiappannamento, ma alcuni no. Perchè? non dovrebbe essere un qualcosa di scontato,nell era dei casci super leggeri e super resistenti?

in effetti la visibilità dovrebbe essere la prima cosa visto che se non vedi è facile allora anche picchiare il casco icon_rolleyes.gif
all'eicma ho anche visto delle interessanti visiere che cambiavano colore in modo da poterle rendere scure o chiare a secondo dell'illuminazione e mi è sembrata una cosa interessante... funzionava o a pile o con una striscia di cellule solari icon_rolleyes.gif
si istallavano come le pinlock
 
6700669
6700669 Inviato: 8 Gen 2009 22:28
 

di sicuro una cosa del genere verrà a costare un sacco di soldi a meno che qualche ditta grande come Honda o Bmw non compri il brevetto ed inizi a produrla, vedendola poi a un prezzo spropositato... comunque interessante come idea
 
6701541
6701541 Inviato: 8 Gen 2009 23:19
 

Non mi garbano molto quelli che danno consigli pensando di fare di più e meglio rispetto a programmi di sicurezza governativi, indipendenti e innovativi come Sharp. Chi va nel sito vedrà che loro stessi al primo posto mettono la giusta calzata e la corretta allacciatura. Quindi per favore ...
Ovvio purtroppo che in incidenti di una certa gravità non sono le due stelle in più che ti salvano, ma che discorsi! Nel programma Sharp si dice che se tutti gli inglesi comprassero caschi a 5 stelle ci sarebbero 50 morti in meno all'anno. Non sono cifre sparate a vanvera, derivano dalla analisi statistica della casistica degli incidenti (e le statistiche inglesi sul tipo di impatto sono più dettagliate di quelle italiane, grazie anche a programmi come quello, che qui ce li sogniamo). icon_evil.gif

Interessante quanto dice Shore, ma l'idea che i produttori possano studiare i caschi in funzione dei test da superare più che della sicurezza totale è troppo macchinosa, e in ogni caso quando Sharp è stato lanciato sono stati presi i caschi dai negozi così com'erano (mentre per le omologazioni europee sono le aziende a dare accesso ai caschi!). L'Arai con tre modelli ha toppato, c'è poco da fare, addirittura un due stelle! Si può dire quel che si vuole, hanno i migliori interni, senza i colpi laterali sarebbero andati meglio ecc. ecc. ma hanno miseramente toppato in sicurezza. E per essere chiari, nessun produttore si sognerebbe di denunciare gli esperti del programma Sharp, che fanno le valutazioni su incarico del governo inglese, perchè gli hanno dato 2 stelle: verrebbe massacrato in tribunale. Di fatto Sharp ha imposto un nuovo standard, con cui tutti dovranno confrontarsi: stanno continuando a provare caschi aggiungendoli alla lista. Il governo inglese in questo si è dimostrato serio, assumendosi le giuste responsabilità senza paura dei produttori.

Ultima modifica di Phaso il 9 Gen 2009 1:14, modificato 1 volta in totale
 
6702561
6702561 Inviato: 9 Gen 2009 1:01
 

Phaso ha scritto:
Non mi garbano molto quelli che danno consigli pensando di fare di più e meglio rispetto a programmi di sicurezza governativi, indipendenti e innovativi come Sharp. Chi legge l'inglese e va nel sito vedrà che loro stessi al primo posto mettono la giusta calzata e la corretta allacciatura. Quindi per favore ...
Ovvio purtroppo che in incidenti di una certa gravità non sono le due stelle in più che ti salvano, ma che discorsi! Nel programma Sharp si dice che se tutti gli inglesi comprassero caschi a 5 stelle ci sarebbero 50 morti in meno all'anno. Non sono cifre sparate a vanvera, derivano dalla analisi statistica della casistica degli incidenti (e le statistiche inglesi sul tipo di impatto sono più dettagliate di quelle italiane, grazie anche a programmi come quello, che qui ce li sogniamo). icon_evil.gif

