Di nulla, il sito serve anche a questo, se ti serve altro chiedi

Bielletta superiore interasse 80mm, bielletta inferiore interasse 105mm spero di esserti stato utile

Nota automatica: questo messaggio proviene dalla fusione di un altro topic. ______________ Ciao a tutti, sono alle prese con il restauro di un Guzzi Airone 250 sport del 1952 e sto riscontrando dei problemi con il magnete che è un Marelli tipo BL manuale, ovvero appena riscalda la moto comincia ad andare male fino a spegnersi e se non raffredda non vuole più saperne di partire, dopo avere fatto tutte le verifiche del caso sembra chiaro che dovrei revisionare il magnete, dico dovrei perché in effetti sono più propenso a sostituirlo con un MCR4 15° rotazione SX automatico che equipaggia la stessa moto dal 1953 in poi, già in mio possesso è già evisionato, a cui manca solo l'ingranaggio, pensavo di utilizzare quello che monto attualmente sul BL ma mi è stato detto che non sono intercambiabili, (non ho ancora aperto il carter della distribuzione) a questo punto chiedo a chi conosce bene questa moto di chiarirmi come stanno le cose è cosa dovrò sostituire per montare il magnete automa ...

Bravo philippo ottimo risultato Ho notato che non hai verniciato di verde il supporto del cambio a serbatoio, il supporto targa e non ho visto l'ingrassatore sulla sospensione elastica posteriore, ti manca? E' vero Piod non ho verniciato il selettore del cambio per scelta, l'ho solo smerigliato per togliere il lucido (è in acciaio Inox) e renderlo antiriflesso, stesso trattamento per i manettini, il supporto targa invece è verniciato, magari è un riflesso di luce che ne altera il colore, per quanto riguarda gli ingrassatori invece in effetti mancano tutti, ne ho disponibili più della metà ma quelli che trovo sul mercato sono diversi e non voglio pasticciare per cui se non riesco a trovare gli originali che sono con l'attacco esagonale li cambierò tutti

Bravo philippo ottimo risultato Ho notato che non hai verniciato di verde il supporto del cambio a serbatoio, il supporto targa e non ho visto l'ingrassatore sulla sospensione elastica posteriore, ti manca? E' vero Piod non ho verniciato il selettore del cambio per scelta, l'ho solo smerigliato per togliere il lucido (è in acciaio Inox) e renderlo antiriflesso, stesso trattamento per i manettini, il supporto targa invece è verniciato, magari è un riflesso di luce che ne altera il colore, per quanto riguarda gli ingrassatori invece in effetti mancano tutti, ne ho disponibili più della metà ma quelli che trovo sul mercato sono diversi e non voglio pasticciare per cui se non riesco a trovare gli originali che sono con l'attacco esagonale li cambierò tutti

Bravo è venuta veramente bene mi sembra. Immagino la soddisfazione del primo giro ci sono passato diverse volte. Adesso ti mancano i piccoli particolari ( manettino e fanalino posteriore) ma è praticamente finita. Adesso tocca alla rossa che farai ad occhi chiusi!!. Bravo veramente. Grazie Bianchi, come ho avuto già modo di scrivere non credo che mi cimenterò nel restauro della bianchi rossa, anche se effettivamente sarebbe abbastanza semplice trattandosi di una moto praticamente completa, credo che andrà venduta così come mio figlio ha deciso di sposarsi, e non aggiungo altro.

Appena rientrato da un po di ferie ed eccomi pronto all'impietoso giudizio di veri esperti quali siete. la moto la considero finita, anche se in effetti mancano alcuni particolari, ma che comunque sono solo da montare in 10 min come il fanalino posteriore la siringa faro, ed il smanettino anticipo, al netto di ciò come già detto la moto è già andata su strada e devo dire che ha fatto girare parecchie teste , il motore gira bene e già dopo pochi chilometri quel minimo di "fumetto" dallo scarico è praticamente sparito segno che le fasce si stanno assestando a dovere, e adesso come promesso ecco le foto: Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert ...

