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Indice del forumMotobarChiacchiere degli Ubriachi

   

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Vegetariani o vegani: a me! (Sondaggio)

Risultati del sondaggio

Sono vegetariano (non mangio alcun tipo di carne)
4% [ 12 ]
Sono vegano (non mangio alcun tipo di carne o prodotto animale)
1% [ 3 ]
Mangio tutto
94% [ 280 ]

Voti Totali : 295

3606049
3606049 Inviato: 6 Feb 2008 18:28
 

Caro Calimar, ho scelto di mangiare pesce, ma non carne, per una lunga serie di motivi.
I principali:
- salute;
- convivenza con i miei;
--> come coloro che non mangiano carne né pesce, ma mangiano il formaggio (peccato che il caglio con il quale si fa il formaggio sia di origine animale, tranne pochi formaggi), io mi sono posta un limite, ma più in alto. Poi questo limite, molto in alto e posto con sofferenza, è diventato un "habitus" con il quale ho convissuto anni, raggiungendo il mio equilibrio. Sofferto, ripeto.

Calimar, credo che chi dice "anche l'insalata soffre quando la tagli", lo dica per battuta, e non per convinzione. Tutti i nostri gesti, di esseri umani che lasciano una grossa impronta sul mondo, portano a un sofferenza. Se non volessimo più lasciare questa traccia, allora dovremmo fare come quei monaci che spazzano la strada davanti a loro per non pestare inavvertitamente qualche insetto. Massimo rispetto, ma io non voglio vivere così. Se avessi pensato solo al rispetto della natura, non mi sarei comprata la moto: inquina. Cerco di rispettare la natura, differenzio tutto, anche l'organico, ma giro in moto o in macchina o in scooter: sono ipocrita?

Non mangiare carne per molti è vista come una violenza, come una cosa impossibile, come vivere una vita inferiore. A me proprio non pesa. "Ma come la mangi, la pasta, senza il ragù?", mi chiedono. Io l'ho sempre mangiata con il pomodoro...

Ah, la piadina romagnola tradizionale è con lo strutto (grasso di maiale, e per prenderlo non fanno la liposuzione al suino): io chiedo quella all'olio. Sennò niente. A dire la verità, non dovrei mangiare in giro: nell'innocua pasta al pomodoro, qualche “cattivone” potrebbe aver fatto soffriggere a mia insaputa della pancetta. Ah, in molti pani mettono lo strutto. Che faccio? icon_rolleyes.gif icon_mrgreen.gif
 
3606169
3606169 Inviato: 6 Feb 2008 18:40
 

Pandora ha scritto:
Caro Calimar, ho scelto di mangiare pesce, ma non carne, per una lunga serie di motivi.
-cut-
Cerco di rispettare la natura, differenzio tutto, anche l'organico, ma giro in moto o in macchina o in scooter: sono ipocrita?


Non sarò io a darti etichette icon_smile.gif Lo devi sapere tu, se sei ipocrita. Però visto che mi chiedi un opinione ti dico come la penso: hai scelto un limite che sta a mezzo tra "impatto sul mondo" e "vivere bene", l'hai scelto consciamente e accetti sia le ragioni che i limiti della tua idea. Il fanatismo è per gli sciocchi, a mio parere: io apprezzo sempre chi ragiona.

Io personalmente metto l'astina più alta della tua, perché ritengo il mangiare e essere mangiati parte del ciclo naturale, e perché di fatto mi piace molto la carne. Non accetto pelliccie o pellame, perché ammazzare un animale per la pelliccia OGGI non ha alcun senso - nessuno. Non SERVE, è solo una moda e le mode possono essere cambiate.
Indosso abiti di pelle bovina perché ritengo che sia più saggio utilizzare tutto il possibile dell'animale che viene ucciso: mangiarne la carne e rifiutarne la pelle sarebbe ipocrita da parte mia.

Differenzio anch'io, da 25 anni almeno, e cerco di limitare al minimo la quantità di rifiuti... icon_lol.gif ma quella è semplicemente una questione di civiltà...
 
