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Test Caschi Altroconsumo 2012
13064807
13064807 Inviato: 29 Feb 2012 21:35
 



xzchris ha scritto:
Per me queste prove non contano proprio nulla tanto se mi pianto a 200 all'ora contro un ostacolo cosa mi serve salvarmi la testa quando tutto il resto e' spappolato??Penserete mica di sopravvivere....

P.s.Io ho sempre avuto caschi Arai...tranne l'ultimo(x-lite 802) ed indosso sempre la tuta ....ma penso che l'unica cosa che ti salvi la vita in moto sia la fortuna....

Eh sí, cosa potrei dire, uno chi non ha la testa fa lo stesso che casco indossa. Se ogni tanto leggi anche i giornali, vedrai che succedono tanti incidenti a velocitá relativamente basse e finiscono male, spesso con la morte del motociclista. Per uno chi viene sfalciato da una macchina a 70-80 km/h e sbatte la testa contro l'asfalto (tanto lí la velocitá dell'impatto non é quella della moto ma molto di meno, tranne se vai contro un muro) si puó salvare con un buon casco sulla testa. Per gli altri che sfrecciano a 200 perché si sentono troppo fighi ci sará sempre il palo dedicato e non c'é dio che li salva.
 
13064818
13064818 Inviato: 29 Feb 2012 21:36
 

lilit ha scritto:


se così fosse non si spiega perchè siano così diversi i risultati finali.

Infatti.

Sharp dice: "For every helmet model, we run 32 tests on seven helmets across a range of sizes – assessing how well each helmet could protect the brain in the event of a crash."
Ovvero, per ogni modello di casco fanno 32 test su sette esemplari di misure diverse. Non è chiaro se i 32 test li ripetono su ogni casco o se li ripartiscono tra i vari esemplari in prova. Io penso che in qualche modo li ripartiscano perchè non avrebbe senso provare impatti a tre velocità diverse sullo stesso punto dello stesso casco, ma è una mia estrapolazione.

La spiegazione di Altroconsumo è un pò più difficile da tradurre in italiano, e non coincide esattamente con quello che dice il loro video:

"Precisiamo che per ogni modello sono stati testati un minimo di 13 prodotti e che le prove di impatto sono state eseguite su un minimo di 2 campioni per ogni prodotto. Ogni volta che un prodotto non ha superato la prova è stato testato almeno un secondo campione dello stesso tipo di prodotto nelle medesime condizioni (stessa taglia, stesse condizioni di caldo o freddo, stesse superficie di impatto, stessi punti di urto)."

Inoltre dal video sembra che provino caschi solo di tagli L e XS ma non M (boh?). Sempre dal video sembrebbe che facciano test con superfici piatte e angolate sui cinque punti previsti dalla normativa (ECE?) più altri test sugli altri quattro punti "identificati dagli esperti" (boh?). Se (ma questo loro non lo dicono) su ogni punto fanno test con entrambi i tipi di superficie allora dovrebbero eseguire (5+4)*2=18 test a casco, ma anche questa è una mia illazione.

Ancora: Sharp parla di velocità lineare di impatto, mentre Altroconsumo parla di simulazione di caduta, quindi se è vero dovrebbe trattarsi di moto uniformemente accelerato.

Ancora: Sharp prova i caschi anche a velocità superiore a quella dei test di omologazione (8,5 m/sec contro 7,5 di ECE e di Altroconsumo).

Ancora: Altroconsumo fa le prove di riscaldamento e raffreddamento dei caschi a temperature estreme, che Sharp da per scontate perchè già previste dalla normativa ECE.
A proposito, non è chiaro cosa intende Altroconsumo quando parla di test fatti in "stesse condizioni di caldo o freddo", è chiaro che se - per esempio - dovessero fare le prove di impatto a -50 C° i risultati non sarebbero gran che...

Ancora: Mi pare di aver capito che Altroconsumo fa anche test della visiera, ma con criteri diversi da quelli ECE.

Ancora: Sharp fa anche test di impatto su superfici oblique.

