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[2008~31-mag/2-giu] Weekend nel Senese e in Tuscia
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4648382 Inviato: 3 Giu 2008 18:07
Oggetto: [2008~31-mag/2-giu] Weekend nel Senese e in Tuscia
 

A volte durante un viaggio si crea un'atmosfera particolare, si cementa un rapporto che da occasionale diviene un legame che costruisci nel tempo, trasformando dei conoscenti in bel gruppo di amici.

Quale modo migliore, per dei motociclisti, di cementare e rafforzare la prorpia amicizia, se non attraverso un viaggio tutti insieme?

Dopo settimane di contatti e svariati scambi di mail, alla fine ci siamo organizzati: andiamo tutti a trovare uno fra noi, Roberto, vicino a Viterbo!

Il bello della nostra "combriccola" è che siamo decisamente distanti uno dall'altro! Chi viene da Torino, chi da Benevento, chi dal Lago di Como, chi da Ascoli Piceno...

Il primo punto di ritrovo è Siena: cena per chi riesce ad arrivare, per poi, il giorno dopo fare un bel trasferimento attraverso il basso senese verso Viterbo.

Noi (io e Cristina, la mia zavorra/moglie/fotografa on board) non riusciamo, per l'impossibilità di "piazzare" i nostri cani, ad essere la sera di venerdì a Siena per la cena, ma abbiamo deciso di non perderci questa opportunità, per cui...

Ultima modifica di frankie-zzr1400 il 17 Ago 2008 18:07, modificato 3 volte in totale
 
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4648455 Inviato: 3 Giu 2008 18:13
 

... non sono neanche le 7 di sabato 31 maggio e ho già aperto gli occhi e mi sono trascinato sotto la doccia: la sveglia avrebbe suonato dopo una mezzora, ma la voglia di partire e il mio bisogno un po' ansioso di verificare che sia tutto a posto (oltre alla paura di arrivare in ritardo e far aspettare gli altri) mi buttano giù dal letto!

Infilata la tuta, controllato che ogni cosa sia a posto, fatta colazione, ricontrollato che non ci siano problemi (tanto Cristina deve finre di truccarsi...) ...arriva il momento della partenza: sono le 8:02 ed usciamo dal cancello di casa in direzione Siena, dove gli amici ci apsettano per le 10.

Ultima modifica di frankie-zzr1400 il 3 Giu 2008 21:53, modificato 1 volta in totale
 
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4649893 Inviato: 3 Giu 2008 20:05
 

Imbocchiamo l'Autostrada del Sole a Modena Sud e subito ci troviamo davanti un traffico "decisamente" sostenuto, caratterizzato, come succede spesso, dal fatto che terza e quarta corsia (quelle a sinistra) sono piene e a velocità ridotta...

tenendoci sulla destra e facendo qualche "slalom" riusciamo ad arrivare a Bologna, dove una parte consistente di macchine si dirige verso la riviera adriatica, mentre gran parte del traffico motociclisto (incredibilmente elevato rispetto al solito) prosegue in direzione Firenze.

Ho un'illuminazione: vanno tutti al Mugello!!!!!!! Me ne ero completamente dimenticato..

Dopo Barberino il traffico è decisamente più scorrevole: arrvati a Firenze Nord, visti i lavori di modifica fatti, sbaglio l'ingresso dell'autogrill e, dopo essere uscito a Firenze certosa, imboccata la Firenze-Siena mi ritrovo ad essere senza benzina...

Uscita per San Casciano, alla ricerca di un benzinaio aperto...

Fortunatamente lo troviamo subito, quasi in centro al paese e ci ributtiamo sulla suerstrada per Siena.

Sono le 10:12 quando entriamo in città, seguendo le indicazioni del navigatore, da Porta Comollia, per scoprire che... non si può passare...

Guidati telefonicamente dal nostro amico Lorenzo, imbocchiamo Porta Ovile e, facendo lo slalom fra le transenne, i lavori in corso, le stradine, arriviamo nella contrada della Giraffa, dove ci sono i "motonauti" ad attenderci...



