Tecnologia (cellulari, computer...)
Qualche consiglio per fotografare i nostri viaggi e le nostre moto
Scritto da Capro - Pubblicato 07/02/2008 09:02
Come fare le fotografie da “da report motociclistico” o “da emozioni” e indicazioni tecniche per costruire buone immagini.

Sono sicuro che uno degli oggetti che non dimentichiamo mai quando ci infiliamo casco e guanti prima di uscire, è la nostra cara macchina fotografica, ormai sinonimo di fotografia digitale. C'è una sostanziale differenza tra "fare delle foto" e "fare belle foto", spesso bastano davvero pochi accorgimenti.

Vorrei innanzitutto sfatare il mito che per fare belle foto ci voglia un'attrezzatura di grande valore, alcuni tra i più grandi fotografi mondiali, hanno immortalato alcune delle loro più belle immagini con digitali da poche centinaia di euro, la differenza in questo caso la fa il sentore di essere davanti a qualcosa che possa far nascere emozioni in chi guarda la foto.

E queste considerazioni valgono a maggior ragione per chi va in moto, e che per ovvi motivi può portare con sé solo attrezzature di piccole dimensioni (digitali compatte) con possibilità di regolazione e potenzialità a livello ottico certamente inferiori. Ma le vere potenzialità si annidano nella mente e nelle sensazioni di chi fotografa.


LA FOTOGRAFIA DA REPORT

La fotografia "da report motociclistico" (neologismo coniato in questo istante) è abbastanza semplice dal punto di vista "emozionale", si vuole rendere partecipi gli altri di un giro in compagnia, si fotografano gli amici, le moto, i paesaggi e i cartelli dei passi alpini o appenninici. Nessuna regola e nessuna pretesa, gli altri guardano i posto in cui sono stato, i volti dei compagni di viaggio e le tracce dei luoghi un cui o lasciato un po di gomma sull'asfalto.

Dal punto di vista tecnico si posso dare alcuni consigli. Il primo è quello di evitare il classico controluce, quelle foto con uno sfondo bello illuminato (un cielo o uno sfondo chiaro) con le sagome delle persone che diventano fantasmi scuri dei quali non riusciamo nemmeno a distinguere l'espressione. L'esposimetro delle digitali compatte, meno sofisticato delle reflex, misura la luce mediando i vari valori e cercando di regolare diaframma e tempo in modo da ottenere un compromesso, spesso questo compromesso porta la digitale a settare i parametri per non bruciare il fotogramma nella parte più chiara, con il risultato di esporre il fotogramma in modo insufficiente per ottenere dei volti sufficientemente chiari.

Il problema si può ovviare in due modi, il primo è quello di utilizzare il flash anche se la fotocamera indica che non ce n'è bisogno, il cosiddetto flash di riempimento, che serve appunto per illuminare i volti. Ricordiamoci che i flash delle digitali compatte hanno una portata limitata che nel migliore dei casi arriva a 3-4 metri.

Un altro metodo è quello di bloccare l'esposizione sui volti delle persone. Quando premiamo il pulsante di scatto a metà, la digitale blocca sia il fuoco che l'esposizione (in alcune digitali la cosa è automatica, in altre più sofisticate il parametro è da settare nel menu). Questo significa che possiamo zoomare fino al primo piano dei volti delle persone, premere il pulsante di scatto a metà, in modo che l'esposizione (coppia tempo-diaframma) sia bloccata correttamente su volti, poi tornare con lo zoom originale con il panorama e scattare. Il risultato sarà uno sfondo sin troppo chiaro ma i volti delle persone saranno correttamente illuminati.

Un altro consiglio, quando fotografate una persona cercate di non metterla al centro del fotogramma, tenetela da una parte (non troppo, nel primo terzo di foto) e fate in modo che lo sguardo sia orientato all'interno del fotogramma, se la persona è a destra deve guardare verso sinistra, guardare all'interno del fotogramma e non verso l'esterno.