3606243
3606243 Inviato: 6 Feb 2008 18:48
 

Accipicchia! Mi vuoi proprio far lavorare!! icon_biggrin.gif
Ok. Approfitto di un momento di pausa per provare a risponderti. icon_wink.gif

Calimar ha scritto:
Masque ha scritto:
ma quello è animismo icon_mrgreen.gif


Dargli un etichetta non ne riduce la verità icon_wink.gif
In realtà è una questione scientifica - le piante hanno una vita, secondo i canoni della biologia: infatti nascono, crescono, si riproducono e muoiono. icon_wink.gif


Giustissimo. E penso di aver letto gli stessi articoli che hai letto tu riguardo al comportamento delle piante per la sopravvivenza. La questione però si complica. Da una parte, potrei affermare che il comportamento, o meglio, le reazioni, che hanno certe piante in caso di mutilazione o pericolo sia paragonabile a quello di un qualsiasi sistema dinamico complesso, ovvero una retroazione conseguente ad uno stimolo. Dato questo, ne conseguirebbe che la pianta non ha autocoscienza del proprio fato, cioè non è consapevole di stare per morire. Quindi, allo stesso modo in cui non si può affermare che la macchina regolatrice di Watt sia viva, non lo si può fare anche per una pianta.
Dall'altra parte, c'è un filone di pensiero che afferma che sia cosciente (e sofferente, nel nostro caso) qualsiasi entità che si comporti come tale. Non discuto questa affermazione, ma voglio comunque mettere in guardia su quanto sia difficile sostenerla. Prima di tutto perché il nostro concetto di comportamento sofferente è sicuramente influenzato da una idea umanizzata di esso. Inoltre, se realizzassi un automa in grado di reagire in modo opportuno a maltrattamenti e mutilazioni, sapreste voi dire se il suo comportamento sofferente sia autentico o una simulazione di esso?
Sull'argomento, tempo fa avevo letto un interessante racconto di Terrell Miedaner, intitolato L'anima dell'animale modello 3. L'avevo trascritto sul mio sbloggo e lo spammo qua, nel caso a qualcuno interessasse leggerlo: Link a pagina di Neurone.altervista.org

Calimar ha scritto:
Questo non è del tutto certo - sebbene i vegetali non abbiano un sistema nervoso analogo al nostro, è dimostrabile che "soffrono" le conseguenze di un ambiente poco ospitale e cercano di evitarlo... esattamente come facciamo noi icon_smile.gif


Ok. Questa parte la zompo dato che ho praticamente risposto poco sopra. icon_smile.gif

Calimar ha scritto:
Citazione:
personalmente, so di non essere in grado di uccidere alcun essere in grado di provare dolore.


di DIMOSTRARE dolore. Che ne sai se le piante soffrono? La vera differenza tra un animale e una pianta è che la pianta non dimostra il dolore nella stessa maniera...


Giustamente, come hai scritto anche tu in risposta ad un altro messaggio, la vita si nutre di vita e su questo non ho nulla da ridire.
L'unica cosa che posso fare, è stabilire una scala di valori in base a quello che si conosce della vita altrui. Dando, cinicamente, maggior peso alla sofferenza di specie che riteniamo abbiano una coscienza ed una consapevolezza maggiormente sviluppata o, al minimo, un sistema nervoso. In questo modo, si può decidere di comportarsi nel modo che provochi la minor sofferenza.
In tutto questo, mi sembra chiaro, do maggior peso al genere umano, anche se ciò non significa che accetti comportamenti scorretti nei confronti delle altre specie.
Ad esempio, tollero le sperimentazioni sugli animali a scopo medico, perché preferisco che tali sperimentazioni non siano fatte su cavie umane e perché mi auguro che tali sperimentazioni permettano di arrivare a soluzioni mediche in grado di salvare vite umane.

Calimar ha scritto:
Citazione:
(anche se nel linguaggio comune si tende a nascondere l'origine di ciò che si mangia, usando allegorie come "fettine", "cotolette", "polpettoni", perché il ricordare la loro origine potrebbe essere sgradevole. motivo, tra l'altro, per cui non spiego mai il perché della mia scelta quando mi viene chiesto mentre si è tavola).