 
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4652865 Inviato: 3 Giu 2008 22:46
 

Ci ritroviamo coi nostri amici motonauti:

• Lorenzo e Mapy -> Harley Davidson – FLSTN Soft Tail Deluxe
• Beppe & Piera -> BMW – R1200RT
• Max e Francesca -> BMW 1200GS
• Beppe & Olga (new entry) -> BMW 1200GS
• Claudio (l’Ing) –> Aprilia Pegaso

a cui si aggiungono tre new entry

• Riccardo & Susy -> BMW F800ST
• Miriam -> Honda 600 CBF
• Giovanni (detto John-John) -> Honda Pan European

Terminati i saluti e le presentazioni, ci mettiamo in viaggio verso sud, passando attraverso le stradine di Siena






 
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4653162 Inviato: 3 Giu 2008 23:07
 

Ci muoviamo in direzione di Asciano









Siamo nella zona delle crete senesi; nonostante il cielo annuvolato, lo spettacolo è incredibile: le piogge hanno reso la campagna rigogliosa e verdissima, con cespugli di ginestre profumate ai lati della strada.





Siamo arrivati all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
 
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4653518 Inviato: 3 Giu 2008 23:40
 

Sistemiamo le moto subito fuori l'Abbazia di Monte Oliveto e ci apprestiamo a visitare il complesso.

"Nel centro delle crete senesi, nelle vicinanze di Asciano, Monte Oliveto Maggiore ha l'aspetto delle grandi Abbazie Benedettine. Il luogo, di sua natura solitario e selvaggio, è uno stupendo esempio di bellezza artistica e spirituale.

Sul colle, che è quasi epicentro della riarsa solitudine delle «crete senesi», svetta, nel perimetro di quasi un chilometro quadrato, una selva di cipressi che frammisti a pini, querce, olivi formano un parco meraviglioso.

Da tre parti, borri e precipizi naturali circondano come una grande muraglia l'Abbazia alla quale si accede per il ponte levatoio nella torre merlata, dalla quale una bella Madonna robbiana sembra darti il benvenuto."



"La "Charta fundationis" del monastero Sancta Mariae de Oliveto in Acona porta la data del 26 marzo1319; tre giorni dopo, i fondatori ricevettero l'abito monastico bianco dal delegato del vescovo di Arezzo, professando la Regola di San Benedetto."



"L'Archicenobio di Monteoliveto, che già alla fine del '400 era un edificio come si presenta oggi, non solo è un abbazia celebre per storia ed arte, ma è anche, quale inizio e centro spirituale della famiglia olivetana, il monastero cui si riferisce e fanno capo tutti gli altri monasteri della Congregazione, reso vivo da una numerosa comunità fervida in molteplici attività monastiche."









Ovviamente arriviamo all'Abbazia, giusto nell'ora di chiusura...



... per cui non ci rimane che risalire alle moto e proseguire nel nostro giro.

 
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4653599 Inviato: 3 Giu 2008 23:49
 

Andiamo verso Buonconvento, dove imbocchiamo la Cassia in direzione di San Quirico d'Orcia e Bagno Vignoni. Prima però facciamo una piccola deviazione verso Montalcino, dove oltre a mangiare, possiamo degustare un bicchiere di vino...



Pensavo che Montalcino fosse famosa per il vino, invece sembra che la produzione principale sia ... il miele ...










Ultima modifica di frankie-zzr1400 il 8 Giu 2008 0:01, modificato 2 volte in totale
 
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4657634 Inviato: 4 Giu 2008 13:54
 

Riprendiamo il nostro viaggio, dopo un ottimo pranzo, e ci dirigiamo a Bagno Vignoni. Uno sguardo alle rovine di origine romana, da cui si gode il panorama della Val d'Orcia con il paesino di Rocca.




Ultima modifica di frankie-zzr1400 il 4 Giu 2008 17:27, modificato 1 volta in totale
 
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4661097 Inviato: 4 Giu 2008 17:26
 

Caratteristica di Bagno Vignoni, oltre alle sue acque termali, è la sua struttura, rimasta inalterata nel tempo, la piazza del paese infatti, non è come si può immaginare negli altri posti, ma è fatta di acqua bollente, che sgorga a 52°.





La vasca delle acque termali è infatti al centro della piazza, chiusa su tre lati da una cinta di mura alta circa un metro e mezzo, intorno alcuni edifici, realizzati da Bernardo Rossellino in onore a Pio II, ed il loggiato dove sostò Santa Caterina da Siena.





 
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4662625 Inviato: 4 Giu 2008 19:15
 

Sono ormai le 17:30 quando ripartiamo in direzione Viterbo: imbocchiamo la Cassia in direzione Acquapendente. Avevamo programmato di fare un salto ad Abbadia San Salvatore, ma rischiamo di arrivare tardi, per cui proseguiamo, passando attraverso i vari paesini, fino a giungere in vista del lago di Bracciano, che fiancheggiamo seguendo la Cassia.



