Moto
Guarnizioni (pastiglie) di attrito sinterizzate
Scritto da ellobo - Pubblicato 10/11/2005 12:28
Quando di corsa ho letto un articolo, vista la mia vastissima ignoranza, mi sono detto e queste cosa sono? Poi rileggendo attentamente, e svegliatosi il neurone, dedussi che altro non erano che le pastiglie dei freni.

Ultimamente molti di noi si sono dimenticati, che le vecchie pastiglie dei freni in grande misura erano fatte con l’amianto. Ottimo materiale resistente al calore, ma con un piccolissimo, dico piccolissimo inconveniente: é altamente cancerogeno.


Ai giorni nostri vengono impiegati due tipi di guarnizioni di attrito:

  • Quelle organiche, con un utilizzo principalmente in campo automobilistico, con formazione di miscele di fibre di Kevlar e metalli o leghe, come rame, ottone, acciaio inserimento di materiali abrasivi e il tutto legato con delle resine.
  • Quelle sinterizzate, impiegate per l’uso motociclistico, vengono ottenute per unione sotto pressione ed elevata temperatura di polveri a base metallica con alta percentuale di rame. In questo modo le particelle si uniscono in modo tenace l’una a l’altra.



Queste ultime hanno caratteristiche migliori rispetto alle altre, in quanto l’attrito rimane stabile al variare della temperatura di funzionamento. E queste caratteristiche non variano con la guida sotto la pioggia.

Questi materiali hanno una notevole conducibilità termica, per cui per ovviare al possibile riscaldamento del pompante della pinza, i costruttori risolvono efficacemente il problema impiegando supporti del materiale d’attrito, adeguatamente isolante. (fonte “Motociclismo”).

Ma l’impianto frenante non è composto solo ed unicamente dalle guarnizione di attrito.

Guarnizioni, dischi freno, l’impianto sono gli elementi di un unico sistema che spesso ci salvaguarda la vita. Per l’importanza di questo sistema si auspica che si usino sempre materiali originali.
Occorre quindi tenere sotto controllo l’impianto frenante.

Tutti i manuali d’uso spiegano come controllare l’usura delle guarnizioni di attrito, quindi non è difficile sprecare qualche minuto per delle piccole osservazioni.
E' soprattutto necessario il controllo del liquido dei freni, una sua diminuzione è sintomo di una usura delle guarnizioni di attrito, quindi mai rabboccare il liquido dei freni ma di corsa dal meccanico a cambiare le guarnizioni di attrito. E’ chiaro che esiste anche il “fai da te”, basta che questo sia fatto in modo intelligente e da persone consce delle loro possibilità.

Un ultimo pensiero sul liquido dei freni: come precedentemente descritto, il liquido non deve mai essere rabboccato. La sua diminuzione indica una usura delle guarnizioni di attrito, e quindi dopo la sostituzione delle stesse il liquido ritornerà in posizione normale.

Il liquido dell’impianto frenante è “igroscopico”, non è una parolaccia come pensavo, ma tende ad assorbire l’acqua. L'assorbimento normalmente non avviene in quanto siamo in presenza di un circuito chiuso, quindi mai farlo rimanere a contatto con l’aria.


Come suggerito dalle case costruttrici, ideale sarebbe la sostituzione del liquido. Infatti in questo tempo il liquido avrà assorbito acqua a sufficienza per abbassare notevolmente il suo punto di ebollizione, e quindi, meno resistenza al calore e perdita di operabilità di tutto il sistema frenante.

 

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Commento di: motomatto il 21-08-2007 17:50
Ottimo articolo
anchio ho montato Brembo rosse sinterizzate senza neanche sapere la differenza dalle "normali"

Ora lo so' grazie
Commento di: Iron_Maiden il 31-05-2009 21:53
hahhahahha, sto ancora ridendo per igroscopico!!!! :D cmq bello l'articolo, ma la diminuzione di olio freno non potrebbe essere sintomo di un perdita?