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La prima volta non si scorda mai... [raccontate le emozioni]
1197319
1197319 Inviato: 16 Feb 2007 18:21
 



la mia prima volta non lo dimenticherò mai... era la fine degli anni 90... avevo appena comprato (nel senso che i miei avevano comprato) un bel CR125R... stupendo... un pò alto visto che non sono proprio di dimensioni titaniche...

ero emozionatissimo... le ultime scartoffie tra il venditore e i miei...e il meccanico che mi porta fuori la moto... mi fischiavano le orecchie, mi sudavano le mani, ero agitatissimo e mi tremavano le gambe... non ero mai salito neanche su un ciao e stavo per montare su oltre 30cv...

il tipo mi spiega i principi di funzionamento (le marce la frizione, la folle, la messa in moto, i freni, l'aria...la miscela...ecc...ecc....ecc...)...cose che sapevo si, ma che non avevo mai messo in pratica...
vado per farlo partire la pedivella è durissima...e io non riuscivo... morale si ingolfa... me la fa partire lui...
salgo su... mi tremano le gambe... vibrava tutto...il 2tempi nuovo di zecca scoppiettava allegro... tiro tutta la frizione...innesto la prima...e ovviamente la moto sussulta un minimo in avanti...mi spavento mollo la frizione e questa si spegne... inutile provare a farla ripartire... ci pensa il meccanico...
mi faccio coraggio rimetto la prima...dò un pelino di gas e mollo la frizione... un pò troppo in fretta... ma stavolta il motore borbotta e la moto avanza... stavo guidando per la prima volta una moto... indimenticabile...
ovviamente non sono mancate piccole "galoppate"... con il meccanico e i miei che scettici mi osservavano mentre prendevo confidenza nello spiazzale (prima di entrare in strada...) e mia madre ha anche confessato di aver detto rivolta ai presenti "..secondo me si fa male..."...

giunto il momento della partenza verso casa... ero migliorato abbastanza... andavo molto piano ma era giusto così... l'orgoglio però mi aveva tradito... passo davanti alla salagiochi gremita dei miei amici...e provo a fare un prima seconda tirato(ovviamente non avevo intenzioni di impennare o ribaltarmi)...il tutto si conclude con una vergognosa e innocua sfollata... io che continuavo ormai di culo di acceleratore.... BREEEM....BREEEEEEM.....BREEEEEEEEEM la seconda che non entrava e la moto ormai quasi ferma di inerzia....

che risate... quelle dei miei amici e dei miei che mi seguivano in macchiana... vabbè pazienza...col tempo mi sn fatto apprezzare....

ciao
 
1273559
1273559 Inviato: 5 Mar 2007 22:37
 

la mia prima volta con una moto a marce a 13 anni con un polini 110 di un mio amico.una cosa unica che ricordo ancora bene come se fosse successo ieri.problemi a partire ma dopo 3 o 4 tentativi sono partito.sentivo un emozione unica che volevo nn finisse mai.da li è passato più di un anno prima di risalire su una moto.
 
1273772
1273772 Inviato: 5 Mar 2007 23:01
 

Se me lo dicevi ti ci facevo riandare. Vabbè comunque la prima volta su una moto a marce è stato all'età di 6 anni cn un Cagiva 125cc, ovviamente ero in sella con papà però facevo quasi tt io. La prima volta da solo invece è stata all'età di 13 anni cn il mio Polini 110cc. Un'emozione unica, dopo un mesetto sentivo ke ero un corpo unico cn la moto, nn sò se avete provato qsta emozione ma il cambio, la frizione tt era sotto il mio pieno controllo cm se mi fossi fuso cn la moto. Oggi a distanza di quasi 3 mesi dall'altima volta ke sn salito in sella, finalmente sn risalito su una moto splendida quale l'HM dera six. Ho risentito la stessa emozione di un anno fà e mi è piaciuto tantissimo.
 