Interessante quanto dice Shore, ma l'idea che i produttori possano studiare i caschi in funzione dei test da superare più che della sicurezza totale è troppo macchinosa, e in ogni caso quando Sharp è stato lanciato sono stati presi i caschi dai negozi così com'erano (mentre per le omologazioni europee sono le aziende a dare accesso ai caschi!). L'Arai con tre modelli ha toppato, c'è poco da fare, addirittura un due stelle! Si può dire quel che si vuole, hanno i migliori interni, senza i colpi laterali sarebbero andati meglio ecc. ecc. ma hanno miseramente toppato in sicurezza. E per essere chiari, nessun produttore si sognerebbe di denunciare gli esperti del programma Sharp, che fanno le valutazioni su incarico del governo inglese, perchè gli hanno dato 2 stelle: verrebbe massacrato in tribunale. Di fatto Sharp ha imposto un nuovo standard, con cui tutti dovranno confrontarsi: stanno continuando a provare caschi aggiungendoli alla lista. Il governo inglese in questo si è dimostrato serio, assumendosi le giuste responsabilità senza paura dei produttori.





Mi spiace Phaso ma mi sembra che tu non abbia letto attentamente il messaggio oppure che non l'abbia capito propio. L'amico di Sore mi sembra che non abbia dato consigli pensando di saperne di più dei tecnici della Sharp


Citazione:
La relazione tra risultato di un test e sicurezza offerta da un casco dipende da quanto rappresentativi della realta' sono gli urti misurati durante il test. Il concetto e' fondamentale, e vale la pena espanderlo.
E' impossibile prevedere in anticipo a quale urto dovra' far fronte un casco durante un incidente. Le combinazioni di livello di energia da assorbire, angolo di impatto e numero di urti complessivi sono tante quanti sono i modi di andare a sbattere in moto. Non si puo' quindi testare un casco per ogni possibile urto; quello che si puo' fare e' specificare una serie di urti-campione che siano rappresentativi di quelli che possono accadere in un vero incidente. Uno standard di omologazione e' una collezione di urti-campion.

Per ogni procedura di omologazione c'e' un casco ottimale, in grado cioe' di dare risultati ottimi per quella specifica serie di prove. Lo stesso casco pero' potrebbe dare risultati diversi se sottoposto ad un altra procedura di omologazione. Questa e' probabilmente la ragione per cui fino all'avvento dello SHARP il risultato dei test era un semplice promosso/bocciato, senza alcun valore numerico. Superare la soglia minima (che e' comunque molto alta) di diversi standard di omologazione e' fattibile: costruire un casco che dia i risultati massimi per ogni possibile prova e' ben piu' difficile.
L'impresa e' resa ancora piu' ardua dal fatto che parecchi produttori controllano la qualita' dei propri caschi usando procedure interne che possono essere ancora diverse rispetto agli standard legali; caschi ottimizzati per queste procedure possono dare risultati diversi quando sono sottoposti ai test di omologazione ufficiali, per le ragioni appena spiegate.

Da quanto sopra emerge una considerazione che puo' sorprendere: nessuno degli standard in vigore e' intrinsecamente migliore di un altro. Ogni standard e' un compromesso che privilegia alcuni tipi di urto a scapito di altri (anche se tutti garantiscono un livello minimo di sicurezza molto elevato).
Una ulteriore considerazione si puo' fare per quei produttori che sostengono di testare i propri caschi secondo procedure piu' severe di quelle ufficiali. Sulla severita' dei loro test non si discute, ma non e' automatico che da questi test emergano caschi piu' sicuri in ogni situazione. Come gia' detto, un test particolarmente arduo puo' richiedere la progettazione di un casco molto rigido, ottimo per assorbire un urto massiccio ma sub-ottimale nel caso di impatti meno gravosi.

Il casco perfetto, in grado di fornire una protezione ottimale per ogni tipo di urto possibile, non esiste.





Quindi ha solo detto che dare le famose stelline ha poco senso in quanto non esiste un casco che riesca a proteggere la testa da tutti i tipi di cadute poichè sono infiniti i modi in cui uno può cadere e sbattere la testa. Quindi bisogna trovare dei compromessi tenendo presente che i casci in commercio che hanno la certificazione CEE hanno la garanzia di essere stati testati.
 