Insomma, anche volendo prendere per buona la buona fede di Altroconsumo è chiaro che i loro test non sono confrontabili nè con quelli ECE 2205 nè con quelli Sharp e se è per questo neppure con quelli di Snell che sono i più difficili da superare. Il che lascia perplessi sulla loro richiesta di abolire l'omologazione ONU ECE 2205... è chiaro che dato un qualsiasi set di test di omologazione se ne può inventare a tavolino un altro che da risultati diversi (ad esempio io potrei inventarmi l'omologazione Django:2012 © che dimostra che nessun casco in commercio è sicuro, basta metterli a mollo nell'acido e poi spararci sopra con un bazooka icon_mrgreen.gif), però senza una base scientifica che permette di stabilire quali requisiti di protettività è possibile chiedere a un casco le chiacchiere stanno a zero.

In ogni caso l'omologazione ECE (che è usata in tutta Europa senza che nessuno abbia nulla da ridire) si basa su studi scientifici sottoposti a peer review. Altroconsumo per chiederne l'abolizione si basa su test fatti in un sedicente laboratorio segreto e sulle scoperte dei loro "esperti"... spero che questi esperti pubblichino un articolo su Science o Lancet in modo da poter esaminare le loro argomentazioni, ma nel frattempo sto con Sharp icon_cool.gif
 
13065658
13065658 Inviato: 29 Feb 2012 23:32
 

Ho appena comprato un Arai Axces. Poiché il casco é obbligatorio per legge per motivi di sicurezza, la Legge o impedisce a Berracing Arai di venderlo in Italia o fa chiudere Altroconsumo. Ciao
 
13065723
13065723 Inviato: 29 Feb 2012 23:41
 

qualche numero di altroconsumo l'ho letto anch'io a suo tempo.

più di tanto non mi convinse.

mi diede l'impressione che tutto per la rivista fosse
o bianco
o nero,
e in merito ad argomenti per i quali potevo valutare direttamente li ricordo troppo semplicistici.

non so se sono cambiati, ma non ho la curiosità di verificare
 
13065748
13065748 Inviato: 29 Feb 2012 23:44
 

Se il casco é omologato (e nel tuo caso lo é) allora si puó vendere e si puó usare, anche se secondo certi test non é il massimo di sicurezza. Anche i caschi con 1 stellina sharp sono sempre omologati quindi hanno superato i test di omologazione.
I testi di Altroconsumo non so quanto sono attendibili, sharp sembra un ente serio ed indipendente, ma anche loro dicono sul sito che sono tanto fattori importanti (ad es. come ti calza il casco)
 
13065890
13065890 Inviato: 1 Mar 2012 0:04
 

Breve riassunto: SHARP è un ente governativo britannico senza scopo di lucro. La cosa buona è che non essendo a scopo di lucro può sparare a zero su chiunque: l'unico interesse è la sicurezza... la vestibilità, la comodità vengono in secondo piano. Questo spiega abbondantemente perché caschi superblasonati e comodissimi nonché insonorizzati le prendano da caschi di livello inferiore. A SHARP interessa solo ed esclusivamente la sicurezza secondo una logica spartana. Ora, ad alcuni può piacere, ad altri meno ma la realtà è che per avere dati genuini e confrontabili, SHARP è lo standard di riferimento. Altroconsumo è niente.

Ps. non consiglierei mai ad alcuno di prendere un casco sicurissimo ma scomodo; anche la vestibilità, se si fanno giri importanti ha una sua fondamentale importanza: grazie a Dio c'è scelta tra i modelli più sicuri... basta scegliere... io ho la fortuna di trovarmi alla perfezione con i Caberg... 0509_up.gif
 
13067805
13067805 Inviato: 1 Mar 2012 16:32
Oggetto: Mah....
 

