Per il discorso del trailbraking se n'era parlato pure dall'altra parte e alla fine ognuno ha le proprie idee...

Esistono comunque molti livelli su cui si può pensare di portare la frenata in curva.

In pista la porti dentro fino alla corda e freni tanto quanto te lo permette l'angolo di piega di momento in momento, ma su una strada aperta al traffico non arriverei mai ad estremi del genere.

Fare però la parte di impostazione della curva con una leggera pressione sul freno anteriore lo trovo utile per avere un maggiore feeling con la ruota anteriore e tenere il mezzo più stabile, specie in caso di correzioni di traiettoria o necessità di rallentare in modo imprevisto.

Per carità, guidare così probabilmente è anche più lento che non mollare i freni prima e puntare ad essere scorrevoli, ma personalmente ci sono situazioni e curve dove farlo mi fa sentire più sicuro e francamente ormai non sento la grossa esigenza di dimostrare chissà cosa su strada e non me ne frega granché di essere il più veloce della compagnia



Per quanto riguarda il discorso "in rettilineo son boni tutti".. per carità, mi trovo pure io a dirlo, ma dopo aver guidato diverse moto devo dire che c'è una bella differenza in un tratto di strada stretta fra avere un bisonte da 240kg o moto comunque pesanti e molto improntate alla stabilità come certe supersportive o girare con una funbike o un motard che pesano parecchio di meno e sono molto più agili di ciclistica.

La verità è che bisognerebbe sempre avere un po' di buon senso nella vita: se uno ti arriva da dietro vuol dire che bene o male sta viaggiando più veloce di te: tieni la destra e lascialo sfilare. Se poi vuoi divertirti ti metti dietro e provi a stargli vicino, ma è inutile che acceleri come un matto ad ogni rettilineo per poi fare da tappo ed impedire all'altro di tenere il suo passo.

Ricordo ancora che anni fa, quando avevo ancora il CBR600F, beccai un idiota (non definibile altrimenti) con una RSV4 sul tratto di strada tra Urbania ed Urbino (per chi non la conoscesse è un bel misto stretto) che si piantava su ogni curva salvo poi aprire tutto il gas in uscita.
I miei compagni di viaggio avevano una MT10 e una MT09 e riuscirono a liberarsene abbastanza facilmente, io vista la scarsa coppia del CBR dovetti prendere un po' di spazio, uscire 30km/h più veloce da una curva, tirare al limitatore due marce e poi tirare pure la staccata per mettermelo finalmente dietro perché comunque il simpaticone avendo 80cv in più di me mi si era riaffiancato... gli ho tirato tanti di quei colpi...

che chiudo le gomme o meno, non me ne frega niente, quando mi sento sicuro e non creo pericolo per nessuno, me compreso, sono soddisfatto.

Direi che dipende dallo stato dell' asfalto. Sui passi alpini appena asfaltati e' un conto. Sulle strade semi abbandonate invece il ginocchio a terra ci va' con tutto il resto.

Mah, io dico la mia. Tutte 'ste menate sulle gomme chiuse, il ginocchio a terra, ecc. sono una questione culturale quasi esclusivamente degli smanettoni e in particolare quelli italiani. C'è tutto un mondo di persone che va in moto per il piacere di starci sopra senza badare a queste cose, va come gli pare, spesso meglio di chi cerca l'estremo a tutti i costi. Io mi considero di indole mototuristica, mi sono giusto interessato di queste cose da giovane sotto pressione di altri amici, ma ora a 36 anni proprio non me ne può fregà de meno.

Direi che dipende dallo stato dell' asfalto. Sui passi alpini appena asfaltati e' un conto. Sulle strade semi abbandonate invece il ginocchio a terra ci va' con tutto il resto.

Direi che a parte li il politicamente corretto che va' di moda oggi(specialmente nei forum) ognuno di noi a un range nel quale può capire le opinioni degli altri e oltre al quale non va'.
Io sono appassionato di 2 ruote da sempre, mi piace motocross e enduro, velocità e non disprezzerei viaggiare(ma non avendo la compagnia giusta non lo faccio).
Faccio un giro volentieri su quasi tutto quello che ha un motore(minimoto, kart.....)
Ma essendo preponderante in me il lato sportivo-competitivo faccio fatica a capire custom e Harley.

