Moto
Energica Ego: com'è fatta e come va la prima Supersport elettrica
Scritto da Marco86 - Pubblicato 19/02/2016 11:05
Presentazione e test di guida della prima Supersport elettrica, creata dall'azienda modenese Energica


Dashboard all'avvio (in alto la potenza erogata, il tutto lampeggia quando si arriva al massimo)


I mezzi elettrici sono considerati dalla massa come degli aborti su ruote, capaci tuttalpiù di trasportare la posta o di portarti a lavoro in città... finora.
Già nelle 4 ruote infatti stanno provando a farci cambiare idea case quali BMW, Mercedes, Tesla, Audi... spesso riuscendoci viste le potenze che si possono sprigionare con qualche Volt. Anche i "mostri" di LeMans sono supportati oramai da questi motori elettrici.

Nel mondo delle moto la trazione elettrica è considerata tutt'ora un'infamia: estetica imbarazzante, potenza scarsa, ciclistica molto più che basica, quindi divertimento pari a zero. Qui entra in gioco la Ego, creata dalle Energica: un'azienda tutta italiana con sede nel modenese che fa parte del più grande gruppo CRP, che negli anni ha maturato esperienza con invenzione e stampa di materiali tecnologicamente avanzati usati anche in F1.

Questa moto vuole portare il concetto di elettrico ad uno step successivo, ossia introdurre il divertimento come nuova variabile, trasformare ciò che è triste e sterile in una botta di adrenalina. Per quanto mi riguarda, anche se con qualche "ma", ci sono ampiamente riusciti.


Il design della Ego è davvero splendido



Breve scheda tecnica

Il cuore della Ego è un Motore sincrono a magneti permanenti. Un tipo di motore elettrico in cui il cui regime di rotazione è appunto sincronizzato con la frequenza elettrica. Utilizzato già da tempo in campo automobilistico (perfino nelle suddette auto di Le Mans), ora sta prendendo piede anche come motore di trazione in campo motociclistico. Su questa moto ne è stato montato uno capace di una potenza di 100kW (circa 136CV) con un'enorme coppia di 190Nm disponibili già dallo spunto da fermo.

Le batterie sono a polimeri di litio. E' la tecnologia delle batterie attualmente più evoluta (nei nostri smartphone si trovano ancora a ioni di litio) con una densità energetica superiore agli altri tipi e anche del 50% superiore di una agli ioni di litio. Garantiscono una durata di 1200 cicli di carica completi, dopo i quali si avrà ancora l'80% di capacità massima (significa all'incirca avere 120.000km di durata prima di avere una capacità massima comunque accettabile).

Per il resto la moto ha una configurazione da Supersport "classica", quindi migliore di qualsiasi elettrica oggi sul mercato. Il telaio è a traliccio in tubi d'acciaio saldato al TiG, le forcelle sono delle Marzocchi da 43mm completamente regolabili, il mono è Bitubo regolabile in precarico ed estensione, i freni sono Brembo con dischi da 330mm e pinze monoblocco M4.

Veniamo al prezzo: non è poco, per molti acquirenti sarà più che altro un vezzo data la cifra di 25.000 + IVA richiesta!
Ci sono delle cose da puntualizzare: in molti paesi l'IVA sui mezzi elettrici non si paga (non in Italia purtroppo); la moto non richiede alcun "tagliando", le uniche cose sono la catena, le pastiglie e l'olio dei freni; il pieno si fa con circa 1,50€ e garantisce (secondo la casa) un'autonomia di circa 120km. Questo fatto non trasformerà la moto in economica, ma di certo allevierà di parecchio la sofferenza iniziale nel giro di un paio d'anni.

Un prezzo del genere può avere più giustificazioni: novità del mezzo (inizieranno a breve a produrle in serie), bassa tiratura, elevato costo delle batterie al litio (tecnologicamente avanzate), produzione italiana e, ovviamente, esclusività.