Come da titolo "Mah!"...
Altroconsumo...Ma perchè questi test sui caschi,o su altro abbigliamento da moto,deve farli una rivista che niente a che fare con il motociclismo? Perchè non vengono fatti da "vere" riviste di motociclismo?
Comunque,mi fido più dei test SHARP che dei test fatti da una rivista che "prova" troppi prodotti diversi...I caschi non sono saponi per lavatrice,ne ferri da stiro,ne termocoperte....
E' anche vero,che se non fosse stato per il primo articolo di Altroconsumo sui caschi,uscito qualche anno fa,nessuno di noi avrebbe capito la differenza tra un casco marchiato "Pinco Pallino",venduto a 50 euro nei discount,ed un "Bell" da 400 euro,venduto nei negozi specializzati di articoli per motociclismo...
In molti credevamo fosse solo per il solito discorso che i negozianti di articoli specializzati,fossero "ladri" e ricaricassero un 300% su quel casco...mentre la grande distribuzione avesse dei prezzi più "umani"...
Nessuno di noi conosceva il sito SHARP...e nessuno di noi comprava un casco,od altro abbigliamento tecnico,basandosi sui test fatti da Enti,governativi e non.
Ci basavamo sul colore...la comodità...il prezzo...e chi poteva spendere un pò di più,sulla marca conosciuta...Ma solo chi era motociclista da tempo,conosceva Nolan,AGV,Bell...od altri... Tutti gli altri,i motociclisti della domenica,gli scooteristi...si basavano su altri parametri..non ultimo,come detto sopra,il prezzo.
Adesso,dopo l'ennesimo test fatto da Altroconsumo,che magari vede il nostro casco bocciato...mentre su SHARP ha 5 stelle...di chi fidarci?
Semplicemente,di noi stessi. La sicurezza finale,parte da noi. Certo,basiamoci su ciò che ci "consiglia" SHARP od Altroconsumo,ma è inutile poi acquistare uno Shoei da 500 euro,se poi indossiamo abbigliamento non protettivo...e magari slalomando tra le auto o guidando in mezzo al traffico come se fossimo a Vallelunga...O ci vestiamo completamente di nero...sopra la nostra belva,tutta nera...magari con microfrecce e microluci posteriori...perchè fanno "trend",risultando così semi-invisibili agli automobilisti..
Quindi,ok il casco 5 stelle,ma affiancato da abbigliamento tecnico protettivo ad alta visibilità,luci ben visibili...meglio se a led ad alta luminosità...e TANTA prudenza! doppio_lamp.gif
 
13067939
13067939 Inviato: 1 Mar 2012 17:09
 

piciul ha scritto:
... mi sembra assurdo che un semplice test possa far nascere dei dubbi riguardo a dei caschi che hanno come prezzo di partenza i 500 EU (leggasi Arai) e poi per me, seguendo una legge ancestrale, più pago e più il casco è buono quindi non è concepibile, neanche lontanamente, che venga superato da un prodotto spudoratamente di classe economica.


quindi se faccio la cacca in un vaso e la modello a forma di casco, poi lo metto fuori a 1200 euro allora è buono?
 
13068022
13068022 Inviato: 1 Mar 2012 17:34
 

brusca ha scritto:


quindi se faccio la cacca in un vaso e la modello a forma di casco,


si però la devi fare dura per modellarla... icon_asd.gif
 
13068272
13068272 Inviato: 1 Mar 2012 18:37
 

Quelli chi avevano comprato il casco dei loro sogni, quello che costa un occhio perché il loro idolo lo usa in motoGp.... poi non é risultato tra i migliori nel test sharp, loro diranno sempre che questi test non valgono niente.
Io credo che la gente dubitava ugualmente anche quando hanno pubblicato i primi test euroNcap per le macchine, perché c'erano anche lí auto costose -e secondo le proprie pubblicitá molto sicure- che poi non sono usciti tanto bene dal crash test. Ora siamo abituati che fanno i test e le case automobilistiche si sono adeguati, come anche shoei (solo un esempio) che ultimamente fa i nuovi modelli da 5 stelle. Credo che tra un po' di anni sharp diventerá un riferimento come euroNcap. Poi, é un altro discorso che il modello precedente della BMW serie 5 aveva solo 4 stelle, mentre la Panda ne ha 5, se potessi scegliere prenderei la BMW icon_biggrin.gif Lo stesso discorso vale anche per i caschi, contano anche altri fattori.
 
13068498
13068498 Inviato: 1 Mar 2012 19:21
 

brusca ha scritto:


quindi se faccio la cacca in un vaso e la modello a forma di casco, poi lo metto fuori a 1200 euro allora è buono?


no non volevo dire questo sono stato fraiteso......
volevo dire che la mente umana ad un impatto istantaneo, questo vale per qualsiasi bene dal cellulare al libro per cani, reagisce secondo la legge se costa di più è sicuramente più buono, salvo poi trovare i vari test sharp o altroconsumo o snell e ti dicono che non sempre è cosi ma bisogna indagare a fondo e rendersi conto per bene come è fatta una cosa
 
13068864
13068864 Inviato: 1 Mar 2012 20:25
 

piciul ha scritto:

bisogna indagare a fondo e rendersi conto per bene come è fatta una cosa

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13068998
13068998 Inviato: 1 Mar 2012 20:47
 