Per quanto mi riguarda è solo questione di identificare quello che avrò nel piatto... dire filetto non mi nasconde la mucca che ci stava dietro, non più di quanto dire "frittata" mi nasconda che si tratta di uova icon_smile.gif
Trovo alquanto irritante invece un certo atteggiamento del tipo "mangio bistecca ma non mangio agnello"... "perché?" "ma dai quel povero agnellino, batuffoloso e carino...."
--- quindi gli animali carini devono vivere e quelli brutti al macello? icon_eek.gif


E' infatti normale ed abbastanza comune la consapevolezza che si stia mangiando tale animale. Questo infatti non provoca alcun disagio, dato che solitamente tale animale lo si preferisce immaginare bello intero e scodinzolante/brucante/saltellante. Molto più difficile è invece raffigurarsi ciò che viene fatto per uccidere e macellare tale animale. Ben poche persone oggigiorno, che non siamo più abituati a tali spettacoli, conserverebbero l'appetito in seguito a tali immagini.
Allo stesso modo, è normale che si provi più facilmente pietà per animali considerati "di compagnia", la cui "funzione" quindi non sia espressamente quella di nutrirci. Ed in tale categoria rientrano sia gli animali domestici, che gli evergreen dei racconti d'infanzia. icon_wink.gif
Perché? Perché tali animali siamo più abituati a vederli vivi ed abbiamo un qualche rapporto con essi. Li nutriamo, ci giochiamo, diamo loro un nome. In un certo senso, li consideriamo più "vivi" di altri. Al contrario, la maggior parte dei rapporti che abbiamo con mucche, montoni o maiali, di riducono al prenderne un pezzettino dal banco del supermercato, pagarlo e poi cucinarselo a casa.
Da un punto di vista oggettivo è, come fai notare, una incoerenza, ma dal punto di vista psicologico, no. icon_smile.gif

Calimar ha scritto:
Sto facendo l'avvocato del diavolo: mi interessa la tua visione e la "contesto" per approfondire, più che per altro icon_smile.gif


Eh! Me lo stai facendo sudare questo approfondimento, però! icon_razz.gif

Calimar ha scritto:
Citazione:
ultimo motivo: l'utilizzare alimenti vegetali per nutrire, mantenere in vita e far crescere un animale, allo scopo di macellarlo è uno spreco di energie in quanto quegli stessi alimenti potrebbero essere utilizzati per nutrire direttamente l'uomo.


L'unico argomento a favore di questo è che l'estensione di prato potrebbe essere utilizzata per coltivare cereali o altri vegetali commestibili - l'erba del prato non la si mangia (non saprei dire perché, credo abbia percentuali nutritive basse)! icon_smile.gif
Esistono studi che sostengono che l'equivalente estensione in soja o altri alimenti proteici non sarebbe equivalente in termini di resa per l'essere umano, e che quindi abbandonare completamente la carne sarebbe comunque impraticabile. Purtroppo non riesco a ritrovare la fonte icon_sad.gif

Inoltre, se evitiamo di sterminare l'intera popolazione degli animali cosiddetti da carne, devono essere previste "riserve" dove questi possano vivere, considerando che condividono la nicchia ecologica con l'uomo (pianure fertili)... il che ridurrebbe ulteriormente l'estensione dei campi sostitutivi...


Eh... Quest'idea però è influenzata dalla visione romantica che abbiamo degli allevamenti. In realtà, almeno in quelli su grossa scala, gli animali non vengono lasciati a pascolare pacificamente nei prati, depositando graziosi ed odorosi muffin marrone, ma vengono invece nutriti con cereali ed altri alimenti (stendo un velo pietoso sui casi in cui degli animali erbivori vengono nutriti a carne, sempre per esigenze di produzione più rapida) che potrebbero essere usati per nutrire direttamente gli uomini.
Su questo argomento, ho letto proprio recentemente un articolo riguardo ad uno studio. Se vuoi, provo a recuperarlo.
Questo è un evidente spreco energetico, visto che le calorie contenute in questi alimenti che servono per nutrire gli animali per mantenerli in vita fino al momento della loro macellazione, non vengono restituiti per intero, come valore nutritivo, dai prodotti della macellazione. Tantissima energia finisce dispersa. Sarebbe ridicolo se parlassi di entropia (anche se c'è pure quella), quindi mi limito a far notare che quello che mangia una mucca (non l'erba ovviamente) prima che qualcuno decida che essa debba diventare bistecche, avrebbero benissimo potuto mangiarselo parecchi uomini.

Calimar ha scritto:
Ecco.. io ho un amico che compra solo protezioni in cordura o sintetico per questa ragione, e lo rispetto per questo. Io non lo farei, perché devo ammettere che mi sento più sicuro con un bel pezzo di cuoio solido tra me e l'asfalto...