La moto che ho provato io inoltre, era una della serie speciale "Ego 45" dal costo di ben 45.000€ (+IVA) che, oltre ad essere nella classica "limited edition" con soli 45 esemplari prodotti,è dotata di varie chicche: carene in carbonio, cerchi forgiati, strutture in materiale composito derivato da aeronautica ed F1 con coperture ceramiche di uguali derivazioni, sospensioni Ohlins completamente regolabili, coperture più sportive e altro ancora che sinceramente non ricordo.


Esemplare 00-45 della versione speciale Ego45 che ho provato, qui di fronte al concessionario



Test ride

Innanzitutto è stata una fortuna riuscire a provare questa moto che è ancora del tutto esclusiva, e decisamente non alla portata di tutti. Quindi devo ringraziare Energica per l'opportunità che mi ha dato, e bisogna fare i complimenti al "team" di sviluppo per tutta la passione che ci stanno mettendo.
Detto ciò, a Verona la giornata del test si è svolta su asfalto asciutto ma con una temperatura di 6 gradi, quindi mi sono ritrovato bardato da turista tedesco... Mr. Green
Comunque sono riuscito ad assaporare almeno un po' questa novità, che per ora può essere considerata solo come un bello studio, ma in un futuro non molto lontano rappresenterà di sicuro la realtà (forse l'unica) del nostro mondo a due ruote.

Ora un po' di impressioni:

Motore eccezionale, è incredibile la fluidità e la perfezione dell'erogazione elettrica. Nell'istante in cui si ruota il comando del "gas" il motore risponde istantaneamente con una sferzata di coppia.

La spinta è elevatissima: dopo il primo metro in cui la Ego limita lo scatto, parte come un razzo e l'accelerazione rimane pressoché costante fino a circa 150Km/h. Da lì in poi la spinta cala sempre più e sembra che la moto diventi fiacca. Ma credo sia dovuto al fatto che una volta abituati a quell'accelerazione costante, la diminuzione di spinta si avverte molto di più rispetto ad una sportiva con motore termico, dove lo scorrere delle marce fa diminuire progressivamente l'accelerazione, rendendolo meno evidente. L'azienda dichiara uno 0-100 inferiore ai 3 secondi, e credo sia veritiero. Secondo me in un'accelerazione da fermo l'F3 (che ho) la supererebbe solo raggiunti i 200km/h!

La Ego è dotata inoltre di 4 modalità di guida selezionabili a cruscotto: Normal, Sport, Rain, Eco. La modalità rain non l'ho provata mentre la ECO l'ho usata giusto 10 secondi (limita in maniera davvero eccessivo l'assorbimento, si fa addirittura fatica a guadagnare velocità). In modalità Normal la moto si guida in maniera molto facile, e la spinta è più che adeguata; direi che è solo leggermente più rotonda rispetto alla Sport, dove invece si avverte una botta nel sedere ad ogni apertura di "gas" e c'è una specie di effetto on-off (diciamo che è un po' più difficile regolare precisamente la spinta).


A sinistra i "riding mode" selezionabili, a destra le impostazioni della frenata rigenerativa


Frenata rigenerativa: una delle cose più gustose del motore elettrico, è che in decelerazione può essere trasformato in un generatore, ricaricando la batteria e causando un "freno motore" davvero portentoso. Inoltre questo freno rigenerativo è personalizzabile su 4 livelli:
Off: funzione disattivata, freno motore inesistente, è come mettere in folle. Una sensazione strana e che non consiglio di usare.
Basso: rigenerazione poco presente, sembra una due tempi con marce alte, può essere utile nella guida rilassata in extraurbano.
Medio: qui il "freno motore" sembra ai livelli di una classica sportiva 4 cilindri, abbastanza elevato ma non fastidioso, probabilmente quello che utilizzerei in una guida sportiva tra le curve.
Alto: questo livello è utilissimo in città, o a chi ama non toccare i freni. Si può passare da oltre 150 all'ora a 0 solo in questo modo e rallentando in maniera davvero veloce. I freni si usano praticamente solo nelle frenate di emergenza. Io l'ho usato moltissimo durante la prova e mi è piaciuto un sacco!
Inoltre mantenendo un filo di gas la moto si predispone in una sorta di veleggio, mentre più si decelera più si ha forza frenante! Una cosa davvero gustosa da provare.