1273934
1273934 Inviato: 5 Mar 2007 23:26
 

D-maister ha scritto:
Se me lo dicevi ti ci facevo riandare. Vabbè comunque la prima volta su una moto a marce è stato all'età di 6 anni cn un Cagiva 125cc, ovviamente ero in sella con papà però facevo quasi tt io. La prima volta da solo invece è stata all'età di 13 anni cn il mio Polini 110cc. Un'emozione unica, dopo un mesetto sentivo ke ero un corpo unico cn la moto, nn sò se avete provato qsta emozione ma il cambio, la frizione tt era sotto il mio pieno controllo cm se mi fossi fuso cn la moto. Oggi a distanza di quasi 3 mesi dall'altima volta ke sn salito in sella, finalmente sn risalito su una moto splendida quale l'HM dera six. Ho risentito la stessa emozione di un anno fà e mi è piaciuto tantissimo.


se ti facessi provare la mia ti verrebbe un attacco di epilessia eh..eh..eh...
 
1274026
1274026 Inviato: 5 Mar 2007 23:39
 

La prima volta che mi sono avvicinato al mondo delle "bike", è stato un giorno d'estate del 2000. Mio cugino possedeva una yamaha r1, e mentre uscivo dal mare sentii accendersi il motore,non capivo cosa fosse,e ad un certo punto, la vidi e me ne innamorai. Mio cugino aveva in mano due caschi, e mi fece cenno di avvicinarmi. Beh appena incominciò ad aprire bocca per pronunciare la frase :" vuoi fare un giro?" il cuore batteva fortissimo, ancora di piu quando ingranò la prima, e il brecciolino dietro di me si alzava. Ragazzi quel giorno non lo scorderò mai, il mio primo giro in moto.
Passati 6 anni ho acquistato la mia prima moto, una suzuki GSF Bandit 650
Chi sa se è stato questa avventura a convincermi, fatto sta che ora mi sento un motociclista, e non cambierà mai.
 
1277710
1277710 Inviato: 6 Mar 2007 19:30
 

La mia è stata in perù con honda xr250 quest estate. Devo dire che mi sono divertito un casino a fuggire dai poliziotti e a passare per le desolate terre di quel paese!!!
 
1417427
1417427 Inviato: 3 Apr 2007 18:26
 

Una Yamaha TW125....

Dopo le spiegazioni di rito dell'istruttore, parto...e prima!Vai, che figata, senza sfrizionare tanto. E seconda, e terza...che meraviglia, l'aria in faccia...

Curva. Frena. Frena ancora.
SPUT. Motore morto. Azz, forse dovevo tirare la frizione. Vabbè, la faccio a piedi, e riparto. La curva davanti all'istruttore, però, la faccio bene.
SBRENG a terra. Ollè. Poi però c'ho preso la mano...
 
1457630
1457630 Inviato: 11 Apr 2007 10:24
 

A proposito dell'argomento di questo Topic, ho appena finito di scrivere un'articolo che invierò dopo averlo riletto e corretto, se sarà pubblicato inserirò il link per i vostri commenti icon_wink.gif

Cento40 doppio_lamp_naked.gif
 
1496621
1496621 Inviato: 18 Apr 2007 9:56
 

Ehhhh, come spiegare un'emozione come quella!!!

Dalla mia prima moto non è passato molto tempo, poco più di 1 mese, ma quella sensazione non credo che si possa dimenticare, tremavo come una foglia, poi figuramoci sono andata a ritirarla con altre 5 moto, tutti ragazzi della mia compagnia, che per inaugurarla mi hanno fatto fare il giro che loro fanno tutti i sabato pomeriggio, non ero felice, camminavo a 5 mt da terra!!!

Che spettacolo!!!!

A dimenticavo la piccolina è una splendida ER6-n rosso/argento....
 
1499070
1499070 Inviato: 18 Apr 2007 16:22
 

UNA VITA IN MOTO / ANNI 60

Sarà stata la calda, pigra e spensierata estate del 1960, avevo 9 anni circa e con i miei genitori eravamo andati a Santa Marinella, sul litorale romano, a far visita ai miei zii, RIGOROSAMENTE, in macchina: una fiammante Fiat 6oo bianca (roba per pochi fortunati) con le fasce laterali bianche sui copertoni (era la versione lusso!) e gli sportelli contro-vento.
Sottolineo rigorosamente, perché a quel tempo, per mia madre, maneggiare una motocicletta equivaleva, più o meno, a pulire una rudimentale arma da fuoco senza averne disarmato il caricatore…….votandosi, quindi, ad un probabile suicidio.