6702664
6702664 Inviato: 9 Gen 2009 1:24
 

Può darsi ch'io non abbia letto con attenzione, capita.
Se però si dice che non ha senso dare i punteggi in stelle sulla sicurezza di un casco perchè le casistiche sono infinite ... non posso essere d'accordo, e fin qui conta poco, il fatto è che non è d'accordo neppure la logica icon_smile.gif.
Se non possiamo valutare tutte le casistiche valutiamone almeno alcune: magari le più frequenti. E' quello che fa Sharp, che parte proprio dalla analisi delle statistiche con le dinamiche degli incidenti motociclistici (punti di impatto ricorrenti, frequenza degli impatti plurimi ecc.).
Parafrasando la pubblicità, tu non sarà ten, ma is megli che uan, e uan is megli che zero icon_biggrin.gif
 
6710664
6710664 Inviato: 10 Gen 2009 9:20
 

Questo test non mi convince, e la dimostrazione è nei risultati dell'RX-7: non è possibile.

**************

Nel sito Arai si legge:

8. sono differenze tra i caschi motociclistici e i caschi auto?
Sì!

Prima di tutto i caschi auto sono dotati di tessuto Nomex resistente al fuoco. La visiera è più resistente (ma non è completata dai supporti esterni tipici dei caschi motociclistici) e la calotta esterna è realizzata con materiale più rigido, come dettato dalle regolamentazione auto. Per alcuni modelli l'apertura frontale è molto più ristretta, mentre la forma della calotta esterna è completamente differente.

I caschi auto vengono approvati a livello mondiale sulla base delle normative SNELL, in quanto prodotti per essere utilizzati prevalentemente in pista. I caschi motociclistici sono sviluppati anche per un normale utilizzo nel traffico, ma sono gli stessi utilizzati dai piloti nelle varie discipline di gara (pista, motocross, ecc...).

*************

In pratica sembrerebbe che nelle moto troppa resistenza non serve.
E poi c'è il tipo d'uso: un casco da pista deve proteggere in modo differente da un casco usato in città.

Questa potrebbe essere la spiegazione: il Lazer protegge particolarmente per gli incidenti da motorino, l'RX7 protegge per gli incidenti da moto vera, e poi in pista...

Comunque rimane l'opinione che questi test non convincono.
 
6710742
6710742 Inviato: 10 Gen 2009 10:18
 

Il contributo proposto da SHORE è molto interessante, è assolutamente privo di polemiche e cerca di illustrare la filosofia di fondo: qualunque prova o misura introduce dei parametri di prova particolari, che non è detto siano quelli che si verificano in un determinato urto eusa_wall.gif .
Naturalmente è un pò lungo ... bisogna darsi il tempo ... eusa_whistle.gif
Grande plauso al governo inglese eusa_clap.gif , che ha incaricato un ente di effettuare prove sui caschi per testare la sicurezza, fosse solo per lo spirito ... certo che probabilmente non è un caso che proprio loro facciano qualcosa di alternativo alla comunità europea 0509_pernacchia.gif , ma se è a favore della sicurezza e introduce variabilità nei test e fa discute di sicurezza dei caschi in modo nuovo, il giudizio è molto positivo.
Sarebbe bello che anche in Italia qualcuno si occupasse di sicurezza stradale in modo innovativo, oltre le sanzioni pesanti, per esempio come gli amici del Tinga 0509_banana.gif che si battono per guard rail sicuri anche per i motociclisti (nota: sono tutti testati CE, ma non per noi motociclisti!!) 0509_si_picchiano.gif
Hola! Gio
 
6710955
6710955 Inviato: 10 Gen 2009 11:45
 

ma non sarebbe meglio a questo punto dividere i caschi da città ed i caschi da pista?
a livello di test intendo con classificazioni diverse ...
si potrebbero avere due voti tipo basse e alte velocità in modo da poter preferire un tipo di protezione all'altra e si toglierebbe questo tipo di dubbio.
a quanto ho capito si potrebbe avere un casco con 5 stelle in pista e due in città ,poi è chi sceglie che decide in base all'uso che ne vuol fare avendo un'informazione in più.
icon_rolleyes.gif
 
6712932
6712932 Inviato: 10 Gen 2009 17:45
 

IO ho il secondo Premier e mi ci trovo bene. Calza perfetto, leggero come una piuma (1250g), visiera bassa come piace a me.