 
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4665365 Inviato: 4 Giu 2008 22:12
 

Passiamo Bolsena, proseguendo in direzione sud-est, imboccando la SP53.







Il nostro obiettivo è Bagnoregio, ed in particolare Civita: il Borgo di Civita è arroccato su uno sperone di roccia tufacea a 443 metri s.l.m. e dai punti panoramici appare in un isolamento quasi irreale.





 
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4666286 Inviato: 4 Giu 2008 23:12
 

Situata sulla cima di un colle tra le vallate formate dai torrenti Chiaro e Torbido, Civita appare arroccata su uno sperone di roccia sovrastando l' ampia conca increspata dai calanchi. Questo isolamento é il risultato di una irrefrenabile erosione che vede lo sperone tufaceo progressivamente assottigliarsi su un sottostante strato argilloso anch'esso instabile poichè per la sua natura geologica é destinato a subire l' azione erosiva degli agenti atmosferici che lo modellano nelle tipiche forme dei calanchi - piccoli bacini delimitati da creste e pinnacoli creati dall' azione dilavante della pioggia sull' argilla.

Dopo il terremoto del 1695, che provocando gravi danni alle strade e agli edifici, costrinse molti abitanti a lasciare la città. Il susseguirsi di altri terremoti con conseguenti frane e smottamenti che rischiarono di far restare Civita completamente isolata, contribuì ad incrementare il trasferimento della popolazione altrove, fino ad un quasi totale abbandono.









 
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4666458 Inviato: 4 Giu 2008 23:25
 

Poco dopo le 19 lasciamo Civita di Bagnoregio in direzione di Fabrica di Roma, la nostra destinazione finale.

A Ponzano imbocchiamo la provinciale 6, per evitare il traffico e rimanere nella natura, proseguiamo lungo la Sp5 e poi la Sp18 verso Grotte Santo Stefano.

Passiamo attraverso la splendida Faggeta dei Monti Cimini, attraverso Vitorchiano, Canepina e lungo la Sp65, arrviamo a Fabrica di Roma dove Roberto ci aspetta.

Sono le 20:15. Da stamattina Cristina ed io abbiamo percorso 417 km.

Sistemati i bagagli e dopo esserci rinfrescari, ci dirigiamo tutti insieme a casa di Roberto: ha organizzato una cena per tutti noi, cogliendoci di sorpresa!

Una splendida serata dei "motonauti" a cui si aggiunge Giovanna, la nuova "motocompaga" di Roberto...

... rientriamo in albergo poco dopo l'una, per riposarci in vista del motogiro di domenica!
 
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4670614 Inviato: 5 Giu 2008 13:11
 

Già si vedono i primi segni di cedimento... A colazione alcuni hanno facce un po' sconvolte...

Lorenzo, che aveva dato forfet la sera prima per un disagio gastrico, si presenta con una faccia un po' "limonosa"... Olga, la nuova compagna di Beppe, ha subito il battesimo in moto con un Alessandria/Siena - Siena/Fabrica di Roma, col risultato che ha la chiena un po' indolenzita ed è febbricitante...

La colazione comunque è sempre un momento di aggregazione, dove si chiacchera, si cementa quel setimento di complicità e condivisione, si butta giù qualche idea o progetto per i viaggi futuri... a un certo punto, bisogna sempre che qualcuno cominci a dire: "è ora di andare" (qualcuno a caso... mi sono già beccato il ruolo di tour leader/rompi...).

Qualcuno infila in bocca ad Olga un Aulin e tutti insieme, all'alba delle 10:30 ci apprestimao a partire, con le moto in assetto di viaggio... anche se arriva sempre qualcono che ha dimenticato di fare benzina..

Lorenzo e Mapi ci salutano, in quanto devono rientrare a Siena per un impegno precedente ma Roberto con la sua nuova BMW F800 GS e Giovanna con la sua BMW F650 Dakar si aggregano al gruppo. VIene con noi anche un amico di Roberto, Adriano, con la sua figlioletta Chiara, la più giovane zavorrina del gruppo, sicuramente un vera motonauta ad honorem...