FOTOGRAFIA ED EMOZIONI

Ma ogni tanto dovremmo provare a scattare anche foto con uno spirito diverso, la fotografia vuole essere anche mezzo di comunicazione e di espressione, la fotografia comunica, e per comunicare deve contenere un messaggio. Un piccolo esempio:
  • fotografo una moto supersport del 2008 nel bel mezzo di un piazzale vuoto di un passo di montagna
     
  • fotografo una moto supersport del 2008 nel bel mezzo di un piazzale vuoto di un passo di montagna con a fianco un vecchietto con il bastone che la guarda

Nel primo caso ho fotografato una moto (e di foto come quelle ne trovo a centinaia nelle riviste), nel secondo caso ho voluto condividere lo scorrere del tempo, la tecnologia del presente, sotto lo sguardo vigile di chi ha vissuto il tempo delle grandi trasformazioni tecnologiche, una persona sul viale del tramonto da una parte, una moto fiammante che inizia la sua vita dall'altra.

Al di là di decine di esempi il concetto è semplice, una fotografia deve mettere in moto la mente e le emozioni di chi la guarda, a volte non basta un bel panorama.


ALCUNE INDICAZIONI PER COSTRUIRE BUONE IMMAGINI

Le foto vanno anche "costruite". Lo stesso soggetto ripreso in due modi diversi può dare origine a due foto di carattere completamente diverso.

Una delle regole più importanti è quella dei terzi. Dividete mentalmente la foto in nove porzioni (3 in verticale e 3 in orizzontale) e fate in modo che le parti fondamentali del fotogramma siano distribuite nei punti di incontro delle linee, come indicato nella figura sotto.



In questo esempio la regola è stata rispettata, e la foto se pur semplice, ha di certo un effetto migliore che non se la luna fosse stata perfettamente in centro.



Anche in questo caso il soggetto è nei punti di intersezione delle linee che dividono i terzi.



Stessa cosa vale per foto di panorami cielo-terra, cielo-mare, facciamo sempre in modo che la parte per noi importante occupi in orizzontale i due terzi della foto, se ci interessa di più il cielo, lasciamo che lo stesso occupi i due terzi superiori del fotogramma, se ci interessa di più la terra o il mare facciamo in modo che terra o mare occupino i due terzi inferiori del fotogramma.

In questa foto mi interessava il cielo che è nei due terzi superiori del fotogramma, e mi interessava l'albero che è in uno dei punti di intersezione dei terzi.



Immaginate la foto con metà cielo sopra e metà collina sotto, e con l'albero al centro, sarebbe una foto molto meno interessante.

Un'ultima considerazione, quando fotografate linee oblique fate in modo che le stesse orientino lo sguardo verso il soggetto principale.

Guardate ad esempio come in questa foto dove il soggetto principale è la bicicletta, come le linee del sentiero portino lo sguardo verso il centro del fotogramma, fateci caso, dopo un po si perde la percezione della bicicletta e lo sguardo è attirato verso il centro del fotogramma.



In alcuni casi la regola dei terzi o altre regole hanno poco senso, in questo caso ad esempio il soggetto è al centro, senza regole di posizione particolari e secondo me sta bene li dov'è.



Quest'ultima foto per dirvi che in fondo le regole sono un aiuto ma anche la fantasia e l'intuizione del fotografo sono importanti.

Questi piccoli accorgimenti possono rendere le nostre foto di report o le foto delle nostre moto più accattivanti.

Ricordatevi infine che se fate vedere le foto ai vostri amici a casa, mai più di una ventina di foto, magari montate in un filmato con della buona musica, mai più lungo di 5 minuti. Saranno meglio apprezzate.

Inoltre quando scattate diventate per un attimo osservatori delle vostre stesse foto, mettetevi idealmente davanti ad esse, immaginatele incorniciate appese a un muro, e chiedetevi cosa potrà provare chi la guarderà.

Auguro buone foto a tutti, fatene tante, saranno patrimonio inestimabile in futuro quando per forza di cose vivremo di ricordi e non saremo più in sella.

Non preoccupatevi della digitale che avete in tasca, che sia un reflex da 5.000 euro o una compatta da 50 euro, le macchine fotografiche più potenti sono i vostri occhi, la vostra mente e le vostre emozioni, la più sofisticata delle apparecchiature non vale nulla senza che dietro allo scatto ci sia un'idea.
 