Complimenti davvero per il restauro eseguito, resterà come esempio per le nuove leve che leggono il Forum... 😉👍 P.S. però per concludere metti delle belle foto della moto finita.... 🙏 Grazie per i complimenti IGNACIO fa sempre piacere sentire apprezzata la propria opera. Avevo già preventivato di pubblicare delle foto della moto finita, lo faro nei prossimi giorni al rientro di un paio di GG di ferie

Ciao Philippo, alla fine che candela hai montato? Ciao Piod la candela che ho usato è una NGK B6ES e mi sembra funzioni bene

Quindi la moto è finita, bene!!!! Non era un restauro facile, ma ti sei impegnato e non hai mollato. Metterai sotto anche la rossa? Buone vacanze!!!! Ciao bianchi grazie Non credo che restaurerò anche la moto rossa, penso che la metterò in vendita così come' (matrimonio di mio figlio imminente) alla fine si tratta di un restauro abbastanza semplice trattandosi di una moto praticamente completa, in pratica va smontata, riverniciata e rimontata grazie ancora Filippo

anche se mi rendo conto che questo post ha perso di interesse, vi aggiorno sulle ultime novità: Ho avuto modo di provare la moto su strada e devo dire che al netto del comprensibile disagio nell'uso del comando gas a manettino tutto è andato bene. Il motore gira bene, anche abbastanza silenzioso (mi aspettavo peggio), anche il confort di guida con il doppio molleggio sella + ammortizzatori non è male. Per cui a questo punto, ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo restauro che è stato ostico ma stimolante allo stesso tempo, e chissà magari ci sarà l'opportunità di incontrarci da qualche parte, in giro per il paese. buona estate a tutti Filippo.

Rieccomi oggi o finalmente trovato il tempo di riproveremo la moto dopo avere sostituito la vite della aria che era differente dall'originale, ed effettivamente il problema della cattiva carburazione era proprio quello adesso la moto gira bene non borbotta ha un minimo regolare per cui non mi rimane che procurarle una uguale ( per la prova ho utilizzato quella del carburatore originale in mio possesso. Per cui adesso si può tranquillamente asserire che l' SB22 F è l' SBF22 sono in pratica lo stesso carburatore con l'attacco differente. Il prossimo passo è la prova su strada vi terrò aggiornati

Ciao Bianchi in effetti la domanda è lecita, purtroppo non ho trovato il suo originale, che come ben dici ha il montaggio a fascetta, ma ho disponibile il "fratello gemello" . Per cui nelle more di reperire l'originale ho costruito un adattatore, che devo dire assolve egregiamente il compito. Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert intanto credo di avere capito perché mi ha dato problemi di carburazione, mi sono accorto che la vite dell'aria non è uguale a quella originale vedi foto Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert a SX la vite farlocca e a DX l'originale, è fin troppo evidente che con l'utilizzo di quella forata la carburazione va a pallino, devo ancora rimettere in moto per avere la conferma ma di cer ...

Ciao Guido33, io posseggo due di queste moto una ha il carburatore originale ovvero SB22F con attacco a fascetta e l'altra che è oggetto di questo restauro sprovvista di carburatore, per la quale sono riuscito a reperire un SBF22 con attacco flangiato, avendo entrambi i carburatori per le mani ho avuto modo di verificarne con dovizia di particolari la costruzione compresi i vari passaggi e condotti vari, ed a mio avviso così come mi era stato detto da esperti del settore al netto dell'attacco al cilindro, sembrano identici, naturalmente come ho già scritto ho provveduto ad adeguare tutti gli accessori (getti,polerizzatore,spillo, e valvola) all'originale. purtroppo preso da mille impegni non ho ancora modo di verificare chi non ci sia qualche ostruzione da qualche parte lo farò quanto prima, se non dovessi trovare nulla a quel punto diventerebbe lampante che non sono compatibili e dovrò trovarne un'altro. spero non sia così per ovvi motivi economici