Faceva molto caldo quel giorno…….e a quell’epoca, le estati erano estati vere, lunghe e calde, non come quelle finte di oggi in cui puoi aspettarti un temporale tropicale o un freddo della madonna (fuori stagione) magari anche in pieno agosto…a quei tempi non esistevano l’aria condizionata, il buco dell’ozono, l’inquinamento con effetto serra…l’unica serra conosciuta, era quella dei giardini pubblici.
Sta di fatto che quell’afa che tirava, che ti toglieva il respiro, fece venire in mente ai “grandi” l’idea di andare a prendere un bel gelato.
Destino volle che in quei giorni, mio cugino ( oggi un chirurgo ortopetico di fama internazionale) stava preparando un esame universitario comodamente sbracato su una sdraio in giardino. Il cugino di cui sopra, poiché aveva una Vespa 125 (quella col faro sul parafango celebrata nel film“Vacanze Romane”), ebbe l’incarico di recarsi al bar dello stabilimento balneare per acquistare il gelato in questione , facendo quindi più velocemente ritorno a casa, prima che il gelato cominciasse a squagliarsi per il gran caldo.
Qui successe un “fattaccio” che avrebbe segnato la mia piccola mente innocente per tutto il resto della mia vita
……….smisi di giocare ed osservai Piero (mio cugino) salire sulla Vespa e scalciare sulla pedivella di avviamento, sentii un odore acre ma inebriante di benzina mista ad olio che mi lasciò per un istante, come ipnotizzato, rapito…. Piero si accorse che stavo seguendo la scena con un grandissimo interesse, allora, mi guardò e mi disse: “ dai Paoletto, vieni con me così mi aiuti a portare il gelato a casa!” Mia madre era lì e sentì le sue parole …….ed ecco che avvenne il miracolo: “Va bene Piero, andate, però, mi raccomando: stai attento!!!!!!!!!!” disse, mamma, con una voce strozzata che poteva sembrare l’addio di una qualsiasi madre del mondo, nei confronti di un figlio che sta per partire per il fronte bellico.

Varcammo il cancello di ferro della villa degli zii e ci ritrovammo noi due da soli sulla S.S. Aurelia in sella ad un mezzo a 2 ruote!!!!!
Cominciai a captare una valanga di sensazioni esaltanti, sentivo il calore del motore, attraverso le lamiere della carrozzeria sotto le mie esili gambe di bimbo con i calzoncini corti, un calore che mi sembrava come di un essere vivo, pulsante tipo cavallo o un asinello, insomma una sensazione inaspettatamente piacevole e rassicurante, malgrado il torrido caldo dell’estate……….ma la cosa che, ricordo, mi colpì maggiormente, fu quella di osservare l’asfalto grigio che scorreva proprio sotto di me, mi dava una nuova concezione tremendamente percepibile della distanza e dello spazio che a mano a mano percorrevamo, con mille odori che mi entravano, con grande goduria, nelle narici: il mare, l’odore dei pini, la benzina…..l’aria magica dell’estate…….sicuramente nulla a che vedere con quello che avevo sempre provato prima di allora a bordo di un autobus, un tram, un treno o una automobile (l’aereo era ancora una cosa neanche pensabile!!).
Come potevo spiegarmi, in quegli istanti indimenticabili, le sublimi sensazioni che tutto il mio piccolo corpicino afferrava. Un chilometro percorso su due ruote, pensai, era un vero chilometro, conquistato in prima persona…come se lo avessi percorso a piedi o su una bicicletta…ma senza nemmeno pedalare! Insomma, la strada l’avevamo fatta noi, insieme alla Vespa, come fossimo un tutt’uno…..….mentre con la macchina, sarebbe stata lei da sola a condurci a destinazione, ma in maniera assolutamente passiva !

