Leggi e Burocrazie
Gli indicatori di Direzione: questi Sconosciuti
Scritto da edge - Pubblicato 06/10/2009 14:57
Ecco come utilizzare le frecce nelle rotonde e nei sorpassi, con citazioni da topic e punte di ironia.

Siccome l'ultimo articolo non piaceva nemmeno a me (sempre se lo pubblicano [ ndr: come vedi, è stato pubblicato ;-) ]), ho deciso di tornare allo stile del primo articolo. So che sono già stati scritti altri articoli al riguardo, però non credo che abbiano preso in esame la questione da un punto di vista generale.

Dunque, l'utilizzo delle frecce nelle rotatorie o rotonde alla francese può risultare caotico e molto problematico, soprattutto per chi ha preso la patente prima della moltiplicazione di queste strane bestie (le rotonde appunto). A volte le cose si complicano, poiché sebbene il nome sia "rotonde", esse possono assumere le più disparate forme, da semplici derivazioni di circonferenza (ellittiche, concave, convesse ecc) a veri e propri parchi di un ettaro e mezzo, con in mezzo giardinetti o, come mi è capitato di vedere a Torino, un distributore. Altre volte invece si riducono ad un semplice palo della luce, o dove proprio manca lo spazio ma l'Amministrazione Comunale ha deciso di mettercela comunque, un semplice pallino blu o rosso o di altra colorazione di circa 20/30 cm di diametro. A volte al centro della rotonda vengono eretti slogan, simboli della città, pubblicità e un sacco di altre simpatiche chincaglierie che limitano assurdamente la visibilità.

Detto questo, iniziamo.

In tutte le rotonde dovete segnalare con la freccia il vostro ingresso e poi, sempre con la vostra freccia, la vostra uscita. Mi spiego meglio. Prendiamo in considerazione una normale rotonda a quattro uscite:

Voi arrivate dal basso e volete uscire alla prima uscita, quindi
  1. Date precedenza
  2. Mettete la freccia destra (magari qualche metro prima della rotonda)
  3. Entrate nella rotonda ed uscite alla prima uscita

Fin qui tutto facile, salvo che spesso chi esce alla prima uscita non la mette la freccia....

Voi arrivate sempre dal basso e volete uscire alla seconda uscita, quindi in pratica andate dritto
  1. Date precedenza
  2. Freccia sinistra ed entrate
  3. Mentre passate la prima uscita, inserite la freccia destra
  4. Uscite alla seconda uscita

Questo in teoria. In pratica, siccome non lo fa quasi nessuno, potrebbe creare confusione a chi vi deve dare precedenza, in ogni caso la freccia per il codice della strada va inserita in questo modo, quindi non curatevi di ciò che pensano gli altri.

Voi arrivate dal basso e volete uscire alla terza uscita, alla vostra sinistra.
  1. Date precedenza
  2. Inserite la freccia a sinistra e vi portate verso il margine sinistro della corsia (il più vicino possibile alla linea di mezzeria o allo spartitraffico)
  3. Entrate nella rotonda
  4. Non appena passate la seconda uscita mettete la freccia destra e vi spostate verso il margine esterno della rotonda
  5. Uscite alla terza uscita

Lo stesso vale per tornare indietro o per le rotonde a più uscite o più corsie.
In pratica basta ricordare di mettere la freccia a destra per la prima uscita, e PRIMA la freccia a sinistra e poi, dal momento in cui passate l'uscita prima di quella che vi interessa, la freccia destra.

Tenete anche presente che più è lontana l'uscita che vi interessa più dovete tenere il margine interno della rotonda (dove c'è il cordolo per intenderci)


Altro caso in cui a volte la freccia è un optional, soprattutto per le moto, è il sorpasso.

Prima di tentare un sorpasso bisogna verificare di poterlo fare, quindi di essere in assenza di un divieto, di poter rispettare i limiti di velocità, di non creare pericolo per sé stessi e per gli altri, delle buone condizioni climatiche e dell'asfalto, oltre che del nostro mezzo.

Al di là di tutte queste raccomandazioni, bisogna
  1. Controllare che non vi siano veicoli provenienti dal senso opposto di marcia
  2. controllare che eventuali mezzi dietro di noi non vogliano effettuare la stessa manovra
  3. mettere la freccia sinistra ed iniziare il sorpasso
  4. tenere un certo margine laterale dal veicolo sorpassato
  5. mettere la freccia a destra
  6. rientrare in sicurezza senza tagliare la strada al veicolo sorpassato, in pratica quando lo vedete apparire nello specchietto destro.

Inoltre crea un forte disagio a tutti gli altri utenti della strada dimenticare accesa una freccia, quindi ricordatevi sempre di guardare spesso il cruscotto.

Ho provato sulla mia pelle che, in caso di traffico intenso, se tutti usano a dovere le frecce, il traffico scorre molto più velocemente, perché ognuno agisce sapendo ciò che fanno gli altri e ciò che farà lui.