Stesse ragioni mie. D'altronde avrai intuito che sono un vegetariano un po' anomalo. icon_smile.gif

Ultima modifica di Masque il 6 Feb 2008 20:41, modificato 2 volte in totale
 
3607121
3607121 Inviato: 6 Feb 2008 20:06
 

Pandora ha scritto:
come coloro che non mangiano carne né pesce, ma mangiano il formaggio (peccato che il caglio con il quale si fa il formaggio sia di origine animale, tranne pochi formaggi)



Precisazione che magari ti interessa:

Il caglio nei formaggi industriali non viene più usato, fa eccezzione solo il grana padano che è sempre stato fatto, per motivi di lavorazione, con caglio animale e i formaggi artigianali provenienti dal sud d'italia.

la stragrande maggioranza dei formaggi industriali viene fatta con caglio batterico (nessun vitello morto).
 
3607327
3607327 Inviato: 6 Feb 2008 20:25
 

Teo86x ha scritto:
Pandora ha scritto:
come coloro che non mangiano carne né pesce, ma mangiano il formaggio (peccato che il caglio con il quale si fa il formaggio sia di origine animale, tranne pochi formaggi)

Precisazione che magari ti interessa:
Il caglio nei formaggi industriali non viene più usato, fa eccezzione solo il grana padano che è sempre stato fatto, per motivi di lavorazione, con caglio animale e i formaggi artigianali provenienti dal sud d'italia.
la stragrande maggioranza dei formaggi industriali viene fatta con caglio batterico (nessun vitello morto).


Ne sono contenta!

Solo che spesso mangio i formaggi artigianali (della Romagna e delle Marche). Inoltre nell'etichetta di quello con cui spesso pasteggio cita, fra gli ingredienti, il caglio animale, o qualcosa del genere... icon_cry.gif icon_confused.gif
 
3607391
3607391 Inviato: 6 Feb 2008 20:30
 

Teo86x ha scritto:



Precisazione che magari ti interessa:

Il caglio nei formaggi industriali non viene più usato, fa eccezzione solo il grana padano che è sempre stato fatto, per motivi di lavorazione, con caglio animale e i formaggi artigianali provenienti dal sud d'italia.

la stragrande maggioranza dei formaggi industriali viene fatta con caglio batterico (nessun vitello morto).


icon_eek.gif ma perchè, per per fare il caglio naturale si uccidono i vitelli icon_question.gif icon_question.gif
 
3607464
3607464 Inviato: 6 Feb 2008 20:37
 

Il caglio è di origine animale, nel senso che viene ottenuto dal budello di vitello

Ci sono alcune marche di formaggi che usano il caglio vegetale, chimico, o non ne usano affatto (specialmente nei prodotti freschi con fermenti lattici), ma in effetti sono poche, e spesso il caglio e' comunque misto, pur non essendo indicato nella confezione.
 
3607507
3607507 Inviato: 6 Feb 2008 20:40
 

YpsilonZF ha scritto:

icon_eek.gif ma perchè, per per fare il caglio naturale si uccidono i vitelli icon_question.gif icon_question.gif


Visto quanto cose si imparano... icon_mrgreen.gif


icon_arrow.gif Salish, ma il caglio non deriva dallo stomaco? icon_eek.gif
 
3607533
3607533 Inviato: 6 Feb 2008 20:43
 

Pandora ha scritto:


Visto quanto cose si imparano... icon_mrgreen.gif


icon_arrow.gif Salish, ma il caglio non deriva dallo stomaco? icon_eek.gif


dove ho letto parla di budello.. icon_confused.gif
 
3607756
3607756 Inviato: 6 Feb 2008 21:02
 

Salish, comunque non cambia. Ho letto che deriva dall'abomaso (parte dello stomaco) di ruminanti "da latte".

