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Misura consumi, che strumenti?
1715168
1715168 Inviato: 23 Mag 2007 15:56
Oggetto: Misura consumi, che strumenti?
 

Ho cercato, spulciato, scartabellato...ma non sono riuscito a trovare uno strumento semplice ed economico che permetta di misurare il consumo istantaneo di carburante. Qualcuno ha suggerimenti?

In commercio esistono flussimetri ad uscita digitale, da accoppiare ad una cpu che elabori il segnale per dare la portata istantanea. Poi bisognerebbe avere un'altro modulo che faccia il rapporto tra il consumo e la velocità istantanei, quindi un rilevatore della velocità con uscita digitale.

Alcune auto montano questo dispositivo di serie... quali aziende lo producono? Dove lo scovo fuori?

Grazie mille a chiunque se ne interesserà!
 
1716844
1716844 Inviato: 23 Mag 2007 19:22
 

interessante,qualcosa da mettere in serie al tubo della benzina,l'avranno sicuramente inventato.
 
1733645
1733645 Inviato: 26 Mag 2007 10:25
 

non fai prima a dividere il numero di km che fai con un pieno per i litri che metti dentro al rifornimento?
 
1734082
1734082 Inviato: 26 Mag 2007 12:18
 

Questo è quello che facciamo tutti, ma ci dice solo qual'è il consumo medio nei km che abbiamo fatto... Non è una misura molto precisa, ma soprattutto non aiuta a correggere l'andatura "on time".
Mi spiego, non è vero che a 90km/h la moto consuma sempre uguale, dipende dall'asfalto, dalla pendenza della strada, dal vento, dal carico, dalla carburazione(temperatura, umidità, quota, ...) e altre cose.
Ci terresti a sapere che se oggi fai la solita strada ai 110 anzichè 120 risparmi 1 litro di benzina? Io si...

Inoltre può essere un metro di misura dell'efficienza del nostro motore nel tempo, nelle diverse condizioni ambientali, e in assoluto. Tanti non ci crederebbero che un mezzo Top nelle prestazioni è (termodinamicamente parlando) meno efficiente di una locomotiva a vapore dell'800...e certo non ce lo raccontano i costruttori.
 
1736573
1736573 Inviato: 26 Mag 2007 21:43
 
 
1737415
1737415 Inviato: 27 Mag 2007 9:35
Oggetto: Re: Misura consumi, che strumenti?
 

Grazie comunque sakamoto, ma se leggi il primo post:
Bruce_ZR7 ha scritto:
In commercio esistono flussimetri ad uscita digitale, da accoppiare ad una cpu che elabori il segnale per dare la portata istantanea. Poi bisognerebbe avere un'altro modulo che faccia il rapporto tra il consumo e la velocità istantanei, quindi un rilevatore della velocità con uscita digitale.

I flussimetri nautici ed aerei non danno il consumo in l/km, ma in l/h...
 
1739678
1739678 Inviato: 27 Mag 2007 17:08
 
 
1752600
1752600 Inviato: 29 Mag 2007 15:35
 

Purtroppo li avevo già visti... uno è per grossi diesel, l'altro necessita di un'elettronica installata sul mezzo che non lo rende pratico ne economico.

Nel frattempo mi sto facendo una cultura in fatto di flussimetri! Non è scontato trovarne di abbastanza sensibili, e di prezzi ancora non so nulla!

Mi piacerebbe sapere se un indicatore di consumo per moto sarebbe uno strumento di interesse...con un certo mercato insomma. Potrebbe essere il caso di lavorarci... Credo aprirò un topic!
 
1753409
1753409 Inviato: 29 Mag 2007 17:08
 

Un flussimetro non puo' dare un consumo in litri/km. Quello non è un flussimetro ma un computer di bordo! icon_lol.gif

Ti servono due dati: il prelievo dal serbatoio (e qui puoi usare un flussimetro) e la velocità istantanea del veicolo. Fai un campionamento tipo 5 volte al secondo e ti calcoli il consumo istantaneo sugli ultimi 5 dati (non si usa mai il dato istantaneo singolo perché è soggetto a fluttuazioni ed errori - si prendono in genere gli ultimi 5-10 valori e si media).