Il primo obiettivo è a pochissimi chilometri da Fabrica: Faleri Novi

I suoi resti sono grandiosi: una cinta muraria di forma trapezoidale perfettamente conservata, costituita da grandi blocchi di tufo rosso in opera quadrata si estende per 2108 m. con 50 torri quadrate e un fossato sul lato orientale. L’entrata e l’uscita avvenivano tramite nove porte sempre difese ai lati da torri sporgenti. Le principali erano quattro, per le quali passavano due importanti vie di comunicazione del territorio falisco e che all’interno dell’abitato costituivano gli assi del Cardo (Via consolare Amerina) e del Decumanus.
Tra esse particolare interesse hanno: la cosiddetta Porta Giove che nell’utilizzo dell’arco, è uno dei primi esempi d’Etruria e nella chiave di volta ha una testa riconosciuta per quella del Dio.

Anche noi entriamo attraverso la Porta di Giove





Dopo poco il nostro arrivo, ci raggiunge anche Natale, con la sua BMW R1150 RT.

Il monumento più visibile è la chiesa romanica di S. Maria di Falerii e il complesso dell’abbazia adiacente ed è tutto ciò che rimane di questa città che, devastata dai Normanni nel X secolo, venne abbandonata ridando vita a Civita Castellana, l’antica sede dei padri. Una guida ci ilustra le caratteristiche della chiesa, l'unica struttura visitabile, in quanto l'abbazia è un'azienda agricola (?!)







I resti archeologici riportati alla luce da scavi compiuti per lo più nel secolo scorso sono spesso interrati (l’intera area urbana è oggi un esteso campo coltivato, su cui pascolano gli animali...), ma sono visibili tracce dell’abitato, del teatro, delle vie urbane.



Anche la muraglia, di cui si vedono solo alcuni tratti, ricoperti da erba, non è molto accessibile ed in evidente stato di abbandono... Poco prima di mezzogiorno, ce ne usciamo da dove siamo arrivati, in direzione Civita Castellana.


Ultima modifica di frankie-zzr1400 il 8 Giu 2008 0:06, modificato 1 volta in totale
 
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4674113 Inviato: 5 Giu 2008 17:01
 

Ci spostiamo per alcuni chilometri, raggiungendo Civita Castellana, per visitare il Duomo.







Il caldo/umido si fa decisamente sentire: appena fermiamo le moto, ci liberiamo delle giacch da moto e dei caschi, per poter ottenere un po' di refrigerio (a parte l'ING, con la sua tenuta da Africa Korps e paraschiena)...





Dopo questa breve visita, ci mettiamo in moto: io parto per ultimo, pensando che ci fermeremo a vedere la fortezza poco più avanti, invece proseguiamo in direzione di Nepi, sulla SS311, e per questo qui pro quo, rischio di perdere il gruppo, se non fosse per il "recupero" che faccio per recuperare la coda del gruppo.

Imbocchiamo la SP84, una splendida stradina in mezzo ai boschi, che percorriamo con andatura allegra.... Sento che Cristina comincia ad agitarsi sulla moto: le chiedo cosa succede e dopo un po' mi dice che ha la vescica che le scoppia, ma che può aspettare, perchè così non perdiamo gli altri... alla fine, pecependo il suo disagio, deciso di fermarmi e, ovviamente perdiamo il gruppo...

Anche se spingo un po' giunti al lago di Bracciano, mi ritrovo un bivio: destra Bracciano, sinistra Trevignano Romano ed ovviamente Robby, che guida il gruppo, non ha pensato minimamente di aspettarci...
 
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4674271 Inviato: 5 Giu 2008 17:13
 

Io vado a destra (scoprendo poi che il gruppo era andato a sinistra...) e con Cristina arriviamo a Bracciano, dopo una "corsetta" sulla strada che fiancheggia il lago.



Saliamo alla piazzetta, sotto il castello, troviamo un posto dove piazzare la moto (cosa non facile) e ci togliamo le "bardature": il caldo umido è tale da farci quasi mancare il respiro.



Chiamo sul cellulare alcuni del gruppo ed ovviamente non rispondono! Quando ormai decidiamo di metterci tranqulli, mangiare qualcosa ed, eventualmente, andare a visitare il castello, in attesa che qualcuno si faccia vivo, vediamo spuntare le prime moto del gruppo, che aveva fatto una piccola digressione verso Trevignano Romano per vedere il lago...

Ci accomodiamo in una lunga tavolata, per predisporci al solito "pranzetto leggero" dei motonauti...