Sul lungomare si sentivano i vari juke box dalla spiaggia, diffondere nell’aria circostante le canzoni di Paul Anka (Diana), Neil Sedaka, Rita Pavone, Pat Boone ( quello di Speedy Gonzales), si percepiva una aria pigra e rilassata, tipica di quei rimpianti, mitici anni 60, la pace regnava indisturbata, su tutte le cose e le persone..….ma il mio giovane cervello era stato, ormai, irreversibilmente compromesso, contagiato per sempre da una “malattia” che non mi avrebbe mai più abbandonato, accompagnandomi per il resto della mia vita, sia nei momenti felici che in quelli piu’ drammatici: LA MOTO


Americano
 
1501366
1501366 Inviato: 18 Apr 2007 21:42
 

Dai 14 anni, e per i successivi due, ho tormentato i miei per il cinquantino.
Arrivato ai 16, e dopo aver dimostrato di avere testa sulle spalle finalmente mi sono potuto comprare il primo motorino(ho sudato tutta l'estate per potermelo permettere).
Era un fantastico atala 3 marce.All'epoca giravano i fifty top e le prime sportive 50(aprilia), ma a me bastava avere 2 ruote sotto al sedere per essere felice.Che emozione le prime uscite con gli amici in citta', e poi la usavo tutti i giorni per andare a scuole e al lavoro dai 18 in poi.
Ma laprima vera moto; almeno per me, e' stata un fantastico guzzi v35 imola 2.Mi ricordo che l'ho ritirato a fine dicembre del 1994 appena tornato dal militare e il primo giro in solitaria l'ho fatto il primo gennaio partendo da Milano fino a Lecco con ritorno da Bergamo.
Questa e' la mia esperienza per quanto riguarda i miei primi due mezzi a due ruote.
Un lampeggio a tutti.
 
3866084
3866084 Inviato: 7 Mar 2008 23:08
 

Il tipo della concessionaria mi guardò e disse: "Ascoltami, te lo dico con tutto il cuore, ma su questa strada di sera è molto pericoloso viaggiare e visto che non hai nessuna esperienza,te l'ha porto io a casa...".
-Vabbè- dissi io,un pò a malincuore.
E' ormai un mese che posseggo la MIA Bandit 650 e come per magia, quando entro in garage a prendere la macchina e la guardo...l'accarezzo sussurandogli...a presto mia piccolina!!!
Mi sono proprio innamorato...non credete???
eusa_boohoo.gif
Lamps
 
3866545
3866545 Inviato: 8 Mar 2008 0:22
 

La mia prima volta in moto e chi la scorda più ho iniziato con una due ruote ormai storica e che ricorda un bel pezzo di storia italiana la mitica Vespa 50 Special.

si proprio quella!!!

Cambio a manubrio e freno a pedale un qualcosa veramente impreciso duro e rude, ma estremamente meccanico.


I primi metri sono stati alquanto incasinati perchè non riuscivo a comprendere per bene come dosare e cambiare le marce, ma poi quando tutto e inziato ad andare come doveva è stato un sogno la sensazione di libertà che respiravo andando girando.


Poi da li sono passato a una RX50 tutto un altro mondo cambio a pedale a sei marce, motore grintoso e potente la ricordo come se fosse ieri sembrava un cavallo d'acciaio.

poi nel tempo se ne sono succedute altre di moto e ogni volta l'emozione di guidarle è sempre la stessa la libertà che questi gioiellini riescono a darmi.
 
3867100
3867100 Inviato: 8 Mar 2008 3:24
 

la mia prima volta che ho provato emozione per una moto é stato ad 11 anni quando ho visto ragazzi piu grandi di me che guidavano un af1 replica da quel giorno (anche se sembra esagerato) la mia vita è cambiata ho sempre sentito un "attrazione fatale" per le due ruote ....
Ora ho 28 anni(compiuti 2 giorni fa)ho un hornett del 2002 e la mia passione non e piu diminuita da da quel lontano giorno del 1991...
anzi ... sembra aumetare sempre di piu.... non saprei che dire di piu ho sempre avuto questa passione e credo sia l unica che non abbandonero mai.....
 