Se penso come tante piccole cose possano produrre tanto dolore... icon_cry.gif Agli animali, ma non solo, se consideriamo il fatto che tanti begli oggetti, utilizzati da noi quotidianamente, vengono prodotti a poco prezzo sfruttando un nostro simile in qualche paese lontano da qui. Vado solo un attimo OT per riflettere su quanta sofferenza poggia il nostro benessere. icon_cry.gif
 
3607796
3607796 Inviato: 6 Feb 2008 21:05
 

salish ha scritto:
Pandora ha scritto:


Visto quanto cose si imparano... icon_mrgreen.gif


icon_arrow.gif Salish, ma il caglio non deriva dallo stomaco? icon_eek.gif


dove ho letto parla di budello.. icon_confused.gif



è un enzima prelevato dallo stomaco icon_wink.gif
 
3607829
3607829 Inviato: 6 Feb 2008 21:08
 

Pandora ha scritto:
Salish, comunque non cambia. Ho letto che deriva dall'abomaso (parte dello stomaco) di ruminanti "da latte".

Se penso come tante piccole cose possano produrre tanto dolore... icon_cry.gif Agli animali, ma non solo, se consideriamo il fatto che tanti begli oggetti, utilizzati da noi quotidianamente, vengono prodotti a poco prezzo sfruttando un nostro simile in qualche paese lontano da qui. Vado solo un attimo OT per riflettere su quanta sofferenza poggia il nostro benessere. icon_cry.gif


0510_abbraccio.gif lo so
 
3610492
3610492 Inviato: 7 Feb 2008 1:53
 

Masque ha scritto:


ma quello è animismo icon_mrgreen.gif

ma se vai a prendere solamente il materiale ed il razionale, puoi facilmente distinguere fra forme di vita in grado di provare dolore o meno.


Non è animismo, ma stavo parlando della Bibbia.

Nel tal caso parlavo di S. Francesco (tra l'altro il patrono d'Italia e fondatore dell'ordine Francescano).

Masque ha scritto:

ci sono vari motivi per cui una persona decide di rinunciare alla carne. alcuni per motivi religiosi, altri per semplice rispetto della vita materiale, altri ancora per questioni ecologiche ed altri per sentirsi coerenti con se stessi.

per quanto mi riguarda, essendo ateo (eh già, ho anche questo "difetto" icon_biggrin.gif) e non credendo nel soprannaturale, ovviamente escludo motivi religiosi o similari.


Nessuno è perfetto... icon_lol.gif

Masque ha scritto:

personalmente, so di non essere in grado di uccidere alcun essere in grado di provare dolore. questo lo posso dire per certo. lo farei solamente nel caso in cui ne vada della mia vita. per una questione di coerenza, scelgo di non mangiare il prodotto di una uccisione fatta da altri (anche se nel linguaggio comune si tende a nascondere l'origine di ciò che si mangia, usando allegorie come "fettine", "cotolette", "polpettoni", perché il ricordare la loro origine potrebbe essere sgradevole. motivo, tra l'altro, per cui non spiego mai il perché della mia scelta quando mi viene chiesto mentre si è tavola). nella mia visuale del mondo, materialista ed atea, esiste una sola vita e nessun aldilà. per questo motivo, ritengo che essa vada rispettata il più possibile.
oltre a questo, sono consapevole che la mia scelta sia perfettamente praticabile e salutare: viviamo in una società agiata, nella quale possiamo permetterci di scegliere cosa mangiare ogni volta che vogliamo. inoltre, è possibilissimo vivere anche privandosi della carne. per questo motivo, scelgo di mangiare qualcosa che, per ottenerla, non abbia provocato la sofferenza di qualsiasi essere in grado di provarne o la sua morte.
ultimo motivo: l'utilizzare alimenti vegetali per nutrire, mantenere in vita e far crescere un animale, allo scopo di macellarlo è uno spreco di energie in quanto quegli stessi alimenti potrebbero essere utilizzati per nutrire direttamente l'uomo.


Sai, mio padre tra i suoi lavori annovera l'allevatore come suo. Quando ero più giovane mi raccontava di quanto voleva bene al bestiame che accudiva, aiutava i vitelli a nascere, li accudiva, li vaccinava, li vedeva crescere e diventare manzi, con tutti i problemi che causavano in quell'età (un pò come gli adolescenti), e alla fine vacche o tori. Parlava con loro, li conosceva tutti ad uno ad uno, anche se nelle stalle dove lavorava ce ne erano circa 300...
Da quello che ho capito ora che sono (spero) più maturo è che la vita funziona così, senza rimpianti o rimorsi. Un giorno, quando qualcuno lassù dirà che è la tua ora, i tuoi cari ti metteranno sotto terra, anche tu verrai mangiato. E' il ciclo della vita. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Che tu sia "materialista e ateo" nulla conta, la vita deve sempre essere rispettata.
E riguardo al cibo che utilizzano gli allevamenti, non ti preoccupare, è quasi tutto scarto di produzione agricola... Tu mangeresti paglia, trinciato o frutta ammuffita?

