In caso di mancato arresto ad un "posto di blocco" si incorre nel comma 6 dell'art.192, in caso di "inseguimento" presumo anche nel comma 7 del suddetto articolo.

Quest'ultimo stabilisce una sanzione AMMINISTRATIVA (da euro 1.324 a euro 5.302) ma solo SE IL FATTO NON COSTITUISCE REATO, caso in cui invece si incorre nel penale.

La violazione più palese che mi viene in mente riguarda l'art. 337 cp, cioè la resistenza a pubblico ufficiale: non mi risulta però facile capire se questo caso rientri nella fattispecie o meno. Credo che molto sia rimesso anche all'interpretazione giurisprudenziale.

Poi l'esistenza o meno di detti stupefacenti, che ovviamente darebbe il colpo finale al tutto, è ovviamente indimostrabile a meno che non la si ammetta pubblicamente su internet, con tanto di smiles.

Se la pattuglia della municipale era in movimento guidando tranquilla, non si trattava sicuramente di un posto di blocco, però. Quindi suppongo che il fatto sia regolamentato da altri articoli del CdS.

Art. 192.
Obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti

1. Coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all'invito dei funzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l'espletamento dei servizi di polizia stradale, quando siano in uniforme o muniti dell'apposito segnale distintivo.

2. I conducenti dei veicoli sono tenuti ad esibire, a richiesta dei funzionari, ufficiali e agenti indicati nel comma 1, il documento di circolazione e la patente di guida, se prescritti, e ogni altro documento che, ai sensi delle norme in materia di circolazione stradale, devono avere con sé.

3. I funzionari, ufficiali ed agenti, di cui ai precedenti commi, possono:

- procedere ad ispezioni del veicolo al fine di verificare l'osservanza delle norme relative alle caratteristiche e all'equipaggiamento del veicolo medesimo;

- ordinare di non proseguire la marcia al conducente di un veicolo, qualora i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione o i pneumatici presentino difetti o irregolarità tali da determinare grave pericolo per la propria e altrui sicurezza, tenuto anche conto delle condizioni atmosferiche o della strada;

- ordinare ai conducenti dei veicoli sprovvisti di mezzi antisdrucciolevoli, quando questi siano prescritti, di fermarsi o di proseguire la marcia con l'osservanza di specifiche cautele.

4. Gli organi di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza possono, per controlli necessari ai fini dell'espletamento del loro servizio, formare posti di blocco e, in tal caso, usare mezzi atti ad assicurare, senza pericolo di incidenti, il graduale arresto dei veicoli che non si fermino nonostante l'ordine intimato con idonei segnali. Le caratteristiche di detti mezzi, nonché le condizioni e le modalità del loro impiego, sono stabilite con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e della giustizia.

5. I conducenti devono ottemperare alle segnalazioni che il personale militare, anche non coadiuvato dal personale di polizia stradale di cui all'art. 12, comma 1, impartisce per consentire la progressione del convoglio militare.

6. Chiunque viola gli obblighi di cui ai commi 1, 2, 3 e 5 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335. (1)

7. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 4, ove il fatto non costituisca reato, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.324 a euro 5.302. (1)

In proposito si segnala una recente presa di posizione sempre della Corte d’Appello di Milano Sez. II, 4-05-2006, S.C., che, riferendosi espressamente ad una situazione nella quale il soggetto non abbia adempiuto all’obbligo di rispettare l’alt imposto dalle forze dell’ordine, ha evidenziato come “Integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) la condotta del soggetto che alla guida di un ciclomotore senza indossare il casco, non ottempera all'alt intimato dai vigili e si dà alla fuga”.

Ancor prima la S.C. ebbe ad affermare che “Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale la violenza consiste in un comportamento idoneo ad opporsi, in maniera concreta ed efficace, all'atto che il pubblico ufficiale sta legittimamente compiendo, sicchè deve rispondere di tale reato il soggetto che, alla guida di un'autovettura, anziché fermarsi all'alt intimatogli dagli agenti di polizia, si dia alla fuga ad altissima velocità e, al fine di vanificare l'inseguimento, ponga in essere manovre di guida tali da creare una situazione di generale pericolo” (Cfr. Cass. pen. Sez. IV, 14-07-2006, n. 41936 (rv. 235535), C.G.).