3867361
3867361 Inviato: 8 Mar 2008 10:29
 

12 anni.
Beta 125 da cross del babbo (non consensiente ovviamente..): prima, seconda, terza, decollo.
Polso fratturato, grandi schiaffoni, ma amore eterno!
 
3867559
3867559 Inviato: 8 Mar 2008 11:22
 

Solo ora mi sono accorto che tempo fa mi ero ripromesso di farlo e poi me ne sono scordato. Riporto l'articolo che scrissi a suo tempo.


E' dal 19 Giugno 06, quando ritirai la mia Yamaha FZ1, che volevo descrivere a qualcuno l’emozione provata quel giorno...

...ne parlo continuamente a tutti i miei amici, parenti e conoscenti, anche quelli occasionali, dilungandomi ed enfatizzando ogni momento vissuto quel giorno, ma chi di loro non fa parte del nostro mondo, non comprende tale enfasi e tali emozioni.

Ora ho 47 anni, fin da ragazzo amo le moto, ma la mia prima vera moto, quella che mi ha dato il battesimo sulla strada è stata una Ducati Pantha 500SL del’80.

Quanti ricordi, quante soddisfazioni e quanta amarezza. Non scorderò mai un’aneddoto curioso e simpatico, in fase di personalizzazione sia estetica che meccanica della mia Ducati, la moto era ferma dal mio meccanico di fiducia, il Sig. Franco Lenci, con la sua moto-officina in via di Casal Boccone a Roma, all’epoca un nome importante nei preparatori di Ducati, anche per gare da competizione, oggi non so se ancora esiste la sua officina, dunque dicevo la moto era ferma in attesa della tanto attesa trasformazione, monoscocca, carena integrale, 2 in 1 a tromboncino racing, nuovi collettori d’aspirazione, sostitui la strumentazione con un unico contagiri a fondo bianco, qualche ritocco al motore..

Una volta finita la moto sarei stato pronto per andare in pista, non vedevo l’ora! Appunto non vedevo l’ora.. e siccome non c’era solo la mia moto da sistemare Franco mi disse che la moto sarebbe stata pronta per fine settimana, eravamo a Lunedì, quindi armato di pazienza mi feci riaccompagnare a casa da un mio amico. Arrivato il Venerdì chiamai Franco che mi rassicurava sul fatto che il mio Ducati era quasi pronto. QUASI PRONTO!!! Ma io dovevo ritirarla! Quindi di nuovo il mio paziente amico mi accompagnò fin dal meccanico, che vi giuro da casa mia equivaleva a una trasferta, e mi resi conto che in effetti quel giorno di sicuro non avrei potuto ritirarla, i lavori per un motivo o un’altro erano ancora indietro, allora mi impuntai e dissi a Franco, va bene, la moto non e pronta, ma io non mi muovo da qui senza moto... e così successe! La moto fu pronta il Mercoledì successivo e io dormii nella moto-officina per 5 giorni, ricordo che Franco mi sistemò un divano letto dentro l’officina in modo da poter guardare la sera prima di addormentarmi la mia Ducati e la sua lenta trasformazione in atto.

Tutte le mattine, la moglie di Franco mi portava la colazione, assicurandosi che avessi avvertito a casa, cosa che facevo regolarmente.
Finalmente arrivò Mercoledì e potei ritirare la mia Ducati, era un sogno, sembrava uscita direttamente dalle corse, ricordo che in strada, ai semafori le persone mi guardavano con curiosità e ammirazione, chiedendomi che moto fosse... la trasformazione era riuscita! Ero felice.

Passarono gli anni, maturò la mia esperienza, aumentarono le emozioni vissute che ancora porto dentro, ma queste sono altre storie, che vi racconterò in futuro.

Da lì a poco parcheggiai la mia passione per la moto fino ad una mattina di Giugno 2006, quando a passeggio nel centro di Roma, passo davanti a un concessionario di moto plurimarche, in vetrina capeggiava una fiammante FZ1 gialla. Attirò da subito la mia attenzione, facendomi fermare davanti alla vetrina per una buona mezz’ora, piano... piano... qualcosa dentro di me stava rinascendo, entrai nel negozio e mi misi a parlare con un addetto alle vendite, facendomi dire tutto su quella moto che mi aveva così colpito, fino a far rinascere in me la voglia di risalire in moto dopo 25 anni.