Freni: nonostante il peso che devono rallentare, i Brembo con pinze monoblocco M4 fanno il loro lavoro: ammesso che nell'utilizzo normale i freni li userete pochissimo grazie alla frenata rigenerativa, non ho notato la leva particolarmente spugnosa o altro.


L'impianto frenante della Ego (e le splendide Ohlins della versione Ego45)


Stabilità generale: da fermi il peso si avverte eccome, sono circa 270kg (DUECENTOSETTANTA) da spostare, ma grazie al baricentro basso, sembra pesare di meno (circa come la mia vecchia Z750 che comunque col pieno ne pesava quasi 230), quindi rimanere "in equilibrio" non è così difficile. Di altra difficoltà sono le manovre, o meglio sarebbero, dato che l'Energica ha dotato la Ego di una modalità "manovra" in cui accelerando si può andare avanti e indietro con velocità massima di 3km/h (usando il pulsante di accensione per passare dalla "prima" alla "retromarcia"); un'idea davvero strarodinaria e assolutamente necessaria.
Comunque una volta partiti, il peso sembra scomparire: si sente una certa inerzia alle basse velocità, e una tendenza a "chiudere" lo sterzo facendo le svolte negli incroci (i tecnici mi dicevano che in parte è una sensazione dovuta a Ohlins, ma di questo non so dire altro); per il resto nei curvoni della tangenziale mi sembrava quasi di usare la mia F3, si guida un po' più di corpo certamente, ma molto molto divertente.

Effetto "ma che roba è?!": un'altra cosa mitica è aggirarsi per le viette nel traffico con una supersportiva che emette un semplice ronzio: la gente alle fermate dell'autobus che ti guarda a bocca aperta manco avessi una Panigale con completo Termignoni. Fenomenale!
E qui mi lego al capitolo sound in cui voi direte: ma che sound può mai avere un'elettrica? Risposta: letteralmente da urlo!!
Dico subito che non è nulla di paragonabile ad un bi-tri-quadricilindrico con scarico aperto, ma più si sale di velocità più questo "ronzio" che si avverte ai 20 all'ora si trasforma in un suono dalle frequenze sempre più alte, diventando (almeno da sopra) un vero e proprio urlo (a tal proposito cercate su youtube Energica Ego on board).

Autonomia: il tasto maggiormente dolente è, ovviamente, l'autonomia. Sono partito con la batteria al 99% e l'autonomia segnava 70km (i tecnici mi hanno detto però che chi l'aveva usata prima ci aveva dato giù pesante). Dopo i primi km fatti costantemente ON-OFF per sentire la spinta, l'autonomia è scesa a 50km, tornando però nuovamente ai 77 una volta completato il giro di circa 15km. Quindi ritengo che i 100km di autonomia si possano raggiungere in maniera più che realistica, affrontando tratti tutte curve ad andature comunque ben superiori a quelle da codice. Altro fatto negativo sono i tempi di carica: con la normale presa elettrica di casa ci vogliono 3,5 ore per caricare la batteria da 0 al 95%, cosa alquanto scomoda se si vuole affrontare il classico giro domenicale. Caricando tramite colonnine "Fast Charge" però, in soli 30 minuti si può caricare la batteria dal 10 all'80%, il tempo che scorre per un caffè, una sosta al bagno e una sigaretta. Sarebbe un sogno, se non fosse che in Italia ovviamente le infrastrutture sono praticamente assenti. Già le colonnine "normali" sono rare, di fast charge ne sono presenti solo 2: una a Milano e una sulla Milano-laghi (in Norvegia ce ne sono 800!!!).