Ho letto l'articolo e volevo fare un paio di considerazioni personali.
Come è possibile (può anche essere, ma mi pare perlomeno strano) che una casco (arai) abbia un assorbimento urti pessimo nella taglia L e buono nella taglia S e XS???
Poi ci sono alcuni casci (airoh agv shark) che sono stati "fregati" nei test, quelli dell'omologazione, dalla visiera.
Poi se leggi l'articolo dice che c'è la possibilità di adottare tre metodi diversi per la sicurezza della visiera e loro hanno usato il più restrittivo, però se per l'omologazione se ne può usare uno dei tre non vedo perchè dire che questi caschi non hanno superato nemmeno le prove di omologazione, magari con uno degli altri metodi permessi lo avrebbero fatto.
Infine nessuno dei caschi sottoposti a verifica, in nessuna voce ha ottenuto una valutazione migliore di buono.
Hanno altre valutazioni oltre a buono, accettabile e pessimo ???
Perchè se ci sono valutazioni migliori di buono (tipo ottimo o eccelente) è, secondo me, preoccupante anche il fatto che nessun casco l'abbia ottenuta in nessuna voce.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13069547
13069547 Inviato: 1 Mar 2012 22:16
 

Io l'articolo non l'ho letto, ma condivido le tue perplessità. Assomiglia in modo preoccupante al test dell'anno scorso, quando avevano considerato pericoloso un esemplare di casco che rientrava nelle tolleranze previste dal protocollo di omologazione...

Comunque sembra che l'ANCMA si stia cominciando a scocciare:
Link a pagina di Motociclismo.it

Ora aspettiamo le risposte dei produttori...

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13070716
13070716 Inviato: 2 Mar 2012 10:20
 

Ho letto l'articolo anch'io, continuo ad avere fiducia in questa rivista anche se non capisco perché non riveli chi ha eseguito i test.
Nell'articolo è notevole la differenza nei risultati tra le diverse taglie delle calotte.
Ovviamente tra le stellette sharp e altroconsumo guardo le prime ma credo che un controllo diverso non faccia male e che aiuti a mantenere alto il livello di attenzione su questi prodotti e i criteri di omologazione, una cosa positiva per noi tutti 0509_up.gif

Django ha scritto:
Ora aspettiamo le risposte dei produttori

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già

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13070830
13070830 Inviato: 2 Mar 2012 10:53
 

la cosa che dvrebbe far pensare è che anche per la sharp alcuni caschi arai hanno avuto delle difficoltà, non arrivando a dire che sono pessimi ma che hanno superato il test con un po più di difficoltà rispetto ai caberg o ad altri dai nomi meno altisonanti.
 
13071413
13071413 Inviato: 2 Mar 2012 13:21
 

I test di impatto Sharp sono più severi di quelli di omologazione, e un casco che prende poche stelle (al limite anche una sola) ai test Sharp è comunque in regola con l'omologazione ECE-2205 (anche perchè Sharp prova solo caschi in commercio che l'omologazione ECE-2205 l'hanno già ottenuta). Insomma, lo scopo di Sharp non è quello di sostituire l'omologazione ECE-2205 o tantomeno di scoprire i caschi "pericolosi", ma solo di stabilire una graduatoria di protettività tra i caschi regolarmente omologati.

Che poi con quello che costano i caschi che hai citato uno dovrebbe potersi aspettare qualche stella in più è un'altro paio di maniche.... icon_wink.gif



PS: Per chi avesse voglia di studiarsi nei dettagli come funziona l'omologazione ECE-2205 qui c'è il PDF con la normativa ufficiale e i protocolli di test. Attenzione: la lettura richiede una formazione tecnica un pò più complessa di quella che serve per misurare il peso dei detersivi o la lunghezza delle zucchine icon_wink.gif

Link a pagina di Live.unece.org
 
13071443
13071443 Inviato: 2 Mar 2012 13:30
 

HGH ha scritto:
...
Ovviamente tra le stellette sharp e altroconsumo guardo le prime ma credo che un controllo diverso non faccia male e che aiuti a mantenere alto il livello di attenzione su questi prodotti e i criteri di omologazione, una cosa positiva per noi tutti 0509_up.gif

Quoto 0509_up.gif
D'altro canto bisogna però fare attenzione a non ledere la reputazione di alcune aziende che lavorano seriamente nel rispetto delle normative solo per fare uno scoop e vendere qualche giornale in più icon_wink.gif
 
13071504
13071504 Inviato: 2 Mar 2012 13:47
 

Django ha scritto:
Che poi con quello che costano i caschi che hai citato uno dovrebbe potersi aspettare qualche stella in più è un'altro paio di maniche.... icon_wink.gif



esattamente quello che dico io, ma allora rivoltiamo la frittata e mi chiedo con quello che investono certo aziende come mai non raggiungono livelli superiori rispetto ad aziende che investono meno? prendendo sempre ad esempio sempre le stesse due aziende Arai, che rappresenta la fascia alta , e la caberg, che rappresenta quella popolare.
 