Con un microcontrollore da due lire il software è abbastanza banale, display escluso. E' inevitabile pero' avere dell'elettronica installata sulla moto, a meno che la centralina non fornisca già le informazioni che richiedi attraverso un connettore diagnostico... e anche lì, vai a saperlo.
 
1755046
1755046 Inviato: 29 Mag 2007 20:35
Oggetto: Re: Misura consumi, che strumenti?
 

Bruce_ZR7 ha scritto:
In commercio esistono flussimetri ad uscita digitale, da accoppiare ad una cpu che elabori il segnale per dare la portata istantanea. Poi bisognerebbe avere un'altro modulo che faccia il rapporto tra il consumo e la velocità istantanei, quindi un rilevatore della velocità con uscita digitale.


Non è un problema trovare ed installare i sensori di misura, ma lo sono il costo del flussimetro e soprattutto la mia quasi totale ignoranza dell'elettronica... alla seconda si può rimediare, ma il primo problema richiederà moooolto ingegno! Non ho ancora reperito molti modelli, ma uno strumento che faccia al caso mio lo si valuta in divese centinaia di eurini.
 
1780350
1780350 Inviato: 2 Giu 2007 19:25
 

Esiste una terza via, empirica, ma efficace.
Non è neppure molto costosa, ma richiede molta pazienza per la taratura.
Richiede anche una buona conoscenza dell'elettronica per costruirsi il relativo circuito, ma un amico bravo ce lo abbiamo tutti, no?
Tutto si basa sul postulato che il consumo istantaneo è direttamente legato alle condizioni di depressione all'interno del tubo venturi del carburatore
Occorre innanzitutto un sensore di pressione che sia sensibile alle piccole depressioni, ne esistono a costi limitati, li montavano le vecchie golf GTI proprio a questo scopo, se vai da un demolitore...
Ovviamente non si parla neppure di montarlo all'interno del carburatore, troppo difficile e con il rischio di sballare tutto, però all'interno della scatola di aspirazione si riproducono le stesse depressioni , hai spazio e puoi montare il sensore.
A questo punto basta un relativamente semplice circuito elettronico che ti riporti su di una scala graduata nell'unita di misura che preferisci (km/l oppure l/100 km) il segnale debitamente amplificato.
La scala non sarà lineare, ne puoi tenetre conto in fase di tarature oppure correggendo il tutto per via elettronica (amplificatore lineare o logaritmico)
Il difficile è tarare il tutto, con molta pazienza percorrendo tratti ragionevolmente lunghi da poter verificare l'effettivo consumo, a apertura costante (almeno per la maggior parte del tempo) riportare il consumo e la posizione della lancetta (o indicatore digitale).
Auguri.
 
1797718
1797718 Inviato: 5 Giu 2007 18:47
 

In effetti sto pensando da tempo a questa soluzione, dato che è molto economica, ma non mi convince ancora.
Il problema principale è nel postulato a mio avviso... il rapporto aria/benzina non è qualcosa di costante, se non in condizioni di esercizio identiche (anche nel tempo). Ciò implica che con la stessa portata di aria si possano avere dosature diverse. Il problema è accentuato nei transitori poi, e la guida della moto spesso è tutto un transitorio!

Una scrupolosa taratura, e l'integrazione di altri parametri, potrebbero appianare il problema... ma andrebbe eseguita su ogni singolo mezzo, e ripetuta tanto più spesso quanto più si cerca la ripetibilità. Credo che ci perderei settimane e mi godrei come un bambino col meccano! Ma sarei uno dei pochi al mondo...