A me non dispiace anche viaggiare, ma l'adrenalina ed il piacere che da una bella curva(ognuno nei propri limiti) per me non ha confronto ed è quello che mi fa desiderare di prendere la moto e di continuare a fare più di 10000 km anno usandola praticamente solo la domenica.
Poi se tu hai cambiato mentalità a 36 anni cosa dovrei fare io a 68.....

Poi puoi essere una persona intelligente e accettare che ognuno abbia piacere a fare cose diverse e che la moto è un utile strumento (molto versatile nelle sue varie incarnazioni) per dare emozioni molto differenti fra loro... o puoi essere un idiota e pensare di essere l'unico depositario della verità.

Ricordo ancora che anni fa, quando avevo ancora il CBR600F, beccai un idiota (non definibile altrimenti) con una RSV4 sul tratto di strada tra Urbania ed Urbino (per chi non la conoscesse è un bel misto stretto) che si piantava su ogni curva salvo poi aprire tutto il gas in uscita.
I miei compagni di viaggio avevano una MT10 e una MT09 e riuscirono a liberarsene abbastanza facilmente, io vista la scarsa coppia del CBR dovetti prendere un po' di spazio, uscire 30km/h più veloce da una curva, tirare al limitatore due marce e poi tirare pure la staccata per mettermelo finalmente dietro perché comunque il simpaticone avendo 80cv in più di me mi si era riaffiancato... gli ho tirato tanti di quei colpi...

mah....nel motociclismo c'è spazio per tutti, è vero, però non dovrebbe esserci spazio per comportamenti pericolosi, per sè e per gli altri.
i miti del ginocchio a terra, della gomma chiusa ed altri simili, appartengono alla categoria dei comportamenti pericolosi.
io preferisco, nel mio motociclismo, mettere il coltello su delle belle costine piuttosto che fra i denti, ed uno dei principi fondamentali dovrebbe essere "tornare come si è partiti", cioè felici, sani e con la moto integra....tutti.

E' che parti dal presupposto che per forza di cose chiudere la gomma o mettere il ginocchio a terra per strada sia automaticamente pericoloso, ma non è così, o quantomeno può non esserlo.

E' ovvio che non si può fare sempre, ma ci sono strade, moto e gommature che consentono di arrivarci senza per questo voler dire che si stanno prendendo chissà che rischi. E lo dice uno che non appoggia un ginocchio sull'asfalto da almeno 3 o 4 anni.

mah....nel motociclismo c'è spazio per tutti, è vero, però non dovrebbe esserci spazio per comportamenti pericolosi, per sè e per gli altri.
i miti del ginocchio a terra, della gomma chiusa ed altri simili, appartengono alla categoria dei comportamenti pericolosi.
io preferisco, nel mio motociclismo, mettere il coltello su delle belle costine piuttosto che fra i denti, ed uno dei principi fondamentali dovrebbe essere "tornare come si è partiti", cioè felici, sani e con la moto integra....tutti.

E' che parti dal presupposto che per forza di cose chiudere la gomma o mettere il ginocchio a terra per strada sia automaticamente pericoloso, ma non è così, o quantomeno può non esserlo.

E' ovvio che non si può fare sempre, ma ci sono strade, moto e gommature che consentono di arrivarci senza per questo voler dire che si stanno prendendo chissà che rischi. E lo dice uno che non appoggia un ginocchio sull'asfalto da almeno 3 o 4 anni.

Avevo un amico dalle tue parti (Citta di Castello) e mi era sembrata bella la strada che da li andava a Fano

Per trovare belle strade mi tocca andare in Abruzzo o sull'appennino tosco-emiliano, e comunque gli asfalti di molti tratti alpini non si battono... peccato

Giusto per sfatare un mito sulle strade: quest'estate con un compagno di moto abbiamo fatto futa e raticosa per la prima volta perché eravamo a Siena e a leggere in giro sembrerebbero 2 passi bellissimi: una delusione grandissima, strade normalissime, non siamo riusciti a spiegarci la loro fama. Il paragone con il passo delle capannelle è impietoso, ma anche le strade che sono considerate normali dalle mie parti sono meglio.