Per chiarimenti sono sempre disponibile, tramite i commenti e, in caso non veda la vostra domanda (può capitare), via mp.

Lamps a tutti.

Edo
 

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Commento di: 42 il 06-10-2009 16:00
Per quanto riguarda le rotonde, concordo sul fatto che debbano essere segnalata l'uscita ed il cambio di corsia (se la rotonda e' a due o piu' corsie) ma la freccia a sinistra all'ingresso in rotonda non mi trova d'accordo.
La rotonda e' un "tratto di strada e circolazione rotatoria", non una strada curvilinea.
Una rotonda "classica" con quattro uscite puo' essere considerata come un tratto di strada a senso unico con quattro intersezioni a destra.
Commento di: sofistasemantic il 13-10-2009 14:57
io le frecce le so usare ...e l'arco che non ho ancora imparato bene
ehehehe
Commento di: edge il 06-10-2009 16:22
Appunto perchè NON è un tratto di strada curvilineo bisogna inserire la freccia.
Non sono sicuro di aver inteso bene il commento, comunque ti rispondo per come ho capito io.
Primo) Hai ragione sul fatto che può essere intesa proprio come una strada a senso unico con 4 intersezioni a raso, ma ciò non toglie che se io voglio segnalare a chi mi sta DANDO precedenza che "devo passargli davanti" perchè uscirò ad una uscita successiva a quella in cui lui sta entrando,c la freccia a sinistra è preziosa.
Immagina di stare dando precedenza ad un veicolo che è già nella rotonda, se esso non mette la freccia a sinistra tu potresti pensare a ragion veduta che uscirà all'uscita dalla quale tu stai entrando (non so se sono stato chiaro). Se invece esso ha la freccia sinistra accesa tu sai con CERTEZZA che devi stare fermo e dargli precedenza. Tutto qui. Se non ho capito la domanda e/o ho dato una risposta insoddisfacente, ti prego di dirmelo.
Commento di: 42 il 06-10-2009 23:20
"Immagina di stare dando precedenza ad un veicolo che è già nella rotonda, se esso non mette la freccia a sinistra tu potresti pensare a ragion veduta che uscirà all'uscita dalla quale tu stai entrando"

Eh, no... per uscire dove io sto entrando DEVE (diciamo dovrebbe) mettere la freccia a destra, se non la mette significa che prosegue
Commento di: edge il 07-10-2009 09:29
Ok, puoi anche vederla così, però se uno non la mette non èm detto che prosegua, diciamo, come già affermai, che non hai la certezza matematica (o quasi), mentre se lui mette la freccia sinistra tu sei ragionevolmente sicuro che ti passerà davanti.
Commento di: 42 il 07-10-2009 11:59
mmmm... immagina una rotonda a due corsie (non sono diffusissime, ma qui a 300 metri da casa mia ce n'e' una a tre corsie...)
Sto per entrare... nella corsia esterna vedo uno con la freccia sx... penso: "ecco, sta per cambiare corsia e portarsi in quella centrale"... metto il muso avanti... bang.

Il problema del "buon senso", quando mi invento delle regole e' che l'interpretazione puo' essere diversa a seconda di chi si trova ad approcciarla.

All'interno di una rotonda, la freccia va usata per segnalare:
1) l'uscita (freccia a destra)
2) cambio corsia (a sx o a dx)
qualsiasi altro utilizzo puo' (ripeto PUO') dare adito ad incomprensioni.
E' come se giocassi a briscola con un compagno che segnala le carte con gesti diversi dai miei.
Commento di: edge il 07-10-2009 12:40
Bravo!
E' proprio per questo che ho scritto questo articolo, perchè ognuno ha una sua interpretazione delle regole. Comunque se con la frase "quando mi invento delle regole" ti riferisci a me, ti sbagli di grosso, perchè non ho inventato proprio nulla.
E comunque ognuno, oltre al buon senso, dovrebbe usare anche la prudenza. Se io penso che sta per portarsi in quella centrale, non metto il muso finchè egli non è effettivamente passato su quella centrale. A biella qualche rotonda a due corsie (a tre no) c'è, e ti garantisco che non c'è un bel niente da interpretare.
Ad ogni modo le grosse lacune delle rotonde stanno proprio nel fatto che la segnaletica non è chiara come dovrebbe.
Addirittura si vedono molte rotatoriecon il cartello blu rotondo e freccia bianca puntata in basso in diagonale, ovvero il "passa l'ostacolo a destra" quando il cartello corretto sarebbe con la freccia bianca su sfondo blu ad indicare direzione obbligatoria.
Commento di: arianna1977 il 08-10-2009 09:55
Scusate, ma mi risulta che la freccia vada messa quando si cambia corsia/strada. Quindi la freccia sx va messa per entrare in rotonda, ma poi va tolta! Poi, quando sarà ora di uscire si metterà la freccia dx!
Commento di: 42 il 08-10-2009 12:44
No, non mi riferivo a te in specifico, ma al fatto che quando non c'e' una regola precisa, ma questa va desunta interpretando altre regole preesistenti, si rischia di interpretarla in modo diverso, "inventandosi" (de facto) una regola.
Il cds NON ha articoli che regolino la circolazione in rotatoria, pertanto vanno desunti leggendo altri articoli. (ad esempio il 144, il 145 ed il 154) essendo, come abbiamo ribadito, un tratto paragonabile ad una strada (una o piu' corsie) a senso unico con diritto di precedenza e con incroci a raso (tutti a destra)