Oh, non voglio fare il criticone... sono i problemi che mi pongo e se vanno risolti è tutta felicità! 0509_welcome.gif
 
1798285
1798285 Inviato: 5 Giu 2007 20:07
 

icon_rolleyes.gif non vorrei smontare tutte le vostre teorie ma dovrò correggere un errore d'impostazione:

i consumi di carburante non possono essere correttamente valutati in litri su chilometri percorsi, come ha già intuito Bruce, in quanto subentrano troppe variabili, oltre al fatto che i consumi, così come il Rapporto Stechiometrico, vanno misurati in peso (quindi in numero di molecole) e non in volume!
gli idrocarburi in genere subiscono una variazione di densità in base alla temperatura.

se ci pensate, e Bruce c'è andato vicino, non ha senso cercare di calcolare il consumo se non in base alla potenza impiegata: se c'è vento contrario o a favore, se la strada è in pendenza, se il carico è variabile (la benzina presente nel serbatoio si consumerà anche, no?) ecc. ecc. la potenza impiegata può variare continuamente!

infatti i consumi, ingegneristicamente, ai fini del calcolo del Rendimento Termico si calcolano in Grammi di carburante per ogni Cavallo impiegato per un Ora, ovvero in gr/cv/h

solo questa rapporto è un parametro attendibile e realistico, quindi via i flussimetri e giù con i misuratori di massa (debimetri) icon_lol.gif icon_lol.gif
 
1798405
1798405 Inviato: 5 Giu 2007 20:24
 

Il debimetro misura una portata espressa in massa e non una massa... e comunque il debimetro è un flussometro 0509_pernacchia.gif
 
1799815
1799815 Inviato: 5 Giu 2007 23:52
 

Miscia ha scritto:
Il debimetro misura una portata espressa in massa e non una massa... e comunque il debimetro è un flussometro 0509_pernacchia.gif


se misura una portata espressa in massa è lo strumento che fa al caso loro.

è ovvio che, trattandosi della misurazione di un flusso, non si parlava di misurare una massa statica.

superfluo allora puntualizzare.
 
1800579
1800579 Inviato: 6 Giu 2007 9:19
 

Ragazzi non stiamo facendo una tesi sul consumo di benzina e sulle apparecchiature impiegate, ma semplicemente trovare un sistema, economico, abbastanza attendibile e realizzabile senza strumentazioni di alto costo.
Fare sfoggio di cultura accademica , è oltremodo inutile.
Ovviamente un sistema come quello proposto avrà dei limiti , ma è , a mio modesto avviso, l'unico realizzabile con poca spesa.
Del consumo di gr/cv/h svincolato dalla strada percorsa non gliene frega niente a nessun pilota, si preferisce avere un indicazione, ovviamente approssimativa, di chilometri percorsi con un litro.
Le tarature necessarie, ovviamente lunghe, compensano in larga parte tutte le variabili che entrano in gioco, chè, altrimenti, sarebbero impossibili a rendere in maniera precisa.
In poche parole, più concretezza e meno accademia. icon_wink.gif
 
1801889
1801889 Inviato: 6 Giu 2007 12:46
 

Lupo_solitario ha scritto:
Ragazzi non stiamo facendo una tesi sul consumo di benzina e sulle apparecchiature impiegate, ma semplicemente trovare un sistema, economico, abbastanza attendibile e realizzabile senza strumentazioni di alto costo.
Fare sfoggio di cultura accademica , è oltremodo inutile.
Ovviamente un sistema come quello proposto avrà dei limiti , ma è , a mio modesto avviso, l'unico realizzabile con poca spesa.
Del consumo di gr/cv/h svincolato dalla strada percorsa non gliene frega niente a nessun pilota, si preferisce avere un indicazione, ovviamente approssimativa, di chilometri percorsi con un litro.
Le tarature necessarie, ovviamente lunghe, compensano in larga parte tutte le variabili che entrano in gioco, chè, altrimenti, sarebbero impossibili a rendere in maniera precisa.
In poche parole, più concretezza e meno accademia. icon_wink.gif


in tal caso è sufficiente utilizzare una buretta graduata al posto del serbatoio della benzina, così com'era in uso qualche decina di anni fa per verificare empiricamente i consumi delle automobili durante le prove.

si avrà ovviamente l'accortezza di ripetere i test più di una volta in condizioni il più possibile identiche e prendere per buona la media dei risultati ottenuti.

oppure inserire dei parametri di correzione, se non fa troppo "accademia" icon_wink.gif
 