Commenti degli Utenti (totali: 29)
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Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: guru18 il 07-02-2008 09:44
Complimentoni davvero per la spiegazione e le dritte!
mi piace molto fotografare e sicuro seguiro molti tuoi consigli!
Commento di: Vetro il 07-02-2008 10:30
Grazie!
E' davvero interessantissimo :D
Commento di: isa il 07-02-2008 11:07
grande capretta! riuscire sinteticamente a mettere nero su bianco quello che sai e che è utile sapere per fare un buono scatto non è da poco!
e anche se la mia reflex non costa 50 euro e i miei occhi sono una potente macchina fotografica continua a scatto multiplo...continuerò a fare la tua allieva orgogliosa del mio maestro!

(maremmafenicottera che ho scritto!!?? :o)
Commento di: texastornado il 07-02-2008 11:09
beh che dire, chi se non capro poteva fare un articolo del genere, un nome una garanzia!
ho letto attentamente l'aricolo, direi interessantissimo, speci per quei motocilcisti come me, che viaggano sempre con la digitale nella tasca del giubbotto, non sarò mai un gran fotografo, ma in tutti i giri tengo in considereazione quello che hai scritto in neretto, perchè un domani anche chi mi è molto vicino possa condividere quello che in quei momenti ho provato io....
Commento di: galimba48 il 07-02-2008 11:11
grazie del suggerimento
Commento di: ral_pantone il 07-02-2008 11:47
ma chi è il manico che ha scattato le foto che hai usato come esempio?
Commento di: ral_pantone il 07-02-2008 11:50
davvero interessante ed utile... soprattutto la regola per evitare il controluce e l'effetto fantasma :)
Commento di: salish il 07-02-2008 12:32
Grande Capro...

mi sembrava strano che ancora non avessi messo nero su bianco per trasmettere quello che sai e e che riesci a fare con le tue fotografie..

Emozioni.. ecco cosa esprimi con i tuoi capolavori.. E non è da tutti!!
Come in qualsiasi forma d'arte solo chi ne è veramente capace riesce a fare sentire un birivido, e tu ci riesci sempre.
Ogni tua foto fa sentiee bene "dentro"...

Prima di essere un grande Motociclista, sei soprattutto un Uomo.. merce rara oggigiorno!!!! ;-)

Grande.. non finirò mai di dirlo!!!

Commento di: principe il 07-02-2008 15:48
complimenti!!!

davvero interessante questo articolo

lampss
Commento di: maurizio_75 il 07-02-2008 15:49
Grande,
finalmente ho capito perchè certe foto mi piacciono più di altre anche se hanno lo stesso soggetto.
Consigli preziosi che sperimenterò subito
grazie grazie


V
Commento di: Ospite il 07-02-2008 18:21
File -> Salva con nome…

Bell'articolo, ne farò buon uso :-)
Commento di: Hella il 07-02-2008 20:53
Grandiosi i tuoi suggerimenti, Capro !

Preziosi consigli per ottenere delle foto fantastiche.. ! mò mi stampo il tutto e lo conservo, ogni tanto ripasso che non fa male ..

grazie ancora !
Commento di: dino_g il 07-02-2008 23:31
Bravo e poi bravo. Tra i tanti consigli che dai e le pillole di tecnica fotografica, quello che apprezzo di più sono le ultime 3 righe: alla fine (Ansel Adams docet) è questo quello che conta davvero e per assurdo è la cosa più difficile da (far) capire.

Chissà se un giorno riuscirò nel mio piccolo progetto di fare un raduno di motociclisti-fotografi...
Commento di: Capro il 07-02-2008 23:48
Quel giorno io ci sarò ;-)
Commento di: cemb il 08-02-2008 18:55
Ehi, non vale, l'ultimo uccellaccio non segue la regola dei terzi, ma è sulla diagonale.. quindi sempre "in regola"! ^___^

Belle foto! ;-)
Commento di: Capro il 08-02-2008 21:32
;-)
Commento di: Bulldoggaro il 09-02-2008 11:16
Molto ben fatto, complimenti!!