Terminato il pranzo, Adriano e Chiara devono lasciarci; alcuni di noi vorrebbero visitare il castello, ma la maggioranza vota per fare un po' di curve, per cui, ci rimettiamo in moto..

Ovviamente, ci perdiamo subito, dentro bracciano e ci vuole una buona mezzora prima che il gruppo riesca a ricongiungersi, poco prima di Manziana.

Roberto viene "detronizzato" e decidiamo di utilzzare un metodo più funzionale di organizzazione: ad ogni incrocio, uno di noi, spesso io o Riccardo, presidiamo l'incrocio fino a che l'ultimo non è arrivato...
 
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4674455 Inviato: 5 Giu 2008 17:27
 

Imbocchiamo la SS493 in direzione di Vejano e del Lago di Vico, attraversando splendidi boschi ed un susseguirsi di salitelle e curve, paesini arroccati e discese...







Nonostante il cielo quasi plumbeo ammanti tutto con un'ombra quasi autunnale, il Lago di Vico ha sicuramente il suo fascino, come gli splendidi boschi che lo circondano.







 
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4679954 Inviato: 5 Giu 2008 23:46
 

Proseguiamo prima lungo la strada provinciale della Valle di Vico, imbocchiamo la strada provinciale Cimina in direzione Viterbo, nostra prossima tappa. Prima però facciamo una piccola deviazione lungo la Strada Montagna che passa per San Martino al Cimino e attraverso la Strada Sammartinese arriviamo a Vitrbo.







 
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4680144 Inviato: 6 Giu 2008 0:12
 

Sono passate da poco le cinque quando Roberto ci guida attraverso le stradine cittadine verso il Colle di San Lorenzo, dove ci sono il Duomo ed il Palazzo dei Papi.







Parcheggiamo le moto, sotto gli sguardi un po' stupiti della gente, proprio davanti al Palazzo dei Papi, nella piazza del Duomo









Andiamo a vedere il Duomo; fu innalzato nel XII secolo in forme romaniche, la facciata è invece del '500, mentre l'interno ha conservato le sue linee originarie, seppur ingentilite da alcune aggiunte successive come le cappelle laterali. Il campanile, trecentesco,è caratterizzato da a fasce bianche e brune.







Dopo un po' vediamo arrivare nella piazza una macchina dei vigili urbani, chiamata da qualche solerte cittadino, che ci dicono, gentilmente, che non possiamo sostare nella piazza e che possiamo sistemare le moto sotto il Palazzo dei Papi (!).
 
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4683130 Inviato: 6 Giu 2008 12:34
 

Dopo essere passati per Piazza della Morte, spostiamo le moto nella piazzetta dietro Santa Maria Nuova e ci dirigiamo verso il quartiere San Pellegrino.

Ovviamente qualcuno, anche alla luce del fatto che ceneremo alle dieci di sera, suggerisce una sosta ristoratrice...



Il quartiere San Pellegrino è un esempio di contrada duecentesca perfettamente conservata, dall'elevato valore urbanistico, al cui centro si apre l'inimitabile Piazza San Pellegrino, con diverse "piagge", cioè vicoli in dislivello, che conducono al Quartiere di Pianoscarano, sviluppatosi dopo il 1148.





















 
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4683325 Inviato: 6 Giu 2008 12:47
 

Complimeti icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif Bel giro e report veramente gustoso con tante bellissime foto
 
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4683423 Inviato: 6 Giu 2008 12:56
 

Sono le otto passate quando lasciamo Viterbo: non è ancora troppo tardi e, anche se comincia ad imbrunire, la visibilità è buona.

Scendiamo lungo la via Cimine e prendiamo in direzione di Soriano nel Cimino, ma prima di raggiungere il paese, facciamo una devazione verso il Monte Cimino, una vetta di origine vulcanica che arriva fino ai 1050 metri di altitudine.

La strada sale con curve e controcurve che affrontiamo "allegramente", passando attraverso una splendida faggeta, con alcuni esemplari che raggiungono i 30 metri.

Purtroppo Natale, nel invertire la marcia con un curvone a lungo raggio nel piazzale, sbanda sul breccino e "parcheggia" la moto contro un'utilitaria parcheggiata con due ragazzi a bordo: a parte la paura dei due giovani, sia per la botta, sia per il fatto di ritrovarsi circondati da una decina di moto, chi subisce i danni maggiori è il paraurti della macchina...

