PARTE UNO
Voglio condividere con voi quella che è stata l'esperienza del mio viaggio più lungo e dividere in punti più o meno schematici l'organizzazione, il viaggio e le mie impressioni. Così chi si appresta a compiere un'impresa simile può prendere spunto dai lati positivi della mia avventura e organizzarsi per evitare gli imprevisti e gli errori che ho commesso.
Questa estate (2009) in circa due settimane ho percorso sulla mia bellissima Ninja verde, ben 3200 km attraverso 3 stati; Italia, Francia e Spagna.
Il giro che io e i miei compagni di viaggio abbiamo affrontato si può riassumere nelle 10 tappe che hanno scandito il percorso:
Torino - Bussana - Nimes - Barcellona - Tolosa - Bordeaux - Brem sur Mer - Moulins - Quarona - Torino
Il viaggio visto da Google Maps trasferendo i dati dal navigatore dà l'idea dell'incredibile giro.
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Come mi sono organizzato:
PIANIFICAZIONE DEL VIAGGIO.
A molti può sembrare una parte noiosa, ma è una delle più importanti e da seguire con più attenzione.
Con i miei compagni di viaggio, una coppia che ha viaggiato su una Hornet 600,ci siamo trovati una sera e abbiamo discusso per tre ore. Siamo partiti dalle città nelle quali sapevamo di doverci fermare cioè Bussana, Barcellona e Brem sur Mer. Armati di pc e Google Maps abbiamo cominciato ad unire le tre citta con Torino per vedere quale forma avrebbe preso il percorso e quali altre città avrebbe sfiorato. Poi ci siamo messi a discutere sulle tappe intermedie, sul tempo da metterci, su quale sarebbe stata la velocità media, se prendere l'autostrada o meno, su quanti km avremmo potuto fare al giorno e via così fino a scegliere gli hotel nei quali pernottare.
Quindi:
ABBIGLIAMENTO TECNICO.
Non è che mi sia proprio lanciato in chissà quali acquisti. In pratica ho affrontato il viaggio con la mia giacca da moto, un solo paio di guanti in pelle, stivali estivi, copri-tuta in due pezzi anti-pioggia e casco. Ho usato dei pantaloni cargo comodi che però non mi avrebbero offerto nessun tipo di protezione in caso di caduta. L'abbigliamento è stato quasi sempre all'altezza della situazione sotto il bel sole che ci ha accompagnato per il 90% del viaggio. Gli occhiali da sole incorporati nel casco sono stati una manna da cielo dato il continuo cambiamento di luce. Un secondo erano giù, quello dopo su; pensateci quando acquisterete il casco nuovo. Purtroppo quando ha piovuto i guanti in pelle hanno dimostrato il rovescio della medaglia inzuppandosi come biscotti nel latte. E lo stesso hanno fatto gli stivali. E' forse il caso di comprarsi del materiale idrorepellente e impermeabile, che di solito però fanno respirare di meno la pelle e sono più pesanti, oppure comprare copriguanti e copristivali.
Ecco come si sono presentate le nostre mani tolti i guanti dopo la bufera.
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ATTREZZATURA PER LA MOTO.
Alla moto in se ho apportato pochissimi cambiamenti. Ho controllato il peso a pieno carico e ho irrigidito la sospensione posteriore (aumentato il precarico); poi ho cambiato la gomma posteriore con una Prelli Demon. La vera e propria attrezzatura era composta semplicemente dalle borse (ma ne parlerò a parte dopo), dal navigatore e dal cuscino (si avete letto bene). Ricordatevi che se fate molti km è opportuno avere del grasso spray da mettere ogni tanto.
Ecco come si presentava la piccolina prima della partenza.
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. Ho un Garmin Zumo 550 con la cartina dell'intera Europa. Uno dei migliori acquisti della mia vita (credo che anche il Tom Tom Rider sia della della stessa qualità). Ragazzi, compratelo se potete. Il navigatore in moto è davvero un optional sfizioso ma del quale non potrete più fare a meno. Ho caricato tutti i tragitti e li ho seguiti tramite cuffia nel casco. Inoltre mi ha fornito moltissime informazioni utili. Registra tutti i dati di viaggio, fornisce un monitoraggio completo su velocità, andatura, tempi stimati e benzina residua (che per la nostra moto, ahimè, è un chicca). Se aggiornato, inoltre, avvisa di eventuali autovelox. Certo non posso dimenticarmi dell'aiuto che può fornire quando ci si perde. La mia versione ha la possibilità di essere connesso con il bluetooth e con le cuffie a filo in modo da ricevere direttamente nel casco le indicazioni.
Ecco come ho posizionato il cuscino.
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BAGAGLIO.
Mi sono attrezzato con due borse molli laterali (T-Maxter side), una borsa magnetica da serbatoio e lo zaino rigido della Kawasaki.
Ecco come ho trovato le borse dopo ore di pioggia.
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