Moto
Le cause delle cadute per il centauro
Scritto da Zealot87 - Pubblicato 25/05/2006 15:01
Senza il battesimo dell’asfalto, si dice che non possiamo essere definiti realmente dei veri centauri... vediamo di analizzare nel dettaglio alcuni degli incontri ravvicinati del 3° tipo con il manto stradale!

Come accennato nell’introduzione, nella vita del motociclista le cadute sono un fattore da tenere in considerazione. Per noi, che non siamo coperti da una comodissima lamiera che taglia ogni ponte con il mondo esterno, che non siamo legati ad un sedile con una cintura, che non abbiamo ogni comodità a portata di mano, ogni agente esterno oltre noi stessi ed il nostro mezzo può risultare pericoloso: dall’asfalto in cattive condizioni, agli altri mezzi che sono programmati per abbatterci ed eliminarci come stirpe, passando per quelle simpatiche creature del mondo animale che tanto adorano venirci incontro con troppa veemenza.


Vediamo nel dettaglio quali sono le cause che più frequentemente portano il motociclista a scivolare.


La ghiaia:

Prestate sempre grande attenzione a questo agglomerato di infimi granelli: presi singolarmente, sono innocui. Ma quando si uniscono in quantità industriale l’uno con l’altro, diventano decisamente pericolosi. Frenare, piegare e accelerare sulla ghiaia spesso porta a conseguenze disastrose per il motociclista. In sostanza... l’equazione ghiaia=caduta assicurata è sempre vera (ok, non credo sia un’equazione, ma non lo dite in giro. I sicari della società segreta dei matematici hanno il grilletto facile. )

Generalmente i pivelli delle dueruote, per giustificare le proprie cadute, narrano di luoghi ove l’uomo non può posare piede, nei quali ovviamente la ghiaia assale letteralmente l’indomito motociclista, portandolo rovinosamente a terra.
E’ inoltre interessante notare l’alleanza che stringono il comune e le società di manutenzione delle strade, che con sforzi congiunti operano una sorta di pulizia etnica nei confronti dei centauri, ponendo la ghiaia nelle curve più strette e in luoghi impossibili da vedere, se non troppo tardi.


Le rotonde:

Un altro grande classico. La rotonda, piazzata nei punti più improbabili e in ogni angolo della città. Al che ci si domanda... ma i vecchi semafori, perché li abbiamo mandati in pensione? Generalmente, la rotonda presa troppo velocemente porta ad una caduta sicura... se poi l’asfalto è bagnato, occorre prodursi in numeri degni di una ginnasta russa per rimanere in sella.
Particolarmente arguti gli enti comunali che decidono di piazzare dei simil-sassolini all’interno delle rotonde, ovviamente in puro vetro, per vedere segnato per sempre il volto dello sciagurato motociclista che ci è finito sopra.


L’automobilista distratto:

Non importa se stiamo andando a passo d’uomo, se ci hanno tamponato quando eravamo fermi ad uno stop, se hanno deciso di tagliarci la strada facendo un’inversione ad “U” senza segnalarlo con debito anticipo: gli automobilisti hanno una perversione irresistibile vero i motociclisti, quasi una sorta di feticismo del dueruotista: come sport, seguono il centauro, lo puntano, lo abbattono e, non paghi, se ne vantano con gli amici, finendo spesso con il fare a gara a chi ne ha abbattuti di pi durante l’intero arco della vita. Poi danno la colpa al motociclista che è steso a terra stile “pelle di daino”, sproloquiando successivamente circa tutta la categoria, definendo i motociclisti rozzi, barbari e incoscienti.


La caduta dal cavalletto:

Succede a tutti, neofiti e non: il motociclista in questo caso è convinto di aver inserito il cavalletto... su la visiera del casco, ultimi due colpi di gas prima di spegnere la moto (ovviamente solo per farsi notare dalle belle ragazze vicino alle quali ha sagacemente parcheggiato) ed ecco il dramma: il cavalletto non c’è , e il centauro cade copiosamente insieme alla moto. Figuraccia assicurata, risate delle belle ragazze (che ormai sono già andate dal figlio di papà con il mercedes di fronte alla vostra moto) anche... non vi resta che rialzare la moto, non tornando più dalle parti del misfatto per il resto della vostra vita. Teorie scientifiche dimostrano che i cavalletti sono controllati mentalmente dagli amici “gufi”, che vogliono farci fare solo brutte figure.


Lo svincolo salvavita:

Spesso le cadute più violente accadono per questo motivo: per evitare il premio nobel che esce da uno stop senza dare la precedenza con un autosnodato di 26 metri, il motociclista si produce in manovre circensi. Generalmente, si causano più danni in questo modo di quanto non avessimo fatto se avessimo lasciato fare le cose a madre natura: il suddetto guidatore dell’autosnodato, infatti, vedendoci ancora in piedi, chiamerà un suo collega (appostato all’incrocio immediatamente successivo) pronto ad abbatterci con solerte puntualità.


