Moto
I giri in moto - Organizzare un motoraduno
Scritto da Davide - Pubblicato 10/01/2008 11:41
I criteri per la scelta dei percorsi, le scope e le varie strutture della formazione a gruppetti o facendo il serpentone.

I motogiri sono una parte importante del raduno, che va quindi curata con attenzione, anche dal punto di vista della sicurezza dei partecipanti. Gli scopi del giro possono essere diversi, per esempio quello di godersi le strade o il panorama, oppure quello di creare uno spettacolare serpentone di moto.

Nei primi due casi, cioè quelli di godersi le strade o il panorama, è consigliabile formare gruppi di moto in numero limitato ed omogenei per tipo di guida (sportiva, turistica, fermoni...), in modo che l'andatura possa essere mantenuta in modo naturale.

Nel caso si volesse organizzare il serpentone, occorre considerare più seriamente il problema delle staffette che devono fare in modo che i partecipanti non sbaglino strada, per esempio ad un incrocio.


Criteri generali per la scelta dei percorsi

L'organizzatore del motogiro avrà cura di scegliere il percorso in base a cosa preferirà offrire ai partecipanti dal punto di vista stradistico o paesaggistico; in ogni caso dovrà:
  • prevedere punti di rifornimento lungo il percorso in cui fare soste programmate, all'incirca ogni 100 km. Non sarebbe male che ce ne fosse uno vicino al punto di incontro, in modo che chi arriva fa già un primo rifornimento;
     
  • scegliere un percorso con il minor numero di bivi possibile;
     
  • organizzare un giro di ricognizione qualche giorno prima per verificare la percorribilità delle strade.

Le casacche per le staffette

Le staffette, il cui compito lo vedremo in seguito, devono risultare riconoscibili e ben visibili. Per questo, possono indossare una casacca catarinfrangente ad alta visibilità, come ad esempio quella che abbiamo sull'auto da indossare in situazioni di emergenza, che possiamo reperire con facilità.

Essere riconoscibili serve per farsi notare dagli altri membri del gruppo, essere ben visibili permette di essere notati nel traffico, nel caso in cui ci si fermi in un incrocio per fare transitare la colonna delle moto.


La “moto scopa”

In tutte le formazioni che si discuteranno in seguito, deve essere presente una persona che indossi la casacca come nel caso delle staffette e che abbia la funzione di raccogliere gli ultimi ed evitare che sbaglino strada. Tale persona deve ovviamente conoscere alla perfezione il tragitto e prende il nome di scopa. Il gruppo si considera arrivato quando arriva la scopa, senza la quale non si deve mai ripartire.


Il Megafono

Per convocare i partecipanti alle partenze dei motogiri, può risultare molto utile un megafono, che fra l'altro tornerà comodo anche in altre situazioni.


Come strutturare la formazione?

Come si è accennato all'inizio dell'articolo, a seconda che il giro voglia essere panoramico, oppure fatto per godersi la strada, o ancora che si voglia dare luogo a uno spettacolare biscione, dobbiamo scegliere tra:
  1. Gruppetti di moto in numero limitato
  2. Il biscione con le staffette anteriori che si fermano
  3. Il biscione con le staffette che risalgono (pericoloso)
Analizziamoli, valutando pro e contro e soprattutto cerchiamo di stabilire quale farà per noi.


1. Gruppetti di moto in numero limitato

Si adotta questa soluzione quando si vogliono godere appieno le strade o i panorami, mantenendo un'andatura nella norma e consone alle possibilità di guida di ognuno.

Il numero delle persone del gruppo deve essere di 15, massimo 20 moto e i partecipanti devono essere scelti in modo omogeneo per quanto riguarda l'andatura: si formeranno i gruppetti degli sportivi, dei turisti e dei fermoni, ogni gruppetto manterrà quindi l'andatura media che possa soddisfare tutti i partecipanti.

In questo caso servono due sole staffette per gruppo, una che condurrà il gruppo e l'altra che fungerà da scopa; ovviamente entrambe dovranno essere a perfetta conoscenza del percorso. Ad ogni incrocio la staffetta che conduce il gruppo rallenterà o si fermerà fin quando avrà la vista della moto scopa.


2. Il biscione con le staffette anteriori che si fermano

In alternativa ai gruppetti, si può organizzare un serpentone di moto, che sarà molto spettacolare per chi lo vede transitare. La velocità deve essere molto moderata per tenere conto delle possibilità di tutti, quindi anche dei più lenti.

Al fine di evitare che i partecipanti si possano perdere agli incroci, l'organizzatore (o meglio, il "leader" del gruppo) del giro avrà cura di nominare tante staffette quanti incroci e bivi si incontreranno lungo il percorso; tali staffette devono ovviamente essere ben istruite su ciò che dovranno fare e durante il giro si troveranno immediatamente dopo il leader.

Ad ogni incrocio o bivio, il leader alzerà un braccio e a tale segnale la prima staffetta si fermerà prendendo posizione nell'incrocio, a volte anche per bloccare il traffico stradale e fare così scorrere la colonna delle moto fino al passaggio della scopa. Se si tratta di incrocio nel quale svoltare a sinistra, le staffette che si devono fermare saranno due: una bloccherà il traffico dei veicoli provenienti da destra e l'altra quelli da sinistra.


3. Il biscione con le staffette che risalgono (pericoloso)

E' analogo a quanto già visto al punto 2, con la differenza che le staffette sono in piccolo numero, partono tutte davanti e si fermano ad ogni bivio o incrocio, poi quando la scopa li ha quasi raggiunti risalgono la fila sorpassandola tutta.

E' un sistema decisamente pericoloso oltre ad essere fastidioso per i partecipanti che si vedono continuamente sorpassati e devono quindi prestare molta attenzione sia davanti a loro che negli specchietti.

Questo sistema è reso possibile dal fatto che in genere se le file sono lunghe la velocità media è abbastanza bassa e quindi il sorpasso della fila di moto è piuttosto agevole.


Precauzioni per i biscioni

Teniamo presente che, nel caso dei biscioni, bloccare il transito veicolare non sarebbe consentito senza la necessarie autorizzazioni (anche se viene tollerato) ma soprattutto potrebbe diventare pericoloso. Se si rilevano situazioni di pericolo, per esempio perché si dovrebbe bloccare il transito veicolare in strade a percorrenza veloce o altro, è meglio trovare soluzioni alternative al serpentone di moto, preferendo ad esempio un breve assembramento in una piazza, se si vuole rendere il giro comunque spettacolare.

Inoltre la velocità media nel caso dei biscioni è decisamente bassa, il che potrebbe annoiare i partecipanti. Mettere quindi sulla bilancia i pro e i contro dei vari sistemi per organizzare i motogiri e scegliere quello che si ritiene migliore in base a come si intenderà strutturare il motogiro.


 

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