Scendiamo dalla panoramica del Monte Cimino e attraversiamo Soriano.







Ormai il sole sta tramontando: arriviamo a Fabrica che sono ormai le 20:30 e ci fermiamo a fare due chiacchere, prima di una doccia.

Appuntamento alle 21:30 per andare a Nepi, a cena nella contrada di Santa Croce...
 
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4685242 Inviato: 6 Giu 2008 15:20
 

Rugge72 ha scritto:
Complimeti icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif Bel giro e report veramente gustoso con tante bellissime foto



Grazie!

icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif

ho iniziato molti report, ma sembra che questo, finalmente riuscirò a finirlo...
 
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4685484 Inviato: 6 Giu 2008 15:37
 

Ci troviamo puntuali (e motorizzati) per andare a Nepi a cena: Adriano (il ragazzo che si è aggregato al nostro gruppo con la figlia Chiara) lavora a Nepi ed ha relazioni con la contrada di Santa Croce e, assieme a Roberto, ha pensato di portarci a mangiare nell'osteria all'aperto creat dai contradaioli, vestiti in abiti d'epoca...

La Contrada prende il nome dall'omonima antichissima Chiesa dedicata alla S. Croce, risalente all'VIII-IX secolo e lo stemma è quello della famiglia degli Anguillara, che furono signori di Nepi in epoca medievale.



Il 10 gennaio del 1499,il cardinale Rodrigo Borgia,da poco salito al soglio pontificio col nome di Alessandro VI, investe della Signoria di Nepi la sua amata e diletta figlia Lucrezia Borgia, titolare del Ducato di Nepi, con la consegna delle chiavi della città.

“ Dovettero senza meno i Nepesini in questa brillante occasione approfittare dell’opportunità datasi loro di cattivarsi l’animo di Lucrezia e rendere pago il desiderio del Pontefice,onde a suo tempo ritrarne vantaggio;che però grandi e solenni ,avran precorse le fastose accoglienze alla grande cerimonia del prestato giuramento di fedeltà e sudditanza,sicchè le pompose rimostranze,senza risparmio usate,esser dovettero il richiamo delle convicine popolazioni,per gustare di un tanto brillante e festevol giorno e ad ammirare le rare bellezze di Lucrezia nell’età piu’ florida e fresca."

Nepi vuole ricordare l'avvenimento con una festa popolare che, ricercando collegamenti con le proprie radici storiche, mira a far conoscere e tramandare le tradizioni medievali e rinascimentali nepesine. E' una vera e propria rappresentazione che coinvolge tutto il paese: Lucrezia Borgia con il Duca di Bisceglie, i Priori, le Dame e i Popolani, gli Arcieri e i Cavalieri, gli sbandieratori e i tamburini riempiono le vie del paese per tutta la durata dei festeggiamenti.

Quasi come un monito, ma simpatico edivertente, il momento della sommossa del popolo affamato e sfruttato, che assalta disperato le porte del castello del signorotto di turno, alla ricerca di una rivincita. Uomini e donne armati degli arnesi più disparati, si lanciano insieme contro il simbolo di una casta chiusa nei propri privilegi.

Tra i giochi popolari, la sfida più attesa è la “corsa degli arieti”, in cui le squadre delle quattro Contrade spingono con foga un enorme tronco
a mo' di ariete decorato con i colori della contrada, lungo un percorso prestabilito, tra ali di folla che incita calorosamente e applaude i vincitori.



Noi ovviamente ci siamo limitati a godere dell'aspetto "magnereccio dela festa...



Nel frattempo ci ha raggiunto a cena anche Michele, che è arrivato da Benevento per stare con noi e, seguendo le indicazioni del navigatore, si è perso per il lazio....

Ormai è la mezzanotte, quando ci alziamo da tavola per andare a fare un giro per il centro di Nepi; purtroppo nessuno fra i bellissimi monumenti, come il castello dei Borgia, è visitabile a quest'ora..







Riprendiamo le moto e rientriamo, nel silenzio notturno a Fabrica, per dormire alcune ore...

Oggi abbiamo percorso "solamente" 205 chilometri, ma domani ci aspetta un bel tratto di strada...
 
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4686069 Inviato: 6 Giu 2008 16:26
 

Ci svegliamo verso le 9 e la prima cosa che facciamo è guardare fuori dalla finestra dell'albergo: il cielo non promette niente di buono...