grazie Guido33 la tua esperienza può solo arricchirci per cui ben venga. sono consapevole che l'SBF22 è dell'airone turismo, ma a detta di esperti di carburatori dell'orto d'epoca è assolutamente identico all'SB22F da cui differisce solo per il tipo di attacco uno a fascetta e l'altro flangiato io personalmente ha avuto l'opportunità di verificare i due carburatori smontati e non ho riscontrate differenze, ovviamente ho cambiato la taratura montando: Diffusore Polverizzatore Spillo conico getto di Max getto di Min valvola Gas galleggiante previsti dalla Bianchi per questa moto, ma fatto sta che non va bene, ho ipotizzato che possa essere rimasto qualche passaggio ostruito, ma non ho avuto ancora il tempo per verificare. detto questo se sono informato male o sto sbagliando qualcosa accetto molto volentieri consigli ipotesi o altro, soprattutto da chi è più esperto di me, che possano aiutarmi a risolvere il problema.

Bene, per il carburatore può essere lo spillo che non tiene più, è regolato alla giusta tacca? Necessitera comunque di una revisione completa. Forse le puntine saranno da cambiare? Il condensatore è buono? Il magnete è ben calamitato?. Questa moto se ben regolata parte sempre bene e il minimo molto basso, ritardando scende intorno hai 200 giri. Rispondo in sequenza ai tuoi quesiti non conosco che posizione è prevista per lo spillo, ma quando ho cambiato il carburatore ho utilizzato la vaschetta laterale e la valvola gas già usati, per cui il problema e da indagare sul corpo centrale,(c'è da dire che il carburatore che avevo montato era un SBF22 mentre l'originale è SB22F ma sia da informazioni acquisite che dal sito dell'orto differiscono esclusivamente per l'attacco , il primo flangiato ed il secondo a fascetta) i contatti sono buoni sia sul primo ruttore che sul secondo, il condensatore non ho avuto modo di provarlo ma provato il magnete al banco mi dava una buona scintilla an ...

oggi finalmente sono riuscito a trovare un po di tempo per la prima messa in moto, e dopo avere riverificato tutto, ho messo benzina et voilat dopo tre energiche scalciate ha emesso il primo vagito, ma la gioia è durata poco, era evidente che non girava bene, infatti dopo pochi secondi si è spenta ed amen non è voluta più partire, ho smontato la candela che era evidentemente allagata di benzina, infatti i sintomi erano di miscela grassa, e provando a vuoto non c'era più scintilla, per cui ho provato a scambiare il ruttore del magnete con quello sella moto rossa e pulita la candela ed è ripartita e rispetta dopo pochi secondi, a questo punto ho cambiato carburatore sempre attingendo dalla moto rossa, ed adesso parte gira regolare, buon flusso d'olio dal tubo di ritorno al serbatoio ed ha anche un bel minimo, per cui il problema e da investigare sul carburatore. devo dire che al netto delle iniziali tribolazioni sono mediamente soddisfatto nei prossimi gg ricontrollo il carburatore.

Si è vero ho fatto confusione per passare ad una candela più calda occorre scendere di numero quindi B5ES corrispondente ad un grado125/145. Comunque mi sa che in giro ci sono tabelle non proprio corrispondenti tra di loro io ho consultato la tabella che segue dove la vecchia Bosch 175 risulta sostituita dalla NGK B6ES mentre sulla tabella che hai allegato tu dovrebbe essere la B5ES Link a pagina di Motovespairpina.altervista.org

quindi metto su una NGK BE6S ed eventualmente se dopo un bel giro dovessi riscontrarla annerita, passo alla BE7S che dovrebbe corrispondere ad una 240 fermo restando che il carburatore è tarato esattamente come previsto dalla bianchi e che utilizzerò benzina ad alto numero di ottani, 98 o 100 ottani additavata con sostituto del piombo. c'è anche da considerare che il RDC è sicuramente un pò più alto in considerazione della maggiore cubatura (pistone da 83,5 invece di 82) e testata spianata di un paio di decimi. forse mi sto facendo troppe seghe mentali ma non voglio trascurare nulla.