Sempre per il motivo suddetto (strada a senso unico con incroci a raso), immagina di percorrere una strada DRITTA con degli incroci a raso sulla destra.... metti la freccia a sx ad ogni incrocio per segnalare che NON svolti a sinistra? Non credo...

QUI ti riporto il parere in merito di un utente che "opera" nel settore

Attenzione poi al cartello giusto... dipende da dove e' messo, ma NON E' MAI previsto quello di obbligo di svolta.
il "passaggio a dx" va collocto sullo spartitraffico in ingresso (se esiste), mentre sulla rotatoria va collocato quello di "circolazione rotatoria"
fonte [www.comuni.it]
Commento di: edge il 08-10-2009 19:37
chiedo scusa. sul cartello ho preso un abbaglio.
Ad ogni modo la circolazione in rotatoria non è regolata direttamente dal CdS, ma tutti i volumi per autoscuole prevedono una versione in tutto simile alla mia.
Diciamo che è abbastanza inutile disputare sul sesso degli angeli, occorre più chiarezza magari con una normativa ad hoc che regoli il flusso rotatorio del traffico. Detto ciò la prudenza non è mai troppa, specialmente nelle rotonde a più corsie e con corsie di preselezione.
lamps
Commento di: edge il 06-10-2009 16:25
Ho scovato questo, che, sperando che si veda, rende benissimo l'idea

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Rotatoria.gif
Commento di: edge il 06-10-2009 16:28
http://it.wikipedia.org/wiki/Rotatoria

Questo è il link completo. Però non parla molto della rotonda in sè ma della storia della rotonda, di vantaggi, svantaggi ecc. Comunque il gif. mi sembra corretto, anche se va un po' veloce per capirlo correttamente
Commento di: botlor il 08-10-2009 13:52
Articolo molto utile, complimenti!
Anche se ammetto che a volte non è sempre facile giostrarsi nel rapido sinistra/destra del cambio frecce in rotonda...

Proprio ieri mi è capitato di entrare in rotonda a velocità tranquilla, senza mettere la freccia a sinistra perché dovevo andare diritto, un simpatico automobilista mi ha superato sulla sinistra ed è uscito alla prima a dx tagliandomi la strada (probabilmente nella sua testa pensava che io sarei uscito alla prima a destra senza mettere la freccia).
Grazie alla cara mano destra ho evitato il botto, però la o cosa mia ha fatto un po' pensare... ...se fossi entrato in rotonda mettendo la freccia a sx, l'automobilista avrebbe comunque provato a superarmi? Boh, poi dipende dalla testa di ognuno, però probabilmente avrebbe aiutato.

Lamps!

Lore
Commento di: 42 il 08-10-2009 14:45
In quel caso hai semplicemente trovato l'imbecille... esattamente come quello che mentre fai la tua rotonda tranquillo nella corsia di destra per uscire alla seconda, "taglia" la rotonda con il rischio di schiacciarti mentre esci...
Commento di: giannetto il 08-10-2009 15:29
E' esattamente quello che è successo a me l'anno scorso sulla prima rotonda entrando a Taranto dalla 106. Una rotonda immensa che ho " inforcato" a non più di trenta dopo aver ripetutamente guardato che non arrivasse nessuno. Bene: percorsi almeno venti metri mi vedo arrivare da dietro un pazzoide che andava a cento e che doveva uscire alla prima a destra. Mi ha preso diagonalmente sul bauletto sinistro e, solo grazie al fatto che il mio motorino è un Goldwing, cadendo la moto è scivolata per molti metri sui tubi e il danno è stato ridotto. Ma, guarda caso, i vigili hanno dato torto a me perchè secondo loro non avevo dato precedenza (quando io la precedenza l'avevo di fatto perchè avevo già da un pezzo impegnato la rotonda e quando non hanno voluto constatare che il pazzoide andava come un missile uscito dall'orbita). Morale: la prudenza non è mai troppa e conviene sempre guardarsi moderando la velocità, anche a rischio di sembrare un principiante.
Commento di: streghetta59 il 08-10-2009 21:38
http://digilander.libero.it/insiemesuasa/Varie/RotondeStradali.pdf

qui ho trovato qualcosa di interessante, ma non riesco a copiare, quindi non vi resta che leggere il PDF.....

mi pare interessante....