1802733
1802733 Inviato: 6 Giu 2007 14:35
 

de_corsa ha scritto:

in tal caso è sufficiente utilizzare una buretta graduata al posto del serbatoio della benzina, così com'era in uso qualche decina di anni fa per verificare empiricamente i consumi delle automobili durante le prove.

si avrà ovviamente l'accortezza di ripetere i test più di una volta in condizioni il più possibile identiche e prendere per buona la media dei risultati ottenuti.

oppure inserire dei parametri di correzione, se non fa troppo "accademia" icon_wink.gif



Eddai, pignolo! icon_wink.gif La buretta non ti da un risultato immediato, visivo!
E quando c'è vento? In salita? In due? Cosa fai 10.000 test?
Questo sistema lo avevo parecchi anni fa sulla mia Golf GTI, ti dava il consumo istantaneo in litri per 100 km e funzionava sul principio descritto.
Era ragionevolmente attendibile e mi ha insegnato parecchio sul consumo, vedere quando e quanto consumavo di più, magari per una banale accelerazione evitabile, oppure perchè ero in salita e pigiavo di più sull'acceleratore.
Siccome oltre alla funzione istantanea aveva anche quella media potei verificare che era sufficientemente esatto.
Molto divertente ed istruttivo e assai poco ...accademico 0509_pernacchia.gif

P.S Onde evitare successive precisazioni s'intende che occorre comparare il segnale del sensore di depressione con un segnale, digitale o analogico che sia, della velocità istantanea. Questo solo per il consumo istantaneo.
 
1805157
1805157 Inviato: 6 Giu 2007 19:24
 

Aspettate a scannarvi, arrivo anch'io! 0509_mitra.gif

Devo dire che discussioni accademiche ne sento tutti i giorni all'università, quindi ci sono affezionato in un certo senso!
Eseguire una misura può essere una delle operazioni più banali, ma anche una delle più complesse: dipende soprattutto da quanto vogliamo che il numero che ci troviamo in mano sia aderente alla realtà fisica misurata.
E' importante descrivere molto accuratamente il maggior numero di aspetti di un fenomeno per comprenderlo e valutare quale peso avrà sulla misura trascurare dei parametri.

Per quanto riguarda il flussimetro (per ora resta pura disquisizione visti i costi), di quanto può variare la densità dell'idrocarburo in questione con la temperatura? Se ne risultasse un errore dell' 1% sulla misura non sarebbe un problema per lo scopo prefisso...

Approposito del debimetro impiegato per la misura delle portata (di massa) dell'aria aspirata: se non sbaglio sulla golf di Lupo Solitario il debimetro ha la funzione principale di informare la centralina sulla portata d'aria per dosare la benzina di conseguenza. E' decisa a priori la quantità di carburante da immettere in funzione della massa d'aria, la portata di carburante è variabile dipendente e nota alla centralina.
Al contrario sulla moto la carburazione è gestita secondo una legge che il nostro strumento non conosce a priori, è variabile indipendente per noi. Con moltissime prove potremmo determinare tale legge per un singlo mezzo a regimi costanti, già in accelerazione la vedo più dura.
La domanda è, l'incertezza della nostra misura è accettabile per lo scopo della misura?

Perdonate se ho detto delle corbellerie, sto imparando...
 
1807896
1807896 Inviato: 7 Giu 2007 7:00
 

@Lupo - si, ma attenzione perché il criterio di guida... al risparmio di un motore a carburatori è diverso da quello necessario per un motore a iniezione!

le differenze consistono nel fatto che con i carburatori, il massimo rendimento del motore (e quindi i minori consumi) si ottengono "a pieno carico" ovvero con la farfalla tutta aperta, a prescindere dal numero di giri (quindi conviene SEMPRE utilizzare il rapporto più lungo possibile)

mentre per l'iniezione non è così, in quanto i dosaggi di carburante sono mappati e solo pazialmente dipendenti dalla posizione della valvola.
inoltre, le iniezioni si avvalgono di logiche cut-off, in rilascio.
ne consegue che la guida necessaria per ottenere i minimi consumi è completamente diversa a seconda del sistema di alimentazione.