Masque ha scritto:

ovviamente, non sono intransigente come potrebbe sembrare. quando non ho scelta o ritengo che un prodotto ricavato dalla morte di un animale possa servire per salvarmi la vita, scelgo di utilizzarlo. è il caso ad esempio, della tuta da moto.


Meno male... icon_wink.gif

Masque ha scritto:

ps. l'ultimo motivo che ho elencato è anche uno di quelli che solitamente influiscono nelle scelte dei vegani (con cui ho avuto occasione di discutere, perché non capivo il motivo della loro scelta, molto più radicale della mia), assieme alle condizioni di vita degli animali da allevamento (trattati praticamente come oggetti: fatti crescere fino a quando riescono a produrre latte, uova, ecc, e poi uccisi e gettati quando non più utili allo scopo, perché sarebbe chiaramente sconveniente mantenerli fino alla loro morte naturale).


vedi sopra...
 
3610519
3610519 Inviato: 7 Feb 2008 2:11
 

Calimar ha scritto:


Io personalmente metto l'astina più alta della tua, perché ritengo il mangiare e essere mangiati parte del ciclo naturale, e perché di fatto mi piace molto la carne. Non accetto pelliccie o pellame, perché ammazzare un animale per la pelliccia OGGI non ha alcun senso - nessuno. Non SERVE, è solo una moda e le mode possono essere cambiate.
Indosso abiti di pelle bovina perché ritengo che sia più saggio utilizzare tutto il possibile dell'animale che viene ucciso: mangiarne la carne e rifiutarne la pelle sarebbe ipocrita da parte mia.

Differenzio anch'io, da 25 anni almeno, e cerco di limitare al minimo la quantità di rifiuti... icon_lol.gif ma quella è semplicemente una questione di civiltà...


Quoto tutto completamente. icon_wink.gif

Odio le pellicce e soprattutto chi le porta! Come una certa persona che conduceva il programma Mela Verde che fa tanto l'ambientalista quando qualche anno prima faceva le promozioni di Annabella di Pavia.... icon_evil.gif icon_evil.gif
 
3610733
3610733 Inviato: 7 Feb 2008 9:00
 

Motosega ha scritto:
Sai, mio padre tra i suoi lavori annovera l'allevatore come suo. Quando ero più giovane mi raccontava di quanto voleva bene al bestiame che accudiva, aiutava i vitelli a nascere, li accudiva, li vaccinava, li vedeva crescere e diventare manzi, con tutti i problemi che causavano in quell'età (un pò come gli adolescenti), e alla fine vacche o tori. Parlava con loro, li conosceva tutti ad uno ad uno, anche se nelle stalle dove lavorava ce ne erano circa 300...
Da quello che ho capito ora che sono (spero) più maturo è che la vita funziona così, senza rimpianti o rimorsi. Un giorno, quando qualcuno lassù dirà che è la tua ora, i tuoi cari ti metteranno sotto terra, anche tu verrai mangiato. E' il ciclo della vita. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Che tu sia "materialista e ateo" nulla conta, la vita deve sempre essere rispettata.


Punti di vista. icon_wink.gif Io considero più rispettoso per la vita non ammazzare un animale (e lo farei in special modo se gli volessi bene e l'avessi visto crescere), ma lasciarlo vivere e successivamente morire di morte "naturale". Come ho scritto, sapendo che esistono alternative e che quindi si può vivere anche non nutrendosi di animali, mi sembra di rispettare maggiormente la vita comportandomi in questo modo. Quando io andrò sotto terra, certamente diventerò cibo per batteri e vari animaletti. Su questo non discuto. Solo, preferirei finire sotto terra per scelta mia o "del caso" (cioè, di una serie di circostanze e concause non facilmente prevedibili o evitabili), non per volontà di qualcun altro che nemmeno mi chiede un opinione a riguardo (d'altronde, sarebbe anche abbastanza comico se qualcuno mi chiedesse "Scusa, mi lasci ammazzarti?"… anche se un realtà è successo. Ricordi il cannibale di Rotenburg, che ha divorò la sua vittima, la quale era consenziente? icon_smile.gif).
 