sempre mille occhi, in rotonda - lapms
Commento di: orsopiero47 il 08-10-2009 21:17
Bravo Edo. Era ora che qualcuno facesse chiarezza sul comportamento nelle rotonde. Io personalmente faccio (quasi) sempre così, però finora non ero sicuro se era quello che ha previsto il legislatore, ma mi sembrava e mi sembra giusto.
Bisognerebbe anche aggiungere che nelle rotonde non è ammessa la marcia su file parallele, troppi lo fanno.
Ciao a tutti. Piero
Commento di: Valer34 il 09-10-2009 00:32
Bravo Edo, le tue precisazioni sulla marcia nelle rotonde sono molto utili. Se tutti nelle rotonde usassero e bene le "frecce", la sicurezza sarebbe molto maggiore.
Sono molto utili e sicure le rotonde ad una corsia. quelle a più di due corsie sono invece molto pericolose di per sè, e quindi chi le costruisce dovrebbe essere reso almeno corresponsabile degli incidenti che vi capitano.
La pericolosità diventa esponenziale con le aiuole rialzate al centro che impediscono la visibilità a che le percorre e a chi sta per entrarvi.
E di queste se ne incontrano molte a testimoniare dell'idiozia di certi progettisti e amministratori pubblici.

Sarebbe almeno consolante se per ogni rotonda (come per ogni opera pubblica o privata) vi fosse una targhetta con il nome del progettista e del committente (come su ogni libro c'è il nome dell'autore e dell'editore). Almeno sapremmo chi ringraziare e chi denigrare.
Ciao. valerio
Commento di: omixam il 09-10-2009 09:09
non ho letto tutti i post arretrati e magari questo punto che in questo post non è chiarito era già stato scritto e discusso negli altri, fa niente scrivo ugualmente perchè a me sta molto a cuore e credo che sia mal interpretato da tanti e sopratutto in modo diverso........interpretato dagli istruttori delle autoscuole in un modo circa 4 anni fa e adesso in occasione dell'ultima patente in casa interpretato in modo diverso ....

la posizione giusta di corsia in entrata di rotonda.....

sicuramente segnalare preventivamente le proprie intenzioni uilizzando gli indicatori di direzione in ogni cambio di corsia, quando si sorpassa e al rientro dei sorpassi è d'obbligo per la ns. salute e per quella degli altri, e questo io credo valga anche quando si affrontano le rotonde...
Una cosa credo sia mal interpretata da molti...mettiamo l'esempio di una rotonda a due corsia e che in entrata di rotonda la strada che vi arriva passi da una corsia a due corsie segnalate opportunamente dalle righe bianche a terra. Bene...visto che ci sono due corsie affiancate è giusto utilizzarle tutte e due, ma in che situazione posizionarsi in quella di sx o in quella di destra?

quando ci si deve mettere a destra o a sx, forse chi:
-deve uscire alla prima uscita? risposta a dx con freccia a dx
-deve uscire alla seconda uscita? risposta a dx con freccia accesa a dx solo dopo aver passato la prima uscita
-deve uscire alla terza uscita?risposta nella corsia in entrata di rotonda a sinistra, con freccia a sx e rimanendo nella corsia interna della rotonda, azionando la freccia a dx solo dopo aver superato la seconda uscita per svoltare alla terza uscita.
per la quarta uscita uguale alla terza uscita solo mettendo la freccia a dx solo dopo aver superato la la terza uscita per svoltare alla quarta uscita.

a mio parere così dovrebbe andare bene almeno io la interpreto così, ..ma purtroppo non è così per tutti ed è in quel momento che nasce il caos le incomprensioni, gli insulti e gli incidenti.

penso che se le rotonde fossero video monitorate, con punizione per i cosidetti furbi, quelli che tagliano la strada e che hanno fretta solo loro, e che entrare a destra o sinistra nella rotonda dipende solo da dove è meno fila, già da subito il traffico ne prenderebbe giovamento e indurrebbe ogni persona indecisa almeno ad informarsi o perlomeno ragionarci un poco su, pena l'ammenda.

un caro saluto a tutti
Commento di: edge il 09-10-2009 18:43
Straquoto. Mi scuso, ammetto che è una mancanza del mio articolo.
Commento di: 42 il 09-10-2009 20:53
terza uscita?risposta nella corsia in entrata di rotonda a sinistra, con freccia a sx e rimanendo nella corsia interna della rotonda, azionando la freccia a dx solo dopo aver superato la seconda uscita per svoltare alla terza uscita. per la quarta uscita uguale alla terza uscita solo mettendo la freccia a dx solo dopo aver superato la la terza uscita per svoltare alla quarta uscita.