Io avrei voluto fare un giro nelle vicinanze del lago di Bolsena, per vedere alcuni Castelli e Palazzi del Ducato di Castro, espressione del dominio nell'area da parte dei Farnese, ma il rischio è che il tempo sia inclemente!

Sono circa le 10 quando abbiamo finito di fare colazione, caricare le moto e predisporci alla partenza: il momento dei saluti è sempre triste, per cui, anche nella speranza di rivederci presto, prendiamo commiato da Michele, Roberto e Giovanna e ci mettiamo in viaggio, mentre le prime gocce di pioggia cominciano a cadere.

La mia idea sarebbe quella di fermarmi a Caprarola, per visitare il Palazzo Farnese, la rocca di Valentano ed il Castello dell'Abbadia e il Ponte dell'Arcobaleno a Vulci.

Muoviamo quindi in direzione del Lago di Vico, ormai ben affiatati e rodati, passando per Caprarola: giunti davanti al Palazzo Farnese, chiedo via interfono a Cristina: "Ci fermiamo?" C'è una pioggerellina non insistente o fastidiosa, ma continua... Lei mi risponde: "Tira dritto"...



La strada Cimina che porta al Lago di Vico prima ed a Viterbo poi è sempre piacevolissima da guidare










Passiamo Viterbo, con le sue porte, circondata dalle sue mura...





Visto il tempo, Natale decide di lasciare il gruppo e dirigersi a casa ad Ascoli: ci fermiamo per salutarci, sapendo che, mano a mano che saliremo a nord, perderemo per la via pezzi del nostro gruppetto.

 
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4686334 Inviato: 6 Giu 2008 16:50
 

Dopo Viterbo, imbocchiamo la strada provinciale Commenda (SP7) in direzione del lago di Bolsena: riusciamo a disperderci, visto l'aumentare della pioggia e le fermate disorganizzate er fare rifornimento (!)

In prossimità di Marta la pioggia comincia a diventare battente ed il colore del cielo assume tinte plumbee; avevo programmato una deviazione verso Gradoli e poi, passando per l'Amiata, un avvicinamento alla costa, ma visto il tempo, all'altezza di Valentano, visto la pioggia sempre più copiosa, decido (essendo il tuor leader) di deviare verso Montalto di Castro, sulla SS312.

Il gruppo si disperde lungo la strada alcune volte, sia perchè ci fermiamo nuovamente a far benzina e a mettere tutte le protezioni possibili per la pioggia(con Max e la Francy che sbagliano ad indossarle, facendo ridere tutto il gruppo), sia perchè no tutti sono abituati a tenere andature sostenute sotto la pioggia.

A Montalto, imbocchiamo l'Aurelia in direzione Nord (SS!/E80). Per noi il traffico è abbastanza scorrevole ma in direzione Roma, soprattutto nei tratti in cui la strada è ad una sola corsia, la situazione è preoccupante, facendo presagire qualche problemino quando saremo più a nord.

All'altezza dell'Argentario, sosta WC e benzina: alcuni propongono un panino, mentre lo zoccolo duro continua a sostenere il ristorante: ovviamete vinceranno i secondi... John ci parla di un ristorante chiamato la Rosa dei Venti nella zona di Albinia. Dopo un po' ci arrivamo e, dopo aver tolto le tute da pioggia, i guanti e sistemato le moto cariche scopriamo che non c'è posto per almeno un'oretta... sono le 13:15.

Decidiamo di spostarci più a nord, sperando che intanto i ristoranti si vuotino. Miriam ci comunica che non si fermerà a pranzo, dovendo rientrare di corsa a Milano, per cui anche lei abbandona il gruppo.

Usciamo a Follonica Nord, alla ricerca di un ristorante conosciuto da John, chenon troviamo, vediamo in un paio di posti che conosco ma che sono pieni, per cui proseguiamo lungo la vecchia aurelia in direzione nord, fino all'Oteria del Vecchio Borgo (N43 02 45.1 E10 34 51.6).

Sono ormai le tre e sento lo stomaco che borbotta. Mi fermo perchè mi sembra una botteguccia di quelle che trovi in Toscana, dove puoi farti fare un bel panino... Sulla porta, su un fogli di carta gialla, c'è scritto "Panini con la Porchetta"... Penso che, vista l'ora, ci possiamo fare un panino in piedi e via verso il nord...

La mia è una pia illusione: qualcuno chiede se si può ancora mangiare ed in un batter d'occhio, ci ritroviamo seduto con antipasti, primi e secondi, dolce e caffè... Il lato positivo è che abbiamo mangiato veramente bene!
 