Il lucchetto:

Per concludere, piccola nota autobiografica. Due volte, e sottolineo due, ho avuto la brillante idea di partire con il classico luccehettone ad “U” chiuso sulla ruota anteriore della mia motina, ovviamente dopo aver salutato amici, parenti, conoscenti e passanti in maniera trionfale e facendo bella mostra di me proprio sulla mia fida dueruote. Peccato che io non abbia fatto più di due metri, prima di trovarmi a 45°, e che io non sia caduto solo grazie all’aiuto dei suddetti personaggi che erano accanto a me. Lo so, non è detto che siate tutti dei “furboni” come me... però prevenire è meglio che curare, non trovate?


Lamps, e occhi sempre aperti!
(Gli animali sono anch’essi un pericolo, ma questo argomento è già stato trattato in un altro articolo che trovate qui).

 

Commenti degli Utenti (totali: 11)
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Commento di: fabrycbr600f il 25-05-2006 20:30
bell'articolo,potevi riassumerlo con una sola parola,anzi due SFIGA ACUTA!
Commento di: nale72 il 26-05-2006 21:54
Bello,ironico ma veritiero.Da tenere come promemoria durante le uscite
Commento di: Alberto2811 il 30-05-2006 22:41
Bellissima descrizione!

Nonostante mi sia ritrovato in molte delle situazione descritte non ho potuto fare a meno di sbragarmi dal ridere per il modo in cui hai scritto! grandissimo! ;-)
Commento di: genna il 31-05-2006 15:51
strabello sto articolo....però "il vero biker nn è tale se nn ha mai baciato l'asfalto":)
Commento di: crazydav79 il 02-06-2006 14:36
ehehhe...benissimo ricordare certe cose con un sorriso... ^_^
soprattutto: "numeri degni di una ginnasta russa"!!!
...però ragazzi soprattutto a velocità sostenute sempre occhi spalancati!!!

lampssss
Commento di: Darkus il 02-06-2006 19:25
BRAVVVVIIIISSSSIIIMMMMOOOO

In una giornata ho visto 2 miei colleghi che: uno non ha messo il cavalletto, 2 colpi di gas per farsi notare spenta la moto nuova e giù per terra, l'altro ridendo della sventura per avvicinarsi non si è ricordato che aveva già messo il lucchetto!!! :-D
Commento di: Fabietto1990 il 04-06-2006 18:05
Ciao e grazie per i "consigli", visto che dovrò prendere la moto tra un mesetto!!!
Commento di: Eddylpolso il 10-06-2006 17:48
Un buon articolo, ironico quanto basta ed assolutamente fedele nelle dinamiche... ma noi ricordiamoci di usare prudenza, tanto più che con quello che hai scritto magari abbiamo imparato qualcosa in più!
Bravo!

Ciao

Antonio
Commento di: redirete il 12-06-2006 04:34
Bell'articolo.
Da sottolineare il fattore alfa sull'automobilista distratto.
La pioggia!
Non dà precedenza, ma senza passare in sicurezza, il furbetto si ferma in mezzo alla strada come non contento della cazzata... Quasi come a voler guardare con simpatia la planata stile sci nautico.
Nel mio caso "il caro vecchio amicone distratto" ha avuto la bontà di non soffermarsi a vedere la copiosa scartavetrata umida (altrimenti gli scartavetravo il passeggero posteriore :P)
Commento di: GuidoPerSport il 26-09-2007 15:24
Leggo e confermo due cadute causa dimenticanza del praticissimo 'Bloccadisco'!! Ora uso un segnalino sul manubrio..
Lamps a tutti
Commento di: Stefanel il 05-06-2010 00:11
Azz il lucchetto!!!
Non lo metto mai, ma proprio mai. L'ho messo 2 sole volte, la prima ero davanti ad una farmacia, salto in sella e sposto la motina a gambe al che mi sento dire da un signore che stava vicino a me in macchina "guarda che hai il bloccadisco...".... oppssss, grazie infinite :)

La seconda, ero di grandissima fretta, e per cu.o ma solo per quello mi accorgo di averlo lasciato. Me ne accorgo perchè spostando lentamente la moto in avanti, guardando casualmente nello spazio tra il manubrio e la ruota ho notato qualcosa "passare" e andare verso di me...


Ma la cosa più folle l'ho vista fare ad un'altro: moto legata posteriormente ad un palo con la catena, lui salta in sella, accende, mette il casco e parte come un missile...ancora un po' e stradicava il palo (che di suo era pure un po' ballerino...).