Per i ricambi la fabbrica è a 30km da casa mia...

Per il resto conta il BDC SEMPRE (Botta Di Culo!), io sono volato di sotto da un burrone a 130 scarsi...proprio con un Premier. Non ho battuto mai violentemente e non ho avuto problemi.

La mia Hornet abbracciò un pino e si spezzò in 2 il telaio!!! Se sbattevo io su quel pino, neppure se avevo l'armatura mi salvavo... Pino docet!!! icon_rolleyes.gif icon_biggrin.gif
 
6753167
6753167 Inviato: 15 Gen 2009 16:56
 

Salve,
riprendo questo interessantissimo tread perchè dovendo cambiare il mio Shark RSX (Holoyang) a seguito di un incidente volevo iniziare tutta la trafila su rapporto qualità/prezzo già fatta in illo tempore.

Nei limiti dettati dalla mia età e dalla conseguente instabilità della mia attenzione, ho cercato di leggere tutti i post e mi permetto di fare qualche considerazione:

Comincerei con rispondere alla domanda (al limite del retorico) di Geo87:
I Caschi costosi sono più sicuri?

La risposta è "non si può dire" in quanto per fare un confronto sul costo dei caschi bisognerebbe partire da una base comune di unità monetaria, cosa che non è possibile fare.

Avrei detto:
I caschi più costosi, nell'ambito del proprio paese di produzione, sono più sicuri?
I caschi più costosi, su base monetaria normalizzata, sono i più sicuri?

In quel caso la risposta sarebbe stata comunque NI, la spiegazione in due punti...
1) vale sempre il detto meridionale di "tant' spienn' tant' appienn'" = tanto spendi
tanto appendi.
Ovvero partendo da un valore economico normalizzato chi ti offre di più si fa pagare di più.
Non ha senso confrontare in Italia ARAI/SHOEI con AGV, e oserei dire neanche con Marushin visto che i canali di importazione sono diversi, con diverse politiche economiche legate all'imposizione del brand in un paese straniero; diverse politiche di assistenza e fornitura di ricambi e accessori.

Arai e Shoei in Giappone occupano la fascia commerciale che va da 250 a 450 Euro, in un paese dove il reddito procapite è quasi di 1/3 superiore a quello italiano, sempre in Giappone, Marushin occupa la fascia commerciale 100 - 300 euro (fonte un caro skype-amico di Osaka) e la differenza tra i prodotti indica una differenza qualitativa oggettivamente riscontrabile, se non nel grado di sicurezza, di certo nelle finiture.

D'altronde BELL, negli States, presenta M4R e M5X che con un costo simile offrono analoghe
caratteristiche di sicurezza ma con un design indietro anni luce (a mio avviso).

...e qui tocchiamo un tasto importante:
2) il "di più" che paghi non è detto che sia investito in sicurezza, ma potrebbe essere investito in comfort o in ricerca e anche quest'ultima non è detto che sia una ricerca finalizzata alla sicurezza, potrebbe essere finalizzata al design o all'ergonomia o a altre decine di caratteristiche.

Partiamo da un assunto, ovvero goto 0, tutti i caschi di cui si parla sono sicuri quanto basta ad essere omologati, ovvero soddisfano le specifiche che una commissione di esperti ha considerato sufficienti a salvarti la vita in caso di "botto".
Quindi mi sembra che si stia un po' parlando del sesso degli angeli perchè se dico che il mio casco è sicuro per un urto a 30Km/h (tanto sono le velocità dei test) è inutile chiedersi cosa succede a 40Km/h... banalmente la commissione suddetta non ha preso in considerazione questa velocità, meglio sarebbe far capire alla commissione che 30Km/h non sono una velocità degna di nota in molti incidenti (anche se casistica e fisica sembrerebbero dire il contrario).
A chi mi dice che un casco è meglio di un altro perchè resiste fino a 40Km/h, potrei chiedere cosa succede a 50Km/h, in un loop senza fine, d'altronde il casco migliore è quello che ancora deve essere prodotto!