@Bruce - nell'ambito delle variabili atmosferiche consuete per il nostro Paese e delle caratterisiche dei carburanti erogati dalle pompe (non sempre costanti) si può ipotizzare una forbice complessiva del 7-8% tra la minima e la massima resa di una carica di carburante.
 
1808382
1808382 Inviato: 7 Giu 2007 9:43
 

Trovo la discussione assai stimolante e vi ringrazio.
Posso fare una disgressione?
Da buon chimico ragiono a spanne, ad approssimazioni, ad equilibri, voi (credo siate creature del Politecnico, orrore! icon_wink.gif ) per rigide leggi.
Non entro in merito su quale sistema sia preferibile, ma noto la differenza, peraltro sempre presente: ad mio esame assistenti ad un litigio tra un chimico ed un ingegnere su di un quesito prettamente tecnico, immaginate come mi sentivo. icon_rolleyes.gif
Fine dell'uscita fuori tema.
Bruce, il debimetro (si chiama così? Urca! Ho imparato qualcosa di nuovo...) montato sulla Golf dubito molto avesse o desse tante informazioni, un bel tubicino andava al collettore del carburatore è al minuscolo processore arrivava un filo che portava tutte le informazioni, praticamente la velocità e basta. Ricordo anche un tubicino che finiva nel nulla, probabilmente per comparare la pressione atmosferica, strozzandolo o meno ci facevo le mie artigianali tarature.
Credo fosse totalmente indipendente dal complesso sistema semimeccanico che gestiva gli iniettori, era solo una curiosità digitale che faceva tanto effetto assieme al termometro di temperatura esterno.La portata del carburante era controllata in maniera semimeccanica, le depressioni gestivano l'afflusso di carburante agli iniettori assieme ai sensori, ricordo un sacco di tubi e tubicini.
Erano gli anni '80 e l'era digitale non si era ancora affermata.
So che il modello tutto digitale fu il seguente al mio.
Almeno così mi pare di ricordare, non potrei giurarci.
La risposta al tuo quesito, fondamentale e che pone il dito sul vero problema, è SI
L'incertezza della misura, come tu ben sai, è sempre presente, accettiamola e conviviamoci in letizia.
Ora et misura icon_wink.gif
Anche perchè sennò diventi scemo a costruire un accrocchio che tenga conto di tutto, aggiungo io.
-----------------------------------------------------
de corsa, sono d'accordo con te, tenendo presente che a carichi parziali corrisponde sempre un minor rendimento, che tu usi carburatore o iniezione.
Ricordo un recente studio che stimava il rendimento di un motore a ciclo otto , in città, intorno al 15% contro il 30% generalmente accettato
Sicuramente l'uso di iniettori, di carburazioni più magre, di tagli al rilascio migliora il tutto, ma rimane il calo (crollo?) del rendimento nell'uso urbano
Ah, lo studio era applicato alle sole automobili, credo che le moto, in virtù della massa considerevolmente ridotta abbiano rapporti molto più favorevoli
Ah, ti metto il collegamento: una tesi di laurea discussa qui, a Torino
dove, inizialmente, si parla di rendimenti effettivi su strada
Link a pagina di Digilander.libero.it
 
1811209
1811209 Inviato: 7 Giu 2007 15:58
 

@Lupo In effetti da grande vorrei fare l'ingegnere... icon_lol.gif !!! E' in discussioni come queste che imparo a pensare un pelo di più di quello che insegnano all'università (e vi risparmio una tirata su quello che penso dell'università... eusa_wall.gif ). Inoltre è stimolante sentire approci non "ingegneristici" ai problemi, spesso funzionano!