Comunque, bisogna ammettere che il suddetto "bambino" (perchè alla fine è sempre facile sentirsi adulti, ma quando ti fai un paio di giorni al gabbio la storia cambia, stranamente...) abbia fatto una bella cavolata, sempre per minimizzare. Cioè, se avesse fatto un incidente, la sua famiglia avrebbe pagato cifre esorbitanti e, probabilmente, venduto ogni cosa per pagare i suoi danni. In più il processo penale per la detenzione di stupefacenti e magari guida sotto l'effetto di droga (non tutti sanno che l'erba rimane nel corpo, se utilizzata in modo relativamente continuativo, anche per 90 giorni).
Evidentemente alcuni genitori sono degli incoscienti a dare in mano ad un bambino un mezzo che, a tutti gli effetti, è in grado di creare grandi enormi problemi se non utilizzato con la capoccia. Evidentemente l'utente non ha dimostrato tale maturità.

Predica finita

Non cadiamo nell'errore, alquanto inflazionato, di dare tutta la colpa ai genitori.

Certo problemi educativi e/o di altro tipo possono portare a conseguenze comportamentali, ma altrettanto incide l'attitudine personale.

In più un consumatore di droghe leggere (come il THC) non sempre è facilmente individuabile da chi gli sta intorno, soprattutto se nei momenti in cui è in famiglia non si trova sotto effetto di stupefacenti.

Beh, però visto che il compito di un genitore è quello di educare la propria prole, evidentemente hanno fallito nello scopo. Se, magari (sottolineo magari), avessero prestato un po' più d'attenzione, questo topic non sarebbe esistito. Poi, può anche essere che abbia genitori attenti e premurosi ma che sia lui una testa di rapa. E' anche possibile.
Poi, vero, è relativamente difficile riconoscere un "cannaiolo", ma non impossibile comunque

Diciamo che è più facile se a doverlo riconoscere è un altro "cannaiolo".

Oppure bisogna tenere a bada le scorte di dolci in casa per registrare un consumo anomalo.

Mamma mia che tristezza...sto esserino che va in giro fottendosene di tutto e tutti trasportando anche stupefacenti con la genialita' di un criceto, si riempie il pannolone appena vede i vigili e chiede "aiuto" ad un forum per sapere se gli faranno toto al sederino.
Vorrei essere tuo padre per una mezz'ora, o ti drizzo o vado in galera.

Salve oggi ero dietro con una mia amica in motorino lei aveva il casco, abbiamo visto la locale rotonda le ho subito detto di coprire la targa (ora non so quanto bene sia riuscita) si sono messi a inseguirci e una rotonda che sbucava sulla pista ciclabile dove li abbiamo seminati, le mie domande ora sono: entro quanto tempo possono venirmi sotto casa? o altrimenti cosa potrebbe succedere? quali multe o sanzioni mi possono arrivare? rispondetemi sono molto preoccupato.

(non potevo proprio fermarmi perchè mi avrebbero visto il sottosella e sarei in guai più grossi.)

Si' ho estremizzato...ma non del tutto: che a quattordici-quindici anni si sia gia' invischiati con spacciatori e spinelli e' una cosa di gravita' assoluta e un genitore deve fare quello che deve.

Non ne dubito, qualche esperienza di vita ce l'ho , dei figli anche e lo dico proprio per questo: se avessi scoperto che i miei, figli dico, si fossero sollazzati di quella m***a li' (non ti fidare di quelli che dicono che non fa niente) un paio di calci in culo li prendevano di solo antipasto. E se lo scoprissi adesso farei lo stesso, grandi e vaccinati che sono.
Un genitore non deve essere un amico o complice, deve essere un insopportabile scassamaroni sul quale fare affidamento, sempre.
E poi sperare che ti vada di culo.

Scassamaroni non vuol dire oppressivo