Qui concordo con l'uso della freccia a sx!
Entrando sulla rotonda non posso "volare" nella corsia interna, quindi con la freccia a sx preannuncio lo spostamento dalla corsia esterna a quella interna.
Commento di: Johnny-Storm il 10-10-2009 15:09
mi avete fatto venire mal di testa .. ma ci provo lo stesso :) cito dal tuo articolo:
Voi arrivate dal basso e volete uscire alla prima uscita, quindi
1.Date precedenza
>2.Mettete la freccia destra (magari qualche metro prima della rotonda)
3.Entrate nella rotonda ed uscite alla prima uscita
scusa edge ma qui c'è un errore, intendevi mettere la freccia a sx (qualche metro prima di rotonda) cosi' come hai scritto negli altri casi, giusto? cmnq su questo punto ho grossi dubbi, la rotonda è una continuazione ideale della strada e sostituisce l'attraversamento a raso, quini è ovvio che il veicolo la deve imboccare, non è certo un optional ! di conseguenza la freccia a sx prima di impoccarla mi sembra assurda
Commento di: edge il 11-10-2009 18:28
ricordatemi di non scrivere mai più articoli sul codice della strada!!! =)
il problema è proprio che bisogna desumere, ma la freccia secondo me è necessaria per chi ti deve dare predenza e sapere cosa hai intenzione di fare no?
Commento di: 42 il 11-10-2009 20:53
Edge... anch'io sono uno che sul tema e' in parziale disaccordo con te.
Ma non smettere di scrivere sul cds.
Su argomenti come quello delle rotonde, su cui non esiste una regola esplicita e chiara, il confronto e' sempre utile.
Commento di: Lino46 il 15-10-2009 18:44
Caro Edo, condivido al mille per cento!!! Più chiaro di così non potevi essere!!! Peccato che siano tutte battaglie perse...come la mia di indicare agli automobilisti, lampeggiando e aprendo e chiudendo rapidamente le dita, che stanno viaggiando a fari spenti su strade extraurbane. Purtroppo sono la maggioranza, come quelli che non usano le frecce in generale e ancora di meno nelle rotatorie. Lo stato è del tutto assente perchè non ho mai visto alcuna campagna di sensibilizzazione su questi argomenti. Una volta dicevano qualcosa nelle informazioni sul traffico, ora più nulla... Comunque grazie a te qualcuno potrà essere edotto. Complimenti. Normativi lampeggi. Lino
Commento di: Wilhem275 il 27-12-2009 04:11
Ciao a tutti, ho trovato interessante questa discussione, ed essendo un appassionato di buona guida mi sento di condividere con voi qualche pensiero in tema.
Sono abituato alla guida di bici e auto, e pur non essendo un motociclista trovo fondamentale discutere con voi appassionati, perché per una felice convivenza di tutti è necessario prima di tutto "parlare la stessa lingua"; che poi è proprio il pricipio che ispira la creazione del CdS.


Il trattatello che ho scritto è lungo, ma dovrebbe dare buona risposta a tutte le domande sul tema. Leggetelo con calma...

Ho riflettutto a lungo su come interpretare il Codice, e credo di avere raggiunto un pensiero coerente, applicabile indiscriminatamente a tutti i veicoli. Nella pratica della guida funziona molto bene, con buona sicurezza degli altri e mia.


E' vero che il CdS non norma con precisione l'uso delle rotatorie, ma contiene già molte "istruzioni per l'uso", essendo una rotatoria facilmente assimilabile ad altri tipi di strada già normati.

Per capire come usare correttamente una rotatoria, e le importantissime frecce, consiglio di sgombrare il campo da qualsiasi pensiero già maturato e ripartire da alcune norme basilari e generali.
Confrontandomi con gli altri guidatori rilevo spesso una grande confusione, data da vecchie abitudini scorrette, scarsa informazione, e in generale il focalizzarsi su specifici casi e attuazioni dimenticando i principi tecnici su cui il Codice è stato costruito (ed è stato pensato, nella sua base, da gente che ha usato il cervello), dimenticando che la loro applicazione risolve quasi tutti i dubbi su "E adesso cosa devo fare?" :-)


1) Significato delle linee di delimitazione di corsia.
- una linea continua è un MURO invalicabile, nella marcia normale. Definisce con rigore gli spazi entro i quali devono rimanere i veicoli durante la marcia, perché questa risulti regolare all'interno di precisi confini geometrici nella carreggiata;
- una linea tratteggiata permette di identificare questi confini, ma consente di valicarli, in determinate condizioni. In molti casi si tratta di più corsie parallele, distinte tra loro per evitare interferenze, ma nei casi più delicati si tratta di intersezioni (rot. comprese) in cui le corsie si intersecano o collidono tra loro; la priorità e l'uso specifico sono determinati dalla segnaletica presente.