Sono uscito dal pancione nella torrida estate '83 (mai sofferto il freddo...)
quindi non saprei dire della golf... ma mi fa strano che fosse solo una curiosità. Il debimetro è stupido, misura solo la portata, ma l'informazione è ghiotta per il sistema di iniezione! Ci sono modi più o meno meccanici di integrarla poi con altri parametri tipo la pressione.
In ogni caso mi rimetto al giudizio di qualcuno che... fosse presente all'epoca(...ma la prossima volta non ve lo risparmio il termine "vecchio" icon_lol.gif !)
Quanto all'incertezza, anche per gli ingegneri 2+2 fa CIRCA 4... però non ci dormo la notte se non ho idea di quanto circa!


de_corsa ha scritto:
con i carburatori, il massimo rendimento del motore (e quindi i minori consumi) si ottengono "a pieno carico" ovvero con la farfalla tutta aperta, a prescindere dal numero di giri (quindi conviene SEMPRE utilizzare il rapporto più lungo possibile)

quì mi sfugge qualcosa:
il rendimento è massimo a pieno carico, ok
il consumo specifico di conseguenza è minimo, ok
ma cosa c'entra col fatto che conviene sempre usare il rapporto più lungo? mi manca il nesso...

Citazione:
nell'ambito delle variabili atmosferiche consuete per il nostro Paese e delle caratterisiche dei carburanti erogati dalle pompe (non sempre costanti) si può ipotizzare una forbice complessiva del 7-8% tra la minima e la massima resa di una carica di carburante.

icon_eek.gif come l'hai stimato???
Intendevi una carica espressa in volume o peso? Cioè, la forbice tiene conto sia della variazione volumetrica che del potere calorifico?
 
1811704
1811704 Inviato: 7 Giu 2007 17:02
 

Bruce_ZR7 ha scritto:
Sono uscito dal pancione nella torrida estate '83 (mai sofferto il freddo...)
quindi non saprei dire della golf... ma mi fa strano che fosse solo una curiosità. Il debimetro è stupido, misura solo la portata, ma l'informazione è ghiotta per il sistema di iniezione! Ci sono modi più o meno meccanici di integrarla poi con altri parametri tipo la pressione.
In ogni caso mi rimetto al giudizio di qualcuno che... fosse presente all'epoca(...ma la prossima volta non ve lo risparmio il termine "vecchio" icon_lol.gif !)
Quanto all'incertezza, anche per gli ingegneri 2+2 fa CIRCA 4... però non ci dormo la notte se non ho idea di quanto circa!

Secondo me è è un virus che contraete nel primo biennio, pochissimi si salvano. Parole chiave: circa, all'incirca, quasi, tric e branca, più o meno, diciamo che, a occhio, a spanna, approssimativamente, dagli una bella martellata e vedrai che non esce più....

Ti racconto cosa ricordo: una finestrella a cristalli liquidi dove potevano comparire,in successione, temperatura dell'olio, chilometri percorsi dal momento x, consumo istantaneo in l/100 km, consumo medio dal momento x, media in chilometri all'ora dal momento x , temperatura esterna.
Io mi divertivo molto e lo trovavo utile, lo comandavi con un pulsante posto sulla leva a destra del volante.
Magari da uno sfasciacarrozze lo trovi a poco.
-----------------------------------------------------------------------------

Per quanto concerne le benzine so che oltre alla differenza di volume in funzione della temperatura (esiste un intervallo massimo stabilito per legge) ci sono le differenze di composizione, lì dipende solo dalla raffineria da cui provengono, tanto le case si limitano ad una generica aggiunta di additivi.
Un 7-8% di differenza complessiva, tra volume e resa calorica mi sembra più che ragionevole.
Come di consueto andando a spanne. 0509_banana.gif
 
1816467
1816467 Inviato: 8 Giu 2007 12:02
 

a me interesserebbe olto, praticamente tipo quelli che hanno le auto moderne nei computer di bordo... ma quanto costerebbe una cosa del genere?
 
1843964
1843964 Inviato: 13 Giu 2007 6:40
 

Bruce_ZR7 ha scritto:
...


de_corsa ha scritto:
con i carburatori, il massimo rendimento del motore (e quindi i minori consumi) si ottengono "a pieno carico" ovvero con la farfalla tutta aperta, a prescindere dal numero di giri (quindi conviene SEMPRE utilizzare il rapporto più lungo possibile)

quì mi sfugge qualcosa:
il rendimento è massimo a pieno carico, ok
il consumo specifico di conseguenza è minimo, ok
ma cosa c'entra col fatto che conviene sempre usare il rapporto più lungo? mi manca il nesso...