Soddisfatto della chiacchierata fatta con il venditore, riguardo i dettagli tecnici e non di quella moto, tornai fra i miei passi con 1000 pensieri in testa e 1000 domande; Un mille di cilindrata con 150 CV non saranno stati troppi per me che non salivo su una moto da anni? Qui mi vado a far male... tutti i pensieri razionali che potevo fare sparivano al cospetto della voglia che era rinata in me di risalire su una moto e su quella moto! Alla fine di ogni ragionamento razionale che mi induceva di rinunciare a questo sogno che si stava realizzando, mi dicevo tra me e me: avrò pure un cervello, saprò quando e quanto aprire il gas! Questo mi rassicurava e bastava.

Ora restava la parte più difficile, a parte quella economica che ormai già avevo preventivato, era quella di dirlo alla mia compagna, poiché io convivo non avrei mai potuto realizzare questo progetto se lei “Monia” non fosse stata d’accordo con me. Ero pronto a parlargliene a convincerla, ma conoscendola per la sua famosa “testa dura” ero pronto anche a una dura battaglia.

Così fu, una volta arrivato a casa, aspettai il momento buono, presi il discorso alla larga, e alla fine gli comunicai la mia intenzione di comprarmi la moto.
Devo dire che inaspettatamente a ciò che pensavo non ci fu alcuna battaglia, semplicemente perché mi disse NO categorico. Disarmato da tanta decisione, mi giocai l’ultima carta, sapevo che anche lei non disdegnava le moto, le dissi almeno di andarla a vedere insieme, per rendersi conto di che cosa stavo almeno parlando, in me la speranza era quella che una volta vista la moto dal concessionario, rimanesse in qualche modo “stregata” anche lei, se aveva funzionato con me, perché non doveva funzionare anche con lei?

Per non sbagliare mossa, non andai dal concessionario della mattina, in quanto era un plurimarche ma cercai un concessionario ufficiale Yamaha, che trovai a via Gregorio VII, speravo in cuor mio che una volta che Monia avesse visto la moto di cui tanto le parlavo, si convincesse anche lei, speravo che fosse lei, la FZ1 a dire l’ultima.

Arrivati al concessionario, entrammo buttando uno sguardo fra le moto in mostra, ce n’erano 2 di FZ1 in mostra e pronta consegna, entrambe nere, mi si avvicinò il venditore, un ragazzo che si presentò come Alessandro, che iniziò a rispondere alle nostre domande, ma io l’avevo vista gialla e di quel colore che ero rimasto colpito, chiesi se fosse possibile nel caso ordinarla gialla e in quanto tempo l’avrebbero consegnata, mi disse che al momento non erano previste FZ1 gialle in pronta consegna, bisogna ricordare che eravamo ai primi di Giugno e già eravamo in estate, ma per sicurezza Alessandro mi chiese di aspettare che avrebbe telefonato al magazzino per sapere se ci fosse qualche disponibilità del colore giallo, cosa che puntualmente non avvenne con mio visibile rammarico, tutto questo ed eravamo ancora nel campo delle ipotesi, poiché la mia ragazza Monia assisteva a tutto ciò senza commentare molto, fu a questo punto che l’FZ1 fece la sua come in cuor mio speravo, Monia mi prese sottobraccio e mi disse: “ Anche nera però è bella e poi penso che gialla alla lunga ti stufi.” Non potevo crederci il miracolo era compiuto, sarà forse aver visto la mia delusione al sapere che gialla non era disponibile, sarà che non lo so... ma aveva funzionato portarla al concessionario, addirittura arrivò a dirmi: “Però è proprio bella!”, non mi feci scappare l’occasione e feci subito il preliminare d’acquisto, da lì a tre giorni Alessandro mi assicurò che sarei potuto andarla a ritirare. Furono 3 giorni di un’attesa indescrivibile, non vedevo l’ora, il momento in cui sarei entrato in possesso della mia FZ1.