2) Uso della freccia.
Condizione minima ed inderogabile per il valico della linea tratteggiata è l'uso della freccia, sempre sul lato in cui il veicolo "toccherà" la linea.
Sottolineo l'importanza di questo passaggio, e la confusione che di solito si fa. Il termine stesso "indicatori di direzione", nato in epoche in cui il concetto di corsia era nebuloso, è spesso frainteso, ed è rimasto associato ad una guida più grezza, in cui banalmente tutto ciò che è asfaltato è percorribile, ed è solo necessario indicare da che parte si andrà, nel senso dell'orientamento dx/sx rispetto all'asse del veicolo.
Oggi la circolazione è generalmente regolata da corsie che interagiscono con altre corsie, tutte ben identificate come enti separati, il più possibile come confluenze in parallelo. L'operazione del guidatore è spostare il veicolo da l'una all'altra, impostando una traslazione rispetto alla direzione di marcia. Sarebbe quindi più corretto parlare di "indicatori di spostamento", nel senso che l'informazione da fornire è il lato verso cui traslerà il veicolo.

Peraltro la correlazione è biunivoca: quando non si hanno linee tratteggiate da attraversare, la freccia non va usata.

Caso un po' a parte è il classico incrocio non regolato geometricamente da corsie specializzate: in questo caso le corsie confluiscono in un'area meno definita, in cui avvengono tutte le manovre del caso. Qui ci torna utile la vecchia definizione di "indicatori di direzione", e per la delicatezza della sua gestione questo ente è normato con particolarità dal CdS.

3) L'esempio dell'autostrada.
Per comprendere meglio le rotatorie trovo utile portare come esempio la struttura dell'autostrada, perché identifica con chiarezza i concetti di più corsie parallele, delimitate da linee valicabili, e soprattutto il fatto che entrata e uscita avvengono da e verso corsie separate, atte specificamente allo scopo, che nascono e muoiono da e nella corsia di marcia normale.


Pensiamo dunque all'uso delle corsie autostradali, e relative frecce. La regolazione delle precedenze di immissione è un accessorio che in questa analisi non ci interessa.
Si entra percorrendo un tratto più o meno lungo, a senso unico e senza possibilità di altre manovre: è infatti delimitato da linee continue, che obbligano alla marcia rettilinea. Nel momento in cui questa corsia va a contatto con quella di scorrimento, il margine sinistro diventa tratteggiato, quindi valicabile, mentre il destro resta continuo e obbliga, restringendosi, a spostarsi nella corsia di marcia. Come abbiamo detto, la manovra è consentita, a patto di usare la freccia sx proprio perché il veicolo sta traslando su quel lato, e l'informazione che si vuole dare agli altri è proprio questa.

Una volta in corsia, essendo delimitate tra loro da linee tratteggiate, è possibile lo spostamento a sx o dx, sempre e solo indicando con adeguato anticipo l'intenzione, con la relativa freccia.

Allo stesso modo, per uscire si avrà che la linea di margine destro da continua diventa tratteggiata, e si ha la generazione della corsia di decelerazione. Specularmente alla prima manovra, freccia a dx e si passa sulla linea, finché non si è "chiusi" ad entrambi i lati da linee continue.

Personalmente ho trovato un uso chiaro dei tempi di inserimento della freccia: in entrata, dalla fine del guard rail o isola di separazione fino a quando il veicolo non è completamente nella corsia finale; in uscita, con un adeguato anticipo per avvisare del rallentamento, usando come riferimento iniziale l'ultimo cartello col nome dell'uscita, e fino al guard rail di separazione; in marcia tra due corsie, inserendola qualche secondo prima dello spostamento e finendo quando l'auto è nella corsia finale.
Pare funzionare, ed è ben più semplice farlo che descriverlo :-D


Ora, tornando alle nostre care rotatorie, teniamo a mente l'autostrada, immaginando di percorrerne una che curva, curva, curva... finché non incontra se stessa, e abbiamo formato un cerchio continuo. Prendete come esempio gli esemplari di rotatoria veramente grandi, per avere chiaro il concetto... a quest'autostrada curva applichiamo delle classiche corsie di entrata e uscita. E le facciamo talmente corte, che praticamente si toccano tra loro quasi subito... e così abbiamo le strade, a due sensi, collegate alla rotatoria.
A questo punto possiamo anche stringere il diametro, ridurre il numero di corsie di marcia, ma il concetto di funzionamento resterà sempre quello: sempre quelle sono le linee continue o tratteggiate, sempre quelle le traslazioni tra una e l'altra, e quindi sempre identico sarà l'uso delle frecce!

Quindi, portandoci a pensare ad una rotatoria di dimensioni normali, come se ne vedono di frequente.
La strada in ingresso è una corsia che termina, con linea tratteggiata, in quella di marcia: freccia a sx fino a completo inserimento, e una volta dentro si toglie.
Durante la percorrenza, si segue una corsia senza cambiamenti: nessuna freccia.
Al momento dell'uscita, si valica di nuovo la linea tratteggiata da cui nasce la corsia di destinazione: freccia a dx per segnalare la manovra, con anticipo adeguato.
Per definire l'anticipo, va benissimo inserire la freccia quando il veicolo è in asse con la strada precedente a quella in cui vogliamo andare; non si fa confusione con nessuno, ma al contempo si favorisce chi deve entrare là dove noi usciamo, perché sapendo in anticipo della liberazione della tratta, può partire prima in sicurezza.
Questo banale trucco fluidifica INCREDIBILMENTE la circolazione, che lo attui la bici così come il bus 18 metri.