13072096
13072096 Inviato: 2 Mar 2012 16:13
 

Mah, la risposta cinica è che investire in sponsorizzazioni e pubblicità non porta necessariamente a un miglioramento del prodotto. icon_twisted.gif

Però per fortuna il discorso è più complesso di così. Il problema è che i test Sharp (gli unici che permettono di fare confronti) hanno ridefinito il concetto di "livello superiore" fornendo una serie di criteri validi per tutti, e a questo punto la maggior parte dei produttori ha cominciato a sfornare dei caschi che facciano bella figura anche con Sharp. Un caso ovvio è Shoei, che dai primissimi test non usciva granchè bene ma ha subito presentato modelli che ottengono un rating migliore.

Anche perchè, e qui torniamo in modo cinico, non è che per fare un casco a cinque stelle ci vuole chissà quale tecnologia aliena... nel caso di Arai il problema era la calotta profilata sulle tempie che magari sarà aereodinamica e/o farà la "testa piccola" (mai capito perchè quest'ultima cosa è tanto importante, per me un casco è un casco e non un f*ttuto accessorio di bellezza), però determina anche punteggi bassi nei test di impatto laterali. Prima o poi anche loro faranno in modo di avere quelle maledette cinque stelle e l'equilibrio cosmico sarà ristabilito. icon_cool.gif
 
13072227
13072227 Inviato: 2 Mar 2012 16:46
 

piciul ha scritto:
la cosa che dvrebbe far pensare è che anche per la sharp alcuni caschi arai hanno avuto delle difficoltà, non arrivando a dire che sono pessimi ma che hanno superato il test con un po più di difficoltà rispetto ai caberg o ad altri dai nomi meno altisonanti.


Che prenda poche stelle in un test sharp ci può anche stare, al limite, ma questi hanno detto che questi caschi non superano nemmeno le prove di omologazione.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13072250
13072250 Inviato: 2 Mar 2012 16:53
 

Poi anche il fatto che non venga rivelato l'ente o il laboratorio che ha effettuato i test e il fatto che ci siano solo dei giudizi senza neanche un numeretto danno un po' da pensare.

Alla fine della fiera è come se avessero detto:
Questo casco è buono e questo fa schifo, parola di scout.


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13072599
13072599 Inviato: 2 Mar 2012 18:45
 

Un'altra domanda mi sorge spontanea...
Non è sbagliato fare i test di impatto su 4-5 punti prestabiliti?
Ovvio che non si può testare il casco su 100 punti, e ovvio che i punti devono essere uguali per tutti per rendere i test paragonabili, ma non vorrei che le ditte rinforzassero quei 4 punti e basta...
doppio_lamp_naked.gif
 
13073086
13073086 Inviato: 2 Mar 2012 20:39
 

Il fatto che ci siano 4/5 punti prestabiliti serve proprio per poter rendere i test paragonabili, il rovescio della medaglia è che volendo si protrebbe omologare un casco con dei grossi buchi nella calotta.
Magari per evitare questo si potrebbero aumentare i punti di impatto e passarli da 4/5 a 18/20.
C'è anche da dire che, secondo me, il test migliore sarebbe quello di fare le prove su dei punti presi a caso, come succede in caso di caduta, in questo modo però sarebbe più difficile fare dei paragoni.

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13073265
13073265 Inviato: 2 Mar 2012 21:12
 

Django ha scritto:
Mah, la risposta cinica è che investire in sponsorizzazioni e pubblicità non porta necessariamente a un miglioramento del prodotto. icon_twisted.gif

Però per fortuna il discorso è più complesso di così. Il problema è che i test Sharp (gli unici che permettono di fare confronti) hanno ridefinito il concetto di "livello superiore" fornendo una serie di criteri validi per tutti, e a questo punto la maggior parte dei produttori ha cominciato a sfornare dei caschi che facciano bella figura anche con Sharp. Un caso ovvio è Shoei, che dai primissimi test non usciva granchè bene ma ha subito presentato modelli che ottengono un rating migliore.