La visione anteriore con proiettori full LED ha il suo fascino


Mi sono dilungato parecchio ma concludo dicendo che per me, in Italia, ancora per una decina d'anni questi mezzi saranno, oltre che inaccessibili ai più, anche poco comodi nell'utilizzo "vero" della media dei motociclisti. Però, se prima ero terrorizzato dalla scomparsa del petrolio, ora lo sono decisamente meno! Il futuro non è così triste come pensavo.... Wink
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commento di: Doc_express il 19-02-2016 11:33
100 km....ne vorrei 1000! e la compro al volo ma la voglio naked in stile bonnie.
Commento di: TartarUgo il 19-02-2016 18:04
la naked già esiste, sempre della stessa casa produttrice:
http://www.energicasuperbike.com/it/energica-eva-streetfighter-elettrica/
ma l'autonomia rimane la stessa
Commento di: Marco86 il 19-02-2016 21:36
In realtà l'autonomia credo sarà ben superiore dato che il motore è stato depotenziato (dovrebbe fare circa 95 cavalli invece che 136)
Commento di: TartarUgo il 19-02-2016 22:00
hai ragione: si dichiara un'autonomia di 200 km ma verrà commercializzata solo a fine anno. Cool
Commento di: Dallo28 il 19-02-2016 13:59
Ottima recensione Marco!! Davvero complimenti , sia per l'articolo che per il tema trattato.

Sicuramente questo è il futuro! Non appena qualcuno si inventerà come poter immagazzinare più energia riducendo il peso dei componenti.. Tempo 20/30 anni e ci siamo Cool Cool
Commento di: Marco86 il 19-02-2016 16:10
Grazie mille! È il mio primo articolo e mi sono impegnato molto Very Happy
Poi ho avuto la fortuna di provarla e ho visto che qui dentro non se n'era ancora parlato...

Io comunque spero che basti una decina d'anni.. Non dico per fare una turistica, ma magari per una naked da usare per qualche uscita sì.. Bisogna superare in un aumento delle infrastrutture, che avverrà solo se il petrolio tornerà sopra i 100 dollari.... (Questione di tempo comunque)
Commento di: Doc_express il 20-02-2016 07:28
o qualche guerra mondiale con la cina coinvolta....laggiù è una polveriera
Commento di: TartarUgo il 19-02-2016 18:07
questo bolide ha senso in pista, lì è l'habitat per cui è stata concepita Very Happy /

Peccato che costi così tanto Crying or Very sad
Commento di: Cliff_Fox il 20-02-2016 12:36
Bella recensione. La moto ha il cambio?
Commento di: Marco86 il 20-02-2016 13:36
No non ha il cambio, su una elettrica è quasi inutile, inoltre uno che prende una moto elettrica generalmente si aspetta di non averlo
Commento di: Cliff_Fox il 20-02-2016 16:14
È certo inutile vista la coppia disponibile già al minimo regime. Però poteva essere un incentivo per i più tradizionalisti.
Commento di: Marco86 il 20-02-2016 16:38
Sì ma mi hanno spiegato che i progettisti hanno deciso così dopo averne discusso parecchio... Aveva alcuni problemi:
1 aumento ulteriore dei costi;
2 utilità molto bassa;
3 aumento del peso e dell'ingombro (dovevano fare un cambio resistente ad una coppia di quasi 200Nm ricordo).
Inoltre mi spiegavano che anche per uno "smanettone" potrebbe non essere così gratificante "snocciolare" le marce con un elettrico, avendo ogni rapporto la stessa spinta capito?
Commento di: Dani_Agos il 23-02-2016 21:57
senza il cambio a 150 (velocità a caso) fa molti giri al minuto, ne farebbe molti meno se avesse le marce.
data la coppia abbondante non risparmierebbe energia a fare un quarto dei giri motore? (un quarto è a caso,ovviamente)
Commento di: urano88 il 25-02-2016 16:44
No, non ci sarebbe alcun risparmio di energia. L'unico problema di fare girare molto forte un motore elettrico è che il campo elettrico che autoinduce genera una tensione opposta, dunque per continuare a pompare corrente nel motore occorrono tensioni sempre più alte (più Volt). Quando si raggiunge il limite allora la coppia inizia progressivamente a calare fino al punto in cui si azzera del tutto. Ciò non significa sprecare energia, ma solo non riuscire a immetterla nel motore.