E quel giorno arrivò, era il 19 Giugno dello scorso anno, quando alle prime ore del pomeriggio, mi preparavo ad andarla a ritirare, insieme a Monia, la mia ragazza. Arrivammo al negozio che ancora era chiuso, un caffè in un bar per perdere quei 10 minuti, che finalmente il negozio stava aprendo.
Il cuore mi scoppiava, un misto fra emozione, adrenalina allo stato puro e paura si impossessarono di me, ma non feci trapelare nulla, con la massima calma, entrammo in negozio e Alessandro ci venne incontro invitandoci a disbrigare le ultime pratiche per il ritiro, finalmente le parole magiche uscirono dalla bocca di Alessandro, la moto è pronta ora ve la vado a prendere... non stavo più in me, lo vidi uscire dall’officina del negozio spingendo quella che da lì a poco sarebbe stata la mia moto, LEI l’FZ1...

Mi spiegò tutto per bene, avevo fatto già presente ad Alessandro che erano anni che non salivo più su una moto, da parte sua ci fu tutta la comprensione del caso, fu molto rassicurante e si prendeva tutto il tempo affinché percepissi quello che mi stava dicendo. Lo voglio ringraziare ancora per i modi e la professionalità con cui mi a seguito. Arrivò il momento di metterla in moto, ultimo controllo che tutto era a posto mi disse, vai è TUA!

Salii sulla moto e feci salire Monia, che iniziava a rendersi conto della mia preoccupazione mista a 1000 emozioni, nel frattempo Alessandro era rientrato nel negozio, pensando che da li a poco saremmo spariti nelle strade di Roma. Presi bene posizione in sella, mi assicurai che anche Monia fosse ok, detti un colpetto all’acceleratore e fu il PANICO VERO... quel rombo, quella moto... e chi la portava a casa ora? Dentro il casco sudavo peggio del 15 Agosto dentro una sauna, Monia si accorse visibilmente del mio stato e mi disse una cosa che non mi rassicurò poi molto: “Perché intanto non vai a farti un giro da solo e ci si vede più tardi quando ti sentirai più sicuro?”. Ringraziai per quelle parole e le dissi di non preoccuparsi, vidi a pochi metri di distanza dal concessionario un’ampio parcheggio vuoto, entrai nel parcheggio per un paio di giri di prova, a parte che mi si spense 2 o 3 volte andò tutto bene, ora bisognava affrontare il lungo Tevere, Corso Francia, Ponte Milvio, la Flaminia.

Per la prima mezz’ora ero in preda a palpitazioni, pressione a 1000, emozione e adrenalina e paura erano le uniche cose che riuscivo a percepire, credo di essere dimagrito almeno 3 kg. nella mia prima mezz’ora di guida, ma passato il primo momento, mi resi conto di avere sotto una moto molto guidabile, anche perché non superavo mai i 4000 giri, e devo dire che fino a 5000 giri l’FZ1 sembra una media cilindrata neanche troppo cattiva, cosa che si risparmia dai 5000 in su, ma questo lo scoprii molto più tardi. Percorrendo la via Flaminia, ripercorsi con i pensieri agli anni della Ducati, ecco la mia moto MANIA era scoppiata più forte di prima.

Qui primi chilometri in sella, furono fantastici, indimenticabili e unici... a quei. primi chilometri ne seguirono altri fatti in questi ultimi mesi, mai un pentimento, un ripensamento... anzi al contrario ora sono più convinto che mai e per questo devo anche ringraziare Monia, la mia ragazza, che se non avesse avuto la sensibilità di capire il mio momento, restando ferma con quel secco suo NO, non avrei mai avuto la possibilità di tornare in sella con la serenità di avere al mio fianco una compagna che vive le mie stesse EMOZIONI.
 