salve a tutti qualche post fa si e parlato di candele e nello specifico della candela più adatta alla 500M è emerso che una candela equivalente grado 175 scala Bosch (fredda) sarebbe stata la più idonea. Oggi mi sono imbattuto in questo sito: ( Link a pagina di Cuoredesmo.com ) dove benché si parli di Ducati demo, sembra comunque emergere l'indicazione che per motori a bassa compressione e basso numero di giri è più opportuna una candela "calda", è palese che stiamo parlando di motori completamente diversi, ma vorrei comunque stimolare il vostro sapere per approfondire il discorso.

Grazie RenPag Avevo pensato al semisintetico multigrado per dare una protezione superiore, fermo restando che la tua considerazione è assolutamente corretta, alla fine se queste moto sono sopravvissute 80 anni significa che il progetto è valido ed anche gli olii usati erano sufficienti .

Effettivamente non avevo considerato l'ipotesi di provarlo sulla moto rossa, Grazie Bianchi e con le misure fornite da Piod potrò fare tutte le verifiche del caso, vi farò sapere. se riuscite a darmi qualche indicazione in merito all'olio da usare ve ne sarei grato, io come già scritto ipotizzo un semisintetico W20/50 ma vorrei se possibile il vostro parere.

Mmmm È lo stesso che ho io ma stranamente se provo a montarlo la parte bassa tocca sul serbatoio olio Devo approfondire la cosa non vorrei che sempre per infilarci dentro il cambio a 4 marce abbiano spostato in alto il serbatoio olio Potresti cortesemente dirmi quanta luce c'è con filtro montato tre lo stesso ed il serbatoio Purtroppo nella moto rossa manca il filtro, c'è il cornetto

per quanto riguarda i mozzi la logica farebbe pensare che quelli rigati fossero una evoluzione dei lisci e quindi successivi, ma come dice Bianchi una foto vale più di mille parole per cui non resta che soccombere all' evidenza. In merito ai mozzi rivestiti in alluminio di cui ci ha notiziato RenPag pur concordando sulla buona fattura non comprendo la necessità di un lavoraccio del genere, che non mi sembra apporti alcuna miglioria tecnica ma solo una estetica più "moderna" peraltro in contrasto con l'età della moto, ma ovviamente come più volte detto, de gustibus non est disputandum

Ci siamo Sono quasi pronto a mettere in moto, ed a questo punto vi chiedo? che olio mettere, certo considerando che la frizione non è a bagno d'olio il problema è relativo, sono convinto che un buon W20/50 semisintetico possa andare bene, ma chiedo il vostro parere. Poi ho anche un'altra questione da chiarire ovvero il filtro dell'aria; ho letto che dovrebbe montare un dell'orto F20 e ne ho a disposizione uno anni 70 ma stranamente non monta, perché il diametro ext anche se di pochi millimetri interferisce con il serbatoio dell'olio che ovviamente è quello sagomato, so per certo che F20 negli anni ha subito diversi aggiornamenti ed è passato da una struttura in lamiera anni 30/40 a quella pressofusa in alluminio anni 70, ma mi ero convinto che il diametro ext fosse rimasto invariato. Avete notizie in merito?