3611661
3611661 Inviato: 7 Feb 2008 12:04
 

Pandora ha scritto:


Visto quanto cose si imparano... icon_mrgreen.gif


icon_arrow.gif Salish, ma il caglio non deriva dallo stomaco? icon_eek.gif


veramente, ma un po' mi consolo perchè ho scoperto che un po' di peresone che conosco mi fanno compagnia in questo angolo di ignoranza
icon_mrgreen.gif
 
3611899
3611899 Inviato: 7 Feb 2008 12:42
 

a me la carne piace un sacco .. anche al sangue .. non ci trovo nulla di male a mangiarla. anzi ringrazio dio di aver creato queste prelibatezze
 
3612246
3612246 Inviato: 7 Feb 2008 13:20
 

Ci sono crimini e crimini, bisogna scegliere se commettere il "reato" di mangiare altri animali (quindi a questo punto perchè non anche gli esseri umani) o il "reato" di mangiare piante.

Mettetela su una bilancia...

A voi la scelta!
 
3612447
3612447 Inviato: 7 Feb 2008 13:38
 

Come vedo la catena alimentare icon_mrgreen.gif




PS: quoto chi dice che anche le piante hanno una vita, quindi non bisognerebbe mangiare nemmeno verdura
 
3612476
3612476 Inviato: 7 Feb 2008 13:42
 

Sono scelte...
 
3612491
3612491 Inviato: 7 Feb 2008 13:44
 

sono scelte esatto..

anche perché non penso che questo sondaggio sia stato fatto per fare cambiare le idee altrui..
 
3612503
3612503 Inviato: 7 Feb 2008 13:45
 

Appunto.
 
3613030
3613030 Inviato: 7 Feb 2008 14:54
 

Masque ha scritto:


Da una parte, potrei affermare che il comportamento, o meglio, le reazioni, che hanno certe piante in caso di mutilazione o pericolo sia paragonabile a quello di un qualsiasi sistema dinamico complesso, ovvero una retroazione conseguente ad uno stimolo. Dato questo, ne conseguirebbe che la pianta non ha autocoscienza del proprio fato, cioè non è consapevole di stare per morire. Quindi, allo stesso modo in cui non si può affermare che la macchina regolatrice di Watt sia viva, non lo si può fare anche per una pianta.


Cavolate. Mai visto una pianta morente, con rami, tronco e radici secche che cerca di germogliare comunque? Mai visto una patata che lasciata a marcire germoglia e irradicisce ancora anche se gli resta solo il tubero come fonte di nutrimento? Non è forse paragonabile al nostro istinto di sopravvivenza e alla nostra speranza di vita fino all'ultimo? Anche le piante hanno vita!
Non prenderlo come un attacco, ma che tu dica che non riescano a dimostrarlo è perchè forse non sei mai stato attento ad osservarle, e comunque prova a parlare con un botanico o con un giardiniere esperto, e vedrai... icon_wink.gif

Masque ha scritto:


In tutto questo, mi sembra chiaro, do maggior peso al genere umano, anche se ciò non significa che accetti comportamenti scorretti nei confronti delle altre specie.
Ad esempio, tollero le sperimentazioni sugli animali a scopo medico, perché preferisco che tali sperimentazioni non siano fatte su cavie umane e perché mi auguro che tali sperimentazioni permettano di arrivare a soluzioni mediche in grado di salvare vite umane.


Sbagliato. A parte che a certi umani io rimpiazzerei altrettanti animali, e sicuramente ci guadagneremmo tutti, non capisco perchè testare su animali prodotti che servono a noi umani. E' fuori da ogni etica animalista... icon_rolleyes.gif
 
3613130
3613130 Inviato: 7 Feb 2008 15:06
 

Masque ha scritto:


In tutto questo, mi sembra chiaro, do maggior peso al genere umano, anche se ciò non significa che accetti comportamenti scorretti nei confronti delle altre specie.
Ad esempio, tollero le sperimentazioni sugli animali a scopo medico, perché preferisco che tali sperimentazioni non siano fatte su cavie umane e perché mi auguro che tali sperimentazioni permettano di arrivare a soluzioni mediche in grado di salvare vite umane.


io invece vorrei che venissero fatte sul genere umano...

hai mai fatto visita ad un laboratorio di sperimentazioni farmacologiche???

ci ho lavorato per un anno.. e ho ancora negli occhi scene che vorrei dimenticare ma non riesco..

meglio sperimentare sugli esseri umani... volontari...
 