Anche perchè, e qui torniamo in modo cinico, non è che per fare un casco a cinque stelle ci vuole chissà quale tecnologia aliena... nel caso di Arai il problema era la calotta profilata sulle tempie che magari sarà aereodinamica e/o farà la "testa piccola" (mai capito perchè quest'ultima cosa è tanto importante, per me un casco è un casco e non un f*ttuto accessorio di bellezza), però determina anche punteggi bassi nei test di impatto laterali. Prima o poi anche loro faranno in modo di avere quelle maledette cinque stelle e l'equilibrio cosmico sarà ristabilito. icon_cool.gif


E tu di equilibri cosmici te ne intendi, eh... icon_asd.gif
 
13073803
13073803 Inviato: 2 Mar 2012 22:48
 

Iskander66 ha scritto:


E tu di equilibri cosmici te ne intendi, eh... icon_asd.gif

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13074319
13074319 Inviato: 3 Mar 2012 1:15
 

C'e da ricordare che come specificato nel filmato di altroconsumo esistono 3 tipi diversi per effettuare test per il superamento del casco...e secondo voi una casa userebbe quello più complicato per far omologare il suo casco oppure quello più semplice?ecco perchè sembra vengano omologati...perchè ognuno sceglie quello che vuole...e sopratutto nessuno testa le visiere che sono molto molto importanti
 
13074419
13074419 Inviato: 3 Mar 2012 3:38
 

FraXJ6 ha scritto:
C'e da ricordare che come specificato nel filmato di altroconsumo esistono 3 tipi diversi per effettuare test per il superamento del casco...e secondo voi una casa userebbe quello più complicato per far omologare il suo casco oppure quello più semplice?

A parte il fatto che se esiste un sistema semplice e uno complicato per fare la stessa cosa non è detto che scegliere quello complicato sia sempre e comunque una mossa vincente, anzi di solito è il contrario icon_wink.gif , le cose non stanno esattamente così.

Il test di diffusione e trasmissione della luce (che Altroconsumo chiama impropriamente "test della visiera") in realtà è solo uno dei vari test di omologazione che la normativa ECE:2205 prevede per le visiere: è descritto nell'annex 11 del protocollo di test ECE:2205: Link a pagina di Live.unece.org e serve - come dice il nome - a determinare il coefficiente di diffusione e trasmissione della luce della visiera, cioè le qualità ottiche della medesima. La differenza tra le tre modalità di test consiste solo nella configurazione e nella calibrazione del dispositivo usato, che è sempre un arrangiamento di laser, lenti e specchi, e nelle formule matematiche da usare per calcolare gli indici a partire dalle letture degli strumenti.

EDIT: per fare un esempio semplificato, è come se volessi calcolare la velocità di una moto. Il modo più ovvio consiste nel cronometrare quanto ci mette ad andare dal punto a al punto b, ma in teoria potresti anche dare un cronometro al pilota, farlo fermare (o meglio fargli lampeggiare i fari o fare qualche altro segnale) dopo n secondi e misurare lo spazio che ha percorso. Il secondo sistema è più complicato e il calcolo da fare è diverso, ma se viene eseguito senza errori il risultato è lo stesso icon_cool.gif

Quindi non è che il metodo a) prevede l'uso di tecnologia aliena che usa solo Altroconsumo nel suo laboratorio segreto e i metodi b) e c) dicono di mettere il casco in testa a uno che passa per strada e chiedergli "quante dita sono queste?" icon_mrgreen.gif ... si tratta sempre di rilevazioni strumentali fatte con una strumentazione complessa e sofisticata, e l'indice di diffusione e trasmissione richiesto per l'omologazione è sempre quello, non è che se uno sceglie il sistema a) invece del sistema b) la luce che passa per la visiera risulta di qualità migliore. E in ogni caso il sistema di test lo sceglie il laboratorio che esegue i test, e non il produttore del casco.