Citazione:
nell'ambito delle variabili atmosferiche consuete per il nostro Paese e delle caratterisiche dei carburanti erogati dalle pompe (non sempre costanti) si può ipotizzare una forbice complessiva del 7-8% tra la minima e la massima resa di una carica di carburante.

icon_eek.gif come l'hai stimato???
Intendevi una carica espressa in volume o peso? Cioè, la forbice tiene conto sia della variazione volumetrica che del potere calorifico?


nell'ordine:

- un rapporto più lungo costringe a richiedere al motore più potenza per avanzare, a parità di condizioni, e quindi ad aprire di più il gas avvicinandosi alla zona i cui il Rendimento Volumetrico è migliore.
inoltre, è chiaro che così si utilizza un regime di rotazione del motore più basso, a parità di velocità, che può consentire con maggior probabilità la marcia in prossimità del regime di coppia massima, nei cui paraggi il Rendimento Termico di tutti i motori è migliore.

- con lo stesso metodo usato da Lupo icon_lol.gif icon_lol.gif
una simile forbice la puoi anche immaginare direttamente riflessa sul rapporto costo carburante/km percorsi, a parità di prezzo di vendita, ovviamente... icon_wink.gif
 
1852903
1852903 Inviato: 14 Giu 2007 10:18
 

Dunque, vediamo se ho risolto tutti i dubbi stavolta:

per mantenere una data velocità bisogna spendere potenza per vincere le resistenze esterne (aerodinamiche, attrriti, pendenza della strada, ...) e quelle interne (rendimento del motore).
Quelle esterne sono costanti, quelle interne variano con gli rpm e la parzializzazioe secondo le curve caratteristiche del motore.
Per il minimo consumo bisogna scegliere il miglior rendimento possibile a quella velocità (cioè a quella potenza erogata).

Dal motore posso ottenere la stessa potenza (quindi velocità) a vari regimi, scegliendo il rapporto e la parzializzazione adeguati.

Il rendimento è migliore quanto più è aperta la farfalla e quanto più sono vicino al regime di minimo consumo specifico di carburante (Csc).
Le curve del Csc sono parametriche rispetto alla parzializzazione, farfalla più chiusa = Csc maggiore.

Ne segue che, se per una data velocità posso scegliere tre la 5a e la 3a marcia:
- in 3a viaggio a regime di minimo Csc (diciamo 7000rpm) otteibile con una certa parzializzazione A
- in 5a viaggio (diciamo a 3000rpm) con Csc maggiore del minimo ottenibile con parzializzazione B, ma B < A

il mio dubbio cronico è quì: il Csc della 3a a 7000rpm è più basso di quello della 5a a 3000rpm?
A mio avviso non si può dire a priori, dipende dalle curve caratteristiche del motore: la curva Csc della 5a (farfalla più aperta) sta sotto quella della 3a (farfalla più chiusa), ma per la potenza richiesta in 3a sono sul minimo della curva ed in 5a no. Bisogna vedere se il minimo A di una curva è inferiore al punto B in cui mi posiziono sull'altra.

Spero di esser stato più chiaro di quel che penso nello spiegare il problema... magari metterò un grafico!
 
14506067
14506067 Inviato: 11 Lug 2013 22:37
 

dopo 6 anni di innovazioni tecnologiche ci sono novità a riguardo?
 
14508076
14508076 Inviato: 12 Lug 2013 18:46
 

Mah, alla fine dopo tutti 'sti anni carburatori ce ne son pochi, e se il motore è ad iniezione basta intercettare il segnale degli iniettori e vedere quanto stanno aperti.. Un po' di test per tarare il tutto (portata a regime, variazione portata durante i transitori di apertura e chiusura dell'iniettore ecc.) e via..
 