Con un po' di flessibilità, questo uso delle frecce si applica a tutte le misure di rotonda, con qualche particolarità:
- nelle rotatorie più grandi, la freccia in uscita non va messa rigorosamente in asse con la strada precedente, è troppo presto... anche perché tendenzialmente si starà ancora viaggiando su una corsia più interna. Diciamo che passato quel punto si superano gli ultimi entrati, si mette la freccia per portarsi sulla corsia esterna, e la si tiene fino all'uscita effettiva- nelle rotonde di dimensione medio piccola, in cui la corsia di ingresso è raccordata direttamente con la successiva uscita senza punti di flesso, può non esserci il tempo tecnico di far lampeggiare anche la freccia in ingresso; per non generare confusione, meglio limitarsi a quella di uscita, molto più importante; e sempre per questa mancanza di tempo, se in questo tipo di rotatorie si deve uscire alla prima, si entri con la freccia a dx fino al completamento della manovra, per essere già chiari con gli entranti successivi.

In tutti i casi, il messaggio che deve passare deve essere: freccia a dx sto uscendo, entra pure; freccia sx o niente sto continuando a girare, resta lì.
Purtroppo l'uso comune, erratissimo, della freccia sx per dire "sto andando verso la strada di sx", come se fosse un incrocio, è una lingua opposta a quella corretta, e crea pericoli e inefficenze.
Credo che molti facciano così per "mancato aggiornamento mentale" dal precedente incrocio normale, in cui era necessario dire dove si stava andando.
Tornando all'esempio dell'autostrada, entrare con la freccia sx, tenerla per tutto il tempo, spostarsi a caso tra le corsie, e uscire da un'uscita a caso sempre indicando la sx, è demenza allo stato puro...
Deve passare il concetto che la rotatoria non è un'area speciale che regola un tot di strade, ma è proprio una strada a sé, con l'unicità di essere circolare, e con una precisa priorità rispetto alle corsie che vi si immettono.
Sono due concetti di geometria stradale profondamente diversi. Una rotonda NON è un incrocio!


Caso a parte è quello delle rotonde davvero microscopiche, in cui in mezzo c'è solo il palo, e che di solito hanno 3 strade di piccola entità. Qui ci si può accontentare dei concetti di direzione "vado in quella di dx/di sx"...
Più che rotatorie, infatti, questi sono dei banali incroci con precedenza a dx invece della normale sx. Tecnicamente, se non ci portassimo addosso la vecchia piaga della precedenza a sx di default (cosa ormai inutile e rognosa) non servirebbe né il palo, né scomodare il concetto di rotatoria...
Lo spazio è talmente limitato che non ha senso definire la circolazione attorno o di taglio rispetto al centro dell'intersezione: praticamente ci sta un veicolo alla volta... si dia la precedenza e si attenda la liberazione dell'area, senza pali o ammenicoli vari.

E un altro errore tipico nel disegno di questi utili strumenti è l'inflazione nel numero di corsie, rispetto alla dimensione fisica e al volume di traffico.
Troppe corsie che entrano, troppe dentro, e nessuno sa come usarle.
Innanzitutto appuntiamo che all'interno di una rotonda a più corsie valgono le stesse priorità e regole del sorpasso autostradale. Chi è a dx deve in generale cedere il passo (tranne in un caso particolare di cui parlo dopo), ma chi è a sx non può cominciare un sorpasso troppo tardi rispetto al punto di uscita: il torto è suo.

La regola d'oro in progettazione deve quindi essere: numero di corsie interne identico a quelle max in ingresso... se entrano corsie singole da tutte le strade, singola deve essere la corsia di marcia, al max con un po' di cordolo per la manovra di mezzi ingombranti.
Una buona soluzione è di fare la corsia esterna parziale, solo di raccordo tra le entrate e le successive uscite, ma è un'applicazione rarissima in mezzo ad un mondo di inutili due corsie complete.
Infatti si vedono, regolarmente, i settori lontani dal centro completamente inutilizzati... si fa solo casino, perché prima o poi qualcuno tenta un sorpasso a sx, evidentemente impossibile in quegli spazi, pretendendo di uscire "di taglio" dal centro direttamente a fuori. Ciclisti e motociclisti sanno purtroppo qualcosa di questa manovra barbara, praticata da altri a loro spese.
Nel paragone autostradale, è il classico caso dell'idiota che taglia la strada a tutti all'ultimo momento per infilarsi in uscita. Questa cosa non si può fare, e l'impedimento normativo sta nel fatto che non viene rispettata alcuna distanza di sicurezza nella manovra di sorpasso, né di velocità in uscita.
Infatti, nei casi più estremi, chi ci prova all'ultimo viene "pinzato" dal veicolo che subisce il taglio, con conseguente rotazione di 90° verso destra, tamponamento laterale, e spinta dentro alla punta del guard rail di separazione, dritto dentro alla porta del guidatore geniaccio, che ottiene così l'onore di essere separato in più parti in cambio del non avere avuto pazienza di accodarsi dietro i comuni mortali...