I motori montati sugli elettrotreni non hanno problemi a sparare a 500km/h ed oltre, partendo da fermi e senza cambio. E' chiaro che lì non ci sono restrizioni legate all'alimentazione, peso e ingombro, ma tant'è...
Commento di: robitreno il 10-03-2016 00:09
Anche se comincio ad essere vecchietto (66) non mi stanco delle due ruote e continuo ad entusiasmarmi alle novità tecnologiche.
L'elettrico è una cosa meravigliosa. Il problema è la prolunga.....diceva una vecchia battuta.
Il vero problema è l'autonomia.
Mi domando che senso abbia spendere 25.000 euri per andare da Genova a Savona e ritorno. Se voglio fare dei viaggi in moto, debbo possederne un'altra.
Quando lavoravo non godevo di un grande stipendio. Ora che sono in pensione.....anche peggio.
La trazione elettrica oltre ad essere non inquinante (relativamente al mezzo; perchè la produzione di energia elettrica avviene mediante la combustione di idrocarburi) dovrebbe essere anche economica.
Già il costo d'acquisto, di economico ha proprio nulla. Qundo il pacco di accumulatori non sarà più efficiente, probabilmente, per sostituirlo, occorrerà una cifra pari a quella occorrente per acquistare un GS.
Ripeto, tecnologicamente affascinanti, potenzialmente (chissà ancora per quanti anni) risparmiose. Moto ed auto elettriche sono ancora un trastullo per danarosi e per finti paladini dell'ecologia (vedi il discorso sulla produzione di energia elettrica).
Se avrò salute (ma me ne occorrerà tanta) forse anch'io, un giorno, possederò un veicolo elettrico.
Speranzosi lampeggi a tutti.
Commento di: walter47 il 11-03-2016 14:23
Un piccolo appunto molto grossolano, con misure a spanne, solo per puntualizzare, premettendo che i motori elettrici li adoro. Caso mai i conti più precisi li facciamo poi!
Da quanto scritto, con 1,5 Euro faccio il pieno di energia. Dato il costo a 0,25 E/kWh di energia elettrica, metto nell'accumulo circa 6 kWh che utilizzo praticamente tutti e vanno quasi tutti sulle ruote, ed è cosa vera. con questi 6 kWh faccio circa 120 km (non importa come, se in salita o discesa, se smanetto o meno, perchè tanto l'energia ceduta è quasi sempre quella ricuperata, ovviamente detratto il lavoro dello spostamento e le perdite di attrito ecc.
con moto normale invece, con consumo di 25 km/litro comprese frenate, smanettature, accellerate, soste ecc ecc (cioè marcia normale), a resa di circa 10 kWh per litro e con consumo di 4,8 litri circa, ho un consumo totale di energia pari a 48 kWh.
Supponendo una resa meccanica del motore 30% (il resto è termica), sulle ruote arrivano forse 14,5 kWh.
48 meno 14,5 = 33,5 kWh persi in termica e frenate varie.
Restano 8,5 kWh di differenza tra i 6 forniti da elettrico alle ruote e i 14,5 forniti da benzina alle ruote. Questi due numeri, su strada pianeggiante dovrebbero essere uguali mentre su strade in salita e discesa ovviamente si ha perdita a salire e nessun ricupero a scendere (come in bici!)

Costo finale per moto a benzina, per 120 km, 6,5 Euro circa contro i 1,5 Euro della ricarica elettrica.
Ora bisogna fare ancora un piccolo distinguo (e questo è per i "verdi" a tutto campo):
dato che 1 kWh elettrico prelevato dalla presa vale 1 kWh che viene prelevato dall'utente al costo di 0,25 Euro circa, il costo energetico primario generato a monte per fornire questo kWh alla presa elettrica (cioè con uso di combustibile, gas, petrolio, idroelettrico, perdite di trasmissioni e trasformazioni in rete ecc ecc) deve essere corretto con un coefficiente 2,17 E' un dato ufficiale, non discutibile.
Quindi, effettivamente, la vera energia finale realmente usata dalla moto elettrica per fare 120 km (cioè l'energia che viene prodotta alla fonte) è di circa 6x2,17= 13 kWh
Ovviamente sono semplici deduzioni grossolane e conti "della serva". Si attendono precisazioni
Un saluto




Commento di: Marco86 il 11-03-2016 14:35
Ho fatto fatica a starti dietro, altroché grossolane :mrgreen:

Comunque una moto a benzina da circa 130 cavalli che faccia 23 o più con un litro non credo esista