Citazione:
ecco perchè sembra vengano omologati...perchè ognuno sceglie quello che vuole...e sopratutto nessuno testa le visiere che sono molto molto importanti

Se nessuno testa le visiere secondo te da dove saltano fuori i tre metodi da adottare per il test delle visiere ? Nel documento ufficiale che ho postato sopra, che comprende il protocollo completo dei testi di omologazione ONU ECE:2205 la parte dedicata ai test sulla visiera prende gli annex da 9 a 16 per un totale di 20 pagine su 108. Oltre a quello delle qualità ottiche ci sono test di abrasione (con un cannone lanciasabbia !), misure sull'angolo di visuale, sull'appannamento e quant'altro. Se la visiera non passa uno solo di questi test il casco non prende l'omologazione, e se ce l'aveva la perde.

Ah, e i test sui caschi e rispettive visiere vengono fatti su tutti i lotti di produzione e possono essere rieseguiti a richiesta delle autorità di uno qualsiasi dei circa 40 paesi che hanno adottato la normativa ECE:2205 - anche in questo caso è il laboratorio che riesegue i test (che non è necessariamente quello che fatto i test di omologazione) che sceglie quale metodologia usare per il test di diffusione, e potrebbe benissimo scegliere un metodo diverso da quello che è stato usato in sede di omologazione.

Insomma, se dopo aver letto l'articolo di Altroconsumo ti è venuto il dubbio che nessuno abbia testato la tua visiera originale puoi stare tranquillo: l'hanno testata e ha superato tutti i test che doveva superare icon_wink.gif
 
13074708
13074708 Inviato: 3 Mar 2012 11:20
 

Qualcuno s'e' incazzato. icon_asd.gif

la risposta di ARAI:

Con grande disappunto ci siamo imbattuti nei risultati pubblicati lo scorso 28 Febbraio 2012 da Altroconsumo riguardo al modello Arai Axces.
Dai risultati del test forniti da Altroconsumo abbiamo potuto identificare il lotto di produzione dei caschi oggetto della prova, tracciando il numero seriale dei prodotti. Nel mese di agosto 2011, l’istituto di prova accreditato che ha garantito l’omologazione ECE R22-05 del modello Arai Axces (TNO Automotive) ha condotto prove su campioni random di caschi Arai Axces facenti parte di questo stesso lotto. Tutti i caschi provenienti dal lotto hanno dimostrato di rispondere appieno ai requisiti richiesti senza riserva alcuna. Da ciò evinciamo che il modello Arai Axces soddisfa i requisiti di sicurezza definiti dalla normativa ECE R22-05.
Oltre a quanto sopra, non siamo fino a questo momento nella posizione di poter fare alcuna affermazione contro i risultati del test pubblicato da Altroconsumo, in quanto non sappiamo quale laboratorio abbia condotto tali test per conto di Altroconsumo.
Intendiamo comunque sottolineare che:
Il modello Arai Axces, in aggiunta ai requisiti previsti dalla ECE R22-05, è progettato per soddisfare i seguenti requisiti interni:
1. Test di Penetrazione effettuato con un cuneo del peso di 3 kg da un’altezza di 3 metri – dove il cuneo non deve entrare in contatto con la falsa testa.
2. Test d’Impatto contro una incudine metallica emisferica di 48 mm – dove il picco di accelerazione non deve superare i 275 G

Il modello Axces è progettato per rispondere ai requisiti sopra menzionati in qualsiasi punto della calotta sopra una specifica linea di test, come indicata dalla normativa Snell, al fine di offrire una protezione superiore alla persona che lo indossa.
A seguito dei punti di cui sopra, si può dichiarare che l’Arai Axces può essere ritenuto a tutti gli effetti un casco che offre una protezione superiore.

In ogni caso, riconosciamo ufficialmente che i risultati pubblicati da Altroconsumo rappresentano un episodio negativo contro questo modello. Di conseguenza decideremo quale tipo di azione sarà più appropriato intraprendere. Faremo un annuncio pubblico non appena giungeremo a una decisione al riguardo. Nel frattempo confermiamo esplicitamente che il modello Arai Axces offre a chi lo indossa un livello di protezione superiore.
 
13074941
13074941 Inviato: 3 Mar 2012 13:21
 

biondob ha scritto:


Che prenda poche stelle in un test sharp ci può anche stare, al limite, ma questi hanno detto che questi caschi non superano nemmeno le prove di omologazione.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif


Da quel che ho capito io non è che dicano che non hanno passato i test di omologazione.
Hanno detto che i test di omologazione sono troppo permissivi perché con la congiunzione stellare e urano in trigono con plutone si rompono se si esegue il magnifico futuro test di omologazione poncippò.

Se non passassero le prove di omologazione non sarebbero nemmeno in vendita icon_wink.gif
 
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