Si, concordo. In zona appennino tosco-emiliano, dei passi che ho fatto, ho trovato molto gradevoli il muraglione (ma ragazzi, decisamente troppa polizia lungo la strada) e passo colla/sambuca (spettacolari).

Le strade abruzzesi poi mi hanno stupite più o meno tutte.. il passo delle capannelle è splendido, ma in generale come giri giri bene. Può capitare di beccare strade rovinate, ma in confronto a marche ed umbria la qualità media è incredibile.

Poi per carità, se sali in trentino o ancora meglio vai in francia ti vengono gli occhi lucidi, però non si può avere tutto dalla vita

p.s. Hazrael88, non avevo mai notato che siamo quasi vicini di casa per altro hai la moto che ho rischiato seriamente di comprare al posto dello Z1000SX. Quando scalda un po' dovremmo andare a farci un giro insieme

Abruzzo è top anche per quello: strade belle e relativamente poca polizia: mai stato in Trentino in moto ma quando andavo a sciare le strade sembravano belle, il problema è che da quello che si dice ci sono troppi controlli accurati.

Per il giro quando vuoi, io non stacco mai assicurazione e giro anche con la neve se sono in astinenza da un paio di settimane

Se avrai la possibilità vacci, i paesaggi sono spettacolari e gli asfalti pure.. fra quel che ho visto in Italia fin'ora non c'è paragone con nient'altro.

Poi appunto ho trovato begli asfalti in Francia. Li soprattutto la qualità media è molto alta, la cosa più bella è che praticamente tutte le strade che ho fatto (e fra moto e macchina cominciano ad essere diverse) sono messe quantomeno come delle strade che da noi consideriamo buone... limiti di velocità sensati, striscia tratteggiata più o meno ovunque... oh, quando ci sono andato, complice l'assetto puramente turistico, non ho quasi mai sentito l'esigenza di commettere infrazioni di sorta

Quanto al girare in moto non la stacco manco io l'assicurazione.
Sono 2 settimane che salvo pioggia esco da casa alle 7:30 per farmi un giretto in moto prima di andare in ufficio (con temperature spesso sotto lo zero) e devo dire che una volta fatta l'abitudine è un bel modo di cominciare la giornata
Al primo fine settimana libero ti contatto in PM, anche se temo ci vorrà un po'

Che non sia semplice , è vero .
Bisogna lavorarci molto .
Che non sia utile su strada , secondo me no .
Sono stato nell' ambiente delle cronoscalate per circa 20 anni , prima come pilota , poi come aiuto tecnico .
E non ne ho conosciuto uno , fra quelli che ambivano alla zona alta della classifica , che non adottasse questa tecnica .

Direi che dipende dallo stato dell' asfalto. Sui passi alpini appena asfaltati e' un conto. Sulle strade semi abbandonate invece il ginocchio a terra ci va' con tutto il resto.

A me non dispiace anche viaggiare, ma l'adrenalina ed il piacere che da una bella curva(ognuno nei propri limiti) per me non ha confronto ed è quello che mi fa desiderare di prendere la moto e di continuare a fare più di 10000 km anno usandola praticamente solo la domenica.
Poi se tu hai cambiato mentalità a 36 anni cosa dovrei fare io a 68.....

Nì.... cioè dipende...se giri solo per strada può darti adrenalina anche una bella curva, se poi vai anche in pista, una bella curva per strada ti da tanto piacere ma poca adrenalina.

Se poi uno per strada una va come in pista, i casi secondo me sono solo due, o in pista va piano o per strada è un incosciente.

Scusami, mi sono spiegato male, con "su strada" intendevo nel normale utilizzo stradale.
Va da se che se stai facendo una corsa/competizione, che sia per strada o in pista, tutto ciò che ti fa andare più forte è più che utile.