Con quello che ho appena detto tiro un colpo al cerchio, non mi resta che tirarne uno alla
botte...

Ovvero: dire che quelli di sharp sono una mezza manica di idioti mi sembra una affermazione un tantinello forte, almeno per me modesto utente di forum, modesto motociclista, ignorante di fisica matematica e quant altro.
Devo concedere a sharp la stessa autorevolezza che concedo ad ARAI, SHOEI and so on... quando descrivono e promuovono i propri prodotti, con la differenza che chi promuove i propri prodotti ha di certo un fine commerciale mentre chi li boccia (sempre che sia al di sopra delle parti) di certo non ha altro fine che la tua salute; questo mi porterebbe a simpatizzare vivamente con i signori di sharp.

E così direi che se proprio non mi faccio convincere da sharp di certo devo ammettere che
se dovessi cadere nel modo in cui alcuni caschi sono stati bocciati, forse mi farei male
prendendo un casco valutato 2 stelle, certo non è detto che debba cadere proprio in quel modo, e si potrebbe ribattere che se dovessi cadere nel modo suddetto a una velocità doppia, neanche le 5 stelle mi aiuterebbero (e qui mi gratto perchè di cadute ne ho fatte abbastanza).

Dopo essere stato politically correct e aver dato ragione a entrambe le fazioni mi sbilancio
dicendo che se il mondo fosse perfetto e anche in Italia i caschi ARAI e SHOEI costassero quanto gli AGV, sceglierei AGV perchè ha pensato a fare un casco sicuro in condizioni non prese in considerazione dai tecnici nipponici, mentre sceglierei ARAI e SHOEI per avere un casco fico il doppio rispetto agli altri, spesso più ergonomico e comunque sicuro quanto basta (e in molti casi di più) da essere omologato.
In un mondo non perfetto il problema non si pone, dovendo scegliere se investire in qualcosa di un tantinello più fico o un tantinello più sicuro non starei troppo a pensarci su!

Conservo un margine (ampio quanto basta) di incredulità nei confronti di SHARP che non ha considerato tra i fattori di sicurezza la visibilità, il peso, il volume, e i materiali di un casco, anche se per quest'ultimo punto gli concedo di aver fatto i test su caschi nuovi e non su caschi (half-life) con 3 anni di vita (a 5 tutti vanno cambiati).

Concludo il mio immenso (mi scuso 0510_inchino.gif ) post ammettendo di non aver detto nulla di nuovo rispetto a voi ma di aver scritto con l'intenzione di tirare le fila e (perchè no) ricominciare a parlarne.

Lamps
 
6753314
6753314 Inviato: 15 Gen 2009 17:13
 

I caschi in fibra non mi risulta abbiano la scadenza come quelli in composito.
comunque sia i fatto ri per l'acquisto sono molti. Io credo che la calzata sia importante; ma anche l'areazione, l'antiappannamento ecc...

Certo, inutile investire in un casco da 500 euro e poi avere un giubbotto senza protezioni o guanti idem...senza contare stivali e pantaloni.

Tanti invece hanno la fissa da sfoggiare al bar, uno shoei/arai fa più figura di uno shark, Bell ecc... eusa_doh.gif
 
6753478
6753478 Inviato: 15 Gen 2009 17:30
 

Il mio shoei xr-1000 è stato votato 3 su 5 eusa_think.gif e poi c'è scritto price 330 eusa_think.gif
se se 330 te lo fanno vedere, per me sto sito è una baggianata.

ps come avevo scritto poco tempo fà ho preso un casco da " lidl " a 20 euro lo usero alla prima pistata, è sicurissimo 0509_doppio_ok.gif

Il mio sarcarsmo è puramente voluto...ogni casco omologato è sicuro punto! tutto il resto è voglia di spendere ed estetica!
 
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