Due piccole note:
- Quando parli del (secondo) metodo per il controluce, la cosa funziona ancora meglio se viene settata l'esposizione "spot" sulla digitale (funzione ormai molto diffusa).
La macchina considera così soltanto una piccola area al centro del mirino per calcolare l'esposizione. Quindi, come dici, inquadrare i volti, premere a metà, ricomporre l'inquadratura voluta e scattare......

L'esposizione risulterà molto precisa, perché non viene fatta una media di tutta l'area (e si evita di zoomare, cosa non sempre comoda con il tasto da mantenere a metà).

- Consiglio di fare molta attenzione a tenere la macchina perfettamente orizzontale (è l'errore più comune, che fa la mia zavorrina....). Specialmente se la foto comprende la linea dell'orizzonte o le pareti di un edificio, una piccola inclinazione rovina sicuramente quella che poteva essere una bella foto!
Commento di: Capro il 09-02-2008 18:17
Ottimo consiglio, non ho voluto approfondire per non diventare troppo pensante ;-)
La funzione SPOT è una delle soluzioni per evitare il controluce. Grazie per averlo aggiunto ;-)
Commento di: DucaSenior il 12-02-2008 08:52
Complimenti per l'articolo, ultimamente non scatto più tante foto, direi che leggendo mi è tornata voglia.
Grande maestro.........
Commento di: Luka620Dark il 12-02-2008 10:27
molto interessante ;)
Commento di: wizz il 13-02-2008 21:01
Ecco a cosa serviva quella griglia che potevo visulizzare sullo schermo della fotocamera, durante le foto! :D


Questo dimostra quanto sia utile il tuo articolo, ottimo per coloro cui piace fotografare ma che non riuscivano mai ad ottenere il meglio dai propri scatti ^^

Mi ricorderò delle tue istruzioni, alla prossima uscita!
Commento di: matley33455 il 14-02-2008 10:25
I miei complimenti Capro! Ne approfitto per chiedere un consiglio a un esperto: sto giusto cercando un manuale semplice dove trovare i primi rudimenti per "fare delle belle foto". Hai qualche consiglio? Un saluto a tutti
Commento di: Capro il 14-02-2008 15:35
Ciao e grazie. A me è piaciuto molto "Fotografia Digitale" di Ang Tom........anche se costicchia un pochino ;-)
Commento di: MAK1 il 14-02-2008 12:50
se ho ben capito la foto del ciclista è sbagliata, perchè per via della strada la nostra attenzione si sposta dal soggetto ciclista.
la foto corretta vedeva il ciclista al centro in questo caso?
come la foto dell'airone?
Commento di: Capro il 14-02-2008 15:39
Ciao Mak, nessuna foto è sbagliata in partenza, ho voluto postare quella foto per spiegare che a volte ci sono dei compromessi. In quelal foto ho voluto mettere in risalto l'emozione di una giornata all'aria aperta in mezzo alla natura, c'è lo sportivo in bici, c'è la percezione di un bosco in estate, la profondità del sentiero fa immaginare il percorso della bici. La bici a mio avviso sta bene a sinistra, in mezzo avrebbe rovinato l'armonia della foto. La cosa più importante per me era l'immagine della giornata all'aria aperta, la natura, meno la bici. Però avendo composto la foto in quel modo, volevo far notare come lo sguardo sia portato lontano dalla bicicletta. Quando abbiamo la possibilità di dirigere lo sguardo con linee oblique sulla foto, facciamo in modo che lo sguardo sia diretto verso il soggetto principale della foto. Che per chi l'ha fatta potrebbe essere diverso da chi la guarda.
Commento di: _-Peps-_ il 14-02-2008 14:32
Complimenti davvero utile!!!
Commento di: randagio il 14-02-2008 20:46
se volevi invitare a degli scatti,ehehehcisei riuscito pienamenteeeeeeeeeeeeeeeeciaoooooooooooooooooo
Commento di: Fused il 20-02-2008 20:06
WoW!!!

mi applicherò! che spiegazione esaudiente!

WoW!!!
Commento di: Franz71 il 27-02-2008 17:44
Complimenti! A volte la differenza tra fare una foto e una bella foto stà davvero nel ricordare queste cose! Poi quando si riesce a fare la foto "giusta" vien da dire "wow, l'ho fatta io!", e non si può che migliorare!