Nelle rotonde, se entra una strada a due corsie, è bene che le corsie di marcia siano due, e che sia specificato a terra, con frecce indicative di preselezione, l'uso delle stesse.
Corsia di sx, terza uscita, o superiori; corsia di dx, prima e seconda uscita (tipicamente destra e dritto sulla mappa).
Questo risolve bene anche il quadro delle precedenze, perché appena la sede è libera entrano due veicoli appaiati, ognuno su una diversa corsia di marcia, e poi si smistano senza incrociarsi. E' importante, come sempre, il mantenimento del veicolo entro i limiti di sagoma.

La manovra regolare più delicata è l'uscita appaiata, verso uscita a due corsie. E' qui che si dimostra una particolarità fondamentale: chi è in corsia esterna DEVE uscire, mentre chi è in mezzo può farlo o proseguire.

Paragoni autostradali non ne ho, in quanto non è generalmente previsto che due corsie di marcia diventino due corsie di uscita in contemporanea.
O meglio: un raffinato barbatrucco talvolta applicato in Germania prevede che la corsia di marcia abbia la sua normale corsia di decelerazione a dx, e che all'inizio della curva in cui questa si stacca, la corsia di marcia veda una biforcazione verso destra. In questo modo si hanno due corsie di uscita completamente indipendenti, separate tra loro da linea continua in modo che nessuno faccia la stupidata di uscire sulla corsia esterna e poi tagliare su quella interna. Non so se mi sono spiegato... la cosa è applicabile alle rotatorie, ma forse conviene uno schemino, perché non è affatto intuitiva.


Estremizzazine del concetto di "sorpasso da non tentare" è la rotatoria con anello ciclabile intorno.
In un mondo sano, se una corsia rettilinea è affiancata da ciclabile di identico senso di marcia, i veicoli in svolta a destra sono tenuti a fermarsi in corsia, dare precedenza alle bici che sopraggiungono da dietro, e completare la svolta solo quando il campo è libero. Identico funzionamento con l'anello ciclabile in rotonda.
Questo ci riporta alla questione delle uscite "a taglio" da non eseguire mai, in quanto se si crea un conflitto, è perché il veicolo superante ha tentato la manovra troppo tardi rispetto al dovuto, invece di lasciarsi sfilare.

In Germania si vede un rispetto sacrale dei ciclisti in fase di svolta a destra, e infatti viaggiare lì è una gioia.

Infine, il caso in cui una rotonda ha spazio ed è ben fatta: quando per svoltare nella prima strada si hanno le corsie di raccordo, esterne alla rotatoria vera e propria. Banalmente, freccia dx imboccandole, niente percorrendole, a sx lasciandole.


Un ultimo appunto sull'uso delle frecce in inserimento: laddove una qualsiasi strada confluisca in un'altra, dando precedenza o anche Stop, è necessario mettere la freccia per indicare la mossa a chi è sul tracciato principale, e anche a chi ci segue.
E' irrilevante il fatto che una corsia termini senza possibilità di scelta, ad esempio una strada urbana con svolta a destra obbligatoria: si attraversa una linea tratteggiata, ergo la freccia va messa.
Possiamo invece discutere sul lato su cui fare la segnalazione. Per un principio di utilità, bisogna capire quanto sarà visibile la nostra freccia a quelli che arrivano sul tracciato principale, e a quelli che ci seguono. Se l'inserimento è perpendicolare, si metta a dx; ma se la corsia si immette tangenzialmente, meglio a sx... tanto è inequivocabile che non si sta svoltanto verso sx, ma che ci si sta inserendo.
E' una soluzione flessibile, non è contraria alle normative, e ottimizza l'informazione verso tutti.
Proprio per questo principio si può (e si deve) entrare con freccia a dx in una rotonda se si esce subito.



E con questo, penso di avere coperto lo scibile contenuto nel nostro CdS sull'uso delle rotatorie :-) come vedete, il Codice non ne parla, e non per caso: ribadisco che non si tratta di enti particolari, ma di normali strade (ricurve). Fornendo strumenti chiari e inequivocabili sull'uso di strade, frecce, precedenze e sorpassi, ne possiamo tirare fuori un prontuario inattaccabile e univoco sull'uso di questi strumenti di viabilità.

Spero di essere stato chiaro, e che questa spiegazione possa essere di utilità a tutti, qualunque mezzo conduciate.

Saluti,
Federico


PS: se qualcosa non è chiaro, vi faccio un disegnino... non scherzo, quando io non afferro qualcosa non c'è migliore soluzione che fare uno schema ;-)
Commento di: edge il 27-12-2009 18:46
qui si ha un caso di articolo nell'articolo, o meta articolo che dir si voglia