3896892
3896892 Inviato: 12 Mar 2008 9:36
 

Io sono passato dal Transalp 600 della scuola guida alla zetina con 106 cavalli... dopo averla ritirata dal concessionario e fatto un giretto, mi sono detto "mmmmmazza mi sa che ho esagerato, mi sa che con questa prima o poi mi stampo" e la sera ero piuttosto preoccupato/spaventato... Ma dopo averci preso confidenza, direi che ora è una propaggine del mio corpo! icon_biggrin.gif
 
3897511
3897511 Inviato: 12 Mar 2008 11:34
 

mi sembra una buona occasione per fare un primo post decente^^

la prima volta.....non so neanche come spiegarlo....dico innanzitutto che e stato 1 mese fa...con un 748s biposto del 98, ma praticamente nuovo, il mio grandissimo amico che me l'ha venduto lo utilizzava pochissimo causa problemi di schiena e piuttosto che tenerlo fermo me lo ha venduto a prezzo bassisimo. e qui potrei fermarmi perche credo che chiunque in questo forum può percepire le emozioni che ho provato.
ma andiamo con ordine:
....ho 22 anni.
....ho sempre sognato in rosso.sogni di bicilindrici e di quel ticchettio della frizione che ascoltavo quando lo zio veniva a trovarmi.
beh..
Finisce la scuola inizio a lavorare e dopo un anno e mezzo mi decido a dare la patente; a dirla tutta la prima moto che ho guidato e stata la bmw della scuola.una grande emozione ma una moto da turismo tarata per curve lente e marce corte per velocità nel rispetto totale dei limiti.
Era la prima volta che toccavo un mezzo a due ruote con il cambio ma mi e sembrato facile.3 settimane e avevo la patente in mano.

Poi arriva la notizia dal mio amico e allora mi ci sono buttato.una moto del genere con soli 11k di km e tenuta quasi da salone non me lo potevo fare scappare.(versione replica shell advance se vogliamo essere precisi)
corri a pagare bollo assicurazione e tutto....capita un giorno di sole e salgo con impazienza.la postura totalmente diversa.rigida, una sella scomoda, un serbatoio che ti punta come pochi.ma la cosa che mi ha stupito piu di tutte era la frizione.
Seppure mi avesse "istruito" sull'uso di questa parte unica, rimasi basito dalla sua durezza e solidità.(sono alto ma molto magro quindi richiedeva un po di sforzo) accesi il motore e....boom!... avevo un cuore che batteva sotto il sellino.un tripudio di piacere sentire quei colpi secchi provenire dal motore e quel secco rumore metallico a folle inserita.
misi casco tuta guanti e via.si parte!
tlac. un suono secco annunciò la prima marcia e la graduale sgasata (molto incerta lo ammetto) fu incredibile...non capivo più niente non aveva nulla a che fare con il mezzo che guidai a scuola.mi sembrava di essere su un missile.(per quanto piano andassi)
scalai le marcie con disinvoltura ma troppo lentamente per timore e lei si lamentava moto si lamentava..borbottava.
arrivai alla prima curva e fu ancora più incredibile.la mia via era costituita da un lungo rettilineo di 1 km con un grosso curvone al termine, che proseguiva poi con un altro rettilineo.Quando mi trovai davanti al curvone ero già emozionato con il cuore a 1000. Sapevo cosa fare e mi era stato detto come comportarmi in curva con quel genere di moto ma tutto rimane nelle proprie mani...anzi dovrei dire nelle proprie gambe=)
scalai marcia, impostai la curva e misi leggermente fuori una chiappa, peso spostato sulle gambe e la moto si piegò^^ poco ma quel tanto che basta a chiedermi se ero veramente io quello sopra quel bisonte su ruote..

ora sono arrivate le belle giornate e ogni giorno e un emozione unica e un esperienza nuova.mi sento sempre piu sicuro e fluido anche se prima di tutto viene la prudenza e la sicurezza.

spero di non avervi annoiato troppo ma non potevo non esprimermi in altro modo^^
 
5986320
5986320 Inviato: 14 Ott 2008 0:17
 

Primo giro su un mezzo a due ruote: Minarelli 50 degli anni '70, che era stato di mio fratello...che dire, moto con frizione granitica, incollata, piena di ruggine...ma che motore...!!!! Mio fratello, facendoci qualche gara, aveva ben pensato di potenziarlo...e appena sceso, ingenuamente, ho detto "Ma..stavo andando ai 50????" e mio padre "Mah a dire il vero quella fa intorno agli 85..." icon_rolleyes.gif icon_asd.gif
 
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