3613467
3613467 Inviato: 7 Feb 2008 15:35
 

MAI E POI MAI!!!!!!! i vegetariani non sanno cosa si perdono.W I CARNIVORI,quegli stupidi pkkè così li devo chiamare non sanno cosa si perdonoooooooooooooooooooooooooo costatelle,costarizze,pollo,spezzatino,bistecca fiorentino,osso buco,anche i semplici wurstel o gli hamburgher.Per non parlare del companatico come salame,prociutto,mortadella,tacchino,bresaola,speck.....
 
3613823
3613823 Inviato: 7 Feb 2008 16:00
 

DonMaTtEw ha scritto:
MAI E POI MAI!!!!!!! i vegetariani non sanno cosa si perdono.W I CARNIVORI,quegli stupidi pkkè così li devo chiamare non sanno cosa si perdonoooooooooooooooooooooooooo costatelle,costarizze,pollo,spezzatino,bistecca fiorentino,osso buco,anche i semplici wurstel o gli hamburgher.Per non parlare del companatico come salame,prociutto,mortadella,tacchino,bresaola,speck.....


Forse sei andato fuori tema...
 
3614056
3614056 Inviato: 7 Feb 2008 16:22
 

Nessun problema nel mangiare animali morti, mai posto il limite. Li mangio anche crudi senza problema, mi è capitato anche di mangiarne vivi. Non ho nessun parere a riguardo, non mi danno fastidio ne vegetariani ne vegani, anzi che ben vengano. Semplicemente è sempre stato così e non pensate che gli animali se volessero mangiarvi si farebbero dei problemi perchè soffrite icon_lol.gif

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3614251
3614251 Inviato: 7 Feb 2008 16:42
 

DonMaTtEw ha scritto:
MAI E POI MAI!!!!!!! i vegetariani non sanno cosa si perdono.W I CARNIVORI,quegli stupidi pkkè così li devo chiamare non sanno cosa si perdonoooooooooooooooooooooooooo costatelle,costarizze,pollo,spezzatino,bistecca fiorentino,osso buco,anche i semplici wurstel o gli hamburgher.Per non parlare del companatico come salame,prociutto,mortadella,tacchino,bresaola,speck.....



Trovo più stupido chi fa certe affermazioni.....io sono onnivoro tendente al carnivoro, ma non mi permetterei mai di giudicare una certa categoria di persone che ha fatto una scelta diversa dalla mia.
Ognuno avrà le sue motivazioni...nessuno può dire cosa sia giusto o sbagliato.
 
3614872
3614872 Inviato: 7 Feb 2008 17:36
 

mangio solo tre tipi di carne

il maiale in tutto e per tutto
il pollame, ma solo alcune parti (il petto non rientra in queste )
la carne di mucca, ma solo quella adulta e rossa, partendo dal lesso, per arrivare alla fiorentina, passando per lo spezzatino, i nervetti, il filetto , ecc ecc. l'unica verduraccia che mangio, sono le patate e i fagioli in tutti i modi, a volte i finocchi e pomodori, rarissimo l'insalata mai catalogno e affini.
 
3615393
3615393 Inviato: 7 Feb 2008 18:24
 

DonMaTtEw ha scritto:
MAI E POI MAI!!!!!!! i vegetariani non sanno cosa si perdono.W I CARNIVORI,quegli stupidi pkkè così li devo chiamare non sanno cosa si perdonoooooooooooooooooooooooooo costatelle,costarizze,pollo,spezzatino,bistecca fiorentino,osso buco,anche i semplici wurstel o gli hamburgher.Per non parlare del companatico come salame,prociutto,mortadella,tacchino,bresaola,speck.....


Ho mangiato la carne fino a 18 anni e so cosa mi "perdo".

Subito dopo aver fatto la mia scelta, nei primi periodi, avevo un po' voglia di ciccia.
Oggi, quando i miei cucinano la carne, mi tengo a debita distanza, perché mi dà fastidio anche solo l'odore.

E, soprattutto, non mi ritengo "stupida".
 
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