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4686739 Inviato: 6 Giu 2008 17:18
 

Riprendiamo l'Aurelia a San Vincenzo e, dopo poco, ci troviamo un muro di macchine ferme in colonna!!!!!!!!

Facendo un po' di slalom, buttandoci sulla corsia di emergenza, riusciamo ad avanzare a malapena, per cui alla California usciamo di nuovo sulla vecchia Aurelia...

.... dalla padella alla brace... il traffico è "murato" e fermo! Arrivare in centro a Cecina (dove ci dev'essere pure una sagra o qualcosa del genere) è da delirio! controllo il navigatore e mi sovviene che possiamo portarci sulla costiera...

Riusciamo a saltar fuori dall'ingorgo caotico di Cecina e riusciamo a viaggiare verso Vada, dove troviamo nuovamente casino, visto che la costiera si incrocia con la vecchia Aurelia, e poi continuiamo verso Rosignano e Quercianella, seguendo il tracciato della vecchia Aurelia che in quel tratto è splendido, a picco sul mare.

Passiamo la tanenziale di Livorno e imbocchiamo l'autosrada A12: di nuovo murati!

Diamo sicuramente spazio al lato "oscuro" del motociclista: il "pirata della strada" che è in ognuno di noi... un po' con qualche passaggio sulla corsia d'emergenza (sempre a bassa velocità) un po' applicando il concetto di "circolazione parallela" (viaggiando al centro, fra le due file di macchine) riusciamo a risalire lungo la coda ininterrotta e quasi ferma di macchine in direzione nord; titolo del Thriller "Il rientro del Bauscia", visto che la maggioranza delle macchine sono targate Milano...

Ci fermia all'altezza di Pietrasanta, all'area di servizio Versialia. Benzina, bagni, bere e... saluti!

Il gruppo si divide ancora: Claudio, Beppe & Olga e John proseguiranno verso Genova; noi, Giovanni & Piera, Riccardo & Susy, Max & Francy prenderemo la Parma-La Spezia.

Il traffico a tratti è scorrevole, ma la maggior parte delle volte, le macchine sono quasi ferme. Solo dopo Spezia, sulla A15, le cose vanno meglio. Viaggiamo abbastanza veloci e, essendoci già salutati, ognuno segue il suo passo. Poco prima di Parma ci salutiamo, mentre proseguiamo, con Giovanni e Piera; gli altri li abbiamo persi.

Via, sparati verso casa, visto che la strada lo permette. Sono le 21 quando attraversiamo il cancello di casa. Abbiamo percorso 564 chilometri.
 
4686892
4686892 Inviato: 6 Giu 2008 17:30
 

Millecentottataseichilometri e quattrocento metri (1.186,400) percorsi in tre giorni. Circa 17 ore e 37 minuti passati in moto, con una media oraria di 66 km/h. Velocità di punta: non si dice... icon_eek.gif

Che dire?

Meraviglioso!!!

Non ho parole per ringraziare i Motonauti, vecchi e nuovi, che hanno condiviso con me e Cristina questo weekend.

Un grazie di cuore, sentito e dal profondo a Roberto ed alla sua famiglia che ci hanno aperto le porte della propria casa, offrendoci una cena graditissima e permettendoci di lasciare le moto nel loro cortile.

Un ringraziamento particolare va a Cristina, moglie e zavorra nonchè fotografa ufficiale "in motion" che ha ripreso tutte le foto in movimento, sopprotato gli allunghi "veloci" ed i chilometri percorsi, le mie "tirate" sull'abbigliamento da moto e le protezioni (mentre vorrebbe girare in jeans come tante zavorre...). In fondo in fondo perchè mi sopporta e si appassiona alle mie passioni. Anche se poi, tutto sommato, c'è da dire che non sono poi così male.... icon_redface.gif

Che dire ancor? a presto, motonauti & motamici, ancora insieme sulle strade, guidati dallo spirito di amicizia e da una comune passione!

PS: questo è il rpimo report che riesco a completare... forse riuscirò a finire anche gli altri...
 
4687748
4687748 Inviato: 6 Giu 2008 18:26
 

Vai Frankie, bella lì!!!
Bel report complimenti! E anche a Cristina per le foto!
 
4691866
4691866 Inviato: 6 Giu 2008 23:57
 
 
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