14509024
14509024 Inviato: 13 Lug 2013 11:03
 

Bruce_ZR7 ha scritto:
Dunque, vediamo se ho risolto tutti i dubbi stavolta:

per mantenere una data velocità bisogna spendere potenza per vincere le resistenze esterne (aerodinamiche, attrriti, pendenza della strada, ...) e quelle interne (rendimento del motore).
Quelle esterne sono costanti, quelle interne variano con gli rpm e la parzializzazioe secondo le curve caratteristiche del motore.
Per il minimo consumo bisogna scegliere il miglior rendimento possibile a quella velocità (cioè a quella potenza erogata).

Dal motore posso ottenere la stessa potenza (quindi velocità) a vari regimi, scegliendo il rapporto e la parzializzazione adeguati.

Tutto giusto.

Bruce_ZR7 ha scritto:

Le curve del Csc sono parametriche rispetto alla parzializzazione, farfalla più chiusa = Csc maggiore.

No, il consumo specifico diminuisce aprendo di più la farfalla.
La parzializzazione della farfalla diminuisce drammaticamente il rapporto di compressione effettivo.
(Questo non nei motori diesel, che possono lavorare in eccesso d'aria e parzializzano solo la portata di carburante)

Bruce_ZR7 ha scritto:

il mio dubbio cronico è quì: il Csc della 3a a 7000rpm è più basso di quello della 5a a 3000rpm?
A mio avviso non si può dire a priori, dipende dalle curve caratteristiche del motore: la curva Csc della 5a (farfalla più aperta) sta sotto quella della 3a (farfalla più chiusa), ma per la potenza richiesta in 3a sono sul minimo della curva ed in 5a no. Bisogna vedere se il minimo A di una curva è inferiore al punto B in cui mi posiziono sull'altra.
Spero di esser stato più chiaro di quel che penso nello spiegare il problema... magari metterò un grafico!

In generale hai ragione, effettivamente ci sono dei regimi che a parità di apertura della farfalla (e quindi non di potenza, se cambio i giri con la stessa apertura cambio la potenza) permettono un rendimento maggiore.
Tuttavia in un motore "normale" l'effetto dell'apertura del gas è largamente dominante.
In un motore automobilistico a iniezione per esempio a partire dai 2000 giri circa è sempre conveniente aprire di più il gas piuttosto che far salire il numero dei giri.
Qui trovi alcuni grafici interessanti:
Link a pagina di Autopareri.com
Lamps!
 
14509336
14509336 Inviato: 13 Lug 2013 14:12
 

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alealeale92 ha scritto:
dopo 6 anni di innovazioni tecnologiche ci sono novità a riguardo?
Direi di si, da che ho inteso, BMW ha iniziato ad equipaggiare le moto con un indicatore di consumo istantaneo come sulle auto. Non è alla portata di tutti ora, ma credo che l'esempio verrà seguito almeno dai concorrenti di quel segmento e in altri 6 anni sarà diffuso.


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FilippoC79 ha scritto:

Bruce_ZR7 ha scritto:

Le curve del Csc sono parametriche rispetto alla parzializzazione, farfalla più chiusa = Csc maggiore.

No, il consumo specifico diminuisce aprendo di più la farfalla.
Perdona il puntiglio, diciamo la medesima cosa icon_smile.gif.
Per il resto il confronto si intende a parità di potenza, non di carico. Corrisponde alla scelta della marcia a parità di velocità d'avanzamento.
In questi anni mi son chiarito un po' le idee sui motori di uso comune "normalmente" funziona proprio come dici, non si scappa. Ho visto anche comportamenti anomali, e un esempio (puramente indicativo) vi è anche nel bel grafico che hai link-ato:

immagini visibili ai soli utenti registrati



Prendiamo la curva blu dei 20hp (valuto le grandezze a occhio).
Posso averli a 1'000rpm con bmep 9.5bar e Cs>210 g/kWh o,
posso averli a 1'250rpm con bmeo 7.5bar e Cs<210 g/kWh ,
da cui risulta che il motore (per poco) è più efficiente a rpm maggiori e farfalla più chiusa.

Sento nascere una discussione motoristica icon_asd.gif.
 
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