Mi sa che resterà un quesito non risposto pazienza

Ciao Bianchi, aggiungo delle precisazioni, magari sono stato poco chiaro in precedenza; La mia testa in ghisa è identica a quella in alluminio per forme esterne e foratura, differisce per la geometria del cielo interno alla camera di scoppio, come ho già scritto non ho avuto modo di fare prove di volumetria e di calcolare l'effettivo RDC di entrambe le teste ma ad occhiometro (come piace dire ad un amico) quella in ghisa dovrebbe avere un RDC più spinto, se ci aggiungiamo una alesatura piuttosto spinta (83,5) che ho trovato, l'eliminazione della dinamo (mancava l'ingranaggio di collegamento) la sostituzione del cambio con un 4 marce; lo "svuotamento", dello scarico credo che si possa ipotizzare la volontà di aumentare le prestazioni di questo motore, rientrando nel discorso testa modificata, ma ovviamente sono solo ipotesi occorrerebbe la testimonianza diretta di qualcuno che conosceva la azienda in questione, non ricordo di avere visto marchi; sigle o altro, che possano aiutare a ...

Torno un po indietro per riprendere un discorso che non si è mai chiarito, ovvero la testata in ghisa; un amico, anche lui impegnato nel restauro di questa moto mi ha parlato di una azienda che nel dopoguerra si era specializzata nel commercializzare kit di modifica volti a rendere più comode e dare un po di "pepe" in più alle moto di allora, dedicandosi ai cambi mettendo a punto modifiche con comando a pedale e alla realizzazione di testate dedicate con lo scopo di spremere qualche cavallo dai lenti motori di allora, per cui mi sono chiesto vuoi vedere che la mia tastata in ghisa viene fuori da li?, l'azienda in questione è la " Velox" o qualcosa del genere,. qualcuno di voi ne sa parlare. se può interessare ho la foto di uno di questi kit modifica comando cambio dedicato per la Bianchi 500M Link a pagina di Motoclub Tingavert Link a pagina di Motoclub Tingavert Come si può c ...

Aggiornamento problema cambio: A circa una settimana dalla richiusa del cambio e relative prove anche con moto inclinata, nessuna traccia di olio a terra, la prova definitiva sarà quando avrò la possibilità di fare un po di Km, ma mi sembra di avere risolto, ovviamente in occasione della riapertura del cambio ho messo su l'ingranaggio triplo che avevo trovato nuovo, e devo dire che anche gli innesti, sono più precisi.

Piod mi sa che ci hai preso, Sono andato a controllare il manuale d'officina del 39 e tra le pag 47 e 50 si parla del cambio facendo riferimento al manicotto CON premistoppa, e questo manicotto NON ha vite senza fine, in oltre questo cambio va lubrificato con 200gr circa di grasso. A queso punto esistono almeno due versioni di cambio, una con premistoppa e una con vite senza fine, e per il secondo (ritengo dal 40 in poi) va usato circa 300gr di olio, come indicato nel manuale di manutenzione degli anni successivi, magari di una viscosità superiore al SAE 120 che ho usato io. E che un leggero trafilaggio con moto inchinata sia fisiologica. Considerato tutto ciò ho preso la decisione di sostituire il cuscinetto con uno schermato (solo un lato) che male di certo no ci fa e mi evita anche qualche gocciolina in caso di mio inclinata e di aggiungere un po di pasta Molikote (il grasso per i giunti omocinetici) all'olio SAE 120 il modo da addensarlo un po, e soprattutto di fare molta ...

Per Piod si certamente quella è l'unica posizione possibile ed in effetti lo spessore in quel punto è circa 7mm, in linea con quanto ricorda Bianchi ovvero lo stesso del magnete e della dinamo, però messo in quella posizione certamente contiene l'olio che uscirebbe dalla vite senza fine ma non riesce a bloccare il trasudamento dalla rondella e relativo anello elastico che tengono in sede il cuscinetto, e da quello che ho visto smontando, il grosso viene proprio da li perché posizionato più in basso rispetto all'alberino. probabilmente la doppia soluzione, feltro da 7mm più cuscinetto schermato risolverebbe il problema, anche se non soddisferebbe la mia curiosità di sapere come era in origine.